LA CHIESA

      


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LITURGIA

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Per citazione
(es. Mt 28,1-20):
Per parola:



  X DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A)

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Grado della Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: Verde
AO100 ;

I pubblicani, raccoglitori dei diritti di dogana, avevano una cattiva reputazione. Avevano l’abitudine di reclamare più di
quanto non fosse dovuto (Lc 3,11). Gesù chiama uno di loro, Matteo, a seguirlo. Lo considererà come uno dei suoi più cari amici, “i dodici” (Mt 10,2-4). Matteo risponde prontamente e con gioia alla chiamata di Gesù: egli ha scoperto un tesoro e si libera di quello che possiede per acquistarlo (Mt 13,44). Egli celebra il suo incontro con Gesù con un banchetto (Lc 5,29). I farisei - che si credono puri - sono scandalizzati nel vedere Gesù mangiare con i pubblicani e i peccatori. È allora che Gesù dichiara che non sono coloro che si credono in buona salute ad andare dal medico ma coloro che sono malati. Egli non è venuto per i giusti, perché non ce ne sono - “non ci sono giusti, neanche uno” (Sal 13,3; Rm 3,10), perché “tutti gli uomini sono dei peccatori” (Rm 3,23) -; egli è venuto per i peccatori, perché diventino giusti attraverso la loro fede in lui (Gal 2,16), attraverso l’abbandono totale e fiducioso in lui, che viene messo a morte per i nostri peccati e risuscita per la nostra giustificazione (Rm 4,25; seconda lettura). “Voglio l’amore e non il sacrificio” (Os 6,6; prima lettura): questa frase invita la sufficienza umana a scoprire che la salvezza si trova nella misericordia divina e non nel formalismo religioso (Is 1,11-18; Lc 18,11-12). Dio desidera prima di tutto il nostro amore (Dt 6,5), come Matteo il pubblicano gli ha dato.

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Antifona d'ingresso
Il Signore è mia luce e mia salvezza,
di chi avrò paura?
Il Signore è difesa della mia vita,
di chi avrò timore?
Proprio coloro che mi fanno del male
inciampano e cadono. (Sal 27,1-2)


Colletta
O Dio, sorgente di ogni bene,
ispiraci propositi giusti e santi
e donaci il tuo aiuto,
perché possiamo attuarli nella nostra vita.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

Oppure:
O Padre, che preferisci la misericordia al sacrificio
e accogli anche i peccatori alla tua mensa,
fa’ che la nostra vita,
trasformata dal tuo amore,
si apra con totale dedizione a te e ai fratelli.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

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Prima lettura

Os 6,3-6
Voglio l’amore e non il sacrificio.

Dal libro del profeta Osèa

Affrettiamoci a conoscere il Signore,
la sua venuta è sicura come l’aurora.
Verrà a noi come la pioggia d’autunno,
come la pioggia di primavera che feconda la terra.
Che dovrò fare per te, Èfraim,
che dovrò fare per te, Giuda?
Il vostro amore è come una nube del mattino,
come la rugiada che all’alba svanisce.
Per questo li ho abbattuti per mezzo dei profeti,
li ho uccisi con le parole della mia bocca
e il mio giudizio sorge come la luce:
poiché voglio l’amore e non il sacrificio,
la conoscenza di Dio più degli olocausti.

Parola di Dio

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Salmo responsoriale

Sal 49

Chi cammina per la retta via vedrà la salvezza di Dio.

Parla il Signore, Dio degli dèi,
convoca la terra da oriente a occidente:
«Non ti rimprovero per i tuoi sacrifici,
i tuoi olocausti mi stanno sempre davanti.

Se avessi fame, non te lo direi:
mio è il mondo e quanto contiene.
Mangerò forse la carne dei tori?
Berrò forse il sangue dei capri?

Offri a Dio come sacrificio la lode
e sciogli all’Altissimo i tuoi voti;
invocami nel giorno dell’angoscia:
ti libererò e tu mi darai gloria».

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Seconda lettura

Rm 4,18-25
Si rafforzò nella fede e diede gloria a Dio.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

Fratelli, Abramo credette, saldo nella speranza contro ogni speranza, e così divenne padre di molti popoli, come gli era stato detto: «Così sarà la tua discendenza».
Egli non vacillò nella fede, pur vedendo già come morto il proprio corpo – aveva circa cento anni – e morto il seno di Sara. Di fronte alla promessa di Dio non esitò per incredulità, ma si rafforzò nella fede e diede gloria a Dio, pienamente convinto che quanto egli aveva promesso era anche capace di portarlo a compimento. Ecco perché gli fu accreditato come giustizia.
E non soltanto per lui è stato scritto che gli fu accreditato, ma anche per noi, ai quali deve essere accreditato: a noi che crediamo in colui che ha risuscitato dai morti Gesù nostro Signore, il quale è stato consegnato alla morte a causa delle nostre colpe ed è stato risuscitato per la nostra giustificazione.

Parola di Dio

Canto al Vangelo (Lc 4,18)
Alleluia, alleluia.
Il Signore mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio;
a proclamare ai prigionieri la liberazione.
Alleluia.

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Vangelo

Mt 9,9-13
Non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori.


+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, mentre andava via, Gesù, vide un uomo, chiamato Matteo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi». Ed egli si alzò e lo seguì.
Mentre sedeva a tavola nella casa, sopraggiunsero molti pubblicani e peccatori e se ne stavano a tavola con Gesù e con i suoi discepoli. Vedendo ciò, i farisei dicevano ai suoi discepoli: «Come mai il vostro maestro mangia insieme ai pubblicani e ai peccatori?».
Udito questo, disse: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Andate a imparare che cosa vuol dire: “Misericordia io voglio e non sacrifici”. Io non sono venuto infatti a chiamare i giusti, ma i peccatori».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Gesù ha chiamato Matteo, trasformandolo da peccatore in apostolo. Chiediamo al Padre che ci renda consapevoli delle nostre colpe e trasformi il nostro cuore, perché possiamo essere fedeli esecutori della sua volontà.
Preghiamo dicendo: Ascoltaci Signore.

1. Perché la Chiesa non alzi barriere e non costruisca trincee, ma sia aperta a tutti, senza condizioni, testimoniando la grandezza dell’amore misericordioso di Dio. Preghiamo.
2. Perché l’esempio del pubblicano Matteo scuota le coscienze di coloro che si occupano della cosa pubblica, in particolare di coloro che invece di perseguire il bene comune utilizzano il loro potere per interessi personali. Preghiamo.
3. Per tutti i sacerdoti, amministratori del sacramento della Riconciliazione, perché siano sempre più consapevoli che in nome di Dio essi offrono la misericordia e il perdono. Preghiamo.
4. Per coloro che si credono "giusti", perché riconoscano di essere persone fragili, immerse nel peccato e bisognose della salvezza di Dio. Preghiamo.
5. Per ciascuno di noi, perché la partecipazione al mistero eucaristico ci renda sempre più fratelli nella fede e impegnati nell’amore al prossimo. Preghiamo.

O Dio, che non ci tratti secondo i nostri peccati e non ci ripaghi secondo le nostre colpe, ascolta le nostre preghiere e orienta il nostro cuore a te, per partecipare del tuo amore e godere della salvezza che ci doni. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.

Preghiera sulle offerte
Quest’offerta del nostro servizio sacerdotale
sia bene accetta al tuo nome, Signore,
e accresca il nostro amore per te.
Per Cristo nostro Signore.


Antifona di comunione
Il Signore è mia roccia e mia fortezza:
è lui, il mio Dio, che mi libera e mi aiuta. (Sal 18,3)

Oppure:
Dio è amore; chi sta nell’amore dimora in Dio,
e Dio in lui. (1Gv 4,16)

Oppure:
“Andate e imparate che cosa significhi:
Misericordia voglio e non sacrificio”,
dice il Signore. (Mt 9,13)


Preghiera dopo la comunione
Signore, la forza risanatrice del tuo Spirito,
operante in questo sacramento,
ci guarisca dal male che ci separa da te
e ci guidi sulla via del bene.
Per Cristo nostro Signore.


O M E L I E
a cura di
Qumran2.net