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(es. Mt 28,1-20):
Per parola:



  IV DOMENICA DI QUARESIMA - LAETARE (ANNO A)

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Grado della Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: Viola o Rosaceo
AQ040 ;

La “luce” è uno dei simboli originali delle Sacre Scritture. Essa annuncia la salvezza di Dio. Non è senza motivo che la luce è stata la prima ad essere creata per mettere un termine alle tenebre del caos (Gen 1,3-5). Ecco la professione di fede dell’autore dei Salmi: “Il Signore è mia luce e mia salvezza, di chi avrò paura?” (Sal 28,1). E il profeta dice: “Alzati, Gerusalemme, rivestiti di luce, perché viene la tua luce, la gloria del Signore brilla sopra di te” (Is 60,1). Non bisogna quindi stupirsi se il Vangelo di san Giovanni riferisce a Gesù il simbolo della luce. Già il suo prologo dice della Parola divina, del Logos: “In lui era la vita, e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre, ma le tenebre non l’hanno accolta” (Gv 1,4-5). La luce è ciò che rischiara l’oscurità, ciò che libera dalla paura che ispirano le tenebre, ciò che dà un orientamento e permette di riconoscere la meta e la via. Senza luce, non c’è vita.
Il racconto della guarigione del cieco è una “storia di segni” caratteristica di san Giovanni. Essa mette in evidenza che Gesù è “la luce del mondo” (v. 5, cf. 8, 12), che egli è la rivelazione in persona e la salvezza di Dio - offerte a tutti.

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Antifona d'ingresso
Rallegrati, Gerusalemme,
e voi tutti che l’amate radunatevi.
Sfavillate di gioia con essa,
voi che eravate nel lutto. Così gioirete
e vi sazierete al seno delle sue consolazioni.
(Cf. Is 66,10-11)

Non si dice il Gloria.


Colletta
O Padre, che per mezzo del tuo Figlio
operi mirabilmente la redenzione del genere umano,
concedi al popolo cristiano di affrettarsi
con fede viva e generoso impegno
verso la Pasqua ormai vicina.
Per il nostro Signore Gesù Cristo,
tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te,
nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

Oppure (Anno A):
O Dio, Padre della luce,
che conosci le profondità dei cuori,
apri i nostri occhi con la grazia del tuo Spirito,
perché vediamo colui che hai mandato
a illuminare il mondo e crediamo in lui solo:
Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro salvatore.
Egli è Dio, e vive e regna con te,
nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

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Prima lettura

1Sam 16,1.4.6-7.10-13
Davide è consacrato con l’unzione re d’Israele.

Dal primo libro di Samuele

In quei giorni, il Signore disse a Samuele: «Riempi d’olio il tuo corno e parti. Ti mando da Iesse il Betlemmita, perché mi sono scelto tra i suoi figli un re». Samuele fece quello che il Signore gli aveva comandato.
Quando fu entrato, egli vide Eliàb e disse: «Certo, davanti al Signore sta il suo consacrato!». Il Signore replicò a Samuele: «Non guardare al suo aspetto né alla sua alta statura. Io l’ho scartato, perché non conta quel che vede l’uomo: infatti l’uomo vede l’apparenza, ma il Signore vede il cuore».
Iesse fece passare davanti a Samuele i suoi sette figli e Samuele ripeté a Iesse: «Il Signore non ha scelto nessuno di questi». Samuele chiese a Iesse: «Sono qui tutti i giovani?». Rispose Iesse: «Rimane ancora il più piccolo, che ora sta a pascolare il gregge». Samuele disse a Iesse: «Manda a prenderlo, perché non ci metteremo a tavola prima che egli sia venuto qui». Lo mandò a chiamare e lo fece venire. Era fulvo, con begli occhi e bello di aspetto.
Disse il Signore: «Àlzati e ungilo: è lui!». Samuele prese il corno dell’olio e lo unse in mezzo ai suoi fratelli, e lo spirito del Signore irruppe su Davide da quel giorno in poi.

Parola di Dio

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Salmo responsoriale

Sal 22

Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla.

Il Signore è il mio pastore:
non manco di nulla.
Su pascoli erbosi mi fa riposare,
ad acque tranquille mi conduce.
Rinfranca l’anima mia.

Mi guida per il giusto cammino
a motivo del suo nome.
Anche se vado per una valle oscura,
non temo alcun male, perché tu sei con me.
Il tuo bastone e il tuo vincastro
mi danno sicurezza.

Davanti a me tu prepari una mensa
sotto gli occhi dei miei nemici.
Ungi di olio il mio capo;
il mio calice trabocca.

Sì, bontà e fedeltà mi saranno compagne
tutti i giorni della mia vita,
abiterò ancora nella casa del Signore
per lunghi giorni.

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Seconda lettura

Ef 5,8-14
Risorgi dai morti e Cristo ti illuminerà.

Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni

Fratelli, un tempo eravate tenebra, ora siete luce nel Signore. Comportatevi perciò come figli della luce; ora il frutto della luce consiste in ogni bontà, giustizia e verità.
Cercate di capire ciò che è gradito al Signore. Non partecipate alle opere delle tenebre, che non danno frutto, ma piuttosto condannatele apertamente. Di quanto viene fatto in segreto da [coloro che disobbediscono a Dio] è vergognoso perfino parlare, mentre tutte le cose apertamente condannate sono rivelate dalla luce: tutto quello che si manifesta è luce. Per questo è detto:
«Svégliati, tu che dormi,
risorgi dai morti
e Cristo ti illuminerà».

Parola di Dio

Canto al Vangelo (Gv 8,12)
Gloria a te, o Cristo, Verbo di Dio!
Io sono la luce del mondo, dice il Signore;
chi segue me, avrà la luce della vita.
Gloria a te, o Cristo, Verbo di Dio!

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Vangelo

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Gv 9,1-41
Andò, si lavò e tornò che ci vedeva.


+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù passando vide un uomo cieco dalla nascita e i suoi discepoli lo interrogarono: «Rabbì, chi ha peccato, lui o i suoi genitori, perché sia nato cieco?». Rispose Gesù: «Né lui ha peccato né i suoi genitori, ma è perché in lui siano manifestate le opere di Dio. Bisogna che noi compiamo le opere di colui che mi ha mandato finché è giorno; poi viene la notte, quando nessuno può agire. Finché io sono nel mondo, sono la luce del mondo».
Detto questo, sputò per terra, fece del fango con la saliva, spalmò il fango sugli occhi del cieco e gli disse: «Va’ a lavarti nella piscina di Sìloe», che significa “Inviato”. Quegli andò, si lavò e tornò che ci vedeva.
Allora i vicini e quelli che lo avevano visto prima, perché era un mendicante, dicevano: «Non è lui quello che stava seduto a chiedere l’elemosina?». Alcuni dicevano: «È lui»; altri dicevano: «No, ma è uno che gli assomiglia». Ed egli diceva: «Sono io!». Allora gli domandarono: «In che modo ti sono stati aperti gli occhi?». Egli rispose: «L’uomo che si chiama Gesù ha fatto del fango, me lo ha spalmato sugli occhi e mi ha detto: “Va’ a Sìloe e làvati!”. Io sono andato, mi sono lavato e ho acquistato la vista». Gli dissero: «Dov’è costui?». Rispose: «Non lo so».
Condussero dai farisei quello che era stato cieco: era un sabato, il giorno in cui Gesù aveva fatto del fango e gli aveva aperto gli occhi. Anche i farisei dunque gli chiesero di nuovo come aveva acquistato la vista. Ed egli disse loro: «Mi ha messo del fango sugli occhi, mi sono lavato e ci vedo». Allora alcuni dei farisei dicevano: «Quest’uomo non viene da Dio, perché non osserva il sabato». Altri invece dicevano: «Come può un peccatore compiere segni di questo genere?». E c’era dissenso tra loro. Allora dissero di nuovo al cieco: «Tu, che cosa dici di lui, dal momento che ti ha aperto gli occhi?». Egli rispose: «È un profeta!». Ma i Giudei non credettero di lui che fosse stato cieco e che avesse acquistato la vista, finché non chiamarono i genitori di colui che aveva ricuperato la vista. E li interrogarono: «È questo il vostro figlio, che voi dite essere nato cieco? Come mai ora ci vede?». I genitori di lui risposero: «Sappiamo che questo è nostro figlio e che è nato cieco; ma come ora ci veda non lo sappiamo, e chi gli abbia aperto gli occhi, noi non lo sappiamo. Chiedetelo a lui: ha l’età, parlerà lui di sé». Questo dissero i suoi genitori, perché avevano paura dei Giudei; infatti i Giudei avevano già stabilito che, se uno lo avesse riconosciuto come il Cristo, venisse espulso dalla sinagoga. Per questo i suoi genitori dissero: «Ha l’età: chiedetelo a lui!».
Allora chiamarono di nuovo l’uomo che era stato cieco e gli dissero: «Da’ gloria a Dio! Noi sappiamo che quest’uomo è un peccatore». Quello rispose: «Se sia un peccatore, non lo so. Una cosa io so: ero cieco e ora ci vedo». Allora gli dissero: «Che cosa ti ha fatto? Come ti ha aperto gli occhi?». Rispose loro: «Ve l’ho già detto e non avete ascoltato; perché volete udirlo di nuovo? Volete forse diventare anche voi suoi discepoli?». Lo insultarono e dissero: «Suo discepolo sei tu! Noi siamo discepoli di Mosè! Noi sappiamo che a Mosè ha parlato Dio; ma costui non sappiamo di dove sia». Rispose loro quell’uomo: «Proprio questo stupisce: che voi non sapete di dove sia, eppure mi ha aperto gli occhi. Sappiamo che Dio non ascolta i peccatori, ma che, se uno onora Dio e fa la sua volontà, egli lo ascolta. Da che mondo è mondo, non si è mai sentito dire che uno abbia aperto gli occhi a un cieco nato. Se costui non venisse da Dio, non avrebbe potuto far nulla». Gli replicarono: «Sei nato tutto nei peccati e insegni a noi?». E lo cacciarono fuori.
Gesù seppe che l’avevano cacciato fuori; quando lo trovò, gli disse: «Tu, credi nel Figlio dell’uomo?». Egli rispose: «E chi è, Signore, perché io creda in lui?». Gli disse Gesù: «Lo hai visto: è colui che parla con te». Ed egli disse: «Credo, Signore!». E si prostrò dinanzi a lui. Gesù allora disse: «È per un giudizio che io sono venuto in questo mondo, perché coloro che non vedono, vedano e quelli che vedono, diventino ciechi». Alcuni dei farisei che erano con lui udirono queste parole e gli dissero: «Siamo ciechi anche noi?». Gesù rispose loro: «Se foste ciechi, non avreste alcun peccato; ma siccome dite: “Noi vediamo”, il vostro peccato rimane».
Parola del Signore.

Forma breve: Gv 9, 1.6-9.13-17.34-38
Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù passando vide un uomo cieco dalla nascita; sputò per terra, fece del fango con la saliva, spalmò il fango sugli occhi del cieco e gli disse: «Va’ a lavarti nella piscina di Sìloe», che significa “Inviato”. Quegli andò, si lavò e tornò che ci vedeva. Allora i vicini e quelli che lo avevano visto prima, perché era un mendicante, dicevano: «Non è lui quello che stava seduto a chiedere l’elemosina?». Alcuni dicevano: «È lui»; altri dicevano: «No, ma è uno che gli assomiglia». Ed egli diceva: «Sono io!».
Condussero dai farisei quello che era stato cieco: era un sabato, il giorno in cui Gesù aveva fatto del fango e gli aveva aperto gli occhi. Anche i farisei dunque gli chiesero di nuovo come aveva acquistato la vista. Ed egli disse loro: «Mi ha messo del fango sugli occhi, mi sono lavato e ci vedo». Allora alcuni dei farisei dicevano: «Quest’uomo non viene da Dio, perché non osserva il sabato». Altri invece dicevano: «Come può un peccatore compiere segni di questo genere?». E c’era dissenso tra loro. Allora dissero di nuovo al cieco: «Tu, che cosa dici di lui, dal momento che ti ha aperto gli occhi?». Egli rispose: «È un profeta!». Gli replicarono: «Sei nato tutto nei peccati e insegni a noi?». E lo cacciarono fuori.
Gesù seppe che l’avevano cacciato fuori; quando lo trovò, gli disse: «Tu, credi nel Figlio dell’uomo?». Egli rispose: «E chi è, Signore, perché io creda in lui?». Gli disse Gesù: «Lo hai visto: è colui che parla con te». Ed egli disse: «Credo, Signore!». E si prostrò dinanzi a lui.

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
(Dall'Orazionale CEI 2020)
Fratelli e sorelle, in questo Tempo di Quaresima lasciamoci riconciliare con Dio, nella consapevolezza dei nostri limiti e della grandezza della sua misericordia.
Preghiamo insieme e diciamo: Ascoltaci, o Padre.

1. Sostieni, Padre buono, la santa Chiesa con la forza dello Spirito, perché testimoni coraggiosamente Cristo, crocifisso e risorto per la nostra salvezza. Noi ti preghiamo.
2. Illumina, Padre santo, il papa N. e tutti i pastori della Chiesa, perché alimentino nel cuore dei fedeli l’amore filiale verso di te e la generosità verso ogni persona. Noi ti preghiamo.
3. Guarda, Padre misericordioso, i popoli oppressi dalle ingiustizie, perché sperimentino la potenza liberatrice del tuo Figlio, fondamento della vera fraternità. Noi ti preghiamo.
4. Volgiti, Padre compassionevole, ai nostri fratelli segnati dalla sofferenza fisica e spirituale, perché attingano dalla passione di Cristo forza e consolazione. Noi ti preghiamo.
5. Guida, Padre onnipotente, questa tua famiglia, perché divenga, nella celebrazione dell’Eucaristia, offerta viva a te gradita. Noi ti preghiamo.

O Padre, che esalti gli umili e abbatti l’orgoglio dei potenti, esaudisci le nostre invocazioni e fa’ che confidiamo sempre in te, salda roccia su cui poggia la nostra vita. Per Cristo nostro Signore.

Preghiera sulle offerte
Ti presentiamo con gioia, o Signore,
i doni della redenzione eterna:
concedi a noi di venerarli con fede
e di offrirli degnamente
per la salvezza del mondo.
Per Cristo nostro Signore.


PREFAZIO (Anno A)
Il cieco nato

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo,
Dio onnipotente ed eterno,
per Cristo Signore nostro.
Nel mistero della sua incarnazione
egli si è fatto guida del genere umano
che camminava nelle tenebre,
per condurlo alla luce della fede,
e liberare con il lavacro di rigenerazione
gli schiavi dell’antico peccato
per elevarli alla dignità di figli.
Per questo mistero di salvezza,
il cielo e la terra ti adorano,
intonando il cantico nuovo,
e noi con tutte le schiere degli angeli
proclamiamo senza fine la tua lode: Santo, ...


Antifona alla comunione
Il Signore ha spalmato un po’ di fango sui miei occhi.
Sono andato, mi sono lavato
e ho acquistato la vista. (Cf. Gv 9,11)

Oppure:
Gerusalemme è costruita come città salda e compatta.
È là che salgono le tribù, le tribù del Signore,
secondo la legge d’Israele,
per lodare il nome del Signore.


Preghiera dopo la comunione
O Dio, che illumini ogni uomo
che viene in questo mondo,
fa’ risplendere su di noi la luce della tua grazia,
perché i nostri pensieri
siano conformi alla tua sapienza
e possiamo amarti con cuore sincero.
Per Cristo nostro Signore.

Orazione sul popolo
Custodisci, o Signore,
coloro che ti supplicano,
sorreggi chi è fragile,
vivifica sempre con la tua luce
quanti camminano nelle tenebre del mondo
e concedi loro, liberati da ogni male,
di giungere ai beni eterni.
Per Cristo nostro Signore.


O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

CPM-ITALIA Centri di Preparazione al Matrimonio (coppie - famiglie)     (Omelia del 22-03-2020)
Commento su 1Sam 16,1.4.6-7.10-13; Sal 22; Ef 5,8-14; Gv 9,1-41
Il filo conduttore delle letture di questa domenica ci pare essere la distinzione tra la visione degli occhi e la visione del cuore. Questa distinzione è già ben chiara nell'Antico Testamento e la scelta di Davide, il più piccolo tra i figli di Iesse, sconvolge tutte le ragionevoli prassi degli uom ...
(continua)
Sulla strada - TV2000     (Omelia del 22-03-2020)
Commento su Giovanni 9,1-41
...
(continua)
Wilma Chasseur     (Omelia del 22-03-2020)
Audio commento alla liturgia - Gv 9,1-41
Clicca qui per scaricare il commento in formato MP3.Per ascoltare il commento, clicca sul play sulla sinistra del lettore: ...
(continua)
don Claudio Doglio     (Omelia del 22-03-2020)
Video commento a Gv 9,1-41
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(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 22-03-2020)
Video commento a Gv 9,1-41
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(continua)
don Giovanni Berti     (Omelia del 22-03-2020)
Gesù Luce Per I Nostri Occhi Bui
Clicca qui per la vignetta della settimana. Sembra una finzione tutto quello che stiamo vivendo in questi giorni a livello mondiale, e che ci tocca personalmente e come famiglie. Siamo immersi in un reality di paura che pensavamo fosse possibile solo dentro i confini dello schermo tv ma in realtà ...
(continua)
Agenzia SIR     (Omelia del 22-03-2020)

"Il Signore è il mio pastore non manco di nulla, anche se vado per una valle oscura, non temo alcun male, perché tu sei con me". Sono parole tratte dal Salmo 22 che oggi, quarta Domenica di Quaresima, la liturgia della Parola ci invita a meditare. In questi giorni di grande sofferenza e solitudine i ...
(continua)
Luca Rubin     (Omelia del 22-03-2020)
Tu hai visto me: questo mi basta
Gesù passando vide un uomo cieco dalla nascitaQuesta introduzione, apparentemente ovvia, in realtà contiene tanti elementi importanti e diverse luci, che ci permetteranno di percorrere questo brano e cogliere tanti frutti per la nostra vita: Gesù. Tutto l'episodio ha origine ...
(continua)
don Fabio Zaffuto     (Omelia del 22-03-2020)
Teresa ti insegna a campare... Video commento su Gv 9,1-41
...
(continua)
don Lucio D'Abbraccio     (Omelia del 22-03-2020)
Chi è cieco e chi vede?
Oggi, "domenica Laetare", la liturgia della Parola ci ha presenta il lungo racconto del cieco guarito. A Gerusalemme, dove si sta celebrando la festa delle tende (Sukkot), Gesù e i suoi discepoli passano accanto a un cieco. L'evangelista annota che i discepoli pongono a Gesù una domanda: «Rabbì, chi ...
(continua)
don Luca Garbinetto     (Omelia del 22-03-2020)
Da mendicanti a missionari di luce che salva
"Passando, Gesù vide un uomo cieco dalla nascita" (v. 1): è la storia di un nuovo incontro, ma forse è la storia di ogni nostro incontro con Gesù. Comincia così, dalla nostra cecità e dal suo vederci bene. Il vangelo ci accompagna dentro l'itinerario del discepolo, dopo che - domenica scorsa - ci av ...
(continua)
don Alberto Brignoli     (Omelia del 22-03-2020)
Dio, dove sei, come ti comporti? O meglio... chi sei?
Permettetemi di iniziare la riflessione di questa domenica con uno sfogo. E se molti di voi lo interpreteranno come un segno di debolezza o di mancanza di fede, poco importa: lascio che sia Dio a giudicare la mia fede. Ma di fronte a ciò che stiamo vivendo in questi giorni, ormai da un mese, e in pr ...
(continua)
don Domenico Bruno     (Omelia del 22-03-2020)
Dio nel cuore e negli occhi!
Ti è mai capitato di vivere una situazione che ti sembra un incubo? Dalla quale vorresti scappare perché non riesci ad accorgerti delle cose belle che comunque continuano ad accadere intorno a te? Quella è una tipica situazione in cui vediamo tutto nero... anzi in cui non vediamo proprio! Nel ...
(continua)
don Fabio Zaffuto     (Omelia del 22-03-2020)
La tua vista è dieci decimi? Video commento su Gv 9,1-41
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(continua)
don Roberto Farruggio     (Omelia del 22-03-2020)
Commento alle letture - IV Domenica di Quaresima (Anno A)
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(continua)
don Alessandro Farano     (Omelia del 22-03-2020)
Lectio Divina - IV Domenica di Quaresima - Anno A
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(continua)
Omelie.org - autori vari     (Omelia del 22-03-2020)

COMMENTO ALLE LETTURE Commento a cura di Giuseppe Di Stefano Rinascere dallo sguardo La IV domenica di Quaresima è tradizionalmente chiamata, nella liturgia romana, domenica Laetare a motivo della gioia che risuona nell'antifona di ingresso, tratta da un testo di Isaia: «Rallegrati, Gerusale ...
(continua)
Omelie.org (bambini)     (Omelia del 22-03-2020)

Carissimi bambini, Stiamo vivendo un tempo molto difficile dovuto a questa terribile pandemia che sta coinvolgendo tutto il mondo. Sono giorni in cui non si può uscire di casa e si sta con i nostri genitori e fratellini. La Parola del Vangelo però in questi giorni è molo bella e ci aiuta a vedere u ...
(continua)
don Roberto Seregni     (Omelia del 22-03-2020)
Dio non si stanca
Da lunedí siamo in quarantena anche in Perú. Tutto chiuso, tutti in casa e coprifuoco dalle 20 alle 5. C'è molta paura nell'aria. Le immagini e le notizie che arrivano dall'Italia stanno mettendo in guardia le autorità e responsabilizzando le famiglie. In questi ultimi giorni c'è un particolare che ...
(continua)
don Mario Simula     (Omelia del 22-03-2020)
Un collirio per lunghi orizzonti
Il linguaggio dei segni è per Gesù il modo più immediato ed eloquente per comunicare. Ha davanti a sé un cieco dalla nascita. Lo vuole guarire. Fa del fango con la saliva e un po' di terra, e lo spalma, toccandoli, sugli occhi del cieco. Poi lo invita a lavarsi nell'acqua della piscina di Siloe. E' ...
(continua)
padre Antonio Rungi     (Omelia del 22-03-2020)
Il miracolo della vita sociale ridonata
Il vangelo di questa quarta domenica di quaresima, che è definita della letizia, ci parla appunto della gioia che ha sperimentato un cieco nato, che Gesù guarisce e risana. Cosa ha provato questa persona nel momento che ha ricevuto questo dono da Dio è lui stesso che ce lo racconta nel brano del van ...
(continua)
don Fabio Rosini     (Omelia del 22-03-2020)
Commento al Vangelo del 22 marzo
...
(continua)
Bella prof! - don Gianmario Pagano     (Omelia del 22-03-2020)
"Di chi è la colpa?" - La cecità degli occhi e quella del cuore
...
(continua)
mons. Erio Castellucci diocesi di Modena-Nonantola     (Omelia del 22-03-2020)
Una cosa io so: ero cieco ed ora ci vedo
...
(continua)
Missionari della Via     (Omelia del 22-03-2020)
Come "vederci chiaro" nella vita
...
(continua)
Missionari della Via     (Omelia del 22-03-2020)

Il testo di questa IV domenica di Quaresima inizia con un cieco che riacquista la vista e termina con dei presunti vedenti che restano ciechi. In questo racconto, dunque, ci possiamo identificare con il cieco, per fare la sua stessa esperienza di luce o ci possiamo identificare con quelli che voglio ...
(continua)
don Gaetano Luca (Amore)     (Omelia del 22-03-2020)
Commento su Giovanni 9,1-41
...
(continua)
don Roberto Fiscer     (Omelia del 22-03-2020)
#StradeDorate - Commento su Giovanni 9,1-41
...
(continua)
don Giacomo Falco Brini     (Omelia del 22-03-2020)
Io sono opera di Dio
Non c'è che dire, Gv 9 (come tutto il vangelo) è capolavoro letterario di avvincente ironia. In questi primi giorni di trincea ho sostato a lungo davanti a questo testo. Condivido il frutto della sua meditazione. Questa volta però, seguendone passo dopo passo la strutturazione; poi tirerò le somme, ...
(continua)
padre Ermes Ronchi     (Omelia del 22-03-2020)
Siamo tutti come ciechi in cerca della luce
Il protagonista del racconto è l'ultimo della città, un mendicante cieco dalla nascita, che non ha mai visto il sole né il viso di sua madre. Così povero che non ha nulla, possiede solo se stesso. E Gesù si ferma per lui, senza che gli abbia chiesto nulla. Fa un po' di fango con polvere e saliva, co ...
(continua)
padre Paul Devreux     (Omelia del 22-03-2020)

E' bellissimo questo Vangelo del cieco nato. Dopo la guarigione, non lo riconoscono, perché non è più seduto a terra a mendicare, ma è in piedi e libero. I farisei rifiutano le proposte di Gesù per cui negano l'evidenza. Dicono: Gesù non rispetta il sabato, quindi è un uomo cattivo. Il cieco fa un ...
(continua)
don Domenico Luciani     (Omelia del 22-03-2020)
Lectio Divina - Il Battesimo dall'acqua e dallo Spirito dona la luce
...
(continua)
don Alfonso Giorgio Liguori     (Omelia del 22-03-2020)
E' per un giudizio che sono venuto in questo mondo
...
(continua)
diac. Vito Calella     (Omelia del 22-03-2020)
Una verifica del nostro essere «figli della luce»
Gesù fonte di acqua viva è anche la luce del mondo! Siamo ancora nel contesto della grande festa delle capanne. In quella festa autunnale, che durava sette giorni, il sommo sacerdote ogni mattina scendeva dal tempio di Gerusalemme alla grande piscina di Siloe, alimentata dall'acqua pura veniente da ...
(continua)
Diocesi di Vicenza     (Omelia del 22-03-2020)
La Parola - Commento al Vangelo di Giovanni (Gv 9,1-41)
...
(continua)
Gaetano Salvati     (Omelia del 22-03-2020)
Commento su Giovanni 9,1-41
Nel vangelo di questa domenica il Maestro rivela a tutta l'umanità che la luce vera, quella che illumina il mondo, dissipando le tenebre della paura, è lui stesso, il Verbo fatto storia per noi. Il "per noi" indica che, anche se avvolti dalla sua luce, non riusciamo mai a percepire la sua presenza. ...
(continua)
mons. Roberto Brunelli     (Omelia del 22-03-2020)
Per vedere la strada
Dopo l'acqua, di cui si è letto la scorsa domenica con la samaritana, oggi le letture trattano un altro tema vitale, la luce. Paolo ricorda agli efesini (e a tutti noi, diventati cristiani con il battesimo) che "Un tempo eravate tenebra, ma ora siete luce nel Signore. Comportatevi perciò come figli ...
(continua)
padre Gian Franco Scarpitta     (Omelia del 22-03-2020)
Vedere per vivere
Dopo la metafora dell'acqua, ecco che ci si propone quella della luce, anch'essa connessa con il concetto di "vita" di cui è espressione. Dopo la Samaritana peccatrice perché appartenente a una determinata categoria sociale, ecco un uomo oggetto di pregiudizi perché, in quanto ammalato, ritenuto reo ...
(continua)
don Claudio Luigi Fasulo     (Omelia del 22-03-2020)
Audio commento al Vangelo della Quarta domenica del Tempo di Quaresima (Anno A - Gv 9,1-41)
...
(continua)
frate Attilio Gueli     (Omelia del 22-03-2020)
?Laetare? Commento al vangelo della IV Domenica di Quaresima - (Anno A)
...
(continua)
fr. Massimo Rossi     (Omelia del 22-03-2020)
Commento su Giovanni 9,1-41
...E dopo il deserto delle tentazioni, dopo la gloria della Trasfigurazione, dopo l'annuncio della salvezza che scorre come acqua viva e vivificante, ecco il Vangelo della luce. Senza la luce, le piante non possono svolgere la funzione clorofilliana; fin dagli albori dell'umanità, il sole che sorge ...
(continua)
don Nicola Salsa     (Omelia del 22-03-2020)
E se fossi anch'io cieco?
...
(continua)
padre Fernando Armellini     (Omelia del 22-03-2020)
Videocommento su Gv 9.1-41
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(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 26-03-2017)
Commento su Sal 22
Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla. Ps 22 Come vivere questa Parola? Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla... questo salmo è uno dei più belli del salterio. Uno dei più citati nella stessa Bibbia, nella tradizione della Chiesa, ma soprattutto il salmo che affiora da solo su ...
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Sulla strada - TV2000     (Omelia del 26-03-2017)
Commento su Giovanni 9,1-41
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Wilma Chasseur     (Omelia del 26-03-2017)
Audio commento alla liturgia - Gv 9,1-41
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don Giovanni Berti     (Omelia del 26-03-2017)
Dal fango alla luce
Clicca qui per la vignetta della settimana. "Non si vede bene che col cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi" dice la volpe al piccolo principe nel famoso romanzo di Antoine de Saint Exupèry. Sembra proprio che sia questa la "morale" del racconto dell'evangelista Giovanni in questa dome ...
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don Claudio Doglio     (Omelia del 26-03-2017)
Video commento a Gv 9,1-41
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Paolo Curtaz     (Omelia del 26-03-2017)
Tornare a vedere
Ci sono momenti nella vita in cui sprofondiamo nella notte. Non quella che si alterna al giorno, che può essere dolce e intensa. Ma quella dello spirito, dell'anima, dell'inconscio. Uno stato in cui la tenebra contraddistingue le nostre scelte, il nostro percorso. Una notte interiore che possiamo ...
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Paolo Curtaz     (Omelia del 26-03-2017)
Video commento a Gv 9,1-41
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don Claudio Doglio     (Omelia del 26-03-2017)
Svégliati, risorgi, lasciati illuminare da Cristo
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don Maurizio Prandi     (Omelia del 26-03-2017)
Un Dio capovolto
Quante sorpese e quanta ricchezza scopriamo nel volto di Dio che domenica dopo domenica ci si rivela. Qualcuno, alla condivisione sulla Parola venerdì, diceva: tutto è capovolto nel vangelo che abbiamo ascoltato: - un uomo che non chiede nulla e al quale viene dato tutto - chi crede di vedere in ...
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don Giacomo Falco Brini     (Omelia del 26-03-2017)
Seppe che lo avevano cacciato
Nel racconto evangelico di questa domenica ci è posto davanti, al di là dell'episodio specifico della vita di Gesù, l'itinerario che ciascun battezzato compie per venire alla luce della fede. Ciascuno di noi nasce spiritualmente cieco, però, camminando nella vita, per un dono di Dio, la luce della f ...
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don Alberto Brignoli     (Omelia del 26-03-2017)
Mi ha aperto gli occhi
Se avessi saputo che riacquistare la vista voleva dire suscitare tutto questo polverone, forse avrei scelto di rimanere cieco...e che diamine! Sottoposto a processo da parte del sinedrio, tacciato di peccato sin dalla nascita, espulso dalla sinagoga, i miei genitori - poveretti - richiamati ufficial ...
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Omelie.org - autori vari     (Omelia del 26-03-2017)

COMMENTO ALLE LETTURE Commento a cura di don Eduard Patrascu "Proprio questo stupisce: che voi non sapete di dove sia, eppure mi ha aperto gli occhi". É quasi una banalità dire che il mondo in cui viviamo è un mondo del visivo, un mondo in cui l'importante è ciò che si vede e appare. In sé, ...
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Omelie.org (bambini)     (Omelia del 26-03-2017)
Commento su Giovanni 9,1-41
Per capire il bello della Parola di oggi dobbiamo prima fare un gioco! Chiudiamo gli occhi, stretti stretti, e proviamo a pensare di giocare tutti insieme con gli occhi ben chiusi. Immaginiamo di giocare a nascondino. Dove potremmo nasconderci? E soprattutto chi è sotto e deve cercare gli altri, co ...
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don Marco Pozza     (Omelia del 26-03-2017)
Quelli che "ci penserà Dio a punirti!" Che vadano all'inferno!
Cani che Gli stanno alle calcagna, con le bave alla bocca. Ossessionati da una Legge che, stando a quello che accade negli ultimi giorni, non è più capace di garantire la felicità del cuore. Vogliono i miracoli a tutti i costi. Pure i discepoli - quanto dev'essere stato frustrante, al Cristo, che an ...
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don Roberto Farruggio     (Omelia del 26-03-2017)
Commento alle letture con i ragazzi - IV Domenica del Tempo di Quaresima (Anno A)
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don Roberto Farruggio     (Omelia del 26-03-2017)
Commento alle letture - IV Domenica del Tempo di Quaresima (Anno A)
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Monaci Benedettini Silvestrini     (Omelia del 26-03-2017)
Dalle tenebre alla Luce deificante
"Và a lavarti nella piscina di Sìloe, che significa "Inviato". Quegli andò, si lavò e tornò che ci vedeva". Vediamo Gesù che, passando, vide un uomo cieco dalla nascita; sputò per terra, fece del fango con la saliva, spalmò il fango sugli occhi del cieco e gli disse: "Và a lavarti. Quegli andò, si l ...
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padre Ermes Ronchi     (Omelia del 26-03-2017)
Affidarsi a Dio, come mendicanti persi nel buio
Gesù vide un uomo cieco dalla nascita... Gesù vede. Vede lo scarto della città, l'ultimo della fila, un mendicante cieco. L'invisibile. E se gli altri tirano dritto, Gesù no, si ferma. Senza essere chiamato, senza essere pregato. Gesù non passa oltre, per lui ogni incontro è una meta. Vale anche per ...
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fr. Massimo Rossi     (Omelia del 26-03-2017)
Commento su Giovanni 9,1-41
Tre questioni piuttosto delicate si agitano dietro le letture di questa IV domenica di quaresima: - il silenzio dei cristiani di fronte al male - il discernimento della verità al di là delle apparenze - la relazione tra peccato e sofferenza fisica Come già domenica scorsa, anche oggi dobbiamo ...
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don Domenico Luciani     (Omelia del 26-03-2017)
Video commento su Gv 9,1-41
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dom Luigi Gioia     (Omelia del 26-03-2017)
Il vero accecamento
Ogni volta che si rilegge il Vangelo del cieco nato non si può non restare stupiti di fronte all'atteggiamento dei farisei, messo in rilievo anche dall'ironia con la quale l'evangelista Giovanni lo dipinge. Hanno di fronte un cieco nato che ha ritrovato la vista, ma non esprimono nessuno stupore. Fi ...
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dom Luigi Gioia     (Omelia del 26-03-2017)
Il vero accecamento
Il testo dell'omelia si trova in Luigi Gioia, "Mi guida la tua mano. Omelie sui vangeli domenicali. Anno A", ed. Dehoniane. Clicca qui ...
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padre Antonio Rungi     (Omelia del 26-03-2017)
La gioia di una fede vera e sincera
Oggi celebriamo la domenica della letizia, della gioia che ci proietta direttamente alla Pasqua. La gioia che ogni cristiano deve per necessità sperimentale nasce dalla fede e vive di fede. I testi biblici di questa quarta domenica di Quaresima, infatti, ci mettono davanti a noi il cammino della gi ...
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don Roberto Fiscer     (Omelia del 26-03-2017)
#StradeDorate - Commento su Giovanni 9,1-41
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mons. Roberto Brunelli     (Omelia del 26-03-2017)
Per vedere qual è la strada giusta
Domenica scorsa, con la samaritana, l'acqua; oggi le letture trattano un altro tema vitale, la luce. Paolo ricorda agli efesini (e a tutti noi, diventati cristiani con il battesimo) che "Un tempo eravate tenebra, ma ora siete luce nel Signore. Comportatevi perciò come figli della luce; ora, il frutt ...
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padre Giuseppe De Nardi     (Omelia del 26-03-2017)
Sulla Tua Parola - Gv 9,1-41
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Missionari della Via     (Omelia del 26-03-2017)

Gesù, passando, vede questo cieco e gli va incontro per aiutarlo; non aspetta che quest'uomo gli chieda aiuto: l'iniziativa è sempre la Sua! Gesù compie un gesto che a noi potrebbe sembrare un po' strano e "poco delicato": sputa per terra e impasta un po' di terra con la saliva e spalmandola sugli o ...
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Diocesi di Vicenza     (Omelia del 26-03-2017)
La Parola - commento a Gv 9,1-41
Commento a cura di don Gabriele Gastaldello. Registrato a Casa Villa san Carlo, Costabissara, Vicenza ...
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padre Gian Franco Scarpitta     (Omelia del 26-03-2017)
Cristo Luce e vita
Ancora una ricca pedagogia della vita e ancora una proclamazione di Gesù Cristo nostro Signore Via, Verità e Vita. Questa volta il termine di paragone ci viene dato dalla "luce", anch'essa associata alla vita e alla sussistenza dell'uomo, così come lo è l'acqua. Anche la luce è sinonimo di vita e il ...
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Agenzia SIR     (Omelia del 26-03-2017)
Commento su Giovanni 9,1-41
Quando sant'Agostino fece l'omelia su questa pagina, che invitava a meditare lentamente e a lungo, parlò per più di un'ora! Nelle catacombe, l'arte cristiana la offriva ai convertiti che si preparavano al battesimo ed erano ormai arrivati - come il cieco del Vangelo - alla professione di fede: "Io c ...
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CPM-ITALIA Centri di Preparazione al Matrimonio (coppie - famiglie)     (Omelia del 26-03-2017)
Commento su 1Sam 16,1.4.6-7.10-13; Sal 22; Ef 5,8-14; Gv 9,1-41
La liturgia della terza domenica di quaresima ci aveva fatto riascoltare il dialogo che Gesù ha con la donna Samaritana, uno dei dialoghi più belli e profondi del vangelo, nel quale Gesù chiede da bere, chiede l'acqua e a sua volta dà l'acqua viva che dà la vita. Il dono dell'acqua è un simbolo de ...
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Carla Sprinzeles     (Omelia del 26-03-2017)
Commento su 1Samuele 16,1-13; Giovanni 9,1-41
Oggi la liturgia ci propone un invito a diventare luminosi, ad avere uno sguardo che va oltre la superficie, che entra nel profondo della persona, perché Dio non guarda l'apparenza, ma la profondità, il cuore dell'uomo. E siccome tutti noi cominciamo a guardare le cose dall'esteriorità, rischiamo di ...
(continua)
don Giorgio Zevini     (Omelia del 05-02-2017)
Video Commento a Gv 9, 1 - 41
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