LA CHIESA

      


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LITURGIA

> 6 Luglio 2010 <

Domenica 4 Luglio 2010

Lunedì 5 Luglio 2010

Martedì 6 Luglio 2010

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Martedì 13 Luglio 2010


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Per citazione
(es. Mt 28,1-20):
Per parola:



  Martedì della XIV settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)

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Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde
PO142 ;
La guarigione dei due ciechi precede il nostro testo nel Vangelo secondo san Matteo. Ed ora si tratta della guarigione di un muto. Tutte e due fanno parte del compimento della profezia messianica, annunciata da Isaia (Is 29,19; 35,5-6; 61,1), e confermata nella risposta data a Giovanni Battista che si preoccupa della situazione e delle azioni di Gesù (Mt 11,1-5). Qualunque sia la possibile diagnosi della malattia del muto, la Bibbia conosce la relazione che esiste tra guarigione e salvezza, e conosce le influenze negative che hanno le persone malate. E gli uomini di un tempo conoscevano anch’essi il potere di queste influenze negative. Gesù si avvicina al malato, a quest’uomo che è stato allontanato dalla comunità. Dio solo sa che cosa gli ha tolto la parola. Gesù fa ciò che devono fare in questo senso gli uomini che egli ha ispirato: concedere ai malati, ai solitari, agli isolati, il calore di un aiuto umano e far loro sentire così un po’ della presenza salvatrice di Dio. Che vi siano poi degli uomini che vogliono paralizzare l’opera di salvezza di Dio fa parte del corso delle cose; non è sicuramente per caso che essi si trovano menzionati, in san Matteo, poco prima del passo in cui Gesù manda gli apostoli. Bisogna che i discepoli, come i buoni pastori che vegliano sulle pecore, lottino contro i guastafeste e i censori che insinuano il dubbio nello spirito degli uomini quando essi si rivolgono a Dio e al suo regno.
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Antifona d'ingresso
Ricordiamo, o Dio, la tua misericordia
in mezzo al tuo tempio.
Come il tuo nome, o Dio, così la tua lode
si estende ai confini della terra;
di giustizia è piena la tua destra. (Sal 48,10-11)


Colletta
O Dio, che nell’umiliazione del tuo Figlio
hai risollevato l’umanità dalla sua caduta,
donaci una rinnovata gioia pasquale,
perché, liberi dall’oppressione della colpa,
partecipiamo alla felicità eterna.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

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Prima lettura

Os 8,4-7.11-13
Hanno seminato vento, raccoglieranno tempesta.

Dal libro del profeta Osèa

Così dice il Signore:
«Hanno creato dei re
che io non ho designati;
hanno scelto capi
a mia insaputa.
Con il loro argento e il loro oro
si sono fatti idoli,
ma per loro rovina.
Ripudio il tuo vitello, o Samarìa!
La mia ira divampa contro di loro;
fino a quando non si potranno purificare?
Viene da Israele il vitello di Samarìa,
è opera di artigiano, non è un dio:
sarà ridotto in frantumi.
E poiché hanno seminato vento,
raccoglieranno tempesta.
Il loro grano sarà senza spiga,
se germoglia non darà farina
e, se ne produce, la divoreranno gli stranieri.
Èfraim ha moltiplicato gli altari,
ma gli altari sono diventati per lui
un’occasione di peccato.
Ho scritto numerose leggi per lui,
ma esse sono considerate come qualcosa di estraneo.
Offrono sacrifici
e ne mangiano le carni,
ma il Signore non li gradisce;
ora ricorda la loro iniquità,
chiede conto dei loro peccati:
dovranno tornare in Egitto».

Parola di Dio

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Salmo responsoriale

Sal 113B

Casa d’Israele, confida nel Signore.

Il nostro Dio è nei cieli:
tutto ciò che vuole, egli lo compie.
Gli idoli delle genti sono argento e oro,
opera delle mani dell’uomo.

Hanno bocca e non parlano,
hanno occhi e non vedono,
hanno orecchi e non odono,
hanno narici e non odorano.

Le loro mani non palpano,
i loro piedi non camminano.
Diventi come loro chi li fabbrica
e chiunque in essi confida!

Israele, confida nel Signore:
egli è loro aiuto e loro scudo.
Casa di Aronne, confida nel Signore:
egli è loro aiuto e loro scudo.

Canto al Vangelo (Gv 10,14)
Alleluia, alleluia.
Io sono il buon pastore, dice il Signore,
conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me.
Alleluia.

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Vangelo

Mt 9,32-38
La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai!


+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, presentarono a Gesù un muto indemoniato. E dopo che il demonio fu scacciato, quel muto cominciò a parlare. E le folle, prese da stupore, dicevano: «Non si è mai vista una cosa simile in Israele!». Ma i farisei dicevano: «Egli scaccia i demòni per opera del principe dei demòni».
Gesù percorreva tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni malattia e ogni infermità. Vedendo le folle, ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite come pecore che non hanno pastore. Allora disse ai suoi discepoli: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe perché mandi operai nella sua messe!».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Il Signore Gesù è venuto a liberare il suo popolo da ogni schiavitù. Con fiducia, rivolgiamoci al Padre, datore di ogni bene, dicendo:
Nel nome di Cristo, ascoltaci, Signore.

Perché la Chiesa, per la fede nel nome di Gesù, continui ad operare segni e miracoli per la salvezza di tutti gli uomini. Preghiamo:
Perché i governatori dei popoli si adoperino instancabilmente per la vita e per la pace dell'umanità. Preghiamo:
Perché ogni uomo sia consapevole che Dio l'ha creato per una missione particolare a beneficio di tutti. Preghiamo:
Perché il bisogno di salvezza, presente nel mondo, faccia nascere nel cuore di molti giovani l'aspirazione a donarsi totalmente al Signore, padrone della messe. Preghiamo:
Perché la nostra comunità, nel rinnovare l'alleanza con il Padre, divenga segno visibile dell'amore di Cristo per il nostro quartiere. Preghiamo:
Perché ogni uomo incontri personalmente il Signore.
Per i seminaristi della nostra parrocchia.

Padre santo, che liberi l'umanità dal dominio del male, fa' che la memoria della morte e risurrezione di Gesù ci aiuti ad essere operai fedeli nella costruzione del tuo regno. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Preghiera sulle offerte
Ci purifichi, Signore,
quest’offerta che consacriamo al tuo nome,
e ci conduca di giorno in giorno
a esprimere in noi la vita nuova del Cristo tuo Figlio.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.


Antifona di comunione
Gustate e vedete quanto è buono il Signore;
beato l’uomo che in lui si rifugia. (Sal 34,9)


Preghiera dopo la comunione
Dio onnipotente ed eterno,
che ci hai nutriti con i doni della tua carità senza limiti,
fa’ che godiamo i benefici della salvezza
e viviamo sempre in rendimento di grazie.
Per Cristo nostro Signore.


O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 10-07-2018)
Ne sentì compassione
Dio è il compassionevole, il misericordioso, il pietoso. In cosa consiste questa essenza divina ed eterna del nostro Dio? Nella sua volontà, governata dal suo amore eterno, di condurre ogni uomo dalla disobbedienza e dal peccato all'obbedienza e alla grazia. Possiamo paragonare la misericordia del n ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 05-07-2016)
Vedendo le folle, ne sentì compassione
Il Libro della Sapienza, quando contempla la compassione di Dio, ci rivela tutta la sua grande misericordia. Il Signore di tutti ha veramente compassione. Anche le sue correzioni sono sempre mosse dal suo amore, dalla sua misericordia, dalla sua pietà. Prevalere con la forza ti è sempre possibile; ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 07-07-2015)

Il Signore Gesù restituisce la parola ai muti. È proprio vero: quando iniziamo seriamente un percorso di conversione e ci accostiamo alla Parola che ci rivela a noi stessi, capiamo il progetto di Dio sull'umanità, imparando un nuovo alfabeto. La Parola fa scaturire in noi parole nuove e inattese: di ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 07-07-2015)
Vedendo le folle, ne sentì compassione
Il Libro della Sapienza canta la compassione di Dio. Anche le piaghe d'Egitto sono lette come segno della grande compassione del Signore. Infatti le piaghe non erano per la distruzione, ma per la creazione della vera fede nel cuore di tutti, Ebrei ed Egiziani. Ebbero sete e ti invocarono e fu data ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 08-07-2014)

Gesù guarisce, restituisce salute e dignità, annuncia la venuta del Regno. Ma non basta la sua azione, non basta la sua predicazione: le persone si radunano, affamate e assetate, a migliaia. Gesù prova compassione, si lascia coinvolgere emotivamente, affettivamente dalle tante persone che cercano un ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 08-07-2014)
Ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite
Gesù sente il peso dell'umanità che il Padre ha messo sulle sue spalle. Anche se Lui è perfetto e vero Dio, è anche perfetto e vero uomo. Dovendo redimere, salvare, confortare, consolare, dare ristoro ad ogni uomo, avverte la non possibilità di poter assolvere ad un compito così vasto, universale, p ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 09-07-2013)
Commento su Mt 9,32-38
Non abbiamo mai visto nulla di simile: non abbiamo mai visto persone ammutolite dalla vita imparare a confidarsi a raccontare le proprie emozioni, a parlare di sé, a trovare le parole, illuminati dalla Parola. Non abbiamo mai visto nulla di simile: persone guarite nel profondo, rese libere dal vange ...
(continua)
Riccardo Ripoli     (Omelia del 09-07-2013)
Quel muto cominciò a parlare
Oggigiorno ci sono moltissimi truffatori in giro, molte associazioni fasulle nate solo per spillare denaro al prossimo in nome di qualche finta causa, ed è normale che la gente non si fidi, che agisca con circospezione, pronta anche ad arrivare a mettere un muro a tutti, o addirittura osteggiare qua ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 09-07-2013)
Non si è mai vista una cosa simile in Israele!
È giusto che ci chiediamo: fin dove potrà mai giungere l'invidia, la gelosia, l'astio, l'odio, l'amore non corrisposto? Dalla storia antica sappiamo dell'invidia e dell'amore non corrisposto che il primo fu la causa della vendita di Giuseppe agli Ismaeliti e il secondo il motivo per cui fu sbattuto ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 10-07-2012)
Commento su Matteo 9,32-38
Il Signore ci libera da ogni timidezza, scioglie le nostre lingue, ci restituisce la voce per proclamare le sue meraviglie. Quant'è triste vedere come nelle nostre città stracolme di parole nessuno sappia più proclamare una Parola di vita! Quanto manca sulle nostre labbra una Parola che possa restit ...
(continua)