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CEI 2008:   CEI 74:   TILC:    Mostra N.Versetto:     

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(Testo CEI2008)

Gen 1,31 Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona. E fu sera e fu mattina: sesto giorno.

Gen 2,2 Dio, nel settimo giorno, portò a compimento il lavoro che aveva fatto e cessò nel settimo giorno da ogni suo lavoro che aveva fatto.
Gen 2,3 Dio benedisse il settimo giorno e lo consacrò, perché in esso aveva cessato da ogni lavoro che egli aveva fatto creando.

Gen 2,5 nessun cespuglio campestre era sulla terra, nessuna erba campestre era spuntata, perché il Signore Dio non aveva fatto piovere sulla terra e non c'era uomo che lavorasse il suolo,
Gen 3,1 Il serpente era il più astuto di tutti gli animali selvatici che Dio aveva fatto e disse alla donna: «È vero che Dio ha detto: «Non dovete mangiare di alcun albero del giardino»?».
Gen 3,4 Ma il serpente disse alla donna: «Non morirete affatto!
Gen 3,11 Riprese: «Chi ti ha fatto sapere che sei nudo? Hai forse mangiato dell'albero di cui ti avevo comandato di non mangiare?».
Gen 3,13 Il Signore Dio disse alla donna: «Che hai fatto?». Rispose la donna: «Il serpente mi ha ingannata e io ho mangiato».

Gen 3,14 Allora il Signore Dio disse al serpente:

«Poiché hai fatto questo,
maledetto tu fra tutto il bestiame
e fra tutti gli animali selvatici!
Sul tuo ventre camminerai
e polvere mangerai
per tutti i giorni della tua vita.

Gen 4,10 Riprese: «Che hai fatto? La voce del sangue di tuo fratello grida a me dal suolo!
Gen 6,6 E il Signore si pentì di aver fatto l'uomo sulla terra e se ne addolorò in cuor suo.
Gen 7,4 Perché tra sette giorni farò piovere sulla terra per quaranta giorni e quaranta notti; cancellerò dalla terra ogni essere che ho fatto».
Gen 8,6 Trascorsi quaranta giorni, Noè aprì la finestra che aveva fatto nell'arca
Gen 8,21 Il Signore ne odorò il profumo gradito e disse in cuor suo: «Non maledirò più il suolo a causa dell'uomo, perché ogni intento del cuore umano è incline al male fin dall'adolescenza; né colpirò più ogni essere vivente come ho fatto.


Gen 9,6 Chi sparge il sangue dell'uomo,
dall'uomo il suo sangue sarà sparso,
perché a immagine di Dio
è stato fatto l'uomo.

Gen 9,24 Quando Noè si fu risvegliato dall'ebbrezza, seppe quanto gli aveva fatto il figlio minore;
Gen 12,17 Ma il Signore colpì il faraone e la sua casa con grandi calamità, per il fatto di Sarài, moglie di Abram.
Gen 12,18 Allora il faraone convocò Abram e gli disse: «Che mi hai fatto? Perché non mi hai dichiarato che era tua moglie?
Gen 15,7 E gli disse: «Io sono il Signore, che ti ho fatto uscire da Ur dei Caldei per darti in possesso questa terra».
Gen 15,17 Quando, tramontato il sole, si era fatto buio fitto, ecco un braciere fumante e una fiaccola ardente passare in mezzo agli animali divisi.
Gen 18,21 Voglio scendere a vedere se proprio hanno fatto tutto il male di cui è giunto il grido fino a me; lo voglio sapere!».

Gen 20,9 Poi Abimèlec chiamò Abramo e gli disse: «Che cosa ci hai fatto? E che colpa ho commesso contro di te, perché tu abbia esposto me e il mio regno a un peccato tanto grande? Tu hai fatto a mio riguardo azioni che non si fanno».
Gen 20,13 Quando Dio mi ha fatto andare errando lungi dalla casa di mio padre, io le dissi: «Questo è il favore che tu mi farai: in ogni luogo dove noi arriveremo dirai di me: è mio fratello»».

Gen 20,18 Il Signore, infatti, aveva reso sterili tutte le donne della casa di Abimèlec, per il fatto di Sara, moglie di Abramo.



Gen 21,26 Abimèlec disse: «Io non so chi abbia fatto questa cosa: né tu me ne hai informato né io ne ho sentito parlare prima d'oggi».
Gen 22,16 e disse: «Giuro per me stesso, oracolo del Signore: perché tu hai fatto questo e non hai risparmiato tuo figlio, il tuo unigenito,
Gen 24,8 Se la donna non vorrà seguirti, allora sarai libero dal giuramento a me fatto; ma non devi ricondurre là mio figlio».
Gen 24,37 E il mio padrone mi ha fatto giurare: «Non devi prendere per mio figlio una moglie tra le figlie dei Cananei, in mezzo ai quali abito,
Gen 24,66 Il servo raccontò a Isacco tutte le cose che aveva fatto.
Gen 26,3 rimani come forestiero in questa terra e io sarò con te e ti benedirò: a te e alla tua discendenza io concederò tutti questi territori, e manterrò il giuramento che ho fatto ad Abramo tuo padre.
Gen 26,29 tu non ci farai alcun male, come noi non ti abbiamo toccato e non ti abbiamo fatto se non del bene e ti abbiamo lasciato andare in pace. Tu sei ora un uomo benedetto dal Signore».
Gen 27,19 Giacobbe rispose al padre: «Io sono Esaù, il tuo primogenito. Ho fatto come tu mi hai ordinato. Àlzati, dunque, siediti e mangia la mia selvaggina, perché tu mi benedica».
Gen 27,20 Isacco disse al figlio: «Come hai fatto presto a trovarla, figlio mio!». Rispose: «Il Signore tuo Dio me l'ha fatta capitare davanti».
Gen 27,45 Quando la collera di tuo fratello contro di te si sarà placata e si sarà dimenticato di quello che gli hai fatto, allora io manderò a prenderti di là. Perché dovrei venir privata di voi due in un solo giorno?».

Gen 28,15 Ecco, io sono con te e ti proteggerò dovunque tu andrai; poi ti farò ritornare in questa terra, perché non ti abbandonerò senza aver fatto tutto quello che ti ho detto».

Gen 29,10 Quando Giacobbe vide Rachele, figlia di Làbano, fratello di sua madre, insieme con il bestiame di Làbano, fratello di sua madre, Giacobbe, fattosi avanti, fece rotolare la pietra dalla bocca del pozzo e fece bere le pecore di Làbano, fratello di sua madre.
Gen 29,25 Quando fu mattina... ecco, era Lia! Allora Giacobbe disse a Làbano: «Che cosa mi hai fatto? Non sono stato al tuo servizio per Rachele? Perché mi hai ingannato?».
Gen 30,6 Rachele disse: «Dio mi ha fatto giustizia e ha anche ascoltato la mia voce, dandomi un figlio». Per questo ella lo chiamò Dan.
Gen 30,20 Lia disse: «Dio mi ha fatto un bel regalo: questa volta mio marito mi preferirà, perché gli ho partorito sei figli». E lo chiamò Zàbulon.
Gen 31,1 Giacobbe venne a sapere che i figli di Làbano dicevano: «Giacobbe si è preso tutto quello che aveva nostro padre e con quanto era di nostro padre si è fatto questa grande fortuna».
Gen 31,13 Io sono il Dio di Betel, dove tu hai unto una stele e dove mi hai fatto un voto. Ora àlzati, parti da questa terra e torna nella terra della tua famiglia!»».
Gen 31,26 Disse allora Làbano a Giacobbe: «Che cosa hai fatto? Hai eluso la mia attenzione e hai condotto via le mie figlie come prigioniere di guerra!
Gen 31,42 Se il Dio di mio padre, il Dio di Abramo e il Terrore di Isacco non fosse stato con me, tu ora mi avresti licenziato a mani vuote; ma Dio ha visto la mia afflizione e la fatica delle mie mani e la scorsa notte egli ha fatto da arbitro».

Gen 37,3 Israele amava Giuseppe più di tutti i suoi figli, perché era il figlio avuto in vecchiaia, e gli aveva fatto una tunica con maniche lunghe.
Gen 37,6 Disse dunque loro: «Ascoltate il sogno che ho fatto.
Gen 37,9 Egli fece ancora un altro sogno e lo narrò ai fratelli e disse: «Ho fatto ancora un sogno, sentite: il sole, la luna e undici stelle si prostravano davanti a me».
Gen 37,10 Lo narrò dunque al padre e ai fratelli. Ma il padre lo rimproverò e gli disse: «Che sogno è questo che hai fatto! Dovremo forse venire io, tua madre e i tuoi fratelli a prostrarci fino a terra davanti a te?».

Gen 39,5 Da quando egli lo aveva fatto suo maggiordomo e incaricato di tutti i suoi averi, il Signore benedisse la casa dell'Egiziano grazie a Giuseppe e la benedizione del Signore fu su quanto aveva, sia in casa sia nella campagna.
Gen 39,19 Il padrone, all'udire le parole che sua moglie gli ripeteva: «Proprio così mi ha fatto il tuo servo!», si accese d'ira.
Gen 40,8 Gli risposero: «Abbiamo fatto un sogno e non c'è chi lo interpreti». Giuseppe replicò loro: «Non è forse Dio che ha in suo potere le interpretazioni? Raccontatemi dunque».

Gen 40,15 Perché io sono stato portato via ingiustamente dalla terra degli Ebrei e anche qui non ho fatto nulla perché mi mettessero in questo sotterraneo».

Gen 41,15 Il faraone disse a Giuseppe: «Ho fatto un sogno e nessuno sa interpretarlo; ora io ho sentito dire di te che ti basta ascoltare un sogno per interpretarlo subito».
Gen 41,32 Quanto al fatto che il sogno del faraone si è ripetuto due volte, significa che la cosa è decisa da Dio e che Dio si affretta a eseguirla.

Gen 41,51 Giuseppe chiamò il primogenito Manasse, «perché - disse - Dio mi ha fatto dimenticare ogni affanno e tutta la casa di mio padre».
Gen 42,25 Quindi Giuseppe diede ordine di riempire di frumento i loro sacchi e di rimettere il denaro di ciascuno nel suo sacco e di dare loro provviste per il viaggio. E così venne loro fatto.

Gen 42,28 Disse ai fratelli: «Mi è stato restituito il denaro: eccolo qui nel mio sacco!». Allora si sentirono mancare il cuore e, tremanti, si dissero l'un l'altro: «Che è mai questo che Dio ci ha fatto?».

Gen 43,6 Israele disse: «Perché mi avete fatto questo male: far sapere a quell'uomo che avevate ancora un fratello?».
Gen 44,5 Non è forse questa la coppa in cui beve il mio signore e per mezzo della quale egli suole trarre i presagi? Avete fatto male a fare così»».
Gen 44,24 Fatto ritorno dal tuo servo, mio padre, gli riferimmo le parole del mio signore.
Gen 44,31 non appena egli vedesse che il giovinetto non è con noi, morirebbe, e i tuoi servi avrebbero fatto scendere con dolore negli inferi la canizie del tuo servo, nostro padre.
Gen 50,5 Mio padre mi ha fatto fare un giuramento, dicendomi: «Ecco, io sto per morire: tu devi seppellirmi nel sepolcro che mi sono scavato nella terra di Canaan». Ora, possa io andare a seppellire mio padre e poi tornare».
Gen 50,6 Il faraone rispose: «Va' e seppellisci tuo padre, come egli ti ha fatto giurare».

Gen 50,15 Ma i fratelli di Giuseppe cominciarono ad aver paura, dato che il loro padre era morto, e dissero: «Chissà se Giuseppe non ci tratterà da nemici e non ci renderà tutto il male che noi gli abbiamo fatto?».
Gen 50,17 «Direte a Giuseppe: Perdona il delitto dei tuoi fratelli e il loro peccato, perché ti hanno fatto del male!». Perdona dunque il delitto dei servi del Dio di tuo padre!». Giuseppe pianse quando gli si parlò così.
Es 1,18 Il re d'Egitto chiamò le levatrici e disse loro: «Perché avete fatto questo e avete lasciato vivere i bambini?».
Es 2,15 Il faraone sentì parlare di questo fatto e fece cercare Mosè per metterlo a morte. Allora Mosè fuggì lontano dal faraone e si fermò nel territorio di Madian e sedette presso un pozzo.

Es 2,18 Tornarono dal loro padre Reuèl e questi disse loro: «Come mai oggi avete fatto ritorno così in fretta?».
Es 2,19 Risposero: «Un uomo, un Egiziano, ci ha liberato dalle mani dei pastori; lui stesso ha attinto per noi e ha fatto bere il gregge».
Es 3,12 Rispose: «Io sarò con te. Questo sarà per te il segno che io ti ho mandato: quando tu avrai fatto uscire il popolo dall'Egitto, servirete Dio su questo monte».

Es 3,16 Va'! Riunisci gli anziani d'Israele e di' loro: «Il Signore, Dio dei vostri padri, Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe, mi è apparso per dirmi: Sono venuto a visitarvi e vedere ciò che viene fatto a voi in Egitto.
Es 5,19 Gli scribi degli Israeliti si videro in difficoltà, sentendosi dire: «Non diminuirete affatto il numero giornaliero dei mattoni».
Es 5,23 Da quando sono venuto dal faraone per parlargli in tuo nome, egli ha fatto del male a questo popolo, e tu non hai affatto liberato il tuo popolo!».



Es 6,3 Mi sono manifestato ad Abramo, a Isacco, a Giacobbe come Dio l'Onnipotente, ma non ho fatto conoscere loro il mio nome di Signore.
Es 7,17 Dice il Signore: Da questo fatto saprai che io sono il Signore; ecco, con il bastone che ho in mano io batto un colpo sulle acque che sono nel Nilo: esse si muteranno in sangue.
Es 7,23 Il faraone voltò le spalle e rientrò nella sua casa e non tenne conto neppure di questo fatto.
Es 11,10 Mosè e Aronne avevano fatto tutti quei prodigi davanti al faraone; ma il Signore aveva reso ostinato il cuore del faraone, il quale non lasciò partire gli Israeliti dalla sua terra.



Es 12,17 Osservate la festa degli Azzimi, perché proprio in questo giorno io ho fatto uscire le vostre schiere dalla terra d'Egitto; osserverete tale giorno di generazione in generazione come rito perenne.
Es 13,3 Mosè disse al popolo: «Ricòrdati di questo giorno, nel quale siete usciti dall'Egitto, dalla dimora di schiavitù, perché con la potenza del suo braccio il Signore vi ha fatto uscire di là: non si mangi nulla di lievitato.
Es 13,5 Quando il Signore ti avrà fatto entrare nella terra del Cananeo, dell'Ittita, dell'Amorreo, dell'Eveo e del Gebuseo, che ha giurato ai tuoi padri di dare a te, terra dove scorrono latte e miele, allora tu celebrerai questo rito in questo mese.

Es 13,8 In quel giorno tu spiegherai a tuo figlio: «È a causa di quanto ha fatto il Signore per me, quando sono uscito dall'Egitto».

Es 13,9 Sarà per te segno sulla tua mano e memoriale fra i tuoi occhi, affinché la legge del Signore sia sulla tua bocca. Infatti il Signore ti ha fatto uscire dall'Egitto con mano potente.
Es 13,11 Quando il Signore ti avrà fatto entrare nella terra del Cananeo, come ha giurato a te e ai tuoi padri, e te l'avrà data in possesso,
Es 13,14 Quando tuo figlio un domani ti chiederà: «Che significa ciò?», tu gli risponderai: «Con la potenza del suo braccio il Signore ci ha fatto uscire dall'Egitto, dalla condizione servile.
Es 13,16 Questo sarà un segno sulla tua mano, sarà un pendaglio fra i tuoi occhi, poiché con la potenza del suo braccio il Signore ci ha fatto uscire dall'Egitto».

Es 13,19 Mosè prese con sé le ossa di Giuseppe, perché questi aveva fatto prestare un solenne giuramento agli Israeliti, dicendo: «Dio, certo, verrà a visitarvi; voi allora vi porterete via le mie ossa».
Es 14,5 Quando fu riferito al re d'Egitto che il popolo era fuggito, il cuore del faraone e dei suoi ministri si rivolse contro il popolo. Dissero: «Che cosa abbiamo fatto, lasciando che Israele si sottraesse al nostro servizio?».
Es 14,11 E dissero a Mosè: «È forse perché non c'erano sepolcri in Egitto che ci hai portati a morire nel deserto? Che cosa ci hai fatto, portandoci fuori dall'Egitto?
Es 16,3 Gli Israeliti dissero loro: «Fossimo morti per mano del Signore nella terra d'Egitto, quando eravamo seduti presso la pentola della carne, mangiando pane a sazietà! Invece ci avete fatto uscire in questo deserto per far morire di fame tutta questa moltitudine».

Es 16,6 Mosè e Aronne dissero a tutti gli Israeliti: «Questa sera saprete che il Signore vi ha fatto uscire dalla terra d'Egitto
Es 16,32 Mosè disse: «Questo ha ordinato il Signore: «Riempitene un omer e conservatelo per i vostri discendenti, perché vedano il pane che vi ho dato da mangiare nel deserto, quando vi ho fatto uscire dalla terra d'Egitto»».
Es 17,3 In quel luogo il popolo soffriva la sete per mancanza di acqua; il popolo mormorò contro Mosè e disse: «Perché ci hai fatto salire dall'Egitto per far morire di sete noi, i nostri figli e il nostro bestiame?».
Es 18,1 Ietro, sacerdote di Madian, suocero di Mosè, venne a sapere quanto Dio aveva operato per Mosè e per Israele, suo popolo, cioè come il Signore aveva fatto uscire Israele dall'Egitto.
Es 18,8 Mosè raccontò al suocero quanto il Signore aveva fatto al faraone e agli Egiziani a motivo di Israele, tutte le difficoltà incontrate durante il viaggio, dalle quali il Signore li aveva liberati.
Es 18,9 Ietro si rallegrò di tutto il bene che il Signore aveva fatto a Israele, quando lo aveva liberato dalla mano degli Egiziani.
Es 19,4 «Voi stessi avete visto ciò che io ho fatto all'Egitto e come ho sollevato voi su ali di aquile e vi ho fatto venire fino a me.
Es 20,2 «Io sono il Signore, tuo Dio, che ti ho fatto uscire dalla terra d'Egitto, dalla condizione servile:

Es 20,11 Perché in sei giorni il Signore ha fatto il cielo e la terra e il mare e quanto è in essi, ma si è riposato il settimo giorno. Perciò il Signore ha benedetto il giorno del sabato e lo ha consacrato.

Es 21,13 Se però non ha teso insidia, ma Dio glielo ha fatto incontrare, io ti fisserò un luogo dove potrà rifugiarsi.
Es 31,17 Esso è un segno perenne fra me e gli Israeliti: infatti il Signore in sei giorni ha fatto il cielo e la terra, ma nel settimo ha cessato e ha preso respiro»».

Es 32,1 Il popolo, vedendo che Mosè tardava a scendere dal monte, fece ressa intorno ad Aronne e gli disse: «Fa' per noi un dio che cammini alla nostra testa, perché a Mosè, quell'uomo che ci ha fatto uscire dalla terra d'Egitto, non sappiamo che cosa sia accaduto».
Es 32,4 Egli li ricevette dalle loro mani, li fece fondere in una forma e ne modellò un vitello di metallo fuso. Allora dissero: «Ecco il tuo Dio, o Israele, colui che ti ha fatto uscire dalla terra d'Egitto!».
Es 32,7 Allora il Signore disse a Mosè: «Va', scendi, perché il tuo popolo, che hai fatto uscire dalla terra d'Egitto, si è pervertito.
Es 32,8 Non hanno tardato ad allontanarsi dalla via che io avevo loro indicato! Si sono fatti un vitello di metallo fuso, poi gli si sono prostrati dinanzi, gli hanno offerto sacrifici e hanno detto: «Ecco il tuo Dio, Israele, colui che ti ha fatto uscire dalla terra d'Egitto»».
Es 32,11 Mosè allora supplicò il Signore, suo Dio, e disse: «Perché, Signore, si accenderà la tua ira contro il tuo popolo, che hai fatto uscire dalla terra d'Egitto con grande forza e con mano potente?
Es 32,20 Poi afferrò il vitello che avevano fatto, lo bruciò nel fuoco, lo frantumò fino a ridurlo in polvere, ne sparse la polvere nell'acqua e la fece bere agli Israeliti.

Es 32,21 Mosè disse ad Aronne: «Che cosa ti ha fatto questo popolo, perché tu l'abbia gravato di un peccato così grande?».
Es 32,23 Mi dissero: «Fa' per noi un dio che cammini alla nostra testa, perché a Mosè, quell'uomo che ci ha fatto uscire dalla terra d'Egitto, non sappiamo che cosa sia accaduto».
Es 32,35 Il Signore colpì il popolo, perché aveva fatto il vitello fabbricato da Aronne.



Es 33,1 Il Signore parlò a Mosè: «Su, sali di qui tu e il popolo che hai fatto uscire dalla terra d'Egitto, verso la terra che ho promesso con giuramento ad Abramo, a Isacco e a Giacobbe, dicendo: «La darò alla tua discendenza».
Es 33,16 Come si saprà dunque che ho trovato grazia ai tuoi occhi, io e il tuo popolo, se non nel fatto che tu cammini con noi? Così saremo distinti, io e il tuo popolo, da tutti i popoli che sono sulla faccia della terra».

Es 35,34 Gli ha anche messo nel cuore il dono di insegnare, e così anche ha fatto con Ooliàb, figlio di Achisamàc, della tribù di Dan.
Lv 4,23 oppure quando gli verrà fatto conoscere il peccato che ha commesso, porterà come offerta un capro maschio senza difetto.
Lv 4,28 oppure quando gli verrà fatto conoscere il peccato che ha commesso, porterà come offerta una capra femmina, senza difetto, per il peccato che ha commesso.
Lv 5,16 risarcirà il danno fatto al santuario, aggiungendovi un quinto, e lo darà al sacerdote, il quale compirà per lui il rito espiatorio con l'ariete offerto come sacrificio di riparazione e gli sarà perdonato.
Lv 7,24 Il grasso di una bestia che è morta naturalmente o il grasso di una bestia sbranata potrà servire per qualunque altro uso, ma non ne mangerete affatto,
Lv 7,26 E non mangerete affatto sangue, né di uccelli né di animali domestici, dovunque abitiate.
Lv 8,34 Come si è fatto oggi, così il Signore ha ordinato che si faccia per il rito espiatorio su di voi.
Lv 11,45 Poiché io sono il Signore, che vi ho fatto uscire dalla terra d'Egitto per essere il vostro Dio; siate dunque santi, perché io sono santo.

Lv 13,10 ed egli lo esaminerà: se vedrà che sulla pelle c'è un tumore bianco, che questo tumore ha fatto imbiancare il pelo e che nel tumore si trova carne viva,
Lv 13,48 nel tessuto o nel manufatto di lino o di lana, su una pelliccia o qualunque altra cosa di cuoio,
Lv 13,49 se la macchia sarà verdastra o rossastra, sulla veste o sulla pelliccia, sul tessuto o sul manufatto o su qualunque cosa di cuoio, è macchia di lebbra e sarà mostrata al sacerdote.
Lv 13,51 Al settimo giorno esaminerà la macchia: se la macchia si sarà allargata sulla veste o sul tessuto o sul manufatto o sulla pelliccia o sull'oggetto di cuoio per qualunque uso, è una macchia di lebbra maligna, è cosa impura.
Lv 13,52 Egli brucerà quella veste o il tessuto o il manufatto di lana o di lino o qualunque oggetto fatto di pelle sul quale è la macchia; poiché è lebbra maligna, saranno bruciati nel fuoco.
Lv 13,53 Ma se il sacerdote, esaminandola, vedrà che la macchia non si è allargata sulle vesti o sul tessuto o sul manufatto o su qualunque oggetto di cuoio,
Lv 13,56 Se il sacerdote, esaminandola, vede che la macchia, dopo essere stata lavata, si è attenuata, la strapperà dalla veste o dalla pelle o dal tessuto o dal manufatto.
Lv 13,57 Se appare ancora sulla veste o sul tessuto o sul manufatto o sull'oggetto di cuoio, è un'eruzione in atto; brucerai nel fuoco l'oggetto su cui è la macchia.
Lv 13,58 La veste o il tessuto o il manufatto o qualunque oggetto di cuoio che avrai lavato e dal quale la macchia sarà scomparsa, si laverà una seconda volta e sarà puro.
Lv 13,59 Questa è la legge relativa alla macchia di lebbra sopra una veste di lana o di lino, sul tessuto o sul manufatto o su qualunque oggetto di pelle, per dichiararli puri o impuri».



Lv 16,15 Poi scannerà il capro del sacrificio per il peccato, quello per il popolo, e ne porterà il sangue oltre il velo; farà con questo sangue quello che ha fatto con il sangue del giovenco: lo aspergerà sul propiziatorio e davanti al propiziatorio.

Lv 19,36 Avrete bilance giuste, pesi giusti, efa giusta, hin giusto. Io sono il Signore, vostro Dio, che vi ho fatto uscire dalla terra d'Egitto.

Lv 20,23 Non seguirete le usanze delle nazioni che io sto per scacciare dinanzi a voi; esse hanno fatto tutte quelle cose, perciò ho disgusto di esse
Lv 20,25 Farete dunque distinzione tra animali puri e impuri, fra uccelli impuri e puri e non vi contaminerete, mangiando animali, uccelli o esseri che strisciano sulla terra e che io vi ho fatto separare come impuri.
Lv 22,33 che vi ho fatto uscire dalla terra d'Egitto per essere vostro Dio. Io sono il Signore».



Lv 23,43 perché le vostre generazioni sappiano che io ho fatto dimorare in capanne gli Israeliti, quando li ho condotti fuori dalla terra d'Egitto. Io sono il Signore, vostro Dio»».

Lv 24,19 Se uno farà una lesione al suo prossimo, si farà a lui come egli ha fatto all'altro:
Lv 24,20 frattura per frattura, occhio per occhio, dente per dente; gli si farà la stessa lesione che egli ha fatto all'altro.

Lv 25,38 Io sono il Signore, vostro Dio, che vi ho fatto uscire dalla terra d'Egitto, per darvi la terra di Canaan, per essere il vostro Dio.

Lv 25,42 Essi sono infatti miei servi, che io ho fatto uscire dalla terra d'Egitto; non debbono essere venduti come si vendono gli schiavi.
Lv 25,55 Poiché gli Israeliti sono miei servi; essi sono servi miei, che ho fatto uscire dalla terra d'Egitto. Io sono il Signore, vostro Dio.



Lv 26,13 Io sono il Signore, vostro Dio, che vi ho fatto uscire dalla terra d'Egitto, perché non foste più loro schiavi; ho spezzato il vostro giogo e vi ho fatto camminare a testa alta.

Lv 26,45 ma mi ricorderò in loro favore dell'alleanza con i loro antenati, che ho fatto uscire dalla terra d'Egitto davanti alle nazioni, per essere loro Dio. Io sono il Signore»».

Lv 27,8 Se colui che ha fatto il voto è troppo povero per pagare la somma fissata, dovrà presentare al sacerdote la persona consacrata con voto e il sacerdote ne farà la stima. Il sacerdote farà la stima in proporzione dei mezzi di colui che ha fatto il voto.

Nm 5,6 «Di' agli Israeliti: «Quando un uomo o una donna avrà fatto qualsiasi peccato contro qualcuno, commettendo un'infedeltà contro il Signore, questa persona sarà in condizione di colpa.
Nm 5,13 e un altro uomo ha avuto rapporti con lei, ma la cosa è rimasta nascosta agli occhi del marito ed ella si è resa impura in segreto, non vi sono testimoni contro di lei e non è stata colta sul fatto,
Nm 5,27 Quando le avrà fatto bere l'acqua, se lei si è contaminata e ha commesso un'infedeltà contro suo marito, l'acqua che porta maledizione entrerà in lei per produrre amarezza; il ventre le si gonfierà e i suoi fianchi avvizziranno e quella donna diventerà un oggetto d'imprecazione all'interno del suo popolo.
Nm 8,4 E questa era la struttura del candelabro: era d'oro lavorato a martello, dal suo fusto alle sue corolle era un solo lavoro a martello. Mosè aveva fatto il candelabro secondo la visione che il Signore gli aveva mostrato.

Nm 11,11 Mosè disse al Signore: «Perché hai fatto del male al tuo servo? Perché non ho trovato grazia ai tuoi occhi, al punto di impormi il peso di tutto questo popolo?
Nm 14,13 Mosè disse al Signore: «Gli Egiziani hanno saputo che tu hai fatto uscire di là questo popolo con la tua potenza
Nm 14,36 Gli uomini che Mosè aveva mandato a esplorare la terra e che, tornati, avevano fatto mormorare tutta la comunità contro di lui, diffondendo il discredito sulla terra,
Nm 15,28 Il sacerdote compirà il rito espiatorio davanti al Signore per la persona che avrà peccato per inavvertenza; quando avrà fatto l'espiazione per essa, le sarà perdonato.
Nm 15,41 Io sono il Signore, vostro Dio, che vi ho fatto uscire dalla terra d'Egitto per essere il vostro Dio. Io sono il Signore, vostro Dio».



Nm 16,10 Egli ha fatto avvicinare a sé te e, con te, tutti i tuoi fratelli, figli di Levi, e ora voi pretendete anche il sacerdozio?
Nm 16,13 È troppo poco per te l'averci fatto salire da una terra dove scorrono latte e miele per farci morire nel deserto, perché tu voglia elevarti anche sopra di noi ed erigerti a capo?
Nm 16,14 Non ci hai affatto condotto in una terra dove scorrono latte e miele, né ci hai dato in eredità campi e vigne! Credi tu di poter privare degli occhi questa gente? Noi non verremo».
Nm 16,15 Allora Mosè si adirò molto e disse al Signore: «Non gradire la loro oblazione; io non ho preso da costoro neppure un asino e non ho fatto torto ad alcuno di loro».

Nm 17,6 L'indomani tutta la comunità degli Israeliti mormorò contro Mosè e Aronne dicendo: «Voi avete fatto morire il popolo del Signore».
Nm 17,14 Quelli che morirono per il flagello furono quattordicimilasettecento, oltre ai morti per il fatto di Core.
Nm 17,23 L'indomani Mosè entrò nella tenda della Testimonianza ed ecco, il bastone di Aronne per il casato di Levi era fiorito: aveva prodotto germogli, aveva fatto sbocciare fiori e maturato mandorle.
Nm 20,5 E perché ci avete fatto uscire dall'Egitto per condurci in questo luogo inospitale? Non è un luogo dove si possa seminare, non ci sono fichi, non vigne, non melograni, e non c'è acqua da bere».

Nm 21,5 Il popolo disse contro Dio e contro Mosè: «Perché ci avete fatto salire dall'Egitto per farci morire in questo deserto? Perché qui non c'è né pane né acqua e siamo nauseati di questo cibo così leggero».
Nm 22,2 Balak, figlio di Sippor, vide quanto Israele aveva fatto agli Amorrei,
Nm 22,28 Allora il Signore aprì la bocca dell'asina ed essa disse a Balaam: «Che cosa ti ho fatto perché tu mi percuota già per la terza volta?».
Nm 23,11 Allora Balak disse a Balaam: «Che cosa mi hai fatto? Per maledire i miei nemici io ti ho preso, ed ecco, li hai grandemente benedetti».
Nm 23,22 Dio, che lo ha fatto uscire dall'Egitto,
è per lui come le corna del bufalo.

Nm 24,8 Dio, che lo ha fatto uscire dall'Egitto,
è per lui come le corna del bufalo.
Egli divora le nazioni che lo avversano,
addenta le loro ossa
e le loro frecce egli spezza.

Nm 25,18 poiché essi sono stati nemici per voi con le astuzie che hanno usato con voi nella vicenda di Peor e di Cozbì, figlia di un principe di Madian, loro sorella, che è stata uccisa il giorno del flagello causato per il fatto di Peor».



Nm 26,64 Fra questi non vi era alcuno di quegli Israeliti dei quali Mosè e il sacerdote Aronne avevano fatto il censimento nel deserto del Sinai,
Nm 27,4 Perché dovrebbe il nome di nostro padre scomparire dalla sua famiglia, per il fatto che non ha avuto figli maschi? Dacci una proprietà in mezzo ai fratelli di nostro padre».

Nm 30,3 «Quando uno avrà fatto un voto al Signore o si sarà impegnato con giuramento a un obbligo, non violi la sua parola, ma dia esecuzione a quanto ha promesso con la bocca.
Nm 30,4 Quando una donna avrà fatto un voto al Signore e si sarà impegnata a un obbligo, mentre è ancora in casa del padre, durante la sua giovinezza,
Nm 30,6 Ma se il padre, quando ne viene a conoscenza, le fa opposizione, tutti i voti di lei e tutti gli obblighi ai quali si sarà impegnata non saranno validi; il Signore la perdonerà, perché il padre le ha fatto opposizione.
Nm 30,9 Ma se il marito, quando ne viene a conoscenza, le fa opposizione, egli annullerà il voto che ella ha fatto e l'obbligo che si è assunta alla leggera; il Signore la perdonerà.
Nm 31,42 La metà che spettava agli Israeliti, dopo che Mosè ebbe fatto la spartizione per gli uomini dell'esercito,
Nm 31,49 «I tuoi servi hanno fatto il computo dei soldati che erano sotto i nostri ordini e non ne manca neppure uno.
Nm 31,53 Gli uomini dell'esercito si tennero il bottino che ognuno aveva fatto per conto suo.
Dt 1,27 mormoraste nelle vostre tende e diceste: «Il Signore ci odia, per questo ci ha fatto uscire dalla terra d'Egitto per darci in mano agli Amorrei e sterminarci.
Dt 1,30 Il Signore, vostro Dio, che vi precede, egli stesso combatterà per voi, come insieme a voi ha fatto, sotto i vostri occhi, in Egitto
Dt 1,31 e nel deserto, dove hai visto come il Signore, tuo Dio, ti ha portato, come un uomo porta il proprio figlio, per tutto il cammino che avete fatto, finché siete arrivati qui».
Dt 2,12 Anche in Seir prima abitavano gli Urriti, ma i figli di Esaù li scacciarono, li distrussero e si stabilirono al posto loro, come ha fatto Israele nella terra che possiede e che il Signore gli ha dato.

Dt 2,22 Allo stesso modo il Signore aveva fatto per i figli di Esaù che abitano in Seir, quando distrusse gli Urriti davanti a loro; essi li scacciarono e si stabilirono al loro posto e vi sono rimasti fino ad oggi.
Dt 3,6 Noi le votammo allo sterminio, come avevamo fatto con Sicon, re di Chesbon: votammo allo sterminio ogni città, uomini, donne e bambini.
Dt 3,20 finché il Signore abbia dato una dimora tranquilla ai vostri fratelli come ha fatto per voi, e prendano anch'essi possesso della terra che il Signore, vostro Dio, sta per dare a loro oltre il Giordano. Poi ciascuno tornerà nel territorio che io vi ho assegnato».

Dt 3,21 In quel tempo diedi anche a Giosuè quest'ordine: «I tuoi occhi hanno visto quanto il Signore, vostro Dio, ha fatto a questi due re; lo stesso farà il Signore a tutti i regni nei quali tu stai per entrare.
Dt 4,35 Tu sei stato fatto spettatore di queste cose, perché tu sappia che il Signore è Dio e che non ve n'è altri fuori di lui.
Dt 4,36 Dal cielo ti ha fatto udire la sua voce per educarti; sulla terra ti ha mostrato il suo grande fuoco e tu hai udito le sue parole che venivano dal fuoco.
Dt 4,37 Poiché ha amato i tuoi padri, ha scelto la loro discendenza dopo di loro e ti ha fatto uscire dall'Egitto con la sua presenza e con la sua grande potenza,
Dt 5,6 «Io sono il Signore, tuo Dio, che ti ho fatto uscire dalla terra d'Egitto, dalla condizione servile.

Dt 5,15 Ricòrdati che sei stato schiavo nella terra d'Egitto e che il Signore, tuo Dio, ti ha fatto uscire di là con mano potente e braccio teso; perciò il Signore, tuo Dio, ti ordina di osservare il giorno del sabato.

Dt 6,10 Quando il Signore, tuo Dio, ti avrà fatto entrare nella terra che ai tuoi padri Abramo, Isacco e Giacobbe aveva giurato di darti, con città grandi e belle che tu non hai edificato,
Dt 6,12 guàrdati dal dimenticare il Signore, che ti ha fatto uscire dalla terra d'Egitto, dalla condizione servile.
Dt 7,8 ma perché il Signore vi ama e perché ha voluto mantenere il giuramento fatto ai vostri padri: il Signore vi ha fatti uscire con mano potente e vi ha riscattati liberandovi dalla condizione servile, dalla mano del faraone, re d'Egitto.
Dt 7,19 le grandi prove che hai visto con gli occhi, i segni, i prodigi, la mano potente e il braccio teso, con cui il Signore, tuo Dio, ti ha fatto uscire. Così farà il Signore, tuo Dio, a tutti i popoli, dei quali hai timore.
Dt 8,2 Ricòrdati di tutto il cammino che il Signore, tuo Dio, ti ha fatto percorrere in questi quarant'anni nel deserto, per umiliarti e metterti alla prova, per sapere quello che avevi nel cuore, se tu avresti osservato o no i suoi comandi.
Dt 8,3 Egli dunque ti ha umiliato, ti ha fatto provare la fame, poi ti ha nutrito di manna, che tu non conoscevi e che i tuoi padri non avevano mai conosciuto, per farti capire che l'uomo non vive soltanto di pane, ma che l'uomo vive di quanto esce dalla bocca del Signore.
Dt 8,14 il tuo cuore non si inorgoglisca in modo da dimenticare il Signore, tuo Dio, che ti ha fatto uscire dalla terra d'Egitto, dalla condizione servile;
Dt 8,15 che ti ha condotto per questo deserto grande e spaventoso, luogo di serpenti velenosi e di scorpioni, terra assetata, senz'acqua; che ha fatto sgorgare per te l'acqua dalla roccia durissima;
Dt 9,4 Quando il Signore, tuo Dio, li avrà scacciati davanti a te, non pensare: «A causa della mia giustizia, il Signore mi ha fatto entrare in possesso di questa terra». È invece per la malvagità di queste nazioni che il Signore le scaccia davanti a te.
Dt 9,12 Poi il Signore mi disse: «Àlzati, scendi in fretta di qui, perché il tuo popolo, che hai fatto uscire dall'Egitto, si è traviato; si sono presto allontanati dalla via che io avevo loro indicata: si sono fatti un idolo di metallo fuso».
Dt 9,16 Guardai ed ecco, avevate peccato contro il Signore, vostro Dio. Avevate fatto per voi un vitello di metallo fuso: avevate ben presto lasciato la via che il Signore vi aveva prescritto.
Dt 9,18 e mi prostrai davanti al Signore. Come avevo fatto la prima volta, per quaranta giorni e per quaranta notti, non mangiai pane né bevvi acqua, a causa del grande peccato che avevate commesso, facendo ciò che è male agli occhi del Signore per provocarlo.
Dt 9,21 Poi presi l'oggetto del vostro peccato, il vitello che avevate fatto, lo bruciai nel fuoco, lo feci a pezzi, frantumandolo finché fosse ridotto in polvere, e buttai quella polvere nel torrente che scende dal monte.

Dt 9,26 Pregai il Signore e dissi: «Signore Dio, non distruggere il tuo popolo, la tua eredità, che hai riscattato nella tua grandezza, che hai fatto uscire dall'Egitto con mano potente.
Dt 9,28 perché la terra da dove ci hai fatto uscire non dica: Poiché il Signore non era in grado di introdurli nella terra che aveva loro promesso e poiché li odiava, li ha fatti uscire di qui per farli morire nel deserto.
Dt 9,29 Al contrario, essi sono il tuo popolo, la tua eredità, che tu hai fatto uscire dall'Egitto con grande potenza e con il tuo braccio teso».



Dt 10,5 Allora mi voltai, scesi dal monte e collocai le tavole nell'arca che avevo fatto. Là restarono, come il Signore mi aveva ordinato.

Dt 10,21 Egli è la tua lode, egli è il tuo Dio, che ha fatto per te quelle cose grandi e tremende che i tuoi occhi hanno visto.
Dt 11,3 i suoi portenti, le opere che ha fatto in mezzo all'Egitto, contro il faraone, re d'Egitto, e contro la sua terra;
Dt 11,4 ciò che ha fatto all'esercito d'Egitto, ai suoi cavalli e ai suoi carri, come ha fatto rifluire su di loro le acque del Mar Rosso, quando essi vi inseguivano, e come il Signore li ha distrutti per sempre;
Dt 11,5 ciò che ha fatto per voi nel deserto, fino al vostro arrivo in questo luogo;
Dt 11,6 ciò che ha fatto a Datan e ad Abiràm, figli di Eliàb, figlio di Ruben, quando la terra spalancò la bocca e li inghiottì con le loro famiglie, le loro tende e quanto a loro apparteneva, in mezzo a tutto Israele.
Dt 11,31 Voi di fatto state per attraversare il Giordano, per prendere possesso della terra che il Signore, vostro Dio, vi dà: voi la possederete e l'abiterete.
Dt 12,25 Non lo mangerai, perché sia felice tu e i tuoi figli dopo di te: così avrai fatto ciò che è retto agli occhi del Signore.
Dt 12,28 Osserva e obbedisci a tutte queste cose che ti comando, perché sia sempre felice tu e i tuoi figli dopo di te, quando avrai fatto ciò che è buono e retto agli occhi del Signore, tuo Dio.

Dt 13,6 Quanto a quel profeta o a quel sognatore, egli dovrà essere messo a morte, perché ha proposto di abbandonare il Signore, vostro Dio, che vi ha fatto uscire dalla terra d'Egitto e ti ha riscattato dalla condizione servile, per trascinarti fuori della via per la quale il Signore, tuo Dio, ti ha ordinato di camminare. Così estirperai il male in mezzo a te.

Dt 13,11 Lapidalo e muoia, perché ha cercato di trascinarti lontano dal Signore, tuo Dio, che ti ha fatto uscire dalla terra d'Egitto, dalla condizione servile.
Dt 13,15 tu farai le indagini, investigherai, interrogherai con cura. Se troverai che la cosa è vera, che il fatto sussiste e che un tale abominio è stato realmente commesso in mezzo a te,
Dt 15,2 Ecco la norma di questa remissione: ogni creditore che detenga un pegno per un prestito fatto al suo prossimo, lascerà cadere il suo diritto: non lo esigerà dal suo prossimo, dal suo fratello, poiché è stata proclamata la remissione per il Signore.
Dt 16,1 Osserva il mese di Abìb e celebra la Pasqua in onore del Signore, tuo Dio, perché nel mese di Abìb il Signore, tuo Dio, ti ha fatto uscire dall'Egitto, durante la notte.
Dt 17,4 quando ciò ti sia riferito o tu ne abbia sentito parlare, infórmatene diligentemente. Se la cosa è vera, se il fatto sussiste, se un tale abominio è stato commesso in Israele,
Dt 19,15 Un solo testimone non avrà valore contro alcuno, per qualsiasi colpa e per qualsiasi peccato; qualunque peccato uno abbia commesso, il fatto dovrà essere stabilito sulla parola di due o di tre testimoni.
Dt 20,1 Quando andrai in guerra contro i tuoi nemici e vedrai cavalli e carri e forze superiori a te, non temerli, perché è con te il Signore, tuo Dio, che ti ha fatto uscire dalla terra d'Egitto.
Dt 21,9 Così tu toglierai da te il sangue innocente, perché avrai fatto ciò che è retto agli occhi del Signore.

Dt 21,10 Se andrai in guerra contro i tuoi nemici e il Signore, tuo Dio, te li avrà messi nelle mani e tu avrai fatto prigionieri,
Dt 22,11 Non ti vestirai con un tessuto misto, fatto di lana e di lino insieme.

Dt 22,19 e gli imporranno un'ammenda di cento sicli d'argento, che daranno al padre della giovane, per il fatto che ha diffuso una cattiva fama contro una vergine d'Israele. Ella rimarrà sua moglie ed egli non potrà ripudiarla per tutto il tempo della sua vita.
Dt 22,29 l'uomo che è giaciuto con lei darà al padre della fanciulla cinquanta sicli d'argento; ella sarà sua moglie, per il fatto che egli l'ha disonorata, e non potrà ripudiarla per tutto il tempo della sua vita.



Dt 23,19 Non porterai nel tempio del Signore, tuo Dio, il dono di una prostituta né il salario di un cane, qualunque voto tu abbia fatto, poiché tutti e due sono abominio per il Signore, tuo Dio.

Dt 23,22 Quando avrai fatto un voto al Signore, tuo Dio, non tarderai a soddisfarlo, perché il Signore, tuo Dio, te ne domanderebbe certo conto e in te vi sarebbe un peccato.
Dt 23,24 Manterrai la parola uscita dalle tue labbra ed eseguirai il voto che avrai fatto spontaneamente al Signore, tuo Dio, come la tua bocca avrà promesso.

Dt 24,11 Te ne starai fuori e l'uomo a cui avrai fatto il prestito ti porterà fuori il pegno.
Dt 25,17 Ricòrdati di ciò che ti ha fatto Amalèk lungo il cammino, quando uscivate dall'Egitto:
Dt 26,18 Il Signore ti ha fatto dichiarare oggi che tu sarai il suo popolo particolare, come egli ti ha detto, ma solo se osserverai tutti i suoi comandi.
Dt 26,19 Egli ti metterà, per gloria, rinomanza e splendore, sopra tutte le nazioni che ha fatto e tu sarai un popolo consacrato al Signore, tuo Dio, come egli ha promesso».



Dt 28,51 Mangerà il frutto del tuo bestiame e il frutto del tuo suolo, finché tu sia distrutto, e non ti lascerà alcun residuo di frumento, di mosto, di olio, dei parti delle tue vacche e dei nati delle tue pecore, finché ti avrà fatto perire.
Dt 29,1 Mosè convocò tutto Israele e disse loro: «Voi avete visto quanto il Signore ha fatto sotto i vostri occhi, nella terra d'Egitto, al faraone, a tutti i suoi ministri e a tutta la sua terra,
Dt 31,17 In quel giorno, la mia ira si accenderà contro di lui: io li abbandonerò, nasconderò loro il volto e saranno divorati. Lo colpiranno malanni numerosi e angosciosi e in quel giorno dirà: «Questi mali non mi hanno forse colpito per il fatto che il mio Dio non è più in mezzo a me?».
Dt 31,18 Io, in quel giorno, nasconderò il mio volto a causa di tutto il male che avranno fatto rivolgendosi ad altri dèi.

Dt 31,29 So infatti che, dopo la mia morte, voi certo vi corromperete e vi allontanerete dalla via che vi ho detto di seguire. La sventura vi colpirà negli ultimi giorni, perché avrete fatto ciò che è male agli occhi del Signore, provocandolo a sdegno con l'opera delle vostre mani».
Dt 32,6 Così tu ripaghi il Signore,
popolo stolto e privo di saggezza?
Non è lui il padre che ti ha creato,
che ti ha fatto e ti ha costituito?

Dt 32,15 Iesurùn si è ingrassato e ha recalcitrato,
- sì, ti sei ingrassato, impinguato, rimpinzato -
e ha respinto il Dio che lo aveva fatto,
ha disprezzato la Roccia, sua salvezza.

Dt 32,16 Lo hanno fatto ingelosire con dèi stranieri
e provocato all'ira con abomini.

Gs 2,10 poiché udimmo che il Signore ha prosciugato le acque del Mar Rosso davanti a voi, quando usciste dall'Egitto, e quanto avete fatto ai due re amorrei oltre il Giordano, Sicon e Og, da voi votati allo sterminio.
Gs 2,18 quando noi entreremo nella terra, legherai questa cordicella di filo scarlatto alla finestra da cui ci hai fatto scendere e radunerai dentro casa, presso di te, tuo padre, tua madre, i tuoi fratelli e tutta la famiglia di tuo padre.
Gs 7,19 Disse allora Giosuè ad Acan: «Figlio mio, da' gloria al Signore, Dio d'Israele, e rendigli lode. Raccontami dunque che cosa hai fatto, non me lo nascondere».
Gs 7,20 Acan rispose a Giosuè: «È vero, io ho peccato contro il Signore, Dio d'Israele, e ho fatto quanto vi dirò:
Gs 9,3 Gli abitanti di Gàbaon, invece, quando ebbero sentito ciò che Giosuè aveva fatto a Gerico e ad Ai,
Gs 9,9 Gli risposero: «I tuoi servi vengono da una terra molto lontana, per la fama del Signore, tuo Dio, perché ne abbiamo sentito parlare, come di quanto ha fatto in Egitto,
Gs 9,10 di quanto ha fatto ai due re degli Amorrei al di là del Giordano, a Sicon, re di Chesbon, e a Og, re di Basan, ad Astaròt.
Gs 10,1 Quando Adonì-Sedek, re di Gerusalemme, venne a sapere che Giosuè aveva conquistato Ai e l'aveva votata allo sterminio e che, come aveva fatto a Gerico e al suo re, aveva fatto ad Ai e al suo re, e che quelli di Gàbaon avevano fatto pace con gli Israeliti e si trovavano ormai in mezzo a loro,
Gs 10,4 «Venite ad aiutarmi per attaccare Gàbaon, perché ha fatto pace con Giosuè e con gli Israeliti».
Gs 10,32 Il Signore consegnò Lachis nelle mani d'Israele: la conquistò il secondo giorno e la passò a fil di spada con ogni essere vivente che era in essa, come aveva fatto a Libna.
Gs 10,35 La presero quello stesso giorno e la passarono a fil di spada, votando allo sterminio ogni essere vivente che era in essa, come avevano fatto a Lachis.

Gs 10,37 Presero e passarono a fil di spada la città, il suo re, tutti i suoi villaggi e ogni essere vivente che era in essa. Non lasciarono alcun superstite, come avevano fatto a Eglon: la votarono allo sterminio, con ogni essere vivente che era in essa.

Gs 21,45 Non una parola cadde di tutte le promesse che il Signore aveva fatto alla casa d'Israele: tutto si è compiuto.



Gs 22,24 Non è così! L'abbiamo fatto perché siamo preoccupati che in avvenire i vostri figli potrebbero dire ai nostri: «Che avete in comune voi con il Signore, Dio d'Israele?
Gs 23,3 Voi avete visto quanto il Signore, vostro Dio, ha fatto a tutte queste nazioni, scacciandole dinanzi a voi. Il Signore stesso, vostro Dio, ha combattuto per voi.
Gs 23,8 Restate invece fedeli al Signore, vostro Dio, come avete fatto fino ad oggi.
Gs 23,14 Ecco, io oggi me ne vado per la via di ogni abitante della terra; riconoscete con tutto il vostro cuore e con tutta la vostra anima che non è caduta neppure una parola di tutte le promesse che il Signore, vostro Dio, aveva fatto per voi. Tutte si sono compiute per voi: neppure una parola è caduta.
Gs 23,15 Ma, come è giunta a compimento per voi ogni promessa che il Signore, vostro Dio, vi aveva fatto, così il Signore porterà a compimento contro di voi tutte le minacce, finché vi abbia eliminato da questo terreno buono che il Signore, vostro Dio, vi ha dato.
Gs 24,17 Poiché è il Signore, nostro Dio, che ha fatto salire noi e i padri nostri dalla terra d'Egitto, dalla condizione servile; egli ha compiuto quei grandi segni dinanzi ai nostri occhi e ci ha custodito per tutto il cammino che abbiamo percorso e in mezzo a tutti i popoli fra i quali siamo passati.
Gs 24,20 Se abbandonerete il Signore e servirete dèi stranieri, egli vi si volterà contro e, dopo avervi fatto tanto bene, vi farà del male e vi annienterà».

Gdc 1,7 Adonì-Bezek disse: «Settanta re, con i pollici e gli alluci amputati, raccattavano gli avanzi sotto la mia tavola. Dio mi ripaga quel che ho fatto». Lo condussero poi a Gerusalemme, dove morì.

Gdc 2,1 Ora l'angelo del Signore salì da Gàlgala a Bochìm e disse: «Io vi ho fatto uscire dall'Egitto e vi ho fatto entrare nella terra che avevo giurato ai vostri padri di darvi. Avevo anche detto: «Non infrangerò mai la mia alleanza con voi,
Gdc 2,2 e voi non farete alleanza con gli abitanti di questa terra; distruggerete i loro altari». Ma voi non avete obbedito alla mia voce. Che cosa avete fatto?
Gdc 2,7 Il popolo servì il Signore durante tutta la vita di Giosuè e degli anziani che sopravvissero a Giosuè e che avevano visto tutte le grandi opere che il Signore aveva fatto in favore d'Israele.
Gdc 6,8 il Signore mandò loro un profeta che disse: «Dice il Signore, Dio d'Israele: Io vi ho fatto salire dall'Egitto e vi ho fatto uscire dalla condizione servile.
Gdc 6,13 Gedeone gli rispose: «Perdona, mio signore: se il Signore è con noi, perché ci è capitato tutto questo? Dove sono tutti i suoi prodigi che i nostri padri ci hanno narrato, dicendo: «Il Signore non ci ha fatto forse salire dall'Egitto?». Ma ora il Signore ci ha abbandonato e ci ha consegnato nelle mani di Madian».
Gdc 6,29 Si dissero l'un altro: «Chi ha fatto questo?». Investigarono, si informarono e dissero: «Gedeone, figlio di Ioas, ha fatto questo».
Gdc 6,31 Ioas rispose a quanti insorgevano contro di lui: «Volete difendere voi la causa di Baal e venirgli in aiuto? Chi vorrà difendere la sua causa sarà messo a morte prima di domattina; se è davvero un dio, difenda da sé la sua causa, per il fatto che hanno demolito il suo altare».
Gdc 7,13 Quando Gedeone vi giunse, un uomo stava raccontando un sogno al suo compagno e gli diceva: «Ho fatto un sogno. Mi pareva di vedere una pagnotta d'orzo rotolare nell'accampamento di Madian: giunse alla tenda, la urtò e la rovesciò e la tenda cadde a terra».
Gdc 8,2 Egli rispose loro: «Che cosa ho fatto io, in confronto a voi? La racimolatura di Èfraim non vale più della vendemmia di Abièzer?
Gdc 8,8 Di là salì a Penuèl e parlò agli uomini di Penuèl nello stesso modo; essi gli risposero come avevano fatto quelli di Succot.
Gdc 8,35 e non dimostrarono gratitudine alla casa di Ierub-Baal, cioè di Gedeone, per tutto il bene che egli aveva fatto a Israele.



Gdc 9,56 Così Dio fece ricadere sopra Abimèlec il male che egli aveva fatto contro suo padre, uccidendo settanta suoi fratelli.
Gdc 9,57 Dio fece anche ricadere sul capo della gente di Sichem tutto il male che essa aveva fatto. Così si avverò su di loro la maledizione di Iotam, figlio di Ierub-Baal.



Gdc 11,24 Non possiedi tu quello che Camos, tuo dio, ti ha fatto possedere? Così anche noi possederemo la terra di quelli che il Signore ha scacciato davanti a noi.
Gdc 11,27 Io non ti ho fatto torto, e tu agisci male verso di me, muovendomi guerra; il Signore, che è giudice, giudichi oggi tra gli Israeliti e gli Ammoniti!».
Gdc 11,39 Alla fine dei due mesi tornò dal padre ed egli compì su di lei il voto che aveva fatto. Ella non aveva conosciuto uomo; di qui venne in Israele questa usanza:
Gdc 13,23 Ma sua moglie gli disse: «Se il Signore avesse voluto farci morire, non avrebbe accettato dalle nostre mani l'olocausto e l'offerta, non ci avrebbe mostrato tutte queste cose né ci avrebbe fatto udire proprio ora cose come queste».

Gdc 14,6 Lo spirito del Signore irruppe su di lui, ed egli, senza niente in mano, squarciò il leone come si squarcia un capretto. Ma di ciò che aveva fatto non disse nulla al padre e alla madre.
Gdc 14,20 e la moglie di Sansone fu data al compagno che gli aveva fatto da amico di nozze.



Gdc 15,6 I Filistei chiesero: «Chi ha fatto questo?». La risposta fu: «Sansone, il genero dell'uomo di Timna, perché costui gli ha ripreso la moglie e l'ha data al compagno di lui». I Filistei salirono e bruciarono tra le fiamme lei e suo padre.
Gdc 15,10 Gli uomini di Giuda dissero loro: «Perché siete venuti contro di noi?». Quelli risposero: «Siamo venuti per legare Sansone, per fare a lui quello che ha fatto a noi».
Gdc 15,11 Tremila uomini di Giuda scesero alla caverna della rupe di Etam e dissero a Sansone: «Non sai che i Filistei dominano su di noi? Che cosa ci hai fatto?». Egli rispose loro: «Quello che hanno fatto a me, io l'ho fatto a loro».
Gdc 18,4 Rispose loro: «Mica mi ha fatto così e così, mi dà un salario e io sono divenuto suo sacerdote».
Gdc 18,24 Egli rispose: «Avete portato via gli dèi che mi ero fatto e il sacerdote, e ve ne siete andati. Ora che cosa mi resta? Come potete dunque dirmi: «Che cos'hai?»».
Gdc 18,27 Quelli dunque, presi con sé gli oggetti che Mica aveva fatto e il sacerdote che aveva al suo servizio, giunsero a Lais, a un popolo che se ne stava tranquillo e fiducioso; lo passarono a fil di spada e diedero la città alle fiamme.
Gdc 18,31 Essi misero in onore per proprio uso la statua, che Mica aveva fatto, finché la casa di Dio rimase a Silo.



Gdc 21,6 Gli Israeliti si pentivano di quello che avevano fatto a Beniamino loro fratello e dicevano: «Oggi è stata soppressa una tribù d'Israele.
Gdc 21,15 Il popolo dunque si era pentito di quello che aveva fatto a Beniamino, perché il Signore aveva aperto una breccia fra le tribù d'Israele.
Rt 1,8 Noemi disse alle due nuore: «Andate, tornate ciascuna a casa di vostra madre; il Signore usi bontà con voi, come voi avete fatto con quelli che sono morti e con me!
Rt 2,11 Booz le rispose: «Mi è stato riferito quanto hai fatto per tua suocera dopo la morte di tuo marito, e come hai abbandonato tuo padre, tua madre e la tua patria per venire presso gente che prima non conoscevi.
Rt 3,16 Arrivata dalla suocera, questa le chiese: «Com'è andata, figlia mia?». Ella le raccontò quanto quell'uomo aveva fatto per lei
Rt 4,14 E le donne dicevano a Noemi: «Benedetto il Signore, il quale oggi non ti ha fatto mancare uno che esercitasse il diritto di riscatto. Il suo nome sarà ricordato in Israele!
1Sam 1,16 Non considerare la tua schiava una donna perversa, poiché finora mi ha fatto parlare l'eccesso del mio dolore e della mia angoscia».
1Sam 3,17 Disse: «Che discorso ti ha fatto? Non tenermi nascosto nulla. Così Dio faccia a te e anche peggio, se mi nasconderai una sola parola di quanto ti ha detto».
1Sam 8,8 Come hanno fatto dal giorno in cui li ho fatti salire dall'Egitto fino ad oggi, abbandonando me per seguire altri dèi, così stanno facendo anche a te.
1Sam 10,18 e disse agli Israeliti: «Dice il Signore, Dio d'Israele: Io ho fatto salire Israele dall'Egitto e l'ho liberato dalla mano degli Egiziani e dalla mano di tutti i regni che vi affliggevano.
1Sam 11,7 Prese un paio di buoi, li fece a pezzi e li inviò in tutto il territorio d'Israele per mezzo di messaggeri con questo proclama: «A chi non uscirà dietro Saul e dietro Samuele, così sarà fatto dei suoi buoi». Cadde il terrore del Signore sul popolo e si mossero come un sol uomo.
1Sam 12,3 Eccomi, pronunciatevi a mio riguardo alla presenza del Signore e del suo consacrato. A chi ho portato via il bue? A chi ho portato via l'asino? Chi ho trattato con prepotenza? A chi ho fatto offesa? Da chi ho accettato un regalo per chiudere gli occhi a suo riguardo? Sono qui a restituire!».
1Sam 12,4 Risposero: «Non ci hai trattato con prepotenza, né ci hai fatto offesa, né hai preso nulla da nessuno».
1Sam 12,6 Allora Samuele disse al popolo: «È il Signore che ha stabilito Mosè e Aronne, e che ha fatto salire i vostri padri dalla terra d'Egitto.
1Sam 12,17 Non è forse questo il tempo della mietitura del grano? Ma io griderò al Signore ed egli manderà tuoni e pioggia. Così vi persuaderete e constaterete che grande è il male che avete fatto davanti al Signore chiedendo un re per voi».

1Sam 12,20 Samuele disse al popolo: «Non temete: voi avete fatto tutto questo male, ma almeno non allontanatevi dal Signore, anzi servite lui, il Signore, con tutto il cuore.
1Sam 13,11 Samuele disse: «Che hai fatto?». Saul rispose: «Vedendo che il popolo si disperdeva lontano da me e tu non venivi all'appuntamento, mentre i Filistei si riunivano a Micmas,
1Sam 13,12 ho detto: «Ora scenderanno i Filistei contro di me a Gàlgala, mentre io non ho ancora placato il Signore». Perciò mi sono fatto ardito e ho offerto l'olocausto».
1Sam 14,27 Ma Giònata non aveva saputo che suo padre aveva fatto giurare il popolo, quindi allungò la punta del bastone che teneva in mano e la intinse nel favo di miele, poi riportò la mano alla bocca e i suoi occhi si rischiararono.
1Sam 14,28 Uno fra la gente intervenne dicendo: «Tuo padre ha fatto fare questo solenne giuramento al popolo: «Maledetto chiunque toccherà cibo quest'oggi!», sebbene il popolo fosse sfinito».
1Sam 14,43 Saul disse a Giònata: «Narrami quello che hai fatto». Giònata raccontò: «Sì, ho assaggiato un po' di miele con la punta del bastone che avevo in mano. Ecco, morirò».
1Sam 15,2 Così dice il Signore degli eserciti: «Ho considerato ciò che ha fatto Amalèk a Israele, come gli si oppose per la via, quando usciva dall'Egitto.
1Sam 15,11 «Mi pento di aver fatto regnare Saul, perché si è allontanato da me e non ha rispettato la mia parola». Samuele si adirò e alzò grida al Signore tutta la notte.
1Sam 15,12 Al mattino presto Samuele si alzò per andare incontro a Saul, ma fu annunciato a Samuele: «Saul è andato a Carmel, ed ecco si è fatto costruire un trofeo, poi è tornato passando altrove ed è sceso a Gàlgala».
1Sam 15,19 Perché dunque non hai ascoltato la voce del Signore e ti sei attaccato al bottino e hai fatto il male agli occhi del Signore?».
1Sam 15,20 Saul insisté con Samuele: «Ma io ho obbedito alla parola del Signore, ho fatto la spedizione che il Signore mi ha ordinato, ho condotto Agag, re di Amalèk, e ho sterminato gli Amaleciti.
1Sam 15,35 Samuele non rivide più Saul fino al giorno della sua morte; ma Samuele piangeva per Saul, perché il Signore si era pentito di aver fatto regnare Saul su Israele.



1Sam 17,29 Davide rispose: «Che cosa ho dunque fatto? Era solo una domanda».
1Sam 19,4 Giònata parlò dunque a Saul, suo padre, in favore di Davide e gli disse: «Non pecchi il re contro il suo servo, contro Davide, che non ha peccato contro di te, che anzi ha fatto cose belle per te.
1Sam 19,18 Davide dunque fuggì e si salvò. Andò da Samuele a Rama e gli narrò quanto gli aveva fatto Saul; poi Davide e Samuele andarono ad abitare a Naiot.
1Sam 20,1 Davide fuggì da Naiot di Rama, si recò da Giònata e gli disse: «Che cosa ho fatto, che colpa e che peccato ho nei riguardi di tuo padre, perché attenti così alla mia vita?».
1Sam 20,19 Aspetterai il terzo giorno, poi scenderai in fretta e ti recherai al luogo dove ti sei nascosto il giorno di quel fatto e resterai presso quella collinetta.
1Sam 20,29 Mi ha detto: «Lasciami andare, perché abbiamo in città il sacrificio di famiglia e mio fratello me ne ha fatto un obbligo. Se dunque ho trovato grazia ai tuoi occhi, lasciami libero, perché possa vedere i miei fratelli». Per questo non è venuto alla tavola del re».
1Sam 20,32 Rispose Giònata a Saul, suo padre: «Perché deve morire? Che cosa ha fatto?».
1Sam 22,15 È forse oggi la prima volta che consulto Dio per lui? Non sia mai! Non imputi il re questo fatto al suo servo, a tutta la casa di mio padre, poiché il tuo servo non sapeva di questa faccenda cosa alcuna, né piccola né grande».
1Sam 23,27 Ma arrivò un messaggero a dire a Saul: «Vieni via in fretta, perché i Filistei hanno fatto incursione nella regione».
1Sam 24,6 Ma ecco, dopo aver fatto questo, Davide si sentì battere il cuore per aver tagliato un lembo del mantello di Saul.
1Sam 24,9 Dopo questo fatto, Davide si alzò, uscì dalla grotta e gridò a Saul: «O re, mio signore!». Saul si voltò indietro e Davide si inginocchiò con la faccia a terra e si prostrò.
1Sam 24,20 Quando mai uno trova il suo nemico e lo lascia andare sulla buona strada? Il Signore ti ricompensi per quanto hai fatto a me oggi.
1Sam 25,31 non sia d'inciampo o di rimorso al mio signore l'aver versato invano il sangue e l'essersi il mio signore fatto giustizia da se stesso. Il Signore farà prosperare il mio signore, ma tu vorrai ricordarti della tua schiava».
1Sam 25,36 Abigàil tornò da Nabal: questi teneva in casa un banchetto come un banchetto da re. Il suo cuore era soddisfatto ed egli era fin troppo ubriaco. Ella non gli disse né tanto né poco fino allo spuntar del giorno.
1Sam 26,15 Davide rispose ad Abner: «Non sei un uomo tu? E chi è come te in Israele? E perché non hai fatto la guardia al re, tuo signore? È venuto infatti uno del popolo per uccidere il re, tuo signore.
1Sam 26,16 Non hai fatto certo una bella cosa. Per la vita del Signore, siete degni di morte voi che non avete fatto la guardia al vostro signore, al consacrato del Signore. E ora guarda dov'è la lancia del re e la brocca che era presso il suo capo».
1Sam 26,18 Aggiunse: «Perché il mio signore perseguita il suo servo? Che cosa ho fatto? Che male si trova in me?
1Sam 27,10 Quando Achis chiedeva: «Dove avete fatto razzie oggi?», Davide rispondeva: «Contro il Negheb di Giuda, contro il Negheb degli Ieracmeeliti, contro il Negheb dei Keniti».
1Sam 27,11 Davide non lasciava in vita né uomo né donna da portare a Gat, pensando: «Non vorrei che riferissero contro di noi: «Così ha fatto Davide»». Tale fu la sua norma finché dimorò nella campagna dei Filistei.
1Sam 28,3 Samuele era morto e tutto Israele aveva fatto il lamento su di lui; poi l'avevano seppellito a Rama, sua città. Saul aveva bandito dalla terra i negromanti e gli indovini.

1Sam 28,9 La donna gli rispose: «Tu sai bene quello che ha fatto Saul: ha eliminato dalla terra i negromanti e gli indovini. Perché dunque tendi un tranello alla mia vita per uccidermi?».
1Sam 28,17 Il Signore ha fatto quello che ha detto per mezzo mio. Il Signore ha strappato da te il regno e l'ha dato a un altro, a Davide.
1Sam 29,8 Rispose Davide ad Achis: «Che cosa ho fatto e che cosa hai trovato nel tuo servo, da quando sono stato alla tua presenza fino ad oggi, perché io non possa venire a combattere contro i nemici del re, mio signore?».
1Sam 30,1 Quando Davide e i suoi uomini arrivarono a Siklag il terzo giorno, gli Amaleciti avevano fatto una razzia nel Negheb e a Siklag. Avevano distrutto Siklag appiccandole il fuoco.
1Sam 30,2 Avevano fatto prigioniere le donne e quanti vi erano, piccoli e grandi; non avevano ucciso nessuno, ma li avevano presi e portati via.
1Sam 30,14 Noi abbiamo fatto razzia nel Negheb dei Cretei, in quello di Giuda e nel Negheb di Caleb, e abbiamo appiccato il fuoco a Siklag».
1Sam 30,21 Davide poi raggiunse i duecento uomini che, essendo troppo sfiniti per seguirlo, aveva fatto rimanere al torrente di Besor. Essi andarono incontro a Davide e a tutta la sua gente: Davide con la truppa si avvicinò e domandò loro come stavano.
1Sam 31,11 Gli abitanti di Iabes di Gàlaad vennero a sapere quello che i Filistei avevano fatto a Saul.
2Sam 2,10 Is-Baal, figlio di Saul, aveva quarant'anni quando fu fatto re d'Israele e regnò due anni. Solo la casa di Giuda seguiva Davide.
2Sam 3,8 Abner si adirò molto per le parole di Is-Baal e disse: «Sono dunque una testa di cane di Giuda? Fino ad oggi ho usato benevolenza verso la casa di Saul tuo padre, i suoi fratelli e i suoi amici, e non ti ho fatto cadere nelle mani di Davide. Oggi tu mi rimproveri una colpa di donna.
2Sam 3,24 Ioab andò dal re e gli disse: «Che cosa hai fatto? Ecco, è venuto Abner da te; come mai l'hai congedato ed egli ha potuto andarsene?
2Sam 3,34 Le tue mani non sono state legate,
i tuoi piedi non sono stati stretti in catene!
Sei caduto come si cade
davanti ai malfattori!».
Tutto il popolo riprese a piangere su di lui.
2Sam 5,4 Davide aveva trent'anni quando fu fatto re e regnò quarant'anni.
2Sam 6,8 Davide si rattristò per il fatto che il Signore aveva aperto una breccia contro Uzzà; quel luogo fu chiamato Peres-Uzzà fino ad oggi.
2Sam 6,13 Quando quelli che portavano l'arca del Signore ebbero fatto sei passi, egli immolò un giovenco e un ariete grasso.
2Sam 6,20 Davide tornò per benedire la sua famiglia; gli uscì incontro Mical, figlia di Saul, e gli disse: «Bell'onore si è fatto oggi il re d'Israele scoprendosi davanti agli occhi delle serve dei suoi servi, come si scoprirebbe davvero un uomo da nulla!».
2Sam 6,21 Davide rispose a Mical: «L'ho fatto dinanzi al Signore, che mi ha scelto invece di tuo padre e di tutta la sua casa per stabilirmi capo sul popolo del Signore, su Israele; ho danzato davanti al Signore.
2Sam 7,6 Io infatti non ho abitato in una casa da quando ho fatto salire Israele dall'Egitto fino ad oggi; sono andato vagando sotto una tenda, in un padiglione.
2Sam 7,10 Fisserò un luogo per Israele, mio popolo, e ve lo pianterò perché vi abiti e non tremi più e i malfattori non lo opprimano come in passato
2Sam 7,28 Ora, Signore Dio, tu sei Dio, le tue parole sono verità. Hai fatto al tuo servo queste belle promesse.
2Sam 11,23 E il messaggero disse a Davide: «Poiché i nemici avevano avuto vantaggio su di noi e avevano fatto una sortita contro di noi nella campagna, noi fummo loro addosso fino alla porta della città;
2Sam 11,25 Allora Davide disse al messaggero: «Riferirai a Ioab: «Non sia male ai tuoi occhi questo fatto, perché la spada divora ora in un modo ora in un altro; rinforza la tua battaglia contro la città e distruggila». E tu stesso fagli coraggio».

2Sam 11,27 Passati i giorni del lutto, Davide la mandò a prendere e l'aggregò alla sua casa. Ella diventò sua moglie e gli partorì un figlio. Ma ciò che Davide aveva fatto era male agli occhi del Signore.



2Sam 12,5 Davide si adirò contro quell'uomo e disse a Natan: «Per la vita del Signore, chi ha fatto questo è degno di morte.
2Sam 12,6 Pagherà quattro volte il valore della pecora, per aver fatto una tal cosa e non averla evitata».
2Sam 12,12 Poiché tu l'hai fatto in segreto, ma io farò questo davanti a tutto Israele e alla luce del sole»».

2Sam 13,10 Allora Amnon disse a Tamar: «Portami la vivanda in camera e prenderò il cibo dalle tue mani». Tamar prese le frittelle che aveva fatto e le portò in camera ad Amnon suo fratello.
2Sam 13,16 «Àlzati, vattene!». Gli rispose: «O no! Questo male, che mi fai cacciandomi, è peggiore dell'altro che mi hai già fatto». Ma egli non volle ascoltarla.
2Sam 13,20 Assalonne suo fratello le disse: «Forse Amnon tuo fratello è stato con te? Per ora taci, sorella mia: è tuo fratello. Non fissare il tuo cuore su questo fatto». Tamar desolata rimase in casa di Assalonne, suo fratello.
2Sam 13,22 Assalonne non disse una parola ad Amnon né in bene né in male, ma odiava Amnon perché aveva fatto violenza a Tamar, sua sorella.

2Sam 13,32 Ma Ionadàb, figlio di Simeà, fratello di Davide, disse: «Non dica il mio signore che tutti i giovani figli del re sono stati uccisi, poiché il solo Amnon è morto: da Assalonne era stato deciso fin da quando egli aveva fatto violenza a sua sorella Tamar.
2Sam 14,13 Riprese la donna: «Allora perché pensi così contro il popolo di Dio? Il re, pronunciando questa sentenza si è come dichiarato colpevole, per il fatto che il re non fa ritornare colui che ha bandito.
2Sam 14,15 Ora, se io sono venuta a parlare così al re, mio signore, è perché la gente mi ha fatto paura e la tua schiava ha detto: «Voglio parlare al re; forse il re farà quanto gli dirà la sua schiava,
2Sam 14,22 Ioab si gettò con la faccia a terra, si prostrò, benedisse il re e disse: «Oggi il tuo servo sa di aver trovato grazia ai tuoi occhi, o re, mio signore, poiché il re ha fatto quello che il suo servo gli ha detto».
2Sam 15,7 Ora, dopo quattro anni, Assalonne disse al re: «Vorrei andare a Ebron a sciogliere un voto che ho fatto al Signore.
2Sam 15,8 Perché durante la sua dimora a Ghesur, in Aram, il tuo servo ha fatto questo voto: «Se il Signore mi riconduce a Gerusalemme, io servirò il Signore!»».
2Sam 16,8 Il Signore ha fatto ricadere sul tuo capo tutto il sangue della casa di Saul, al posto del quale regni; il Signore ha messo il regno nelle mani di Assalonne, tuo figlio, ed eccoti nella tua rovina, perché sei un sanguinario».
2Sam 19,4 Il popolo in quel giorno rientrò in città furtivamente, come avrebbe fatto gente vergognosa per essere fuggita durante la battaglia.
2Sam 19,41 Così il re proseguì per Gàlgala e Chimam era venuto con lui. Tutta la gente di Giuda e anche metà della gente d'Israele aveva fatto passare il re.

2Sam 19,42 Allora tutti gli Israeliti vennero dal re e gli dissero: «Perché i nostri fratelli, gli uomini di Giuda, ti hanno prelevato e hanno fatto passare il Giordano al re, alla sua famiglia e a tutta la gente di Davide?».
2Sam 21,1 Al tempo di Davide ci fu una carestia per tre anni; Davide cercò il volto del Signore e il Signore gli disse: «Su Saul e sulla sua casa c'è sangue, perché egli ha fatto morire i Gabaoniti».
2Sam 21,2 Allora il re chiamò i Gabaoniti e parlò loro. I Gabaoniti non erano Israeliti, ma un resto degli Amorrei, e gli Israeliti avevano fatto con loro un giuramento; Saul però, nel suo zelo per gli Israeliti e per quelli di Giuda, aveva cercato di colpirli.
2Sam 21,11 Fu riferito a Davide quello che Rispa, figlia di Aià, concubina di Saul, aveva fatto.
2Sam 21,14 Le ossa di Saul e di Giònata, suo figlio, furono sepolte nel territorio di Beniamino a Sela, nel sepolcro di Kis, padre di Saul. Fu fatto quanto il re aveva ordinato e, dopo questo, Dio si mostrò placato verso la terra.

2Sam 22,34 mi ha dato agilità come di cerve
e sulle alture mi ha fatto stare saldo,

2Sam 22,36 Tu mi hai dato il tuo scudo di salvezza,
mi hai esaudito e mi hai fatto crescere.

2Sam 24,10 Ma dopo che ebbe contato il popolo, il cuore di Davide gli fece sentire il rimorso ed egli disse al Signore: «Ho peccato molto per quanto ho fatto; ti prego, Signore, togli la colpa del tuo servo, poiché io ho commesso una grande stoltezza».
2Sam 24,17 Davide, vedendo l'angelo che colpiva il popolo, disse al Signore: «Io ho peccato, io ho agito male; ma queste pecore che hanno fatto? La tua mano venga contro di me e contro la casa di mio padre!».

1Re 1,27 Questa cosa è forse avvenuta per ordine del re, mio signore? Perché non hai fatto sapere al tuo servo chi siederà sul trono del re, mio signore, dopo di lui?».

1Re 1,43 «No - rispose Giònata ad Adonia - il re Davide, nostro signore, ha fatto re Salomone
1Re 1,44 e ha mandato con lui il sacerdote Sadoc, il profeta Natan e Benaià, figlio di Ioiadà, insieme con i Cretei e con i Peletei che l'hanno fatto montare sulla mula del re.
1Re 2,4 perché il Signore compia la promessa che mi ha fatto dicendo: «Se i tuoi figli nella loro condotta si cureranno di camminare davanti a me con fedeltà, con tutto il loro cuore e con tutta la loro anima, non ti sarà tolto un discendente dal trono d'Israele».

1Re 2,5 Anche tu sai quel che ha fatto a me Ioab, figlio di Seruià, cioè come egli ha trattato i due capi dell'esercito d'Israele, Abner, figlio di Ner, e Amasà, figlio di Ieter, come li ha uccisi spargendo in tempo di pace il sangue di guerra, e mettendo sangue di guerra sulla sua cintura che era intorno ai suoi fianchi e sul suo sandalo che era ai suoi piedi.
1Re 2,24 Ebbene, per la vita del Signore che mi ha reso saldo, mi ha fatto sedere sul trono di Davide, mio padre, e mi ha fatto una casa come aveva promesso, oggi stesso Adonia verrà ucciso».
1Re 2,42 Il re fece chiamare Simei e gli disse: «Non ti avevo forse fatto giurare per il Signore e non ti avevo ammonito dicendo: «Nel giorno in cui uscirai per andartene qua e là, sappi bene che certamente dovrai morire»? Tu mi avevi risposto: «Va bene, ho capito».
1Re 2,44 Il re aggiunse a Simei: «Tu conosci, poiché il tuo cuore ne è consapevole, tutto il male che hai fatto a Davide, mio padre. Il Signore farà ricadere la tua malvagità sulla tua testa.
1Re 3,7 Ora, Signore, mio Dio, tu hai fatto regnare il tuo servo al posto di Davide, mio padre. Ebbene io sono solo un ragazzo; non so come regolarmi.
1Re 3,14 Se poi camminerai nelle mie vie osservando le mie leggi e i miei comandi, come ha fatto Davide, tuo padre, prolungherò anche la tua vita».
1Re 7,26 Il suo spessore era di un palmo; il suo orlo, fatto come l'orlo di un calice, era a forma di giglio. La sua capacità era di duemila bat.

1Re 7,45 i recipienti, le palette, i vasi per l'aspersione e tutti quegli utensili che Chiram aveva fatto al re Salomone per il tempio del Signore. Tutto era di bronzo rifinito.
1Re 7,51 Fu così terminato tutto il lavoro che il re Salomone aveva fatto per il tempio del Signore. Salomone fece portare le offerte consacrate da Davide, suo padre, cioè l'argento, l'oro e gli utensili; le depositò nei tesori del tempio del Signore.



1Re 8,16 «Da quando ho fatto uscire Israele, mio popolo, dall'Egitto, io non ho scelto una città fra tutte le tribù d'Israele per costruire una casa, perché vi dimorasse il mio nome, ma ho scelto Davide perché governi il mio popolo Israele».
1Re 8,18 ma il Signore disse a Davide, mio padre: «Poiché hai deciso di costruire una casa al mio nome, hai fatto bene a deciderlo;
1Re 8,51 perché si tratta del tuo popolo e della tua eredità, di coloro che hai fatto uscire dall'Egitto, da una fornace per fondere il ferro.

1Re 9,9 Si risponderà: «Perché hanno abbandonato il Signore, loro Dio, che aveva fatto uscire i loro padri dalla terra d'Egitto, e si sono legati a dèi stranieri, prostrandosi davanti a loro e servendoli. Per questo il Signore ha fatto venire su di loro tutta questa sciagura»».

1Re 9,24 Dopo che la figlia del faraone si trasferì dalla Città di Davide alla casa che il re Salomone le aveva fatto costruire, questi costruì il Millo.

1Re 11,25 Fu avversario d'Israele per tutta la vita di Salomone, e questo oltre al male fatto da Adad; detestò Israele e regnò su Aram.

1Re 11,38 Se ascolterai quanto ti comanderò, se seguirai le mie vie e farai ciò che è retto ai miei occhi, osservando le mie leggi e i miei comandi, come ha fatto Davide, mio servo, io sarò con te e ti edificherò una casa stabile come l'ho edificata per Davide. Ti consegnerò Israele;
1Re 12,24 Così dice il Signore: «Non salite a combattere contro i vostri fratelli israeliti; ognuno torni a casa, perché questo fatto è dipeso da me»». Ascoltarono la parola del Signore e tornarono indietro, come il Signore aveva ordinato.

1Re 12,28 Consigliatosi, il re preparò due vitelli d'oro e disse al popolo: «Siete già saliti troppe volte a Gerusalemme! Ecco, Israele, i tuoi dèi che ti hanno fatto salire dalla terra d'Egitto».
1Re 12,30 Questo fatto portò al peccato; il popolo, infatti, andava sino a Dan per prostrarsi davanti a uno di quelli.

1Re 13,11 Ora abitava a Betel un vecchio profeta, al quale i figli andarono a raccontare quanto aveva fatto quel giorno l'uomo di Dio a Betel; essi raccontarono al loro padre anche le parole che quello aveva detto al re.
1Re 13,20 Mentre essi stavano seduti a tavola, la parola del Signore fu rivolta al profeta che aveva fatto tornare indietro l'altro,
1Re 13,23 Dopo che egli ebbe mangiato pane e bevuto, fu slegato per lui l'asino del profeta che lo aveva fatto ritornare.
1Re 13,25 Ora alcuni passanti videro il cadavere steso sulla strada e il leone che se ne stava vicino al cadavere. Essi andarono e divulgarono il fatto nella città ove dimorava il vecchio profeta.
1Re 13,26 Avendolo udito, il profeta che l'aveva fatto ritornare dalla strada disse: «Quello è un uomo di Dio che si è ribellato alla voce del Signore; per questo il Signore l'ha consegnato al leone, che l'ha fatto a pezzi e l'ha fatto morire, secondo la parola che gli aveva detto il Signore».
1Re 13,28 egli andò e trovò il cadavere di lui steso sulla strada, con l'asino e il leone accanto. Il leone non aveva mangiato il cadavere né fatto a pezzi l'asino.
1Re 13,33 Dopo questo fatto, Geroboamo non abbandonò la sua via cattiva. Egli continuò a prendere da tutto il popolo i sacerdoti delle alture e a chiunque lo desiderava conferiva l'incarico e quegli diveniva sacerdote delle alture.
1Re 14,22 Giuda fece ciò che è male agli occhi del Signore; essi provocarono il Signore a gelosia più di quanto avevano fatto i loro padri, con i peccati da loro commessi.
1Re 15,5 perché Davide aveva fatto ciò che è retto agli occhi del Signore e non aveva deviato da quanto il Signore aveva ordinato, durante tutta la sua vita, se si eccettua il caso di Uria l'Ittita.

1Re 15,12 Eliminò i prostituti sacri dalla terra e allontanò tutti gli idoli che avevano fatto i suoi padri.
1Re 15,26 Egli fece ciò che è male agli occhi del Signore, seguendo la via di suo padre e il peccato che questi aveva fatto commettere a Israele.
1Re 15,34 Egli fece ciò che è male agli occhi del Signore, seguendo la via di Geroboamo e il peccato che questi aveva fatto commettere a Israele.



1Re 16,2 «Io ti ho innalzato dalla polvere e ti ho costituito capo sul mio popolo Israele, ma tu hai seguito la via di Geroboamo e hai fatto peccare il mio popolo Israele, provocandomi con i loro peccati.
1Re 16,19 Ciò avvenne a causa dei suoi peccati, che aveva commesso compiendo ciò che è male agli occhi del Signore, seguendo la via di Geroboamo e il peccato con cui aveva fatto peccare Israele.

1Re 16,26 Seguì in tutto la via di Geroboamo, figlio di Nebat, e i peccati che quegli aveva fatto commettere a Israele, provocando a sdegno con le loro vanità il Signore, Dio d'Israele.

1Re 18,9 Quello disse: «Che male ho fatto perché tu consegni il tuo servo in mano ad Acab per farmi morire?
1Re 18,13 Non fu riferito forse al mio signore ciò che ho fatto quando Gezabele uccideva i profeti del Signore, come io nascosi cento profeti, cinquanta alla volta, in una caverna e procurai loro pane e acqua?
1Re 18,36 Al momento dell'offerta del sacrificio si avvicinò il profeta Elia e disse: «Signore, Dio di Abramo, di Isacco e d'Israele, oggi si sappia che tu sei Dio in Israele e che io sono tuo servo e che ho fatto tutte queste cose sulla tua parola.
1Re 19,1 Acab riferì a Gezabele tutto quello che Elia aveva fatto e che aveva ucciso di spada tutti i profeti.
1Re 19,20 Quello lasciò i buoi e corse dietro a Elia, dicendogli: «Andrò a baciare mio padre e mia madre, poi ti seguirò». Elia disse: «Va' e torna, perché sai che cosa ho fatto per te».
1Re 21,22 Renderò la tua casa come la casa di Geroboamo, figlio di Nebat, e come la casa di Baasà, figlio di Achia, perché tu mi hai irritato e hai fatto peccare Israele.
1Re 21,26 Commise molti abomini, seguendo gli idoli, come avevano fatto gli Amorrei, che il Signore aveva scacciato davanti agli Israeliti.

1Re 22,11 Sedecìa, figlio di Chenaanà, che si era fatto corna di ferro, affermava: «Così dice il Signore: «Con queste cozzerai contro gli Aramei sino a finirli»».
1Re 22,53 Fece ciò che è male agli occhi del Signore, seguendo la via di suo padre, quella di sua madre e quella di Geroboamo, figlio di Nebat, che aveva fatto peccare Israele.
1Re 22,54 Servì Baal e si prostrò davanti a lui irritando il Signore, Dio d'Israele, come aveva fatto suo padre.
2Re 3,2 Fece ciò che è male agli occhi del Signore, ma non come suo padre e sua madre. Egli allontanò la stele di Baal, che aveva fatto suo padre.
2Re 3,3 Ma restò legato, senza allontanarsene, ai peccati che Geroboamo, figlio di Nebat, aveva fatto commettere a Israele.

2Re 6,11 Molto turbato in cuor suo per questo fatto, il re di Aram convocò i suoi ufficiali e disse loro: «Non mi potete indicare chi dei nostri è a favore del re d'Israele?».
2Re 6,22 Egli rispose: «Non colpire! Sei forse solito colpire uno che hai fatto prigioniero con la tua spada e con il tuo arco? Piuttosto metti davanti a loro pane e acqua; mangino e bevano, poi se ne vadano dal loro signore».
2Re 7,6 Il Signore aveva fatto udire nell'accampamento degli Aramei rumore di carri, rumore di cavalli e rumore di un grande esercito. Essi si erano detti l'un l'altro: «Ecco, il re d'Israele ha assoldato contro di noi i re degli Ittiti e i re dell'Egitto, per mandarli contro di noi».
2Re 7,12 Il re si alzò nella notte e disse ai suoi ufficiali: «Vi dirò quello che hanno fatto a noi gli Aramei. Sapendo che siamo affamati, sono usciti dall'accampamento per nascondersi in campagna, dicendo: «Appena usciranno dalla città, li prenderemo vivi e poi entreremo in città»».
2Re 8,2 La donna si era alzata e aveva fatto come aveva detto l'uomo di Dio. Se n'era andata con la sua famiglia e aveva dimorato da straniera nella terra dei Filistei, per sette anni.
2Re 8,6 Il re interrogò la donna, che gli narrò il fatto. Il re le mise a disposizione un cortigiano dicendo: «Restituiscile quanto le appartiene e la rendita intera del campo, dal giorno in cui lasciò la terra fino ad ora».

2Re 8,18 Seguì la via dei re d'Israele, come aveva fatto la casa di Acab, perché sua moglie era figlia di Acab. Fece ciò che è male agli occhi del Signore.
2Re 9,36 Tornati, riferirono il fatto a Ieu, che disse: «È la parola del Signore, che aveva detto per mezzo del suo servo Elia, il Tisbita: «Nel campo di Izreèl i cani divoreranno la carne di Gezabele.
2Re 10,29 Ma Ieu non si allontanò dai peccati che Geroboamo, figlio di Nebat, aveva fatto commettere a Israele e non abbandonò i vitelli d'oro che erano a Betel e a Dan.

2Re 10,31 Ma Ieu non si curò di seguire la legge del Signore, Dio d'Israele, con tutto il suo cuore; non si allontanò dai peccati che Geroboamo aveva fatto commettere a Israele.

2Re 13,2 Fece ciò che è male agli occhi del Signore; imitò il peccato di Geroboamo, figlio di Nebat, che aveva fatto peccare Israele, né mai se ne allontanò.
2Re 13,6 Ma essi non si allontanarono dai peccati che la casa di Geroboamo aveva fatto commettere a Israele, ma li imitarono e anche il palo sacro rimase in piedi a Samaria.
2Re 13,11 Fece ciò che è male agli occhi del Signore; non si allontanò da tutti i peccati che Geroboamo figlio di Nebat aveva fatto commettere a Israele, ma li imitò.

2Re 14,24 Egli fece ciò che è male agli occhi del Signore; non si allontanò da nessuno dei peccati che Geroboamo, figlio di Nebat, aveva fatto commettere a Israele.
2Re 15,3 Egli fece ciò che è retto agli occhi del Signore, come aveva fatto Amasia, suo padre.
2Re 15,9 Fece ciò che è male agli occhi del Signore, come l'avevano fatto i suoi padri; non si allontanò dai peccati che Geroboamo, figlio di Nebat, aveva fatto commettere a Israele.
2Re 15,18 Fece ciò che è male agli occhi del Signore; non si allontanò dai peccati che Geroboamo, figlio di Nebat, aveva fatto commettere a Israele in tutti i suoi giorni.

2Re 15,24 Fece ciò che è male agli occhi del Signore; non si allontanò dai peccati che Geroboamo, figlio di Nebat, aveva fatto commettere a Israele.
2Re 15,28 Fece ciò che è male agli occhi del Signore; non si allontanò dai peccati che Geroboamo, figlio di Nebat, aveva fatto commettere a Israele.

2Re 15,34 Egli fece ciò che è retto agli occhi del Signore, come aveva fatto Ozia, suo padre.
2Re 17,21 Quando aveva strappato Israele dalla casa di Davide, avevano fatto re Geroboamo, figlio di Nebat; poi Geroboamo aveva spinto Israele a staccarsi dal Signore e gli aveva fatto commettere un grande peccato.
2Re 17,36 ma venerate solo il Signore, che vi ha fatto salire dalla terra d'Egitto con grande potenza e con braccio teso: a lui prostratevi e a lui sacrificate.
2Re 18,3 Fece ciò che è retto agli occhi del Signore, come aveva fatto Davide, suo padre.
2Re 18,4 Egli eliminò le alture e frantumò le stele, tagliò il palo sacro e fece a pezzi il serpente di bronzo, che aveva fatto Mosè; difatti fino a quel tempo gli Israeliti gli bruciavano incenso e lo chiamavano Necustàn.
2Re 19,11 Ecco, tu sai quanto hanno fatto i re d'Assiria a tutti i territori, votandoli allo sterminio. Soltanto tu ti salveresti?
2Re 19,15 e pregò davanti al Signore: «Signore, Dio d'Israele, che siedi sui cherubini, tu solo sei Dio per tutti i regni della terra; tu hai fatto il cielo e la terra.
2Re 19,24 Io ho scavato e bevuto acque straniere,
ho fatto inaridire con la pianta dei miei piedi
tutti i fiumi d'Egitto.

2Re 20,9 Isaia rispose: «Da parte del Signore questo ti sia come segno che il Signore manterrà questa promessa che ti ha fatto: vuoi che l'ombra avanzi di dieci gradi oppure che retroceda di dieci gradi?».
2Re 21,3 Costruì di nuovo le alture che suo padre Ezechia aveva demolito, eresse altari a Baal, fece un palo sacro, come l'aveva fatto Acab, re d'Israele. Si prostrò davanti a tutto l'esercito del cielo e lo servì.
2Re 21,7 Collocò l'immagine di Asera, che aveva fatto scolpire, nel tempio, riguardo al quale il Signore aveva detto a Davide e a Salomone, suo figlio: «In questo tempio e a Gerusalemme, che ho scelto fra tutte le tribù d'Israele, porrò il mio nome per sempre.
2Re 21,15 perché hanno fatto ciò che è male ai miei occhi e mi hanno provocato a sdegno dal giorno in cui i loro padri uscirono dall'Egitto fino ad oggi»».

2Re 21,16 Manasse versò anche sangue innocente in grande quantità, fino a riempirne Gerusalemme da un'estremità all'altra, senza contare i peccati che aveva fatto commettere a Giuda, facendo ciò che è male agli occhi del Signore.

2Re 23,15 Quanto all'altare di Betel e all'altura eretta da Geroboamo, figlio di Nebat, che aveva fatto commettere peccati a Israele, lo demolì insieme con l'altura e bruciò l'altura; triturò, ridusse in polvere e bruciò il palo sacro.

2Re 23,17 Giosia domandò: «Che cos'è quel cippo che io vedo?». Gli uomini della città gli dissero: «È il sepolcro dell'uomo di Dio che, partito da Giuda, proclamò queste cose che hai fatto riguardo all'altare di Betel».
2Re 23,19 Giosia eliminò anche tutti i templi delle alture, costruiti dai re d'Israele nelle città della Samaria provocando a sdegno il Signore. Fece a loro riguardo quello che aveva fatto a Betel.
2Re 23,32 Fece ciò che è male agli occhi del Signore, come avevano fatto i suoi padri.

2Re 23,37 Fece ciò che è male agli occhi del Signore, come avevano fatto i suoi padri.



2Re 24,3 Ciò avvenne in Giuda solo per ordine del Signore, per allontanarlo dal suo volto a causa dei peccati di Manasse, per tutto quel che aveva fatto,
2Re 24,9 Fece ciò che è male agli occhi del Signore, come aveva fatto suo padre.

2Re 24,13 Asportò di là tutti i tesori del tempio del Signore e i tesori della reggia; fece a pezzi tutti gli oggetti d'oro che Salomone, re d'Israele, aveva fatto nel tempio del Signore, come aveva detto il Signore.
2Re 24,19 Fece ciò che è male agli occhi del Signore, come aveva fatto Ioiakìm.
2Re 25,16 Quanto alle due colonne, all'unico Mare e ai carrelli, che aveva fatto Salomone per il tempio del Signore, non si poteva calcolare quale fosse il peso del bronzo di tutti questi oggetti.
1Cr 10,11 Tutti gli abitanti di Iabes di Gàlaad vennero a sapere tutto quello che i Filistei avevano fatto a Saul.
1Cr 16,26 Tutti gli dèi dei popoli sono un nulla,
il Signore invece ha fatto i cieli.

1Cr 17,5 Io infatti non ho abitato in una casa da quando ho fatto salire Israele fino ad oggi. Io passai da una tenda all'altra e da un padiglione all'altro.
1Cr 17,9 Fisserò un luogo per Israele, mio popolo, e ve lo pianterò perché vi abiti e non tremi più e i malfattori non lo rovinino come in passato,
1Cr 17,17 E questo è parso poca cosa ai tuoi occhi, o Dio: tu hai parlato della casa del tuo servo per un lontano avvenire; mi hai fatto contemplare come una successione di uomini in ascesa, Signore Dio!
1Cr 17,26 Ora, Signore, tu sei Dio; hai fatto al tuo servo queste belle promesse.
1Cr 21,7 Il fatto dispiacque agli occhi di Dio, che perciò colpì Israele.
1Cr 21,17 Davide disse a Dio: «Non sono forse stato io a ordinare il censimento del popolo? Io ho peccato e ho commesso il male; ma queste pecore che cosa hanno fatto? Signore, mio Dio, sì, la tua mano venga contro di me e contro la casa di mio padre, ma non colpisca il tuo popolo».

1Cr 22,8 Ma mi fu rivolta questa parola del Signore: «Tu hai versato troppo sangue e hai fatto grandi guerre; per questo non costruirai una casa al mio nome, perché hai versato troppo sangue sulla terra davanti a me.
1Cr 28,2 Davide si alzò in piedi e disse:
«Ascoltatemi, fratelli miei e popolo mio! Io avevo deciso di costruire una dimora stabile per l'arca dell'alleanza del Signore, per lo sgabello dei piedi del nostro Dio. Avevo fatto i preparativi per la costruzione,
1Cr 29,2 Con tutta la mia forza ho fatto preparativi per il tempio del mio Dio; ho preparato oro su oro, argento su argento, bronzo su bronzo, ferro su ferro, legname su legname, ònici, brillanti, topazi, pietre di vario valore e pietre preziose e marmo bianco in quantità.
1Cr 29,19 A Salomone, mio figlio, concedi un cuore sincero, perché custodisca i tuoi comandi, le tue istruzioni e le tue norme, perché esegua tutto ciò e costruisca l'edificio per il quale io ho fatto i preparativi».

2Cr 1,4 Ma Davide aveva fatto salire l'arca di Dio da Kiriat-Iearìm nel luogo che aveva preparato per essa, perché egli aveva innalzato per essa una tenda a Gerusalemme.
2Cr 1,8 Salomone disse a Dio: «Tu hai trattato Davide, mio padre, con grande amore e mi hai fatto regnare al suo posto.
2Cr 2,2 Salomone mandò a dire a Curam, re di Tiro: «Come hai fatto con mio padre Davide, al quale avevi spedito legno di cedro per la costruzione della sua dimora, fa' anche con me.
2Cr 2,11 Quindi Curam diceva: «Sia benedetto il Signore, Dio d'Israele, che ha fatto il cielo e la terra, che ha concesso al re Davide un figlio saggio, pieno di senno e d'intelligenza, il quale costruirà un tempio al Signore e una reggia per sé.
2Cr 4,5 Il suo spessore era di un palmo; il suo orlo, fatto come l'orlo di un calice, era a forma di giglio. La sua capacità era di tremila bat.

2Cr 4,16 i recipienti, le palette, i vasi per l'aspersione e tutti quegli utensili che Curam-Abì aveva fatto al re Salomone per il tempio del Signore. Tutto era di bronzo splendente.
2Cr 5,1 Fu così terminato tutto il lavoro che Salomone aveva fatto per il tempio del Signore. Salomone fece portare le offerte consacrate da Davide, suo padre, cioè l'argento, l'oro e tutti gli utensili; le depositò nei tesori del tempio di Dio.

2Cr 6,8 ma il Signore disse a Davide, mio padre: «Poiché hai deciso di costruire una casa al mio nome, hai fatto bene a deciderlo;
2Cr 7,6 I sacerdoti attendevano al servizio e così pure i leviti, con tutti gli strumenti musicali che il re Davide aveva fatto per celebrare il Signore, perché il suo amore è per sempre, quando salmodiava per mezzo loro. I sacerdoti suonavano le trombe di fronte ai leviti, mentre tutti gli Israeliti stavano in piedi.

2Cr 7,22 Si risponderà: «Perché hanno abbandonato il Signore, Dio dei loro padri, che li aveva fatti uscire dalla terra d'Egitto, e si sono legati a dèi stranieri, prostrandosi davanti a loro e servendoli. Per questo egli ha fatto venire su di loro tutta questa sciagura»».



2Cr 8,11 Salomone trasferì la figlia del faraone dalla Città di Davide alla casa che le aveva fatto costruire, perché pensava: «Non deve abitare una mia donna nella casa di Davide, re d'Israele, perché è santo ogni luogo in cui ha sostato l'arca del Signore».

2Cr 8,12 In quel tempo Salomone offrì olocausti al Signore sull'altare del Signore, che aveva fatto costruire di fronte al vestibolo.
2Cr 11,4 «Così dice il Signore: Non salite a combattere contro i vostri fratelli; ognuno torni a casa, perché questo fatto è dipeso da me»». Ascoltarono le parole del Signore e tornarono indietro, senza marciare contro Geroboamo.

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