LA CHIESA

      


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(es. Mt 28,1-20):
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  Giovedì della VI settimana del Tempo Ordinario (Anno dispari)

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Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde
DO064 ;
Il Vangelo di oggi presenta un contrasto molto istruttivo per noi. San Pietro, ispirato dal Padre, riconosce in Gesù il Messia, l'eletto di Dio. E quasi immediatamente dopo, lo stesso Pietro si oppone ai disegni divini e si mette a rimproverare Gesù che parla per sé di sofferenza, di disprezzo, di morte, tanto che Gesù lo riprende severamente: "Lungi da me, satana! Perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini".
Come è difficile essere continuamente sotto la luce di Dio! San Pietro certamente, tutto felice di aver potuto proclamare che Gesù era il Cristo, e sicuro di aver agito così per ispirazione divina, credeva di poter ormai ragionare sotto questa ispirazione e opporsi a quanto Gesù andava insegnando. Effettivamente si possono trovare molti argomenti per opporsi a questo modo di essere del Messia; un Messia che deve soffrire, essere disprezzato, essere ucciso! Non è difficile dimostrare che questo non può rientrare nei disegni di Dio.
Nella prima lettura ci è presentata l'alleanza con Noè, dove Dio parla e impedisce espressamente di versare il sangue dell'uomo: "Io domanderò conto della vita dell'uomo all'uomo, a ognuno di suo fratello". Dunque non è nella volontà di Dio che un uomo venga ucciso. Si può ragionare così e concludere che perciò non è volontà di Dio che Gesù venga ucciso. Si possono anche prendere le profezie che parlano del Messia presentandolo come colui che trionferà di tutti i suoi nemici, che sarà glorioso e regnerà per sempre. La prima promessa messianica non parla di sofferenza e di morte: annuncia che Dio darà a Davide un successore, un figlio che Dio stabilirà sul suo trono e che regnerà per sempre. Ecco qual è il disegno di Dio! San Pietro non mancava certo di argomenti per rimproverare Gesù e dirgli che egli apriva una prospettiva che non faceva parte del disegno divino: che il Figlio dell'uomo dovesse molto soffrire, essere riprovato dagli anziani, dai sommi sacerdoti e dagli scribi e venire ucciso, non corrispondeva apparentemente alla volontà di Dio.
Ma Gesù è totalmente docile ai disegni di Dio e sa davvero scegliere nelle Scritture ciò che conviene ad ogni momento, sa discernere i vari momenti. E ha riconosciuto nelle Scritture che il Messia doveva soffrire. La profezia del Servo di Jahvè in Isaia fa intravedere che il Messia deve prima essere umiliato e poi glorificato, e tutte le figure del Cristo: Abele, Mosè, Giuseppe sono la prova che il disegno di Dio comprendeva una morte. Dio non vuole la morte, non vuole il tradimento, ma prende il mondo come è. E poiché il cuore dell'uomo è cattivo, Dio ha deciso di trionfare del male assumendolo e trasformandolo con la forza dell'amore. Per questo Gesù ha potuto dire a san Pietro: "Tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini".
Anche a noi può succedere di partire da una luce che viene da Dio e di arrivare alla fine a prospettive umane. Abbiamo riconosciuto nella Scrittura una rivelazione divina, o abbiamo sentito nella preghiera una ispirazione di Dio: è una cosa molto bella. Ma poi, credendo di esservi fedeli, vi aggiungiamo dei ragionamenti umani, che alla fine snaturano l'ispirazione. Gli autori spirituali, sant'Ignazio in particolare, insegnano che anche nel caso di ispirazioni molto soprannaturali bisogna distinguere bene ciò che viene immediatamente da Dio e ciò che la nostra psicologia, il nostro ragionamento vi aggiungono. E necessario rimanere molto docili a Dio e far attenzione a non aggiungere cose umane alle sue ispirazioni. Mi viene in mente un esempio chiaro ed evidente. Penso a una giovane donna sposata che desidera allontanarsi dal marito, per il quale non sente più amore, e andarsene con un altro uomo. Ha chiesto consiglio a un prete, che le ha detto: "Dio è amore". E lei ha concluso che doveva seguire l'amore. Non è certamente guidata in questo dalla volontà di Dio, perché, se avesse approfondito queste parole della Scrittura, avrebbe capito che l'amore di Dio è fedele e che, attraverso tutte le difficoltà, bisogna rimanere fedeli al primo dono. Ma, accecata dal sentimento, ha ragionato sulla parola di Dio con la sua psicologia umana e vi ha trovato una giustificazione per quanto desiderava fare.
In molte occasioni purtroppo ragioniamo con la nostra psicologia, con le nostre pulsioni umane e troviamo un mucchio di giustificazioni a quelle che sono soltanto le nostre naturali inclinazioni. Possiamo essere rigidi, e convincerci di pretendere soltanto quello che Dio vuole; possiamo, al contrario, lasciar correre tutto e ci convinciamo di imitare la grande misericordia di Dio. Dobbiamo essere sempre molto attenti, docili allo Spirito del Signore, per fare in ogni momento quanto è conveniente secondo la sua volontà, senza farci illusioni su noi stessi.

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Antifona d'ingresso
Sii per me una roccia di rifugio,
un luogo fortificato che mi salva.
Tu sei mia rupe e mia fortezza:
guidami per amore del tuo nome.
(Cf. Sal 30,3-4)


Colletta
O Dio, che hai promesso di abitare
in coloro che ti amano con cuore retto e sincero,
donaci la grazia di diventare tua degna dimora.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

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Prima lettura

Gen 9,1-13
Pongo il mio arco sulle nubi, perché sia il segno dell’alleanza tra me e la terra.

Dal libro della Gènesi

Dio benedisse Noè e i suoi figli e disse loro: «Siate fecondi e moltiplicatevi e riempite la terra. Il timore e il terrore di voi sia in tutti gli animali della terra e in tutti gli uccelli del cielo. Quanto striscia sul suolo e tutti i pesci del mare sono dati in vostro potere. Ogni essere che striscia e ha vita vi servirà di cibo: vi do tutto questo, come già le verdi erbe. Soltanto non mangerete la carne con la sua vita, cioè con il suo sangue. Del sangue vostro, ossia della vostra vita, io domanderò conto; ne domanderò conto a ogni essere vivente e domanderò conto della vita dell’uomo all’uomo, a ognuno di suo fratello.
Chi sparge il sangue dell’uomo,
dall’uomo il suo sangue sarà sparso,
perché a immagine di Dio
è stato fatto l’uomo.
E voi, siate fecondi e moltiplicatevi,
siate numerosi sulla terra e dominatela».
Dio disse a Noè e ai suoi figli con lui: «Quanto a me, ecco io stabilisco la mia alleanza con voi e con i vostri discendenti dopo di voi, con ogni essere vivente che è con voi, uccelli, bestiame e animali selvatici, con tutti gli animali che sono usciti dall’arca, con tutti gli animali della terra. Io stabilisco la mia alleanza con voi: non sarà più distrutta alcuna carne dalle acque del diluvio, né il diluvio devasterà più la terra».
Dio disse:
«Questo è il segno dell’alleanza,
che io pongo tra me e voi
e ogni essere vivente che è con voi,
per tutte le generazioni future.
Pongo il mio arco sulle nubi,
perché sia il segno dell’alleanza
tra me e la terra.

Parola di Dio

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Salmo responsoriale

Sal 101

Il Signore dal cielo ha guardato la terra.

Le genti temeranno il nome del Signore
e tutti i re della terra la tua gloria,
quando il Signore avrà ricostruito Sion
e sarà apparso in tutto il suo splendore.
Egli si volge alla preghiera dei derelitti,
non disprezza la loro preghiera.

Questo si scriva per la generazione futura
e un popolo, da lui creato, darà lode al Signore:
«Il Signore si è affacciato dall’alto del suo santuario,
dal cielo ha guardato la terra,
per ascoltare il sospiro del prigioniero,
per liberare i condannati a morte».

I figli dei tuoi servi avranno una dimora,
la loro stirpe vivrà sicura alla tua presenza,
perché si proclami in Sion il nome del Signore
e la sua lode in Gerusalemme,
quando si raduneranno insieme i popoli
e i regni per servire il Signore.

Canto al Vangelo (Gv 6,63)
Alleluia, alleluia.
Le tue parole, Signore, sono spirito e vita;
tu hai parole di vita eterna.
Alleluia.

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Vangelo

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Mc 8,27-33
Tu sei il Cristo… Il Figlio dell'uomo deve molto soffrire.


+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù partì con i suoi discepoli verso i villaggi intorno a Cesarèa di Filippo, e per la strada interrogava i suoi discepoli dicendo: «La gente, chi dice che io sia?». Ed essi gli risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elìa e altri uno dei profeti».
Ed egli domandava loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Pietro gli rispose: «Tu sei il Cristo». E ordinò loro severamente di non parlare di lui ad alcuno.
E cominciò a insegnare loro che il Figlio dell’uomo doveva soffrire molto ed essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e, dopo tre giorni, risorgere.
Faceva questo discorso apertamente. Pietro lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo. Ma egli, voltatosi e guardando i suoi discepoli, rimproverò Pietro e disse: «Va’ dietro a me, Satana! Perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Illuminato dallo Spirito Santo, Pietro riconosce in Gesù il Messia promesso e atteso. Docili allo stesso Spirito, ci rivolgiamo al Padre, dicendo:
Ascoltaci, o Signore.

Perché la croce di Cristo sia per tutti i popoli segno vittorioso posto da Dio per la salvezza del mondo. Preghiamo:
Perché la Chiesa sia riconosciuta come l'arca santa dove tutti vengono accolti da Dio in un patto di eterna alleanza. Preghiamo:
Perché la comunità cristiana allarghi le braccia alla sofferenza e all'emarginazione stampate nel volto dei poveri, che più visibilmente assomigliano al Cristo rifiutato dagli uomini. Preghiamo:
Perché le coppie cristiane siano generose verso la vita, accogliendo con gioia l'invito del Creatore ad essere fecondi e moltiplicarsi. Preghiamo:
Perché il Cristo morto e risorto di questa eucaristia ci liberi dalla tentazione della facile richiesta di miracoli, e ci aiuti a vivere con fede la difficoltà di ogni giorno. Preghiamo:
Per la Chiesa oppressa e perseguitata.
Per chi vive nel proprio corpo la passione del Signore.

O Dio, che hai inviato nel mondo il tuo Figlio che si è reso solidale con noi in tutto, fuorché nel peccato, rendici vicini e solidali gli uni verso gli altri, per giungere insieme alla beata risurrezione. Per lo stesso Cristo nostro Signore. Amen.

Preghiera sulle offerte
Questa offerta, o Signore,
ci purifichi e ci rinnovi,
e ottenga a chi è fedele alla tua volontà
la ricompensa eterna.
Per Cristo nostro Signore.


Antifona alla comunione
Mangiarono fino a saziarsi
e il Signore appagò il loro desiderio.
La loro brama non andò delusa. (Cf. Sal 77,29-30)

Oppure:
Dio ha tanto amato il mondo
da dare il Figlio unigenito,
perché chiunque crede in lui non vada perduto,
ma abbia la vita eterna. (Gv 3,16)


Preghiera dopo la comunione
O Signore,
che ci hai fatto gustare il pane del cielo,
fa’ che desideriamo sempre questo cibo
che dona la vera vita.
Per Cristo nostro Signore.



O M E L I E
a cura di
Qumran2.net


    don Carlo Occelli       (Omelia del 16-02-2023)
Commento al Vangelo 16 febbraio 2023
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    don Nicola Salsa       (Omelia del 16-02-2023)
Voi chi dite che io sia? (Mc 8,27-33)
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    don Domenico Bruno       (Omelia del 16-02-2023)
Il nostro audio quotidiano
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    don Carlo Occelli       (Omelia del 17-02-2022)
Commento al Vangelo 17 febbraio 2022
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    don Domenico Bruno       (Omelia del 17-02-2022)
Il nostro audio quotidiano
Cominciò a insegnare loro che il Figlio dell'uomo doveva soffrire molto ed essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e, dopo tre giorni, risorgere. ?* Chissà quante volte la tua preghiera, cioè il tuo dialogo con Gesù, è stato proprio simile a quello che oggi ascoltiamo nel Vangelo tra Pietro e il suo maestro Gesù ...
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    don Nicola Salsa       (Omelia del 17-02-2022)
Voi chi dite che io sia? (Mc 8,27-33)
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    don Alessandro Farano       (Omelia del 17-02-2022)
Giovedì - VI settimana del Tempo Ordinario - Anno C - Commento al Vangelo
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    don Fabio Zaffuto       (Omelia del 20-02-2020)
Non inghiottire il dolore! Video Commento su Mc 8,27-33
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    don Nicola Salsa       (Omelia del 20-02-2020)
Chi è Gesù?
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    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 21-02-2019)
Commento su Sal 101
"Dio si volge alla preghiera del misero e non disprezza la sua supplica questo si scriva per la generazione futura e un popolo nuovo darà lode al Signore." Salmo 101 (102) Come vivere questa Parola? Questi versetti del salmo 102 (102), salmo responsoriale della liturgia odierna sono un aiuto forte alla nostra fede chiamata a diventare fiducia in Dio. Chia ...
(continua)

 
    Paolo Curtaz       (Omelia del 20-02-2014)

Chi è Gesù? È la domanda che soggiace a tutto il vangelo di Marco costruito esattamente intorno a questa domanda. Chi è davvero quest'uomo? Marco e i discepoli hanno dato la loro risposta.: Gesù è il rivelatore del Padre, colui che manifesta pienamente il volto di Dio, è il Messia atteso. Ma per giungere a questa professione di fede ci vuole tempo. Tanto. E ...
(continua)