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CEI 2008:   CEI 74:   TILC:    Mostra N.Versetto:     

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(Testo CEI2008)

Gen 2,1 Così furono portati a compimento il cielo e la terra e tutte le loro schiere.
Gen 2,2 Dio, nel settimo giorno, portò a compimento il lavoro che aveva fatto e cessò nel settimo giorno da ogni suo lavoro che aveva fatto.
Gen 2,16 Il Signore Dio diede questo comando all'uomo: «Tu potrai mangiare di tutti gli alberi del giardino,
Gen 2,19 Allora il Signore Dio plasmò dal suolo ogni sorta di animali selvatici e tutti gli uccelli del cielo e li condusse all'uomo, per vedere come li avrebbe chiamati: in qualunque modo l'uomo avesse chiamato ognuno degli esseri viventi, quello doveva essere il suo nome.
Gen 3,5 Anzi, Dio sa che il giorno in cui voi ne mangiaste si aprirebbero i vostri occhi e sareste come Dio, conoscendo il bene e il male».
Gen 3,11 Riprese: «Chi ti ha fatto sapere che sei nudo? Hai forse mangiato dell'albero di cui ti avevo comandato di non mangiare?».
Gen 3,17 All'uomo disse: «Poiché hai ascoltato la voce di tua moglie e hai mangiato dell'albero di cui ti avevo comandato: «Non devi mangiarne»,

maledetto il suolo per causa tua!
Con dolore ne trarrai il cibo
per tutti i giorni della tua vita.

Gen 3,22 Poi il Signore Dio disse: «Ecco, l'uomo è diventato come uno di noi quanto alla conoscenza del bene e del male. Che ora egli non stenda la mano e non prenda anche dell'albero della vita, ne mangi e viva per sempre!».
Gen 4,3 Trascorso del tempo, Caino presentò frutti del suolo come offerta al Signore,
Gen 4,26 Anche a Set nacque un figlio, che chiamò Enos. A quel tempo si cominciò a invocare il nome del Signore.



Gen 5,24 Enoc camminò con Dio, poi scomparve perché Dio l'aveva preso.

Gen 6,1 Quando gli uomini cominciarono a moltiplicarsi sulla terra e nacquero loro delle figlie,
Gen 6,14 Fatti un'arca di legno di cipresso; dividerai l'arca in scompartimenti e la spalmerai di bitume dentro e fuori.
Gen 6,15 Ecco come devi farla: l'arca avrà trecento cubiti di lunghezza, cinquanta di larghezza e trenta di altezza.
Gen 6,22 Noè eseguì ogni cosa come Dio gli aveva comandato: così fece.



Gen 7,5 Noè fece quanto il Signore gli aveva comandato.

Gen 7,9 un maschio e una femmina entrarono, a due a due, nell'arca, come Dio aveva comandato a Noè.

Gen 7,16 Quelli che venivano, maschio e femmina d'ogni carne, entrarono come gli aveva comandato Dio. Il Signore chiuse la porta dietro di lui.

Gen 8,11 e la colomba tornò a lui sul far della sera; ecco, essa aveva nel becco una tenera foglia di ulivo. Noè comprese che le acque si erano ritirate dalla terra.
Gen 8,21 Il Signore ne odorò il profumo gradito e disse in cuor suo: «Non maledirò più il suolo a causa dell'uomo, perché ogni intento del cuore umano è incline al male fin dall'adolescenza; né colpirò più ogni essere vivente come ho fatto.


Gen 9,3 Ogni essere che striscia e ha vita vi servirà di cibo: vi do tutto questo, come già le verdi erbe.
Gen 9,20 Ora Noè, coltivatore della terra, cominciò a piantare una vigna.
Gen 10,8 Etiopia generò Nimrod: costui cominciò a essere potente sulla terra.
Gen 10,9 Egli era valente nella caccia davanti al Signore, perciò si dice: «Come Nimrod, valente cacciatore davanti al Signore».
Gen 11,7 Scendiamo dunque e confondiamo la loro lingua, perché non comprendano più l'uno la lingua dell'altro».
Gen 12,4 Allora Abram partì, come gli aveva ordinato il Signore, e con lui partì Lot. Abram aveva settantacinque anni quando lasciò Carran.
Gen 13,5 Ma anche Lot, che accompagnava Abram, aveva greggi e armenti e tende,
Gen 13,10 Allora Lot alzò gli occhi e vide che tutta la valle del Giordano era un luogo irrigato da ogni parte - prima che il Signore distruggesse Sòdoma e Gomorra - come il giardino del Signore, come la terra d'Egitto fino a Soar.
Gen 13,16 Renderò la tua discendenza come la polvere della terra: se uno può contare la polvere della terra, potrà contare anche i tuoi discendenti.
Gen 15,1 Dopo tali fatti, fu rivolta ad Abram, in visione, questa parola del Signore: «Non temere, Abram. Io sono il tuo scudo; la tua ricompensa sarà molto grande».
Gen 15,6 Egli credette al Signore, che glielo accreditò come giustizia.

Gen 15,8 Rispose: «Signore Dio, come potrò sapere che ne avrò il possesso?».
Gen 16,6 Abram disse a Sarài: «Ecco, la tua schiava è in mano tua: trattala come ti piace». Sarài allora la maltrattò, tanto che quella fuggì dalla sua presenza.
Gen 16,12 Egli sarà come un asino selvatico;
la sua mano sarà contro tutti
e la mano di tutti contro di lui,
e abiterà di fronte a tutti i suoi fratelli».


Gen 17,7 Stabilirò la mia alleanza con te e con la tua discendenza dopo di te, di generazione in generazione, come alleanza perenne, per essere il Dio tuo e della tua discendenza dopo di te.
Gen 17,12 Quando avrà otto giorni, sarà circonciso tra voi ogni maschio di generazione in generazione, sia quello nato in casa sia quello comprato con denaro da qualunque straniero che non sia della tua stirpe.
Gen 17,13 Deve essere circonciso chi è nato in casa e chi viene comprato con denaro; così la mia alleanza sussisterà nella vostra carne come alleanza perenne.
Gen 17,19 E Dio disse: «No, Sara, tua moglie, ti partorirà un figlio e lo chiamerai Isacco. Io stabilirò la mia alleanza con lui come alleanza perenne, per essere il Dio suo e della sua discendenza dopo di lui.
Gen 17,23 Allora Abramo prese Ismaele, suo figlio, e tutti i nati nella sua casa e tutti quelli comprati con il suo denaro, tutti i maschi appartenenti al personale della casa di Abramo, e circoncise la carne del loro prepuzio in quello stesso giorno, come Dio gli aveva detto.
Gen 17,27 E tutti gli uomini della sua casa, quelli nati in casa e quelli comprati con denaro dagli stranieri, furono circoncisi con lui.



Gen 18,4 Si vada a prendere un po' d'acqua, lavatevi i piedi e accomodatevi sotto l'albero.
Gen 18,5 Andrò a prendere un boccone di pane e ristoratevi; dopo potrete proseguire, perché è ben per questo che voi siete passati dal vostro servo». Quelli dissero: «Fa' pure come hai detto».

Gen 18,12 Allora Sara rise dentro di sé e disse: «Avvizzita come sono, dovrei provare il piacere, mentre il mio signore è vecchio!».
Gen 18,16 Quegli uomini si alzarono e andarono a contemplare Sòdoma dall'alto, mentre Abramo li accompagnava per congedarli.
Gen 18,19 Infatti io l'ho scelto, perché egli obblighi i suoi figli e la sua famiglia dopo di lui a osservare la via del Signore e ad agire con giustizia e diritto, perché il Signore compia per Abramo quanto gli ha promesso».
Gen 18,25 Lontano da te il far morire il giusto con l'empio, così che il giusto sia trattato come l'empio; lontano da te! Forse il giudice di tutta la terra non praticherà la giustizia?».
Gen 18,27 Abramo riprese e disse: «Vedi come ardisco parlare al mio Signore, io che sono polvere e cenere:
Gen 18,31 Riprese: «Vedi come ardisco parlare al mio Signore! Forse là se ne troveranno venti». Rispose: «Non la distruggerò per riguardo a quei venti».
Gen 18,33 Come ebbe finito di parlare con Abramo, il Signore se ne andò e Abramo ritornò alla sua abitazione.



Gen 19,4 Non si erano ancora coricati, quand'ecco gli uomini della città, cioè gli abitanti di Sòdoma, si affollarono attorno alla casa, giovani e vecchi, tutto il popolo al completo.
Gen 19,9 Ma quelli risposero: «Tìrati via! Quest'individuo è venuto qui come straniero e vuol fare il giudice! Ora faremo a te peggio che a loro!». E spingendosi violentemente contro quell'uomo, cioè contro Lot, si fecero avanti per sfondare la porta.
Gen 19,28 contemplò dall'alto Sòdoma e Gomorra e tutta la distesa della valle e vide che un fumo saliva dalla terra, come il fumo di una fornace.

Gen 19,31 Ora la maggiore disse alla più piccola: «Nostro padre è vecchio e non c'è nessuno in questo territorio per unirsi a noi, come avviene dappertutto.
Gen 20,1 Abramo levò le tende, dirigendosi nella regione del Negheb, e si stabilì tra Kades e Sur; poi soggiornò come straniero a Gerar.
Gen 20,2 Siccome Abramo aveva detto della moglie Sara: «È mia sorella», Abimèlec, re di Gerar, mandò a prendere Sara.
Gen 20,5 Non è stato forse lui a dirmi: «È mia sorella»? E anche lei ha detto: «È mio fratello». Con cuore retto e mani innocenti mi sono comportato in questo modo».
Gen 20,9 Poi Abimèlec chiamò Abramo e gli disse: «Che cosa ci hai fatto? E che colpa ho commesso contro di te, perché tu abbia esposto me e il mio regno a un peccato tanto grande? Tu hai fatto a mio riguardo azioni che non si fanno».
Gen 20,16 A Sara disse: «Ecco, ho dato mille pezzi d'argento a tuo fratello: sarà per te come un risarcimento di fronte a quanti sono con te. Così tu sei in tutto riabilitata».
Gen 21,1 Il Signore visitò Sara, come aveva detto, e fece a Sara come aveva promesso.
Gen 21,4 Abramo circoncise suo figlio Isacco quando questi ebbe otto giorni, come Dio gli aveva comandato.
Gen 21,23 Ebbene, giurami qui per Dio che tu non ingannerai né me né la mia prole né i miei discendenti: come io ho agito lealmente con te, così tu agirai con me e con la terra nella quale sei ospitato».
Gen 21,34 E visse come forestiero nel territorio dei Filistei per molto tempo.



Gen 22,1 Dopo queste cose, Dio mise alla prova Abramo e gli disse: «Abramo!». Rispose: «Eccomi!».
Gen 22,7 Isacco si rivolse al padre Abramo e disse: «Padre mio!». Rispose: «Eccomi, figlio mio». Riprese: «Ecco qui il fuoco e la legna, ma dov'è l'agnello per l'olocausto?».
Gen 22,11 Ma l'angelo del Signore lo chiamò dal cielo e gli disse: «Abramo, Abramo!». Rispose: «Eccomi!».
Gen 22,17 io ti colmerò di benedizioni e renderò molto numerosa la tua discendenza, come le stelle del cielo e come la sabbia che è sul lido del mare; la tua discendenza si impadronirà delle città dei nemici.
Gen 23,9 perché mi dia la sua caverna di Macpela, che è all'estremità del suo campo. Me la ceda per il suo prezzo intero come proprietà sepolcrale in mezzo a voi».
Gen 24,19 Come ebbe finito di dargli da bere, disse: «Anche per i tuoi cammelli ne attingerò, finché non avranno finito di bere».
Gen 24,42 Così oggi sono arrivato alla fonte e ho detto: «Signore, Dio del mio padrone Abramo, se tu vorrai dare buon esito al viaggio che sto compiendo,
Gen 24,51 Ecco Rebecca davanti a te: prendila, va' e sia la moglie del figlio del tuo padrone, come ha parlato il Signore».

Gen 25,10 È appunto il campo che Abramo aveva comprato dagli Ittiti: ivi furono sepolti Abramo e sua moglie Sara.
Gen 25,24 Quando poi si compì per lei il tempo di partorire, ecco, due gemelli erano nel suo grembo.
Gen 25,25 Uscì il primo, rossiccio e tutto come un mantello di pelo, e fu chiamato Esaù.
Gen 26,3 rimani come forestiero in questa terra e io sarò con te e ti benedirò: a te e alla tua discendenza io concederò tutti questi territori, e manterrò il giuramento che ho fatto ad Abramo tuo padre.
Gen 26,4 Renderò la tua discendenza numerosa come le stelle del cielo e concederò alla tua discendenza tutti questi territori: tutte le nazioni della terra si diranno benedette nella tua discendenza;
Gen 26,5 perché Abramo ha obbedito alla mia voce e ha osservato ciò che io gli avevo prescritto: i miei comandamenti, le mie istituzioni e le mie leggi».

Gen 26,10 Riprese Abimèlec: «Perché ti sei comportato così con noi? Poco ci mancava che qualcuno del popolo si unisse a tua moglie e tu attirassi su di noi una colpa».
Gen 26,14 possedeva greggi e armenti e numerosi schiavi, e i Filistei cominciarono a invidiarlo.

Gen 26,18 Isacco riattivò i pozzi d'acqua, che avevano scavato i servi di suo padre, Abramo, e che i Filistei avevano chiuso dopo la morte di Abramo, e li chiamò come li aveva chiamati suo padre.
Gen 26,29 tu non ci farai alcun male, come noi non ti abbiamo toccato e non ti abbiamo fatto se non del bene e ti abbiamo lasciato andare in pace. Tu sei ora un uomo benedetto dal Signore».
Gen 27,1 Isacco era vecchio e gli occhi gli si erano così indeboliti che non ci vedeva più. Chiamò il figlio maggiore, Esaù, e gli disse: «Figlio mio». Gli rispose: «Eccomi».
Gen 27,18 Così egli venne dal padre e disse: «Padre mio». Rispose: «Eccomi; chi sei tu, figlio mio?».
Gen 27,19 Giacobbe rispose al padre: «Io sono Esaù, il tuo primogenito. Ho fatto come tu mi hai ordinato. Àlzati, dunque, siediti e mangia la mia selvaggina, perché tu mi benedica».
Gen 27,20 Isacco disse al figlio: «Come hai fatto presto a trovarla, figlio mio!». Rispose: «Il Signore tuo Dio me l'ha fatta capitare davanti».
Gen 27,23 Così non lo riconobbe, perché le sue braccia erano pelose come le braccia di suo fratello Esaù, e lo benedisse.
Gen 27,27 Gli si avvicinò e lo baciò. Isacco aspirò l'odore degli abiti di lui e lo benedisse:

«Ecco, l'odore del mio figlio
come l'odore di un campo
che il Signore ha benedetto.

Gen 27,37 Isacco rispose e disse a Esaù: «Ecco, io l'ho costituito tuo signore e gli ho dato come servi tutti i suoi fratelli; l'ho provveduto di frumento e di mosto; ora, per te, che cosa mai potrei fare, figlio mio?».
Gen 27,46 E Rebecca disse a Isacco: «Ho disgusto della mia vita a causa delle donne ittite: se Giacobbe prende moglie tra le Ittite come queste, tra le ragazze della regione, a che mi giova la vita?».



Gen 28,1 Allora Isacco chiamò Giacobbe, lo benedisse e gli diede questo comando: «Tu non devi prender moglie tra le figlie di Canaan.
Gen 28,6 Esaù vide che Isacco aveva benedetto Giacobbe e l'aveva mandato in Paddan-Aram per prendersi una moglie originaria di là e che, mentre lo benediceva, gli aveva dato questo comando: «Non devi prender moglie tra le Cananee».

Gen 28,8 Esaù comprese che le figlie di Canaan non erano gradite a suo padre Isacco.
Gen 28,11 Capitò così in un luogo, dove passò la notte, perché il sole era tramontato; prese là una pietra, se la pose come guanciale e si coricò in quel luogo.
Gen 28,14 La tua discendenza sarà innumerevole come la polvere della terra; perciò ti espanderai a occidente e a oriente, a settentrione e a mezzogiorno. E si diranno benedette, in te e nella tua discendenza, tutte le famiglie della terra.
Gen 28,18 La mattina Giacobbe si alzò, prese la pietra che si era posta come guanciale, la eresse come una stele e versò olio sulla sua sommità.
Gen 28,22 Questa pietra, che io ho eretto come stele, sarà una casa di Dio; di quanto mi darai, io ti offrirò la decima».



Gen 29,24 Làbano diede come schiava, alla figlia Lia, la sua schiava Zilpa.
Gen 29,29 Làbano diede come schiava, alla figlia Rachele, la sua schiava Bila.
Gen 30,29 Gli rispose: «Tu stesso sai come ti ho servito e quanto sono cresciuti i tuoi averi per opera mia.
Gen 30,33 In futuro la mia stessa onestà risponderà per me; quando verrai a verificare il mio salario, ogni capo che non sarà punteggiato o chiazzato tra le capre e di colore scuro tra le pecore, se si troverà presso di me sarà come rubato».
Gen 30,34 Làbano disse: «Bene, sia come tu hai detto!».
Gen 31,2 Giacobbe osservò anche la faccia di Làbano e si accorse che verso di lui non era più come prima.
Gen 31,5 e disse loro: «Io mi accorgo dal volto di vostro padre che egli verso di me non è più come prima; ma il Dio di mio padre è stato con me.
Gen 31,11 L'angelo di Dio mi disse in sogno: «Giacobbe!». Risposi: «Eccomi».
Gen 31,12 Riprese: «Alza gli occhi e guarda: tutti i capri che montano le bestie sono striati, punteggiati e chiazzati, perché ho visto come ti tratta Làbano.
Gen 31,26 Disse allora Làbano a Giacobbe: «Che cosa hai fatto? Hai eluso la mia attenzione e hai condotto via le mie figlie come prigioniere di guerra!
Gen 31,39 Nessuna bestia sbranata ti ho portato a mio discarico: io stesso ne compensavo il danno e tu reclamavi da me il risarcimento sia di quanto veniva rubato di giorno sia di quanto veniva rubato di notte.
Gen 31,45 Giacobbe prese una pietra e la eresse come stele.
Gen 32,5 Diede loro questo comando: «Direte al mio signore Esaù: «Dice il tuo servo Giacobbe: Sono restato come forestiero presso Làbano e vi sono rimasto fino ad ora.
Gen 32,13 Eppure tu hai detto: «Ti farò del bene e renderò la tua discendenza tanto numerosa come la sabbia del mare, che non si può contare»».
Gen 32,28 Gli domandò: «Come ti chiami?». Rispose: «Giacobbe».
Gen 32,29 Riprese: «Non ti chiamerai più Giacobbe, ma Israele, perché hai combattuto con Dio e con gli uomini e hai vinto!».
Gen 33,5 Alzàti gli occhi, vide le donne e i bambini e domandò: «Chi sono questi con te?». Giacobbe rispose: «Sono i bambini che Dio si è compiaciuto di dare al tuo servo».
Gen 33,10 Ma Giacobbe disse: «No, ti prego, se ho trovato grazia ai tuoi occhi, accetta dalla mia mano il mio dono, perché io sto alla tua presenza, come davanti a Dio, e tu mi hai gradito.
Gen 34,7 Quando i figli di Giacobbe tornarono dalla campagna, sentito l'accaduto, ne furono addolorati e s'indignarono molto, perché quegli, coricandosi con la figlia di Giacobbe, aveva commesso un'infamia in Israele: così non si doveva fare!

Gen 34,15 Acconsentiremo alla vostra richiesta solo a questa condizione: diventare come noi, circoncidendo ogni vostro maschio.
Gen 34,22 Ma questi uomini a una condizione acconsentiranno ad abitare con noi, per diventare un unico popolo: se noi circoncidiamo ogni nostro maschio come loro stessi sono circoncisi.
Gen 34,29 Portarono via come bottino tutte le loro ricchezze, tutti i loro bambini e le loro donne e saccheggiarono quanto era nelle case.
Gen 34,31 Risposero: «Si tratta forse la nostra sorella come una prostituta?».




Gen 35,27 Giacobbe venne da suo padre Isacco a Mamre, a Kiriat-Arbà, cioè Ebron, dove Abramo e Isacco avevano soggiornato come forestieri.
Gen 36,7 Infatti i loro possedimenti erano troppo grandi perché essi potessero abitare insieme, e il territorio dove soggiornavano come forestieri non bastava a sostenerli a causa del loro bestiame.
Gen 37,13 Israele disse a Giuseppe: «Sai che i tuoi fratelli sono al pascolo a Sichem? Vieni, ti voglio mandare da loro». Gli rispose: «Eccomi!».
Gen 37,14 Gli disse: «Va' a vedere come stanno i tuoi fratelli e come sta il bestiame, poi torna a darmi notizie». Lo fece dunque partire dalla valle di Ebron ed egli arrivò a Sichem.
Gen 37,18 Essi lo videro da lontano e, prima che giungesse vicino a loro, complottarono contro di lui per farlo morire.
Gen 37,36 Intanto i Madianiti lo vendettero in Egitto a Potifàr, eunuco del faraone e comandante delle guardie.



Gen 38,8 Allora Giuda disse a Onan: «Va' con la moglie di tuo fratello, compi verso di lei il dovere di cognato e assicura così una posterità a tuo fratello».
Gen 38,9 Ma Onan sapeva che la prole non sarebbe stata considerata come sua; ogni volta che si univa alla moglie del fratello, disperdeva il seme per terra, per non dare un discendente al fratello.
Gen 38,11 Allora Giuda disse alla nuora Tamar: «Ritorna a casa da tuo padre, come vedova, fin quando il mio figlio Sela sarà cresciuto». Perché pensava: «Che non muoia anche questo come i suoi fratelli!». Così Tamar se ne andò e ritornò alla casa di suo padre.

Gen 38,29 Ma poi questi ritirò la mano, ed ecco venne alla luce suo fratello. Allora ella esclamò: «Come ti sei aperto una breccia?» e fu chiamato Peres.
Gen 39,1 Giuseppe era stato portato in Egitto, e Potifàr, eunuco del faraone e comandante delle guardie, un Egiziano, lo acquistò da quegli Ismaeliti che l'avevano condotto laggiù.
Gen 39,9 Lui stesso non conta più di me in questa casa; non mi ha proibito nient'altro, se non te, perché sei sua moglie. Come dunque potrei fare questo grande male e peccare contro Dio?».
Gen 39,21 Ma il Signore fu con Giuseppe, gli accordò benevolenza e gli fece trovare grazia agli occhi del comandante della prigione.
Gen 39,22 Così il comandante della prigione affidò a Giuseppe tutti i carcerati che erano nella prigione, e quanto c'era da fare là dentro lo faceva lui.
Gen 39,23 Il comandante della prigione non si prendeva più cura di nulla di quanto era affidato a Giuseppe, perché il Signore era con lui e il Signore dava successo a tutto quanto egli faceva.



Gen 40,3 e li fece mettere in custodia nella casa del comandante delle guardie, nella prigione dove Giuseppe era detenuto.
Gen 40,4 Il comandante delle guardie assegnò loro Giuseppe, perché li accudisse. Così essi restarono nel carcere per un certo tempo.

Gen 40,10 sulla quale vi erano tre tralci; non appena cominciò a germogliare, apparvero i fiori e i suoi grappoli maturarono gli acini.
Gen 41,13 E come egli ci aveva interpretato, così avvenne: io fui reintegrato nella mia carica e l'altro fu impiccato».

Gen 41,21 Queste entrarono nel loro ventre, ma non ci si accorgeva che vi fossero entrate, perché il loro aspetto era brutto come prima. E mi svegliai.
Gen 41,34 Il faraone inoltre proceda a istituire commissari sul territorio, per prelevare un quinto sui prodotti della terra d'Egitto durante i sette anni di abbondanza.
Gen 41,38 Il faraone disse ai ministri: «Potremo trovare un uomo come questo, in cui sia lo spirito di Dio?».
Gen 41,39 E il faraone disse a Giuseppe: «Dal momento che Dio ti ha manifestato tutto questo, non c'è nessuno intelligente e saggio come te.
Gen 41,49 Giuseppe ammassò il grano come la sabbia del mare, in grandissima quantità, così che non se ne fece più il computo, perché era incalcolabile.

Gen 41,54 e cominciarono i sette anni di carestia, come aveva detto Giuseppe. Ci fu carestia in ogni paese, ma in tutta la terra d'Egitto c'era il pane.
Gen 41,55 Poi anche tutta la terra d'Egitto cominciò a sentire la fame e il popolo gridò al faraone per avere il pane. Il faraone disse a tutti gli Egiziani: «Andate da Giuseppe; fate quello che vi dirà».
Gen 42,2 E continuò: «Ecco, ho sentito dire che vi è grano in Egitto. Andate laggiù a comprarne per noi, perché viviamo e non moriamo».
Gen 42,7 Giuseppe vide i suoi fratelli e li riconobbe, ma fece l'estraneo verso di loro, parlò duramente e disse: «Da dove venite?». Risposero: «Dalla terra di Canaan, per comprare viveri».
Gen 42,14 Giuseppe disse loro: «Le cose stanno come vi ho detto: voi siete spie!
Gen 42,30 «Quell'uomo, che è il signore di quella terra, ci ha parlato duramente e ci ha trattato come spie del territorio.
Gen 43,4 Se tu sei disposto a lasciar partire con noi nostro fratello, andremo laggiù e ti compreremo dei viveri.
Gen 43,7 Risposero: «Quell'uomo ci ha interrogati con insistenza intorno a noi e alla nostra parentela: «È ancora vivo vostro padre? Avete qualche altro fratello?». E noi abbiamo risposto secondo queste domande. Come avremmo potuto sapere che egli avrebbe detto: «Conducete qui vostro fratello»?».

Gen 43,17 Quell'uomo fece come Giuseppe aveva ordinato e introdusse quegli uomini nella casa di Giuseppe.
Gen 43,18 Ma essi si spaventarono, perché venivano condotti in casa di Giuseppe, e si dissero: «A causa del denaro, rimesso l'altra volta nei nostri sacchi, ci conducono là: per assalirci, piombarci addosso e prenderci come schiavi con i nostri asini».

Gen 43,20 dissero: «Perdona, mio signore, noi siamo venuti già un'altra volta per comprare viveri.
Gen 43,27 Egli domandò loro come stavano e disse: «Sta bene il vostro vecchio padre di cui mi avete parlato? Vive ancora?».
Gen 43,30 Giuseppe si affrettò a uscire, perché si era commosso nell'intimo alla presenza di suo fratello e sentiva il bisogno di piangere; entrò nella sua camera e pianse.
Gen 43,32 Fu servito per lui a parte, per loro a parte e per i commensali egiziani a parte, perché gli Egiziani non possono prender cibo con gli Ebrei: ciò sarebbe per loro un abominio.
Gen 44,8 Ecco, se ti abbiamo riportato dalla terra di Canaan il denaro che abbiamo trovato alla bocca dei nostri sacchi, come avremmo potuto rubare argento o oro dalla casa del tuo padrone?
Gen 44,10 Rispose: «Ebbene, come avete detto, così sarà: colui, presso il quale si troverà la coppa, diventerà mio schiavo e voi sarete innocenti».
Gen 44,12 Quegli li frugò cominciando dal maggiore e finendo con il più piccolo, e la coppa fu trovata nel sacco di Beniamino.

Gen 44,15 Giuseppe disse loro: «Che azione avete commesso? Non vi rendete conto che un uomo come me è capace di indovinare?».
Gen 44,16 Giuda disse: «Che diremo al mio signore? Come parlare? Come giustificarci? Dio stesso ha scoperto la colpa dei tuoi servi! Eccoci schiavi del mio signore, noi e colui che è stato trovato in possesso della coppa».
Gen 44,18 Allora Giuda gli si fece innanzi e disse: «Perdona, mio signore, sia permesso al tuo servo di far sentire una parola agli orecchi del mio signore; non si accenda la tua ira contro il tuo servo, perché uno come te è pari al faraone!
Gen 44,33 Ora, lascia che il tuo servo rimanga al posto del giovinetto come schiavo del mio signore e il giovinetto torni lassù con i suoi fratelli!
Gen 44,34 Perché, come potrei tornare da mio padre senza avere con me il giovinetto? Che io non veda il male che colpirebbe mio padre!».



Gen 45,19 Quanto a te, da' loro questo comando: «Fate così: prendete con voi dalla terra d'Egitto carri per i vostri bambini e le vostre donne, caricate vostro padre e venite.
Gen 46,2 Dio disse a Israele in una visione nella notte: «Giacobbe, Giacobbe!». Rispose: «Eccomi!».
Gen 46,18 Questi sono i figli di Zilpa, che Làbano aveva dato come schiava alla figlia Lia; ella li partorì a Giacobbe: erano sedici persone.

Gen 46,25 Questi sono i figli di Bila, che Làbano diede come schiava alla figlia Rachele, ed ella li partorì a Giacobbe; in tutto sette persone.

Gen 47,4 E dissero al faraone: «Siamo venuti per soggiornare come forestieri nella regione, perché non c'è più pascolo per il gregge dei tuoi servi; infatti è grave la carestia nella terra di Canaan. E ora lascia che i tuoi servi si stabiliscano nella terra di Gosen!».

Gen 47,11 Giuseppe fece risiedere suo padre e i suoi fratelli e diede loro una proprietà nella terra d'Egitto, nella regione migliore, nel territorio di Ramses, come aveva comandato il faraone.
Gen 47,30 Quando io mi sarò coricato con i miei padri, portami via dall'Egitto e seppelliscimi nel loro sepolcro». Rispose: «Farò come hai detto».
Gen 48,5 Ora i due figli che ti sono nati nella terra d'Egitto prima del mio arrivo presso di te in Egitto, li considero miei: Èfraim e Manasse saranno miei, come Ruben e Simeone.
Gen 48,20 E li benedisse in quel giorno:

«Di te si servirà Israele per benedire, dicendo:
«Dio ti renda come Èfraim e come Manasse!»».

Così pose Èfraim prima di Manasse.

Gen 49,4 Bollente come l'acqua, tu non avrai preminenza,
perché sei salito sul talamo di tuo padre,
hai profanato così il mio giaciglio.

Gen 49,9 Un giovane leone è Giuda:
dalla preda, figlio mio, sei tornato;
si è sdraiato, si è accovacciato come un leone
e come una leonessa; chi lo farà alzare?

Gen 49,10 Non sarà tolto lo scettro da Giuda
né il bastone del comando tra i suoi piedi,
finché verrà colui al quale esso appartiene
e a cui è dovuta l'obbedienza dei popoli.

Gen 49,16 Dan giudica il suo popolo
come una delle tribù d'Israele.

Gen 49,30 nella caverna che si trova nel campo di Macpela di fronte a Mamre, nella terra di Canaan, quella che Abramo acquistò con il campo di Efron l'Ittita come proprietà sepolcrale.
Gen 50,6 Il faraone rispose: «Va' e seppellisci tuo padre, come egli ti ha fatto giurare».

Gen 50,12 I figli di Giacobbe fecero per lui così come aveva loro comandato.
Gen 50,13 I suoi figli lo portarono nella terra di Canaan e lo seppellirono nella caverna del campo di Macpela, quel campo che Abramo aveva acquistato, come proprietà sepolcrale, da Efron l'Ittita, e che si trova di fronte a Mamre.
Gen 50,15 Ma i fratelli di Giuseppe cominciarono ad aver paura, dato che il loro padre era morto, e dissero: «Chissà se Giuseppe non ci tratterà da nemici e non ci renderà tutto il male che noi gli abbiamo fatto?».
Gen 50,20 Se voi avevate tramato del male contro di me, Dio ha pensato di farlo servire a un bene, per compiere quello che oggi si avvera: far vivere un popolo numeroso.
Es 1,10 Cerchiamo di essere avveduti nei suoi riguardi per impedire che cresca, altrimenti, in caso di guerra, si unirà ai nostri avversari, combatterà contro di noi e poi partirà dal paese».
Es 1,17 Ma le levatrici temettero Dio: non fecero come aveva loro ordinato il re d'Egitto e lasciarono vivere i bambini.
Es 1,19 Le levatrici risposero al faraone: «Le donne ebree non sono come le egiziane: sono piene di vitalità. Prima che giunga da loro la levatrice, hanno già partorito!».
Es 2,6 L'aprì e vide il bambino: ecco, il piccolo piangeva. Ne ebbe compassione e disse: «È un bambino degli Ebrei».
Es 2,10 Quando il bambino fu cresciuto, lo condusse alla figlia del faraone. Egli fu per lei come un figlio e lo chiamò Mosè, dicendo: «Io l'ho tratto dalle acque!».

Es 2,14 Quegli rispose: «Chi ti ha costituito capo e giudice su di noi? Pensi forse di potermi uccidere, come hai ucciso l'Egiziano?». Allora Mosè ebbe paura e pensò: «Certamente la cosa si è risaputa».
Es 2,18 Tornarono dal loro padre Reuèl e questi disse loro: «Come mai oggi avete fatto ritorno così in fretta?».
Es 2,22 Ella gli partorì un figlio ed egli lo chiamò Ghersom, perché diceva: «Vivo come forestiero in terra straniera!».

Es 3,4 Il Signore vide che si era avvicinato per guardare; Dio gridò a lui dal roveto: «Mosè, Mosè!». Rispose: «Eccomi!».
Es 3,9 Ecco, il grido degli Israeliti è arrivato fino a me e io stesso ho visto come gli Egiziani li opprimono.
Es 4,6 Il Signore gli disse ancora: «Introduci la mano nel seno!». Egli si mise in seno la mano e poi la ritirò: ecco, la sua mano era diventata lebbrosa, bianca come la neve.
Es 4,7 Egli disse: «Rimetti la mano nel seno!». Rimise in seno la mano e la tirò fuori: ecco, era tornata come il resto della sua carne.
Es 4,10 Mosè disse al Signore: «Perdona, Signore, io non sono un buon parlatore; non lo sono stato né ieri né ieri l'altro e neppure da quando tu hai cominciato a parlare al tuo servo, ma sono impacciato di bocca e di lingua».
Es 4,17 Terrai in mano questo bastone: con esso tu compirai i segni».

Es 4,21 Il Signore disse a Mosè: «Mentre parti per tornare in Egitto, bada a tutti i prodigi che ti ho messi in mano: tu li compirai davanti al faraone, ma io indurirò il suo cuore ed egli non lascerà partire il popolo.
Es 4,30 Aronne parlò al popolo, riferendo tutte le parole che il Signore aveva detto a Mosè, e compì i segni davanti agli occhi del popolo.
Es 5,7 «Non darete più la paglia al popolo per fabbricare i mattoni, come facevate prima. Andranno a cercarsi da sé la paglia.
Es 5,12 Il popolo si sparse in tutto il territorio d'Egitto a raccogliere stoppie da usare come paglia.
Es 5,13 Ma i sovrintendenti li sollecitavano dicendo: «Portate a termine il vostro lavoro: ogni giorno lo stesso quantitativo come quando avevate la paglia».
Es 5,14 Bastonarono gli scribi degli Israeliti, quelli che i sovrintendenti del faraone avevano costituito loro capi, dicendo: «Perché non avete portato a termine né ieri né oggi il vostro numero di mattoni come prima?».

Es 6,3 Mi sono manifestato ad Abramo, a Isacco, a Giacobbe come Dio l'Onnipotente, ma non ho fatto conoscere loro il mio nome di Signore.
Es 6,7 Vi prenderò come mio popolo e diventerò il vostro Dio. Saprete che io sono il Signore, il vostro Dio, che vi sottrae ai lavori forzati degli Egiziani.
Es 6,12 Mosè disse alla presenza del Signore: «Ecco, gli Israeliti non mi hanno ascoltato: come vorrà ascoltarmi il faraone, mentre io ho le labbra incirconcise?».

Es 6,30 Mosè disse alla presenza del Signore: «Ecco, ho le labbra incirconcise e come vorrà ascoltarmi il faraone?».



Es 7,6 Mosè e Aronne eseguirono quanto il Signore aveva loro comandato; così fecero.
Es 7,10 Mosè e Aronne si recarono dunque dal faraone ed eseguirono quanto il Signore aveva loro comandato: Aronne gettò il suo bastone davanti al faraone e ai suoi ministri ed esso divenne un serpente.
Es 9,5 Il Signore fissò la data, dicendo: «Domani il Signore compirà questa cosa nel paese!».
Es 9,6 Appunto il giorno dopo, il Signore compì tale cosa: morì tutto il bestiame degli Egiziani, ma del bestiame degli Israeliti non morì neppure un capo.
Es 9,11 I maghi non poterono stare alla presenza di Mosè a causa delle ulcere che li avevano colpiti come tutti gli Egiziani.
Es 9,12 Ma il Signore rese ostinato il cuore del faraone, il quale non diede loro ascolto, come il Signore aveva detto a Mosè.

Es 9,14 Perché questa volta io mando tutti i miei flagelli contro il tuo cuore, contro i tuoi ministri e contro il tuo popolo, perché tu sappia che nessuno è come me su tutta la terra.
Es 9,18 Ecco, io farò cadere domani, a questa stessa ora, una grandine violentissima, come non ci fu mai in Egitto dal giorno della sua fondazione fino ad oggi.
Es 9,35 Il cuore del faraone si ostinò e non lasciò partire gli Israeliti, come aveva detto il Signore per mezzo di Mosè.



Es 10,1 Allora il Signore disse a Mosè: «Va' dal faraone, perché io ho indurito il cuore suo e dei suoi ministri, per compiere questi miei segni in mezzo a loro,
Es 10,2 e perché tu possa raccontare e fissare nella memoria di tuo figlio e del figlio di tuo figlio come mi sono preso gioco degli Egiziani e i segni che ho compiuti in mezzo a loro: così saprete che io sono il Signore!».

Es 10,7 I ministri del faraone gli dissero: «Fino a quando costui resterà tra noi come una trappola? Lascia partire questa gente, perché serva il Signore, suo Dio! Non ti accorgi ancora che l'Egitto va in rovina?».
Es 10,10 Rispose: «Così sia il Signore con voi, com'è vero che io intendo lasciar partire voi e i vostri bambini! Badate però che voi avete cattive intenzioni.
Es 10,28 Gli rispose dunque il faraone: «Vattene da me! Guàrdati dal ricomparire davanti a me, perché il giorno in cui rivedrai il mio volto, morirai».
Es 12,3 Parlate a tutta la comunità d'Israele e dite: «Il dieci di questo mese ciascuno si procuri un agnello per famiglia, un agnello per casa.
Es 12,4 Se la famiglia fosse troppo piccola per un agnello, si unirà al vicino, il più prossimo alla sua casa, secondo il numero delle persone; calcolerete come dovrà essere l'agnello secondo quanto ciascuno può mangiarne.
Es 12,6 e lo conserverete fino al quattordici di questo mese: allora tutta l'assemblea della comunità d'Israele lo immolerà al tramonto.
Es 12,14 Questo giorno sarà per voi un memoriale; lo celebrerete come festa del Signore: di generazione in generazione lo celebrerete come un rito perenne.

Es 12,17 Osservate la festa degli Azzimi, perché proprio in questo giorno io ho fatto uscire le vostre schiere dalla terra d'Egitto; osserverete tale giorno di generazione in generazione come rito perenne.
Es 12,19 Per sette giorni non si trovi lievito nelle vostre case, perché chiunque mangerà del lievitato, quella persona, sia forestiera sia nativa della terra, sarà eliminata dalla comunità d'Israele.
Es 12,24 Voi osserverete questo comando come un rito fissato per te e per i tuoi figli per sempre.
Es 12,25 Quando poi sarete entrati nella terra che il Signore vi darà, come ha promesso, osserverete questo rito.
Es 12,31 Il faraone convocò Mosè e Aronne nella notte e disse: «Alzatevi e abbandonate il mio popolo, voi e gli Israeliti! Andate, rendete culto al Signore come avete detto.
Es 12,32 Prendete anche il vostro bestiame e le vostre greggi, come avete detto, e partite! Benedite anche me!».
Es 12,47 Tutta la comunità d'Israele la celebrerà.
Es 12,48 Se un forestiero soggiorna presso di te e vuol celebrare la Pasqua del Signore, sia circonciso ogni maschio della sua famiglia: allora potrà accostarsi per celebrarla e sarà come un nativo della terra. Ma non ne mangi nessuno che non sia circonciso.

Es 12,50 Tutti gli Israeliti fecero così; come il Signore aveva ordinato a Mosè e ad Aronne, in tal modo operarono.

Es 13,7 Nei sette giorni si mangeranno azzimi e non compaia presso di te niente di lievitato; non ci sia presso di te lievito entro tutti i tuoi confini.

Es 13,11 Quando il Signore ti avrà fatto entrare nella terra del Cananeo, come ha giurato a te e ai tuoi padri, e te l'avrà data in possesso,
Es 14,2 «Comanda agli Israeliti che tornino indietro e si accampino davanti a Pi-Achiròt, tra Migdol e il mare, davanti a Baal-Sefòn; di fronte a quel luogo vi accamperete presso il mare.
Es 14,7 Prese seicento carri scelti e tutti i carri d'Egitto con i combattenti sopra ciascuno di essi.
Es 14,14 Il Signore combatterà per voi, e voi starete tranquilli».

Es 14,25 Frenò le ruote dei loro carri, così che a stento riuscivano a spingerle. Allora gli Egiziani dissero: «Fuggiamo di fronte a Israele, perché il Signore combatte per loro contro gli Egiziani!».

Es 15,4 I carri del faraone e il suo esercito
li ha scagliati nel mare;
i suoi combattenti scelti
furono sommersi nel Mar Rosso.

Es 15,5 Gli abissi li ricoprirono,
sprofondarono come pietra.


Es 15,7 con sublime maestà
abbatti i tuoi avversari,
scateni il tuo furore,
che li divora come paglia.


Es 15,8 Al soffio della tua ira
si accumularono le acque,
si alzarono le onde come un argine,
si rappresero gli abissi nel fondo del mare.


Es 15,10 Soffiasti con il tuo alito:
li ricoprì il mare,
sprofondarono come piombo
in acque profonde.


Es 15,11 Chi è come te fra gli dèi, Signore?
Chi è come te, maestoso in santità,
terribile nelle imprese,
autore di prodigi?


Es 15,16 Piómbino su di loro
paura e terrore;
per la potenza del tuo braccio
restino muti come pietra,
finché sia passato il tuo popolo, Signore,
finché sia passato questo tuo popolo,
che ti sei acquistato.


Es 16,1 Levarono le tende da Elìm e tutta la comunità degli Israeliti arrivò al deserto di Sin, che si trova tra Elìm e il Sinai, il quindici del secondo mese dopo la loro uscita dalla terra d'Egitto.

Es 16,2 Nel deserto tutta la comunità degli Israeliti mormorò contro Mosè e contro Aronne.
Es 16,9 Mosè disse ad Aronne: «Da' questo comando a tutta la comunità degli Israeliti: «Avvicinatevi alla presenza del Signore, perché egli ha inteso le vostre mormorazioni!»».
Es 16,10 Ora, mentre Aronne parlava a tutta la comunità degli Israeliti, essi si voltarono verso il deserto: ed ecco, la gloria del Signore si manifestò attraverso la nube.
Es 16,14 Quando lo strato di rugiada svanì, ecco, sulla superficie del deserto c'era una cosa fine e granulosa, minuta come è la brina sulla terra.
Es 16,16 Ecco che cosa comanda il Signore: «Raccoglietene quanto ciascuno può mangiarne, un omer a testa, secondo il numero delle persone che sono con voi. Ne prenderete ciascuno per quelli della propria tenda»».

Es 16,21 Essi dunque ne raccoglievano ogni mattina secondo quanto ciascuno mangiava; quando il sole cominciava a scaldare, si scioglieva.

Es 16,22 Quando venne il sesto giorno essi raccolsero il doppio di quel pane, due omer a testa. Allora tutti i capi della comunità vennero a informare Mosè.
Es 16,24 Essi lo misero in serbo fino al mattino, come aveva ordinato Mosè, e non imputridì, né vi si trovarono vermi.
Es 16,33 Mosè disse quindi ad Aronne: «Prendi un'urna e mettici un omer completo di manna; deponila davanti al Signore e conservala per i vostri discendenti».
Es 17,1 Tutta la comunità degli Israeliti levò le tende dal deserto di Sin, camminando di tappa in tappa, secondo l'ordine del Signore, e si accampò a Refidìm. Ma non c'era acqua da bere per il popolo.
Es 17,8 Amalèk venne a combattere contro Israele a Refidìm.
Es 17,10 Giosuè eseguì quanto gli aveva ordinato Mosè per combattere contro Amalèk, mentre Mosè, Aronne e Cur salirono sulla cima del colle.
Es 18,1 Ietro, sacerdote di Madian, suocero di Mosè, venne a sapere quanto Dio aveva operato per Mosè e per Israele, suo popolo, cioè come il Signore aveva fatto uscire Israele dall'Egitto.
Es 18,18 Finirai per soccombere, tu e il popolo che è con te, perché il compito è troppo pesante per te; non puoi attendervi tu da solo.
Es 18,20 A loro spiegherai i decreti e le leggi; indicherai loro la via per la quale devono camminare e le opere che devono compiere.
Es 18,21 Invece sceglierai tra tutto il popolo uomini validi che temono Dio, uomini retti che odiano la venalità, per costituirli sopra di loro come capi di migliaia, capi di centinaia, capi di cinquantine e capi di decine.
Es 18,25 Mosè dunque scelse in tutto Israele uomini validi e li costituì alla testa del popolo come capi di migliaia, capi di centinaia, capi di cinquantine e capi di decine.
Es 19,4 «Voi stessi avete visto ciò che io ho fatto all'Egitto e come ho sollevato voi su ali di aquile e vi ho fatto venire fino a me.
Es 19,7 Mosè andò, convocò gli anziani del popolo e riferì loro tutte queste parole, come gli aveva ordinato il Signore.
Es 19,18 Il monte Sinai era tutto fumante, perché su di esso era sceso il Signore nel fuoco, e ne saliva il fumo come il fumo di una fornace: tutto il monte tremava molto.
Es 20,6 ma che dimostra la sua bontà fino a mille generazioni, per quelli che mi amano e osservano i miei comandamenti.

Es 20,14 Non commetterai adulterio.

Es 20,24 Farai per me un altare di terra e sopra di esso offrirai i tuoi olocausti e i tuoi sacrifici di comunione, le tue pecore e i tuoi buoi; in ogni luogo dove io vorrò far ricordare il mio nome, verrò a te e ti benedirò.
Es 21,7 Quando un uomo venderà la figlia come schiava, ella non se ne andrà come se ne vanno gli schiavi.
Es 21,9 Se egli la vuol destinare in moglie al proprio figlio, si comporterà nei suoi riguardi secondo il diritto delle figlie.
Es 21,26 Quando un uomo colpisce l'occhio del suo schiavo o della sua schiava e lo acceca, darà loro la libertà in compenso dell'occhio.
Es 21,27 Se fa cadere il dente del suo schiavo o della sua schiava, darà loro la libertà in compenso del dente.

Es 21,36 Ma se è notorio che il bue era solito cozzare già prima e il suo padrone non lo ha custodito, egli dovrà dare come indennizzo bue per bue e la bestia morta gli apparterrà.

Es 21,37 Quando un uomo ruba un bue o un montone e poi lo sgozza o lo vende, darà come indennizzo cinque capi di grosso bestiame per il bue e quattro capi di bestiame minuto per il montone.



Es 22,2 Ma se il sole si era già alzato su di lui, vi è per lui vendetta di sangue.
Il ladro dovrà dare l'indennizzo: se non avrà di che pagare, sarà venduto in compenso dell'oggetto rubato.
Es 22,4 Quando un uomo usa come pascolo un campo o una vigna e lascia che il suo bestiame vada a pascolare in un campo altrui, deve dare l'indennizzo con il meglio del suo campo e con il meglio della sua vigna.

Es 22,6 Quando un uomo dà in custodia al suo prossimo denaro od oggetti e poi nella casa di costui viene commesso un furto, se si trova il ladro, quest'ultimo restituirà il doppio.
Es 22,14 Ma se il padrone si trova presente, non deve restituire; se si tratta di una bestia presa a nolo, la sua perdita è compensata dal prezzo del noleggio.

Es 22,24 Se tu presti denaro a qualcuno del mio popolo, all'indigente che sta con te, non ti comporterai con lui da usuraio: voi non dovete imporgli alcun interesse.

Es 22,26 perché è la sua sola coperta, è il mantello per la sua pelle; come potrebbe coprirsi dormendo? Altrimenti, quando griderà verso di me, io l'ascolterò, perché io sono pietoso.

Es 23,15 Osserverai la festa degli Azzimi: per sette giorni mangerai azzimi, come ti ho ordinato, nella ricorrenza del mese di Abìb, perché in esso sei uscito dall'Egitto.
Non si dovrà comparire davanti a me a mani vuote.

Es 23,17 Tre volte all'anno ogni tuo maschio comparirà alla presenza del Signore Dio.

Es 23,24 tu non ti prostrerai davanti ai loro dèi e non li servirai; tu non ti comporterai secondo le loro opere, ma dovrai demolire e frantumare le loro stele.

Es 23,26 Non vi sarà nella tua terra donna che abortisca o che sia sterile. Ti farò giungere al numero completo dei tuoi giorni.

Es 24,3 Mosè andò a riferire al popolo tutte le parole del Signore e tutte le norme. Tutto il popolo rispose a una sola voce dicendo: «Tutti i comandamenti che il Signore ha dato, noi li eseguiremo!».
Es 24,5 Incaricò alcuni giovani tra gli Israeliti di offrire olocausti e di sacrificare giovenchi come sacrifici di comunione, per il Signore.
Es 24,10 Essi videro il Dio d'Israele: sotto i suoi piedi vi era come un pavimento in lastre di zaffìro, limpido come il cielo.
Es 24,12 Il Signore disse a Mosè: «Sali verso di me sul monte e rimani lassù: io ti darò le tavole di pietra, la legge e i comandamenti che io ho scritto per istruirli».
Es 24,17 La gloria del Signore appariva agli occhi degli Israeliti come fuoco divorante sulla cima della montagna.
Es 25,3 Ed ecco che cosa raccoglierete da loro come contributo: oro, argento e bronzo,
Es 26,13 Il cubito in eccedenza da una parte, come il cubito in eccedenza dall'altra parte, nel senso della lunghezza dei teli della tenda, ricadranno sui due lati della Dimora, per coprirla da una parte e dall'altra.
Es 26,21 come anche le loro quaranta basi d'argento, due basi sotto un'asse e due basi sotto l'altra asse.
Es 27,8 Lo farai di tavole, vuoto nell'interno: lo faranno come ti fu mostrato sul monte.

Es 27,19 Tutti gli arredi della Dimora, per tutti i suoi servizi, e tutti i picchetti, come anche i picchetti del recinto, saranno di bronzo.

Es 28,12 Fisserai le due pietre sulle spalline dell'efod, come memoriale per i figli d'Israele; così Aronne porterà i loro nomi sulle sue spalle davanti al Signore, come un memoriale.
Es 28,21 Le pietre corrisponderanno ai nomi dei figli d'Israele: dodici, secondo i loro nomi, e saranno incise come sigilli, ciascuna con il nome corrispondente, secondo le dodici tribù.
Es 28,29 Così Aronne porterà i nomi dei figli d'Israele sul pettorale del giudizio, sopra il suo cuore, quando entrerà nel Santo, come memoriale davanti al Signore, per sempre.
Es 28,32 con in mezzo la scollatura per la testa; il bordo attorno alla scollatura sarà un lavoro di tessitore come la scollatura di una corazza, che non si lacera.
Es 28,36 Farai una lamina d'oro puro e vi inciderai, come su di un sigillo, «Sacro al Signore».
Es 28,38 Starà sulla fronte di Aronne; Aronne porterà il carico delle colpe che potranno commettere gli Israeliti, in occasione delle offerte sacre da loro presentate. Aronne la porterà sempre sulla sua fronte, per attirare su di loro il favore del Signore.

Es 29,24 Metterai il tutto sulle palme di Aronne e sulle palme dei suoi figli e farai compiere il rito di elevazione davanti al Signore.
Es 29,25 Riprenderai ogni cosa dalle loro mani e la farai bruciare sull'altare, insieme all'olocausto, come profumo gradito davanti al Signore: è un'offerta consumata dal fuoco in onore del Signore.

Es 29,28 Dovranno appartenere ad Aronne e ai suoi figli, come porzione loro riservata dagli Israeliti, in forza di legge perenne. Perché è un prelevamento, un prelevamento cioè che gli Israeliti dovranno operare in tutti i loro sacrifici di comunione, un prelevamento dovuto al Signore.

Es 29,33 Mangeranno così ciò che sarà servito per compiere il rito espiatorio, nel corso della loro investitura e consacrazione. Nessun estraneo ne deve mangiare, perché sono cose sante.
Es 29,35 Farai dunque ad Aronne e ai suoi figli quanto ti ho comandato. Per sette giorni compirai il rito dell'investitura.
Es 29,36 In ciascun giorno offrirai un giovenco in sacrificio per il peccato, in espiazione; toglierai il peccato dall'altare compiendo per esso il rito espiatorio, e in seguito lo ungerai per consacrarlo.
Es 29,37 Per sette giorni compirai il rito espiatorio per l'altare e lo consacrerai. Diverrà allora una cosa santissima e quanto toccherà l'altare sarà santo.

Es 29,41 Offrirai il secondo agnello al tramonto con un'oblazione e una libagione come quelle del mattino: profumo gradito, offerta consumata dal fuoco in onore del Signore.
Es 30,10 Una volta all'anno Aronne compirà il rito espiatorio sui corni di esso: con il sangue del sacrificio espiatorio per il peccato compirà sopra di esso, una volta all'anno, il rito espiatorio di generazione in generazione. È cosa santissima per il Signore».

Es 30,16 Prenderai il denaro espiatorio ricevuto dagli Israeliti e lo impiegherai per il servizio della tenda del convegno. Esso sarà per gli Israeliti come un memoriale davanti al Signore, per il riscatto delle vostre vite».

Es 30,25 Ne farai l'olio per l'unzione sacra, un unguento composto secondo l'arte del profumiere: sarà l'olio per l'unzione sacra.
Es 30,35 Farai con essi un profumo da bruciare, una composizione aromatica secondo l'arte del profumiere, salata, pura e santa.
Es 30,37 Non farete per vostro uso alcun profumo di composizione simile a quello che devi fare: lo riterrai una cosa santa in onore del Signore.
Es 31,6 Ed ecco, gli ho dato per compagno Ooliàb, figlio di Achisamàc, della tribù di Dan. Inoltre nel cuore di ogni artista ho infuso saggezza, perché possano eseguire quanto ti ho comandato:
Es 31,16 Gli Israeliti osserveranno il sabato, festeggiando il sabato nelle loro generazioni come un'alleanza perenne.
Es 32,6 Il giorno dopo si alzarono presto, offrirono olocausti e presentarono sacrifici di comunione. Il popolo sedette per mangiare e bere, poi si alzò per darsi al divertimento.

Es 32,13 Ricòrdati di Abramo, di Isacco, di Israele, tuoi servi, ai quali hai giurato per te stesso e hai detto: «Renderò la vostra posterità numerosa come le stelle del cielo, e tutta questa terra, di cui ho parlato, la darò ai tuoi discendenti e la possederanno per sempre»».

Es 32,28 I figli di Levi agirono secondo il comando di Mosè e in quel giorno perirono circa tremila uomini del popolo.
Es 32,30 Il giorno dopo Mosè disse al popolo: «Voi avete commesso un grande peccato; ora salirò verso il Signore: forse otterrò il perdono della vostra colpa».
Es 32,31 Mosè ritornò dal Signore e disse: «Questo popolo ha commesso un grande peccato: si sono fatti un dio d'oro.
Es 33,11 Il Signore parlava con Mosè faccia a faccia, come uno parla con il proprio amico. Poi questi tornava nell'accampamento, mentre il suo inserviente, il giovane Giosuè figlio di Nun, non si allontanava dall'interno della tenda.

Es 33,16 Come si saprà dunque che ho trovato grazia ai tuoi occhi, io e il tuo popolo, se non nel fatto che tu cammini con noi? Così saremo distinti, io e il tuo popolo, da tutti i popoli che sono sulla faccia della terra».

Es 34,1 Il Signore disse a Mosè: «Taglia due tavole di pietra come le prime. Io scriverò su queste tavole le parole che erano sulle tavole di prima, che hai spezzato.
Es 34,4 Mosè tagliò due tavole di pietra come le prime; si alzò di buon mattino e salì sul monte Sinai, come il Signore gli aveva comandato, con le due tavole di pietra in mano.

Es 34,10 Il Signore disse: «Ecco, io stabilisco un'alleanza: in presenza di tutto il tuo popolo io farò meraviglie, quali non furono mai compiute in nessuna terra e in nessuna nazione: tutto il popolo in mezzo al quale ti trovi vedrà l'opera del Signore, perché terribile è quanto io sto per fare con te.

Es 34,11 Osserva dunque ciò che io oggi ti comando. Ecco, io scaccerò davanti a te l'Amorreo, il Cananeo, l'Ittita, il Perizzita, l'Eveo e il Gebuseo.
Es 34,18 Osserverai la festa degli Azzimi. Per sette giorni mangerai pane azzimo, come ti ho comandato, nel tempo stabilito del mese di Abìb: perché nel mese di Abìb sei uscito dall'Egitto.

Es 34,23 Tre volte all'anno ogni tuo maschio compaia alla presenza del Signore Dio, Dio d'Israele.
Es 34,24 Perché io scaccerò le nazioni davanti a te e allargherò i tuoi confini; così quando tu, tre volte all'anno, salirai per comparire alla presenza del Signore tuo Dio, nessuno potrà desiderare di invadere la tua terra.

Es 34,31 Mosè allora li chiamò, e Aronne, con tutti i capi della comunità, tornò da lui. Mosè parlò a loro.
Es 35,1 Mosè radunò tutta la comunità degli Israeliti e disse loro: «Queste sono le cose che il Signore ha comandato di fare:
Es 35,4 Mosè disse a tutta la comunità degli Israeliti: «Il Signore ha comandato:
Es 35,10 Tutti gli artisti che sono tra voi vengano ed eseguano quanto il Signore ha comandato:
Es 35,20 Allora tutta la comunità degli Israeliti si ritirò dalla presenza di Mosè.
Es 35,29 Così tutti, uomini e donne, che erano di cuore disposto a portare qualche cosa per la costruzione che il Signore per mezzo di Mosè aveva comandato di fare, la portarono: gli Israeliti portarono la loro offerta spontanea al Signore.

Es 35,35 Li ha riempiti di saggezza per compiere ogni genere di lavoro d'intagliatore, di disegnatore, di ricamatore in porpora viola, in porpora rossa, in scarlatto e in bisso, e di tessitore: capaci di realizzare ogni sorta di lavoro e di ideare progetti».



Es 36,6 Mosè allora ordinò di diffondere nell'accampamento questa voce: «Nessuno, uomo o donna, offra più alcuna cosa come contributo per il santuario». Così si impedì al popolo di portare altre offerte;
Es 38,18 Alla porta del recinto c'era una cortina, lavoro di ricamatore, di porpora viola, porpora rossa, scarlatto e bisso ritorto; la sua lunghezza era di venti cubiti, la sua altezza, nel senso della larghezza, era di cinque cubiti, come i tendaggi del recinto.
Es 38,21 Questo è il computo dei metalli impiegati per la Dimora, la Dimora della Testimonianza, redatto su ordine di Mosè a opera dei leviti, sotto la direzione di Itamàr, figlio del sacerdote Aronne.
Es 38,25 L'argento raccolto, in occasione del censimento della comunità, pesava cento talenti e millesettecentosettantacinque sicli, in sicli del santuario,
Es 39,1 Con porpora viola e porpora rossa e con scarlatto fecero le vesti liturgiche per officiare nel santuario. Fecero le vesti sacre di Aronne, come il Signore aveva ordinato a Mosè.

Es 39,5 La cintura, che lo teneva legato e che stava sopra di esso, era della stessa fattura ed era di un sol pezzo, intessuta d'oro, di porpora viola e porpora rossa, di scarlatto e di bisso ritorto, come il Signore aveva ordinato a Mosè.
Es 39,7 Fissarono le due pietre sulle spalline dell'efod, come memoriale per i figli d'Israele, come il Signore aveva ordinato a Mosè.

Es 39,8 Fecero il pettorale, lavoro d'artista, come l'efod: con oro, porpora viola, porpora rossa, scarlatto e bisso ritorto.
Es 39,14 Le pietre corrispondevano ai nomi dei figli d'Israele: dodici, secondo i loro nomi; incise come i sigilli, ciascuna con il nome corrispondente, per le dodici tribù.
Es 39,21 Poi legarono il pettorale con i suoi anelli agli anelli dell'efod mediante un cordone di porpora viola, perché stesse al di sopra della cintura dell'efod e il pettorale non si distaccasse dall'efod, come il Signore aveva ordinato a Mosè.

Es 39,23 la scollatura del manto, in mezzo, era come la scollatura di una corazza: intorno aveva un bordo, perché non si lacerasse.
Es 39,26 un sonaglio e una melagrana, un sonaglio e una melagrana lungo tutto il giro del lembo del manto, per officiare, come il Signore aveva ordinato a Mosè.

Es 39,29 la cintura di bisso ritorto, di porpora viola, di porpora rossa e di scarlatto, lavoro di ricamatore, come il Signore aveva ordinato a Mosè.

Es 39,30 Fecero la lamina, il diadema sacro d'oro puro, e vi scrissero sopra a caratteri incisi, come un sigillo, «Sacro al Signore».
Es 39,31 Vi fissarono un cordone di porpora viola, per porre il diadema sopra il turbante, come il Signore aveva ordinato a Mosè.

Es 39,32 Così fu finito tutto il lavoro della Dimora, della tenda del convegno. Gli Israeliti eseguirono ogni cosa come il Signore aveva ordinato a Mosè: così fecero.

Es 39,42 Gli Israeliti avevano eseguito ogni lavoro come il Signore aveva ordinato a Mosè.
Es 39,43 Mosè vide tutta l'opera e riscontrò che l'avevano eseguita come il Signore aveva ordinato. Allora Mosè li benedisse.



Es 40,15 Li ungerai, come avrai unto il loro padre, e così eserciteranno il mio sacerdozio; in tal modo la loro unzione conferirà loro un sacerdozio perenne, per le loro generazioni».
Es 40,16 Mosè eseguì ogni cosa come il Signore gli aveva ordinato: così fece.

Es 40,19 poi stese la tenda sopra la Dimora e dispose al di sopra la copertura della tenda, come il Signore gli aveva ordinato.

Es 40,21 poi introdusse l'arca nella Dimora, collocò il velo che doveva far da cortina e lo tese davanti all'arca della Testimonianza, come il Signore aveva ordinato a Mosè.

Es 40,23 Dispose su di essa il pane, in focacce sovrapposte, alla presenza del Signore, come il Signore aveva ordinato a Mosè.

Es 40,25 e vi preparò sopra le lampade davanti al Signore, come il Signore aveva ordinato a Mosè.

Es 40,27 e bruciò su di esso l'incenso aromatico, come il Signore aveva ordinato a Mosè.

Es 40,29 Poi collocò l'altare degli olocausti all'ingresso della Dimora, della tenda del convegno, e offrì su di esso l'olocausto e l'offerta, come il Signore aveva ordinato a Mosè.

Es 40,32 quando entravano nella tenda del convegno e quando si accostavano all'altare, essi si lavavano, come il Signore aveva ordinato a Mosè.

Lv 1,2 «Parla agli Israeliti dicendo: «Quando uno di voi vorrà presentare come offerta in onore del Signore un animale scelto fra il bestiame domestico, offrirete un capo di bestiame grosso o minuto.
Lv 1,4 Poserà la mano sulla testa della vittima, che sarà accettata in suo favore per compiere il rito espiatorio per lui.
Lv 1,9 Laverà con acqua le viscere e le zampe; poi il sacerdote brucerà il tutto sull'altare come olocausto, sacrificio consumato dal fuoco, profumo gradito in onore del Signore.

Lv 2,1 Se qualcuno presenterà come offerta un'oblazione in onore del Signore, la sua offerta sarà di fior di farina, sulla quale verserà olio e porrà incenso.
Lv 2,2 La porterà ai figli di Aronne, i sacerdoti; prenderà da essa una manciata di fior di farina e d'olio, con tutto l'incenso, e il sacerdote la farà bruciare sull'altare come suo memoriale: è un sacrificio consumato dal fuoco, profumo gradito in onore del Signore.
Lv 2,4 Quando presenterai come offerta un'oblazione cotta nel forno, essa consisterà in focacce azzime di fior di farina impastate con olio e anche in schiacciate azzime spalmate di olio.
Lv 2,11 Nessuna delle oblazioni che offrirete al Signore sarà lievitata: non farete bruciare né pasta lievitata né miele come sacrificio consumato dal fuoco in onore del Signore;
Lv 2,12 potrete offrire queste cose al Signore come offerta di primizie, ma non saliranno sull'altare come profumo gradito.
Lv 2,14 Se offrirai al Signore un'oblazione di primizie, offrirai come oblazione delle tue primizie spighe di grano abbrustolite al fuoco e chicchi frantumati di grano novello.
Lv 2,16 Il sacerdote farà bruciare come suo memoriale una parte dei chicchi e dell'olio insieme con tutto l'incenso: è un sacrificio consumato dal fuoco in onore del Signore.



Lv 3,1 Nel caso che la sua offerta sia un sacrificio di comunione, se offre un capo di bestiame grosso, maschio o femmina, lo presenterà senza difetto davanti al Signore,
Lv 3,3 Di questo sacrificio di comunione offrirà, come sacrificio consumato dal fuoco in onore del Signore, sia il grasso che avvolge le viscere sia tutto quello che vi è sopra,
Lv 3,6 Se la sua offerta per il sacrificio di comunione in onore del Signore è presa dal bestiame minuto, maschio o femmina, la presenterà senza difetto.
Lv 3,9 Di questo sacrificio di comunione offrirà, quale sacrificio consumato dal fuoco per il Signore, il grasso, e cioè l'intera coda presso l'estremità della spina dorsale, il grasso che avvolge le viscere e tutto il grasso che vi è sopra,
Lv 3,14 Di essa preleverà, come offerta consumata dal fuoco in onore del Signore, il grasso che avvolge le viscere e tutto il grasso che vi è sopra,
Lv 4,3 Se chi ha peccato è il sacerdote consacrato e così ha reso colpevole il popolo, presenterà in onore del Signore, per il peccato da lui commesso, un giovenco senza difetto, come sacrificio per il peccato.
Lv 4,10 Farà come si fa per il giovenco del sacrificio di comunione e farà bruciare il tutto sull'altare degli olocausti.
Lv 4,13 Se tutta la comunità d'Israele ha commesso un'inavvertenza, senza che l'intera assemblea la conosca, violando così un divieto della legge del Signore e rendendosi colpevole,
Lv 4,14 quando il peccato commesso sarà conosciuto, l'assemblea presenterà, come sacrificio per il peccato, un giovenco e lo condurrà davanti alla tenda del convegno.
Lv 4,15 Gli anziani della comunità poseranno le mani sulla testa del giovenco e lo si scannerà davanti al Signore.
Lv 4,20 Tratterà il giovenco come ha trattato quello offerto in sacrificio per il peccato: tutto allo stesso modo. Il sacerdote compirà in loro favore il rito espiatorio e sarà loro perdonato.
Lv 4,21 Poi porterà il giovenco fuori dell'accampamento e lo brucerà come ha bruciato il primo. Questo è il sacrificio per il peccato dell'assemblea.

Lv 4,23 oppure quando gli verrà fatto conoscere il peccato che ha commesso, porterà come offerta un capro maschio senza difetto.
Lv 4,26 Poi brucerà sull'altare ogni parte grassa, come il grasso del sacrificio di comunione. Il sacerdote compirà per lui il rito espiatorio per il suo peccato e gli sarà perdonato.

Lv 4,28 oppure quando gli verrà fatto conoscere il peccato che ha commesso, porterà come offerta una capra femmina, senza difetto, per il peccato che ha commesso.
Lv 4,31 Preleverà tutte le parti grasse, come si preleva il grasso del sacrificio di comunione, e il sacerdote le brucerà sull'altare, profumo gradito in onore del Signore. Il sacerdote compirà per lui il rito espiatorio e gli sarà perdonato.

Lv 4,32 Se porterà una pecora come offerta per il peccato, porterà una femmina senza difetto.
Lv 4,35 Preleverà tutte le parti grasse, come si preleva il grasso della pecora del sacrificio di comunione, e il sacerdote le brucerà sull'altare, in aggiunta alle vittime consumate dal fuoco in onore del Signore. Il sacerdote compirà per lui il rito espiatorio per il peccato commesso e gli sarà perdonato.




Lv 5,2 oppure quando qualcuno, senza avvedersene, tocca una cosa impura, come il cadavere di una bestia selvatica o il cadavere di un animale domestico o quello di un rettile, rimarrà egli stesso impuro e in condizione di colpa;
Lv 5,6 poi porterà al Signore, come riparazione del peccato commesso, una femmina del bestiame minuto, pecora o capra, per il sacrificio espiatorio; il sacerdote compirà in suo favore il rito espiatorio per il peccato.

Lv 5,7 Se non ha mezzi per procurarsi una pecora o una capra, porterà al Signore, come riparazione per il peccato commesso, due tortore o due colombi: uno come sacrificio per il peccato, l'altro come olocausto.
Lv 5,10 Con l'altro uccello offrirà un olocausto, secondo le norme stabilite. Così il sacerdote compirà per lui il rito espiatorio per il peccato commesso e gli sarà perdonato.

Lv 5,11 Ma se non ha mezzi per procurarsi due tortore o due colombi, porterà, come offerta per il peccato commesso, un decimo di efa di fior di farina, come sacrificio per il peccato; non vi metterà né olio né incenso, perché è un sacrificio per il peccato.
Lv 5,12 Porterà la farina al sacerdote, che ne prenderà una manciata come suo memoriale, facendola bruciare sull'altare, in aggiunta alle vittime consumate dal fuoco in onore del Signore. È un sacrificio per il peccato.
Lv 5,13 Così il sacerdote compirà per lui il rito espiatorio per il peccato commesso in uno dei casi suddetti e gli sarà perdonato. Il resto spetta al sacerdote, come nell'oblazione»».

Lv 5,15 «Se qualcuno commetterà un'infedeltà e peccherà per errore riguardo a cose consacrate al Signore, porterà al Signore, come sacrificio di riparazione, un ariete senza difetto, preso dal gregge, corrispondente al valore stabilito in sicli d'argento, conformi al siclo del santuario;
Lv 5,16 risarcirà il danno fatto al santuario, aggiungendovi un quinto, e lo darà al sacerdote, il quale compirà per lui il rito espiatorio con l'ariete offerto come sacrificio di riparazione e gli sarà perdonato.
Lv 5,17 Quando qualcuno peccherà facendo, senza saperlo, una cosa vietata dal Signore, sarà comunque in condizione di colpa e ne porterà il peso.
Lv 5,18 Porterà al sacerdote, come sacrificio di riparazione, un ariete senza difetto, preso dal bestiame minuto, corrispondente al valore stabilito; il sacerdote compirà per lui il rito espiatorio per l'errore commesso per ignoranza e gli sarà perdonato.
Lv 5,21 «Quando qualcuno peccherà e commetterà un'infedeltà verso il Signore, perché inganna il suo prossimo riguardo a depositi, a pegni o a oggetti rubati, oppure perché ricatta il suo prossimo,
Lv 5,22 o perché, trovando una cosa smarrita, mente in proposito e giura il falso riguardo a una cosa in cui uno commette peccato,
Lv 5,25 Come riparazione al Signore, porterà al sacerdote un ariete senza difetto, preso dal gregge, corrispondente al valore stabilito, per il sacrificio di riparazione.
Lv 5,26 Il sacerdote compirà per lui il rito espiatorio davanti al Signore e gli sarà perdonato, qualunque sia la mancanza di cui si è reso colpevole».


Lv 6,5 Il fuoco sarà tenuto acceso sull'altare e non lo si lascerà spegnere; il sacerdote vi brucerà legna ogni mattina, vi disporrà sopra l'olocausto e vi brucerà sopra il grasso dei sacrifici di comunione.
Lv 6,8 Il sacerdote preleverà una manciata di fior di farina, con il suo olio e con tutto l'incenso che è sopra l'oblazione, e la farà bruciare sull'altare come profumo gradito, in suo memoriale in onore del Signore.
Lv 6,10 Non si cuocerà con lievito; è la parte che ho loro assegnata delle offerte a me bruciate con il fuoco. È cosa santissima, come il sacrificio per il peccato e il sacrificio di riparazione.
Lv 6,13 «Questa è l'offerta che Aronne e i suoi figli presenteranno al Signore il giorno in cui riceveranno l'unzione: un decimo di efa di fior di farina, come oblazione perpetua, metà la mattina e metà la sera.
Lv 6,14 Essa sarà preparata con olio, nella teglia: la porterai ben stemperata; la presenterai a pezzi, come profumo gradito in onore del Signore.
Lv 6,19 Il sacerdote che l'avrà offerta come sacrificio per il peccato, potrà mangiarla; dovrà mangiarla in luogo santo, nel recinto della tenda del convegno.
Lv 7,5 Il sacerdote farà bruciare tutto questo sull'altare come sacrificio consumato dal fuoco in onore del Signore. Questo è un sacrificio di riparazione.
Lv 7,7 Il sacrificio di riparazione è come il sacrificio per il peccato: la stessa legge vale per ambedue; la vittima spetterà al sacerdote che avrà compiuto il rito espiatorio.
Lv 7,11 Questa è la legge del sacrificio di comunione, che si offrirà al Signore.
Lv 7,12 Se qualcuno lo offrirà in ringraziamento, offrirà, con il sacrificio di comunione, focacce senza lievito impastate con olio, schiacciate senza lievito unte con olio e fior di farina stemperata, in forma di focacce impastate con olio.
Lv 7,13 Insieme alle focacce di pane lievitato presenterà la sua offerta, in aggiunta al suo sacrificio di comunione offerto in ringraziamento.
Lv 7,14 Di ognuna di queste offerte una parte si presenterà come oblazione prelevata in onore del Signore; essa spetterà al sacerdote che ha sparso il sangue della vittima del sacrificio di comunione.
Lv 7,15 La carne del sacrificio di comunione offerto in ringraziamento dovrà mangiarsi il giorno stesso in cui esso viene offerto; non se ne lascerà nulla per il mattino seguente.

Lv 7,18 Se qualcuno mangia la carne del sacrificio di comunione il terzo giorno, l'offerente non sarà gradito; dell'offerta non gli sarà tenuto conto: sarà avariata e chi ne avrà mangiato subirà la pena della sua colpa.
Lv 7,20 se qualcuno mangerà la carne del sacrificio di comunione offerto al Signore e sarà in stato di impurità, costui sarà eliminato dal suo popolo.
Lv 7,21 Se qualcuno toccherà qualsiasi cosa impura - un'impurità umana, un animale impuro o qualsiasi cosa obbrobriosa - e poi mangerà la carne di un sacrificio di comunione offerto in onore del Signore, sarà eliminato dal suo popolo»».

Lv 7,29 «Parla agli Israeliti dicendo: «Chi offrirà al Signore il sacrificio di comunione porterà un'offerta al Signore, prelevandola dal sacrificio di comunione.
Lv 7,32 Darete anche, come contributo al sacerdote, la coscia destra dei vostri sacrifici di comunione.
Lv 7,33 Essa spetterà, come sua parte, al figlio di Aronne che avrà offerto il sangue e il grasso dei sacrifici di comunione.
Lv 7,34 Poiché, dai sacrifici di comunione offerti dagli Israeliti, io mi riservo il petto della vittima offerta con il rito di elevazione e la coscia della vittima offerta come contributo e li do al sacerdote Aronne e ai suoi figli per legge perenne, che gli Israeliti osserveranno»».

Lv 7,37 Questa è la legge per l'olocausto, l'oblazione, il sacrificio per il peccato, il sacrificio di riparazione, l'investitura e il sacrificio di comunione:
Lv 8,3 convoca tutta la comunità all'ingresso della tenda del convegno».
Lv 8,4 Mosè fece come il Signore gli aveva ordinato e la comunità fu convocata all'ingresso della tenda del convegno.
Lv 8,5 Mosè disse alla comunità: «Questo il Signore ha ordinato di fare».

Lv 8,9 Poi gli mise in capo il turbante e sul davanti del turbante pose la lamina d'oro, il sacro diadema, come il Signore aveva ordinato a Mosè.

Lv 8,13 Poi Mosè fece avvicinare i figli di Aronne, li vestì di tuniche, li cinse con le cinture e legò sul loro capo i turbanti, come il Signore aveva ordinato a Mosè.

Lv 8,15 Mosè lo scannò, ne prese del sangue, ne spalmò con il dito i corni attorno all'altare e purificò l'altare; poi sparse il resto del sangue alla base dell'altare e lo consacrò per compiere su di esso il rito espiatorio.
Lv 8,17 Ma bruciò nel fuoco fuori dell'accampamento il giovenco, cioè la sua pelle, la sua carne e gli escrementi, come il Signore gli aveva ordinato.

Lv 8,21 Dopo averne lavato le viscere e le zampe con acqua, fece bruciare tutto l'ariete sull'altare: fu un olocausto di profumo gradito, un sacrificio consumato dal fuoco in onore del Signore, come il Signore gli aveva ordinato.

Lv 8,27 Mise tutte queste cose sulle palme di Aronne e dei suoi figli e compì il rito di elevazione davanti al Signore.
Lv 8,29 Poi Mosè prese il petto dell'ariete e lo presentò con il rito di elevazione davanti al Signore; questa fu la parte dell'ariete del rito di investitura toccata a Mosè, come il Signore gli aveva ordinato.
Lv 8,31 Poi Mosè disse ad Aronne e ai suoi figli: «Fate cuocere la carne all'ingresso della tenda del convegno e là mangiatela con il pane che è nel canestro per il rito dell'investitura, come ho ordinato dicendo: La mangeranno Aronne e i suoi figli.
Lv 8,33 Per sette giorni non uscirete dall'ingresso della tenda del convegno, finché cioè non siano compiuti i giorni della vostra investitura, perché il rito della vostra investitura durerà sette giorni.
Lv 8,34 Come si è fatto oggi, così il Signore ha ordinato che si faccia per il rito espiatorio su di voi.
Lv 8,35 Rimarrete sette giorni all'ingresso della tenda del convegno, giorno e notte, osservando il comandamento del Signore, perché non moriate; così infatti mi è stato ordinato».

Lv 9,4 un toro e un ariete per il sacrificio di comunione, da immolare davanti al Signore, e infine un'oblazione impastata con olio, perché oggi il Signore si manifesterà a voi»».

Lv 9,5 Essi dunque condussero davanti alla tenda del convegno quanto Mosè aveva ordinato; tutta la comunità si avvicinò e restarono in piedi davanti al Signore.
Lv 9,7 Mosè disse ad Aronne: «Avvicìnati all'altare: offri il tuo sacrificio per il peccato e il tuo olocausto e compi il rito espiatorio in favore tuo e in favore del popolo; presenta anche l'offerta del popolo e compi per esso il rito espiatorio, come il Signore ha ordinato».

Lv 9,10 ma il grasso, i reni e il lobo del fegato della vittima per il peccato li fece bruciare sopra l'altare, come il Signore aveva ordinato a Mosè.
Lv 9,15 Poi presentò l'offerta del popolo. Prese il capro destinato al sacrificio per il peccato del popolo, lo scannò e lo offrì in sacrificio per il peccato, come il precedente.
Lv 9,18 Scannò il toro e l'ariete in sacrificio di comunione per il popolo. I figli di Aronne gli porsero il sangue ed egli lo sparse attorno all'altare.
Lv 9,21 I petti e la coscia destra Aronne li presentò con il rito di elevazione davanti al Signore, come Mosè aveva ordinato.

Lv 9,22 Aronne, alzate le mani verso il popolo, lo benedisse; poi discese, dopo aver compiuto il sacrificio per il peccato, l'olocausto e i sacrifici di comunione.
Lv 10,5 Essi si avvicinarono e li portarono via con le loro tuniche, fuori dell'accampamento, come Mosè aveva detto.
Lv 10,6 Ad Aronne, a Eleàzaro e a Itamàr, suoi figli, Mosè disse: «Non vi scarmigliate i capelli del capo e non vi stracciate le vesti, perché non moriate e il Signore non si adiri contro tutta la comunità; ma i vostri fratelli, tutta la casa d'Israele, facciano pure lutto per coloro che il Signore ha distrutto con il fuoco.
Lv 10,7 Non vi allontanate dall'ingresso della tenda del convegno, così che non moriate; perché l'olio dell'unzione del Signore è su di voi». Essi fecero come Mosè aveva detto.

Lv 10,14 La coscia della vittima offerta come contributo e il petto della vittima offerta con il rito di elevazione, li mangerete tu, i tuoi figli e le tue figlie con te in luogo puro; perché vi sono stati dati come parte tua e dei tuoi figli, tra i sacrifici di comunione degli Israeliti.
Lv 10,15 Essi porteranno, insieme con le parti grasse da bruciare, la coscia del contributo e il petto del rito di elevazione, perché siano ritualmente elevati davanti al Signore; questo spetterà a te e ai tuoi figli con te, per diritto perenne, come il Signore ha ordinato».

Lv 10,17 «Perché non avete mangiato la vittima del sacrificio per il peccato nel luogo santo? Infatti è cosa santissima. Il Signore ve l'ha data, perché tolga la colpa della comunità, compiendo per loro il rito espiatorio davanti al Signore.
Lv 10,18 Ecco, il sangue della vittima non è stato portato dentro il santuario; voi avreste dovuto mangiarla nel santuario, come io avevo ordinato».
Lv 12,2 «Parla agli Israeliti dicendo: «Se una donna sarà rimasta incinta e darà alla luce un maschio, sarà impura per sette giorni; sarà impura come nel tempo delle sue mestruazioni.

Lv 12,4 Poi ella resterà ancora trentatré giorni a purificarsi dal suo sangue; non toccherà alcuna cosa santa e non entrerà nel santuario, finché non siano compiuti i giorni della sua purificazione.
Lv 12,5 Ma se partorisce una femmina sarà impura due settimane come durante le sue mestruazioni; resterà sessantasei giorni a purificarsi del suo sangue.

Lv 12,6 Quando i giorni della sua purificazione per un figlio o per una figlia saranno compiuti, porterà al sacerdote all'ingresso della tenda del convegno un agnello di un anno come olocausto e un colombo o una tortora in sacrificio per il peccato.
Lv 12,8 Se non ha mezzi per offrire un agnello, prenderà due tortore o due colombi: uno per l'olocausto e l'altro per il sacrificio per il peccato. Il sacerdote compirà il rito espiatorio per lei ed ella sarà pura»».



Lv 13,3 Il sacerdote esaminerà la piaga sulla pelle del corpo: se il pelo della piaga è diventato bianco e la piaga appare come incavata rispetto alla pelle del corpo, è piaga di lebbra; il sacerdote, dopo averlo esaminato, dichiarerà quell'uomo impuro.
Lv 13,58 La veste o il tessuto o il manufatto o qualunque oggetto di cuoio che avrai lavato e dal quale la macchia sarà scomparsa, si laverà una seconda volta e sarà puro.
Lv 14,10 L'ottavo giorno prenderà due agnelli senza difetto, un'agnella di un anno senza difetto, tre decimi di efa di fior di farina, impastata con olio, come oblazione, e un log di olio;
Lv 14,11 il sacerdote che compie il rito di purificazione presenterà l'uomo che si purifica e le cose suddette davanti al Signore, all'ingresso della tenda del convegno.
Lv 14,12 Il sacerdote prenderà uno degli agnelli e lo presenterà come sacrificio di riparazione, con il log d'olio, e li offrirà con il rito di elevazione davanti al Signore.
Lv 14,13 Poi scannerà l'agnello nel luogo dove si scanna la vittima per il peccato e l'olocausto, cioè nel luogo santo. Come il sacrificio per il peccato, anche quello di riparazione spetta al sacerdote: è cosa santissima.
Lv 14,18 Il resto dell'olio che ha nella palma, il sacerdote lo verserà sul capo di colui che si purifica; il sacerdote compirà per lui il rito espiatorio davanti al Signore.
Lv 14,19 Poi il sacerdote offrirà il sacrificio per il peccato e compirà il rito espiatorio per colui che si purifica della sua impurità. Quindi scannerà l'olocausto.
Lv 14,20 Offerto l'olocausto e l'oblazione sull'altare, il sacerdote compirà per lui il rito espiatorio e sarà puro.

Lv 14,21 Se quel tale è povero e non ha mezzi sufficienti, prenderà un agnello come sacrificio di riparazione da offrire con il rito di elevazione, per compiere l'espiazione per lui, e un decimo di efa di fior di farina impastata con olio, come oblazione, e un log di olio.
Lv 14,29 Il resto dell'olio che ha nella palma, il sacerdote lo verserà sul capo di colui che si purifica, per compiere il rito espiatorio per lui davanti al Signore.
Lv 14,31 delle vittime che ha in mano, una l'offrirà come sacrificio per il peccato e l'altra come olocausto, insieme con l'oblazione. Il sacerdote compirà il rito espiatorio davanti al Signore per colui che si deve purificare.
Lv 14,35 il padrone della casa andrà a dichiararlo al sacerdote, dicendo: «Mi pare che in casa mia ci sia come della lebbra».
Lv 14,53 lascerà andare libero l'uccello vivo, fuori della città, nella campagna; così compirà il rito espiatorio per la casa ed essa sarà pura.

Lv 15,15 il quale ne offrirà uno come sacrificio per il peccato, l'altro come olocausto; il sacerdote compirà per lui il rito espiatorio davanti al Signore per la sua gonorrea.

Lv 15,25 La donna che ha un flusso di sangue per molti giorni, fuori del tempo delle mestruazioni, o che lo abbia più del normale, sarà impura per tutto il tempo del flusso, come durante le sue mestruazioni.
Lv 15,26 Ogni giaciglio sul quale si coricherà durante tutto il tempo del flusso sarà per lei come il giaciglio sul quale si corica quando ha le mestruazioni; ogni oggetto sul quale siederà sarà impuro, come lo è quando lei ha le mestruazioni.
Lv 15,30 Il sacerdote ne offrirà uno come sacrificio per il peccato e l'altro come olocausto e compirà per lei il rito espiatorio davanti al Signore, per il flusso che la rendeva impura.

Lv 16,5 Dalla comunità degli Israeliti prenderà due capri per il sacrificio per il peccato e un ariete per l'olocausto.
Lv 16,6 Aronne offrirà il proprio giovenco del sacrificio per il peccato e compirà il rito espiatorio per sé e per la sua casa.
Lv 16,10 invece il capro che è toccato in sorte ad Azazèl sarà posto vivo davanti al Signore, perché si compia il rito espiatorio su di esso e sia mandato poi ad Azazèl nel deserto.

Lv 16,11 Aronne offrirà il proprio giovenco del sacrificio per il peccato e compirà il rito espiatorio per sé e per la sua casa, e scannerà il proprio giovenco del sacrificio per il peccato.
Lv 16,17 Nessuno dovrà trovarsi nella tenda del convegno, da quando egli entrerà nel santuario per compiere il rito espiatorio fino a quando non sarà uscito e non avrà compiuto il rito espiatorio per sé, per la sua casa e per tutta la comunità d'Israele.

Lv 16,24 Laverà il suo corpo nell'acqua in luogo santo, indosserà le sue vesti e uscirà ad offrire il suo olocausto e l'olocausto del popolo e compirà il rito espiatorio per sé e per il popolo.
Lv 16,27 Farà portare fuori dall'accampamento il giovenco del sacrificio per il peccato e il capro del sacrificio per il peccato, il cui sangue è stato introdotto nel santuario per compiere il rito espiatorio; se ne bruceranno nel fuoco la pelle, la carne e gli escrementi.
Lv 16,30 poiché in quel giorno si compirà il rito espiatorio per voi, al fine di purificarvi da tutti i vostri peccati. Sarete purificati davanti al Signore.
Lv 16,32 Compirà il rito espiatorio il sacerdote che ha ricevuto l'unzione e l'investitura per succedere nel sacerdozio al posto di suo padre; si vestirà delle vesti di lino, delle vesti sacre.
Lv 16,33 Purificherà la parte più santa del santuario, purificherà la tenda del convegno e l'altare; farà l'espiazione per i sacerdoti e per tutto il popolo della comunità.
Lv 16,34 Questa sarà per voi una legge perenne: una volta all'anno si compirà il rito espiatorio in favore degli Israeliti, per tutti i loro peccati».
E si fece come il Signore aveva ordinato a Mosè.



Lv 17,4 e non lo porti all'ingresso della tenda del convegno, per presentarlo come offerta al Signore davanti alla Dimora del Signore, sarà considerato colpevole di delitto di sangue: ha sparso il sangue, e quest'uomo sarà eliminato dal suo popolo.
Lv 17,5 Perciò gli Israeliti, invece di immolare, come fanno, le loro vittime nei campi, le presenteranno in onore del Signore portandole al sacerdote all'ingresso della tenda del convegno, e le immoleranno in onore del Signore come sacrifici di comunione.
Lv 17,6 Il sacerdote ne spanderà il sangue sull'altare del Signore, all'ingresso della tenda del convegno, e farà bruciare il grasso come profumo gradito in onore del Signore.
Lv 18,3 Non farete come si fa nella terra d'Egitto dove avete abitato, né farete come si fa nella terra di Canaan dove io vi conduco, né imiterete i loro costumi.
Lv 18,22 Non ti coricherai con un uomo come si fa con una donna: è cosa abominevole.

Lv 18,26 Voi dunque osserverete le mie leggi e le mie prescrizioni e non commetterete nessuna di queste pratiche abominevoli: né colui che è nativo della terra, né il forestiero che dimora in mezzo a voi.
Lv 18,27 Poiché tutte queste cose abominevoli le ha commesse la gente che vi era prima di voi e la terra è divenuta impura.
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