LA CHIESA

      


> e-mail    > chi siamo    > scripts e banners   > newsletters    > translate ita>eng

LITURGIA

> 8 Giugno 2007 <

Mercoledì 6 Giugno 2007

Giovedì 7 Giugno 2007

Venerdì 8 Giugno 2007

Sabato 9 Giugno 2007

Domenica 10 Giugno 2007

Lunedì 11 Giugno 2007

Martedì 12 Giugno 2007

Mercoledì 13 Giugno 2007

Giovedì 14 Giugno 2007

Venerdì 15 Giugno 2007


Cerca nella BIBBIA
Per citazione
(es. Mt 28,1-20):
Per parola:



  Venerdì della IX settimana del Tempo Ordinario (Anno dispari)

> Vai direttamente alle OMELIE 

Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde
DO095 ;
La liturgia suggerisce molti confronti tra i due testi che leggiamo oggi. Nella prima lettura assistiamo alla prodigiosa guarigione di un padre cieco; nel Vangelo Gesù fa capire ai Giudei che essi sono ciechi, poiché si fermano alla visione della sua umanità e la profondità della sua dottrina non li muove a vedere oltre. Egli fa notare che il figlio di Davide è chiamato Signore: "Come mai gli scribi dicono che il Messia è figlio di Davide? Davide stesso infatti ha detto, mosso dallo Spirito Santo: "Disse il Signore al mio Signore: Siedi alla mia destra...". Davide stesso lo chiama Signore: come dunque può essere suo figlio?". Bisogna essere educati dallo Spirito Santo, illuminati da lui per penetrare nel mistero di Gesù.
Nell'Antico Testamento Dio si è rivelato in modo misterioso ad Abramo, a Mosè... Ma nel Nuovo Testamento si rivela in una persona, nel Figlio incarnato. A Mosè ha rivelato di essere ricco di misericordia e di perdono, nel Figlio si rivela come amore. Un altro parallelo. La vista vera ce la dà il "pesce", che nella tradizione cristiana è simbolo di Cristo. Anche il fiele entra nella vita di Cristo: "Gli diedero da bere vino mescolato con fiele" (Mt 27,34) e può rappresentare tutta l'amarezza che egli assaporò nella passione perché i nostri occhi si aprissero alla bellezza della vita nuova.
Ringraziamo il Signore che ogni giorno nella sua parola ci fa trovare aiuti e sollecitazioni ad aprirci alla sua luce, al suo amore perché abbiamo la forza di accettare tutto dalla sua mano, anche le prove che appartengono al suo disegno su di noi e perciò devono essere sostenute con fede e fiducioso abbandono.

Ricevi la Liturgia via mail >
Ascolta il Vangelo >

Antifona d'ingresso
Volgiti a me, Signore, e abbi misericordia,
perchè sono triste e angosciato;
vedi la mia miseria e la mia pena
e perdona tutti i miei peccati.


Colletta
O Dio, che nella tua provvidenza
tutto disponi secondo il tuo disegno di salvezza,
allontana da noi ogni male
e dona ciò che giova al nostro vero bene.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

>

Prima lettura

Tb 11,5-17
Dio mi ha colpito, ma ora io contemplo mio figlio.

Dal libro di Tobìa

In quei giorni, Anna sedeva scrutando la strada per la quale era partito il figlio. Quando si accorse che stava arrivando, disse al padre di lui: «Ecco, sta tornando tuo figlio con l’uomo che l’accompagnava».
Raffaele disse a Tobìa, prima che si avvicinasse al padre: «Io so che i suoi occhi si apriranno. Spalma il fiele del pesce sui suoi occhi; il farmaco intaccherà e asporterà come scaglie le macchie bianche dai suoi occhi. Così tuo padre riavrà la vista e vedrà la luce». Anna corse avanti e si gettò al collo di suo figlio dicendogli: «Ti rivedo, o figlio. Ora posso morire!». E si mise a piangere.
Tobi si alzò e, incespicando, uscì dalla porta del cortile. Tobìa gli andò incontro, tenendo in mano il fiele del pesce. Soffiò sui suoi occhi e lo trasse vicino, dicendo: «Coraggio, padre!». Gli applicò il farmaco e lo lasciò agire, poi distaccò con le mani le scaglie bianche dai margini degli occhi.
Tobi gli si buttò al collo e pianse, dicendo: «Ti vedo, figlio, luce dei miei occhi!». E aggiunse: «Benedetto Dio! Benedetto il suo grande nome! Benedetti tutti i suoi angeli santi! Sia il suo santo nome su di noi e siano benedetti i suoi angeli per tutti i secoli. Perché egli mi ha colpito, ma ora io contemplo mio figlio Tobìa».
Tobia entrò in casa lieto, benedicendo Dio con tutta la voce che aveva. Poi Tobìa informò suo padre del viaggio che aveva compiuto felicemente, del denaro che aveva riportato, di Sara, figlia di Raguèle, che aveva preso in moglie e che stava venendo e si trovava ormai vicina alla porta di Nìnive.
Allora Tobi uscì verso la porta di Nìnive incontro alla sposa di lui, lieto e benedicendo Dio. La gente di Nìnive, vedendolo passare e camminare con tutto il vigore di un tempo, senza che alcuno lo conducesse per mano, fu presa da meraviglia. Tobi proclamava davanti a loro che Dio aveva avuto pietà di lui e che gli aveva aperto gli occhi.
Tobi si avvicinò poi a Sara, la sposa di suo figlio Tobìa, e la benedisse dicendole: «Sii la benvenuta, figlia! Benedetto sia il tuo Dio, che ti ha condotto da noi, figlia! Benedetto sia tuo padre, benedetto mio figlio Tobìa e benedetta tu, o figlia! Entra nella casa, che è tua, sana e salva, nella benedizione e nella gioia; entra, o figlia!».

Parola di Dio

>

Salmo responsoriale

Sal 145

Loda il Signore, anima mia.

Loda il Signore, anima mia:
loderò il Signore finché ho vita,
canterò inni al mio Dio finché esisto.

Il Signore rimane fedele per sempre
rende giustizia agli oppressi,
dà il pane agli affamati.
Il Signore libera i prigionieri.

Il Signore ridona la vista ai ciechi,
il Signore rialza chi è caduto,
il Signore ama i giusti,
il Signore protegge i forestieri.

Egli sostiene l’orfano e la vedova,
ma sconvolge le vie dei malvagi.
Il Signore regna per sempre,
il tuo Dio, o Sion, di generazione in generazione.

Canto al Vangelo (Gv 14,23)
Alleluia, alleluia.
Se uno mi ama, osserverà la mia parola, dice il Signore,
e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui.
Alleluia.

>

Vangelo

Mc 12,35-37
Come mai dicono che il Cristo è figlio di Davide?


+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, insegnando nel tempio, Gesù diceva: «Come mai gli scribi dicono che il Cristo è figlio di Davide? Disse infatti Davide stesso, mosso dallo Spirito Santo:
“Disse il Signore al mio Signore:
Siedi alla mia destra,
finché io ponga i tuoi nemici
sotto i tuoi piedi”.
Davide stesso lo chiama Signore: da dove risulta che è suo figlio?».
E la folla numerosa lo ascoltava volentieri.

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Rivolgiamo al Dio della verità la nostra invocazione, perché tra le vicende umane sappiamo sempre riconoscere la sua presenza. Diciamo insieme:
Ascoltaci, o Signore.

Per la Chiesa, sacramento di salvezza per tutti gli uomini, perché non chiuda mai le porte al dialogo e alla misericordia. Preghiamo:
Per i responsabili della vita pubblica, perché affrontando i problemi, conducano gli uomini alla pace, al benessere e alla maturità civile. Preghiamo:
Per coloro che soffrono, perché l'esperienza che stanno vivendo li porti ad una maggiore conoscenza del Signore della vita. Preghiamo:
Per tutti coloro che non sanno dare un senso alla vita, perché guidati dallo Spirito incontrino il Cristo, significato ultimo di ogni cosa. Preghiamo:
Per la nostra comunità, perché i momenti di incontro e di comunione rafforzino la nostra fede nel Signore della storia. Preghiamo:
Per chi cerca di comprendere la sacra Scrittura.
Per il dialogo ecumenico con il popolo ebreo.

Signore Gesù, tu sei per noi un mistero e una certezza. Fà che non ci stanchiamo mai di entrare nella profondità della tua vita per essere sempre attratti da te. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.

Preghiera sulle offerte
Fiduciosi nella tua misericordia, Signore,
ci accostiamo con doni al tuo santo altare,
perché il mistero che ci unisce al tuo Figlio
sia per noi principio di vita nuova.
Per Cristo nostro Signore.


Antifona di comunione
Innalzo a te il mio grido e tu mi rispondi, o Dio;
tendi a me il tuo orecchio, ascolta le mie parole. (Sal 17,6)

Oppure:
Dice il Signore: “In verità vi dico:
tutto quello che domandate nella preghiera,
abbiate fede di averlo ottenuto e vi sarà accordato”. (Mc 11,23.24)


Preghiera dopo la comunione
O Padre, che ci hai nutriti
con il corpo e il sangue del tuo Figlio,
guidaci con il tuo Spirito,
perché non solo con le parole, ma con le opere e la vita
possiamo renderti testimonianza
e così entrare nel regno dei cieli.
Per Cristo nostro Signore.


O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 09-06-2017)
Commento su Mc 12, 35-37
Insegnando nel tempio, Gesù diceva: «Come mai gli scribi dicono che il Cristo è figlio di Davide? Disse infatti Davide stesso, mosso dallo Spirito Santo: Disse il Signore al mio Signore: Siedi alla mia destra, finché io ponga i tuoi nemici sotto i tuoi piedi. Davide stesso lo chiama Signore: da dove ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 09-06-2017)
Disse il Signore al mio Signore
Man mano che la storia della salvezza cammina verso il compimento della promessa fatta da Dio ad Abramo, sempre Parola si aggiunge a Parola, profezia a profezia e oracolo ad oracolo. L'errore è uno solo: leggere ogni parola, ogni profezia, ogni oracolo a se stante. Invece la verità della promessa ad ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 05-06-2015)

Gesù insegna nel tempio dimostrando molte cose. Anzitutto di leggere, studiare, meditare e conoscere profondamente la Scrittura. E non per ispirazione divina ma con la frequentazione quotidiana nella preghiera. A partire dalla Bibbia argomenta con convinzione: tutti aspettano come Messia il re David ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 05-06-2015)
Disse il Signore al mio Signore
La nostra fede non si fonda su una parola della Scrittura, su un solo Libro di essa, su una sola profezia. Si fonda invece su tutta la Scrittura, tutti i suoi libri, tutte le sue profezie, ogni sua parola. Essa è formata da una miriade di verità, alcune delle quali solo in apparenza sono in contrapp ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 05-06-2015)
Commento su Sal 145
"Il Signore libera i prigionieri. Il Signore ridona la vista ai ciechi, Il Signore rialza chi è caduto, Il Signore ama i giusti, Il Signore protegge i forestieri". Salmo 145 Come vivere questa Parola? Nel salmo responsoriale di quest'oggi è molto confortante ciò che la PAROLA SACRA ci comunic ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 08-06-2012)
Commento su Marco Marco 12,35-37
La folla ascolta volentieri Gesù perché parla della Parola di Dio. Non si addentra nelle questioni teologiche raffinate e incomprensibili. Lo ascolta volentieri perché la conosce e la interpreta con intelligenza, questa Parola. Non pone la Parola a servizio delle sue opinioni ma la accoglie con ones ...
(continua)