LA CHIESA

      


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LITURGIA

> 5 Luglio 2010 <

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Per citazione
(es. Mt 28,1-20):
Per parola:



  Lunedì della XIV settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)

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Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde
PO141 ;
I due racconti di miracoli che sono qui associati, quello della bambina risvegliata dal sonno della morte e quello della guarigione della donna che perde sangue, si ritrovano legati l’uno all’altro anche in san Marco (Mc 5,21-43), ma in una versione molto più lunga. San Matteo si interessa qui alla risurrezione a causa dell’ulteriore domanda di Giovanni Battista (Mt 11,2-11); quanto alla guarigione dell’emorroissa, è essenziale per l’importanza della fede. È vero che la fede della donna si manifesta sotto apparenze magiche, ma Gesù le orienta facendo derivare la guarigione dalla sua parola.
La fede trae la sua forza dalla fiducia in Gesù. Guarendo la donna, Gesù le dà la salvezza, salva tutto il suo essere. Questa scena, inclusa in quella della risurrezione, ne accresce la tensione e il dinamismo. Qui tutto è concentrato sul comportamento sovrano di Gesù. La frase: “La fanciulla dorme” riprende l’immagine diffusa del “sonno della morte”, ma la trasforma in un annuncio di risurrezione. Gesù richiama la fanciulla alla vita. Contrariamente al racconto di san Marco, qui il miracolo sortisce l’effetto di diffondere la reputazione di Gesù in tutto il paese.

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Antifona d'ingresso
Ricordiamo, o Dio, la tua misericordia
in mezzo al tuo tempio.
Come il tuo nome, o Dio, così la tua lode
si estende ai confini della terra;
di giustizia è piena la tua destra. (Sal 48,10-11)


Colletta
O Dio, che nell’umiliazione del tuo Figlio
hai risollevato l’umanità dalla sua caduta,
donaci una rinnovata gioia pasquale,
perché, liberi dall’oppressione della colpa,
partecipiamo alla felicità eterna.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

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Prima lettura

Os 2,16-18.21-22
Ti farò mia sposa per sempre.

Dal libro del profeta Osèa

Così dice il Signore:
«Ecco, io la sedurrò,
la condurrò nel deserto
e parlerò al suo cuore.
Là mi risponderà
come nei giorni della sua giovinezza,
come quando uscì dal paese d’Egitto.
E avverrà, in quel giorno
– oracolo del Signore –
mi chiamerai: “Marito mio”,
e non mi chiamerai più: “Baal, mio padrone”.
Ti farò mia sposa per sempre,
ti farò mia sposa
nella giustizia e nel diritto,
nell’amore e nella benevolenza,
ti farò mia sposa nella fedeltà
e tu conoscerai il Signore».

Parola di Dio

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Salmo responsoriale

Sal 144

Misericordioso e pietoso è il Signore.

Oppure:
Canterò per sempre la fedeltà del tuo amore.

Ti voglio benedire ogni giorno,
lodare il tuo nome in eterno e per sempre.
Grande è il Signore e degno di ogni lode;
senza fine è la sua grandezza.

Una generazione narra all’altra le tue opere,
annuncia le tue imprese.
Il glorioso splendore della tua maestà
e le tue meraviglie voglio meditare.

Parlino della tua terribile potenza:
anch’io voglio raccontare la tua grandezza.
Diffondano il ricordo della tua bontà immensa,
acclamino la tua giustizia.

Misericordioso e pietoso è il Signore,
lento all’ira e grande nell’amore.
Buono è il Signore verso tutti,
la sua tenerezza si espande su tutte le creature.

Canto al Vangelo (2Tim 1,10)
Alleluia, alleluia.
Il salvatore nostro Cristo Gesù ha vinto la morte
e ha fatto risplendere la vita per mezzo del Vangelo.
Alleluia.

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Vangelo

Mt 9,18-26
Mia figlia è morta proprio ora; ma vieni ed ella vivrà.


+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, [mentre Gesù parlava,] giunse uno dei capi, gli si prostrò dinanzi e disse: «Mia figlia è morta proprio ora; ma vieni, imponi la tua mano su di lei ed ella vivrà». Gesù si alzò e lo seguì con i suoi discepoli.
Ed ecco, una donna, che aveva perdite di sangue da dodici anni, gli si avvicinò alle spalle e toccò il lembo del suo mantello. Diceva infatti tra sé: «Se riuscirò anche solo a toccare il suo mantello, sarò salvata». Gesù si voltò, la vide e disse: «Coraggio, figlia, la tua fede ti ha salvata». E da quell’istante la donna fu salvata.
Arrivato poi nella casa del capo e veduti i flautisti e la folla in agitazione, Gesù disse: «Andate via! La fanciulla infatti non è morta, ma dorme». E lo deridevano. Ma dopo che la folla fu cacciata via, egli entrò, le prese la mano e la fanciulla si alzò. E questa notizia si diffuse in tutta quella regione.

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Il Padre che è nei cieli ha gli occhi rivolti verso il mondo. Egli, infatti, è unito a noi con vincoli di tenerezza e amore. Con fiducia, quindi, preghiamo:
Signore, ascoltaci.

Tu che metti la tua onnipotenza a disposizione della nostra debolezza, dirigi le scelte pastorali della Chiesa alla condivisione delle sofferenze e delle speranze di tutti gli uomini. Preghiamo:
Tu che con l'opera del Cristo hai instaurato il tuo regno sulla terra, aiutaci a scoprire i numerosi segni della tua presenza fra di noi. Preghiamo:
Tu che ascolti sempre chi ti invoca con fede, consola gli afflitti e i sofferenti che ricorrono a te per avere sollievo. Preghiamo:
Tu che sei medico delle anime e dei corpi, aiuta chi sta accanto ai malati a vivere con amore e donazione totale. Preghiamo:
Tu che sei vita e risurrezione, dona ai nostri fratelli defunti la pace del tuo regno. Preghiamo:
Per tutti i mercanti di morte.
Per i lungodegenti negli ospedali e nelle case.

Padre onnipotente, che per la fede di uno solo hai salvato l'umanità dal peccato e dalla morte, concedi a questa comunità, che celebra l'eucaristia, di godere fin d'ora la comunione con il tuo Figlio Gesù Cristo che è Dio e vive e regna con te nei secoli dei secoli. Amen.

Preghiera sulle offerte
Ci purifichi, Signore,
quest’offerta che consacriamo al tuo nome,
e ci conduca di giorno in giorno
a esprimere in noi la vita nuova del Cristo tuo Figlio.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.


Antifona di comunione
Gustate e vedete quanto è buono il Signore;
beato l’uomo che in lui si rifugia. (Sal 34,9)


Preghiera dopo la comunione
Dio onnipotente ed eterno,
che ci hai nutriti con i doni della tua carità senza limiti,
fa’ che godiamo i benefici della salvezza
e viviamo sempre in rendimento di grazie.
Per Cristo nostro Signore.


O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 08-07-2019)
Gesù si alzò e lo seguì con i suoi discepoli
L'uomo che va da Gesù crede che Lui può risuscitargli la figlia e per questo gli fa una richiesta molto chiara ed esplicita: ?Mia figlia è morta proprio ora, ma vieni, imponi la tua mano su di lei ed ella vivrà?. Quest'uomo trasforma la fede in preghiera. Lui è certo che Gesù può e per questo chiede ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 09-07-2018)
La fanciulla infatti non è morta
Ogni profezia proferita da Dio nell'Antico Testamento trova in Cristo perfetto, pieno compimento. Gesù è colui che apre i nostri sepolcri. Apre il sepolcro del peccato nel quale è tenuto prigioniero il cuore per dare ad esso piena libertà. Apre anche il sepolcro della morte per ridare vita al nostro ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 10-07-2017)
Gesù si alzò e lo seguì con i suoi discepoli
Il Vangelo, pagina dopo pagina, ci rivela la verità di Cristo Gesù e come ogni persona si relaziona con essa. Uno dei capi chiede a Gesù: "Mia figlia è morta proprio ora; ma vieni, imponi la tua mano su di lei ed ella vivrà". Quest'uomo crede, nonostante Gesù non abbia compiuto alcuna risurrezione, ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 04-07-2016)
E lo deridevano
Gesù è deriso dalla folla. È ritenuto un ignorante, un incompetente, uno che non sa distinguere un corpo che dorme da uno che è privo di vita. Lui però è irremovibile. Vuole che la folla esca dalla stanza dove giaceva la ragazza morta. Da Lui dobbiamo noi apprendere come agire, rispondere, reagire. ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 06-07-2015)

Matteo riprende uno dei racconti dell'evangelista Marco e lo semplifica. I protagonisti sono sempre due donne: la ragazzina ammalata e l'emorroissa. Copiando Marco, Matteo aggiunge un dettaglio simpatico: rende pubblico il pensiero segreto della donna che da tempo soffre di perdite di sangue. Una ma ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 06-07-2015)
Imponi la tua mano su di lei ed ella vivrà
Giàiro va da Gesù per chiedergli un grande prodigio: recarsi a casa per risuscitare la figlia appena morta. Lui crede che per Gesù nulla è impossibile e secondo questa fede gli fa la sua richiesta. Nel Vangelo secondo Matteo nessun altro miracolo di risurrezione viene narrato né prima e né dopo. Que ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 07-07-2014)

Nuovamente Matteo sintetizza due miracoli di Marco, tralasciando molti particolari, ad essere sinceri, come se gli premesse solamente riportare la cronaca smarrendo, così, tutte le sfumature del racconto marciano. Ma l'essenziale resta: Gesù è Signore della vita. Così restituisce la vita ad una raga ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 07-07-2014)
Imponi la tua mano su di lei ed ella vivrà
Ogni rigo del Vangelo è per noi insegnamento sempre nuovo. La verità in esso contenuta va attinta ogni giorno come se fosse la prima volta che ci accostiamo ad essa. Al Vangelo bisogna avvicinarsi con stupore sempre fresco, rinnovato. Quando un solo rigo di Vangelo non ci stupisce più, non ci incant ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 08-07-2013)
Commento su Mt 9,18-26
Vuole solo toccare il lembo del mantello, l'emorroissa. Una vita di malattia e di isolamento: se già il flusso mestruale rendeva impura una donna, figuriamoci un problema come quello descritto! Impura e condannata a non avere relazioni: il solo contatto fisico poteva trasmettere l'impurità rituale. ...
(continua)
Riccardo Ripoli     (Omelia del 08-07-2013)
Se riuscirò anche solo a toccare il suo mantello, sarò guarita
La disperazione è una brutta malattia, porta a vedere tutto nero, a non trovare gioia in niente di ciò che si fa', a non vedere l'amore degli altri, a prendere con pessimismo ogni parola che ci viene detto, ogni fatto che ci accade. Sul giornale leggo "Non trova lavoro, ventiseienne si uccide". Com ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 08-07-2013)
Coraggio, figlia, la tua fede ti ha salvata
Come lo Spirito Santo governa la fede nel cuore degli uomini è un vero mistero. Una cosa però è certa, sicura: ogni uomo possiede un modo personalissimo, unico, singolare di vivere la sua fede, sia essa perfetta, imperfetta, appena abbozzata. La vita secondo la fede non è pertanto opera della sola p ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 09-07-2012)
Commento su Matteo 9,18-26
Due dolori si incrociano, due storie, due pene che il Signore fa sue. Una ragazza morta, la figlia di Giairo, e una donna che ha perdite di sangue da dodici anni. Quest'ultima è considerata impura secondo le rigide prescrizioni rituali. Impura: non può toccare nessuno senza contaminarlo. Impura: non ...
(continua)