LA CHIESA

      


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(es. Mt 28,1-20):
Per parola:







  IV DOMENICA DI QUARESIMA - LAETARE (ANNO B) > Vai direttamente alle OMELIE 
Grado della Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: Viola o Rosaceo
BQ040 ;

Tutto il Nuovo Testamento si interessa alla dottrina centrale della redenzione. Il ritorno di ogni uomo e di ogni cosa alla santità, presso il Padre, si compie attraverso la vita, la morte e la risurrezione di Cristo.
Il Vangelo di Giovanni pone l’accento in particolare sull’incarnazione. Gesù è stato mandato dal Padre. È venuto in un mondo decaduto e ha portato luce e vita nuova. Attraverso la sua passione e la sua risurrezione, egli restituisce ogni cosa al Padre e rivela la piena realtà della sua identità di Verbo fatto carne. Per mezzo di lui tutto è riportato alla luce.
Tutta la nostra vita nella Chiesa è il compimento della nostra risposta a Cristo. L’insegnamento del Nuovo Testamento - e ne vediamo un esempio nella lettura di oggi - è assai preciso. La redenzione è stata realizzata tramite Gesù Cristo, ma per noi deve essere ancora realizzata. Noi possiamo infatti rifiutare la luce e scegliere le tenebre.
Nel battesimo Cristo ci avvolge: noi siamo, per così dire, “incorporati” in lui ed entriamo così in unione con tutti i battezzati nel Corpo di Cristo. Eppure la nostra risposta di uomini, resa possibile dalla grazia di Dio, necessita del nostro consenso personale. Quando c’è anche tale accordo, ciò che facciamo è fatto in Cristo e ne porta chiaramente il segno. Diventiamo allora suoi testimoni nel mondo.

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Antifona d'ingresso
Rallegrati, Gerusalemme,
e voi tutti che l’amate radunatevi.
Sfavillate di gioia con essa,
voi che eravate nel lutto. Così gioirete
e vi sazierete al seno delle sue consolazioni.
(Cf. Is 66,10-11)

Non si dice il Gloria.


Colletta
O Padre, che per mezzo del tuo Figlio
operi mirabilmente la redenzione del genere umano,
concedi al popolo cristiano di affrettarsi
con fede viva e generoso impegno
verso la Pasqua ormai vicina.
Per il nostro Signore Gesù Cristo,
tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te,
nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

Oppure (Anno B):
O Dio, ricco di misericordia,
che nel tuo Figlio, innalzato sulla croce,
ci guarisci dalle ferite del male,
donaci la luce della tua grazia,
perché, rinnovati nello spirito,
possiamo corrispondere al tuo amore di Padre.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

 
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Prima lettura

 

2Cr 36,14-16.19-23
Con l’esilio e la liberazione del popolo si manifesta l’ira e la misericordia del Signore.

Dal secondo libro delle Cronache

In quei giorni, tutti i capi di Giuda, i sacerdoti e il popolo moltiplicarono le loro infedeltà, imitando in tutto gli abomini degli altri popoli, e contaminarono il tempio, che il Signore si era consacrato a Gerusalemme.
Il Signore, Dio dei loro padri, mandò premurosamente e incessantemente i suoi messaggeri ad ammonirli, perché aveva compassione del suo popolo e della sua dimora. Ma essi si beffarono dei messaggeri di Dio, disprezzarono le sue parole e schernirono i suoi profeti al punto che l’ira del Signore contro il suo popolo raggiunse il culmine, senza più rimedio. Quindi [i suoi nemici] incendiarono il tempio del Signore, demolirono le mura di Gerusalemme e diedero alle fiamme tutti i suoi palazzi e distrussero tutti i suoi oggetti preziosi.
Il re [dei Caldèi] deportò a Babilonia gli scampati alla spada, che divennero schiavi suoi e dei suoi figli fino all’avvento del regno persiano, attuandosi così la parola del Signore per bocca di Geremìa: «Finché la terra non abbia scontato i suoi sabati, essa riposerà per tutto il tempo della desolazione fino al compiersi di settanta anni».
Nell’anno primo di Ciro, re di Persia, perché si adempisse la parola del Signore pronunciata per bocca di Geremìa, il Signore suscitò lo spirito di Ciro, re di Persia, che fece proclamare per tutto il suo regno, anche per iscritto: «Così dice Ciro, re di Persia: “Il Signore, Dio del cielo, mi ha concesso tutti i regni della terra. Egli mi ha incaricato di costruirgli un tempio a Gerusalemme, che è in Giuda. Chiunque di voi appartiene al suo popolo, il Signore, suo Dio, sia con lui e salga!”».

Parola di Dio

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Salmo responsoriale

Sal 136

Il ricordo di te, Signore, è la nostra gioia.

Lungo i fiumi di Babilonia,
là sedevamo e piangevamo
ricordandoci di Sion.
Ai salici di quella terra
appendemmo le nostre cetre.

Perché là ci chiedevano parole di canto
coloro che ci avevano deportato,
allegre canzoni, i nostri oppressori:
«Cantateci canti di Sion!».

Come cantare i canti del Signore
in terra straniera?
Se mi dimentico di te, Gerusalemme,
si dimentichi di me la mia destra.

Mi si attacchi la lingua al palato
se lascio cadere il tuo ricordo,
se non innalzo Gerusalemme
al di sopra di ogni mia gioia.

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Seconda lettura

Ef 2,4-10
Morti per le colpe, siamo stati salvati per grazia.

Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni

Fratelli, Dio, ricco di misericordia, per il grande amore con il quale ci ha amato, da morti che eravamo per le colpe, ci ha fatto rivivere con Cristo: per grazia siete salvati.
Con lui ci ha anche risuscitato e ci ha fatto sedere nei cieli, in Cristo Gesù, per mostrare nei secoli futuri la straordinaria ricchezza della sua grazia mediante la sua bontà verso di noi in Cristo Gesù.
Per grazia infatti siete salvati mediante la fede; e ciò non viene da voi, ma è dono di Dio; né viene dalle opere, perché nessuno possa vantarsene. Siamo infatti opera sua, creati in Cristo Gesù per le opere buone, che Dio ha preparato perché in esse camminassimo.

Parola di Dio

Canto al Vangelo (Gv 3,16)
Lode e onore a te, Signore Gesù!
Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito;
chiunque crede in lui ha la vita eterna.
Lode e onore a te, Signore Gesù!

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Vangelo

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Gv 3,14-21
Dio ha mandato il Figlio perché il mondo si salvi per mezzo di lui.


+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo:
«Come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna.
Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio.
E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno amato più le tenebre che la luce, perché le loro opere erano malvagie. Chiunque infatti fa il male, odia la luce, e non viene alla luce perché le sue opere non vengano riprovate. Invece chi fa la verità viene verso la luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
(Dall'Orazionale CEI 2020)
Fratelli e sorelle, supplichiamo Dio, Padre misericordioso, che in Cristo apre a tutti gli uomini le porte della speranza e della vita.
Preghiamo insieme e diciamo: Mostraci, Signore, la tua misericordia.

1. La Chiesa, fortificata dallo Spirito e unita alla morte e risurrezione di Cristo, offra a ogni uomo la speranza che l’amore è più forte della morte. Preghiamo.
2. I popoli e i loro governanti, liberi da logiche di menzogna e illuminati dalla grazia di Cristo, difendano e promuovano in ogni circostanza la dignità della persona umana. Preghiamo.
3. Le persone in ricerca del senso del vivere scoprano in Cristo, vincitore della morte, la ragione ultima e sicura dell’autentica speranza. Preghiamo.
4. I malati nel corpo e nello spirito sperimentino l’amorevole presenza di Dio e trovino conforto nell’umile servizio dei fratelli. Preghiamo.
5. Noi qui presenti, immersi nel mistero della Pasqua dal giorno del Battesimo, possiamo testimoniare al mondo la potenza dell’amore che salva. Preghiamo.

O Padre, che vegli sempre sull’opera delle tue mani e riporti la vita dove regna la morte, ascolta la voce del tuo popolo in preghiera e fa’ che, morendo e risorgendo con Cristo, possa innalzarti il canto della creazione nuova. Per Cristo nostro Signore.

Preghiera sulle offerte
Ti presentiamo con gioia, o Signore,
i doni della redenzione eterna:
concedi a noi di venerarli con fede
e di offrirli degnamente
per la salvezza del mondo.
Per Cristo nostro Signore.


PREFAZIO DI QUARESIMA I
Il significato spirituale della Quaresima

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo,
Dio onnipotente ed eterno.
Ogni anno tu doni ai tuoi fedeli
di prepararsi con gioia, purificati nello spirito,
alla celebrazione della Pasqua,
perché, assidui nella preghiera e nella carità operosa,
attingano ai misteri della redenzione
la pienezza della vita nuova
in Cristo tuo Figlio, nostro salvatore.
E noi, uniti agli Angeli e agli Arcangeli,
ai Troni e alle Dominazioni
e alla moltitudine dei cori celesti,
cantiamo con voce incessante
l’inno della tua gloria: Santo, ...

Oppure:

PREFAZIO DI QUARESIMA II
La penitenza dello spirito

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo,
Dio onnipotente ed eterno.
Tu hai stabilito per i tuoi figli
un tempo di rinnovamento spirituale
perché si convertano a te con tutto il cuore
e, liberi dai fermenti del peccato,
vivano le vicende di questo mondo
sempre rivolti ai beni eterni.
Per questo dono della tua benevolenza,
uniti agli angeli e ai santi,
con voce unanime
cantiamo l’inno della tua lode: Santo, ...


Antifona alla comunione
La luce è venuta nel mondo.
Chi fa la verità viene alla luce. (Cf. Gv 3,19.21)

Oppure:
Gerusalemme è costruita come città salda e compatta.
È là che salgono le tribù, le tribù del Signore,
secondo la legge d’Israele,
per lodare il nome del Signore.


Preghiera dopo la comunione
O Dio, che illumini ogni uomo
che viene in questo mondo,
fa’ risplendere su di noi la luce della tua grazia,
perché i nostri pensieri
siano conformi alla tua sapienza
e possiamo amarti con cuore sincero.
Per Cristo nostro Signore.

Orazione sul popolo
Custodisci, o Signore,
coloro che ti supplicano,
sorreggi chi è fragile,
vivifica sempre con la tua luce
quanti camminano nelle tenebre del mondo
e concedi loro, liberati da ogni male,
di giungere ai beni eterni.
Per Cristo nostro Signore.



O M E L I E
a cura di
Qumran2.net


    padre Antonio Rungi       (Omelia del 10-03-2024)
Dalla Croce di Cristo la salvezza del mondo
Siamo arrivati alla quarta tappa di questo cammino quaresimale che ci porterà alla Pasqua 2024, esattamente tra tre domeniche. L' ultimo giorno del mese di marzo sarà Pasqua, quest'anno. Il Vangelo che ci viene proposto alla nostra meditazione in questa quarta domenica di Quaresima è introdotto da un importante espressione di dialogo tra Gesù e Nicode ...
(continua)

 
    Diocesi di Vicenza       (Omelia del 10-03-2024)
La Parola - Commento al Vangelo di Giovanni(Gv 3,14-21)
...
(continua)

 
    don Lucio D'Abbraccio       (Omelia del 10-03-2024)
L'infinita misericordia di Dio!
Questa quarta domenica di Quaresima, tradizionalmente chiamata «domenica Laetare», ossia della «Letizia», è permeata da una gioia che in qualche misura attenua il clima penitenziale di questo tempo forte dell'anno liturgico: «Rallegrati Gerusalemme - si legge nell'antifona d'ingresso - Sfavillate di gioia con essa, voi che eravate nel lutto». A quest' ...
(continua)

 
    padre Ermes Ronchi       (Omelia del 10-03-2024)
La maschera dell' angelo
Dio ha tanto amato, e noi con lui ci impegniamo non per salvare il mondo, l'ha già salvato lui, ma semplicemente per amarlo; ci impegniamo non per convertire le persone, ma per amarle. Se non per sempre, almeno per oggi; se non tanto, almeno un po'. E fare così, perché così fa Dio. Si è appena spenta la scena irruente di Gesù che scaccia i mercanti ...
(continua)

 
    don Alberto Brignoli       (Omelia del 10-03-2024)
Ci ama davvero tanto, questo Dio!
Ci stiamo avvicinando alla Pasqua (ce lo ricorda anche il colore rosaceo delle vesti liturgiche di questa domenica), e la Liturgia della Parola inizia a parlarci in maniera più decisa del grande mistero della nostra salvezza. Dio si fa presente nella storia dell'umanità principalmente per questo: per salvarci. E il Dio di Gesù Cristo, rispetto al Dio dell ...
(continua)

 
    don Domenico Bruno       (Omelia del 10-03-2024)
M' illumino d'immenso
Visita www.annunciatedaitetti.it La nostra missione continua con altri formati anche su: Instagram Facebook Telegram dove troverai anteprime e contenuti esclusivi. Abbiamo anche una WebTv Ascolta tutti i nostri podcast e gli altri progetti: clicca qui  Per ascoltare il commento qui sotto, clicca play! SE QUESTO SERVIZIO AL VANGELO CREDI SIA ...
(continua)

 
    padre Maurizio De Sanctis       (Omelia del 10-03-2024)
Gesù il dono più grande...
...
(continua)

 
    Omelie.org - autori vari       (Omelia del 10-03-2024)

COMMENTO ALLE LETTURE Commento a cura di Giuseppe Di Stefano AMARE A BRACCIA APERTE «Dio, infatti, ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito perché chiunque creda in lui abbia la vita eterna». (Gv 3,16) I bambini misurano l'amore a bracciate più che a parole. Per dire "tanto", allargano le braccia più che possono, perché l'amore è ...
(continua)

 
    Omelie.org (bambini)       (Omelia del 10-03-2024)

Non è la prima volta che sentiamo nominare Nicodemo... Questo personaggio è un fariseo molto importante, un uomo che vuole comprendere fino in fondo le cose, è un capo di questa setta politico-religiosa, ha una certa fama e cultura, è attirato dalla persona e dal messaggio del nostro Maestro ma non riesce a capire bene chi sia Gesù e quale sia la sua m ...
(continua)

 
    padre Gian Franco Scarpitta       (Omelia del 10-03-2024)
Cercare la Parola come Nicodemo
Domenica del Gaudete che, come dice qualche commentatore, sembra tuttavia incentrarsi sui moniti e suoi rimproveri verso le infedeltà al Signore. Nei testi si esorta alla conversione e al ravvedimento, ma nell'ascolto attento della Parola si può anche avere un barlume di speranza e una promessa di salvezza. Tutto sta a mettersi in ascolto della Parola di D ...
(continua)

 
    don Fabio Rosini       (Omelia del 10-03-2024)
Commento al Vangelo del 10 marzo
...
(continua)

 
    Missionari della Via       (Omelia del 10-03-2024)
Venire alla luce
...
(continua)

 
    Missionari della Via       (Omelia del 10-03-2024)
Commento su Giovanni 3,14-21
Del Vangelo di questa domenica della gioia vogliamo cogliere tre piccoli spunti. 1. Gesù parlando a Nicodemo rivela l'infinito amore che Dio ha per noi. Dio ha tanto amato il mondo da dare me stesso a voi, Egli stesso ci rivela! «Nell'antica legge l'uomo poteva dubitare se Dio l'amasse con tenero amore; ma dopo che l'abbiamo veduto morire su d'una croce, ...
(continua)

 
    padre Paul Devreux       (Omelia del 10-03-2024)

In quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo: «Come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell'uomo, Sta parlando di Gesù innalzato sulla croce, ma anche innalzato davanti a Dio, perché immagine dell'uomo così come Dio lo sogna: L'uomo che ha scelto di amare a tutti i costi. L'opposto dell'uomo egoista, ripiegato su ...
(continua)

 
    don Michele Cerutti       (Omelia del 10-03-2024)
La notte volgerà ad aurora
Nella notte Nicodemo si avvicina a Gesù e sceglie le ore notturne per interrogarlo perché è fariseo e ha paura di essere visto mentre interpella il discutibile rabbi. Egli rappresenta tutti i cercatori di Dio. Quell'incontro lo porterà a iniziare un cammino infatti la sua figura la ritroveremo mentre timidamente cercherà di difendere il Maestro dagli a ...
(continua)

 
    don Roberto Rossi       (Omelia del 10-03-2024)
Dio ce la mette tutta
...
(continua)

 
    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 10-03-2024)
Commento su Gv 3, 14-21
Come vivere questa Parola? Perché Gesù paragona il proprio "innalzamento", che allude contemporaneamente alla crocifissione e alla risurrezione, a quello del serpente di bronzo? Nel libro dei Numeri (21, 4-9) si narra che Dio all'ennesima manifestazione di sfiducia del popolo nei suoi confronti comanda a Mosè di costruire un serpente di bronzo e innalzar ...
(continua)

 
    don Roberto Seregni       (Omelia del 10-03-2024)
Dio ha tanto amato il mondo
Leggo e rileggo piú volte questa bellissima pagina di Giovanni incastonata nel dialogo con Nicodemo. In poche righe, l'evangelista ci offre uno spiraglio fresco e affascinante della vita cristiana che ci alimenta in questo ultimo e dicisivo tratto del cammino quaresimale. Prima di tutto: "Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito". É un' aff ...
(continua)

 
    diac. Vito Calella       (Omelia del 10-03-2024)
«Dove abbondò il peccato, sovrabbondò la grazia» (Rm 5,20b)
«Fratelli, Dio, ricco di misericordia, per il grande amore con il quale ci ha amato, da morti che eravamo per le colpe, ci ha fatto rivivere con Cristo: per grazia siete salvati» (Ef 2,4-5). L'annuncio dell'autore della lettera aggli Efesini amplifica quanto la parola di Dio aveva già annunciato attraverso l'apostolo Paolo, nella lettera ai Romani: «dov ...
(continua)

 
    don Marco Scandelli       (Omelia del 10-03-2024)
#2minutiDiVangelo Giovanni 3,14-21 - Più che del peccato bisogna aver paura della lontananza da Dio
2minutiDiVangelo Gv 3,14-21 Più che del peccato bisogna aver paura della lontananza da Dio Commento al Vangelo - Omelia a cura di don Marco Scandelli Oggi leggiamo insieme i versetti 14-21 del III capitolo di San Giovanni, nei quali sono contenute alcune parole di Gesù rivolte a Nicodemo, membro del Sinedrio, ma segretamente discepolo del Signo ...
(continua)

 
    don Roberto Fiscer       (Omelia del 10-03-2024)
#StradeDorate - Commento su Giovanni 3,14-21
...
(continua)

 
    don Gianfranco Calabrese       (Omelia del 10-03-2024)
Video commento su Giovanni 3,14-21
...
(continua)

 
    don Alfonso Giorgio Liguori       (Omelia del 10-03-2024)
Chi crede in Lui non è condannato
La gioia del Vangelo ...
(continua)

 
    don Nicola Salsa       (Omelia del 10-03-2024)
Credere in Cristo è accoglierlo (Gv 3,14-21)
...
(continua)

 
    Paolo Curtaz       (Omelia del 10-03-2024)
Ha talmente amato
Come è difficile cambiare la nostra idea di Dio. Anche se apparentemente devota, anche se pensiamo sia quella giusta, anche se ci hanno sempre insegnato così. Conversione è la parola che ci accompagna in questi giorni di quaresima. Un deserto da far fiorire, deserto in cui viviamo da sempre, che possiamo subire o attraversare, farlo diventare luogo di d ...
(continua)

 
    Giancarlo Airaghi       (Omelia del 10-03-2024)
Via Amoris - Tappa 4 Vedere
Quarta tappa di un percorso quaresimale in 7 parole, con 7 amici, per entrare nella Pasqua di Gesù. Oggi ci guiderà nella riflessione l'amico fra Renzo Cocchi, custode dell'eremo di S. Giacomo in Poggio Bustone, uno dei quattro bellissimi santuari francescani della Valle Santa Reatina... luogo in cui troviamo anche il santuario di Greccio, famoso perché ...
(continua)

 
    don Antonino Sgrò       (Omelia del 10-03-2024)
La fede è luce che sempre risplende
Amo Dio abbastanza? Riesce il suo amore a colmare il vuoto, lenire il dolore, alimentare la gioia? Perché a volte sembra che il suo amore non mi scalfisca e che mi senta quasi obbligato ad amarlo per il fatto che Lui è Dio, il mio Creatore e Salvatore? Se guardo solo me stesso rischio di non trovare mai una soluzione a interrogativi così decisivi, perché ...
(continua)

 
    don Giampaolo Centofanti       (Omelia del 10-03-2024)
Commento su Giovanni 3,14-21
Che parole, che amore, meravigliosi: oggi Dio in Gesù mi dice mi ama davvero, con tutto il cuore, che dà la sua vita anzi suo Figlio, perché io non mi perda per strade di dolore, senza senso, ma possa davvero trovare la via della mia realizzazione serena, piena. Dio non viene in Gesù per condannarci ma per starci vicino e aiutarci in ogni modo, consolarc ...
(continua)

 
    don Claudio Luigi Fasulo       (Omelia del 10-03-2024)
Il sogno di Dio: una vita per te in letizia
...
(continua)

 
    padre Ezio Lorenzo Bono       (Omelia del 10-03-2024)
Kafkiani o cristiani?
I. Il termine "kafkiano" è un sinonimo di assurdo, paradossale, e prende il nome dallo scrittore praghese Franz Kafka (1883-1924). Questo autore, di cui ricorre quest'anno il centenario della morte, ha scritto romanzi importanti come "La metamorfosi" che racconta di un giovane che si sveglia al mattino e si ritrova trasformato (metamorfosi) in un gigantesc ...
(continua)

 
    IlCenacoloWebTv       (Omelia del 10-03-2024)
Domenica - IV settimana di Quaresima - Anno B - Commento al Vangelo - Gv 3,14-21
segui la WebTv o iscriviti al MONASTERO INVISIBILE su www.ilcenacolowebtv.it ...
(continua)

 
    padre Fernando Armellini       (Omelia del 10-03-2024)
Video commento su Gv 3,14-21
...
(continua)

 
    Paolo De Martino       (Omelia del 10-03-2024)
Tu vali la vita di Dio!
Giovanni, in questo brano cerca di entrare nel grande mistero di Dio. In fondo ci ricorda che è venuto per amarci, per farci vedere come potremo vivere, di che pasta siamo fatti. Siamo impastati di cielo! Questa Domenica leggiamo una parte del lungo discorso che Gesù fa a Nicodemo, un fariseo, cioè un profondo conoscitore della Bibbia, un saggio del tem ...
(continua)

 
    CPM-ITALIA Centri di Preparazione al Matrimonio (coppie - famiglie)       (Omelia del 14-03-2021)
Commento su 2Cr 36,14-16.19-23; Sal 136; Ef 2,4-10; Gv 3,14-21
In questa domenica campeggiano, nell'Evangelo di Giovanni, due figure: Nicodemo e Gesù. Due uomini, due culture a confronto e in dialogo, due diverse sensibilità religiose. L'incontro tra Gesù e Nicodemo, che Giovanni ci presenta nel terzo capitolo del suo Evangelo, è tutto questo. E molto di più. Gesù ha appena ricevuto il battesimo nel Giordano ...
(continua)

 
    Paolo Curtaz       (Omelia del 14-03-2021)
Video commento a Gv 3,14-21
...
(continua)

 
    Bella prof! - don Gianmario Pagano       (Omelia del 14-03-2021)
Nicodemo e lo sguardo al serpente
...
(continua)

 
    don Lucio D'Abbraccio       (Omelia del 14-03-2021)
Guardiamo la croce, nostra salvezza, e lasciamoci amare da Dio
In questa quarta domenica di Quaresima, detta domenica «laetare», la liturgia ci rimanda alla fonte della nostra gioia, all'annuncio esplicito e profondo dell'amore di Dio, Dio ci ama, Dio ci ha tanto amati: sono le espressioni che ritornano più frequenti nelle tre letture. Partiamo dalla prima lettura. È una meditazione sulla storia di Israele. L'aut ...
(continua)

 
    don Alberto Brignoli       (Omelia del 14-03-2021)
Non perdiamo la memoria
"La storia è maestra di vita", diceva Cicerone. Con questo, il grande oratore e filosofo voleva aiutarci a riflettere sul fatto che il ricordo e lo studio degli accadimenti storici può diventare fonte di ispirazione per chi vuole avere la consapevolezza dei momenti che di volta in volta ci troviamo a vivere. Se questa saggia affermazione la abbiniamo a un' ...
(continua)

 
    don Domenico Bruno       (Omelia del 14-03-2021)
Gesù illumina la nostra vita
Gesù è una luce per chi vive nel buio. Lo sa bene Nicodèmo, che va da Gesù di notte per non essere visto da chi lo contrastava. Nella Bibbia la notte rappresenta le paure, i dubbi, le incertezze... un po' come quelle che da un anno, ormai, viviamo a causa del coronavirus. Ognuno di noi porta ansie e sofferenze nel cuore e vede tutto buio. Ma la Parol ...
(continua)

 
    don Roberto Rossi       (Omelia del 14-03-2021)
L'amore indescrivibile di Dio per il mondo
Dio "ricco di misericordia", all'umanità immersa nelle tenebre del peccato, offre una luce infinita: Cristo innalzato sulla croce per la salvezza di tutti e di ciascuno. Nel dialogo che Gesù intesse con Nicodemo, un uomo onesto, alla ricerca delle verità, che va da Gesù di notte per presentargli le domande profonde del suo cuore, Gesù rivela a Nicodemo ...
(continua)

 
    don Marco Scandelli       (Omelia del 14-03-2021)
#2minutiDiVangelo Domenica IV Quar. B - Un biglietto di sola andata per il Paradiso. Grazie!
Commento al Vangelo della Domenica IV di Quaresima Anno B - a cura di don Marco Scandelli #2minutiDiVangelo ---- Gv 3 14-21 ---- Che fosse proprio il simbolo della morte (il serpente) a stare sopra, rende di fatto ancora più vere le parole di Paolo quando dice: Gesù che non aveva peccato, Dio lo trattò da peccato. Gesù infatti, pur non avendo ...
(continua)

 
    Omelie.org - autori vari       (Omelia del 14-03-2021)

COMMENTO ALLE LETTURE Commento a cura di padre Alvise Bellinato Il tempo di Quaresima ci ricorda che Dio ci ama e che noi possiamo rispondere a questo amore attraverso le tre opere quaresimali: preghiera, digiuno ed elemosina. Le tre letture che abbiamo ascoltato oggi ci ripetono varie volte che Dio ci vuole molto bene: "Dio aveva compassione del suo ...
(continua)

 
    Omelie.org (bambini)       (Omelia del 14-03-2021)

Buongiorno, ragazzi, e buona domenica! Vi ricordate il Vangelo di domenica scorsa? Il brano terminava con una dichiarazione solenne nella quale Gesù afferma che Lui è il nuovo tempio. Il tempio, lo sappiamo, è il luogo per pregare, per incontrare Dio. Gesù ci dice che lui è la persona attraverso la quale possiamo incontrare davvero Dio. Oggi ci vuole ...
(continua)

 
    don Giacomo Falco Brini       (Omelia del 14-03-2021)
Per bene operare, credi all'opera di Dio
Superati i 50 anni di vita, pian piano, si cominciano a cogliere delle costanti nella Bibbia. Una di queste è che l'uomo, anche mosso da sincero sentimento religioso, vorrebbe fare qualcosa per Dio, vuole dedicargli la sua opera. Invece la Parola di Dio, un po' dappertutto nelle Scritture, dice che l'uomo dovrebbe occuparsi piuttosto di conoscere e capire l ...
(continua)

 
    don Fabio Rosini       (Omelia del 14-03-2021)
Commento al Vangelo del 14 marzo
...
(continua)

 
    padre Antonio Rungi       (Omelia del 14-03-2021)
Convertirsi alla gioia e alla vita
La quarta domenica di quaresima è classificata come la domenica della letizia. E in questo giorno, ma sempre, con il sostegno della parola di Dio siamo invitati a sperimentare la vera letizia e la vera gioia di vivere per Cristo. Il brano del Vangelo di Giovanni ci introduce al mistero della sofferenza di Cristo e alla sua passione e morte in croce. Il rif ...
(continua)

 
    don Mario Simula       (Omelia del 14-03-2021)
La grazia della notte
Di notte è più facile nascondersi. Di notte l'amore non ha bisogno di cercare sotterfugi. Urge come una forza alla quale non è possibile resistere. Nicodemo è uomo della notte per paura e per un bisogno profondo di intimità. Va a trovare il Maestro che ogni giorno di più lo affascina quando lungo le strade parla e quando compie meraviglie a favore s ...
(continua)

 
    Frati Minori Cappuccini       (Omelia del 14-03-2021)
Commento su Giovanni 3,14-21
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(continua)

 
    don Roberto Rossi       (Omelia del 14-03-2021)
Dio ha tanto amato il mondo...
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(continua)

 
    don Roberto Seregni       (Omelia del 14-03-2021)
Dio ha tanto amato il mondo
Non so voi, ma io avevo proprio bisogno di ascoltarlo ancora una volta: "Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito". L'amore del Padre prende carne nella vita del figlio Gesù, una vita appassionata per la vita, una vita che si dona senza riserve e svela la inaudita bellezza del volto del Padre. Sono molti i serpenti velenosi che mordono la no ...
(continua)

 
    mons. Erio Castellucci diocesi di Modena-Nonantola       (Omelia del 14-03-2021)
Dio ha tanto amato il mondo
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(continua)

 
    Missionari della Via       (Omelia del 14-03-2021)
Chi fa la verità viene alla luce
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(continua)

 
    Missionari della Via       (Omelia del 14-03-2021)

Il Vangelo di questa IV domenica ci propone uno spezzone del dialogo tra Gesù e Nicodemo. Nicodemo, che veneriamo come santo, era dottore della legge, fariseo e membro del sinedrio. Cogliamo due spunti utili alla nostra vita spirituale. 1. Gesù parla della necessità che sia innalzato perché quanti credono in Lui abbiano la vita eterna. Gesù applica a s ...
(continua)

 
    padre Paul Devreux       (Omelia del 14-03-2021)
Commento su Giovanni 3,14-21
"Come Mosè innalzò il serpente nel deserto". Gesù fa riferimento ad un episodio dell'Esodo. Vi erano stati diversi morti per via di serpenti nascosti sotto la sabbia. Allora Mosè fece un serpente di bronzo che mise sopra un bastone e diceva: "Chi è morso e guarda con fede al serpente di bronzo, vivrà". Oggi potremmo fare un virus di bronzo. "Così b ...
(continua)

 
    Michele Antonio Corona       (Omelia del 14-03-2021)
La luce di Gesù attraverso il linguaggio dell'amore
Nelle tre domeniche di Quaresima il vangelo ci ha indicato luoghi precisi: il deserto, il monte, il tempio. In essi Gesù ha compiuto passi importanti della sua missione, della catechesi ai discepoli, della manifestazione della sua relazione intima e profonda col Padre. Senza questo, tutto sarebbe stato solo un mero esercizio di pietà. Quindi alla base di t ...
(continua)

 
    don Gaetano Luca (Amore)       (Omelia del 14-03-2021)

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(continua)

 
    padre Ermes Ronchi       (Omelia del 14-03-2021)
L'essenziale è il grande amore di Dio per il mondo
Si è appena conclusa la scena irruente, fragorosa di Gesù che scaccia i mercanti dal tempio. A Gerusalemme, capi e gente comune tutti parlano della novità di quel giovane rabbi. Ora, da quella scena clamorosa e sovversiva si passa a un vangelo intimo e raccolto. Nicodemo ha grande stima di Gesù e vuole capire di più, ma non osa compromettersi e si reca ...
(continua)

 
    Monaci Benedettini Silvestrini       (Omelia del 14-03-2021)
Volgiamo lo sguardo a Colui che abbiamo trafitto
È inevitabile: la lontananza da Dio, l'infedeltà personale o di un intero popolo, oggi forse potremmo dire l'infedeltà del cristiano o della Chiesa, conduce all'esilio, alla schiavitù. Con il peccato cadono le mura di Gerusalemme, cedono in noi le difese dai nemici e dal male, ne segue l'invasione, la distruzione di tutto ciò che è prezioso in noi, la ...
(continua)

 
    fr. Massimo Rossi       (Omelia del 14-03-2021)
Commento su Giovanni 3,14-21
In occasione della beatificazione del mio confratello, p. Giuseppe Girotti, vissuto in questo convento, e morto martire nel campo di concentramento di Dachau, il giorno di Pasqua del '45 è stato realizzato un breve film dal titolo IL TRIANGOLO ROSSO; lo potete vedere diteggiando su Google "Girotti triangolo rosso"; dura 39 minuti, non avrete il tempo di ann ...
(continua)

 
    Agenzia SIR       (Omelia del 14-03-2021)

"Come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che il Figlio dell'uomo sia innalzato, affinché chiunque crede in lui abbia vita eterna". Con questa significativa immagine, tratta dal libro dei Numeri, Giovanni riassume l'intero messaggio della salvezza. Nell'episodio del serpente di bronzo, Israele, nonostante la vittoria ottenuta contro gli ab ...
(continua)

 
    diac. Vito Calella       (Omelia del 14-03-2021)
Dio c'è, e basta
Conversione è rinascere di nuovo dopo un periodo difficile L'ascolto della parola di Dio dal secondo libro delle Cronache ci insegna che la storia personale e quella di un popolo, anche se è stata segnata da esperienze drammatiche di sofferenza e da dure prove, può diventare un «nascere di nuovo» (Gv 3,3). Una volta compiuta una azione o terminato un e ...
(continua)

 
    don Claudio Luigi Fasulo       (Omelia del 14-03-2021)
Abbiamo diritto a vivere una perfetta letizia
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(continua)

 
    don Roberto Fiscer       (Omelia del 14-03-2021)
#StradeDorate - Commento su Giovanni 3,14-21
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(continua)

 
    don Alfonso Giorgio Liguori       (Omelia del 14-03-2021)
Chi crede in lui non è condannato
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(continua)

 
    mons. Roberto Brunelli       (Omelia del 14-03-2021)
Da noi non occorre essere eroi
Due interlocutori, seduti sotto un argenteo ulivo a parlare di cose profonde, alla luce della luna che filtra tra i rami: così possiamo immaginare il contesto del vangelo odierno (Giovanni 3,14-21). Uno dei due è Gesù, in dialogo con un uomo che ha chiesto di incontrarlo privatamente. L'evangelista non riferisce dove sia avvenuto l'incontro: ma è verosim ...
(continua)

 
    Diocesi di Vicenza       (Omelia del 14-03-2021)
La Parola - Commento al Vangelo di Giovanni (Gv 3,14-21)
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(continua)

 
    padre Gian Franco Scarpitta       (Omelia del 14-03-2021)
La croce, la fede, la vita
La volta scorsa ci si era lasciati con la considerazione di Gesù che è il nuovo tempio definitivo, che supera le modalità cultuali fino ad allora vigenti e propone se stesso come luogo in cui tutti gli uomini possono avere accesso al Padre. La prima lettura tratta dal libro delle cronache, che descrive le vicende del popolo durante e dopo l'esilio babilon ...
(continua)

 
    don Gianfranco Calabrese       (Omelia del 14-03-2021)
Video commento su Giovanni 3,14-21
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(continua)

 
    don Nicola Salsa       (Omelia del 14-03-2021)
Chiunque crede in Gesù avrà la Vita (Gv 3,14-21)
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(continua)

 
    CPM-ITALIA Centri di Preparazione al Matrimonio (coppie - famiglie)       (Omelia del 11-03-2018)
Commento su 2Cr 36,14-16.19-23; Sal 136; Ef 2,4-10; Gv 3,14-21
Le letture di questa domenica si inseriscono nello schema di fondo dell'anno B che sottolinea che Dio ci ama e ci aiuta a capire il senso delle contraddizioni che il peccato comporta. Dio ci ama, ma ci ama a modo suo: ha permesso l'esilio del suo popolo per educarlo. Rileggendo la storia, Israele si era conformato alla mentalità dei popoli pagani, all'ido ...
(continua)

 
    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 11-03-2018)
Commento su Gv.3, 16-18
«Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna. Dio non ha mandato il Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo si salvi per mezzo di lui." Gv.3, 16-18 Come vivere questa Parola? La Parola di Dio di oggi è una dichiarazione della tenerezza del Padr ...
(continua)

 
    Diocesi di Vicenza       (Omelia del 11-03-2018)
La Parola - Commento al Vangelo di Giovanni (Gv 3,14-21)
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(continua)

 
    don Fabio Rosini       (Omelia del 11-03-2018)
Audio commento al Vangelo dell'11 marzo 2018
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(continua)

 
    Sulla strada - TV2000       (Omelia del 11-03-2018)
Commento su Giovanni 3,14-21
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(continua)

 
    Wilma Chasseur       (Omelia del 11-03-2018)
Audio commento al Vangelo - Gv 3,14-21
Clicca qui per scaricare il commento in formato MP3.Per ascoltare il commento, clicca sul play sulla sinistra del lettore: ...
(continua)

 
    don Maurizio Prandi       (Omelia del 11-03-2018)
Amare? Bisogna!
Dopo il deserto, dopo il monte della Trasfigurazione, dopo il tempio, la Croce! Bisogna che il Figlio dell'uomo sia innalzato! Il figlio dell'uomo è una definizione bella, che mi piace, ed è quella preferita da Gesù per indicare se stesso e designa l'essere umano nella sua condizione di fragilità, nella sua carne, creaturalità ferita dal peccato (cfr. S ...
(continua)

 
    don Giovanni Berti       (Omelia del 11-03-2018)
Punti luce
Clicca qui per la vignetta della settimana. "Una luce nella notte" era il nome dato, una ventina di anni fa, ad una esperienza di un gruppo di giovani, che nella Diocesi di Verona aveva iniziato a tenere aperte le chiese della città anche durante la notte dei weekend in orari nei quali solitamente le chiese sono chiuse e non ci sono celebrazioni. Nei fin ...
(continua)

 
    don Marco Pozza       (Omelia del 11-03-2018)
Il pipistrello e la luce
Nicodemo è un uomo curioso e la curiosità è condizione prima di ogni vera conoscenza. È antidoto alla nausea: «La cura per la noia è la curiosità. Non ci sono cure per la curiosità» (D. Parker). È un giudeo, Nicodemo, dunque è una persona prevenuta nei confronti di Cristo. Si salva per l'onestà intellettuale: più che sentire-parlare di Cristo, v ...
(continua)

 
    don Claudio Doglio       (Omelia del 11-03-2018)
Video commento a Gv 3,14-21
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(continua)

 
    don Alberto Brignoli       (Omelia del 11-03-2018)
Chi fa la verità viene alla luce
Lo diciamo spesso: il mondo si è ribaltato, e quel che è peggio, è che lo ha fatto in brevissimo tempo, a una velocità incredibile. Nel giro di pochi decenni abbiamo assistito a cambiamenti più numerosi e più rivoluzionari di quelli avvenuti in quattro o cinque secoli di storia. Senza andare a tirare in ballo discorsi a livello planetario, è sufficien ...
(continua)

 
    Omelie.org - autori vari       (Omelia del 11-03-2018)

COMMENTO ALLE LETTURE Commento a cura di don Marco Simeone Una luce nel buio... La 4° domenica di Quaresima è una luce che inizia a brillare, perché ormai il grosso è fatto, dovremmo iniziare a vedere i primi segni di cambiamento della Quaresima... oppure no. E sì, perché tante iniziative, tanti sforzi poi non sono così costanti, si comincia b ...
(continua)

 
    Omelie.org (bambini)       (Omelia del 11-03-2018)

«Come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell'uomo". Queste sono le prime parole di Gesù nel Vangelo di oggi. Cominciamo a riflettere partendo dalla seconda parte della frase: "così bisogna che sia innalzato il Figlio dell'uomo". "Innalzare" è una parola di cui sicuramente tutti sapete il significato: port ...
(continua)

 
    Gaetano Salvati       (Omelia del 11-03-2018)

La liturgia della parola di oggi rivela all'uomo il suo destino finale, la vita divina, e si offre quale compagna di strada dell'uomo e muro contro cui si scagliano le disperazioni e le ansie del mondo. Tali inquietudini sembravano animare anche i cuori degli israeliti in esilio a Babilonia. La prima lettura, a riguardo, propone uno sguardo essenziale della ...
(continua)

 
    Wilma Chasseur       (Omelia del 11-03-2018)
Per non perdere la bussola
In queste domeniche di Quaresima abbiamo lasciato il Vangelo di Marco per meditare sul Vangelo di Giovanni. E pensate che già Origene vissuto nel terzo secolo dopo Cristo, genio della chiesa orientale dove conserva ancora un ruolo prestigioso anche se discusso, diceva che il fiore delle scritture è il Vangelo e il fiore del Vangelo è Giovanni. In quest ...
(continua)

 
    don Giacomo Falco Brini       (Omelia del 11-03-2018)
L'ansia di Dio per le ansie dell'uomo
Un giorno un bambino chiese a suo papà: "papà, come iniziano le guerre?". E il padre rispose: "bene, prendiamo ad es. la 1a guerra mondiale; iniziò quando la Germania invase il Belgio e poi...". La moglie lo interruppe immediatamente: "ma dai! Dì la verità al nostro bimbo: è cominciata perché qualcuno è stato assassinato...". Il marito allora, tirand ...
(continua)

 
    IlCenacoloWebTv       (Omelia del 11-03-2018)
Video commento - IV Domenica di Quaresima - Anno B
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(continua)

 
    padre Ermes Ronchi       (Omelia del 11-03-2018)
Noi siamo cristiani perché crediamo che Dio ci ama
Dio ha tanto amato il mondo, versetto centrale del Vangelo di Giovanni, versetto dello stupore che rinasce ogni volta, per queste parole buone come il miele, tonificanti come una camminata in riva al mare, fra spruzzi d'onde e aria buona respirata a pieni polmoni; parole da riassaporare ogni giorno e alle quali aggrapparci forte in tutti i passaggi della vit ...
(continua)

 
    Agenzia SIR       (Omelia del 11-03-2018)

La legge di Dio è legge di amore che dona la vera libertà. Così insegnava la Messa di domenica scorsa. Ma, se l'amore di Dio non trova corrispondenza, come si comporta Dio? Il brano del secondo libro delle Cronache, in una breve sintesi storica, dà la risposta, a partire dal tradimento dell'antico popolo eletto: "Moltiplicarono le loro infedeltà...". Di ...
(continua)

 
    fr. Massimo Rossi       (Omelia del 11-03-2018)
Commento su Giovanni 3,14-21
Maledetto senso di colpa!! La pagina tratta dal libro delle Cronache, rilegge e interpreta in chiave religiosa la deportazione degli Israeliti a Babilonia: l'infedeltà reiterata del popolo di Dio ha attirato la rovina su Gerusalemme; il Tempio è stato contaminato dai figli di Dio, prima che dai loro nemici politici... In ultima analisi, l'esilio lontano ...
(continua)

 
    Missionari della Via       (Omelia del 11-03-2018)

In questa domenica della gioia, Gesù parlando a Nicodemo ci rivela l'infinito amore che Dio ha per noi: Nell'antica legge l'uomo poteva dubitare se Dio l'amasse con tenero amore; ma dopo che l'abbiamo veduto morire su d'una croce, come possiamo dubitare? Alziamo gli occhi e guardiamo Gesù vero Figlio di Dio che pende inchiodato da quel patibolo... Quella c ...
(continua)

 
    padre Antonio Rungi       (Omelia del 11-03-2018)
Cristo è la nostra gioia, sempre e assolutamente
Cristo è la nostra gioia, sempre e assolutamente. E' questo in sintesi il messaggio che ci arriva dalla parola di Dio della quarta domenica di Quaresima, chiamata "Laetare", cioè della gioia, della letizia. Dove troviamo, noi cristiani questa gioia vera, sempre ed in termini assoluti? Leggendo i testi della Sacra Scrittura di questa domenica, questa gioia ...
(continua)

 
    diac. Vito Calella       (Omelia del 11-03-2018)
Operatori di verità uniti nella carità
"Chi opera la verità viene alla luce" (Gv 3,21) Nascere è un "venire alla luce". Uno dei linguaggi più comuni per celebrare la nascita di una nuova creatura è proprio questo: "venire alla luce". Abbiamo ascoltato nel Vangelo di Giovanni la seconda parte del dialogo notturno tra Gesù e Nicodemo. Gesù aveva appena parlato di una nuova nascita, un nuovo ...
(continua)

 
    mons. Roberto Brunelli       (Omelia del 11-03-2018)
Da noi non occorre essere eroi
Due interlocutori, seduti sotto un argenteo ulivo a parlare di cose profonde, alla luce della luna che filtra tra i rami: così possiamo immaginare il contesto del vangelo odierno (Giovanni 3,14-21). Uno dei due è Gesù, in dialogo con un uomo che ha chiesto di incontrarlo privatamente. L'evangelista non riferisce dove sia avvenuto l'incontro: ma è verosim ...
(continua)

 
    dom Luigi Gioia       (Omelia del 11-03-2018)
Lo spettacolo da contemplare
Provocatoriamente l'evangelista Giovanni ci mette davanti agli occhi un serpente, ci invita a superare la repulsione naturale che proviamo nei suoi confronti e a fissarlo per essere guariti. Uno degli animali che temiamo di più, la cui sola vista ci riempie di ansia, il simbolo del male per eccellenza già nel libro della Genesi, diventa uno strumento di gu ...
(continua)

 
    don Roberto Fiscer       (Omelia del 11-03-2018)
#StradeDorate - Commento su Giovanni 3,14-21
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(continua)

 
    Carla Sprinzeles       (Omelia del 11-03-2018)
Commento su 2Cronache 36,14-16.19-23; Gv 3,14-21
Amici, siamo a metà quaresima, all'inizio della messa c'è l'invito a rallegrarsi, esultare e gioire: il compito di ogni cristiano è rendere felici gli altri che vivono accanto a lui, perché Dio si prende cura di noi, è buono e fedele e non si stanca mai di portarci al passaggio di conversione da creature inconsistenti a suoi figli, che vivono la stessa ...
(continua)

 
    Paolo Curtaz       (Omelia del 11-03-2018)
Video commento a Gv 3,14-21
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(continua)

 
    padre Gian Franco Scarpitta       (Omelia del 11-03-2018)
Due tappe irrinunciabili per la vita
Victor Hugo, che definiva Dio "l'invisibile evidente", scriveva la nota frase più volte ricordata in queste note, per la quale "per vedere Dio l'occhio ha bisogno della lente delle lacrime". Nella prova, nel dolore e nella sofferenza è possibile infatti riscontrare la presenza di Dio, che non di rado nel benessere e nella prosperità è misconosciuto o irr ...
(continua)

 
    don Domenico Luciani       (Omelia del 11-03-2018)
Video commento su Gv 3,14-21
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(continua)

 
    don Gianfranco Calabrese       (Omelia del 11-03-2018)
Video commento su Giovanni 3,14-21
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(continua)

 
    don Claudio Luigi Fasulo       (Omelia del 11-03-2018)
Audio commento al Vangelo - Gv 3,14-21
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(continua)

 
    Monastero Domenicano Matris Domini       (Omelia del 15-03-2015)
Commento su Ef 2,4-10
Collocazione del brano Nel primo capitolo della lettera, Paolo nell'inno Cristologico ha ricordato la chiamata di tutti gli uomini alla salvezza e alla ricapitolazione di tutte le cose in Cristo. Ora nel capitolo secondo egli scende nei particolari e ricorda la miserevole situazione di quanti erano schiavi del peccato e della morte. Tra questi vi erano gli ...
(continua)

 
    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 15-03-2015)
Commento su Gv 3,14-15
"E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell'uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna." Gv 3,14-15 Come vivere questa Parola? Metà del cammino quaresimale è già alle nostre spalle e la croce già si staglia all'orizzonte nel nostro esodo. "Bisogna che il Figlio dell'uomo sia innalzato". ...
(continua)

 
    Wilma Chasseur       (Omelia del 15-03-2015)
Audio commento alla liturgia - Gv 3,14-21
Clicca qui per scaricare il commento in formato MP3.Per ascoltare il commento, clicca sul play sulla sinistra del lettore: ...
(continua)

 
    don Claudio Doglio       (Omelia del 15-03-2015)
Per grazia siamo salvati
Clicca qui per scaricare il commento in formato MP3.Per ascoltare il commento, clicca sul play sulla sinistra del lettore: ...
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    dom Luigi Gioia       (Omelia del 15-03-2015)
Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere
Non è un paradosso di poco conto trovarsi, all'inizio del vangelo di oggi, di fronte a un serpente! Non un serpente da temere, ma che è messo al centro, innalzato e che tutti dobbiamo guardare per essere guariti. Questo serpente già nel libro della Genesi è il simbolo per eccellenza del male, del maligno; uno degli animali più temuti che esistano, ...
(continua)

 
    don Giorgio Zevini       (Omelia del 15-03-2015)
Video commento a Gv 3, 14-21
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(continua)

 
    don Giovanni Berti       (Omelia del 15-03-2015)
Il sole di notte
Clicca qui per la vignetta della settimana. La notte scorsa ho vissuto anche io come gli altri preti del mio vicariato l'iniziativa lanciata dal papa di "24 ore per il Signore", che prevede che per 24 ore ininterrotte una chiesa della zona rimanga aperta per la preghiera e il sacramento della riconciliazione. Io ho scelto il turno tra le 2 e 3 di notte, ...
(continua)

 
    don Roberto Rossi       (Omelia del 15-03-2015)
L'amore non condanna, l'amore salva
Il nostro sguardo è rivolto a Gesù sulla croce nel momento supremo del suo amore per tutta l'umanità e guardando Cristo e credendo in lui che noi siamo salvi, che noi abbiamo la vita eterna: chiunque crede in lui ha la vita eterna. Il Vangelo tratto dal dialogo tra Gesù e Nicodemo ci rivela qualche cosa di grandioso. Gesù dice Dio ha tanto amato il mond ...
(continua)

 
    Diocesi di Vicenza       (Omelia del 15-03-2015)
La Parola - commento a Gv 3,14-21
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(continua)

 
    don Luca Garbinetto       (Omelia del 15-03-2015)
Dio ha scelto l'uomo
Gesù crocifisso, il Figlio innalzato come il serpente nel deserto dell'esodo, è la svolta della storia, il perno attorno a cui ruotano le vicende dell'umanità, il punto senza ritorno della ricerca tra l'uomo e Dio. Ogni uomo e ogni donna, voglia o non voglia, si trova a dover scegliere, di fronte allo scandalo della Croce e alla stoltezza del Calvario, da ...
(continua)

 
    don Marco Pozza       (Omelia del 15-03-2015)
Quel Dio capace solo di esagerare
Rimane il punto dei Vangeli in cui tutto collassa, fino a stordire i sensi, fino allo svenimento delle carni: non ci potrà essere gioia laddove non c'è esagerazione. Come non germoglierà la gioia nella terra dove manca la libertà. Anche Dio - il Dio folle e bambino di Abramo, Isacco e Giacobbe - non si sottrae a questo esagerare per poter amare appieno. ...
(continua)

 
    don Claudio Doglio       (Omelia del 15-03-2015)
Video commento a Gv 3,14-21
...
(continua)

 
    don Roberto Fiscer       (Omelia del 15-03-2015)
#StradeDorate - Commento su Giovanni 3,14-21
...
(continua)

 
    mons. Gianfranco Poma       (Omelia del 15-03-2015)
Dio ha tanto amato il mondo
È una splendida pagina del Vangelo di Giovanni (Giov.3,14-21), quella che leggiamo nella domenica IV di quaresima, pagina di "rivelazione" la chiamano i teologi, perché ci apre alla conoscenza di quel Dio che nessuno conosce ma che Gesù, il Figlio di Dio, ci spiega, ci narra, ci mostra nella sua carne di uomo. Giovanni ricostruisce l'incontro di Gesù co ...
(continua)

 
    don Alberto Brignoli       (Omelia del 15-03-2015)
Che Dio, quello di Gesù Cristo!
La vita è un cammino: non si è mai terminato di camminare. Anche se ci fermiamo, anche se facciamo una pausa, anche quando tiriamo il fiato, il tempo scorre inesorabilmente, e solo dopo che è passato, voltandoci indietro, ce ne rendiamo conto. La vita è un cammino: ha un inizio, e ha pure una meta cui giungere, ma soprattutto è una strada da percorrere ...
(continua)

 
    padre Ermes Ronchi       (Omelia del 15-03-2015)
Ognuno di noi è il figlio prediletto del Padre
Dio ha tanto amato il mondo da dare suo Figlio. Questo versetto è il punto sorgivo e il perno attorno al quale danza la storia di Dio con l'uomo. Dio ha amato, un passato che perdura e fiorisce nell'oggi, verità che assorbe ogni cosa: tutta la storia biblica inizia con un "sei amato" e termina con un "amerai" (P. Beauchamp). È la lieta notizia da ripeter ...
(continua)

 
    Paolo Curtaz       (Omelia del 15-03-2015)
Di notte
Siamo sinceri: l'idea di mercanteggiare con Dio, in fondo, non è poi così malvagia. Potere in qualche modo controllare il nostro rapporto col divino, anche da cristiani, anche da cattolici, qualche semplificazione la opererebbe. E invece. Gesù caccia dal tempio i venditori, coloro che trattano con Dio: io mi comporto bene e tu fammi star bene. Io facci ...
(continua)

 
    Paolo Curtaz       (Omelia del 15-03-2015)
Video commento a Gv 3,14-21
...
(continua)

 
    don Luciano Cantini       (Omelia del 15-03-2015)
L'ultima parola
Contaminarono il tempio La storia è una realtà complessa, quella d'Israele si interseca e si intreccia con la storia della Salvezza; la preoccupazione principale di chi ha tramandato la narrazione degli eventi non è tanto la verità oggettiva, storica quanto la loro comprensione sul piano della fede. Anche se il libro che chiude il canone ebraico (l'elen ...
(continua)

 
    Omelie.org - autori vari       (Omelia del 15-03-2015)

COMMENTO ALLE LETTURE Commento a cura di Gigi Avanti Convertirci voce del verbo rovesciare! In questa domenica di quaresima risuonano forti le gesta e le parole di Gesù che compie al Tempio di Gerusalemme: rovescia i banchi dei cambiamonete e dice "non fate della casa del Padre mio un mercato!". Parole e gesta che hanno bisogno di superare anche un imm ...
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    Omelie.org (bambini)       (Omelia del 15-03-2015)

La Parola di Dio di oggi, quarta domenica di Quaresima, è importantissima e richiede la vostra massima attenzione. Tutti pronti? Bene. Non è la prima volta che sentiamo nominare Nicodemo... è un nome di origine greca e significa "vincitore tra il popolo". Il Nicodemo di cui ci parla il Vangelo è uno che vuole andare fino in fondo alle cose, è un faris ...
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    mons. Roberto Brunelli       (Omelia del 15-03-2015)
C'è chi ancora va da Gesù di notte
Due i temi principali delle letture odierne. La prima (2Cronache 36,14-23), con a commento il commovente salmo responsoriale ("Lungo i fiumi di Babilonia, là sedevamo e piangevamo ricordandoci di Sion. Ai salici di quella terra appendemmo le nostre cetre...") è nota per avere ispirato il Nabucco di Verdi e una celebre poesia di Quasimodo: riguarda infatti ...
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    don Lello Ponticelli       (Omelia del 15-03-2015)
Prediche senza Pulpito - Vangelo di Gv 3,14-21
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(continua)

 
    padre Antonio Rungi       (Omelia del 15-03-2015)
Esultate e gioite nel Signore
"La gioia del Vangelo riempie il cuore e la vita intera di coloro che si incontrano con Gesù. Coloro che si lasciano salvare da Lui sono liberati dal peccato, dalla tristezza, dal vuoto interiore, dall'isolamento. Con Gesù Cristo sempre nasce e rinasce la gioia". Con queste splendide parole inizia l'esortazione apostolica di Papa Francesco, Evangelii gaudi ...
(continua)

 
    don Domenico Luciani       (Omelia del 15-03-2015)
Video commento su Gv 3,14-21
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(continua)

 
    don Gianfranco Calabrese       (Omelia del 15-03-2015)
Video commento su Giovanni 3,14-21
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(continua)

 
    padre Giuseppe De Nardi       (Omelia del 15-03-2015)
Sulla Tua Parola - Gv 3,14-21
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(continua)

 
    padre Gian Franco Scarpitta       (Omelia del 15-03-2015)
La croce: una sana pedagogia
Gli Israeliti peregrini nel deserto, per aver protestato contro il Signore mancando così di vera disposizione alla fede, vengono puniti inesorabilmente da Dio con la morsicatura di serpenti velenosi che sbucano da ogni parte della sabbia e che insidiano con la loro lingua acuminata di veleno ogni membro del popolo. Dio si commuove però per le loro lacrime ...
(continua)

 
    don Marco Pratesi       (Omelia del 15-03-2015)
Ruminare i Salmi - Salmo 137,5 (IV domenica di quaresima, anno B)
Ruminare i Salmi - Salmo 137 (Vulgata / liturgia 136),5 (IV domenica di quaresima, anno B) CEI Se mi dimentico di te, Gerusalemme, si dimentichi di me la mia destra. Efesini 2,4-5 Dio, ricco di misericordia, per il grande amore con il quale ci ha amato, da morti che eravamo per le colpe, ci ha fatto rivivere con Cristo: per grazia siete salvati. Gio ...
(continua)

 
    Agenzia SIR       (Omelia del 15-03-2015)
Commento su Giovanni 3,14-21
Nicodemo, un anziano giunto alla sera della vita, va da Gesù di notte. E Gesù vuole farlo venire alla luce perché comprenda che ci s'innalza (sulla croce) per nascere, non per morire. Si tratta della seconda nascita, una qualità di vita che vince l'angoscia della morte. Nicodemo, ricercatore della legge, non ha trovato come rinascere. E Gesù gli spiega ...
(continua)

 
    CPM-ITALIA Centri di Preparazione al Matrimonio (coppie - famiglie)       (Omelia del 15-03-2015)
Commento su 2Cr 36,14-16.19-23; Ef 2,4-10; Gv 3,14-21
2 Cronache 36 14,16 19,23 Le cronache 1 e 2 vengono considerate come la cronaca di tutta la storia divina. Il 1' libro composto da 29 capitoli contiene le storie di Abramo fino al regno di Davide. Mentre il 2' libro composto da 36 capitoli descrive il regno di Salomone e il regno di Giuda con la sua distruzione. E con la distruzione del regno di Giuda si ha ...
(continua)

 
    fr. Massimo Rossi       (Omelia del 15-03-2015)
Commento su Giovanni 3,14-21
Dentro la croce è custodito un segreto! Ce lo ricorda indirettamente san Paolo, quando, scrivendo ai cristiani di Corinto, afferma che "Noi abbiamo questo tesoro in vasi di creta, perché appaia che questa potenza straordinaria viene da Dio e non da noi." (2Cor 4,7). Possiamo applicare il principio anche a Cristo: in suo corpo di carne, un corpo come il nos ...
(continua)

 
    Paolo Curtaz       (Omelia del 18-03-2012)
Commento su Giovanni 3,14-21
È Gesù che, passando, vede il cieco nato. Non grida, il poveretto, non chiede, forse neppure sa chi sia il Nazareno. La sua è una vita fatta di ombre, di fantasmi. Non ha mai visto la luce, come desiderarla? Perché? E Dio lo vede, vede il suo dolore, il suo bisogno, la sua pena, la sua vergogna. Si vergogna, il cieco, perché è un innocente che paga i ...
(continua)

 
    dom Luigi Gioia       (Omelia del 18-03-2012)
Dio ha mandato il Figlio perché il mondo si salvi per mezzo di lui
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(continua)

 
    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 18-03-2012)
Commento su Giovanni 3,14-15
Come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia alzato il Figlio dell'uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna. Gv 3,14-15 Come vivere questa parola? Il brano evangelico di oggi fa parte di un lungo e profondo dialogo tra Gesù e Nicodemo. Questi è attirato dalla persona e messaggio di Gesù ma non riesce ad afferrare ...
(continua)

 
    don Mario Campisi       (Omelia del 18-03-2012)
Paura della Luce?
Mai come oggi il male viene esibito, pubblicizzato, reclamizzato. Addirittura esaltato, onorato. Gli "operatori della verità", coloro che prendono sul serio il Vangelo, non compaiono sui giornali, vengono ignorati dai mezzi di informazione. Sembra che il buio, il silenzio accolgano i flash di verità, di bontà e di pulizia che scarseggiano in questo nostr ...
(continua)

 
    Wilma Chasseur       (Omelia del 18-03-2012)

Clicca qui per scaricare il commento in formato MP3.Per ascoltare il commento, clicca sul play sulla sinistra del lettore: ...
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    don Marco Pozza       (Omelia del 18-03-2012)
Il cristianesimo è la più grande perdita di tempo
Un fariseo sincero, che parla con autorevolezza, un personaggio importante, rappresentativo: "maestro in Israele" lo chiamerà Gesù pur con una punta d'ironia. E' un personaggio a tuttotondo Nicodemo. Corre perché intuisce che all'uomo tutto è permesso, fuorché rimanere neutrali. Quando Guglielmo Marconi annunciò agli altri scienziati l'invenzione della ...
(continua)

 
    don Luigi Trapelli       (Omelia del 18-03-2012)
Credere in Gesù per la vita eterna
La quarta domenica di quaresima è detta in "laetare", perché accanto al tema della sofferenza, ci viene proposto quello della gioia. La stessa vita, infatti, ci presenta la gioia quale frutto di sofferenze. Lo scalatore, giunto in cima alla vetta, gioisce per la conquista e si dimentica delle fatiche compiute. La donna che partorisce, gioisce per la nas ...
(continua)

 
    don Nazareno Galullo (giovani)       (Omelia del 18-03-2012)
Giovani...avete vinto il maligno?
Un detto popolare dice: la notte è giovane. Ebbene, se la notte è giovane, le strade pullulano di ragazzi davanti ai bar, nelle strade del centro laddove la "movida" lascia spesso tracce tra cocci di bottiglie di alcool bevute per strada, sigarette a più non posso... Sono tracce di vita giovanile, è raccontato così il famoso "sabato qualunque". Le disc ...
(continua)

 
    don Roberto Rossi       (Omelia del 18-03-2012)
Perché il mondo si salvi
Dio "ricco di misericordia", all'umanità immersa nelle tenebre del peccato, offre una luce infinita: Cristo innalzato sulla croce per la salvezza di tutti e di ciascuno. "Dio ricco di misericordia". Dio è amore infinito; Lui l'onnipotente, l'eterno, il creatore dell'universo, non è lontano da noi, ma esprime tutta la sua "ricchezza" nell'amore, nel perdo ...
(continua)

 
    don Giovanni Berti       (Omelia del 18-03-2012)
Una notte luminosa
Clicca qui per la vignetta della settimana E' notte quando Nicodemo, capo dei Giudei, si reca da Gesù. La collocazione temporale che l'evangelista sottolinea non è affatto casuale, ma aiuta anche ad entrare nello stato d'animo di Nicodemo e nella sua situazione di fede. Forse nel suo desiderio di conoscere meglio Gesù possiamo riconoscere il nostro d ...
(continua)

 
    Ileana Mortari - rito romano       (Omelia del 18-03-2012)
Dio ha mandato il Figlio nel mondo per salvarlo
"Come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell'uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna" (vv.14-15) Questo testo si trova anche nel vangelo (Gv.3,13-17) della festa dell'Esaltazione della Croce (14/9), la cui prima lettura è Numeri 21,4b-9: nel deserto gli ebrei, per l'ennesima volta colpevoli ...
(continua)

 
    Agenzia SIR       (Omelia del 18-03-2012)
Commento su Gv 3,14-21
Sulla croce si sale e dalla croce si scende; in qualche modo essa è il luogo dove si congiunge la nostra infinita tensione a voler scalare e conquistare il cielo all'infinita umiltà di Dio che scende fino al nostro niente per solo amore. Di croce si muore e dalla croce si riceve la vita: è il mistero della fede che riesce a sciogliere il nodo ultimo de ...
(continua)

 
    don Luca Orlando Russo       (Omelia del 18-03-2012)
Bisogna che sia innalzato
Ci sono momenti nella vita nei quali l'uomo è costretto a prendere coscienza della sua fragilità e a confrontarsi con la paura di perdersi. La sua storia assume contorni quasi drammatici e sembra svanire ogni orizzonte. Mai, come in questi momenti, l'uomo rivela se stesso e le paure che porta nel cuore fanno emergere pensieri, emozioni e sensazioni che si ...
(continua)

 
    mons. Antonio Riboldi       (Omelia del 18-03-2012)
Le braccia aperte del Padre, sempre
Qualche volta, incontrando la gente, ci si rende conto quanto sia difficile per noi povere creature accettare e, ancor più, vivere la legge del perdono. Siamo in una società in cui ogni giorno, ovunque, a cominciare dall'interno delle famiglie, ai singoli cittadini, fino ai rapporti tra gli Stati, nascono motivi di screzio e, senza mai valutarne le consegu ...
(continua)

 
    don Alberto Brignoli       (Omelia del 18-03-2012)
La folle storia d'amore di Dio
Nel nostro comune modo di pensare e di vivere la fede, siamo abituati a considerare l'amore nei confronti di Dio come un'iniziativa "nostra": l'uomo di ogni epoca, nella sua vita piena di incertezze, di difficoltà e anche di situazioni drammatiche, sente il bisogno di un riferimento a qualcosa di più grande di lui che lo possa salvare da questa situazione. ...
(continua)

 
    Marco Pedron       (Omelia del 18-03-2012)
Dio ha mandato suo Figlio per me
Questo brano si trova nel vangelo di Gv ed è un pezzo di un brano molto più lungo. Infatti per capire questo brano bisogna capire a chi si rivolge Gesù e ciò che accade prima, altrimenti non si può comprendere ciò che qui si dice. Nel vangelo di Gv ci sono solo due personaggi che sono chiamati "maestri". Sono questi due qui, Nicodemo (Gv 3,10) e Gesù ...
(continua)

 
    don Roberto Seregni       (Omelia del 18-03-2012)
Dio ha tanto amato il mondo
Chissà se quella cenere leggera e potente ha trovato uno spazio libero e disponibile per intrufolarsi nei nostri cuori e nelle nostre teste... Chissà se il fuoco che ha consumato gli ulivi ha infiammato la nostra vita di passione e di disponibilità... Chissà se siamo riusciti a metterci in testa che Dio non vuole i nostri sacrifici di mortificazione ma ...
(continua)

 
    padre Ermes Ronchi       (Omelia del 18-03-2012)
Dio ci ama tanto da dare suo Figlio
In questo brano Giovanni ci consegna il nucleo in­candescente del suo Van­gelo: Dio ha tanto amato il mondo da dare suo Figlio. È il versetto centrale del quar­to Vangelo, il versetto dello stupore che rinasce ogni vol­ta, ad ogni ascolto. Il verset­to dal quale scaturisce la sto­ria di Dio con noi. Tra Dio e il mondo, due realtà che tutto dice lonta ...
(continua)

 
    mons. Roberto Brunelli       (Omelia del 18-03-2012)
Per essere coerenti non occorre essere eroi
Un colloquio notturno è il contesto nel quale si collocano le parole di Gesù, riferite dal vangelo odierno (Giovanni 3,14-21). Non è precisato dove si sia svolto, ma è verosimile pensarlo nel luogo dove Gesù deve aver trascorso spesso la notte quand'era a Gerusalemme: quell'uliveto (il getsèmani, che siamo soliti chiamare "l'orto degli ulivi") dove in ...
(continua)

 
    don Luciano Cantini       (Omelia del 18-03-2012)
L'amore che mette in crisi
Così bisogna che sia innalzato il Figlio dell'uomo Giovanni ci lascia la sua meditazione all'ombra della croce. Da qui che ogni azione umana riceve la sua porzione di luce e proietta la sua ombra. Come Mosè piantò il serpente nel momento in cui il popolo aveva bisogno di salvezza, così il Figlio dell'uomo nella concretezza della vita dell'umanità, al c ...
(continua)

 
    mons. Gianfranco Poma       (Omelia del 18-03-2012)
Chi opera la verità viene alla luce
Nella quarta domenica di quaresima il Vangelo di Giovanni ci offre un piccolo brano del monologo di Gesù dopo l'incontro con Nicodemo (Giov.3,14-21). Nell'itinerario quaresimale l'ascolto di queste parole è un invito a vivere il Battesimo come vita nuova che il Padre dona a chi crede nel Figlio mandato da lui per mostrare quanto egli ami il mondo. Noi siam ...
(continua)

 
    don Domenico Luciani       (Omelia del 18-03-2012)
Video commento a Gv 3,14-21
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(continua)

 
    Paolo Curtaz       (Omelia del 18-03-2012)
Primavere
Quanto è difficile convertirsi! E credere nel Dio di Gesù! Quanto è difficile scegliere da che parte stare, nella vita, sempre strattonati tra le troppe cose da fare, inquieti e rassegnati, travolti dalle mille preoccupazioni. Ci è necessario il deserto, anche se minuscolo, anche se duramente conquistato ritagliando qualche minuto alle nostre giornate. ...
(continua)

 
    Paolo Curtaz       (Omelia del 18-03-2012)
Video commento a Gv 3,14-21
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(continua)

 
    don Claudio Doglio       (Omelia del 18-03-2012)
Video commento a Gv 3,14-21
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(continua)

 
    Giovani Missioitalia       (Omelia del 18-03-2012)
No limits all'amore
È da questo passaggio del Vangelo di Giovanni che dovrebbe cominciare l'intero lavoro missionario: annunciare che Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo figlio unigenito. È per dare questo annuncio che il missionario deve raggiungere i confini del mondo amato da Dio, perché tutti sappiano che Dio non condanna il mondo, che non può neanche giudicar ...
(continua)

 
    Omelie.org - autori vari       (Omelia del 18-03-2012)

COMMENTO ALLE LETTURE a cura di Mauro Manganozzi La prima parte del vangelo di questa settimana (Gv 3,14-21), la lettera di San Paolo agli Efesini (Ef 2,4-10) e il secondo libro delle Cronache (che in 2Cr 36,23 insiste sulla fine dell'esilio in Babilonia), ci ricordano che Dio è colui che prende costantemente l'iniziativa perché chi ama di più è anc ...
(continua)

 
    Omelie.org (bambini)       (Omelia del 18-03-2012)

Siamo oltre la metà del nostro cammino verso la Pasqua e il percorso fatto fin'ora è stato impegnativo. Tutte le cose importanti sono così, tutte quelle per cui vale la pena dare tempo ed impegno. Il vangelo di questa domenica comincia con un riferimento ad un fatto accaduto tanti secoli prima di Gesù. Torniamo indietro nel tempo, alla liberazione di I ...
(continua)

 
    Wilma Chasseur       (Omelia del 18-03-2012)
La colonna di fuoco
Il Vangelo di oggi ruota attorno a tre temi dominanti: la vita eterna, la fede, il giudizio. "Così bisogna che sia innalzato il Figlio dell'uomo, perché chiunque CREDE IN LUI, NON MUOIA, MA ABBIA LA VITA ETERNA". La vita eterna Se andessimo in giro con tanto di microfono a fare un sondaggio su cos'è la vita eterna, che risposta riceveremmo? Sicurame ...
(continua)

 
    padre Gian Franco Scarpitta       (Omelia del 18-03-2012)
Con Cristo per vincere le sfide
"Per arrivare all'alba non c'è altra via che la notte" scrive da qualche parte Gibran. Ed effettivamente fa parte della nostra esperienza di vita che tutti gli obiettivi si conseguono dopo numerosi percorsi di prove e di fatica e sono apprezzabili e concilianti appunto quando li si consegue non senza aver attraversato sentieri tortuosi che ad essi conducono ...
(continua)

 
    padre Sergio Tellan, OFM cap.       (Omelia del 18-03-2012)
Video commento a Gv 3, 14-21
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(continua)

 
    CPM-ITALIA Centri di Preparazione al Matrimonio (coppie - famiglie)       (Omelia del 18-03-2012)
Commento su Secondo Cronache 36, 14-16.19-23; Salmo 136/137, 1-6; Efesini 2, 4-10; Giovanni 3, 14-21
La quaresima è il secondo tempo forte per la nostra vita di cristiani. Lo scopo primario della Quaresima è l'imitazione della quarantena trascorsa da Gesù nel deserto, oggi localizzato nel deserto di Giuda sul monteQarantàl, custodito dai monaci greci ortodossi, nei pressi di Gerico. Gesù digiunò «quaranta giorni e quaranta notti», rivivendo persona ...
(continua)

 
    Monastero Domenicano Matris Domini       (Omelia del 22-03-2009)
Commento su Giovanni 3,14-21
Lectio Contesto Ci troviamo al capitolo terzo del vangelo di Giovanni, nella seconda parte dell'incontro con Nicodemo; qui l'evangelista, dopo il colloquio di Gesù con quest'ultimo, che rimane sospeso, presenta un monologo che è come una sintesi del mistero della salvezza. Il testo presenta elementi comuni o simili a quelli del prologo giovanneo (la luce ...
(continua)

 
    Paolo Curtaz       (Omelia del 22-03-2009)

Accennando all'oscuro episodio in cui gli israeliti morsicati dai serpenti guarivano guardando un serpente di bronzo innalzato su un palo, Gesù sa che l'ultimo segno - la croce - potrebbe diventare la definitiva testimonianza dell'amore di Dio per noi. Non dubitarne, amico, Dio ti ama fino a morirne, Dio ti è vicino fino ad abbracciarti e desidera il tu ...
(continua)

 
    Wilma Chasseur       (Omelia del 22-03-2009)
L'opera più grande
Il Vangelo di questa domenica ruota attorno a tre temi dominanti: la vita eterna, la fede, il giudizio. " Così bisogna che sia innalzato il Figlio dell'uomo, perché chiunque crede in Lui abbia la vita eterna: Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in Lui non muoia, ma abbia la vita eterna: Dio non ha ma ...
(continua)

 
    padre Sergio Tellan, OFM cap.       (Omelia del 22-03-2009)
Video commento a Gv 3,14-21
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(continua)

 
    don Ezio Stermieri       (Omelia del 22-03-2009)
Laetare
Il cammino di conversione verso l'alleanza definitiva con Dio, sancita nella Pasqua, nella morte e Risurrezione di Gesù "innalzato perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna" (Vangelo) non è in riferimento solo al nuovo modo di pensare Dio, di sentire la sua presenza, di guardare alla vita dal suo punto di vista, si apre sacramentalmente, adesso, a ...
(continua)

 
    Monastero Janua Coeli       (Omelia del 22-03-2009)
Le insidie del deserto
Dio ha tanto amato il mondo da mandare il suo unico Figlio! Un dono immenso, il più grande che si possa pensare... è proprio dell'appartenenza scegliere di donarsi personalmente piuttosto che vedere star male o morire la persona amata. Dio invece sceglie di farci dono di tutto il Suo amore, e tutto il Suo amore è Gesù. In Gesù c'è tutto LUI, quindi tu ...
(continua)

 
    don Daniele Muraro       (Omelia del 22-03-2009)
... e noi siamo creati in Lui per le buone opere
"Noi siamo creati in Cristo Gesù per le opere buone, che Dio ha preparato perché in esse camminassimo." Il messaggio di san Paolo ci indica un punto di partenza, la nostra creazione ad opera di Dio, e un percorso da compiere, quello delle opere buone. Chi attribuisce il mondo al caso fa fatica a trovarne uno scopo. Anche chi pensa che ci sia stata una evo ...
(continua)

 
    padre Ermes Ronchi       (Omelia del 22-03-2009)
Gesù porta l’uomo sulla via del cuore
Probabilmente già un’ora dopo i mer­canti, recuperate le loro bestie, avevano ripre­so possesso delle loro po­stazioni. Il denaro scorreva di nuovo di mano in mano, necessario e benedetto: «è per la devozione dei pelle­grini, è per le elemosine»! Eppure il gesto di Gesù non è rimasto senza effetto. Quell’evento è ancora rive­lativo dell’a ...
(continua)

 
    Totustuus       (Omelia del 22-03-2009)

SCHEMA RIASSUNTIVO Tema: Credere in Cristo 1. Chiunque crede in lui ha la vita eterna. a) La fede è l'assenso della nostra intelligenza ad una verità rivelata (cfr. Concilio Vaticano I). b) Credere in Cristo non è solo un atto intellettuale. Implica portare la fede a tutta la vita personale, impregnandola di senso cristiano. c) La fede in Cristo, n ...
(continua)

 
    padre Antonio Rungi       (Omelia del 22-03-2009)
Chi è di Cristo sceglie la strada della verità e della gioia
Celebriamo oggi la quarta domenica di Quaresima definita della gioia, in latino "laetare". Prende infatti il nome dall’antifona d’ingresso alla celebrazione eucaristica che riporta una citazione del profeta Isaia: Rallegrati, Gerusalemme, e voi tutti che l’amate, riunitevi. Esultate e gioite, voi che eravate nella tristezza: saziatevi dell’abbondanza ...
(continua)

 
    Marco Pedron       (Omelia del 22-03-2009)
Sei nato, adesso scegli di vivere
Questo brano che si trova nel vangelo di Gv tenta di spiegare il grande mistero di Dio, della sua morte e resurrezione: Dio è venuto nel mondo per amarci, per accoglierci e starci vicini; Dio è venuto, vissuto e morto per farci vedere come potremo vivere, con quale estensione del nostro cuore, con quale dilatazione della nostra anima e con quale vibrazione ...
(continua)

 
    don Maurizio Prandi       (Omelia del 22-03-2009)
Un Dio vulnerabile
Mettiamo, in questa IV^ domenica di Quaresima un nuovo tassello riguardo al volto di Dio che Gesù ci rivela. Un Dio vulnerabile. Mi piace partire proprio da qui, dalla vulnerabilità di Dio (intuizione splendida di don Angelo Casati), perché ci consente prima di tutto di avere una conferma circa il cammino che fino ad oggi abbiamo fatto insieme. Intendo d ...
(continua)

 
    LaParrocchia.it       (Omelia del 22-03-2009)
Rinascere... decidersi
Il racconto dell'incontro di Gesù con Nicodemo è il primo dei tre incontri che si susseguono nel vangelo di Giovanni (seguono samaritana e il funzionario regio). Occorre notare come tutto il dialogo si snoda attorno al tema della "rinascita dall'alto per entrare (vedere) il regno di Dio", che a sua volta si articola in due parti: una prima parte Gesù asco ...
(continua)

 
    don Giovanni Berti       (Omelia del 22-03-2009)
Quanto crediamo realmente alla croce di Gesù?
Clicca qui per la vignetta della settimana. Quando guardiamo una croce, cosa vediamo? Possiamo trovarla quando entriamo in una chiesa oppure quando la scorgiamo sulla punta di un campanile tra le case. Possiamo vederla appesa al collo di un prete o di una suora o di un laico segno di appartenenza religiosa o semplice ornamento, oppure la vediamo appesa al ...
(continua)

 
    padre Paul Devreux       (Omelia del 22-03-2009)

Gesù disse a Nicodemo: "Come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell'uomo..." E' necessario che Gesù si lasci mettere in croce per manifestare quanto Dio ci ama, ma stiamo attenti a non dire che la croce ci salva. La croce è uno strumento di tortura atroce e basta, e non è la sofferenza che patisce Gesù ...
(continua)

 
    mons. Antonio Riboldi       (Omelia del 22-03-2009)
Dio ci ama tanto, ma tanto, da dare Suo Figlio
Ci avviciniamo sempre di più alla Santa Pasqua, dopo un cammino, mi auguro, di accostamento al Padre, tramite non solo la preghiera e la solidarietà, ma soprattutto attraverso un ripensamento della nostra vita, per vedere alla luce della Parola dove andiamo, chi siamo, che senso ha la nostra vita. Non si può camminare nella vita, dono di Dio, confusi o di ...
(continua)

 
    Agenzia SIR       (Omelia del 22-03-2009)

Il Vangelo di questa domenica riporta la conclusione del lungo colloquio avvenuto – di notte – fra Gesù e Nicodemo, un vecchio fariseo definito "capo dei giudei". Colloqui notturni, per non compromettersi dinanzi ai suoi colleghi, fra un vecchio dottore della legge e un giovane rabbì di Nazareth. Nicodemo era convinto di sapere chi era Gesù e invece s ...
(continua)

 
    Paolo Curtaz       (Omelia del 22-03-2009)
Primavere
Finalmente. Te ne accorgi a metà mattinata. Giù, in fondo valle, i prati stanno prepotentemente rinverdendo, mentre piccole colonne di fumo segnalano che i contadini sono all’opera nelle vigne, a potare, o nei pochi prati a disposizione. La temperatura, anche in città, al mattino è rigida, qualche grado sopra lo zero. Salendo, in macchina, assisto ad ...
(continua)

 
    padre Mimmo Castiglione       (Omelia del 22-03-2009)
La cetra appesa al salice riposa, desolata, mentre scorre il fiume!
Fra il tramonto del sole e il suo sorgere. Tra la fine del crepuscolo e l’alba. Di "San Bartolomeo" e dei "lunghi coltelli". Meno preoccupati d’essere scoperti. Chi ruba ed è pericolo e paura. Chi fugge, si trama e s’uccide. Di Notte s’è più veri e calmi, se senz’angoscia! Forse più affabili, gentili, cordiali. Si rende di più, pi ...
(continua)

 
    don Roberto Seregni       (Omelia del 22-03-2009)
Un Dio innamorato
Il deserto, il Tabor e il Tempio di Gerusalemme: la liturgia ci ha regalato proprio bellissimo tour quaresimale per vivificare la nostra fede! Il brano di questa domenica, tratto dall’incontro di Gesù con Nicodemo, ci aiuta ad andare ancora più a fondo nel nostro cammino di autenticità della vita cristiana. Qualche tempo fa, in fila col carrello davan ...
(continua)

 
    mons. Roberto Brunelli       (Omelia del 22-03-2009)
Un colloquio tra gli ulivi
Si legge oggi un passaggio relativo all’incontro notturno di Gesù con Nicodemo: un incontro dal messaggio denso, e insieme avvolto in un’aura poetica. E’ lecito infatti collocarlo nel luogo dove Gesù deve aver trascorso spesso la notte quand’era in città: quel podere coltivato a ulivi (il getsèmani), dove in seguito, proprio di notte, fu arrestat ...
(continua)

 
    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 22-03-2009)

Dalla Parola del giorno Come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna". Come vivere questa Parola? Quando gli Israeliti vissero nel deserto il dramma di venir morsicati dalle serpi dal veleno mortale, Dio propose a Mosè l’espediente di innalzare s ...
(continua)

 
    don Remigio Menegatti       (Omelia del 22-03-2009)
Il ricordo di te, Signore, è la nostra gioia
PREGHIERA DI COLLETTA Dio buono e fedele, che mai ti stanchi di richiamare gli erranti a vera conversione e nel tuo Figlio innalzato sulla croce ci guarisci dai morsi del maligno, donaci la ricchezza della tua grazia, perché rinnovati nello spirito possiamo corrispondere al tuo eterno e sconfinato amore. Per Cristo nostro Signore... Dio buono e fedele ...
(continua)

 
    padre Romeo Ballan       (Omelia del 22-03-2009)
Amore-misericordia: è l'unico giudizio di Dio sul mondo
Riflessioni "Dio ha tanto amato il mondo..." È questa la chiave di lettura che la Parola di Dio ci offre in questa domenica, per entrare fruttuosamente nel mistero della Pasqua, ormai vicina. Amore-misericordia: è la parola d’ordine, l’unico progetto del nostro Dio. Morte e vita, giudizio e salvezza, condanna e fede, tenebre e luce, male e verità... ...
(continua)

 
    Omelie.org - autori vari       (Omelia del 22-03-2009)

COMMENTO ALLE LETTURE a cura del Prof. Gigi Avanti L’uomo è sempre alla ricerca di certezze, di rassicurazioni, soprattutto quando è alle prese con decisioni importanti da prendere. Il bisogno di trovare certezze si può paragonare alla necessità, per delle fondamenta di un edificio che si vuole costruire, di trovare un terreno solido, stabile e si ...
(continua)

 
    Omelie.org (bambini)       (Omelia del 22-03-2009)

Con che velocità siamo ormai arrivati alla quarta domenica di Quaresima! La settimana è volata, mentre ci impegnavamo a vivere bene, bene, bene una delle dieci parole per la felicità che abbiamo ascoltato domenica scorsa! Ci vorrebbe tanto tempo tranquillo, per ascoltare l’esperienza di ognuno, per condividere quello che si è scelto tra i consigli di ...
(continua)

 
    Monaci Benedettini Silvestrini       (Omelia del 22-03-2009)
Ha tanto amato il mondo
Libertà ed esilio si alternano nella storia del popolo d’Israele: come si alternano fedeltà e peccato; luce e tenebre. Ogni uomo, l’intera umanità spesso vive la stessa storia. Una costante ci conforta: Dio, autore della divina giustizia, Colui che mai mette in discussione il suo dono splendido della libertà, coglie castigo e merito dai comportamenti ...
(continua)

 
    don Marco Pratesi       (Omelia del 22-03-2009)
L'ultima parola
I due libri delle Cronache raccontano la storia di Israele fino alla fine dell'esilio. La presente lettura ne è la conclusione, che si lega direttamente all'inizio del libro di Esdra (cf. Esd 1,1-3; ma quale rapporto intercorra tra le due opere rimane controverso). Il brano, che risente molto del linguaggio dei due grandi profeti della crisi esilica, Geremi ...
(continua)

 
    Suor Giuseppina Pisano o.p.       (Omelia del 22-03-2009)

Il cammino quaresimale è quasi compiuto, e, con esso, ci siamo inoltrati nel Mistero di Cristo, il Figlio di Dio, fatto uomo, morto, e risorto per la nostra salvezza; questo, il cuore di un mistero di amore, del quale Gesù stesso parla come di una 'necessità': "Come Mosè innalzò il serpente nel deserto, sono le parole del Maestro, così, è necessario c ...
(continua)

 
    padre Gian Franco Scarpitta       (Omelia del 22-03-2009)
L'innalzamento in vista della Pasqua
Il centro della nostra fede è la Resurrezione, obiettivo ultimo del nostro itinerario quaresimale e aspirazione definitiva della vita del cristiano. Ma perché il valore della resurrezione possa essere adeguatamente compenetrato e noi possiamo in esso immedesimarci è giusto e conveniente che non eludiamo il passaggio fondamentale e irrinuinciabile del pati ...
(continua)

 
    CPM-ITALIA Centri di Preparazione al Matrimonio (coppie - famiglie)       (Omelia del 22-03-2009)

"Tre fiammiferi accesi uno per uno nella notte. Il primo per vederti tutto il viso. Il secondo per vederti gli occhi. L'ultimo per vedere la tua bocca. E tutto il buio per ricordarmi queste cose, mentre ti stringo fra le braccia." Prendiamo in prestito questa stupenda poesia di J. Prevért come introduzione alla meditazione delle letture di questa 4a domenic ...
(continua)

 
    Il pane della domenica       (Omelia del 22-03-2009)
Noi, amati tanto così
Dio ha mandato il Figlio perché il mondo si salvi per mezzo di lui È stato scritto: un mondo senza Dio, proprio della cultura moderna, è il frutto di un Dio senza mondo, proprio della cultura medievale e premoderna. Ma come si è potuti arrivare a tali aberrazioni? Abbiamo ascoltato il Signore Gesù, nel dialogo notturno con Nicodemo, fariseo, capo dei ...
(continua)

 
    don Daniele Muraro       (Omelia del 26-03-2006)

Il commento segue lo schema predisposto dall'autore per ogni anno liturgico, che potete trovare cliccando qui. Fede e salvezza, oppure credere e avere la vita eterna. Questi sono i due temi che raccolgo dalle letture di oggi. Dono due temi collegati. La fede ci ottiene la salvezza. "Chi crede nel Figlio di Dio non è condannato... Chiunque crede in Lui ...
(continua)

 
    Monastero Janua Coeli       (Omelia del 26-03-2006)
Chiunque crede, vive per sempre
Domenica "laetare"... è una domenica di gioia nel percorso quaresimale... la domenica di una speranza che si sta compiendo! Alla luce della promessa di Dio noi ci rallegriamo, e continuiamo a camminare nella verità di quello che siamo: figli in crescita. Si dispiacciono i figli di essere quello che sono e di lasciarsi condurre dai genitori quando non sono ...
(continua)

 
    padre Paul Devreux       (Omelia del 26-03-2006)

In quel tempo, Gesù disse a Nicodemo: "Come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell'uomo,...". E' necessario, perché mi convinco che qualcuno mi vuole bene quando mi accorgo che è disposto a sacrificarsi per me. Gesù innalzato è la dimostrazione della sua disponibilità nei confronti dell'uomo, non solo a ...
(continua)

 
    Omelie.org (bambini)       (Omelia del 26-03-2006)
Il tesoro e la chiave
Carissimi bambini, la Parola di Dio è come una cassaforte che contiene un grandissimo tesoro. Se uno riesce ad aprire questa cassaforte diventa ricchissimo e può comprare tutto ciò che vuole. C'è solo una chiave che apre questa cassaforte. Qual è questa chiave?! La chiave è Gesù. Quello che dice e che fa Gesù permette di capire tutto ciò che ...
(continua)

 
    LaParrocchia.it       (Omelia del 26-03-2006)
L'Amore non è amato
Si dice, oggi, che la teologia deve diventare 'narrativa' se vuole aiutare gli uomini a cogliere il senso della fede e delle sue proposte. E 'narrativa' vuol dire che sia capace di raccontare non una serie di principi, accademicamente ben impostati e presentati, ma a raccontare l'agire di Dio, con i suoi frutti e le sue fecondità. Ma ciò non è per nulla ...
(continua)

 
    don Bruno Maggioni       (Omelia del 26-03-2006)
Chi fa il bene non teme la luce
Gesù non è venuto per giudicare, ma per salvare. Ciò nonostante la sua venuta opera un giudizio. Di fronte alla sua rivelazione si deve scegliere: o accoglierlo o rifiutarlo. Non è Dio che ci giudica, ma siamo noi che ci giudichiamo. Accogliendo il suo amore ci costruiamo la salvezza, rifiutandolo ci costruiamo la condanna. E il giudizio non è soltanto ...
(continua)

 
    padre Antonio Rungi       (Omelia del 26-03-2006)
Cristo crocifisso la nostra liberta'
La parola di Dio di questa quarta Domenica di Quaresima ci invita a meditare nuovamente sul mistero del Cristo Crocifisso e della sua missione nel mondo. E' il Vangelo di Giovanni che ascoltiamo oggi mediante il dialogo tra Gesù e Nicodemo a farci comprendere la missione di Cristo nei confronti dell'umanità. Gesù, infatti, non è venuto a giudicare il mon ...
(continua)

 
    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 26-03-2006)

Dalla Parola del giorno Il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno preferito le tenebre alla luce. Come vivere questa Parola? L'episodio di oggi si inquadra nel buio della notte, simbolo delle tenebre che ancora avvolgono il mondo, anche se la "luce" (Gesù) è già presente per fugarle. In realtà fin dall'inizio, come doc ...
(continua)

 
    Antonio Pinizzotto       (Omelia del 26-03-2006)
«Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito»!
«Rallegrati, Gerusalemme»! La Liturgia dell'odierna IV Domenica di Quaresima si apre (antifona d'ingresso) con un invito alla gioia: l'invito a rallegrarci in Gerusalemme, la Città santa da cui si sprigionerà il dono pasquale della salvezza. E' la Tradizione della Chiesa che ci fa questa consegna nella particolare giornata di oggi, la quale segna, al ...
(continua)

 
    don Mario Campisi       (Omelia del 26-03-2006)
«Fare la verita'»
Ci sono molte risposte alla perenne domanda: "Chi è l'uomo? Cos'è l'uomo?". Il brano del Vangelo odierno delinea il dramma-uomo con le seguenti antitesi: giudizio-salvezza, luce-tenebre, fare il male-fare la verità. E la soluzione positiva delle antitesi e del dramma è sempre una sola, la stessa: "Dio ha tanto amato il mondo da dare (= consegnare, don ...
(continua)

 
    mons. Antonio Riboldi       (Omelia del 26-03-2006)
Che follia non farsi amare!
Oramai si stringe il tempo che ci accosta alla Santa Pasqua, "quel grande giorno del Signore", "un giorno senza tramonto per l'eternità", in cui esplode una dimensione che non possiamo nemmeno immaginare. I Santi di tutti i tempi, ancora oggi; questa dimensione dell'amore di Dio, che vorrebbe invaderci fino ad occupare tutto di noi, come unico bene e sola i ...
(continua)

 
    don Roberto Rossi       (Omelia del 26-03-2006)
Dio ha tanto amato il mondo
"Bisogna che il Figlio dell'uomo sia innalzato (sulla croce), perché chiunque crede in Lui abbia la vita eterna". Chi crede in Cristo Crocifisso, ha la vita eterna. Il Crocifisso e la fede: nel cammino quaresimale volgiamo lo sguardo e l'orientamento della vita verso la passione e la morte di Gesù, verso Gesù che è stato sulla croce. Gli ebrei, in grave ...
(continua)

 
    Omelie.org - autori vari       (Omelia del 26-03-2006)

* Tutta la rete familiare era rimasta come sospesa attorno al crescere mostruoso della malattia di Michele, così invadente, così irrimediabile. «Ho un cancro ai polmoni», aveva risposto lo zio, ancora nel vigore dei suoi anni, alla nipote ormai alle soglie dell'università. Questo zio, che era il suo "mito", non se ne doveva "andare". Precipitatasi acca ...
(continua)

 
    mons. Vincenzo Paglia       (Omelia del 26-03-2006)
Chi opera la verita', viene alla luce
Siamo oltre la metà del pellegrinaggio quaresimale e la liturgia della Chiesa, interrompendo per un momento l'austerità di questo tempo, invita a "rallegrarsi". Tale invito sembrerebbe non aver più senso da quando la quaresima non è più avvertita nella sua severità e il digiuno è quasi totalmente disatteso. Ed in effetti, questi quaranta giorni scorro ...
(continua)

 
    don Fulvio Bertellini       (Omelia del 26-03-2006)
... hanno preferito le tenebre alla luce
Giudizio impietoso Il giudizio non viene da Dio, ma dall'uomo. Non è Dio che condanna ("Dio non ha mandato il Figlio nel mondo per giudicare il mondo"), sono gli uomini che "preferiscono le tenebre", vale a dire che preferiscono restare nelle loro "opere malvage". Come sempre l'evangelista Giovanni radicalizza il discorso, in una maniera che potrebbe sco ...
(continua)

 
    padre Romeo Ballan       (Omelia del 26-03-2006)
Il giudizio sul mondo si chiama "amore-misericordia"
Riflessioni Morte e vita, giudizio e salvezza, condanna e fede, tenebre e luce, male e verità... sono alcune delle espressioni del dualismo caratteristico di Giovanni, che appare anche nel brano del Vangelo di oggi. La storia umana di tutti i tempi è fatta di questi contrasti, tensioni e vittorie parziali: ora del male, ora del bene, a seconda delle forze ...
(continua)

 
    Paolo Curtaz       (Omelia del 26-03-2006)
Inshallah
Cacciamo i venditori dal Tempio, seguiamo la passione e l'ardore del Nazareno che perde le staffe di fronte ad una visione di Dio meschina; nel cammino di autenticità che ci viene proposto dal deserto di quaresima siamo invitati a salire sul Tabor, a scegliere, così come Gesù scelse quale Messia essere, quali uomini (e cristiani) diventare... L'abitudine ...
(continua)

 
    Monaci Benedettini Silvestrini       (Omelia del 26-03-2006)
Bisogna che sia innalzato il Figlio dell'uomo
La quarta domenica di Quaresima si titola domenica in Laetare dall'antifona con cui inizia la celebrazione eucaristica: "Rallegrati (laetare), Gerusalemme, sii nella gioia per la consolazione che ti viene dal Signore". Certamente il motivo dell'essere gioiosi non è dato perché siamo giunti alla metà del percorso quaresimale, ma dalla grande rivelazione de ...
(continua)

 
    Agenzia SIR       (Omelia del 26-03-2006)

Si avvicinano i giorni della passione e della morte di Gesù. Con le letture di queste domeniche, la Chiesa vuole aiutarci a penetrare il mistero della nostra salvezza, perché lo "scandalo della croce" sia illuminato dalla luce della fede nel Risorto. Bisogna che sia innalzato. Avviene nella notte un singolare dialogo tra Gesù e Nicodemo, un esperto del ...
(continua)

 
    a cura dei Carmelitani       (Omelia del 26-03-2006)
Gesù, Luce del mondo
1. Orazione iniziale Shaddai, Dio della montagna, che fai della nostra fragile vita la rupe della tua dimora, conduci la nostra mente a percuotere la roccia del deserto, perché scaturisca acqua alla nostra sete. La povertà del nostro sentire ci copra come manto nel buio della notte e apra il cuore ad attendere l'eco del Silenzio finché l'alba, ...
(continua)

 
    Suor Giuseppina Pisano o.p.       (Omelia del 26-03-2006)
Commento a Gv 3,14-21
Anche in questa domenica il tema centrale è la croce, segno altissimo della misericordia di Dio: "... bisogna che sia Innalzato il Figlio dell'uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna. Dio, infatti, ha mandato Il Figlio nel mondo, non per giudicare il mondo, ma perché il mondo si salvi per mezzo di lui..." Il discorso sulla croce è intr ...
(continua)

 
    don Luciano Sanvito       (Omelia del 26-03-2006)
Un antidoto efficace
Una efficacissima ma anche amarissima medicina, quella indicata dal Vangelo della liturgia che invita alla letizia: 'Laetare' non è un atteggiamento fisso, ma un cammino di revisione e di rafforzamento della gioia che ci viene donata. Ma vediamola, questa gioia. La letizia evangelica non ha nulla a che fare con il mondo, che purtroppo è soltanto ogge ...
(continua)

 
    mons. Ilvo Corniglia       (Omelia del 26-03-2006)

Nei testi biblici di questa domenica domina il tema della "grazia", cioè dell'amore gratuito e misericordioso di Dio verso il suo popolo Israele e verso l'umanità. Nella parte finale del libro delle Cronache (Cr. 36: I lettura) l'autore sacro offre una riflessione malinconica e amara sulla fine del regno di Giuda (587 - 586 A.C.), provocata dall'infedelt ...
(continua)

 
    CPM-ITALIA Centri di Preparazione al Matrimonio (coppie - famiglie)       (Omelia del 26-03-2006)
Commento Giovanni 3,14-21
Quaresima tempo di astinenza – digiuno – preghiera, non per ricordare al Padre il nostro esistere, non per chiedere al Creatore che crei miracoli secondo i nostri desideri e progetti. Il Signore, Padre buono, conosce da sempre i suoi figli, non ne dimentica uno, su tutti stende la Sua mano e a tutti dona ciò che è bene per la realizzazione del Suo dis ...
(continua)

 
    Comunità Missionaria Villaregia (giovani)       (Omelia del 26-03-2006)
Dio, l'uomo e l'amore
Oggi è la domenica detta "laetare", cioè della gioia. Sembra una domenica un po' strana in piena quaresima dove la meditazione è sui temi del sacrificio, penitenza e morte dell'io. Ma la meta della quaresima è propio la gioia della Resurrezione a cui questa domenica ci prepara. La Parola di oggi ci mette semplicemente davanti il motivo della nostra gioia ...
(continua)

 
    don Marco Pratesi       (Omelia del 26-03-2006)
Il Figlio innalzato
Il Vangelo di oggi ci presenta la situazione dell'umanità intera, che è analoga a quella di Israele nel deserto, quando incappò in un luogo pieno di serpenti mortalmente velenosi. Questa la situazione: il maligno ci morde, ci avvelena, ci uccide. Di fronte a questo, il piano di Dio prevede ("bisogna") che ci sia un uomo innalzato nella storia, posto sott ...
(continua)

 
    padre Gian Franco Scarpitta       (Omelia del 26-03-2006)
"Quelli che amo, li rimprovero..."
Sono parecchi i brani della Scrittura in cui si parla, sotto diverse forme e in contesti differenti, degli emendamenti punitivi di Dio. In diverse circostanze, Egli sembra infatti non esitare ad intervenire sulle mancanze dell'uomo con interventi drastici e dolorosi, e a volte sembrerebbe addirittura che il carattere di giustizia del Signore non si esaurisca ...
(continua)

 
    don Remigio Menegatti       (Omelia del 26-03-2006)
Il ricordo di te, Signore, é la nostra gioia (240)
Per comprendere la Parola di Dio alcune sottolineature La storia umana, fatta di confronti e scontri tra popoli, segnata da guerre con vinti e vincitori, può esser letta in profondità dal punto di vista di Dio. La prima lettura (2 Cr 36, 14-16.19-23) spiega un periodo storico di Israele, segnato dalla deportazione a Babilonia, fino alla liberazione da par ...
(continua)

 
    mons. Vincenzo Paglia       (Omelia del 30-03-2003)
Commento Giovanni 3,14-21
Siamo oltre la metà del pellegrinaggio quaresimale e la liturgia della Chiesa, interrompendo per un momento l'austerità di questo tempo, ci invita a "rallegrarci". La liturgia della Chiesa attenua persino il colore dei paramenti liturgici, dal viola passa al "rosaceo", per sottolineare questo stacco di letizia. Tale esortazione sembrerebbe non aver più s ...
(continua)

 
    Paolo Curtaz       (Omelia del 30-03-2003)
Commento Giovanni 3,14-21
Nel discorso a Nicodemo Gesù confessa che Dio è innamorato del mondo, al punto da dare il figlio unigenito. "Dio ha tanto amato il mondo" ci dice Gesù. Che bizzarria! Tutte le religioni hanno cercato di staccarsi dal mondo, hanno sottolineato l'infinita distanza tra Creatore e creatura, hanno constatato la pesantezza della vita al punto da proporre un cam ...
(continua)

 
    padre Ermes Ronchi       (Omelia del 30-03-2003)
Sollevàti lungo la verticale dell’amore
Dio non ha mandato il Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo si salvi per mezzo di lui. Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell'unigenito Figlio di Dio. E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno preferito le tenebre alla luce, per ...
(continua)

 
    padre Gian Franco Scarpitta       (Omelia del 30-03-2003)
Il giudizio e il vero bene
La celeberrima opera di Dostojievsky dal titolo "I fratelli Karamazov" contiene l'episodio illuminante e singolare di un dialogo fra un giovane ateo e un fratello seminarista; il primo chiede al secondoo come sia possibile l'esistenza di un Dio amore e provvidente di fronte allo scenario sconcertante di tanta miseria e di tanta sofferenza nel mondo. Il giova ...
(continua)

 
    padre Paul Devreux       (Omelia del 30-03-2003)
Commento Giovanni 3,14-21
Gesù dice: ".Bisogna che sia innalzato il Figlio dell'uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna". Per Gesù, l'accettare di andare a morire in croce è necessario, perché è la dimostrazione che preferisce essere rifiutato dagli uomini, che non rifiutarli; preferisce lasciarsi uccidere, che uccidere. Farà questo per dimostrare quanto è gra ...
(continua)

 
    don Roberto Rossi       (Omelia del 30-03-2003)
Dio ha tanto amato il mondo
Dio "ricco di misericordia", all'umanità immersa nelle tenebre del peccato, offre una luce infinita: Cristo innalzato sulla croce per la salvezza di tutti e di ciascuno. "Dio ricco di misericordia". Dio è amore infinito; Lui l'onnipotente, l'eterno, il creatore dell'universo, non è lontano da noi, ma esprime tutta la sua "ricchezza" nell'amore, nel pe ...
(continua)

 
    don Nazareno Galullo (giovani)       (Omelia del 30-03-2003)
Guarda oltre l'orizzonte
Vita eterna. Non credo sia facile parlarne oggi. Infatti spendiamo ogni minuto con tanta intensità e fretta, da mettere in serio dubbio che "crediamo nella vita eterna". Ho visto tanta gente credere in Dio... e spendere tutta la vita ad accumulare soldi. Ho visto gente dichiarare di essere "nella linea del vangelo"... non riuscire a perdonare un fratello a ...
(continua)

 
    mons. Antonio Riboldi       (Omelia del 30-03-2003)
Dio ama tanto il mondo
Credo che tutti i miei lettori sentano il cuore gonfio di dolore per quanto sta avvenendo con la guerra in Iraq ed in tante altre parti del mondo: guerre, queste che non hanno cronaca, ma sono sempre guerre, le guerre dei poveri, destinate a non fare sentire il grido di chi soffre. La continua cronaca della guerra, che oramai prende tutti gli spazi nei mass ...
(continua)

 
    LaParrocchia.it       (Omelia del 30-03-2003)
Cercatori di Dio
Il tempo della Quaresima sottende una grande rivelazione: il Mistero di Dio è tutto nel mistero di Gesù Cristo. Chi vede me vede il Padre, Lui ci ha lasciato detto. La Colletta odierna ci fa' chiedere al Signore di donarci la ricchezza della sua grazia. Forse, per comprendere che tutto ci viene rivelato e donato. Perfino la stessa intelligenza della fede ...
(continua)

 
    Paolo Curtaz       (Omelia del 30-03-2003)
La volontà di Dio
Nel cammino di autenticità che ci viene proposto dal deserto di quaresima siamo invitati a salire sul Tabor. Così come Gesù scelse quale Messia essere, anche noi siamo chiamati a chiederci quali cristiani diventare...L'abitudine, la stanchezza, il peccato ci annebbiano il cuore e abbiamo necessità di conversione di verificare – cioè – se il Dio i ...
(continua)

 
    don Elio Dotto       (Omelia del 30-03-2003)
Da spettatori a protagonisti
E' un personaggio curioso questo Nicodemo che incontriamo nel Vangelo di domenica (Gv 3,14-21). Nicodemo era un fariseo - un israelita pieno di fede e di zelo - che era stato affascinato dalla parola di Gesù, ma che aveva paura di manifestare pubblicamente la sua simpatia nei confronti del Maestro di Nazareth. Per questo andava da Gesù di notte, quasi in m ...
(continua)

 
    don Fulvio Bertellini       (Omelia del 30-03-2003)
Il vero volto
Il peccato è morte; colui che pecca è già nella morte o, che è lo stesso, nelle tenebre. Ogni parola di questo testo ha un preciso peso simbolico, che non è lo stesso del senso comune. Potremmo chiederci se per caso non era possibile spiegarsi meglio. Ma scopriremmo che non era possibile. Le parole di Gesù trasmesse a noi dall'evangelista Giovanni ci p ...
(continua)

 
    Totustuus       (Omelia del 30-03-2003)
Quarta Domenica di Quaresima
Nesso tra le letture La Quaresima è una preparazione alla Pasqua, ma il nostro viaggio verso la Pasqua deve necessariamente passare per la collina del Calvario. Man mano che la Passione si avvicina siamo invitati a guardare la croce. La condizione di peccato e la disobbedienza ai piani di Dio porta irrimediabilmente alla catastrofe collettiva e personale ...
(continua)

 
    don Romeo Maggioni       (Omelia del 30-03-2003)
Chi crede in lui non muoia, ma abbia la vita
La Quaresima è tempo di scelte. Scelte decisive, quale tra morte e vita. Il credente penetra la realtà: il male e la morte ci sono; da dove vengono e perché? E c'è una via di scampo? Tra tenebre e luce, tra morte e vita, si pone la croce di Cristo come vessillo innalzato a spartiacque di salvezza: chi vi guarda e crede è salvato; chi rifiuta il Cristo e ...
(continua)

 
    don Mario Campisi       (Omelia del 30-03-2003)
Paura della luce?
"Chiunque fa il male, odia la luce". Da un po' di tempo questa frase, uscita dalla bocca di Gesù mi mette a disagio. Ho l'impressione che oggi non corrisponda più alla realtà. C'è un sacco di gente che compie porcherie assortite, si abbandona ad ogni sorta di malvagità, si specializza nelle mascalzonate più disgustose, compie atrocità agghiaccia ...
(continua)

 
    padre Lino Pedron       (Omelia del 30-03-2003)
Commento su Giovanni 3,14-21
Gesù è l'unico rivelatore delle cose del cielo. Egli, pur continuando ad avere la sua dimora nel Padre, si è fatto uomo per comunicare agli uomini la vita di Dio. Questo mistero di abbassamento e di rivelazione sarà compiuto sulla croce, quando Gesù sarà innalzato nella gloria, perché "chiunque crede in lui abbia la vita eterna" (v.15). Allora l'umani ...
(continua)

 
    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 02-04-2000)

Dalla Parola del giorno Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio Unigenito, perché chiunque crede in Lui non muoia, ma abbia la vita eterna. Dio non ha mandato il Figlio nel mondo per giudicare il mondo ma perché il mondo sia salvo per mezzo di Lui. Come vivere questa Parola? A Nicodemo, uomo di profondo impegno nella vita culturale e religio ...
(continua)

 
    padre Paul Devreux       (Omelia del 02-04-2000)
Gv 3, 14-21
In questo vangelo contempliamo l'incontro di Gesù con Nicodèmo. Gesù è contento di quest'incontro. Si svolge di notte perché Nicodemo vuole evitare chiacchiere e guai. Gesù lo prende in simpatia e stima, per cui gli parla subito del nucleo del suo messianismo: la croce. Usa il parallelo del serpente di Mosè per affermare che chi crede in lui ha la v ...
(continua)

 
    mons. Antonio Riboldi       (Omelia del 02-04-2000)
Un Padre con le braccia aperte
Si è fatto un gran parlare in questi ultimi tempi se "perdonare" i terroristi o no. E si è scatenata, come al solito, una ridda di ipotesi, di proposte le une contrarie alle altre come sono tutte le proposte che finiscono in politica. Bisogna confessarlo: è un problema difficile; ci sono i familiari delle vittime che giustamente chiedono sia rispettata un ...
(continua)