| (Testo TILC) 1 La Parola di Dio è diventata un uomo
In principio, c'era colui che è 'la Parola'. Egli era con Dio, Egli era Dio.
Egli era al principio con Dio.
Per mezzo di lui Dio ha creato ogni cosa. Senza di lui non ha creato nulla.
Egli era la vita e la vita era luce per gli uomini.
Quella luce risplende nelle tenebre e le tenebre non l'hanno vinta
Dio mandò un uomo: si chiamava Giovanni.
Egli venne come testimone della luce perché tutti gli uomini, ascoltandolo, credessero nella luce.
Non era lui la luce: Giovanni era un testimone della luce.
La luce vera, colui che illumina ogni uomo, stava per venire nel mondo.
Egli era nel mondo, il mondo è stato fatto per mezzo di lui, ma il mondo non l'ha riconosciuto.
È venuto nel mondo che è suo ma i suoi non l'hanno accolto.
Alcuni però hanno creduto in lui. A questi Dio ha fatto il dono di diventare figli di Dio.
Non sono diventati figli di Dio per nascita naturale, per volontà di un uomo: è Dio che ha dato loro la nuova vita.
Colui che è 'la Parola' è diventato un uomo ed è vissuto in mezzo a noi uomini. Noi abbiamo contemplato il suo splendore divino. È lo splendore del Figlio unico del Dio Padre, pieno della vera grazia divina!
Giovanni aveva dichiarato: 'Dopo di me viene uno che è più grande di me, perché esisteva già prima di me'. Quando vide Gesù gli rese testimonianza dicendo: 'È di lui che io parlavo!'.
La ricchezza della sua grazia si è riversata su di noi, e noi tutti l'abbiamo ricevuta.
Perché Dio ha dato la sua Legge per mezzo di Mosè, ma la sua grazia e la sua verità sono venute a noi per mezzo di Gesù, il Cristo.
Nessuno ha mai visto Dio: il Figlio unico di Dio, quello che è sempre vicino al Padre, ce l'ha fatto conoscere.
| (Testo CEI2008) 1 PROLOGO
In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio.
Egli era, in principio, presso Dio:
tutto è stato fatto per mezzo di lui e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste.
In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini;
la luce splende nelle tenebre e le tenebre non l'hanno vinta.
Venne un uomo mandato da Dio: il suo nome era Giovanni.
Egli venne come testimone per dare testimonianza alla luce, perché tutti credessero per mezzo di lui.
Non era lui la luce, ma doveva dare testimonianza alla luce.
Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo.
Era nel mondo e il mondo è stato fatto per mezzo di lui; eppure il mondo non lo ha riconosciuto.
Venne fra i suoi, e i suoi non lo hanno accolto.
A quanti però lo hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome,
i quali, non da sangue né da volere di carne né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati.
E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come del Figlio unigenito che viene dal Padre, pieno di grazia e di verità.
Giovanni gli dà testimonianza e proclama: «Era di lui che io dissi: Colui che viene dopo di me è avanti a me, perché era prima di me».
Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto: grazia su grazia.
Perché la Legge fu data per mezzo di Mosè, la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo.
Dio, nessuno lo ha mai visto: il Figlio unigenito, che è Dio ed è nel seno del Padre, è lui che lo ha rivelato.
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