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CEI 2008:   CEI 74:   TILC:    Mostra N.Versetto:     

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(Testo CEI2008)

Gen 1,2 La terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l'abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque.

Gen 3,6 Allora la donna vide che l'albero era buono da mangiare, gradevole agli occhi e desiderabile per acquistare saggezza; prese del suo frutto e ne mangiò, poi ne diede anche al marito, che era con lei, e anch'egli ne mangiò.
Gen 3,24 Scacciò l'uomo e pose a oriente del giardino di Eden i cherubini e la fiamma della spada guizzante, per custodire la via all'albero della vita.



Gen 4,15 Ma il Signore gli disse: «Ebbene, chiunque ucciderà Caino subirà la vendetta sette volte!». Il Signore impose a Caino un segno, perché nessuno, incontrandolo, lo colpisse.
Gen 4,16 Caino si allontanò dal Signore e abitò nella regione di Nod, a oriente di Eden.

Gen 4,20 Ada partorì Iabal: egli fu il padre di quanti abitano sotto le tende presso il bestiame.
Gen 6,14 Fatti un'arca di legno di cipresso; dividerai l'arca in scompartimenti e la spalmerai di bitume dentro e fuori.
Gen 6,15 Ecco come devi farla: l'arca avrà trecento cubiti di lunghezza, cinquanta di larghezza e trenta di altezza.
Gen 6,16 Farai nell'arca un tetto e, a un cubito più sopra, la terminerai; da un lato metterai la porta dell'arca. La farai a piani: inferiore, medio e superiore.

Gen 6,18 Ma con te io stabilisco la mia alleanza. Entrerai nell'arca tu e con te i tuoi figli, tua moglie e le mogli dei tuoi figli.
Gen 7,11 nell'anno seicentesimo della vita di Noè, nel secondo mese, il diciassette del mese, in quello stesso giorno, eruppero tutte le sorgenti del grande abisso e le cateratte del cielo si aprirono.
Gen 7,20 Le acque superarono in altezza di quindici cubiti i monti che avevano ricoperto.

Gen 8,2 Le fonti dell'abisso e le cateratte del cielo furono chiuse e fu trattenuta la pioggia dal cielo;
Gen 9,9 «Quanto a me, ecco io stabilisco la mia alleanza con voi e con i vostri discendenti dopo di voi,
Gen 9,11 Io stabilisco la mia alleanza con voi: non sarà più distrutta alcuna carne dalle acque del diluvio, né il diluvio devasterà più la terra».

Gen 9,13 Pongo il mio arco sulle nubi,
perché sia il segno dell'alleanza
tra me e la terra.

Gen 9,14 Quando ammasserò le nubi sulla terra
e apparirà l'arco sulle nubi,

Gen 9,16 L'arco sarà sulle nubi,
e io lo guarderò per ricordare l'alleanza eterna
tra Dio e ogni essere
che vive in ogni carne che è sulla terra».


Gen 9,17 Disse Dio a Noè: «Questo è il segno dell'alleanza che io ho stabilito tra me e ogni carne che è sulla terra».

Gen 10,28 Obal, Abimaèl, Saba,
Gen 11,2 Emigrando dall'oriente, gli uomini capitarono in una pianura nella regione di Sinar e vi si stabilirono.
Gen 11,3 Si dissero l'un l'altro: «Venite, facciamoci mattoni e cuociamoli al fuoco». Il mattone servì loro da pietra e il bitume da malta.
Gen 11,6 Il Signore disse: «Ecco, essi sono un unico popolo e hanno tutti un'unica lingua; questo è l'inizio della loro opera, e ora quanto avranno in progetto di fare non sarà loro impossibile.
Gen 11,31 Poi Terach prese Abram, suo figlio, e Lot, figlio di Aran, figlio cioè di suo figlio, e Sarài sua nuora, moglie di Abram suo figlio, e uscì con loro da Ur dei Caldei per andare nella terra di Canaan. Arrivarono fino a Carran e vi si stabilirono.

Gen 13,6 e il territorio non consentiva che abitassero insieme, perché avevano beni troppo grandi e non potevano abitare insieme.
Gen 13,7 Per questo sorse una lite tra i mandriani di Abram e i mandriani di Lot. I Cananei e i Perizziti abitavano allora nella terra.
Gen 13,12 Abram si stabilì nella terra di Canaan e Lot si stabilì nelle città della valle e piantò le tende vicino a Sòdoma.
Gen 13,18 Poi Abram si spostò con le sue tende e andò a stabilirsi alle Querce di Mamre, che sono ad Ebron, e vi costruì un altare al Signore.



Gen 14,2 costoro mossero guerra contro Bera re di Sòdoma, Birsa re di Gomorra, Sinab re di Adma, Semeber re di Seboìm, e contro il re di Bela, cioè Soar.
Gen 14,7 Poi mutarono direzione e vennero a En-Mispàt, cioè Kades, e devastarono tutto il territorio degli Amaleciti e anche degli Amorrei che abitavano a Casesòn-Tamar.
Gen 14,10 La valle di Siddìm era piena di pozzi di bitume; messi in fuga, il re di Sòdoma e il re di Gomorra vi caddero dentro, mentre gli altri fuggirono sulla montagna.
Gen 15,19 la terra dove abitano i Keniti, i Kenizziti, i Kadmoniti,
Gen 16,3 Così, al termine di dieci anni da quando Abram abitava nella terra di Canaan, Sarài, moglie di Abram, prese Agar l'Egiziana, sua schiava, e la diede in moglie ad Abram, suo marito.
Gen 16,12 Egli sarà come un asino selvatico;
la sua mano sarà contro tutti
e la mano di tutti contro di lui,
e abiterà di fronte a tutti i suoi fratelli».


Gen 17,3 Subito Abram si prostrò con il viso a terra e Dio parlò con lui:


Gen 17,7 Stabilirò la mia alleanza con te e con la tua discendenza dopo di te, di generazione in generazione, come alleanza perenne, per essere il Dio tuo e della tua discendenza dopo di te.
Gen 17,19 E Dio disse: «No, Sara, tua moglie, ti partorirà un figlio e lo chiamerai Isacco. Io stabilirò la mia alleanza con lui come alleanza perenne, per essere il Dio suo e della sua discendenza dopo di lui.
Gen 17,21 Ma stabilirò la mia alleanza con Isacco, che Sara ti partorirà a questa data l'anno venturo».
Gen 18,14 C'è forse qualche cosa d'impossibile per il Signore? Al tempo fissato tornerò da te tra un anno e Sara avrà un figlio».
Gen 18,26 Rispose il Signore: «Se a Sòdoma troverò cinquanta giusti nell'ambito della città, per riguardo a loro perdonerò a tutto quel luogo».
Gen 18,33 Come ebbe finito di parlare con Abramo, il Signore se ne andò e Abramo ritornò alla sua abitazione.



Gen 19,4 Non si erano ancora coricati, quand'ecco gli uomini della città, cioè gli abitanti di Sòdoma, si affollarono attorno alla casa, giovani e vecchi, tutto il popolo al completo.
Gen 19,25 Distrusse queste città e tutta la valle con tutti gli abitanti delle città e la vegetazione del suolo.
Gen 19,29 Così, quando distrusse le città della valle, Dio si ricordò di Abramo e fece sfuggire Lot alla catastrofe, mentre distruggeva le città nelle quali Lot aveva abitato.

Gen 19,30 Poi Lot partì da Soar e andò ad abitare sulla montagna con le sue due figlie, perché temeva di restare a Soar, e si stabilì in una caverna con le sue due figlie.
Gen 19,37 La maggiore partorì un figlio e lo chiamò Moab. Costui è il padre dei Moabiti, che esistono ancora oggi.
Gen 20,1 Abramo levò le tende, dirigendosi nella regione del Negheb, e si stabilì tra Kades e Sur; poi soggiornò come straniero a Gerar.
Gen 20,2 Siccome Abramo aveva detto della moglie Sara: «È mia sorella», Abimèlec, re di Gerar, mandò a prendere Sara.
Gen 20,3 Ma Dio venne da Abimèlec di notte, in sogno, e gli disse: «Ecco, stai per morire a causa della donna che tu hai preso; lei appartiene a suo marito».
Gen 20,4 Abimèlec, che non si era ancora accostato a lei, disse: «Mio Signore, vuoi far morire una nazione, anche se giusta?
Gen 20,8 Allora Abimèlec si alzò di mattina presto e chiamò tutti i suoi servi, ai quali riferì tutte queste cose, e quegli uomini si impaurirono molto.
Gen 20,9 Poi Abimèlec chiamò Abramo e gli disse: «Che cosa ci hai fatto? E che colpa ho commesso contro di te, perché tu abbia esposto me e il mio regno a un peccato tanto grande? Tu hai fatto a mio riguardo azioni che non si fanno».
Gen 20,10 Poi Abimèlec disse ad Abramo: «A che cosa miravi agendo in tal modo?».
Gen 20,14 Allora Abimèlec prese greggi e armenti, schiavi e schiave, li diede ad Abramo e gli restituì la moglie Sara.
Gen 20,15 Inoltre Abimèlec disse: «Ecco davanti a te il mio territorio: va' ad abitare dove ti piace!».
Gen 20,16 A Sara disse: «Ecco, ho dato mille pezzi d'argento a tuo fratello: sarà per te come un risarcimento di fronte a quanti sono con te. Così tu sei in tutto riabilitata».
Gen 20,17 Abramo pregò Dio e Dio guarì Abimèlec, sua moglie e le sue serve, sì che poterono ancora aver figli.
Gen 20,18 Il Signore, infatti, aveva reso sterili tutte le donne della casa di Abimèlec, per il fatto di Sara, moglie di Abramo.



Gen 21,8 Il bambino crebbe e fu svezzato e Abramo fece un grande banchetto quando Isacco fu svezzato.
Gen 21,20 E Dio fu con il fanciullo, che crebbe e abitò nel deserto e divenne un tiratore d'arco.
Gen 21,21 Egli abitò nel deserto di Paran e sua madre gli prese una moglie della terra d'Egitto.

Gen 21,22 In quel tempo Abimèlec con Picol, capo del suo esercito, disse ad Abramo: «Dio è con te in quello che fai.
Gen 21,25 Ma Abramo rimproverò Abimèlec a causa di un pozzo d'acqua, che i servi di Abimèlec avevano usurpato.
Gen 21,26 Abimèlec disse: «Io non so chi abbia fatto questa cosa: né tu me ne hai informato né io ne ho sentito parlare prima d'oggi».
Gen 21,27 Allora Abramo prese alcuni capi del gregge e dell'armento e li diede ad Abimèlec: tra loro due conclusero un'alleanza.
Gen 21,29 Abimèlec disse ad Abramo: «Che significano quelle sette agnelle che hai messo in disparte?».
Gen 21,32 E dopo che ebbero concluso l'alleanza a Bersabea, Abimèlec si alzò con Picol, capo del suo esercito, e ritornarono nel territorio dei Filistei.
Gen 22,17 io ti colmerò di benedizioni e renderò molto numerosa la tua discendenza, come le stelle del cielo e come la sabbia che è sul lido del mare; la tua discendenza si impadronirà delle città dei nemici.
Gen 22,19 Abramo tornò dai suoi servi; insieme si misero in cammino verso Bersabea e Abramo abitò a Bersabea.

Gen 22,24 Anche la sua concubina, chiamata Reumà, partorì figli: Tebach, Gacam, Tacas e Maacà.



Gen 23,6 «Ascolta noi, piuttosto, signore. Tu sei un principe di Dio in mezzo a noi: seppellisci il tuo morto nel migliore dei nostri sepolcri. Nessuno di noi ti proibirà di seppellire il tuo morto nel suo sepolcro».

Gen 24,3 e ti farò giurare per il Signore, Dio del cielo e Dio della terra, che non prenderai per mio figlio una moglie tra le figlie dei Cananei, in mezzo ai quali abito,
Gen 24,13 Ecco, io sto presso la fonte dell'acqua, mentre le figlie degli abitanti della città escono per attingere acqua.
Gen 24,37 E il mio padrone mi ha fatto giurare: «Non devi prendere per mio figlio una moglie tra le figlie dei Cananei, in mezzo ai quali abito,
Gen 24,46 Subito lei calò l'anfora e disse: «Bevi; anche ai tuoi cammelli darò da bere». Così io bevvi ed ella diede da bere anche ai cammelli.
Gen 24,62 Intanto Isacco rientrava dal pozzo di Lacai-Roì; abitava infatti nella regione del Negheb.
Gen 24,64 Alzò gli occhi anche Rebecca, vide Isacco e scese subito dal cammello.
Gen 25,4 I figli di Madian furono Efa, Efer, Enoc, Abidà ed Eldaà. Tutti questi sono i figli di Keturà.

Gen 25,6 Invece ai figli delle concubine, che aveva avuto, Abramo fece doni e, mentre era ancora in vita, li licenziò, mandandoli lontano da Isacco suo figlio, verso il levante, nella regione orientale.

Gen 25,11 Dopo la morte di Abramo, Dio benedisse il figlio di lui Isacco e Isacco abitò presso il pozzo di Lacai-Roì.

Gen 25,18 Egli abitò da Avìla fino a Sur, che è lungo il confine dell'Egitto in direzione di Assur. Egli si era stabilito di fronte a tutti i suoi fratelli.

Gen 25,26 Subito dopo, uscì il fratello e teneva in mano il calcagno di Esaù; fu chiamato Giacobbe. Isacco aveva sessant'anni quando essi nacquero.

Gen 25,27 I fanciulli crebbero ed Esaù divenne abile nella caccia, un uomo della steppa, mentre Giacobbe era un uomo tranquillo, che dimorava sotto le tende.
Gen 25,31 Giacobbe disse: «Vendimi subito la tua primogenitura».
Gen 25,33 Giacobbe allora disse: «Giuramelo subito». Quegli lo giurò e vendette la primogenitura a Giacobbe.
Gen 26,1 Venne una carestia nella terra, dopo quella che c'era stata ai tempi di Abramo, e Isacco andò a Gerar presso Abimèlec, re dei Filistei.
Gen 26,2 Gli apparve il Signore e gli disse: «Non scendere in Egitto, abita nella terra che io ti indicherò,
Gen 26,8 Era là da molto tempo, quando Abimèlec, re dei Filistei, si affacciò alla finestra e vide Isacco scherzare con la propria moglie Rebecca.
Gen 26,9 Abimèlec chiamò Isacco e disse: «Sicuramente ella è tua moglie. E perché tu hai detto: «È mia sorella»?». Gli rispose Isacco: «Perché mi son detto: che io non abbia a morire per causa di lei!».
Gen 26,10 Riprese Abimèlec: «Perché ti sei comportato così con noi? Poco ci mancava che qualcuno del popolo si unisse a tua moglie e tu attirassi su di noi una colpa».
Gen 26,11 Abimèlec diede quest'ordine a tutto il popolo: «Chi tocca quest'uomo o sua moglie sarà messo a morte!».

Gen 26,16 Abimèlec disse a Isacco: «Vattene via da noi, perché tu sei molto più potente di noi».
Gen 26,17 Isacco andò via di là, si accampò lungo il torrente di Gerar e vi si stabilì.
Gen 26,26 Intanto Abimèlec da Gerar era andato da lui, insieme con Acuzzàt, suo consigliere, e Picol, capo del suo esercito.
Gen 26,28 Gli risposero: «Abbiamo visto che il Signore è con te e abbiamo detto: vi sia tra noi un giuramento, tra noi e te, e concludiamo un'alleanza con te:
Gen 26,29 tu non ci farai alcun male, come noi non ti abbiamo toccato e non ti abbiamo fatto se non del bene e ti abbiamo lasciato andare in pace. Tu sei ora un uomo benedetto dal Signore».
Gen 26,32 Proprio in quel giorno arrivarono i servi di Isacco e lo informarono a proposito del pozzo che avevano scavato e gli dissero: «Abbiamo trovato l'acqua».
Gen 27,9 Va' subito al gregge e prendimi di là due bei capretti; io preparerò un piatto per tuo padre, secondo il suo gusto.
Gen 27,27 Gli si avvicinò e lo baciò. Isacco aspirò l'odore degli abiti di lui e lo benedisse:

«Ecco, l'odore del mio figlio
come l'odore di un campo
che il Signore ha benedetto.

Gen 27,39 Allora suo padre Isacco prese la parola e gli disse:

«Ecco, la tua abitazione
sarà lontano dalle terre grasse,
lontano dalla rugiada del cielo dall'alto.

Gen 28,17 Ebbe timore e disse: «Quanto è terribile questo luogo! Questa è proprio la casa di Dio, questa è la porta del cielo».
Gen 29,29 Làbano diede come schiava, alla figlia Rachele, la sua schiava Bila.
Gen 30,3 Allora ella rispose: «Ecco la mia serva Bila: unisciti a lei, partorisca sulle mie ginocchia cosicché, per mezzo di lei, abbia anch'io una mia prole».
Gen 30,4 Così ella gli diede in moglie la propria schiava Bila e Giacobbe si unì a lei.
Gen 30,5 Bila concepì e partorì a Giacobbe un figlio.
Gen 30,7 Bila, la schiava di Rachele, concepì ancora e partorì a Giacobbe un secondo figlio.
Gen 30,15 Ma Lia rispose: «Ti sembra poco avermi portato via il marito, perché ora tu voglia portare via anche le mandragore di mio figlio?». Riprese Rachele: «Ebbene, Giacobbe si corichi pure con te questa notte, ma dammi in cambio le mandragore di tuo figlio».
Gen 30,26 Dammi le mogli, per le quali ti ho servito, e i miei bambini, perché possa partire: tu conosci il servizio che ti ho prestato».
Gen 30,35 In quel giorno mise da parte i capri striati e chiazzati e tutte le capre punteggiate e chiazzate, ogni capo che aveva del bianco, e ogni capo di colore scuro tra le pecore. Li affidò ai suoi figli
Gen 30,36 e stabilì una distanza di tre giorni di cammino tra sé e Giacobbe, mentre Giacobbe pascolava l'altro bestiame di Làbano.

Gen 30,37 Ma Giacobbe prese rami freschi di pioppo, di mandorlo e di platano, ne intagliò la corteccia a strisce bianche, mettendo a nudo il bianco dei rami.
Gen 31,7 mentre vostro padre si è beffato di me e ha cambiato dieci volte il mio salario; ma Dio non gli ha permesso di farmi del male.
Gen 31,14 Rachele e Lia gli risposero: «Abbiamo forse ancora una parte o una eredità nella casa di nostro padre?
Gen 31,41 Vent'anni sono stato in casa tua: ho servito quattordici anni per le tue due figlie e sei anni per il tuo gregge e tu hai cambiato il mio salario dieci volte.
Gen 31,42 Se il Dio di mio padre, il Dio di Abramo e il Terrore di Isacco non fosse stato con me, tu ora mi avresti licenziato a mani vuote; ma Dio ha visto la mia afflizione e la fatica delle mie mani e la scorsa notte egli ha fatto da arbitro».

Gen 32,12 Salvami dalla mano di mio fratello, dalla mano di Esaù, perché io ho paura di lui: che egli non arrivi e colpisca me e, senza riguardi, madri e bambini!
Gen 32,13 Eppure tu hai detto: «Ti farò del bene e renderò la tua discendenza tanto numerosa come la sabbia del mare, che non si può contare»».
Gen 32,23 Durante quella notte egli si alzò, prese le due mogli, le due schiave, i suoi undici bambini e passò il guado dello Iabbok.
Gen 33,1 Giacobbe alzò gli occhi e vide arrivare Esaù, che aveva con sé quattrocento uomini. Allora distribuì i bambini tra Lia, Rachele e le due schiave;
Gen 33,2 alla testa mise le schiave con i loro bambini, più indietro Lia con i suoi bambini e più indietro Rachele e Giuseppe.
Gen 33,5 Alzàti gli occhi, vide le donne e i bambini e domandò: «Chi sono questi con te?». Giacobbe rispose: «Sono i bambini che Dio si è compiaciuto di dare al tuo servo».
Gen 33,6 Allora si fecero avanti le schiave con i loro bambini e si prostrarono.
Gen 33,7 Si fecero avanti anche Lia e i suoi bambini e si prostrarono e infine si fecero avanti Giuseppe e Rachele e si prostrarono.
Gen 33,13 Gli rispose: «Il mio signore sa che i bambini sono delicati e che devo aver cura delle greggi e degli armenti che allattano: se si affaticassero anche un giorno solo, tutte le bestie morirebbero.
Gen 33,14 Il mio signore passi prima del suo servo, mentre io mi sposterò con mio agio, tenendo il passo di questo bestiame che mi precede e dei bambini, finché arriverò presso il mio signore in Seir».
Gen 34,10 Abiterete con noi e la terra sarà a vostra disposizione; potrete risiedervi, percorrerla in lungo e in largo e acquistare proprietà».

Gen 34,16 In tal caso noi vi daremo le nostre figlie e ci prenderemo le vostre, abiteremo con voi e diventeremo un solo popolo.
Gen 34,21 «Questi uomini sono gente pacifica con noi: abitino pure con noi nel territorio e lo percorrano in lungo e in largo; esso è molto ampio per loro in ogni direzione. Noi potremo prendere in moglie le loro figlie e potremo dare loro le nostre.
Gen 34,22 Ma questi uomini a una condizione acconsentiranno ad abitare con noi, per diventare un unico popolo: se noi circoncidiamo ogni nostro maschio come loro stessi sono circoncisi.
Gen 34,23 I loro armenti, la loro ricchezza e tutto il loro bestiame non diverranno forse nostri? Accontentiamoli dunque, e possano abitare con noi!».
Gen 34,29 Portarono via come bottino tutte le loro ricchezze, tutti i loro bambini e le loro donne e saccheggiarono quanto era nelle case.
Gen 34,30 Allora Giacobbe disse a Simeone e a Levi: «Voi mi avete rovinato, rendendomi odioso agli abitanti della regione, ai Cananei e ai Perizziti. Io ho solo pochi uomini; se essi si raduneranno contro di me, mi vinceranno e io sarò annientato con la mia casa».
Gen 35,1 Dio disse a Giacobbe: «Àlzati, sali a Betel e abita là; costruisci in quel luogo un altare al Dio che ti è apparso quando fuggivi lontano da Esaù, tuo fratello».
Gen 35,2 Allora Giacobbe disse alla sua famiglia e a quanti erano con lui: «Eliminate gli dèi degli stranieri che avete con voi, purificatevi e cambiate gli abiti.
Gen 35,22 Mentre Israele abitava in quel territorio, Ruben andò a unirsi con Bila, concubina del padre, e Israele lo venne a sapere.
I figli di Giacobbe furono dodici.
Gen 35,25 figli di Bila, schiava di Rachele: Dan e Nèftali;
Gen 36,7 Infatti i loro possedimenti erano troppo grandi perché essi potessero abitare insieme, e il territorio dove soggiornavano come forestieri non bastava a sostenerli a causa del loro bestiame.
Gen 36,8 Così Esaù si stabilì sulle montagne di Seir. Esaù è Edom.

Gen 36,12 Timna era concubina di Elifaz, figlio di Esaù, e gli generò Amalèk. Questi sono i figli di Ada, moglie di Esaù.
Gen 36,20 Questi sono i figli di Seir l'Urrita, che abitano la regione: Lotan, Sobal, Sibeon, Anà,
Gen 36,27 I figli di Eser sono Bilan, Zaavan e Akan.
Gen 37,1 Giacobbe si stabilì nella terra dove suo padre era stato forestiero, nella terra di Canaan.

Gen 37,2 Questa è la discendenza di Giacobbe.
Giuseppe all'età di diciassette anni pascolava il gregge con i suoi fratelli. Essendo ancora giovane, stava con i figli di Bila e i figli di Zilpa, mogli di suo padre. Ora Giuseppe riferì al padre di chiacchiere maligne su di loro.
Gen 37,32 Poi mandarono al padre la tunica con le maniche lunghe e gliela fecero pervenire con queste parole: «Abbiamo trovato questa; per favore, verifica se è la tunica di tuo figlio o no».
Gen 38,1 In quel tempo Giuda si separò dai suoi fratelli e si stabilì presso un uomo di Adullàm, di nome Chira.
Gen 38,14 Allora Tamar si tolse gli abiti vedovili, si coprì con il velo e se lo avvolse intorno, poi si pose a sedere all'ingresso di Enàim, che è sulla strada per Timna. Aveva visto infatti che Sela era ormai cresciuto, ma lei non gli era stata data in moglie.
Gen 38,19 Poi si alzò e se ne andò; si tolse il velo e riprese gli abiti vedovili.
Gen 39,9 Lui stesso non conta più di me in questa casa; non mi ha proibito nient'altro, se non te, perché sei sua moglie. Come dunque potrei fare questo grande male e peccare contro Dio?».
Gen 40,8 Gli risposero: «Abbiamo fatto un sogno e non c'è chi lo interpreti». Giuseppe replicò loro: «Non è forse Dio che ha in suo potere le interpretazioni? Raccontatemi dunque».

Gen 40,16 Allora il capo dei panettieri, vedendo che l'interpretazione era favorevole, disse a Giuseppe: «Quanto a me, nel mio sogno tenevo sul capo tre canestri di pane bianco
Gen 40,17 e nel canestro che stava di sopra c'era ogni sorta di cibi per il faraone, quali si preparano dai panettieri. Ma gli uccelli li mangiavano dal canestro che avevo sulla testa».

Gen 41,14 Allora il faraone convocò Giuseppe. Lo fecero uscire in fretta dal sotterraneo; egli si rase, si cambiò gli abiti e si presentò al faraone.
Gen 41,15 Il faraone disse a Giuseppe: «Ho fatto un sogno e nessuno sa interpretarlo; ora io ho sentito dire di te che ti basta ascoltare un sogno per interpretarlo subito».
Gen 41,42 Il faraone si tolse di mano l'anello e lo pose sulla mano di Giuseppe; lo rivestì di abiti di lino finissimo e gli pose al collo un monile d'oro.
Gen 41,43 Lo fece salire sul suo secondo carro e davanti a lui si gridava: «Abrech». E così lo si stabilì su tutta la terra d'Egitto.
Gen 41,49 Giuseppe ammassò il grano come la sabbia del mare, in grandissima quantità, così che non se ne fece più il computo, perché era incalcolabile.

Gen 42,13 Allora essi dissero: «Dodici sono i tuoi servi; siamo fratelli, figli di un solo uomo, che abita nella terra di Canaan; ora il più giovane è presso nostro padre e uno non c'è più».
Gen 42,21 Si dissero allora l'un l'altro: «Certo su di noi grava la colpa nei riguardi di nostro fratello, perché abbiamo visto con quale angoscia ci supplicava e non lo abbiamo ascoltato. Per questo ci ha colpiti quest'angoscia».
Gen 42,31 Gli abbiamo detto: «Noi siamo sinceri; non siamo spie!
Gen 43,7 Risposero: «Quell'uomo ci ha interrogati con insistenza intorno a noi e alla nostra parentela: «È ancora vivo vostro padre? Avete qualche altro fratello?». E noi abbiamo risposto secondo queste domande. Come avremmo potuto sapere che egli avrebbe detto: «Conducete qui vostro fratello»?».

Gen 43,8 Giuda disse a Israele suo padre: «Lascia venire il giovane con me; prepariamoci a partire per sopravvivere e non morire, noi, tu e i nostri bambini.
Gen 43,21 Quando fummo arrivati a un luogo per passarvi la notte, aprimmo i sacchi ed ecco, il denaro di ciascuno si trovava alla bocca del suo sacco: proprio il nostro denaro con il suo peso esatto. Noi ora l'abbiamo portato indietro
Gen 43,22 e, per acquistare i viveri, abbiamo portato con noi altro denaro. Non sappiamo chi abbia messo nei sacchi il nostro denaro!».
Gen 43,30 Giuseppe si affrettò a uscire, perché si era commosso nell'intimo alla presenza di suo fratello e sentiva il bisogno di piangere; entrò nella sua camera e pianse.
Gen 44,8 Ecco, se ti abbiamo riportato dalla terra di Canaan il denaro che abbiamo trovato alla bocca dei nostri sacchi, come avremmo potuto rubare argento o oro dalla casa del tuo padrone?
Gen 44,20 E noi avevamo risposto al mio signore: «Abbiamo un padre vecchio e un figlio ancora giovane natogli in vecchiaia, il fratello che aveva è morto ed egli è rimasto l'unico figlio di quella madre e suo padre lo ama».
Gen 45,8 Dunque non siete stati voi a mandarmi qui, ma Dio. Egli mi ha stabilito padre per il faraone, signore su tutta la sua casa e governatore di tutto il territorio d'Egitto.
Gen 45,9 Affrettatevi a salire da mio padre e ditegli: «Così dice il tuo figlio Giuseppe: Dio mi ha stabilito signore di tutto l'Egitto. Vieni quaggiù presso di me senza tardare.
Gen 45,10 Abiterai nella terra di Gosen e starai vicino a me tu con i tuoi figli e i figli dei tuoi figli, le tue greggi e i tuoi armenti e tutti i tuoi averi.
Gen 45,19 Quanto a te, da' loro questo comando: «Fate così: prendete con voi dalla terra d'Egitto carri per i vostri bambini e le vostre donne, caricate vostro padre e venite.
Gen 45,20 Non abbiate rincrescimento per i vostri beni, perché il meglio di tutta la terra d'Egitto sarà vostro»».

Gen 45,22 Diede a tutti un cambio di abiti per ciascuno, ma a Beniamino diede trecento sicli d'argento e cinque cambi di abiti.
Gen 46,5 Giacobbe partì da Bersabea e i figli d'Israele fecero salire il loro padre Giacobbe, i loro bambini e le loro donne sui carri che il faraone aveva mandato per trasportarlo.
Gen 46,25 Questi sono i figli di Bila, che Làbano diede come schiava alla figlia Rachele, ed ella li partorì a Giacobbe; in tutto sette persone.

Gen 47,4 E dissero al faraone: «Siamo venuti per soggiornare come forestieri nella regione, perché non c'è più pascolo per il gregge dei tuoi servi; infatti è grave la carestia nella terra di Canaan. E ora lascia che i tuoi servi si stabiliscano nella terra di Gosen!».

Gen 47,12 Giuseppe provvide al sostentamento del padre, dei fratelli e di tutta la famiglia di suo padre, secondo il numero dei bambini.

Gen 47,14 Giuseppe raccolse tutto il denaro che si trovava nella terra d'Egitto e nella terra di Canaan in cambio del grano che essi acquistavano; Giuseppe consegnò questo denaro alla casa del faraone.

Gen 47,16 Rispose Giuseppe: «Se non c'è più denaro, cedetemi il vostro bestiame e io vi darò pane in cambio del vostro bestiame».
Gen 47,17 Condussero così a Giuseppe il loro bestiame e Giuseppe diede loro il pane in cambio dei cavalli e delle pecore, dei buoi e degli asini; così in quell'anno li nutrì di pane in cambio di tutto il loro bestiame.

Gen 47,19 Perché dovremmo perire sotto i tuoi occhi, noi e la nostra terra? Acquista noi e la nostra terra in cambio di pane e diventeremo servi del faraone noi con la nostra terra; ma dacci di che seminare, così che possiamo vivere e non morire e il suolo non diventi un deserto!».
Gen 47,24 Ma quando vi sarà il raccolto, voi ne darete un quinto al faraone e quattro parti saranno vostre, per la semina dei campi, per il nutrimento vostro e di quelli di casa vostra e per il nutrimento dei vostri bambini».
Gen 47,27 Gli Israeliti intanto si stabilirono nella terra d'Egitto, nella regione di Gosen, ebbero proprietà e furono fecondi e divennero molto numerosi.

Gen 49,12 scuri ha gli occhi più del vino
e bianchi i denti più del latte.

Gen 49,25 Per il Dio di tuo padre: egli ti aiuti,
e per il Dio l'Onnipotente: egli ti benedica!
Con benedizioni del cielo dall'alto,
benedizioni dell'abisso nel profondo,
benedizioni delle mammelle e del grembo.

Gen 50,8 tutta la casa di Giuseppe, i suoi fratelli e la casa di suo padre. Lasciarono nella regione di Gosen soltanto i loro bambini, le loro greggi e i loro armenti.
Gen 50,11 I Cananei che abitavano la terra videro il lutto all'aia di Atad e dissero: «È un lutto grave questo per gli Egiziani». Per questo la si chiamò Abel-Misràim; essa si trova al di là del Giordano.

Gen 50,15 Ma i fratelli di Giuseppe cominciarono ad aver paura, dato che il loro padre era morto, e dissero: «Chissà se Giuseppe non ci tratterà da nemici e non ci renderà tutto il male che noi gli abbiamo fatto?».
Gen 50,21 Dunque non temete, io provvederò al sostentamento per voi e per i vostri bambini». Così li consolò parlando al loro cuore.

Gen 50,22 Giuseppe con la famiglia di suo padre abitò in Egitto; egli visse centodieci anni.
Es 1,17 Ma le levatrici temettero Dio: non fecero come aveva loro ordinato il re d'Egitto e lasciarono vivere i bambini.
Es 1,18 Il re d'Egitto chiamò le levatrici e disse loro: «Perché avete fatto questo e avete lasciato vivere i bambini?».
Es 2,3 Ma non potendo tenerlo nascosto più oltre, prese per lui un cestello di papiro, lo spalmò di bitume e di pece, vi adagiò il bambino e lo depose fra i giunchi sulla riva del Nilo.
Es 2,4 La sorella del bambino si pose a osservare da lontano che cosa gli sarebbe accaduto.

Es 2,6 L'aprì e vide il bambino: ecco, il piccolo piangeva. Ne ebbe compassione e disse: «È un bambino degli Ebrei».
Es 2,7 La sorella del bambino disse allora alla figlia del faraone: «Devo andare a chiamarti una nutrice tra le donne ebree, perché allatti per te il bambino?».
Es 2,8 «Va'», rispose la figlia del faraone. La fanciulla andò a chiamare la madre del bambino.
Es 2,9 La figlia del faraone le disse: «Porta con te questo bambino e allattalo per me; io ti darò un salario». La donna prese il bambino e lo allattò.
Es 2,10 Quando il bambino fu cresciuto, lo condusse alla figlia del faraone. Egli fu per lei come un figlio e lo chiamò Mosè, dicendo: «Io l'ho tratto dalle acque!».

Es 2,12 Voltatosi attorno e visto che non c'era nessuno, colpì a morte l'Egiziano e lo sotterrò nella sabbia.
Es 2,21 Così Mosè accettò di abitare con quell'uomo, che gli diede in moglie la propria figlia Sipporà.
Es 4,6 Il Signore gli disse ancora: «Introduci la mano nel seno!». Egli si mise in seno la mano e poi la ritirò: ecco, la sua mano era diventata lebbrosa, bianca come la neve.
Es 5,6 In quel giorno il faraone diede questi ordini ai sovrintendenti del popolo e agli scribi:
Es 5,8 Però voi dovete esigere il numero di mattoni che facevano finora, senza ridurlo. Sono fannulloni; per questo protestano: «Vogliamo partire, dobbiamo sacrificare al nostro Dio!».
Es 5,10 I sovrintendenti del popolo e gli scribi uscirono e riferirono al popolo: «Così dice il faraone: «Io non vi fornisco più paglia.
Es 5,14 Bastonarono gli scribi degli Israeliti, quelli che i sovrintendenti del faraone avevano costituito loro capi, dicendo: «Perché non avete portato a termine né ieri né oggi il vostro numero di mattoni come prima?».

Es 5,15 Allora gli scribi degli Israeliti vennero dal faraone a reclamare, dicendo: «Perché tratti così noi tuoi servi?
Es 5,17 Rispose: «Fannulloni siete, fannulloni! Per questo dite: «Vogliamo partire, dobbiamo sacrificare al Signore».
Es 5,19 Gli scribi degli Israeliti si videro in difficoltà, sentendosi dire: «Non diminuirete affatto il numero giornaliero dei mattoni».
Es 6,4 Ho anche stabilito la mia alleanza con loro, per dar loro la terra di Canaan, la terra delle loro migrazioni, nella quale furono forestieri.
Es 6,23 Aronne prese in moglie Elisabetta, figlia di Amminadàb, sorella di Nacson, dalla quale ebbe i figli Nadab, Abiu, Eleàzaro e Itamàr.

Es 6,24 Figli di Core: Assir, Elkanà e Abiasàf; queste sono le famiglie dei Coriti.

Es 7,14 Il Signore disse a Mosè: «Il cuore del faraone è irremovibile: si rifiuta di lasciar partire il popolo.
Es 7,15 Va' dal faraone al mattino, quando uscirà verso le acque. Tu starai ad attenderlo sulla riva del Nilo, tenendo in mano il bastone che si è cambiato in serpente.
Es 10,10 Rispose: «Così sia il Signore con voi, com'è vero che io intendo lasciar partire voi e i vostri bambini! Badate però che voi avete cattive intenzioni.
Es 10,19 Il Signore cambiò la direzione del vento e lo fece soffiare dal mare con grande forza: esso portò via le cavallette e le abbatté nel Mar Rosso; non rimase neppure una cavalletta in tutta la terra d'Egitto.
Es 10,23 Non si vedevano più l'un l'altro e per tre giorni nessuno si poté muovere dal suo posto. Ma per tutti gli Israeliti c'era luce là dove abitavano.

Es 10,24 Allora il faraone convocò Mosè e disse: «Partite, servite il Signore! Solo rimangano le vostre greggi e i vostri armenti. Anche i vostri bambini potranno partire con voi».
Es 10,26 Anche il nostro bestiame partirà con noi: neppure un'unghia ne resterà qui. Perché da esso noi dobbiamo prelevare le vittime per servire il Signore, nostro Dio, e noi non sapremo quel che dovremo sacrificare al Signore finché non saremo arrivati in quel luogo».
Es 12,20 Non mangerete nulla di lievitato; in tutte le vostre abitazioni mangerete azzimi»».

Es 12,22 Prenderete un fascio di issòpo, lo intingerete nel sangue che sarà nel catino e spalmerete l'architrave ed entrambi gli stipiti con il sangue del catino. Nessuno di voi esca dalla porta della sua casa fino al mattino.
Es 12,37 Gli Israeliti partirono da Ramses alla volta di Succot, in numero di seicentomila uomini adulti, senza contare i bambini.
Es 13,4 In questo giorno del mese di Abìb voi uscite.
Es 14,5 Quando fu riferito al re d'Egitto che il popolo era fuggito, il cuore del faraone e dei suoi ministri si rivolse contro il popolo. Dissero: «Che cosa abbiamo fatto, lasciando che Israele si sottraesse al nostro servizio?».
Es 14,13 Mosè rispose: «Non abbiate paura! Siate forti e vedrete la salvezza del Signore, il quale oggi agirà per voi; perché gli Egiziani che voi oggi vedete, non li rivedrete mai più!
Es 14,19 L'angelo di Dio, che precedeva l'accampamento d'Israele, cambiò posto e passò indietro. Anche la colonna di nube si mosse e dal davanti passò dietro.
Es 15,1 Allora Mosè e gli Israeliti cantarono questo canto al Signore e dissero:

«Voglio cantare al Signore,
perché ha mirabilmente trionfato:
cavallo e cavaliere
ha gettato nel mare.


Es 15,5 Gli abissi li ricoprirono,
sprofondarono come pietra.


Es 15,8 Al soffio della tua ira
si accumularono le acque,
si alzarono le onde come un argine,
si rappresero gli abissi nel fondo del mare.


Es 15,11 Chi è come te fra gli dèi, Signore?
Chi è come te, maestoso in santità,
terribile nelle imprese,
autore di prodigi?


Es 15,14 Udirono i popoli: sono atterriti.
L'angoscia afferrò gli abitanti della Filistea.

Es 15,15 Allora si sono spaventati i capi di Edom,
il pànico prende i potenti di Moab;
hanno tremato tutti gli abitanti di Canaan.


Es 15,16 Piómbino su di loro
paura e terrore;
per la potenza del tuo braccio
restino muti come pietra,
finché sia passato il tuo popolo, Signore,
finché sia passato questo tuo popolo,
che ti sei acquistato.


Es 15,21 Maria intonò per loro il ritornello:

«Cantate al Signore,
perché ha mirabilmente trionfato:
cavallo e cavaliere
ha gettato nel mare!».


Es 16,31 La casa d'Israele lo chiamò manna. Era simile al seme del coriandolo e bianco; aveva il sapore di una focaccia con miele.

Es 16,35 Gli Israeliti mangiarono la manna per quarant'anni, fino al loro arrivo in una terra abitata: mangiarono la manna finché non furono arrivati ai confini della terra di Canaan.
Es 20,20 Mosè disse al popolo: «Non abbiate timore: Dio è venuto per mettervi alla prova e perché il suo timore sia sempre su di voi e non pecchiate».
Es 21,10 Se egli prende in moglie un'altra, non diminuirà alla prima il nutrimento, il vestiario, la coabitazione.
Es 21,22 Quando alcuni uomini litigano e urtano una donna incinta, così da farla abortire, se non vi è altra disgrazia, si esigerà un'ammenda, secondo quanto imporrà il marito della donna, e il colpevole pagherà attraverso un arbitrato.
Es 23,15 Osserverai la festa degli Azzimi: per sette giorni mangerai azzimi, come ti ho ordinato, nella ricorrenza del mese di Abìb, perché in esso sei uscito dall'Egitto.
Non si dovrà comparire davanti a me a mani vuote.

Es 23,21 Abbi rispetto della sua presenza, da' ascolto alla sua voce e non ribellarti a lui; egli infatti non perdonerebbe la vostra trasgressione, perché il mio nome è in lui.
Es 23,31 Stabilirò il tuo confine dal Mar Rosso fino al mare dei Filistei e dal deserto fino al Fiume, perché ti consegnerò in mano gli abitanti della terra e li scaccerò dalla tua presenza.
Es 23,33 essi non abiteranno più nella tua terra, altrimenti ti farebbero peccare contro di me, perché tu serviresti i loro dèi e ciò diventerebbe una trappola per te».



Es 24,1 Il Signore disse a Mosè: «Sali verso il Signore tu e Aronne, Nadab e Abiu e settanta anziani d'Israele; voi vi prostrerete da lontano,
Es 24,9 Mosè salì con Aronne, Nadab, Abiu e i settanta anziani d'Israele.
Es 25,4 tessuti di porpora viola e rossa, di scarlatto, di bisso e di pelo di capra,
Es 25,8 Essi mi faranno un santuario e io abiterò in mezzo a loro.
Es 25,10 Faranno dunque un'arca di legno di acacia: avrà due cubiti e mezzo di lunghezza, un cubito e mezzo di larghezza, un cubito e mezzo di altezza.
Es 25,17 Farai il propiziatorio, d'oro puro; avrà due cubiti e mezzo di lunghezza e un cubito e mezzo di larghezza.
Es 25,18 Farai due cherubini d'oro: li farai lavorati a martello sulle due estremità del propiziatorio.
Es 25,19 Fa' un cherubino a una estremità e un cherubino all'altra estremità. Farete i cherubini alle due estremità del propiziatorio.
Es 25,20 I cherubini avranno le due ali spiegate verso l'alto, proteggendo con le ali il propiziatorio; saranno rivolti l'uno verso l'altro e le facce dei cherubini saranno rivolte verso il propiziatorio.
Es 25,22 Io ti darò convegno in quel luogo: parlerò con te da sopra il propiziatorio, in mezzo ai due cherubini che saranno sull'arca della Testimonianza, dandoti i miei ordini riguardo agli Israeliti.

Es 25,23 Farai una tavola di legno di acacia: avrà due cubiti di lunghezza, un cubito di larghezza, un cubito e mezzo di altezza.
Es 25,31 Farai anche un candelabro d'oro puro. Il candelabro sarà lavorato a martello, il suo fusto e i suoi bracci; i suoi calici, i suoi bulbi e le sue corolle saranno tutti di un pezzo.
Es 25,34 Il fusto del candelabro avrà quattro calici in forma di fiore di mandorlo, con i loro bulbi e le loro corolle:
Es 25,36 I bulbi e i relativi bracci saranno tutti di un pezzo: il tutto sarà formato da una sola massa d'oro puro lavorata a martello.
Es 26,1 Quanto alla Dimora, la farai con dieci teli di bisso ritorto, di porpora viola, di porpora rossa e di scarlatto. Vi farai figure di cherubini, lavoro d'artista.
Es 26,2 La lunghezza di un telo sarà di ventotto cubiti; la larghezza di quattro cubiti per un telo; la stessa dimensione per tutti i teli.
Es 26,6 Farai cinquanta fibbie d'oro e unirai i teli l'uno all'altro mediante le fibbie, così la Dimora formerà un tutto unico.
Es 26,8 La lunghezza di un telo sarà di trenta cubiti; la larghezza di quattro cubiti per un telo; la stessa dimensione per gli undici teli.
Es 26,11 Farai cinquanta fibbie di bronzo, introdurrai le fibbie nei cordoni e unirai insieme la tenda; così essa formerà un tutto unico.
Es 26,13 Il cubito in eccedenza da una parte, come il cubito in eccedenza dall'altra parte, nel senso della lunghezza dei teli della tenda, ricadranno sui due lati della Dimora, per coprirla da una parte e dall'altra.
Es 26,16 La lunghezza di un'asse sarà dieci cubiti e un cubito e mezzo la larghezza.
Es 26,24 Esse saranno formate ciascuna da due pezzi uguali abbinati e perfettamente congiunti dal basso fino alla cima, all'altezza del primo anello. Così sarà per ambedue: esse formeranno i due angoli.
Es 26,31 Farai il velo di porpora viola, di porpora rossa, di scarlatto e di bisso ritorto. Lo si farà con figure di cherubini, lavoro d'artista.
Es 26,33 Collocherai il velo sotto le fibbie e là, nell'interno oltre il velo, introdurrai l'arca della Testimonianza. Il velo costituirà per voi la separazione tra il Santo e il Santo dei Santi.
Es 26,36 Farai una cortina all'ingresso della tenda, di porpora viola e di porpora rossa, di scarlatto e di bisso ritorto, lavoro di ricamatore.
Es 27,1 Farai l'altare di legno di acacia: avrà cinque cubiti di lunghezza e cinque cubiti di larghezza. L'altare sarà quadrato e avrà l'altezza di tre cubiti.
Es 27,9 Farai poi il recinto della Dimora. Sul lato meridionale, verso sud, il recinto avrà tendaggi di bisso ritorto, per la lunghezza di cento cubiti sullo stesso lato.
Es 27,11 Allo stesso modo sul lato rivolto a settentrione: tendaggi per cento cubiti di lunghezza, le relative venti colonne con le venti basi di bronzo, gli uncini delle colonne e le aste trasversali d'argento.
Es 27,12 La larghezza del recinto verso occidente avrà cinquanta cubiti di tendaggi, con le relative dieci colonne e le dieci basi.
Es 27,13 La larghezza del recinto sul lato orientale verso levante sarà di cinquanta cubiti:
Es 27,14 quindici cubiti di tendaggi con le relative tre colonne e le tre basi alla prima ala;
Es 27,15 all'altra ala quindici cubiti di tendaggi, con le tre colonne e le tre basi.
Es 27,16 Alla porta del recinto vi sarà una cortina di venti cubiti, lavoro di ricamatore, di porpora viola, porpora rossa, scarlatto e bisso ritorto, con le relative quattro colonne e le quattro basi.
Es 27,18 La lunghezza del recinto sarà di cento cubiti, la larghezza di cinquanta, l'altezza di cinque cubiti: di bisso ritorto, con le basi di bronzo.
Es 28,1 Fa' avvicinare a te, in mezzo agli Israeliti, Aronne tuo fratello e i suoi figli con lui, perché siano miei sacerdoti: Aronne, Nadab e Abiu, Eleàzaro e Itamàr, figli di Aronne.

Es 28,2 Farai per Aronne, tuo fratello, abiti sacri, per gloria e decoro.
Es 28,3 Parlerai a tutti gli artigiani più esperti, che io ho riempito di uno spirito di saggezza, ed essi faranno gli abiti di Aronne per la sua consacrazione e per l'esercizio del sacerdozio in mio onore.
Es 28,4 E questi sono gli abiti che faranno: il pettorale e l'efod, il manto, la tunica ricamata, il turbante e la cintura. Faranno vesti sacre per Aronne, tuo fratello, e per i suoi figli, perché esercitino il sacerdozio in mio onore.
Es 28,5 Useranno oro, porpora viola e porpora rossa, scarlatto e bisso.

Es 28,6 Faranno l'efod con oro, porpora viola e porpora rossa, scarlatto e bisso ritorto, artisticamente lavorati.
Es 28,8 La cintura per fissarlo, che sta sopra di esso, sarà della stessa fattura e sarà d'un sol pezzo: sarà intessuta d'oro, di porpora viola e porpora rossa, scarlatto e bisso ritorto.
Es 28,15 Farai il pettorale del giudizio, artisticamente lavorato, di fattura uguale a quella dell'efod: con oro, porpora viola, porpora rossa, scarlatto e bisso ritorto.
Es 28,39 Tesserai la tunica di bisso. Farai un turbante di bisso e una cintura, lavoro di ricamo.

Es 29,45 Abiterò in mezzo agli Israeliti e sarò il loro Dio.
Es 29,46 Sapranno che io sono il Signore, loro Dio, che li ho fatti uscire dalla terra d'Egitto, per abitare in mezzo a loro, io il Signore, loro Dio.



Es 30,2 Avrà un cubito di lunghezza e un cubito di larghezza: sarà quadrato; avrà due cubiti di altezza e i suoi corni costituiranno un solo pezzo con esso.
Es 31,3 L'ho riempito dello spirito di Dio, perché abbia saggezza, intelligenza e scienza in ogni genere di lavoro,
Es 32,21 Mosè disse ad Aronne: «Che cosa ti ha fatto questo popolo, perché tu l'abbia gravato di un peccato così grande?».
Es 34,10 Il Signore disse: «Ecco, io stabilisco un'alleanza: in presenza di tutto il tuo popolo io farò meraviglie, quali non furono mai compiute in nessuna terra e in nessuna nazione: tutto il popolo in mezzo al quale ti trovi vedrà l'opera del Signore, perché terribile è quanto io sto per fare con te.

Es 34,12 Guàrdati bene dal far alleanza con gli abitanti della terra nella quale stai per entrare, perché ciò non diventi una trappola in mezzo a te.
Es 34,15 Non fare alleanza con gli abitanti di quella terra, altrimenti, quando si prostituiranno ai loro dèi e faranno sacrifici ai loro dèi, inviteranno anche te: tu allora mangeresti del loro sacrificio.
Es 34,18 Osserverai la festa degli Azzimi. Per sette giorni mangerai pane azzimo, come ti ho comandato, nel tempo stabilito del mese di Abìb: perché nel mese di Abìb sei uscito dall'Egitto.

Es 34,27 Il Signore disse a Mosè: «Scrivi queste parole, perché sulla base di queste parole io ho stabilito un'alleanza con te e con Israele».

Es 35,6 tessuti di porpora viola e rossa, di scarlatto, di bisso e di pelo di capra,
Es 35,11 la Dimora, la sua tenda, la sua copertura, le sue fibbie, le sue assi, le sue traverse, le sue colonne e le sue basi,
Es 35,23 Quanti si trovavano in possesso di tessuti di porpora viola e rossa, di scarlatto, di bisso, di pelo di capra, di pelli di montone tinte di rosso e di pelli di tasso, ne portarono.
Es 35,25 Inoltre, tutte le donne esperte filarono con le mani e portarono filati di porpora viola e rossa, di scarlatto e di bisso.
Es 35,26 Tutte le donne che erano di cuore generoso, secondo la loro abilità, filarono il pelo di capra.
Es 35,31 L'ha riempito dello spirito di Dio, perché egli abbia saggezza, intelligenza e scienza in ogni genere di lavoro,
Es 35,35 Li ha riempiti di saggezza per compiere ogni genere di lavoro d'intagliatore, di disegnatore, di ricamatore in porpora viola, in porpora rossa, in scarlatto e in bisso, e di tessitore: capaci di realizzare ogni sorta di lavoro e di ideare progetti».



Es 36,8 Tutti gli artisti addetti ai lavori fecero la Dimora. Besalèl la fece con dieci teli di bisso ritorto, di porpora viola, di porpora rossa e di scarlatto. La fece con figure di cherubini artisticamente lavorati.
Es 36,9 La lunghezza di ciascun telo era ventotto cubiti; la larghezza quattro cubiti per ciascun telo; la stessa dimensione per tutti i teli.
Es 36,13 Fece cinquanta fibbie d'oro, e unì i teli l'uno all'altro mediante le fibbie; così la Dimora formò un tutto unico.

Es 36,15 La lunghezza di un telo era trenta cubiti; la larghezza quattro cubiti per un telo; la stessa dimensione per gli undici teli.
Es 36,18 Fece cinquanta fibbie di bronzo per unire insieme la tenda, così da formare un tutto unico.
Es 36,21 Dieci cubiti la lunghezza di un'asse e un cubito e mezzo la larghezza.
Es 36,29 Esse erano formate ciascuna da due pezzi uguali, abbinati e perfettamente congiunti dal basso fino alla cima, all'altezza del primo anello. Così fece per ambedue: esse vennero a formare i due angoli.
Es 36,35 Fece il velo di porpora viola e di porpora rossa, di scarlatto e di bisso ritorto. Lo fece con figure di cherubini, lavoro d'artista.
Es 36,37 Fecero poi una cortina per l'ingresso della tenda, di porpora viola e di porpora rossa, di scarlatto e di bisso ritorto, lavoro di ricamatore,
Es 37,1 Besalèl fece l'arca di legno di acacia: aveva due cubiti e mezzo di lunghezza, un cubito e mezzo di larghezza, un cubito e mezzo di altezza.
Es 37,6 Fece il propiziatorio d'oro puro: aveva due cubiti e mezzo di lunghezza e un cubito e mezzo di larghezza.
Es 37,7 Fece due cherubini d'oro; li fece lavorati a martello sulle due estremità del propiziatorio:
Es 37,8 un cherubino a una estremità e un cherubino all'altra estremità. Fece i cherubini tutti d'un pezzo con il propiziatorio, posti alle sue due estremità.
Es 37,9 I cherubini avevano le due ali spiegate verso l'alto, proteggendo con le ali il propiziatorio; erano rivolti l'uno verso l'altro e le facce dei cherubini erano rivolte verso il propiziatorio.

Es 37,10 Fece la tavola di legno di acacia: aveva due cubiti di lunghezza, un cubito di larghezza, un cubito e mezzo di altezza.
Es 37,17 Fece il candelabro d'oro puro; lo fece lavorato a martello, il suo fusto e i suoi bracci; i suoi calici, i suoi bulbi e le sue corolle facevano corpo con esso.
Es 37,20 Il fusto del candelabro aveva quattro calici in forma di fiore di mandorlo, con i loro bulbi e le loro corolle:
Es 37,22 I bulbi e i relativi bracci facevano corpo con esso: il tutto era formato da una sola massa d'oro puro lavorata a martello.
Es 37,25 Fece l'altare per bruciare l'incenso, di legno di acacia; aveva un cubito di lunghezza e un cubito di larghezza: era quadrato, con due cubiti di altezza, e i suoi corni costituivano un sol pezzo con esso.
Es 38,1 Fece l'altare per gli olocausti di legno di acacia: aveva cinque cubiti di lunghezza e cinque cubiti di larghezza: era quadrato, con tre cubiti di altezza.
Es 38,9 Fece il recinto: sul lato meridionale, verso sud, il recinto aveva tendaggi di bisso ritorto, per la lunghezza di cento cubiti.
Es 38,11 Anche sul lato rivolto a settentrione vi erano tendaggi per cento cubiti di lunghezza, le relative venti colonne con le venti basi di bronzo, gli uncini delle colonne e le aste trasversali d'argento.
Es 38,12 Sul lato verso occidente c'erano cinquanta cubiti di tendaggi, con le relative dieci colonne e le dieci basi, gli uncini delle colonne e le loro aste trasversali d'argento.
Es 38,13 Sul lato orientale, verso levante, vi erano cinquanta cubiti:
Es 38,14 quindici cubiti di tendaggi, con le relative tre colonne e le tre basi alla prima ala;
Es 38,15 quindici cubiti di tendaggi, con le tre colonne e le tre basi all'altra ala.
Es 38,16 Tutti i tendaggi che delimitavano il recinto erano di bisso ritorto.
Es 38,18 Alla porta del recinto c'era una cortina, lavoro di ricamatore, di porpora viola, porpora rossa, scarlatto e bisso ritorto; la sua lunghezza era di venti cubiti, la sua altezza, nel senso della larghezza, era di cinque cubiti, come i tendaggi del recinto.
Es 38,23 insieme con lui Ooliàb, figlio di Achisamàc, della tribù di Dan, intagliatore, decoratore e ricamatore di porpora viola, porpora rossa, scarlatto e bisso.

Es 39,2 Fecero l'efod con oro, porpora viola e porpora rossa, scarlatto e bisso ritorto.
Es 39,3 Fecero placche d'oro battuto e le tagliarono in strisce sottili, per intrecciarle con la porpora viola, la porpora rossa, lo scarlatto e il bisso, lavoro d'artista.
Es 39,5 La cintura, che lo teneva legato e che stava sopra di esso, era della stessa fattura ed era di un sol pezzo, intessuta d'oro, di porpora viola e porpora rossa, di scarlatto e di bisso ritorto, come il Signore aveva ordinato a Mosè.
Es 39,8 Fecero il pettorale, lavoro d'artista, come l'efod: con oro, porpora viola, porpora rossa, scarlatto e bisso ritorto.
Es 39,24 Fecero sul lembo del manto melagrane di porpora viola, di porpora rossa, di scarlatto e di bisso ritorto.
Es 39,27 Fecero le tuniche di bisso, lavoro di tessitore, per Aronne e per i suoi figli;
Es 39,28 il turbante di bisso, gli ornamenti dei berretti di bisso e i calzoni di lino di bisso ritorto;
Es 39,29 la cintura di bisso ritorto, di porpora viola, di porpora rossa e di scarlatto, lavoro di ricamatore, come il Signore aveva ordinato a Mosè.

Es 39,33 Portarono dunque a Mosè la Dimora, la tenda e tutti i suoi accessori: le sue fibbie, le sue assi, le sue traverse, le sue colonne e le sue basi,
Es 40,38 Perché la nube del Signore, durante il giorno, rimaneva sulla Dimora e, durante la notte, vi era in essa un fuoco, visibile a tutta la casa d'Israele, per tutto il tempo del loro viaggio.
Lv 1,14 Se la sua offerta in onore del Signore è un olocausto di uccelli, presenterà tortore o colombi.
Lv 3,4 i due reni con il loro grasso e il grasso attorno ai lombi e al lobo del fegato, che distaccherà insieme ai reni.
Lv 3,10 i due reni con il loro grasso e il grasso attorno ai lombi e al lobo del fegato, che distaccherà insieme ai reni.
Lv 3,15 i due reni con il loro grasso e il grasso attorno ai lombi e al lobo del fegato, che distaccherà insieme ai reni.
Lv 3,17 È una prescrizione rituale perenne di generazione in generazione, dovunque abiterete: non dovrete mangiare né grasso né sangue»».


Lv 4,2 «Nel caso che qualcuno trasgredisca inavvertitamente un qualsiasi divieto della legge del Signore, facendo una cosa proibita:

Lv 4,9 i due reni con il loro grasso e il grasso attorno ai lombi e al lobo del fegato, che distaccherà insieme ai reni.
Lv 5,7 Se non ha mezzi per procurarsi una pecora o una capra, porterà al Signore, come riparazione per il peccato commesso, due tortore o due colombi: uno come sacrificio per il peccato, l'altro come olocausto.
Lv 5,10 Con l'altro uccello offrirà un olocausto, secondo le norme stabilite. Così il sacerdote compirà per lui il rito espiatorio per il peccato commesso e gli sarà perdonato.

Lv 5,11 Ma se non ha mezzi per procurarsi due tortore o due colombi, porterà, come offerta per il peccato commesso, un decimo di efa di fior di farina, come sacrificio per il peccato; non vi metterà né olio né incenso, perché è un sacrificio per il peccato.
Lv 5,15 «Se qualcuno commetterà un'infedeltà e peccherà per errore riguardo a cose consacrate al Signore, porterà al Signore, come sacrificio di riparazione, un ariete senza difetto, preso dal gregge, corrispondente al valore stabilito in sicli d'argento, conformi al siclo del santuario;
Lv 5,18 Porterà al sacerdote, come sacrificio di riparazione, un ariete senza difetto, preso dal bestiame minuto, corrispondente al valore stabilito; il sacerdote compirà per lui il rito espiatorio per l'errore commesso per ignoranza e gli sarà perdonato.
Lv 5,24 o qualunque cosa per cui abbia giurato il falso. Farà la restituzione per intero, aggiungendovi un quinto, e renderà ciò al proprietario nel giorno in cui farà la riparazione.
Lv 5,25 Come riparazione al Signore, porterà al sacerdote un ariete senza difetto, preso dal gregge, corrispondente al valore stabilito, per il sacrificio di riparazione.
Lv 7,4 i due reni con il loro grasso e il grasso attorno ai lombi e al lobo del fegato, che distaccherà insieme ai reni.
Lv 7,18 Se qualcuno mangia la carne del sacrificio di comunione il terzo giorno, l'offerente non sarà gradito; dell'offerta non gli sarà tenuto conto: sarà avariata e chi ne avrà mangiato subirà la pena della sua colpa.
Lv 7,26 E non mangerete affatto sangue, né di uccelli né di animali domestici, dovunque abitiate.
Lv 9,16 Quindi presentò l'olocausto e lo offrì secondo le prescrizioni stabilite.
Lv 10,1 Ora Nadab e Abiu, figli di Aronne, presero ciascuno un braciere, vi misero dentro il fuoco e vi posero sopra dell'incenso e presentarono davanti al Signore un fuoco illegittimo, che il Signore non aveva loro ordinato.
Lv 11,3 Potrete mangiare di ogni quadrupede che ha l'unghia bipartita, divisa da una fessura, e che rumina.
Lv 11,7 il porco, perché ha l'unghia bipartita da una fessura, ma non rumina, lo considererete impuro.
Lv 11,14 il nibbio e ogni specie di falco,
Lv 11,16 lo struzzo, la civetta, il gabbiano e ogni specie di sparviero,
Lv 11,17 il gufo, l'alcione, l'ibis,
Lv 11,34 Ogni cibo che serve di nutrimento, sul quale cada quell'acqua, sarà impuro; ogni bevanda potabile, qualunque sia il vaso che la contiene, sarà impura.
Lv 12,3 L'ottavo giorno si circonciderà il prepuzio del bambino.
Lv 12,8 Se non ha mezzi per offrire un agnello, prenderà due tortore o due colombi: uno per l'olocausto e l'altro per il sacrificio per il peccato. Il sacerdote compirà il rito espiatorio per lei ed ella sarà pura»».



Lv 13,2 «Se qualcuno ha sulla pelle del corpo un tumore o una pustola o macchia bianca che faccia sospettare una piaga di lebbra, quel tale sarà condotto dal sacerdote Aronne o da qualcuno dei sacerdoti, suoi figli.
Lv 13,3 Il sacerdote esaminerà la piaga sulla pelle del corpo: se il pelo della piaga è diventato bianco e la piaga appare come incavata rispetto alla pelle del corpo, è piaga di lebbra; il sacerdote, dopo averlo esaminato, dichiarerà quell'uomo impuro.
Lv 13,4 Ma se la macchia sulla pelle del corpo è bianca e non appare incavata rispetto alla pelle e il suo pelo non è diventato bianco, il sacerdote isolerà per sette giorni colui che ha la piaga.
Lv 13,6 Il sacerdote, il settimo giorno, lo esaminerà di nuovo: se vedrà che la piaga non è più bianca e non si è allargata sulla pelle, dichiarerà quell'uomo puro; è una pustola. Quello si laverà le vesti e sarà puro.
Lv 13,10 ed egli lo esaminerà: se vedrà che sulla pelle c'è un tumore bianco, che questo tumore ha fatto imbiancare il pelo e che nel tumore si trova carne viva,
Lv 13,11 è lebbra inveterata nella pelle del corpo e il sacerdote lo dichiarerà impuro; non c'è bisogno che lo tenga ancora isolato, perché certo è impuro.

Lv 13,13 questi lo esaminerà e, se vedrà che la lebbra copre tutto il corpo, dichiarerà puro l'individuo affetto dal morbo: essendo tutto bianco, è puro.
Lv 13,16 Ma se la carne viva ridiventa bianca, egli vada dal sacerdote e il sacerdote lo esaminerà:
Lv 13,17 se vedrà che la piaga è ridiventata bianca, il sacerdote dichiarerà puro colui che ha la piaga; è puro.

Lv 13,19 e poi, sul luogo dell'ulcera, appaia un tumore bianco o una macchia bianco-rossastra, quel tale si mostrerà al sacerdote,
Lv 13,20 il quale l'esaminerà e se vedrà che la macchia è infossata rispetto alla pelle e che il pelo è diventato bianco, il sacerdote lo dichiarerà impuro: è una piaga di lebbra che è scoppiata nell'ulcera.
Lv 13,21 Ma se il sacerdote, esaminandola, vede che nella macchia non ci sono peli bianchi, che non appare infossata rispetto alla pelle, ma che si è attenuata, il sacerdote lo isolerà per sette giorni.
Lv 13,24 Oppure, se qualcuno ha sulla pelle del corpo una scottatura prodotta da fuoco e su questa appaia una macchia lucida, bianco-rossastra o soltanto bianca,
Lv 13,25 il sacerdote l'esaminerà: se vedrà che il pelo della macchia è diventato bianco e la macchia appare incavata rispetto alla pelle, è lebbra scoppiata nella scottatura. Il sacerdote lo dichiarerà impuro: è una piaga di lebbra.
Lv 13,26 Ma se il sacerdote, esaminandola, vede che non c'è pelo bianco nella macchia e che essa non è infossata rispetto alla pelle e si è attenuata, il sacerdote lo isolerà per sette giorni.
Lv 13,38 Se un uomo o una donna ha sulla pelle del corpo macchie lucide, bianche,
Lv 13,39 il sacerdote le esaminerà: se vedrà che le macchie sulla pelle del loro corpo sono di un bianco pallido, è un'eruzione cutanea; quella persona è pura.

Lv 13,42 Ma se sulla parte calva del cranio o della fronte appare una piaga bianco-rossastra, è lebbra scoppiata sulla calvizie del cranio o della fronte;
Lv 13,43 il sacerdote lo esaminerà: se riscontra che il tumore della piaga nella parte calva del cranio o della fronte è bianco-rossastro, simile alla lebbra della pelle del corpo,
Lv 13,46 Sarà impuro finché durerà in lui il male; è impuro, se ne starà solo, abiterà fuori dell'accampamento.

Lv 14,22 Prenderà anche due tortore o due colombi, secondo i suoi mezzi; uno sarà per il sacrificio per il peccato e l'altro per l'olocausto.
Lv 14,30 Poi sacrificherà una delle tortore o uno dei due colombi, che ha potuto procurarsi;
Lv 15,14 L'ottavo giorno prenderà due tortore o due colombi, verrà davanti al Signore, all'ingresso della tenda del convegno, e li consegnerà al sacerdote,
Lv 15,18 La donna e l'uomo che abbiano avuto un rapporto con emissione seminale si laveranno nell'acqua e resteranno impuri fino alla sera.

Lv 15,19 Quando una donna abbia flusso di sangue, cioè il flusso nel suo corpo, per sette giorni resterà nell'impurità mestruale; chiunque la toccherà sarà impuro fino alla sera.
Lv 15,20 Ogni giaciglio sul quale si sarà messa a dormire durante la sua impurità mestruale sarà impuro; ogni mobile sul quale si sarà seduta sarà impuro.
Lv 15,22 Chi toccherà qualunque mobile sul quale lei si sarà seduta, dovrà lavarsi le vesti, bagnarsi nell'acqua e sarà impuro fino alla sera.
Lv 15,25 La donna che ha un flusso di sangue per molti giorni, fuori del tempo delle mestruazioni, o che lo abbia più del normale, sarà impura per tutto il tempo del flusso, come durante le sue mestruazioni.
Lv 15,29 L'ottavo giorno prenderà due tortore o due colombi e li porterà al sacerdote, all'ingresso della tenda del convegno.
Lv 15,33 e la legge per colei che è indisposta a causa delle mestruazioni, cioè per l'uomo o per la donna che abbiano il flusso e per l'uomo che si corichi con una donna in stato di impurità»».


Lv 18,3 Non farete come si fa nella terra d'Egitto dove avete abitato, né farete come si fa nella terra di Canaan dove io vi conduco, né imiterete i loro costumi.
Lv 18,25 La terra ne è stata resa impura; per questo ho punito la sua colpa e la terra ha vomitato i suoi abitanti.
Lv 18,28 Che la terra non vomiti anche voi, per averla resa impura, come ha vomitato chi l'abitava prima di voi,
Lv 19,32 Àlzati davanti a chi ha i capelli bianchi, onora la persona del vecchio e temi il tuo Dio. Io sono il Signore.

Lv 19,36 Avrete bilance giuste, pesi giusti, efa giusta, hin giusto. Io sono il Signore, vostro Dio, che vi ho fatto uscire dalla terra d'Egitto.

Lv 20,22 Osserverete dunque tutte le mie leggi e tutte le mie prescrizioni e le metterete in pratica, perché la terra dove io vi conduco per abitarla non vi vomiti.
Lv 21,17 «Parla ad Aronne dicendo: «Nelle generazioni future nessun uomo della tua stirpe che abbia qualche deformità potrà accostarsi ad offrire il pane del suo Dio;
Lv 21,18 perché nessun uomo che abbia qualche deformità potrà accostarsi: né un cieco né uno zoppo né uno sfregiato né un deforme,
Lv 21,19 né chi abbia una frattura al piede o alla mano,
Lv 21,20 né un gobbo né un nano né chi abbia una macchia nell'occhio o la scabbia o piaghe purulente o i testicoli schiacciati.
Lv 22,13 Se invece la figlia del sacerdote è rimasta vedova o è stata ripudiata e non ha figli, ed è tornata ad abitare da suo padre come quando era giovane, potrà mangiare il cibo del padre; ma nessun profano potrà mangiarne.

Lv 22,22 Non presenterete in onore del Signore nessuna vittima cieca o storpia o mutilata o con ulcere o con la scabbia o con piaghe purulente; non ne farete sull'altare un sacrificio consumato dal fuoco in onore del Signore.
Lv 23,3 Durante sei giorni si attenderà al lavoro; ma il settimo giorno è sabato, giorno di assoluto riposo e di riunione sacra. Non farete in esso lavoro alcuno; è un sabato in onore del Signore in tutti i luoghi dove abiterete.

Lv 23,4 Queste sono le solennità del Signore, le riunioni sacre che convocherete nei tempi stabiliti.

Lv 23,14 Non mangerete pane né grano abbrustolito né grano novello, prima di quel giorno, prima di aver portato l'offerta del vostro Dio. Sarà per voi una legge perenne, di generazione in generazione, in tutti i luoghi dove abiterete.

Lv 23,17 Porterete dai luoghi dove abiterete due pani, per offerta con rito di elevazione: saranno di due decimi di efa di fior di farina, e li farete cuocere lievitati; sono le primizie in onore del Signore.
Lv 23,21 Proclamerete in quello stesso giorno una festa e convocherete una riunione sacra. Non farete alcun lavoro servile. Sarà per voi una legge perenne, di generazione in generazione, in tutti i luoghi dove abiterete.

Lv 23,31 Non farete alcun lavoro. Sarà per voi una legge perenne, di generazione in generazione, in tutti i luoghi dove abiterete.
Lv 23,37 Queste sono le solennità del Signore nelle quali convocherete riunioni sacre, per presentare al Signore sacrifici consumati dal fuoco, olocausti e oblazioni, vittime e libagioni, ogni cosa nel giorno stabilito,
Lv 25,10 Dichiarerete santo il cinquantesimo anno e proclamerete la liberazione nella terra per tutti i suoi abitanti. Sarà per voi un giubileo; ognuno di voi tornerà nella sua proprietà e nella sua famiglia.
Lv 25,11 Il cinquantesimo anno sarà per voi un giubileo; non farete né semina né mietitura di quanto i campi produrranno da sé, né farete la vendemmia delle vigne non potate.
Lv 25,12 Poiché è un giubileo: esso sarà per voi santo; potrete però mangiare il prodotto che daranno i campi.

Lv 25,13 In quest'anno del giubileo ciascuno tornerà nella sua proprietà.
Lv 25,15 Regolerai l'acquisto che farai dal tuo prossimo in base al numero degli anni trascorsi dopo l'ultimo giubileo: egli venderà a te in base agli anni di raccolto.
Lv 25,18 Metterete in pratica le mie leggi e osserverete le mie prescrizioni, le adempirete e abiterete al sicuro nella terra.
Lv 25,19 La terra produrrà frutti, voi ne mangerete a sazietà e vi abiterete al sicuro.
Lv 25,28 Ma se non trova da sé la somma sufficiente a rimborsarlo, ciò che ha venduto rimarrà in possesso del compratore fino all'anno del giubileo; al giubileo il compratore uscirà e l'altro rientrerà in possesso del suo patrimonio.

Lv 25,29 Se uno vende una casa abitabile in una città cinta di mura, ha diritto al riscatto fino allo scadere dell'anno dalla vendita; il suo diritto di riscatto durerà un anno intero.
Lv 25,30 Ma se quella casa, posta in una città cinta di mura, non è riscattata prima dello scadere di un intero anno, rimarrà sempre proprietà del compratore e dei suoi discendenti; il compratore non sarà tenuto a uscirne al giubileo.
Lv 25,31 Però le case dei villaggi non attorniati da mura vanno considerate come parte dei fondi campestri; potranno essere riscattate, e al giubileo il compratore dovrà uscirne.

Lv 25,33 Se chi riscatta è un levita, in occasione del giubileo il compratore uscirà dalla casa comprata nella città levitica, perché le case delle città levitiche sono loro proprietà, in mezzo agli Israeliti.
Lv 25,40 sia presso di te come un bracciante, come un ospite. Ti servirà fino all'anno del giubileo;
Lv 25,45 Potrete anche comprarne tra i figli degli stranieri stabiliti presso di voi e tra le loro famiglie che sono presso di voi, tra i loro figli nati nella vostra terra; saranno vostra proprietà.
Lv 25,47 Se un forestiero stabilito presso di te diventa ricco e il tuo fratello si grava di debiti con lui e si vende al forestiero stabilito presso di te o a qualcuno della sua famiglia,
Lv 25,50 Farà il calcolo con il suo compratore, dall'anno che gli si è venduto all'anno del giubileo; il prezzo da pagare sarà in proporzione del numero degli anni, valutando le sue giornate come quelle di un bracciante.
Lv 25,51 Se vi sono ancora molti anni per arrivare al giubileo, pagherà il riscatto in ragione di questi anni e in proporzione del prezzo per il quale fu comprato;
Lv 25,52 se rimangono pochi anni per arrivare al giubileo, farà il calcolo con il suo compratore e pagherà il prezzo del suo riscatto in ragione di quegli anni.
Lv 25,54 Se non è riscattato in alcuno di questi modi, se ne andrà libero l'anno del giubileo: lui con i suoi figli.
Lv 26,5 La trebbiatura durerà per voi fino alla vendemmia e la vendemmia durerà fino alla semina; mangerete il vostro pane a sazietà e abiterete al sicuro nella vostra terra.

Lv 26,6 Io stabilirò la pace nella terra e, quando vi coricherete, nulla vi turberà. Farò sparire dalla terra le bestie nocive e la spada non passerà sui vostri territori.
Lv 26,11 Stabilirò la mia dimora in mezzo a voi e non vi respingerò.
Lv 26,35 Finché rimarrà desolata, avrà il riposo che non le fu concesso da voi con i sabati, quando l'abitavate.

Lv 26,46 Questi sono gli statuti, le prescrizioni e le leggi che il Signore stabilì fra sé e gli Israeliti, sul monte Sinai, per mezzo di Mosè.



Lv 27,10 Non lo si potrà commutare, né si potrà sostituire un animale di qualità con uno difettoso né uno difettoso con uno di buona qualità; se tuttavia qualcuno sostituisse un animale all'altro, entrambi gli animali diverranno cosa sacra.
Lv 27,12 egli valuterà se l'animale è in buono o cattivo stato e si starà al valore stabilito dal sacerdote.
Lv 27,14 Se qualcuno vorrà consacrare la sua casa come cosa sacra al Signore, il sacerdote ne farà la stima secondo che essa sia in buono o in cattivo stato; si starà alla stima stabilita dal sacerdote.
Lv 27,16 Se qualcuno vorrà consacrare al Signore un terreno del suo patrimonio, il suo valore sarà stabilito in proporzione alla semente: cinquanta sicli d'argento per un homer di seme d'orzo.
Lv 27,17 Se consacra il suo campo dall'anno del giubileo, il prezzo resterà intero secondo la stima;
Lv 27,18 ma se lo consacra dopo il giubileo, il sacerdote ne valuterà il prezzo in proporzione agli anni che rimangono fino al giubileo e si farà una detrazione dalla stima.
Lv 27,21 ma quel pezzo di terra, quando al giubileo il compratore ne uscirà, sarà sacro al Signore, come un campo votato allo sterminio, e diventerà proprietà del sacerdote.
Lv 27,23 il sacerdote valuterà l'ammontare del prezzo fino all'anno del giubileo; quel tale pagherà il giorno stesso il prezzo fissato, come cosa consacrata al Signore.
Lv 27,24 Nell'anno del giubileo la terra tornerà a colui da cui fu comprata e del cui patrimonio faceva parte.

Lv 27,33 Non si farà cernita fra animale migliore e peggiore, né si faranno sostituzioni; qualora però avvenisse una sostituzione, entrambi gli animali diverranno cosa sacra: non si potranno riscattare»».

Nm 1,11 per Beniamino: Abidàn, figlio di Ghideonì;
Nm 1,20 Risultò per i figli di Ruben, primogenito d'Israele, stabilite le loro genealogie secondo le loro famiglie, secondo i loro casati paterni, contando i nomi di tutti i maschi, testa per testa, dai vent'anni in su, quanti potevano andare in guerra:
Nm 1,22 Per i figli di Simeone, stabilite le loro genealogie secondo le loro famiglie, secondo i loro casati paterni, contando i nomi di tutti i maschi, testa per testa, dai vent'anni in su, quanti potevano andare in guerra:
Nm 1,24 Per i figli di Gad, stabilite le loro genealogie secondo le loro famiglie, secondo i loro casati paterni, contando i nomi di quelli dai vent'anni in su, quanti potevano andare in guerra:
Nm 1,26 Per i figli di Giuda, stabilite le loro genealogie secondo le loro famiglie, secondo i loro casati paterni, contando i nomi di quelli dai vent'anni in su, quanti potevano andare in guerra:
Nm 1,28 Per i figli di Ìssacar, stabilite le loro genealogie secondo le loro famiglie, secondo i loro casati paterni, contando i nomi di quelli dai vent'anni in su, quanti potevano andare in guerra:
Nm 1,30 Per i figli di Zàbulon, stabilite le loro genealogie secondo le loro famiglie, secondo i loro casati paterni, contando i nomi di quelli dai vent'anni in su, quanti potevano andare in guerra:
Nm 1,32 Per i figli di Giuseppe: per i figli di Èfraim, stabilite le loro genealogie secondo le loro famiglie, secondo i loro casati paterni, contando i nomi di quelli dai vent'anni in su, quanti potevano andare in guerra:
Nm 1,34 per i figli di Manasse, stabilite le loro genealogie secondo le loro famiglie, secondo i loro casati paterni, contando i nomi di quelli dai vent'anni in su, quanti potevano andare in guerra:
Nm 1,36 Per i figli di Beniamino, stabilite le loro genealogie secondo le loro famiglie, secondo i loro casati paterni, contando i nomi di quelli dai vent'anni in su, quanti potevano andare in guerra:
Nm 1,38 Per i figli di Dan, stabilite le loro genealogie secondo le loro famiglie, secondo i loro casati paterni, contando i nomi di quelli dai vent'anni in su, quanti potevano andare in guerra:
Nm 1,40 Per i figli di Aser, stabilite le loro genealogie secondo le loro famiglie, secondo i loro casati paterni, contando i nomi di quelli dai vent'anni in su, quanti potevano andare in guerra:
Nm 1,42 Per i figli di Nèftali, stabilite le loro genealogie secondo le loro famiglie, secondo i loro casati paterni, contando i nomi di quelli dai vent'anni in su, quanti potevano andare in guerra:
Nm 2,22 Poi la tribù di Beniamino. Principe per i figli di Beniamino è Abidàn, figlio di Ghideonì,
Nm 3,2 Questi sono i nomi dei figli di Aronne: il primogenito Nadab, poi Abiu, Eleàzaro e Itamàr.
Nm 3,4 Nadab e Abiu morirono davanti al Signore, quando offrirono fuoco illegittimo davanti al Signore, nel deserto del Sinai. Essi non avevano figli. Eleàzaro e Itamàr esercitarono il sacerdozio alla presenza di Aronne, loro padre.

Nm 3,35 Il principe del casato paterno per le famiglie di Merarì era Surièl, figlio di Abicàil. Essi avevano l'accampamento al lato settentrionale della Dimora.
Nm 5,3 Allontanerete sia i maschi sia le femmine; li allontanerete dall'accampamento, così non renderanno impuro il loro accampamento, dove io abito tra di loro».
Nm 6,4 Per tutto il tempo del suo nazireato non mangerà alcun prodotto della vite, dai chicchi acerbi alle vinacce.

Nm 7,60 Il nono giorno fu Abidàn, figlio di Ghideonì, principe dei figli di Beniamino.
Nm 7,65 e per il sacrificio di comunione due bovini, cinque arieti, cinque capri, cinque agnelli di un anno. Tale fu l'offerta di Abidàn, figlio di Ghideonì.

Nm 7,89 Quando Mosè entrava nella tenda del convegno per parlare con il Signore, udiva la voce che gli parlava dall'alto del propiziatorio che è sopra l'arca della Testimonianza, fra i due cherubini. Ed egli parlava a lui.



Nm 9,2 «Gli Israeliti celebreranno la Pasqua nel tempo stabilito.
Nm 9,3 La celebrerete nel tempo stabilito, il giorno quattordici di questo mese tra le due sere; la celebrerete secondo tutte le leggi e secondo tutte le prescrizioni».
Nm 9,7 quegli uomini gli dissero: «Noi siamo impuri per il cadavere di un uomo: perché ci dev'essere impedito di presentare l'offerta del Signore, al tempo stabilito, in mezzo agli Israeliti?».
Nm 9,13 Però l'uomo che sia puro e non sia in viaggio, ma ometta di fare la Pasqua, quella persona sarà eliminata dal suo popolo, perché non ha presentato l'offerta al Signore nel tempo stabilito: quell'uomo porterà il suo peccato.

Nm 9,14 Se uno straniero che dimora tra voi celebrerà la Pasqua per il Signore, lo farà secondo la legge della Pasqua e secondo quanto è stabilito per essa. Vi sarà un'unica legge per voi, per lo straniero e per il nativo della terra»».

Nm 9,17 Tutte le volte che la nube si alzava sopra la tenda, subito gli Israeliti si mettevano in cammino, e nel luogo dove la nube si posava, là gli Israeliti si accampavano.
Nm 9,21 E avveniva che, se la nube si fermava dalla sera alla mattina e si alzava la mattina, subito riprendevano il cammino; o se dopo un giorno e una notte la nube si alzava, allora levavano le tende.
Nm 10,24 Abidàn, figlio di Ghideonì, comandava la schiera della tribù dei figli di Beniamino.

Nm 11,16 Il Signore disse a Mosè: «Radunami settanta uomini tra gli anziani d'Israele, conosciuti da te come anziani del popolo e come loro scribi, conducili alla tenda del convegno; vi si presentino con te.
Nm 11,22 Si sgozzeranno per loro greggi e armenti in modo che ne abbiano abbastanza? O si raduneranno per loro tutti i pesci del mare, in modo che ne abbiano abbastanza?».
Nm 11,31 Un vento si alzò per volere del Signore e portò quaglie dal mare e le fece cadere sull'accampamento, per la lunghezza di circa una giornata di cammino da un lato e una giornata di cammino dall'altro, intorno all'accampamento, e a un'altezza di circa due cubiti sulla superficie del suolo.
Nm 12,10 La nube si ritirò di sopra alla tenda ed ecco: Maria era lebbrosa, bianca come la neve. Aronne si volse verso Maria ed ecco: era lebbrosa.
Nm 12,11 Aronne disse a Mosè: «Ti prego, mio signore, non addossarci il peccato che abbiamo stoltamente commesso!
Nm 12,12 Ella non sia come il bambino nato morto, la cui carne è già mezza consumata quando esce dal seno della madre».
Nm 13,14 per la tribù di Nèftali, Nacbì figlio di Vofsì;
Nm 13,18 e osserverete che terra sia, che popolo l'abiti, se forte o debole, se scarso o numeroso;
Nm 13,19 come sia la regione che esso abita, se buona o cattiva, e come siano le città dove abita, se siano accampamenti o luoghi fortificati;
Nm 13,28 Ma il popolo che abita quella terra è potente, le città sono fortificate e assai grandi e vi abbiamo anche visto i discendenti di Anak.
Nm 13,29 Gli Amaleciti abitano la regione del Negheb; gli Ittiti, i Gebusei e gli Amorrei le montagne; i Cananei abitano presso il mare e lungo la riva del Giordano».
Nm 13,30 Caleb fece tacere il popolo davanti a Mosè e disse: «Dobbiamo salire e conquistarla, perché certo vi riusciremo».
Nm 13,32 E diffusero tra gli Israeliti il discredito sulla terra che avevano esplorato, dicendo: «La terra che abbiamo attraversato per esplorarla è una terra che divora i suoi abitanti; tutto il popolo che vi abbiamo visto è gente di alta statura.
Nm 13,33 Vi abbiamo visto i giganti, discendenti di Anak, della razza dei giganti, di fronte ai quali ci sembrava di essere come locuste, e così dovevamo sembrare a loro».



Nm 14,3 E perché il Signore ci fa entrare in questa terra per cadere di spada? Le nostre mogli e i nostri bambini saranno preda. Non sarebbe meglio per noi tornare in Egitto?».
Nm 14,7 e dissero a tutta la comunità degli Israeliti: «La terra che abbiamo attraversato per esplorarla è una terra molto, molto buona.
Nm 14,9 Soltanto, non vi ribellate al Signore e non abbiate paura del popolo della terra, perché ne faremo un boccone; la loro difesa li ha abbandonati, mentre il Signore è con noi. Non ne abbiate paura».

Nm 14,14 e lo hanno detto agli abitanti di questa terra. Essi hanno udito che tu, Signore, sei in mezzo a questo popolo, che tu, Signore, ti mostri loro faccia a faccia, che la tua nube si ferma sopra di loro e che cammini davanti a loro di giorno in una colonna di nube e di notte in una colonna di fuoco.
Nm 14,25 Gli Amaleciti e i Cananei abitano nella valle; domani incamminatevi e tornate indietro verso il deserto, in direzione del Mar Rosso».

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