LA CHIESA

      


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LITURGIA

> 4 Giugno 2007 <

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Per citazione
(es. Mt 28,1-20):
Per parola:



  Lunedì della IX settimana del Tempo Ordinario (Anno dispari)

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Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde
DO091 ;
Fra la prima e la seconda lettura c'è un forte contrasto. Nella prima troviamo l'atteggiamento egoistico che vuole tutto per sé, fino ad arrivare all'omicidio: "Uccidiamolo, e l'eredità sarà nostra"; nella seconda l'atteggiamento di servizio che non teme di esporsi ai maggiori pericoli: "Tobia si alzò da mensa e, lasciato il pranzo, si recò digiuno presso quel morto, lo prese, lo portò nella sua casa...".
Siamo sempre chiamati a scegliere fra questi due atteggiamenti fondamentali: o tenere tutto e cercare di impossessarci del più possibile per soddisfare il nostro egoismo, o dare tutto per favorire il diffondersi dell'amore. Se scegliamo la generosità siamo con Cristo, che è venuto per servire; se prendiamo l'altra strada ci allontaniamo da lui e ci schieriamo concretamente con quelli che l'hanno ucciso.
Ma in questa parabola che evoca la passione di Gesù e anche la sua risurrezione voglio riflettere sull'atteggiamento del Padre, che ci aiuterà ad amare e a onorare il Figlio. "Il Padre ama il Figlio", dice Gesù nel Vangelo di Giovanni. Qui l'amore del Padre è rivelato da un aggettivo: "Il figlio prediletto". "Aveva ancora uno, il figlio prediletto". Se amiamo Gesù, crescendo nel suo amore, siamo nello stesso orientamento del Padre e corrispondiamo al suo desiderio, espresso in questa parabola da una profonda e bellissima frase: "Avranno rispetto per mio figlio". Sono parole che dicono tutto l'amore del Padre e la sua intenzione nel mandare il figlio prediletto in mezzo a noi: "Avranno rispetto per mio figlio". Cerchiamo di approfondire queste parole nella preghiera, perché esprimono il desiderio di Dio, un desiderio che non è messo in difficoltà dall'atteggiamento ostile degli uomini. Di fronte all'opposizione umana il Padre si mostra se si può dire il primo Riparatore. La Sacra Scrittura ci fa intravedere il mistero di Cristo come la manifestazione di una riparazione messa in atto dal Padre stesso: "La pietra che i costruttori hanno scartata è diventata testata d'angolo". Alla umiliazione estrema inflitta a Gesù dagli uomini il Padre ha risposto con una grande glorificazione: la pietra rifiutata è stata messa al posto più importante.
"Dal Signore è stato fatto questo", cioè da Dio Padre. "Avranno rispetto per mio figlio". Adesso, cioè dopo la passione e la morte, questo desiderio divino è diventato ancor più coinvolgente per noi, perché Gesù ha dato la vita, diventando così fondamento della nostra fede e del nostro amore. Lasciamoci dunque sempre più guidare verso Gesù dall'amore del Padre, perché questo amore anche attraverso noi possa comunicarsi a tutti gli uomini.

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Antifona d'ingresso
Volgiti a me, Signore, e abbi misericordia,
perché sono triste e angosciato;
vedi la mia miseria e la mia pena
e perdona tutti i miei peccati. (Sal 25,16.18)


Colletta
O Dio, che nella tua provvidenza
tutto disponi secondo il tuo disegno di salvezza,
allontana da noi ogni male
e dona ciò che giova al nostro vero bene.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

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Prima lettura

Tb 1,3; 2,1-8
Tobi seguiva le vie della verità.

Dal libro di Tobìa

Io, Tobi, passavo tutti i giorni della mia vita seguendo le vie della verità e della giustizia. Ai miei fratelli e ai miei compatrioti, che erano stati condotti con me in prigionia a Nìnive, nel paese degli Assiri, facevo molte elemosine.
Per la nostra festa di Pentecoste, cioè la festa delle Settimane, avevo fatto preparare un buon pranzo e mi posi a tavola: la tavola era imbandita di molte vivande. Dissi al figlio Tobìa: «Figlio mio, va’, e se trovi tra i nostri fratelli deportati a Nìnive qualche povero, che sia però di cuore fedele, portalo a pranzo insieme con noi. Io resto ad aspettare che tu ritorni, figlio mio».
Tobìa uscì in cerca di un povero tra i nostri fratelli. Di ritorno disse: «Padre!». Gli risposi: «Ebbene, figlio mio?». «Padre – riprese – uno della nostra gente è stato ucciso e gettato nella piazza; l’hanno strangolato un momento fa». Io allora mi alzai, lasciando intatto il pranzo; tolsi l’uomo dalla piazza e lo posi in una camera in attesa del tramonto del sole, per poterlo seppellire. Ritornai, mi lavai e mangiai con tristezza, ricordando le parole del profeta Amos su Betel:
«Si cambieranno le vostre feste in lutto,
tutti i vostri canti in lamento».
E piansi. Quando poi calò il sole, andai a scavare una fossa e ve lo seppellii.
I miei vicini mi deridevano dicendo: «Non ha più paura! Proprio per questo motivo lo hanno già ricercato per ucciderlo. È dovuto fuggire e ora eccolo di nuovo a seppellire i morti».

Parola di Dio

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Salmo responsoriale

Sal 111

Beato l’uomo che teme il Signore.

Beato l’uomo che teme il Signore
e nei suoi precetti trova grande gioia.
Potente sulla terra sarà la sua stirpe,
la discendenza degli uomini retti sarà benedetta.

Prosperità e ricchezza nella sua casa,
la sua giustizia rimane per sempre.
Spunta nelle tenebre, luce per gli uomini retti:
misericordioso, pietoso e giusto.

Felice l’uomo pietoso che dà in prestito,
amministra i suoi beni con giustizia.
Egli non vacillerà in eterno:
eterno sarà il ricordo del giusto.

Canto al Vangelo (Ap 1,5)
Alleluia, alleluia.
Gesù Cristo,
testimone fedele, primogenito dei morti,
tu ci hai amati
e hai lavato i nostri peccati nel tuo sangue.
Alleluia.

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Vangelo

Mc 12,1-12
Presero il figlio amato, lo uccisero e lo gettarono fuori della vigna.


+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù si mise a parlare con parabole [ai capi dei sacerdoti, agli scribi e agli anziani]:
«Un uomo piantò una vigna, la circondò con una siepe, scavò una buca per il torchio e costruì una torre. La diede in affitto a dei contadini e se ne andò lontano.
Al momento opportuno mandò un servo dai contadini a ritirare da loro la sua parte del raccolto della vigna. Ma essi lo presero, lo bastonarono e lo mandarono via a mani vuote. Mandò loro di nuovo un altro servo: anche quello lo picchiarono sulla testa e lo insultarono. Ne mandò un altro, e questo lo uccisero; poi molti altri: alcuni li bastonarono, altri li uccisero.
Ne aveva ancora uno, un figlio amato; lo inviò loro per ultimo, dicendo: “Avranno rispetto per mio figlio!”. Ma quei contadini dissero tra loro: “Costui è l’erede. Su, uccidiamolo e l’eredità sarà nostra”. Lo presero, lo uccisero e lo gettarono fuori della vigna.
Che cosa farà dunque il padrone della vigna? Verrà e farà morire i contadini e darà la vigna ad altri. Non avete letto questa Scrittura: “La pietra che i costruttori hanno scartato è diventata la pietra d’angolo; questo è stato fatto dal Signore ed è una meraviglia ai nostri occhi”?».
E cercavano di catturarlo, ma ebbero paura della folla; avevano capito infatti che aveva detto quella parabola contro di loro. Lo lasciarono e se ne andarono.

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Al Signore, Dio della nostra vita e della nostra salvezza, eleviamo la preghiera perché ci conceda di lavorare sempre con generosità nella sua vigna. Diciamo insieme:
Venga il tuo regno, Signore.

Per la Chiesa, perché con amore e dedizione curi il popolo che Dio le ha affidato. Preghiamo:
Per le autorità pubbliche, perché non esercitino il loro potere con la forza o per interesse personale. Preghiamo:
Per i perseguitati a causa della fede e della coerenza della vita, perché attingano dallo Spirito il coraggio della perseveranza. Preghiamo:
Per chi è stato ucciso nell'esercizio della propria missione, perché Dio lo accolga nel suo regno. Preghiamo:
Per la nostra comunità, perché non si unisca alla mentalità che soffoca la novità e la profezia, ma sappia sempre ubbidire a Dio. Preghiamo:
Per chi, con sofferenza, ha abbandonato la fede.
Per le nazioni che accolgano i missionari del vangelo.

O Dio, che hai affidato la salvezza dell'umanità anche alla nostra comunità, aiutaci a collaborare con fedeltà e dedizione, con disponibilità e coraggio, alla realizzazione del regno del tuo Figlio, Cristo nostro Signore, che vive e regna con te nei secoli dei secoli. Amen

Preghiera sulle offerte
Fiduciosi nella tua misericordia, Signore,
ci accostiamo con doni al tuo santo altare,
perché il mistero che ci unisce al tuo Figlio
sia per noi principio di vita nuova.
Per Cristo nostro Signore.


Antifona di comunione
Innalzo a te il mio grido e tu mi rispondi, o Dio;
tendi a me il tuo orecchio, ascolta le mie parole. (Sal 17,6)

Oppure:
Dice il Signore: “In verità vi dico:
tutto quello che domandate nella preghiera,
abbiate fede di averlo ottenuto e vi sarà accordato”. (Mc 11,23.24)


Preghiera dopo la comunione
O Padre, che ci hai nutriti
con il corpo e il sangue del tuo Figlio,
guidaci con il tuo Spirito,
perché non solo con le parole, ma con le opere e la vita
possiamo renderti testimonianza
e così entrare nel regno dei cieli.
Per Cristo nostro Signore.


O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 04-06-2018)
Commento su Mt 12,8
«Presero il figlio amato, lo uccisero e lo gettarono fuori dalla vigna» Mt 12,8 Come vivere questa Parola? Queste parole, che grondano sangue innocente, sono parte della pagina evangelica in cui Gesù stesso, sotto il velo della parabola, anticipa l'evento della sua morte in croce. La parola sacr ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 04-06-2018)
La pietra che i costruttori hanno scartato
Cristo Gesù è la pietra angolare o pietra di stabilità e di consistenza di tutto l'edificio di Dio. La verità di Dio e dell'uomo, del tempo e dell'eternità, della vita e della morte, della ricchezza e della povertà, della misericordia e del perdono, della santità e della luce, è solo Lui, Cristo Ges ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 05-06-2017)
Su, uccidiamolo e l'eredità sarà nostra!
Vigna del Signore era Adamo nel giardino dell'Eden. A Lui aveva comandato di produrre un frutto di vita e invece ne fece uno di morte per l'intera umanità. Noè fu vero albero di vita fisica per l'umanità. Fu per lui che il Signore salvò l'umanità, quando mandò il diluvio universale. Per l'obbedienza ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 05-06-2017)
Commento su Mc 12, 2-3
"Un uomo piantò una vigna, la circondò con una siepe, scavò una buca per il torchio e costruì una torre. La diede in affitto a dei contadini e se ne andò lontano. Al momento opportuno mandò un servo dai contadini a ritirare da loro la sua parte del raccolto della vigna". Mc 12, 2-3 Come vivere la ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 30-05-2016)
Su, uccidiamolo e l'eredità sarà nostra!
I frutti dalla sua vigna sempre vanno dati al Signore. La vigna è sua, non nostra. Gli appartiene per diritto eterno. La prima vigna di Dio è ogni uomo. Ogni uomo è proprietà di Dio, proprietà per creazione, per alito di vita, per sussistenza, per costante mantenimento in vita. Qual è il primo frutt ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 30-05-2016)
Commento su Mc 12, 1-9; 12
«Gesù si mise a parlare con parabole: Un uomo piantò una vigna, la circondò con una siepe, scavò una buca per il torchio e costruì una torre. La diede in affitto a dei contadini e se ne andò lontano. Al momento opportuno mandò un servo dai contadini a ritirare da loro la sua parte del raccolto della ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 01-06-2015)

Abbiamo appena ricominciato il tempo ordinario, lasciandoci alle spalle il lungo periodo della Quaresima e della Pasqua e, subito, la liturgia rimette a fuoco un momento molto delicato della predicazione di Gesù. L'uditorio di Gesù conosceva bene la parabola della vigna raccontata dal profeta Isaia ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 01-06-2015)
Costui è l'erede
L'autonomia, l'indipendenza da Dio è la religione nella religione. Apparentemente, strutturalmente si vive in un apparato religioso, essenzialmente si è però senza alcun legame con Dio, il soprannaturale, il trascendente, l'obbedienza alla divina volontà. Si vive quell'ateismo di religione che è la ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 01-06-2015)
Commento su Mc, 12, 10
"Non avete letto questa Scrittura: "La pietra che i costruttori hanno scartato è diventata la pietra d'angolo?" Mc, 12, 10 Come vivere questa Parola? Questa pericope si colloca nel Vangelo di Marco al termine di una parabola molto forte: quella dei vignaioli che vivono fino in fondo la loro dison ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 03-06-2013)
Commento su Mc 12,1-12
La misura è colma, la tensione si taglia col coltello, non ci sono più spazi di manovra. Gesù ha parlato di Dio apertamente, col cuore in mano, pieno di fiducia sperando di cambiare il cuore indurito di chi pensava di conoscere perfettamente la Legge. Gerusalemme, invece, è ben diversa dalla sua pro ...
(continua)
Riccardo Ripoli     (Omelia del 03-06-2013)
La diede in affitto a dei vignaioli e se ne andò lontano
Spesso ci dimentichiamo cosa sia la fiducia. Diamo per scontato che le persone l'abbiano nei nostri confronti, ma siamo i primi ad essere sospettosi verso tutti gli altri e, spesso ci sono tanti che si approfittano di chi dia loro credito. Quante volte avete tradito la fiducia del vostro prossimo? ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 03-06-2013)
Lo presero, lo uccisero e lo gettarono fuori della vigna
Gesù assume il cantico della vigna che Isaia fa ascoltare al popolo del Signore e gli dona il suo ultimo aggiornamento. La storia sempre deve aggiornare la Parola del Signore nella sua verità attuale, altrimenti non è più parola di Dio, ma parola d'uomo. La Parola di Dio è tale perché capace di dona ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 03-06-2013)
Commento su Tobia 2,8
I miei vicini mi deridevano dicendo: «Non ha più paura! Proprio per questo motivo lo hanno già ricercato per ucciderlo. È dovuto fuggire e ora eccolo di nuovo a seppellire i morti» Tb 2,8 Come vivere questa Parola? Tobi, un esiliato impegnato a seguire le vie della verità e della giustizia, co ...
(continua)
Monaci Benedettini Silvestrini     (Omelia del 03-06-2013)
Storia della vigna
Durante la settimana ci accompagnerà la storia simpatica delle vicende di Tobi e del figlio suo Tobìa. Sarebbe utile conoscere per intera questa vicenda come ce la offre la Bibbia. Ogni famiglia vi potrebbe trovare spunti di riflessione perché presenta situazioni molto simili a quelle che si è chiam ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 04-06-2012)
Commento su Marco 12,1-12
La tensione è alle stelle: la scenata fatta al tempio ha definitivamente incrinato i rapporti con i sacerdoti del tempio. Gesù prende consapevolezza che la sua missione è fallita. Cosa può fare, ora? Ha voluto parlare di Dio in maniera completamente nuova, facendo uscire le sue pecore dall'angusto r ...
(continua)