LA CHIESA

      


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LITURGIA

> 20 Agosto 2007 <

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Per citazione
(es. Mt 28,1-20):
Per parola:



  Lunedì della XX settimana del Tempo Ordinario (Anno dispari)

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Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde
DO201 ;
All'inizio del Libro dei Giudici ci viene offerta una visione generale della storia del popolo eletto durante questo periodo. E uno schema teologico, desolante e poi anche confortante. Voglio dire che tutto comincia con l'infedeltà umana, però si manifesta la fedeltà di Dio, che alla fine ha il sopravvento.
Infedeltà umana. "Gli Israeliti fecero ciò che è male agli occhi del Signore". Questa frase torna poi come un ritornello in tutto il libro. Gli Israeliti non sono riconoscenti a Dio, cercano altri dei, più disponibili alle loro aspirazioni immediate. Abbandonano il Signore e vogliono servire i Baal. il risultato è l'ira del Signore e il castigo: "Si accese l'ira del Signore contro Israele e li mise in mano ai razziatori, che li depredarono". Israele è così di nuovo in una situazione di oppressione e di schiavitù, per sua colpa. Allora implora nuovamente il Signore, e il Signore si lascia commuovere dai gemiti del suo popolo oppresso e gli manda dei "giudici", cioè dei capi ispirati da lui, che prendono in mano la situazione e riescono a vincere gli oppressori, perché il Signore "era con il giudice e li liberava dalla mano dei loro nemici". Ma purtroppo lo schema si ripete:
dopo la morte del giudice gli Israeliti di nuovo fanno ciò che è male agli occhi del Signore e la situazione peggiora: ritorna l'oppressione e ricominciano i gemiti. E il Signore sempre si lascia commuovere.
Dio educa cosi il suo popolo alla conversione, conversione innanzitutto alla fiducia in lui, a rimanere fiduciosi in lui attraverso tutte le circostanze, fiduciosi in lui anche malgrado i peccati commessi, a tornare al Signore misericordioso per ritrovare la pienezza di vita. La fedeltà di Dio così ha il sopravvento sull'infedeltà dell'uomo.
Nel Vangelo di oggi una lezione complementare ci viene data mostrando che la fedeltà umana, quando c'è, ha bisogno di un complemento divino. Vediamo questo ragazzo che vuol sapere qual è la via buona per ottenere la vita eterna, e interroga Gesù. Gesù gli dice: "Se vuoi entrare nella vita, osserva i comandamenti". È la fedeltà umana, richiesta per ottenere tutte le grazie di Dio. il ragazzo ha sempre osservato tutti i comandamenti e chiede: "Che cosa mi manca ancora?". Se la sua fedeltà è stata completa, cosa può mancargli?
La risposta di Gesù è paradossale, come spesso accade. "Non ti manca niente; hai troppo. Ti manca di farti povero di beni terreni per essere disponibile all'amore divino". "Va', vendi quello che possiedi, dallo ai poveri e avrai un tesoro nel cielo; poi vieni e seguimi".
"Beati i poveri" ha detto Gesù "perché di essi è il regno dei cieli". Distaccarsi da tutto per fare spazio ai veri tesori: ecco il segreto della vita in pienezza. Distaccarsi anche da se stessi per accogliere la vita di Cristo: "Vivo non più io, vive in me Cristo". E un cammino lungo, non facile, però pieno di speranza. Gesù vuole comunicarci la sua gioia, l'ha detto più volte: "La mia gioia sia in voi, e la vostra gioia sia piena".
Questo si ottiene con il distacco da tutti i beni materiali per accogliere l'amore generoso di Cristo.

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Antifona d'ingresso
O Dio, nostra difesa,
contempla il volto del tuo Cristo.
Per me un giorno nel tuo tempio,
è più che mille altrove. (Sal 84,10-11)


Colletta
O Dio, che hai preparato beni invisibili
per coloro che ti amano,
infondi in noi la dolcezza del tuo amore,
perché, amandoti in ogni cosa e sopra ogni cosa,
otteniamo i beni da te promessi,
che superano ogni desiderio.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

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Prima lettura

Gdc 2,11-19
Il Signore fece sorgere dei giudici, ma neppure a loro davano ascolto.

Dal libro dei Giudici

In quei giorni, gli Israeliti fecero ciò che è male agli occhi del Signore e servirono i Baal; abbandonarono il Signore, Dio dei loro padri, che li aveva fatti uscire dalla terra d’Egitto, e seguirono altri dèi tra quelli dei popoli circostanti: si prostrarono davanti a loro e provocarono il Signore, abbandonarono il Signore e servirono Baal e le Astarti.
Allora si accese l’ira del Signore contro Israele e li mise in mano a predatori che li depredarono; li vendette ai nemici che stavano loro intorno, ed essi non potevano più tener testa ai nemici. In tutte le loro spedizioni la mano del Signore era per il male, contro di loro, come il Signore aveva detto, come il Signore aveva loro giurato: furono ridotti all’estremo.
Allora il Signore fece sorgere dei giudici, che li salvavano dalle mani di quelli che li depredavano. Ma neppure ai loro giudici davano ascolto, anzi si prostituivano ad altri dèi e si prostravano davanti a loro. Abbandonarono ben presto la via seguita dai loro padri, i quali avevano obbedito ai comandi del Signore: essi non fecero così.
Quando il Signore suscitava loro dei giudici, il Signore era con il giudice e li salvava dalla mano dei loro nemici durante tutta la vita del giudice, perché il Signore si muoveva a compassione per i loro gemiti davanti a quelli che li opprimevano e li maltrattavano. Ma quando il giudice moriva, tornavano a corrompersi più dei loro padri, seguendo altri dèi per servirli e prostrarsi davanti a loro: non desistevano dalle loro pratiche e dalla loro condotta ostinata.

Parola di Dio

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Salmo responsoriale

Sal 105

Ricordati di noi, Signore, per amore del tuo popolo.

[I nostri padri] non sterminarono i popoli
come aveva ordinato il Signore,
ma si mescolarono con le genti
e impararono ad agire come loro.

Servirono i loro idoli
e questi furono per loro un tranello.
Immolarono i loro figli
e le loro figlie ai falsi dèi.

Si contaminarono con le loro opere,
si prostituirono con le loro azioni.
L’ira del Signore si accese contro il suo popolo
ed egli ebbe in orrore la sua eredità.

Molte volte li aveva liberati,
eppure si ostinarono nei loro progetti
ma egli vide la loro angustia,
quando udì il loro grido.

Canto al Vangelo (Mt 5,3)
Alleluia, alleluia.
Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
Alleluia.

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Vangelo

Mt 19,16-22
Se vuoi essere perfetto, vendi quello che possiedi e avrai un tesoro nel cielo.


+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, un tale si avvicinò e gli disse: «Maestro, che cosa devo fare di buono per avere la vita eterna?». Gli rispose: «Perché mi interroghi su ciò che è buono? Buono è uno solo. Se vuoi entrare nella vita, osserva i comandamenti». Gli chiese: «Quali?».
Gesù rispose: «Non ucciderai, non commetterai adulterio, non ruberai, non testimonierai il falso, onora il padre e la madre e amerai il prossimo tuo come te stesso». Il giovane gli disse: «Tutte queste cose le ho osservate; che altro mi manca?». Gli disse Gesù: «Se vuoi essere perfetto, va’, vendi quello che possiedi, dallo ai poveri e avrai un tesoro nel cielo; e vieni! Seguimi!».
Udita questa parola, il giovane se ne andò, triste; possedeva infatti molte ricchezze.

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Fratelli carissimi, nella certezza che il nostro Padre celeste è sommamente buono, rivolgiamo con fiducia a lui la nostra preghiera, dicendo:
Illumina le nostre scelte, o Signore.

Per la Chiesa santa di Dio, perché viva e annunci con chiarezza e semplicità i valori della legge di Dio. Preghiamo:
Per tutte le persone consacrate a Dio, perché sappiano mostrare la gioia della loro scelta e la libertà della loro rinuncia. Preghiamo:
Per tutti i cristiani, perché si sforzino di perseguire sempre più la perfezione evangelica nell'ambiente e nell'attività in cui vivono. Preghiamo:
Per i giovani, perché non abbiano paura di rispondere alla chiamata del Signore, nella certezza che la gioia da lui donata è maggiore della rinuncia richiesta. Preghiamo:
Per la nostra comunità parrocchiale, perché la fede vissuta e testimoniata sia sorgente di nuove vocazioni religiose. Preghiamo:
Perché ogni uomo si senta amato personalmente da Dio.
Perché i cristiani per primi sappiano rinunciare alla ricchezza.

Ascolta ed esaudisci, o Padre, le preghiere che noi ti rivolgiamo e fà che, dopo averti incontrato, non ci capiti mai di allontanarci tristi da te. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Preghiera sulle offerte
Accogli i nostri doni, Signore,
in questo misterioso incontro
tra la nostra povertà e la tua grandezza:
noi ti offriamo le cose che ci hai dato,
e tu donaci in cambio te stesso.
Per Cristo nostro Signore.


Antifona di comunione
Presso il Signore è la misericordia,
e grande presso di lui la redenzione. (Sal 130,7)


Preghiera dopo la comunione
O Dio, che in questo sacramento
ci hai fatti partecipi della vita del Cristo,
trasformaci a immagine del tuo Figlio,
perché diventiamo coeredi della sua gloria nel cielo.
Per Cristo nostro Signore.


O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 21-08-2017)
Se vuoi essere perfetto
Non solo nel Nuovo Testamento, ma anche nell'Antico, l'uomo pio, col timore del Signore, desideroso di conoscere non solo le cose della terra, ma anche quelle dopo la sua morte, sapendo che bene e male non ?producono? la stessa eternità, si chiedeva: ?Signore, chi abiterà nella tua tenda? Chi sarà c ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 17-08-2015)

Il giovane ricco del racconto di oggi porta nel suo cuore un forte desiderio di Dio e chiede a Gesù di indicargli un percorso, una strada. Che bello incontrare persone che danno spazio alla propria anima, che hanno a cuore la propria spiritualità, che non si accontentano delle cose che fanno ma che ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 17-08-2015)
Buono è uno solo
Al giovane che gli chiede cosa deve fare di buono per avere la vita eterna, Gesù risponde che buono è uno solo. Se buono è uno solo, nessun uomo può fare cose buone. Neanche Gesù può fare cose buone, perché Lui tutto ciò che fa lo attinge dal Padre. Lui è sia nell'eternità che nel tempo e dopo il te ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 18-08-2014)

Gesù, nell'incontro col giovane ricco, ci offre due prospettive straordinarie per la nostra interiorità. Per avere la vita, la vita vera, la vita piena, la vita dell'Eterno, è sufficiente rispettare i comandamenti, le prescrizioni di Dio al suo popolo che ci accompagnano sin dall'infanzia. Conoscere ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 18-08-2014)
Se vuoi essere perfetto
Vedere la vita dalla bontà di Dio e vederla dai desideri del proprio cuore, non sono la stessa cosa. Vi è un abisso eterno di bene, verità, santità, giustizia, misericordia, pietà, compassione, consolazione, speranza, realizzazione di sé. I Comandamenti della Legge Antica sono il primo stadio per vi ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 19-08-2013)
Commento su Mt 19,16-22
Come fare per avere la vita dell'Eterno? La domanda del giovane è la stessa di molti di noi, segno di una curiosità profonda, di un desiderio latente di felicità, di nostalgia dell'infinito. Il giovane è andato dal rabbì di Nazareth perché spera di trovare una risposta. Così accade: le indicazioni d ...
(continua)
Riccardo Ripoli     (Omelia del 19-08-2013)
Ho sempre osservato tutte queste cose; che mi manca ancora?
Ci domandiamo spesso quale ricetta dobbiamo adottare per mangiare bene, quale per avere successo, quale per avere un bel fisico, ma poco ci preoccupiamo di cosa dovremmo fare essere brave persone. Ci accontentiamo di quello che siamo e ci culliamo sul fatto che esista qualcuno peggiore di noi, che i ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 19-08-2013)
Se vuoi entrare nella vita, osserva i comandamenti
Quando il Libro del Siracide parla di Mosè, presenta i comandamenti come legge di vita e d'intelligenza. L'intelligenza è per la vita. I comandamenti sono la vera intelligenza di ogni uomo. Vive chi si lascia governare dai comandamenti. Da lui fece sorgere un uomo mite, che incontrò favore agli o ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 20-08-2012)
Commento su Matteo 19,16-22
Spesso associamo i comandamenti all'obbligo, alla frustrazione dei nostri più o meno legittimi desideri, all'osservanza di regole mortificanti... Gesù, invece, parlando col giovane ricco ci dice che i comandamenti ci aiutano ad entrare nella vita vera. Come mai? Forse la nostra idea di "comandamento ...
(continua)

  San Bernardo

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Grado della Celebrazione: Memoria
Colore liturgico: Bianco
Scheda Agiografica: San Bernardo
S0820 ;

Bernardo (Digione, Francia, 1090 – Chiaravalle-Clairvaux 20 agosto 1153), dopo Roberto, Alberico e Stefano, fu padre dell’Ordine Cistercense. L’obbedienza e il bene della Chiesa lo spinsero spesso a lasciare la quiete monastica per dedicarsi alle più gravi questioni politico-religiose del suo tempo. Maestro di guida spirituale ed educatore di generazioni di santi, lascia nei suoi sermoni di commento alla Bibbia e alla liturgia un eccezionale documento di teologia monastica tendente, più che alla scienza, all’esperienza del mistero. Ispirò un devoto affetto all’umanità di Cristo e alla Vergine Madre.

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Antifona d'ingresso
Il giusto si allieterà nel Signore,
riporrà in lui la sua speranza;
tutti i retti di cuore ne gioiranno. (Sal 64,11)


Colletta
O Dio, che hai suscitato nella tua Chiesa
san Bernardo abate,
come lampada che arde e risplende,
fa’ che per sua intercessione
camminiamo sempre con lo stesso fervore di spirito,
come figli della luce.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

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Prima lettura

Sir 15,1-6
Lo riempirà dello spirito di sapienza e d‘intelligenza.

Dal libro del Siràcide

Chi teme il Signore farà tutto questo,
chi è saldo nella legge otterrà la sapienza.
Ella gli andrà incontro come una madre,
lo accoglierà come una vergine sposa;
lo nutrirà con il pane dell’intelligenza
e lo disseterà con l’acqua della sapienza.
Egli si appoggerà a lei e non vacillerà,
a lei si affiderà e non resterà confuso.
Ella lo innalzerà sopra i suoi compagni
e gli farà aprire bocca in mezzo all’assemblea.
Lo riempirà dello spirito di sapienza e di intelligenza
e gli farà indossare una veste di gloria.
Troverà gioia e una corona di esultanza
e un nome eterno egli erediterà.

Parola di Dio

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Salmo responsoriale

Sal 118

Insegnami, Signore, i tuoi decreti.

Come potrà un giovane tenere pura la sua via?
Osservando la tua parola.
Con tutto il mio cuore ti cerco:
non lasciarmi deviare dai tuoi comandi.

Ripongo nel cuore la tua promessa
per non peccare contro di te.
Benedetto sei tu, Signore:
insegnami i tuoi decreti.

Con le mie labbra ho raccontato
tutti i giudizi della tua bocca.
Nella via dei tuoi insegnamenti è la mia gioia,
più che in tutte le ricchezze.

Canto al Vangelo (Gv 15,9.5)
Alleluia, alleluia.
Rimanete nel mio amore, dice il Signore,
chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto.
Alleluia.

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Vangelo

Gv 17,20-26
Padre, voglio che quelli che mi hai dato siano anch’essi con me dove sono io.


+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, [Gesù, alzàti gli occhi al cielo, pregò dicendo:
«Padre santo,] non prego solo per questi, ma anche per quelli che crederanno in me mediante la loro parola: perché tutti siano una sola cosa; come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch’essi in noi, perché il mondo creda che tu mi hai mandato.
E la gloria che tu hai dato a me, io l’ho data a loro, perché siano una sola cosa come noi siamo una sola cosa. Io in loro e tu in me, perché siano perfetti nell’unità e il mondo conosca che tu mi hai mandato e che li hai amati come hai amato me.
Padre, voglio che quelli che mi hai dato siano anch’essi con me dove sono io, perché contemplino la mia gloria, quella che tu mi hai dato; poiché mi hai amato prima della creazione del mondo.
Padre giusto, il mondo non ti ha conosciuto, ma io ti ho conosciuto, e questi hanno conosciuto che tu mi hai mandato. E io ho fatto conoscere loro il tuo nome e lo farò conoscere, perché l’amore con il quale mi hai amato sia in essi e io in loro».

Parola del Signore

Preghiera sulle offerte
Ti offriamo, Signore, questo sacrificio,
fonte di unità e di pace,
nel ricordo del santo abate Bernardo,
che con la parola e con l’azione
operò instancabile per la concordia nella Chiesa.
Per Cristo nostro Signore.


Antifona di comunione
Gustate e vedete quanto è buono il Signore;
beato l’uomo che in lui si rifugia. (Sal 34,9)


Preghiera dopo la comunione
Il pane di vita eterna che abbiamo ricevuto
nella festa di san Bernardo,
ci rinnovi, Signore, nel corpo e nello spirito,
perché, illuminati dalle sue parole e dal suo esempio,
anche noi siamo afferrati
dall’amore del tuo Verbo fatto uomo.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.


O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

Riccardo Ripoli     (Omelia del 20-08-2013)
Noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito; che cosa dunque ne otterremo?
Tutti i giorni sperimentiamo che per ottenere bisogna rinunciare a qualcosa. Se compri del cibo ti devi privare del denaro, se vuoi andare bene a scuola devi rinunciare a trascorrere del tempo con gli amici, se vuoi avere una famiglia devi rinunciare a parte della tua libertà, se vuoi un figlio devi ...
(continua)