Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde DO233 ;
La vita eterna per il cristiano non è una speranza soltanto futura: la vita eterna è gia Iniziata. La vita con Cristo risorto per ogni cristiano incomincia quaggiù, con il battesimo. Non dobbiamo aspettare di essere morti per incominciare a vivere una vita nuova in Cristo: è una vita che abbiamo in noi e la dobbiamo sviluppare. Questo è il senso dell'esortazione di Paolo: "Se siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù", cercate nella vita concreta i valori veri. Non cercate il denaro, non cercate il potere... Cercate il progresso della comunione fra tutti, cercate il progresso dell'amore, cercate la pace, la mitezza che vince la violenza.
San Paolo ci dice che dobbiamo continuamente morire e risorgere: il mistero pasquale si deve attuare nella nostra vita ogni giorno. Dobbiamo morire. Una parte del nostro essere va mantenuta nella morte e una parte deve crescere. "Mortificate scrive Paolo quella parte di voi che appartiene alla terra" e spiega: si tratta prima dell'immoralità sessuale, poi della ricerca del denaro, contro la quale Paolo è severissimo: "Quella avarizia insaziabile che è idolatria. . .", poi tutte le cose che vanno contro la comunione fraterna: la collera, la malizia, le maldicenze. "Non mentitevi gli uni gli altri", ammonisce, perché siete membra del corpo di Cristo. "Vi siete spogliati dell'uomo vecchio con le sue azioni e avete rivestito il nuovo, che si rinnova ad immagine del suo Creatore". La vocazione cristiana non è di evasione dal mondo, bensì di trasformazione positiva nel mondo. ll cristiano è chiamato ad immettere nel mondo i valori veri, lo può fare grazie all'energia straordinaria che si è sprigionata nella risurrezione di Cristo, luce e forza e soprattutto amore. San Paolo non ha espressioni abbastanza forti per dire questa forza, potenza, energia divina della quale disponiamo. Dobbiamo essere convinti che Cristo mette a nostra disposizione la sua potenza di Risorto, affinché possiamo anche noi vincere il male e la morte, affinché possiamo anche noi, in lui, rinnovare il mondo nell'amore. Non saremo mai abbastanza aperti ad accogliere questa energia trasformatrice, ricreatrice.