LA CHIESA

      


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LITURGIA

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Per citazione
(es. Mt 28,1-20):
Per parola:



  Giovedì della XII settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)

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Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde
PO124 ;
Nostro Signore si indirizza a quelli che pretendono di avere la fede. Egli dice loro senza mezzi termini che se non la mettono in pratica non entreranno nel regno dei cieli.
Cristo è chiaro, non è possibile essere più chiari di lui. Coloro che credono di guadagnare il cielo a forza di dichiarazioni, di citazioni o di preghiere, senza convinzione interiore e senza conformare la loro vita alla loro convinzione, si sbagliano di grosso. La fede non salva attraverso un semplice atto di formulazione. “La fede senza le opere è morta”, dice san Giacomo.
Io sono “credente” ma non “praticante”, dichiarano troppi cristiani. Cosa a cui rispondo: “La vostra fede è inutile. Che cosa vi offre di fondamentale? Che cosa cambia in voi?
Niente! Non si fa piacere a Dio concedendogli di esistere. Si pensa di offrirgli un fiore? Non ne ha bisogno per esistere ed essere il padrone dell’universo. Egli non sarà Dio di più o di meno. Siamo noi che saremo perdenti o vincitori”.
“Il sole splende”, voi dite. Ed è bello. Ma se vi ostinate a tenere gli occhi chiusi, o se non aprite le porte e le finestre ai suoi raggi, restate nel buio, cosa che non impedisce al sole di splendere.
“Il fuoco arde”, voi dite ancora. Ma se restate lontani, continuerete a battere i denti. A che cosa vi serve dunque dire che il sole e il fuoco esistono?
Credere in Gesù Cristo o vivere di Gesù Cristo, tutta la differenza è qui. Da lontano un fiore artificiale può ingannare. Da vicino si constata subito che gli manca una grazia fondamentale, una morbidezza, un candore. La grazia di Gesù Cristo è questo profumo e questa morbidezza, testimoni, attraverso di noi, della sua incarnazione.
Un montanaro si recò una mattina, per la prima volta nella sua vita, in città. Secondo l’usanza del suo paese, non mancò di salutare tutte le persone che incontrò. Salutò nello stesso modo i manichini delle vetrine, e fu contrariato dal loro silenzio e dalla loro rigidità.
Senza la fede praticante, noi assomigliamo assai a dei manichini.

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Antifona d'ingresso
Il Signore è la forza del suo popolo
e rifugio di salvezza per il suo Cristo.
Salva il tuo popolo, Signore,
benedici la tua eredità,
e sii la sua guida per sempre. (Sal 28,8-9)


Colletta
Dona al tuo popolo, o Padre,
di vivere sempre nella venerazione e nell’amore
per il tuo santo nome,
poiché tu non privi mai della tua guida
coloro che hai stabilito sulla roccia del tuo amore.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

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Prima lettura

2Re 24,8-17
Il re di Babilonia deportò Ioiachìn e tutti gli uomini di valore a Babilonia.

Dal secondo libro dei Re

Quando divenne re, Ioiachìn aveva diciotto anni; regnò tre mesi a Gerusalemme. Sua madre era di Gerusalemme e si chiamava Necustà, figlia di Elnatàn. Fece ciò che è male agli occhi del Signore, come aveva fatto suo padre.
In quel tempo gli ufficiali di Nabucodònosor, re di Babilonia, salirono a Gerusalemme e la città fu assediata. Nabucodònosor, re di Babilonia, giunse presso la città mentre i suoi ufficiali l’assediavano. Ioiachìn, re di Giuda, uscì incontro al re di Babilonia, con sua madre, i suoi ministri, i suoi comandanti e i suoi cortigiani; il re di Babilonia lo fece prigioniero nell’anno ottavo del suo regno.
Asportò di là tutti i tesori del tempio del Signore e i tesori della reggia; fece a pezzi tutti gli oggetti d’oro che Salomone, re d’Israele, aveva fatto nel tempio del Signore, come aveva detto il Signore. Deportò tutta Gerusalemme, cioè tutti i comandanti, tutti i combattenti, in numero di diecimila esuli, tutti i falegnami e i fabbri; non rimase che la gente povera della terra.
Deportò a Babilonia Ioiachìn; inoltre portò in esilio da Gerusalemme a Babilonia la madre del re, le mogli del re, i suoi cortigiani e i nobili del paese. Inoltre tutti gli uomini di valore, in numero di settemila, i falegnami e i fabbri, in numero di mille, e tutti gli uomini validi alla guerra, il re di Babilonia li condusse in esilio a Babilonia.
Il re di Babilonia nominò re, al posto di Ioiachìn, Mattanìa suo zio, cambiandogli il nome in Sedecìa.

Parola di Dio

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Salmo responsoriale

Sal 78

Salvaci, Signore, per la gloria del tuo nome.

O Dio, nella tua eredità sono entrate le genti:
hanno profanato il tuo santo tempio,
hanno ridotto Gerusalemme in macerie.
Hanno abbandonato i cadaveri dei tuoi servi
in pasto agli uccelli del cielo,
la carne dei tuoi fedeli agli animali selvatici.

Hanno versato il loro sangue come acqua
intorno a Gerusalemme
e nessuno seppelliva.
Siamo divenuti il disprezzo dei nostri vicini,
lo scherno e la derisione di chi ci sta intorno.
Fino a quando sarai adirato, Signore: per sempre?
Arderà come fuoco la tua gelosia?

Non imputare a noi le colpe dei nostri antenati:
presto ci venga incontro la tua misericordia,
perché siamo così poveri!
Aiutaci, o Dio, nostra salvezza,
per la gloria del tuo nome;
liberaci e perdona i nostri peccati
a motivo del tuo nome.

Canto al Vangelo (Gv 14,23)
Alleluia, alleluia.
Se uno mi ama, osserverà la mia parola, dice il Signore,
e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui.
Alleluia.

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Vangelo

Mt 7,21-29
La casa costruita sulla roccia e la casa costruita sulla sabbia.


+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Non chiunque mi dice: “Signore, Signore”, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. In quel giorno molti mi diranno: “Signore, Signore, non abbiamo forse profetato nel tuo nome? E nel tuo nome non abbiamo forse scacciato demòni? E nel tuo nome non abbiamo forse compiuto molti prodigi?”. Ma allora io dichiarerò loro: “Non vi ho mai conosciuti. Allontanatevi da me, voi che operate l’iniquità!”.
Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, sarà simile a un uomo saggio, che ha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ma essa non cadde, perché era fondata sulla roccia. Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, sarà simile a un uomo stolto, che ha costruito la sua casa sulla sabbia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde e la sua rovina fu grande».
Quando Gesù ebbe terminato questi discorsi, le folle erano stupite del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come i loro scribi.

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Fratelli, preghiamo il Padre, perché ci doni la fedeltà e la coerenza necessarie per costruire la nostra casa sulla roccia, dicendo:
Guida, Padre, il nostro cammino.

- Per il popolo di Dio, perché la frequenza ai sacramenti e l'obbedienza al vangelo siano stabile fondamento della sua missione nel mondo. Preghiamo.
- Per i giovani, perché lo Spirito susciti in molti di loro la forza di corrispondere alla chiamata al sacerdozio e alla vita religiosa. Preghiamo.
- Per i giovani sposi, perché fondino la loro unione sulla grazia del sacramento ricevuto e sulla ricerca di una comunione perfetta nello spirito e nel corpo. Preghiamo.
- Per quanti sono in ricerca della verità, perché la lealtà verso se stessi e il desiderio di realizzarsi li spinga ad avvicinarsi al Cristo redentore. Preghiamo.
- Per noi qui riuniti in assemblea, perché non basiamo la costruzione del futuro sulle nostre buone intenzioni, ma sull'adesione a Cristo presente nell'eucaristia e nella Chiesa. Preghiamo.
- Per chi è senza casa.
- Per le famiglie della nostra parrocchia.

O Dio, che ami e proteggi chi compie la tua volontà, non guardare alla nostra debolezza, ma alla sincerità del nostro impegno a completare l'opera della tua creazione. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Preghiera sulle offerte
Accogli, Signore, la nostra offerta:
questo sacrificio di espiazione e di lode
ci purifichi e ci rinnovi,
perché tutta la nostra vita sia bene accetta alla tua volontà.
Per Cristo nostro Signore.


Antifona di comunione
Gli occhi di tutti, Signore, si volgono a te fiduciosi,
e tu provvedi loro il cibo a suo tempo. (Sal 145,15)

Oppure:
Dice il Signore: “Io sono il buon pastore,
e dò la mia vita per le mie pecore”. (Gv 10,11.15)


Preghiera dopo la comunione
O Dio che ci hai rinnovati
con il corpo e sangue del tuo Figlio,
fa’ che la partecipazione ai santi misteri
ci ottenga la pienezza della redenzione.
Per Cristo nostro Signore.


O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 27-06-2019)
Commento su Mt 7,21
«Non chiunque mi dice: «Signore, Signore», entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli.» Mt 7,21 Come vivere questa Parola? Signore, Signore è l'acclamazione liturgica di fede e di preghiera: Il Signore è il Kyrios, Dio Gesù è il Signore, è il centro dell ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 27-06-2019)
Allontanatevi da me, voi che operate l'iniquità!
Un giorno il Signore disse al profeta Geremia che, se in Gerusalemme si fosse trovato un solo giusto, Lui non avrebbe permesso la sua distruzione, devastazione, rovina. Percorrete le vie di Gerusalemme, osservate bene e informatevi, cercate nelle sue piazze se c'è un uomo che pratichi il diritto, e ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 28-06-2018)
Non vi ho mai conosciuto
Finisce il tempo. Si entra nell'eternità. Il Discorso della Montagna Gesù non l'ha fatto ai pagani, ma ai suoi discepoli. Sulla fedeltà alla sua Parola essi verranno accolti in Paradiso. Per la non fedeltà saranno esclusi per sempre. Gesù prima ha detto: ?Entrate per la porta stretta, perché larga è ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 28-06-2018)
Commento su Mt 7, 21
?Non chiunque mi dice Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli.? Mt 7, 21 Come vivere questa Parola? L' evangelista Matteo si trova di fronte a una comunità ricca di entusiasmo e di fede. I cristiani di Corinto fanno profezie, esorci ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 23-06-2016)
Egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità
Conosciamo l'insegnamento degli scribi perché Gesù stesso ce lo rivela e manifesta nella sua mostruosa falsità. È, la loro, una parola senza amore, senza verità, senza misericordia, senza speranza. È una parola di terra che crea solo disperazione. La loro parola è pesante, opprimente, deprime e allo ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 23-06-2016)
Commento su Mt 7,21-29
«La casa costruita sulla roccia e la casa costruita sulla sabbia» Mt 7,21-29 Come vivere questa Parola? Gesù con molta chiarezza afferma che, se una persona non è coerente e pretende di costruire la sua vita sulla doppiezza, non entra nel regno dei cieli. E' simile ad un uomo che ha edificato la ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 25-06-2015)

No, non ci bastano le parole. Abbiamo bisogno di parole credibili, pronunciate da persone che vivono ciò che dicono. La folla è ammirata da Gesù perché, diversamente dagli uomini religiosi del suo tempo, fa ciò che dice. Perciò la sua parola è autorevole, ascoltata e accolta. Così per noi: non basta ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 25-06-2015)
Egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità
L'autorità di Gesù è autorità divina e umana, di grazia e verità, di altissima giustizia e obbedienza, di una moralità insuperabile. Dinanzi ad un uomo - In Gesù si vedeva l'uomo, non Dio - di una così alta, perfetta, impeccabile santità, gli occhi che lo contemplano rimangono senza respiro. Contro ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 25-06-2015)
Commento su Mt 7, 24-25
«Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, sarà simile a un uomo saggio, che ha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ma essa non cadde, perché era fondata sulla roccia. Chiunque ascolta ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 26-06-2014)

Anche noi siamo stupiti e anche un po' scossi. Gesù parla con autorevolezza, è evidente a tutti che sa bene di cosa parla. Leggendo ci accorgiamo che le sue parole, in questo caso, sono rivolte a noi. A noi discepoli che cerchiamo con semplicità e autenticità di vivere il vangelo, che cerchiamo di l ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 26-06-2014)
Egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità
Gesù è dal cuore ricolmo di Dio. Dal suo cuore pieno di Dio attinge ogni parola di Dio e la dona all'uomo. I farisei del tempo di Gesù e gli scribi non avevano Dio nel cuore. Lo attesta la loro parola, che non è parola di Dio. È invece una parola d'uomo fatta passare per parola di Dio, per sua legge ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 26-06-2014)
Commento su Mt, 7-24
"Chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, sarà simile a un uomo saggio, che ha costruito la sua casa sulla roccia" Mt, 7-24 Come vivere questa Parola? Il cristianesimo si può definire religione dell'Ascolto. Il motivo è evidente: Gesù è il Verbo infinito, da sempre e per sempre p ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 27-06-2013)
Commento su Mt 7,21-29
Anche noi siamo stupiti dalle parole del Maestro. Restiamo senza parole ascoltando la sua Parola. Parola impegnativa, che giudica, che scuote, che inquieta e che, pure, trabocca di verità. Parola autorevole, parola piena di buon senso. Gesù non si appella ad un ruolo, non fa valere la sua autorità: ...
(continua)
Riccardo Ripoli     (Omelia del 27-06-2013)
Un uomo saggio che ha costruito la sua casa sulla roccia
Con i miei ragazzi parlo tantissimo, cerco sempre il dialogo attraverso lo scherzo, i piccoli lavoretti in giardino, il dialogo serale. Sono addolorato quando vedo in loro una chiusura e cerco continuamente la chiave per aprire la porta del confronto. Ci sono fasi alterne in loro, caratteri differen ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 27-06-2013)
Commento su Matteo 7,21
Non chiunque mi dice: "Signore, Signore", entrerà nel Regno dei cieli ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli Mt 7,21 Quel dire: "Signore, Signore" inserisce in un più globale insegnamento la necessità di capire e vivere questo: pregare non vuol dire spendere tante parole ma far c ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 27-06-2013)
Colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli
La Roccia di stabilità della nostra casa spirituale nel tempo e nell'eternità è Dio. L'Antico Testamento insegna che solo Dio è Roccia per il suo popolo. Non vi sono altre rocce su cui confidare, presso le quali trovare rifugio e sicurezza. Israele potrà essere custodito e salvato solo dal suo Dio. ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 28-06-2012)
Commento su Matteo 7,21-29
Come portare frutti, allora? Gesù conclude il suo intenso discorso con un esempio efficace: costruendo la nostra vita sulla roccia sicura della Parola di Dio che non fa crollare tutto quando siamo investiti dai marosi degli eventi. Non basta convertirsi una volta per tutte, appartenere al cristianes ...
(continua)