LA CHIESA

      


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LITURGIA

> 6 Novembre 2018 <

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(es. Mt 28,1-20):
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  Martedì della XXXI settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)

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Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde
PO312 ;
“Venite, è pronto”. Questa parola è come il ritornello di un inno alla gioia. Dio invita gli uomini ad esultare con lui. Il banchetto di amicizia per tutti i popoli, in tutta la terra, significa comunicazione, fiducia, desiderio di intesa e di buon umore. Qui l’ospite ha previsto tutto perché i suoi invitati assaporino la vera gioia, la gioia della salvezza. La generosità del padrone non ha limiti.
Bisogna ancora rispondere, con il cuore più che con le labbra. La gente chiamata dalle strade e dalle vie ha riempito la sala. Il Vangelo non dice che cosa ha risposto: la loro risposta è stata quella di venire, con il cuore pieno di gioia. I credenti tradizionali non sono esclusi. Invitati fin dal battesimo, si facciano avanti senza esitare e prendano il posto che è loro destinato! “Entrate tutti nella gioia del vostro padrone”, diceva san Giovanni Crisostomo in un sermone di Pasqua.
“La festa è pronta; partecipate tutti; nessuno se ne vada affamato. Tutti si dilettino al banchetto della fede”.

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Antifona d'ingresso
Non abbandonarmi, Signore, mio Dio,
da me non stare lontano;
vieni presto in mio aiuto,
o Signore, mia salvezza. (Sal 37,22-23)


Colletta
Dio onnipotente e misericordioso,
tu solo puoi dare ai tuoi fedeli
il dono di servirti in modo lodevole e degno;
fa' che corriamo senza ostacoli verso i beni da te promessi.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

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Prima lettura

Fil 2,5-11
Svuotò se stesso, per questo Dio lo esaltò.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippési

Fratelli,
abbiate in voi gli stessi sentimenti di Cristo Gesù:
egli, pur essendo nella condizione di Dio,
non ritenne un privilegio
l’essere come Dio,
ma svuotò se stesso
assumendo una condizione di servo,
diventando simile agli uomini.
Dall’aspetto riconosciuto come uomo,
umiliò se stesso
facendosi obbediente fino alla morte
e a una morte di croce.
Per questo Dio lo esaltò
e gli donò il nome
che è al di sopra di ogni nome,
perché nel nome di Gesù
ogni ginocchio si pieghi
nei cieli, sulla terra e sotto terra,
e ogni lingua proclami:
«Gesù Cristo è Signore!»,
a gloria di Dio Padre.

Parola di Dio

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Salmo responsoriale

Sal 21

Da te, Signore, la mia lode nella grande assemblea.

Scioglierò i miei voti davanti ai suoi fedeli.
I poveri mangeranno e saranno saziati,
loderanno il Signore quanti lo cercano;
il vostro cuore viva per sempre!

Ricorderanno e torneranno al Signore
tutti i confini della terra;
davanti a te si prostreranno
tutte le famiglie dei popoli.

Perché del Signore è il regno:
è lui che domina sui popoli!
A lui solo si prostreranno
quanti dormono sotto terra.

Lo servirà la mia discendenza.
Si parlerà del Signore alla generazione che viene;
annunceranno la sua giustizia;
al popolo che nascerà diranno:
«Ecco l’opera del Signore!».

Canto al Vangelo (Mt 11,28)
Alleluia, alleluia.
Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi,
e io vi darò ristoro, dice il Signore.
Alleluia.

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Vangelo

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Lc 14,15-24
Esci per le strade e lungo le siepi e costringili ad entrare, perché la mia casa si riempia.


+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, uno dei commensali, avendo udito questo, disse a Gesù: «Beato chi prenderà cibo nel regno di Dio!».
Gli rispose: «Un uomo diede una grande cena e fece molti inviti. All’ora della cena, mandò il suo servo a dire agli invitati: “Venite, è pronto”. Ma tutti, uno dopo l’altro, cominciarono a scusarsi. Il primo gli disse: “Ho comprato un campo e devo andare a vederlo; ti prego di scusarmi”. Un altro disse: “Ho comprato cinque paia di buoi e vado a provarli; ti prego di scusarmi”. Un altro disse: “Mi sono appena sposato e perciò non posso venire”.
Al suo ritorno il servo riferì tutto questo al suo padrone. Allora il padrone di casa, adirato, disse al servo: “Esci subito per le piazze e per le vie della città e conduci qui i poveri, gli storpi, i ciechi e gli zoppi”.
Il servo disse: “Signore, è stato fatto come hai ordinato, ma c’è ancora posto”. Il padrone allora disse al servo: “Esci per le strade e lungo le siepi e costringili ad entrare, perché la mia casa si riempia. Perché io vi dico: nessuno di quelli che erano stati invitati gusterà la mia cena”».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Interpreti delle necessità di ogni uomo, rivolgiamo al Padre la nostra preghiera: da lui solo osiamo sperare quanto sappiamo di non poter realizzare con le nostre forze. Diciamo insieme:
Ascoltaci, Signore.

Per i battezzati di tutte le confessioni cristiane: si uniscano in un cuor solo e un'anima sola per lodare Dio e servire l'umanità. Preghiamo:
Per i governanti e per coloro dai quali dipendono le sorti dei popoli: si lascino indurre dallo Spirito a scelte di giustizia sociale e fraternità universale. Preghiamo:
Per le coppie in difficoltà: vogliano rifondare il loro rapporto su comprensione, perdono e tenerezza. Preghiamo:
Per chi porta la croce nel corpo e nell'anima: la fede lo sostenga, la nostra fraternità lo conforti. Preghiamo:
Per i sacerdoti della nostra comunità: risplenda nella loro vita il primato di Dio, l'unione affettuosa con Cristo, la delicatezza verso i fratelli. Preghiamo:
Per chi si raccomanda alla nostra preghiera.
Per chi è alla ricerca del fidanzato, del lavoro, della casa.

O Dio nostro Padre, accogli e benedici queste invocazioni che noi intendiamo unire al coro di preghiere che oggi la Chiesa ha elevato a te, in Cristo Gesù nostro Signore. Amen.

Preghiera sulle offerte
Questo sacrificio, o Signore,
sia per te offerta pura,
e per noi dono santo della tua misericordia.
Per Cristo nostro Signore.


Antifona alla comunione
Mi indicherai il sentiero della vita,
gioia piena alla tua presenza. (Sal 15,11)

Oppure:
Dice il Signore: «Come il Padre, che ha la vita,
ha mandato me e io vivo per il Padre,
così colui che mangia me vivrà per me». (Gv 6,57)


Preghiera dopo la comunione
Rafforza in noi, o Signore, la tua opera di salvezza,
perché i sacramenti che ci nutrono in questa vita
ci preparino a ricevere i beni che promettono.
Per Cristo nostro Signore.


O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

don Carlo Occelli     (Omelia del 03-11-2020)
Commento al Vangelo 3 novembre 2020
...
(continua)
don Domenico Bruno     (Omelia del 03-11-2020)
Il nostro audio quotidiano
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(continua)
don Marco Scandelli     (Omelia del 03-11-2020)
#2minutiDiVangelo - Martedì 3/11 - Dichiarasi credenti-non-praticanti ci fa rischiare davvero grosso
Commento al Vangelo di martedì 3 novembre 2020 - XXXI settimana del Tempo Ordinario - a cura di don Marco Scandelli #2minutiDiVangelo Lc 14 15-24 Dire "regno di Dio", come abbiamo ascoltato nel Vangelo e come sempre dovremmo interpretare, non significa anzitutto "il Paradiso". Il regno di D ...
(continua)
don Nicola Salsa     (Omelia del 03-11-2020)
Siamo tutti mendicanti (Lc 14,15-24)
...
(continua)
don Giampaolo Centofanti     (Omelia del 03-11-2020)

Senza la grazia di Dio non possiamo nulla. Si legge questo brano in una comunità di crescita spirituale e all'appuntamento successivo c'è chi non viene perché ha questa o quella cosa importantissima e buonissima da fare o perché, per esempio, ha paura del covid. Nonostante gli incontri siano tenuti ...
(continua)
don Nicola Salsa     (Omelia del 05-11-2019)
Sei invitato ad una festa
...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 06-11-2018)
Commento su Lc 14,15-24
«Uno dei commensali, avendo udito questo, gli disse: «Beato chi prenderà cibo nel regno di Dio!». Gli rispose: «Un uomo diede una grande cena e fece molti inviti. All'ora della cena, mandò il suo servo a dire agli invitati: «Venite, è pronto». Ma tutti, uno dopo l'altro, cominciarono a scusarsi. Il ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 07-11-2017)
Commento su Lc 14, 23
"Il padrone allora disse al servo: "Esci per le strade e lungo le siepi e costringili ad entrare, perché la mia casa si riempia." Lc 14, 23 Come vivere questa Parola? Questa Parola fa parte di una parabola che Gesù improvvisa quasi a commento di quel che durante un banchetto, un commensale ha de ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 03-11-2015)

Quante scuse accampiamo pur di non essere felici! E quanti giri di testa, quante resistenze e obiezioni, inutili e reiterate complicazioni. No, non vogliamo essere davvero felici e questo è il grande inganno che l'avversario ha messo nel profondo del nostro cuore: la rassegnazione e lo scoraggiament ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 03-11-2015)
Commento su Rm 12,15-16
"Rallegratevi con quelli che sono nella gioia, piangete con quelli che sono nel pianto. Abbiate i medesimi sentimenti gli uni verso gli altri; non aspirate a cose troppo alte, piegatevi invece a quelle umili." Rm 12,15-16 Come vivere questa Parola? La Parola ci esorta a donarci, a vivere la fonda ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 04-11-2014)

Mentre si pranza di parla del più e del meno, tutti contenti di avere a tavola un ospite d'eccezione come è il Nazareno. Ad un certo punto uno dei commensali, probabilmente per innalzare il livello del dialogo e per fare bella figura, afferma che stare insieme a mangiare è bello ma pensa come sarà b ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 05-11-2013)
Commento su Lc 14,15-24
Dopo la scena di ieri del fariseo imbarazzato dalla riflessione di Gesù sull'invito gratuito, continua, durante la famosa cena, la riflessione del Signore su suggerimento di uno dei commensali. Ora il Maestro usa un'immagine molto efficace per descrivere il Regno: tutti sono invitati a parteciparvi, ...
(continua)