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(Testo CEI2008)

Gb 1,1 Viveva nella terra di Us un uomo chiamato Giobbe, integro e retto, timorato di Dio e lontano dal male.
Gb 1,5 Quando avevano compiuto il turno dei giorni del banchetto, Giobbe li mandava a chiamare per purificarli; si alzava di buon mattino e offriva olocausti per ognuno di loro. Giobbe infatti pensava: «Forse i miei figli hanno peccato e hanno maledetto Dio nel loro cuore». Così era solito fare Giobbe ogni volta.

Gb 1,8 Il Signore disse a Satana: «Hai posto attenzione al mio servo Giobbe? Nessuno è come lui sulla terra: uomo integro e retto, timorato di Dio e lontano dal male».
Gb 1,9 Satana rispose al Signore: «Forse che Giobbe teme Dio per nulla?
Gb 1,14 un messaggero venne da Giobbe e gli disse: «I buoi stavano arando e le asine pascolando vicino ad essi.
Gb 1,20 Allora Giobbe si alzò e si stracciò il mantello; si rase il capo, cadde a terra, si prostrò
Gb 1,22 In tutto questo Giobbe non peccò e non attribuì a Dio nulla di ingiusto.



Gb 2,3 Il Signore disse a Satana: «Hai posto attenzione al mio servo Giobbe? Nessuno è come lui sulla terra: uomo integro e retto, timorato di Dio e lontano dal male. Egli è ancora saldo nella sua integrità; tu mi hai spinto contro di lui per rovinarlo, senza ragione».
Gb 2,7 Satana si ritirò dalla presenza del Signore e colpì Giobbe con una piaga maligna, dalla pianta dei piedi alla cima del capo.
Gb 2,8 Giobbe prese un coccio per grattarsi e stava seduto in mezzo alla cenere.
Gb 2,10 Ma egli le rispose: «Tu parli come parlerebbe una stolta! Se da Dio accettiamo il bene, perché non dovremmo accettare il male?».
In tutto questo Giobbe non peccò con le sue labbra.

Gb 2,11 Tre amici di Giobbe vennero a sapere di tutte le disgrazie che si erano abbattute su di lui. Partirono, ciascuno dalla sua contrada, Elifaz di Teman, Bildad di Suach e Sofar di Naamà, e si accordarono per andare a condividere il suo dolore e a consolarlo.
Gb 3,1 Allora Giobbe aprì la bocca e maledisse il suo giorno.
Gb 6,1 Giobbe prese a dire:

Gb 9,1 Giobbe prese a dire:


Gb 12,1 Giobbe prese a dire:

Gb 16,1 Giobbe prese a dire:

Gb 19,1 Giobbe prese a dire:


Gb 21,1 Giobbe prese a dire:

Gb 23,1 Giobbe prese a dire:


Gb 26,1 Giobbe prese a dire:

Gb 27,1 Giobbe continuò il suo discorso dicendo:

Gb 29,1 Giobbe continuò il suo discorso dicendo:

Gb 31,40b Sono finite le parole di Giobbe.



Gb 32,1 Quei tre uomini cessarono di rispondere a Giobbe, perché egli si riteneva giusto.
Gb 32,2 Allora si accese lo sdegno di Eliu, figlio di Barachele, il Buzita, della tribù di Ram. Si accese di sdegno contro Giobbe, perché si considerava giusto di fronte a Dio;
Gb 32,3 si accese di sdegno anche contro i suoi tre amici, perché non avevano trovato di che rispondere, sebbene avessero dichiarato Giobbe colpevole.
Gb 32,4 Eliu aveva aspettato, mentre essi parlavano con Giobbe, perché erano più vecchi di lui in età.
Gb 32,12 su di voi fissai l'attenzione.
Ma ecco, nessuno ha potuto confutare Giobbe,
nessuno tra voi ha risposto ai suoi detti.

Gb 33,1 Ascolta dunque, Giobbe, i miei discorsi,
porgi l'orecchio ad ogni mia parola.

Gb 33,31 Porgi l'orecchio, Giobbe, ascoltami,
sta' in silenzio e parlerò io;

Gb 34,5 Giobbe ha detto: «Io sono giusto,
ma Dio mi nega il mio diritto;

Gb 34,7 Quale uomo è come Giobbe
che beve, come l'acqua, l'insulto,

Gb 34,35 «Giobbe non parla con sapienza
e le sue parole sono prive di senso».

Gb 34,36 Bene, Giobbe sia esaminato fino in fondo,
per le sue risposte da uomo empio,

Gb 35,16 Giobbe dunque apre a vuoto la sua bocca
e accumula chiacchiere senza senso».



Gb 37,14 Porgi l'orecchio a questo, Giobbe,
férmati e considera le meraviglie di Dio.

Gb 38,1 Il Signore prese a dire a Giobbe in mezzo all'uragano:


Gb 40,1 Il Signore prese a dire a Giobbe:

Gb 40,3 Giobbe prese a dire al Signore:

Gb 40,6 Il Signore prese a dire a Giobbe in mezzo all'uragano:

Gb 42,1 Giobbe prese a dire al Signore:

Gb 42,7 Dopo che il Signore ebbe rivolto queste parole a Giobbe, disse a Elifaz di Teman: «La mia ira si è accesa contro di te e contro i tuoi due amici, perché non avete detto di me cose rette come il mio servo Giobbe.
Gb 42,8 Prendete dunque sette giovenchi e sette montoni e andate dal mio servo Giobbe e offriteli in olocausto per voi. Il mio servo Giobbe pregherà per voi e io, per riguardo a lui, non punirò la vostra stoltezza, perché non avete detto di me cose rette come il mio servo Giobbe».

Gb 42,9 Elifaz di Teman, Bildad di Suach e Sofar di Naamà andarono e fecero come aveva detto loro il Signore e il Signore ebbe riguardo di Giobbe.

Gb 42,10 Il Signore ristabilì la sorte di Giobbe, dopo che egli ebbe pregato per i suoi amici. Infatti il Signore raddoppiò quanto Giobbe aveva posseduto.
Gb 42,12 Il Signore benedisse il futuro di Giobbe più del suo passato. Così possedette quattordicimila pecore e seimila cammelli, mille paia di buoi e mille asine.
Gb 42,15 In tutta la terra non si trovarono donne così belle come le figlie di Giobbe e il loro padre le mise a parte dell'eredità insieme con i loro fratelli.

Gb 42,16 Dopo tutto questo, Giobbe visse ancora centoquarant'anni e vide figli e nipoti per quattro generazioni.
Gb 42,17 Poi Giobbe morì, vecchio e sazio di giorni.
Ez 14,14 anche se in quella terra vivessero questi tre uomini: Noè, Daniele e Giobbe, essi con la loro giustizia salverebbero solo se stessi, oracolo del Signore Dio.

Ez 14,20 anche se in quella terra ci fossero Noè, Daniele e Giobbe, giuro com'è vero che io vivo, oracolo del Signore Dio: non salverebbero figli né figlie. Essi soltanto si salverebbero per la loro giustizia.

Gc 5,11 Ecco, noi chiamiamo beati quelli che sono stati pazienti. Avete udito parlare della pazienza di Giobbe e conoscete la sorte finale che gli riserbò il Signore, perché il Signore è ricco di misericordia e di compassione.

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