LA CHIESA

      


> e-mail    > chi siamo    > scripts e banners   > newsletters    > translate ita>eng

LITURGIA

> 16 Aprile 2023 <

Venerdì 14 Aprile 2023

Sabato 15 Aprile 2023

Domenica 16 Aprile 2023

Lunedì 17 Aprile 2023

Martedì 18 Aprile 2023

Mercoledì 19 Aprile 2023

Giovedì 20 Aprile 2023

Venerdì 21 Aprile 2023

Sabato 22 Aprile 2023

Domenica 23 Aprile 2023

Newsletter
Per ricevere la Liturgia del giorno inserisci la tua mail:


Cerca nella BIBBIA
Per citazione
(es. Mt 28,1-20):
Per parola:








  II DOMENICA DI PASQUA o della Divina Misericordia (ANNO A)

> Vai direttamente alle OMELIE 

Grado della Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: Bianco
Scheda Agiografica: II DOMENICA DI PASQUA o della Divina Misericordia (ANNO A)
AP020 ;

Dopo la morte di Cristo, gli apostoli rimasero soli. Ebbero paura al punto di rinchiudersi per il timore delle persone malevole. Avevano vissuto tre lunghi anni con il Maestro, ma non l’avevano capito, al punto che Cristo dovette rimproverarli seriamente (Lc 24,25). Non l’avevano capito perché il loro modo di pensare restava troppo terra terra. Vedendo Cristo impotente e senza coscienza sulla sua croce, essi avevano gettato tutt’intorno sguardi impauriti, dimenticando ciò che era stato detto loro: “Vi vedrò di nuovo, e il vostro cuore si rallegrerà e nessuno vi potrà togliere la vostra gioia” (Gv 16,22). Ed ancora: “Voi avrete tribolazione nel mondo, ma abbiate fiducia; io ho vinto il mondo!” (Gv 16,33).
I discepoli si rallegrarono al vedere Cristo, furono rassicurati dalle sue parole: “Pace a voi! Ricevete lo Spirito Santo!”. Ma essi dovettero attendere la Pentecoste perché lo Spirito Santo venisse a purificare i loro spiriti e i loro cuori, a dare loro il coraggio di proclamare la gloria di Dio, di portare la buona novella agli stranieri e di infondere coraggio ai loro seguaci. Dio si è riavvicinato agli uomini ed essi si sono rimessi nelle sue mani, per mezzo di Cristo e dello Spirito Santo.
Concedendo agli apostoli il potere di rimettere i peccati, Cristo ha detto loro: “Ricevete lo Spirito Santo; a chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete resteranno non rimessi” (Gv 20,22-23). Come Cristo ha fatto con gli apostoli, così il vescovo, imponendo le mani ai sacerdoti che vengono ordinati, trasmette oggi il potere dello Spirito Santo, che permette loro di dispensare i sacramenti e, attraverso di essi, di assolvere i peccati. Ogni sacramento, non solo evoca il ricordo di Cristo, ma è Cristo in persona, che agisce immediatamente per salvare l’uomo. Nel dispensare i sacramenti, la Chiesa si mette in un certo senso ai piedi della croce per portare la salvezza ai credenti. Come potrebbe quindi dimenticare la fonte dalla quale scaturiscono le grazie di salvezza che sgorgano dalle sue mani?
Dio realizzerà il suo più grande desiderio, renderà l’uomo felice se egli lo vorrà, se risponderà “sì” al Padre che gli offre la gioia, a Cristo che gli porta la salvezza, allo Spirito Santo che gli serve da guida.
Dio non impone il suo amore agli uomini. Egli attende che l’uomo stesso faccia un passo in avanti. Dio salva chi si apre a lui per mezzo della fede, della speranza e dell’amore. Dio si avvicina, e anche l’uomo deve avvicinarsi a lui. Allora Dio e l’uomo si incontrano sullo stesso cammino, in Cristo, nella sua Chiesa.
Cristo non è solo uomo, né solo Dio. È Dio e uomo allo stesso tempo; grazie a questa duplice natura, egli è come un ponte teso tra l’umanità e Dio. Il sacrificio offerto a Dio da Cristo ha cancellato le colpe passate, presenti e future. “Egli ha fatto questo una volta per tutte, offrendo se stesso” (Eb 7,27). Da allora gli uomini possono “per mezzo di lui accostarsi a Dio” fiduciosi del fatto che “egli resta sempre” (Eb 7,25).
Così, per la sua natura prodigiosa e il suo sacrificio completo, Cristo è il solo Intercessore e Sacerdote Supremo. In Cristo, gli uomini ritornano al Padre. In Cristo il Padre rivela agli uomini l’amore che egli porta loro.
È sempre più facile avvicinarsi a Dio prendendo la mano caritatevole che il Padre tende all’uomo per aiutarlo a seguire Cristo, nostro Redentore. Tale è il senso del salmo che evoca l’uomo miserabile il cui grido giunse fino agli orecchi del Signore, e che fu liberato dai suoi mali.

Scarica il foglietto della Messa >
Scarica le Letture del Lezionario >
Scarica il Salmo Responsoriale Cantato >
Ricevi la Liturgia via mail >
Leggi la sua scheda su Santiebeati.it >
Condividi questa Liturgia su > Facebook
Ascolta il Vangelo >

Antifona d'ingresso
Come bambini appena nati
desiderate il genuino latte spirituale:
vi farà crescere verso la salvezza. Alleluia. (Cf. 1Pt2,2)

Oppure:
Entrate nella gioia e nella gloria e rendete grazie a Dio,
che vi ha chiamato al regno dei cieli. Alleluia. (Cf. 4 Esd 2, 36-37 Volg.)

Si dice il Gloria.


Colletta
Dio di eterna misericordia,
che ogni anno nella festa di Pasqua
ravvivi la fede del tuo popolo santo,
accresci in noi la grazia che ci hai donato,
perché tutti comprendiamo l’inestimabile ricchezza
del Battesimo che ci ha purificati,
dello Spirito che ci ha rigenerati,
del Sangue che ci ha redenti.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

Oppure (Anno A):
Signore Dio nostro,
che nella tua grande misericordia
ci hai rigenerati a una speranza viva,
accresci in noi la fede nel Cristo risorto,
perché credendo in lui
abbiamo la vita nel suo nome.
Egli è Dio, e vive e regna con te,
nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

>

Prima lettura

At 2,42-47
Tutti i credenti stavano insieme e avevano ogni cosa in comune.

Dagli Atti degli Apostoli

[Quelli che erano stati battezzati] erano perseveranti nell’insegnamento degli apostoli e nella comunione, nello spezzare il pane e nelle preghiere.
Un senso di timore era in tutti, e prodigi e segni avvenivano per opera degli apostoli.
Tutti i credenti stavano insieme e avevano ogni cosa in comune; vendevano le loro proprietà e sostanze e le dividevano con tutti, secondo il bisogno di ciascuno.
Ogni giorno erano perseveranti insieme nel tempio e, spezzando il pane nelle case, prendevano cibo con letizia e semplicità di cuore, lodando Dio e godendo il favore di tutto il popolo.
Intanto il Signore ogni giorno aggiungeva alla comunità quelli che erano salvati.

Parola di Dio

>

Salmo responsoriale

Sal 117

Rendete grazie al Signore perché è buono: il suo amore è per sempre.

Dica Israele:
«Il suo amore è per sempre».
Dica la casa di Aronne:
«Il suo amore è per sempre».
Dicano quelli che temono il Signore:
«Il suo amore è per sempre».

Mi avevano spinto con forza per farmi cadere,
ma il Signore è stato il mio aiuto.
Mia forza e mio canto è il Signore,
egli è stato la mia salvezza.
Grida di giubilo e di vittoria
nelle tende dei giusti:
la destra del Signore ha fatto prodezze.

La pietra scartata dai costruttori
è divenuta la pietra d’angolo.
Questo è stato fatto dal Signore:
una meraviglia ai nostri occhi.
Questo è il giorno che ha fatto il Signore:
rallegriamoci in esso ed esultiamo!

>

Seconda lettura

1Pt 1,3-9
Ci ha rigenerati per una speranza viva, mediante la risurrezione di Gesù Cristo dai morti.

Dalla prima lettera di san Pietro apostolo

Sia benedetto Dio e Padre del Signore nostro Gesù Cristo, che nella sua grande misericordia ci ha rigenerati, mediante la risurrezione di Gesù Cristo dai morti, per una speranza viva, per un’eredità che non si corrompe, non si macchia e non marcisce. Essa è conservata nei cieli per voi, che dalla potenza di Dio siete custoditi mediante la fede, in vista della salvezza che sta per essere rivelata nell’ultimo tempo.
Perciò siete ricolmi di gioia, anche se ora dovete essere, per un po’ di tempo, afflitti da varie prove, affinché la vostra fede, messa alla prova, molto più preziosa dell’oro – destinato a perire e tuttavia purificato con fuoco –, torni a vostra lode, gloria e onore quando Gesù Cristo si manifesterà. Voi lo amate, pur senza averlo visto e ora, senza vederlo, credete in lui. Perciò esultate di gioia indicibile e gloriosa, mentre raggiungete la mèta della vostra fede: la salvezza delle anime.

Parola di Dio

Sequenza
[Facoltativa]

Alla vittima pasquale,
s’innalzi oggi il sacrificio di lode.
L’Agnello ha redento il suo gregge,
l’Innocente ha riconciliato
noi peccatori col Padre.

Morte e Vita si sono affrontate
in un prodigioso duello.
Il Signore della vita era morto;
ma ora, vivo, trionfa.

«Raccontaci, Maria:
che hai visto sulla via?».
«La tomba del Cristo vivente,
la gloria del Cristo risorto,
e gli angeli suoi testimoni,
il sudario e le sue vesti.
Cristo, mia speranza, è risorto:
precede i suoi in Galilea».

Sì, ne siamo certi:
Cristo è davvero risorto.
Tu, Re vittorioso,
abbi pietà di noi.

Canto al Vangelo (Gv 20,29)
Alleluia, alleluia.

Perché mi hai veduto, Tommaso, tu hai creduto;
beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!

Alleluia.

>

Vangelo

Condividi il Vangelo su >   Facebook Ascolta il Vangelo >    

Gv 20,19-31
Otto giorni dopo venne Gesù.


+ Dal Vangelo secondo Giovanni

La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore.
Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati».
Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo».
Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!».
Gesù, in presenza dei suoi discepoli, fece molti altri segni che non sono stati scritti in questo libro. Ma questi sono stati scritti perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome.

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
(Dall'Orazionale CEI 2020)
Fratelli e sorelle, sia benedetto Dio che nella sua grande misericordia ci ha rigenerati, mediante la risurrezione del suo Figlio, per una speranza viva. Rivolgiamo a lui la nostra supplica perché tutta la terra possa accogliere il frutto della Pasqua.
Preghiamo insieme e diciamo: Dio della misericordia e della pace, ascoltaci.

1. Per il popolo cristiano, convocato nel giorno del Signore, Pasqua della settimana: celebrando nella gioia e nell’unità il memoriale eucaristico, manifesti a tutti la presenza di Gesù risorto. Preghiamo.
2. Per i nuovi battezzati: accolti dalla comunità, crescano nell’ascolto della Parola, nella preghiera assidua e nella carità operosa. Preghiamo.
3. Per i popoli della terra: il dono della pace, frutto della vittoria di Cristo sul peccato e sulla morte, raggiunga il cuore di ogni uomo, e ciascuno sperimenti tempi di giustizia e di amore. Preghiamo.
4. Per il cristiano che dubita, l’incredulo che vorrebbe credere, e quanti cercano con amore la verità: illuminati dalla grazia pasquale, riconoscano che non vi è altro nome al di fuori di Cristo in cui essere salvi. Preghiamo.
5. Per noi che celebriamo con fede i giorni santi della Pasqua: rinnovati dalla grazia dei Sacramenti, possiamo custodire la veste candida del Battesimo fino al termine del nostro pellegrinaggio terreno. Preghiamo.

O Dio, nostro Padre, principio e fonte di ogni dono, lo Spirito del tuo Figlio risorto ci introduca nella pienezza del mistero pasquale perché, in gesti e parole, ne diventiamo gioiosi testimoni. Per Cristo nostro Signore.

Preghiera sulle offerte
Accogli, o Signore, i doni del tuo popolo
[e di questi nuovi battezzati]:
tu che ci hai chiamati alla fede e rigenerati nel Battesimo,
guidaci alla beatitudine eterna.
Per Cristo nostro Signore.


PREFAZIO PASQUALE I
Il mistero pasquale

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
proclamare sempre la tua gloria, o Signore,
e soprattutto esaltarti in questo giorno
nella quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato.
È lui il vero Agnello
che ha tolto i peccati del mondo,
è lui che morendo ha distrutto la morte
e risorgendo ha ridato a noi la vita.
Per questo mistero,
nella pienezza della gioia pasquale,
l'umanità esulta su tutta la terra
e le schiere degli angeli e dei santi
cantano senza fine l'inno della tua gloria: Santo, ...

Nel Canone Romano, si dice il Communicantes proprio e l’Hanc ígitur propri.
Nelle Preghiere eucaristiche II e III si fa il ricordo proprio della Pasqua e dei neo-battezzati.


Antifona alla comunione
Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani;
tendi la tua mano e mettila nel mio fianco,
e non essere incredulo, ma credente! Alleluia. (Gv 20,27)


Preghiera dopo la comunione
Dio onnipotente, la forza del sacramento pasquale
che abbiamo ricevuto sia sempre operante nei nostri cuori.
Per Cristo nostro Signore.

Benedizione solenne
In questo santo giorno di Pasqua,
Dio onnipotente vi benedica
e, nella sua misericordia,
vi difenda da ogni insidia del peccato. R. Amen.

Dio che vi rinnova per la vita eterna,
nella risurrezione del suo Figlio unigenito,
vi conceda il premio dell’immortalità futura. R. Amen.

Voi, che dopo i giorni della passione del Signore
celebrate nella gioia la festa di Pasqua,
possiate giungere con animo esultante alla festa senza fine. R. Amen.

E la benedizione di Dio onnipotente,
Padre e Figlio e Spirito Santo,
discenda su di voi e con voi rimanga sempre. R. Amen.

Nel congedare l’assemblea, si canta o si dice:

Andate in pace. Alleluia, alleluia.

Oppure:
La Messa è finita: andate in pace. Alleluia, alleluia.

Oppure:
Portate a tutti la gioia del Signore risorto.
Andate in pace. Alleluia, alleluia.

R. Rendiamo grazie a Dio. Alleluia, alleluia.



O M E L I E
a cura di
Qumran2.net


    Agenzia SIR       (Omelia del 16-04-2023)

Celebriamo la Domenica della Divina Misericordia, domenica detta in "Albis deponentis", quando i cristiani deponevano le vesti sulla tomba di un Santo per passare dall'abito alle abitudini, dalla veste alla vita, per essere la luce di Cristo, avendo la fede dei martiri. Era una veste di lino, perché il bianco rappresenta la luce. In questo giorno, nel Van ...
(continua)

 
    Diocesi di Vicenza       (Omelia del 16-04-2023)
La Parola - Commento al Vangelo di Giovanni (Gv 20,19-31)
...
(continua)

 
    don Lucio D'Abbraccio       (Omelia del 16-04-2023)
Gesù, confido in te!
L'odierna domenica conclude l'Ottava di Pasqua, come un unico giorno "fatto dal Signore", contrassegnato con il distintivo della Risurrezione e della gioia dei discepoli nel vedere Gesù. Fin dall'antichità questa domenica è detta "in albis", dal nome latino "alba", dato alla veste bianca che i neofiti indossavano nel Battesimo la notte di Pasqua e deponevano ...
(continua)

 
    don Alberto Brignoli       (Omelia del 16-04-2023)
Se...
Nella nostra ricchissima e variegata lingua italiana, esiste una particella - mi pare che si tratti di una congiunzione - che, a seconda dell'utilizzo e del contesto può esprimere incertezza oppure condizione. Si tratta della sillaba "se". Facciamo un po' di ripasso di grammatica, che non guasta mai, in quest'epoca nella quale il linguaggio usato sui social ...
(continua)

 
    don Domenico Bruno       (Omelia del 16-04-2023)
La Chiesa opera dello Spirito
Ti sei mai chiesto come nascono le comunità dei credenti? Crediamo che la Chiesa sia un'organizzazione mondiale intoccabile, opera di uomini capaci di mettere su una istituzione incrollabile nei secoli. In effetti, pensare all'istituzione Chiesa fa nascere un sentimento di mistero e in qualche modo trasmette l'idea di una forza che per quanto la si voglia r ...
(continua)

 
    Omelie.org - autori vari       (Omelia del 16-04-2023)

COMMENTO ALLE LETTURE Commento a cura di Quintino Venneri All'alba di quel primo giorno, sul far del mattino, erano state le donne a far visita al sepolcro, luogo del silenzio, della rassegnazione, dello sconforto. Animate da pietà e desiderose di compiere un gesto di umano rispetto per il loro Maestro crocifisso e sepolto, le donne - timorose - avevano ...
(continua)

 
    Omelie.org (bambini)       (Omelia del 16-04-2023)

Buon giorno ragazzi e buona Pasqua! Sì, vi dico ancora Buona Pasqua perché la gioia della resurrezione di Gesù attraversa un periodo lungo 50 giorni. Infatti questa importante festa si protrae fino alla Pentecoste (termine che deriva proprio dal numero 50!). In questo lungo periodo vedremo Gesù risorto che insegna, parla, mangia con i discepoli, sta con loro ...
(continua)

 
    padre Gian Franco Scarpitta       (Omelia del 16-04-2023)
Nella fatica di credere
Considerare questa Domenica come dedicata alla Misericordia è conveniente e adeguato. Perché in essa ci viene descritta sopratutto la pazienza e la condiscendenza di Dio, che si rivela nelle letture. Dio non ha fretta nell'attendere che l'uomo gli corrisponda e che sia sollecito partecipe della sua creazione; sa aspettare che sia come individuo che come comu ...
(continua)

 
    don Nicola Salsa       (Omelia del 16-04-2023)
Se non vedo non credo (Gv 20,19-31)
...
(continua)

 
    don Marco Scandelli       (Omelia del 16-04-2023)
#2minutiDiVangelo Giovanni 20,19-31
Gv 20,19-31 Tommaso: quando i dubbi diventano domande Commento al Vangelo - Omelia a cura di don Marco Scandelli 2minutiDiVangelo ...
(continua)

 
    don Fabio Rosini       (Omelia del 16-04-2023)
Commento al Vangelo del 16 aprile
...
(continua)

 
    don Giacomo Falco Brini       (Omelia del 16-04-2023)
La fede nasce su quella di Dio nell'uomo
Aver trovato la tomba vuota (Gv 20,8), aver udito un primo annuncio di incontro con il Risorto (Gv 20,18) non bastarono a fugare dubbi e paure tra quelli che vissero più intimamente con Lui (Gv 20,19). Mi piace osservare come la potenza della Resurrezione si fa largo tra gli apostoli della prima ora; come Dio risorga lentamente all'interno della nostra umani ...
(continua)

 
    padre Antonio Rungi       (Omelia del 16-04-2023)
Gesù Risorto appare agli apostoli nel cenacolo
Nella seconda domenica di Pasqua, detta in Albis o della Misericordia, il Vangelo di Giovanni ci riporta con Gesù Risorto nello stesso luogo del Giovedì Santo, ovvero nel Cenacolo, ove erano richiusi gli apostoli per timore dei giudei. In questo luogo, dove Gesù aveva condiviso con il gruppo dei dodici l'ultima sua cena prima della sua morte in croce, rito ...
(continua)

 
    don Michele Cerutti       (Omelia del 16-04-2023)

Quando tutto sembra finito e nulla sembra più aver senso. Quando sopraggiunge il buio intorno a noi allora inevitabilmente la tendenza è quella di sbarrare la porta e rinchiudersi nel proprio mondo. Quella sera al termine di giornate convulse in cui il Maestro, che parlava del Regno e che aveva infuso in molti la gioia e fatto sperare in una prossima liber ...
(continua)

 
    don Roberto Rossi       (Omelia del 16-04-2023)
Nella tua misericordia, non incredulo ma credente
...
(continua)

 
    diac. Vito Calella       (Omelia del 16-04-2023)
Cristo fonte di pace nelle sue nuove presenze
Conserviamo nel cuore e nella mente la professione di fede di Tommaso «Mio Signore e mio Dio» (Gv 20,28): facciamo nostra la professione di fede di Tommaso, rivolta al Signore nostro Gesù Cristo, il risuscitato. Dichiarando con fede la testimonianza di Tommaso, facciamo nostro il grido pasquale, chiamato "kerygma", che abbiamo ricevuto attraverso la testimo ...
(continua)

 
    don Roberto Seregni       (Omelia del 16-04-2023)
Mio Signore e mio Dio
É la sera del giorno di Pasqua. Dopo che Pietro e il discepolo amato sono corsi al sepolcro, e Maria Maddalena ha annunciato a tutto il gruppo quello che il Signore le aveva detto, i discepoli rimangono blindati in casa. Hanno paura. Non sanno cosa fare. Sono smarriti come pecore senza pastore. Ma Gesù, ancora una volta, li sorprende e si presenta in mezzo ...
(continua)

 
    frate Attilio Gueli       (Omelia del 16-04-2023)
Festa della Misericordia Parte 2
...
(continua)

 
    Giancarlo Airaghi       (Omelia del 16-04-2023)
16 aprile 2023 - Libri non scritti...
...
(continua)

 
    padre Ermes Ronchi       (Omelia del 16-04-2023)
La pace del Signore scende sulle nostre paure
Aria di paura in quella casa. Paura dei Giudei ma anche di se stessi, della propria viltà, di come si erano comportati nella notte del tradimento. Sembra che manchi l'aria. Eppure Gesù viene, nonostante il loro e il mio cuore inaffidabile: e stette in mezzo a loro. Mi conforta pensare che se trova chiuso lui non se ne va; se tardo ad aprire, otto giorni dop ...
(continua)

 
    Missionari della Via       (Omelia del 16-04-2023)
Tommaso: dall'incredulità alla fede
...
(continua)

 
    Missionari della Via       (Omelia del 16-04-2023)

Oggi è la domenica della "Divina Misericordia", e la misericordia è una chiave bellissima per leggere il vangelo di oggi. I discepoli sono chiusi e rinserrati a causa delle loro paure. Gesù risorto viene "a porte chiuse" ed entra, andando loro incontro non con asprezza, né con aria di giudizio ma con gioia, annunciando misericordia, dicendo: «pace a voi!». ...
(continua)

 
    padre Paul Devreux       (Omelia del 16-04-2023)
Commento su Giovanni 20,19-31
La sera di quel giorno, il primo della settimana, E' la domenica di pasqua. mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. Basta cogliere la presenza del Signore i ...
(continua)

 
    don Antonino Sgrò       (Omelia del 16-04-2023)
Beato chi va oltre il vedere e il toccare
2a Domenica di Pasqua - Beato chi va oltre il vedere e il toccare Gv 20,19-31 19 La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». 20 Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono a ...
(continua)

 
    padre Maurizio De Sanctis       (Omelia del 16-04-2023)
Eterna è la sua misericordia...
...
(continua)

 
    don Alfonso Giorgio Liguori       (Omelia del 16-04-2023)
Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani
...
(continua)

 
    Frati Minori Cappuccini       (Omelia del 16-04-2023)
Commento su Giovanni 20,19-31
...
(continua)

 
    Paolo Curtaz       (Omelia del 16-04-2023)
Il credente
Gesù è vivo. Sul serio. Lo è nelle nostre vite, nella nostra ricerca, in ogni gesto che esprime l'amore che ha cambiato il nostro sguardo, che ci ha fatti scoprire agapetoi, amati dal Signore. Lo è in questa attesa operosa, in questo tempo di mezzo fra la sua venuta nella storia e il suo ritorno nella gloria. È vivo nelle nostre comunità scassate, in quelle ...
(continua)

 
    CPM-ITALIA Centri di Preparazione al Matrimonio (coppie - famiglie)       (Omelia del 16-04-2023)
Commento su Gv 20,19-31
Un racconto in tre tempi nel vangelo di questa domenica. Tre tempi, tre sentimenti molto diversi. In un primo momento domina la paura, il timore, la sfiducia tra i discepoli: le porte chiuse, sbarrate, per proteggersi da tutto il mondo che li circonda (tentazione anche per noi qualche volta? tante notizie che ci assalgono ogni sera nei telegiornali, tanti a ...
(continua)

 
    frate Attilio Gueli       (Omelia del 16-04-2023)
Festa della Misericordia
...
(continua)

 
    don Claudio Luigi Fasulo       (Omelia del 16-04-2023)
Sei proprio come San Tommaso
...
(continua)

 
    padre Fernando Armellini       (Omelia del 16-04-2023)
Videocommento su Gv 20,19-31
...
(continua)

 
    don Claudio Doglio       (Omelia del 19-04-2020)
Video commento a Gv 20,19-31
...
(continua)

 
    don Giovanni Berti       (Omelia del 19-04-2020)
Vangelo Fase Due
Clicca qui per la vignetta della settimana. La fase due... parola magica per noi in questi giorni di "fase uno", quella dell'improvvisa emergenza della pandemia da coronavirus che ci ha travolti. Questa "fase due" non sappiamo ancora bene come sarà, ma sicuramente consisterà in un superamento deciso delle attuali ristrettezze, anche se non sarà più com ...
(continua)

 
    Paolo Curtaz       (Omelia del 19-04-2020)
Video commento a Gv 20,19-31
...
(continua)

 
    CPM-ITALIA Centri di Preparazione al Matrimonio (coppie - famiglie)       (Omelia del 19-04-2020)
Commento su At 2,42-47; Sal 117; 1Pt 1,3-9; Gv 20,19-31
La liturgia odierna, dopo aver offerto alla nostra meditazione l'annuncio delle donne della mattina di Pasqua, ora, la sera di Pasqua, il Risorto si rende presente e mostra a tutti i discepoli rinchiusi nel Cenacolo le sue piaghe, meno ad uno: l'apostolo Tommaso, perché assente. Di lui l'evangelista Giovanni tratteggia, nel suo vangelo, la figura di in uomo ...
(continua)

 
    Sulla strada - TV2000       (Omelia del 19-04-2020)
Commento su Giovanni 20,19-31
...
(continua)

 
    Wilma Chasseur       (Omelia del 19-04-2020)
Audio commento alla liturgia - Gv 20,19-31
Clicca qui per scaricare il commento in formato MP3.Per ascoltare il commento, clicca sul play sulla sinistra del lettore: ...
(continua)

 
    don Marco Scandelli       (Omelia del 19-04-2020)
Se ho dubbi, allora non ho fede?
...
(continua)

 
    Frati Minori Cappuccini       (Omelia del 19-04-2020)

...
(continua)

 
    don Alberto Mariani       (Omelia del 19-04-2020)

...
(continua)

 
    don Giampaolo Centofanti       (Omelia del 19-04-2020)
Commento su Giovanni 20,19-31
Può essere utile tornare anche al commento di ieri. L'autentico Spirito di Cristo nel profondo infonde un seme di pace e di riconciliazione. Nel quale gli apostoli ricevono il mandato di perdonare i peccati. Ed è proprio questa grazia che li orienta a cercare Tommaso, che si vede era in una fase di scoraggiamento. Da notare che poi tornano al luogo dell'appu ...
(continua)

 
    Agenzia SIR       (Omelia del 19-04-2020)

"Desidero che la prima domenica dopo Pasqua sia la Festa della Mia Misericordia". La Chiesa ha accolto questo invito rivolto da Gesù alla mistica polacca Faustina Kowalska istituendo per l'odierna Domenica in albis la Festa della Divina Misericordia. L'epilogo del mistero Pasquale che stiamo celebrando e vivendo non poteva che essere un trionfo incondizionat ...
(continua)

 
    Luca Rubin       (Omelia del 19-04-2020)
Pace è il frutto del Risorto con le ferite
La sera di quel giorno venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. Il giorno è quello della resurrezione, o meglio la sera. Siamo chiusi in casa, e non si sa se c'è più dolore per il vicinissimo passato o pi ...
(continua)

 
    don Fabio Zaffuto       (Omelia del 19-04-2020)
Hai fatto il test del palloncino? Video commento su Gv 20,19-31
...
(continua)

 
    don Lucio D'Abbraccio       (Omelia del 19-04-2020)
Beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!
La liturgia di questa seconda domenica di Pasqua, detta anche domenica della Divina Misericordia, ci offre, nel brano evangelico, il racconto di due apparizioni di Gesù, una al tramonto del giorno di Pasqua e l'altra otto giorni dopo. Il Risorto nelle sue manifestazioni saluta i discepoli riuniti dicendo sempre: «Pace a voi». Non soltanto viene augurata la p ...
(continua)

 
    don Roberto Farruggio       (Omelia del 19-04-2020)
Commento alle letture - Domenica della Divina Misericordia (Anno A)
...
(continua)

 
    don Domenico Bruno       (Omelia del 19-04-2020)
Dal dolore alla gioia
Tutti vorremmo vedere Gesù. Anche chi non crede dice che se vedesse Gesù in carne e ossa crederebbe. Personalmente non ci credo, perché la stessa cosa è capitata a Tommaso e per arrivare a credere ha dovuto pure toccare le piaghe di Gesù. Quindi ogni volta che il Signore ci dà una prova per credere noi non ci accontentiamo, ne vogliamo un'altra. Gesù, per ...
(continua)

 
    don Alberto Brignoli       (Omelia del 19-04-2020)
Otto giorni dopo
Ho sempre manifestato - e ancora oggi lo ribadisco- una grande simpatia per l'apostolo Tommaso, da tutti considerato come l'emblema dell'incredulità, del dubbio e dello scetticismo che, se pur veri, a mio avviso sono irrilevanti, rispetto a quella che personalmente (ed è un parere del tutto opinabile) ritengo invece una fede desiderosa di sapere, una fede ch ...
(continua)

 
    don Mario Simula       (Omelia del 19-04-2020)
Tocca con mano la fede
Mi sento un credente dell'ultima ora. Tommaso è il modello della mia fede. Anche lui entra nel subbuglio che le notizie troppo belle suscitano nel nostro cuore. Tommaso era assente alla venuta di Gesù in quella casa che sicuramente era stata per tutti loro una casa di incontri pieni di dialoghi intensi, di amore profondo, di progetti orientati alla salvezza. ...
(continua)

 
    don Alessandro Farano       (Omelia del 19-04-2020)
Lectio Divina - II Domenica di Pasqua - Anno A
...
(continua)

 
    Omelie.org - autori vari       (Omelia del 19-04-2020)

COMMENTO ALLE LETTURE Commento a cura di don Marco Simeone Dopo secoli di predicazione sull'incredulità di san Tommaso, difficilmente potrei riuscire a riabilitarlo in quel suo discorso sulle piaghe; eppure Tommaso è tutto tranne che un incredulo! Forse bisogna partire esattamente da qui, per capire questa domenica in cui sono accadute tante cose. Gesù ...
(continua)

 
    Omelie.org (bambini)       (Omelia del 19-04-2020)

" Beati quelli che non hanno visto e hanno creduto" Carissimi bambini! Abbiamo celebrato una settimana fa la Pasqua! La Pasqua è il momento in cui si celebra il fatto più importante di tutta la storia, la Resurrezione di Cristo, cioè il fatto che Gesù è uscito dal sepolcro per non morire più! Beh, pensate che è talmente grande e unico quello che è successo ...
(continua)

 
    don Gaetano Luca (Amore)       (Omelia del 19-04-2020)

...
(continua)

 
    don Fabio Rosini       (Omelia del 19-04-2020)
Commento al Vangelo del 19 aprile
...
(continua)

 
    don Luca Garbinetto       (Omelia del 19-04-2020)
Le piaghe nel corpo risorto
Il tempo che va dall'alba della Risurrezione all'ottavo giorno sono incorniciati, per l'evangelista Giovanni, testimone privilegiato di tanta meraviglia, dallo sguardo fisso al costato aperto di Gesù. Proprio come sul Calvario. È il paradosso della Pasqua: nella gioia debordante di ritrovare l'Amato, il segno visibile e la garanzia che non sia un inganno è l ...
(continua)

 
    padre Antonio Rungi       (Omelia del 19-04-2020)
Dal dubbio alla certezza assoluta della fede nel Risorto
Questa domenica nell'ottava di Pasqua nel corso degli anni ha assunto vari significati spirituali e liturgici. In primo luogo è la domenica il Albis, ovvero di colore bianco, quello che la liturgia usa in questo tempo di Pasqua per indicare la luce, la risurrezione e la vita. Dal 1992 poi ha assunto la denominazione della domenica della Divina Misericordia, ...
(continua)

 
    don Alfonso Giorgio Liguori       (Omelia del 19-04-2020)
Non essere incredulo, ma credente
...
(continua)

 
    don Roberto Seregni       (Omelia del 19-04-2020)
Gemelli di Tommaso
É la sera del giorno di Pasqua. Dopo che Pietro e il discepolo amato sono corsi al sepolcro e Maria Maddalena ha annunciato a tutto il gruppo quello che il Signore le aveva detto, i discepoli rimangono blindati in casa. Hanno paura. Non sanno cosa fare. Sono smarriti come pecore senza pastore. Ma Gesù, ancora una volta, li sorprende e si presenta in mezzo a ...
(continua)

 
    Missionari della Via       (Omelia del 19-04-2020)
Segni di vita
...
(continua)

 
    Missionari della Via       (Omelia del 19-04-2020)

La nostra pace nasce dal perdono ricevuto. Così potremmo intitolare il Vangelo di questa domenica della Divina misericordia. Il Vangelo di oggi ci propone due manifestazioni del Risorto, una avvenuta la sera della domenica di Pasqua, l'altra la domenica successiva. I discepoli che durante la Passione erano fuggiti per la paura, si ritrovano a fare ancora i c ...
(continua)

 
    padre Ermes Ronchi       (Omelia del 19-04-2020)
Le ferite del Signore e la gioia di credere
I discepoli erano chiusi in casa per paura dei giudei. Hanno tradito, sono scappati, hanno ancora paura: che cosa di meno affidabile di quel gruppetto allo sbando? E tuttavia Gesù viene. Una comunità chiusa dove non si sta bene, porte e finestre sbarrate, dove manca l'aria e ci si sente allo stretto. E tuttavia Gesù viene. Non al di sopra, non ai margini, ma ...
(continua)

 
    mons. Erio Castellucci diocesi di Modena-Nonantola       (Omelia del 19-04-2020)
Mio Signore e mio Dio!
...
(continua)

 
    don Giacomo Falco Brini       (Omelia del 19-04-2020)
Oh felix culpa!
Sono passati venti anni da quando la 2a domenica di Pasqua è diventata, per decisione di S. Giovanni Paolo II, la festa della Divina Misericordia. Una domenica in cui la chiesa riflette sul mistero più profondo di Dio: la sua imperscrutabile Misericordia. In realtà l'istituzione è di volontà divina. Il nostro mai dimenticato papa Giovanni Paolo II ha solo cr ...
(continua)

 
    diac. Vito Calella       (Omelia del 19-04-2020)
La gioia indicibile frutto del soffio dello Spirito Santo in noi
Le «porte chiuse», gli apostoli isolati per paura di morire a causa dei giudei: ecco lo scenario con cui si apre il Vangelo di questa seconda domenica di Pasqua. Pietro era tornato dal sepolcro vuoto e continuava nel suo silenzio condizionato dalla pesantezza del suo triplice rinnegamento. Il discepolo amato custodiva nel cuore e nella mente la sua fede nel ...
(continua)

 
    don Domenico Luciani       (Omelia del 19-04-2020)
Lectio Divina - La misericordia di un Dio appassionato
...
(continua)

 
    mons. Roberto Brunelli       (Omelia del 19-04-2020)
Una risposta da condividere
Qualcuno sosteneva, tempo fa, che Gesù è stato il primo socialista. Motivazioni politiche a parte, si può concordare, leggendo quello che avevano imparato da lui i suoi seguaci delle origini: la prima lettura (Atti degli apostoli 2,42-47) traccia un quadro riassuntivo della loro vita, dicendo che seguivano l'insegnamento degli apostoli, pregavano, partecipav ...
(continua)

 
    padre Gian Franco Scarpitta       (Omelia del 19-04-2020)
Resurrezione e fede per la vita
"Non si può seppellire la verità in una tomba. E' questo il senso della Pasqua"(W. Hass). Se Gesù non avesse affrontato la morte di petto e non fosse fuoriuscito dal sepolcro, Dio, che è la verità assoluta, non avrebbe potuto raggiungerci e non avrebbe potuto dire nulla all'uomo e ancor meno avrebbe potuto colmare le sue lacune e rendere speranzose le sue at ...
(continua)

 
    Diocesi di Vicenza       (Omelia del 19-04-2020)
La Parola - Commento al Vangelo di Giovanni (Gv 20,19-31)
...
(continua)

 
    don Claudio Luigi Fasulo       (Omelia del 19-04-2020)
Audio commento a Gv 20,19-31
...
(continua)

 
    padre Paul Devreux       (Omelia del 19-04-2020)

I discepoli stanno insieme, ma sono pieni di paure. Si chiudono dentro una stanza, come io quando lascio che siano le paure a condizionare le mie scelte. Gesù gli viene incontro e sta in mezzo a loro, come fa ogni domenica durante la messa. Per me sacerdote è un sollievo sapere che al centro della celebrazione della messa non ci sono io, ma il Signore. Ved ...
(continua)

 
    fr. Massimo Rossi       (Omelia del 19-04-2020)
Commento su Giovanni 20,19-31
Le letture di questa seconda domenica di Pasqua, "domenica in albis", per ben due volte evocano la Pasqua del Signore come evento domestico: "ogni giorno (...) spezzavano il pane nelle case..."; "Venne Gesù, stette in mezzo a loro e disse: Pace a voi!". È vero, dai giorni gloriosi in cui quella che oggi chiamiamo Messa era vissuta in famiglia, sono passati ...
(continua)

 
    frate Attilio Gueli       (Omelia del 19-04-2020)
L'indulgenza Plenaria per la Festa della Divina Misericordia
...
(continua)

 
    don Nicola Salsa       (Omelia del 19-04-2020)
Festa Divina Misericordia
...
(continua)