LA CHIESA

      


> e-mail    > chi siamo    > scripts e banners   > newsletters    > translate ita>eng

LITURGIA

> 21 Aprile 2016 <

Martedì 19 Aprile 2016

Mercoledì 20 Aprile 2016

Giovedì 21 Aprile 2016

Venerdì 22 Aprile 2016

Sabato 23 Aprile 2016

Domenica 24 Aprile 2016

Lunedì 25 Aprile 2016

Martedì 26 Aprile 2016

Mercoledì 27 Aprile 2016

Giovedì 28 Aprile 2016

Newsletter
Per ricevere la Liturgia del giorno inserisci la tua mail:


Cerca nella BIBBIA
Per citazione
(es. Mt 28,1-20):
Per parola:



  Giovedì della IV settimana di Pasqua

> Vai direttamente alle OMELIE 

Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Bianco
EP044 ;
Quando moltissimi santi uomini partirono l’uno dopo l’altro per il deserto per vivere come eremiti, san Gregorio fu costernato: “Se partite tutti per il deserto - chiese loro -, a chi laverete i piedi?”. Una domanda pertinente, che evoca un’azione di Cristo entrata nel cuore di ogni cristiano. Essa ricorda, infatti, la notte in cui il Signore si mise al posto del servo e raccomandò a tutti gli uomini di fare questa inversione di ruoli, non come un gesto effimero, ma come risposta alla ricerca - eterna per la società umana - della felicità.
“Sapendo queste cose, sarete beati se le metterete in pratica”. Lavare i piedi ai poveri è una metafora cristiana che va contro tutte le regole del buon senso. Per il mondo invece, che disprezza i deboli, i vulnerabili, gli esclusi, il potere risiede nella dominazione e la felicità nella triade empia del potere, del prestigio e del possesso.
È un’idolatria seducente. Forse anche Giuda fu attirato da questa dottrina quando decise di vendere il proprio Signore per denaro, negando così la sua formula per raggiungere la felicità. Questo è il peccato, il peccato più brutale. Esso avrebbe spaventato i discepoli! Per questo Cristo l’aveva predetto, per mitigare lo choc e, insieme, per dare prova di essere colui che era stato mandato. Perché questa è la sua prima preoccupazione.

Ricevi la Liturgia via mail >
Condividi questa Liturgia su > Facebook
Ascolta il Vangelo >

Antifona d'ingresso
O Dio, quando uscivi davanti al tuo popolo,
aprivi la strada e abitavi con loro,
la terra tremò e si aprirono i cieli. Alleluia. (Cf. Sal 67,8-9)


Colletta
O Dio, che innalzi la natura umana
al di sopra della dignità delle origini,
guarda all’ineffabile mistero del tuo amore,
perché in coloro che hai rinnovato nel sacramento del Battesimo
siano custoditi i doni della tua grazia
e della tua benedizione.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

>

Prima lettura

At 13,13-25
Dalla discendenza di Davide Dio inviò come salvatore Gesù.

Dagli Atti degli Apostoli

Salpàti da Pafo, Paolo e i suoi compagni giunsero a Perge, in Panfìlia. Ma Giovanni si separò da loro e ritornò a Gerusalemme. Essi invece, proseguendo da Perge, arrivarono ad Antiòchia in Pisìdia, e, entrati nella sinagòga nel giorno di sabato, sedettero. Dopo la lettura della Legge e dei Profeti, i capi della sinagòga mandarono a dire loro: «Fratelli, se avete qualche parola di esortazione per il popolo, parlate!».
Si alzò Paolo e, fatto cenno con la mano, disse: «Uomini d’Israele e voi timorati di Dio, ascoltate. Il Dio di questo popolo d’Israele scelse i nostri padri e rialzò il popolo durante il suo esilio in terra d’Egitto, e con braccio potente li condusse via di là. Quindi sopportò la loro condotta per circa quarant’anni nel deserto, distrusse sette nazioni nella terra di Canaan e concesse loro in eredità quella terra per circa quattrocentocinquanta anni.
Dopo questo diede loro dei giudici, fino al profeta Samuèle. Poi essi chiesero un re e Dio diede loro Sàul, figlio di Chis, della tribù di Beniamino, per quarant’anni. E, dopo averlo rimosso, suscitò per loro Davide come re, al quale rese questa testimonianza: “Ho trovato Davide, figlio di Iesse, uomo secondo il mio cuore; egli adempirà tutti i miei voleri”.
Dalla discendenza di lui, secondo la promessa, Dio inviò, come salvatore per Israele, Gesù. Giovanni aveva preparato la sua venuta predicando un battesimo di conversione a tutto il popolo d’Israele. Diceva Giovanni sul finire della sua missione: “Io non sono quello che voi pensate! Ma ecco, viene dopo di me uno, al quale io non sono degno di slacciare i sandali”».

Parola di Dio

>

Salmo responsoriale

Sal 88

Canterò in eterno l’amore del Signore.

Canterò in eterno l’amore del Signore,
di generazione in generazione
farò conoscere con la mia bocca la tua fedeltà,
perché ho detto: «È un amore edificato per sempre;
nel cielo rendi stabile la tua fedeltà».

«Ho trovato Davide, mio servo,
con il mio santo olio l’ho consacrato;
la mia mano è il suo sostegno,
il mio braccio è la sua forza».

«La mia fedeltà e il mio amore saranno con lui
e nel mio nome s’innalzerà la sua fronte.
Egli mi invocherà: “Tu sei mio padre,
mio Dio e roccia della mia salvezza”».

Canto al Vangelo (Ap 1,5)
Alleluia, alleluia.
Gesù Cristo,
testimone fedele, primogenito dei morti,
tu ci hai amati
e hai lavato i nostri peccati nel tuo sangue.
Alleluia.

>

Vangelo

Condividi il Vangelo su >   Facebook Ascolta il Vangelo >    

Gv 13,16-20
Chi accoglie colui che manderò, accoglie me.


+ Dal Vangelo secondo Giovanni

[Dopo che ebbe lavato i piedi ai discepoli, Gesù] disse loro:
«In verità, in verità io vi dico: un servo non è più grande del suo padrone, né un inviato è più grande di chi lo ha mandato. Sapendo queste cose, siete beati se le mettete in pratica.
Non parlo di tutti voi; io conosco quelli che ho scelto; ma deve compiersi la Scrittura: “Colui che mangia il mio pane ha alzato contro di me il suo calcagno”. Ve lo dico fin d’ora, prima che accada, perché, quando sarà avvenuto, crediate che Io sono.
In verità, in verità io vi dico: chi accoglie colui che io manderò, accoglie me; chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Gesù ha affermato che l'accoglienza dei suoi inviati corrisponde all'accoglienza della sua stessa persona. Con fiducia Preghiamo.
Ascoltaci, o Signore.

- Per i membri del popolo ebraico, perchè possano riconoscere nel Cristo il compimento di tutta la loro storia salvifica. Preghiamo.
- Per tutti coloro che esercitano un'autorità o una missione, perchè siano disponibili al servizio dei più umili e bisognosi. Preghiamo.
- Per coloro che si sono consacrati a Cristo con la professione dei consigli evangelici, perchè sappiano seguire il loro Maestro sulla via del servizio e della croce. Preghiamo.
- Per coloro che sono tentati di tradire la loro vocazione e di disertare la loro missione, perchè siano perseveranti nelle loro prove. Preghiamo.
- Per noi, chiamati a seguire l'esempio del nostro Maestro e Signore nel suo servizio di amore, perchè siamo capaci di accoglierci nella nostra vera identità e differenza. Preghiamo.
- Per le famiglie che hanno figli con disabilità. Preghiamo.
- Per chi ha abbandonato lo stato sacerdotale o religioso. Preghiamo.

O Signore, che conosci coloro che hai scelto per mandarli in missione, fa' che accogliamo con umiltà e fiducia gli apostoli e i profeti di oggi che testimoniano con la loro vita la tua presenza fra noi. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Preghiera sulle offerte
Salgano a te, o Signore,
le nostre preghiere insieme all’offerta di questo sacrificio,
perché, purificati dal tuo amore,
possiamo accostarci al sacramento della tua grande misericordia.
Per Cristo nostro Signore.

Oppure:
Accogli con benevolenza, o Signore,
i doni che la tua famiglia ti offre con gioia
e custodiscila sempre con paterno amore.
Per Cristo nostro Signore.


PREFAZIO PASQUALE IV
La restaurazione dell’universo per mezzo del mistero pasquale

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
proclamare sempre la tua gloria, o Signore,
e soprattutto esaltarti in questo tempo
nel quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato.
In lui, vincitore del peccato e della morte,
l’universo risorge e si rinnova,
e l’uomo ritorna alle sorgenti della vita.
Per questo mistero,
nella pienezza della gioia pasquale,
l’umanità esulta su tutta la terra
e le schiere degli angeli e dei santi
cantano senza fine l’inno della tua gloria: Santo, ...

Oppure:
PREFAZI DI PASQUA I-V


Antifona alla comunione
Ecco, io sono con voi tutti i giorni,
sino alla fine del mondo. Alleluia. (Mt 28,20)

Oppure:
Chi accoglie colui che io manderò, accoglie me;
chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato. Alleluia. (Gv 13,20)


Preghiera dopo la comunione
Dio onnipotente,
che nella risurrezione di Cristo
ci fai nuove creature per la vita eterna,
accresci in noi i frutti del sacramento pasquale
e infondi nei nostri cuori la forza di questo nutrimento di salvezza.
Per Cristo nostro Signore.

Oppure:
O Padre, che ci hai accolti alla mensa del tuo Figlio,
concedi a noi, tuoi fedeli,
di testimoniare nella gioia pasquale la sua risurrezione.
Per Cristo nostro Signore.


O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

don Alessandro Farano     (Omelia del 29-04-2021)
Giovedì - IV settimana di Pasqua - Commento al Vangelo
...
(continua)
don Nicola Salsa     (Omelia del 29-04-2021)
Affidarsi senza paura (Mt 11,25-30)
...
(continua)
don Nicola Salsa     (Omelia del 07-05-2020)
Vi ho dato l'esempio
...
(continua)
don Fabio Zaffuto     (Omelia del 07-05-2020)
Sai riconoscere un sorriso d'amore? Video commento su Gv 13,16-20
Pigghiata pi fissa: presa in giro Nuddu mmiscatu cu nenti: nessuno immischiato con niente. Espressione idiomatica siciliana usata per indicare una persona senza valore. Nel nostro caso, un soggetto che si rende conto che ha perso la capacità d'amare e la invidia agli altri. ...
(continua)
don Carlo Occelli     (Omelia del 07-05-2020)
Commento al vangelo 7 maggio 2020
...
(continua)
don Domenico Bruno     (Omelia del 07-05-2020)
Il nostro audio quotidiano
Per ricevere il commento quotidiano unisciti al canale Telegram @annunciatedaitetti Visita il sito annunciatedaitetti.it Dai uno sguardo anche al canale YouTube Ascolta il commento qui sotto. Clicca play ...
(continua)
don Marco Scandelli     (Omelia del 07-05-2020)
#2minutiDiVangelo - A cosa serve a ver sempre ragione se si perde chi si ama?
Commento al Vangelo di don Marco Scandelli ...
(continua)
don Giampaolo Centofanti     (Omelia del 07-05-2020)
Commento su Giovanni 13,16-20
Un servo non è più grande del suo padrone né inviato è più grande di colui che lo ha mandato. Beato il servo che non si mette a fare il padrone e l'inviato che non si mette a fare il mandante. Ecco perché Gesù parla di un inviato che tradisce e poi ugualmente dice che chi accoglie colui che Egli man ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 16-05-2019)
Commento su Gv 13, 16-17
"[Dopo che ebbe lavato i piedi ai discepoli, Gesù] disse loro: «In verità, in verità io vi dico: un servo non è più grande del suo padrone, né un inviato è più grande di chi lo ha mandato. Sapendo queste cose, siete beati se le mettete in pratica. Non parlo di tutti voi; io conosco quelli che ho sce ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 11-05-2017)
Commento su At 13, 16-17
Si alzò Paolo e, fatto cenno con la mano, disse: «Uomini d'Israele e voi timorati di Dio, ascoltate. Il Dio di questo popolo d'Israele scelse i nostri padri e rialzò il popolo durante il suo esilio in terra d'Egitto, e con braccio potente li condusse via di là. At 13, 16-17 Come vivere questa Paro ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 21-04-2016)
Commento su At 13, 13
«Salpàti da Pafo, Paolo e i suoi compagni giunsero a Perge, in Panfìlia. Ma Giovanni si separò da loro e ritornò a Gerusalemme». At 13, 13 Come vivere questa Parola? Il viaggio è appena cominciato. Da Cipro il gruppo dei missionari di Antiochia salpa per la Turchia. Qualcosa succede tra loro. Tan ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 30-04-2015)

Gesù chiede ai suoi discepoli di diventare servi gli uni degli altri, di mettere la loro intelligenza, il loro tempo, il loro talento, a servizio dai fratelli. Ma lo fa dopo avere lavato i piedi ai discepoli, il gesto umilissimo delegato al servo o allo schiavo. Gesù chiede ai suoi di imitare ciò ch ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 30-04-2015)
Commento su Gv 13, 20
"In verità, in verità io vi dico: chi accoglie colui che io manderò, accoglie me; chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato." Gv 13, 20 Come vivere questa Parola? In queste tre righe del Vangelo giovanneo ricorre per ben tre volte il verbo accogliere: un verbo che ti apre a forti signific ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 15-05-2014)

Siamo servi. Del Signore, della Parola, del Regno. Servi inutili, ricorda Gesù, che non conteggiano le ore di lavoro per meritarsi qualcosa ma che condividono con gioia la scelta del padrone che li mette a capo della propria casa. Siamo servi, non padroni, siamo a servizio, non proprietari del vange ...
(continua)