LA CHIESA

      


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(es. Mt 28,1-20):
Per parola:







  IV DOMENICA DI QUARESIMA - LAETARE (ANNO B)

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Grado della Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: Viola o Rosaceo
BQ040 ;

Tutto il Nuovo Testamento si interessa alla dottrina centrale della redenzione. Il ritorno di ogni uomo e di ogni cosa alla santità, presso il Padre, si compie attraverso la vita, la morte e la risurrezione di Cristo.
Il Vangelo di Giovanni pone l’accento in particolare sull’incarnazione. Gesù è stato mandato dal Padre. È venuto in un mondo decaduto e ha portato luce e vita nuova. Attraverso la sua passione e la sua risurrezione, egli restituisce ogni cosa al Padre e rivela la piena realtà della sua identità di Verbo fatto carne. Per mezzo di lui tutto è riportato alla luce.
Tutta la nostra vita nella Chiesa è il compimento della nostra risposta a Cristo. L’insegnamento del Nuovo Testamento - e ne vediamo un esempio nella lettura di oggi - è assai preciso. La redenzione è stata realizzata tramite Gesù Cristo, ma per noi deve essere ancora realizzata. Noi possiamo infatti rifiutare la luce e scegliere le tenebre.
Nel battesimo Cristo ci avvolge: noi siamo, per così dire, “incorporati” in lui ed entriamo così in unione con tutti i battezzati nel Corpo di Cristo. Eppure la nostra risposta di uomini, resa possibile dalla grazia di Dio, necessita del nostro consenso personale. Quando c’è anche tale accordo, ciò che facciamo è fatto in Cristo e ne porta chiaramente il segno. Diventiamo allora suoi testimoni nel mondo.

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Antifona d'ingresso
Rallegrati, Gerusalemme,
e voi tutti che l’amate radunatevi.
Sfavillate di gioia con essa,
voi che eravate nel lutto. Così gioirete
e vi sazierete al seno delle sue consolazioni.
(Cf. Is 66,10-11)

Non si dice il Gloria.


Colletta
O Padre, che per mezzo del tuo Figlio
operi mirabilmente la redenzione del genere umano,
concedi al popolo cristiano di affrettarsi
con fede viva e generoso impegno
verso la Pasqua ormai vicina.
Per il nostro Signore Gesù Cristo,
tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te,
nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

Oppure (Anno B):
O Dio, ricco di misericordia,
che nel tuo Figlio, innalzato sulla croce,
ci guarisci dalle ferite del male,
donaci la luce della tua grazia,
perché, rinnovati nello spirito,
possiamo corrispondere al tuo amore di Padre.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

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Prima lettura

2Cr 36,14-16.19-23
Con l’esilio e la liberazione del popolo si manifesta l’ira e la misericordia del Signore.

Dal secondo libro delle Cronache

In quei giorni, tutti i capi di Giuda, i sacerdoti e il popolo moltiplicarono le loro infedeltà, imitando in tutto gli abomini degli altri popoli, e contaminarono il tempio, che il Signore si era consacrato a Gerusalemme.
Il Signore, Dio dei loro padri, mandò premurosamente e incessantemente i suoi messaggeri ad ammonirli, perché aveva compassione del suo popolo e della sua dimora. Ma essi si beffarono dei messaggeri di Dio, disprezzarono le sue parole e schernirono i suoi profeti al punto che l’ira del Signore contro il suo popolo raggiunse il culmine, senza più rimedio. Quindi [i suoi nemici] incendiarono il tempio del Signore, demolirono le mura di Gerusalemme e diedero alle fiamme tutti i suoi palazzi e distrussero tutti i suoi oggetti preziosi.
Il re [dei Caldèi] deportò a Babilonia gli scampati alla spada, che divennero schiavi suoi e dei suoi figli fino all’avvento del regno persiano, attuandosi così la parola del Signore per bocca di Geremìa: «Finché la terra non abbia scontato i suoi sabati, essa riposerà per tutto il tempo della desolazione fino al compiersi di settanta anni».
Nell’anno primo di Ciro, re di Persia, perché si adempisse la parola del Signore pronunciata per bocca di Geremìa, il Signore suscitò lo spirito di Ciro, re di Persia, che fece proclamare per tutto il suo regno, anche per iscritto: «Così dice Ciro, re di Persia: “Il Signore, Dio del cielo, mi ha concesso tutti i regni della terra. Egli mi ha incaricato di costruirgli un tempio a Gerusalemme, che è in Giuda. Chiunque di voi appartiene al suo popolo, il Signore, suo Dio, sia con lui e salga!”».

Parola di Dio

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Salmo responsoriale

Sal 136

Il ricordo di te, Signore, è la nostra gioia.

Lungo i fiumi di Babilonia,
là sedevamo e piangevamo
ricordandoci di Sion.
Ai salici di quella terra
appendemmo le nostre cetre.

Perché là ci chiedevano parole di canto
coloro che ci avevano deportato,
allegre canzoni, i nostri oppressori:
«Cantateci canti di Sion!».

Come cantare i canti del Signore
in terra straniera?
Se mi dimentico di te, Gerusalemme,
si dimentichi di me la mia destra.

Mi si attacchi la lingua al palato
se lascio cadere il tuo ricordo,
se non innalzo Gerusalemme
al di sopra di ogni mia gioia.

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Seconda lettura

Ef 2,4-10
Morti per le colpe, siamo stati salvati per grazia.

Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni

Fratelli, Dio, ricco di misericordia, per il grande amore con il quale ci ha amato, da morti che eravamo per le colpe, ci ha fatto rivivere con Cristo: per grazia siete salvati.
Con lui ci ha anche risuscitato e ci ha fatto sedere nei cieli, in Cristo Gesù, per mostrare nei secoli futuri la straordinaria ricchezza della sua grazia mediante la sua bontà verso di noi in Cristo Gesù.
Per grazia infatti siete salvati mediante la fede; e ciò non viene da voi, ma è dono di Dio; né viene dalle opere, perché nessuno possa vantarsene. Siamo infatti opera sua, creati in Cristo Gesù per le opere buone, che Dio ha preparato perché in esse camminassimo.

Parola di Dio

Canto al Vangelo (Gv 3,16)
Lode e onore a te, Signore Gesù!
Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito;
chiunque crede in lui ha la vita eterna.
Lode e onore a te, Signore Gesù!

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Vangelo

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Gv 3,14-21
Dio ha mandato il Figlio perché il mondo si salvi per mezzo di lui.


+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo:
«Come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna.
Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio.
E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno amato più le tenebre che la luce, perché le loro opere erano malvagie. Chiunque infatti fa il male, odia la luce, e non viene alla luce perché le sue opere non vengano riprovate. Invece chi fa la verità viene verso la luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
(Dall'Orazionale CEI 2020)
Fratelli e sorelle, supplichiamo Dio, Padre misericordioso, che in Cristo apre a tutti gli uomini le porte della speranza e della vita.
Preghiamo insieme e diciamo: Mostraci, Signore, la tua misericordia.

1. La Chiesa, fortificata dallo Spirito e unita alla morte e risurrezione di Cristo, offra a ogni uomo la speranza che l’amore è più forte della morte. Preghiamo.
2. I popoli e i loro governanti, liberi da logiche di menzogna e illuminati dalla grazia di Cristo, difendano e promuovano in ogni circostanza la dignità della persona umana. Preghiamo.
3. Le persone in ricerca del senso del vivere scoprano in Cristo, vincitore della morte, la ragione ultima e sicura dell’autentica speranza. Preghiamo.
4. I malati nel corpo e nello spirito sperimentino l’amorevole presenza di Dio e trovino conforto nell’umile servizio dei fratelli. Preghiamo.
5. Noi qui presenti, immersi nel mistero della Pasqua dal giorno del Battesimo, possiamo testimoniare al mondo la potenza dell’amore che salva. Preghiamo.

O Padre, che vegli sempre sull’opera delle tue mani e riporti la vita dove regna la morte, ascolta la voce del tuo popolo in preghiera e fa’ che, morendo e risorgendo con Cristo, possa innalzarti il canto della creazione nuova. Per Cristo nostro Signore.

Preghiera sulle offerte
Ti presentiamo con gioia, o Signore,
i doni della redenzione eterna:
concedi a noi di venerarli con fede
e di offrirli degnamente
per la salvezza del mondo.
Per Cristo nostro Signore.


PREFAZIO DI QUARESIMA I
Il significato spirituale della Quaresima

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo,
Dio onnipotente ed eterno.
Ogni anno tu doni ai tuoi fedeli
di prepararsi con gioia, purificati nello spirito,
alla celebrazione della Pasqua,
perché, assidui nella preghiera e nella carità operosa,
attingano ai misteri della redenzione
la pienezza della vita nuova
in Cristo tuo Figlio, nostro salvatore.
E noi, uniti agli Angeli e agli Arcangeli,
ai Troni e alle Dominazioni
e alla moltitudine dei cori celesti,
cantiamo con voce incessante
l’inno della tua gloria: Santo, ...

Oppure:

PREFAZIO DI QUARESIMA II
La penitenza dello spirito

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo,
Dio onnipotente ed eterno.
Tu hai stabilito per i tuoi figli
un tempo di rinnovamento spirituale
perché si convertano a te con tutto il cuore
e, liberi dai fermenti del peccato,
vivano le vicende di questo mondo
sempre rivolti ai beni eterni.
Per questo dono della tua benevolenza,
uniti agli angeli e ai santi,
con voce unanime
cantiamo l’inno della tua lode: Santo, ...


Antifona alla comunione
La luce è venuta nel mondo.
Chi fa la verità viene alla luce. (Cf. Gv 3,19.21)

Oppure:
Gerusalemme è costruita come città salda e compatta.
È là che salgono le tribù, le tribù del Signore,
secondo la legge d’Israele,
per lodare il nome del Signore.


Preghiera dopo la comunione
O Dio, che illumini ogni uomo
che viene in questo mondo,
fa’ risplendere su di noi la luce della tua grazia,
perché i nostri pensieri
siano conformi alla tua sapienza
e possiamo amarti con cuore sincero.
Per Cristo nostro Signore.

Orazione sul popolo
Custodisci, o Signore,
coloro che ti supplicano,
sorreggi chi è fragile,
vivifica sempre con la tua luce
quanti camminano nelle tenebre del mondo
e concedi loro, liberati da ogni male,
di giungere ai beni eterni.
Per Cristo nostro Signore.



O M E L I E
a cura di
Qumran2.net


    padre Antonio Rungi       (Omelia del 10-03-2024)
Dalla Croce di Cristo la salvezza del mondo
Siamo arrivati alla quarta tappa di questo cammino quaresimale che ci porterà alla Pasqua 2024, esattamente tra tre domeniche. L' ultimo giorno del mese di marzo sarà Pasqua, quest'anno. Il Vangelo che ci viene proposto alla nostra meditazione in questa quarta domenica di Quaresima è introdotto da un importante espressione di dialogo tra Gesù e Nicodemo: ...
(continua)

 
    Diocesi di Vicenza       (Omelia del 10-03-2024)
La Parola - Commento al Vangelo di Giovanni(Gv 3,14-21)
...
(continua)

 
    don Lucio D'Abbraccio       (Omelia del 10-03-2024)
L'infinita misericordia di Dio!
Questa quarta domenica di Quaresima, tradizionalmente chiamata «domenica Laetare», ossia della «Letizia», è permeata da una gioia che in qualche misura attenua il clima penitenziale di questo tempo forte dell'anno liturgico: «Rallegrati Gerusalemme - si legge nell'antifona d'ingresso - Sfavillate di gioia con essa, voi che eravate nel lutto». A quest'invito ...
(continua)

 
    padre Ermes Ronchi       (Omelia del 10-03-2024)
La maschera dell' angelo
Dio ha tanto amato, e noi con lui ci impegniamo non per salvare il mondo, l'ha già salvato lui, ma semplicemente per amarlo; ci impegniamo non per convertire le persone, ma per amarle. Se non per sempre, almeno per oggi; se non tanto, almeno un po'. E fare così, perché così fa Dio. Si è appena spenta la scena irruente di Gesù che scaccia i mercanti dal te ...
(continua)

 
    don Alberto Brignoli       (Omelia del 10-03-2024)
Ci ama davvero tanto, questo Dio!
Ci stiamo avvicinando alla Pasqua (ce lo ricorda anche il colore rosaceo delle vesti liturgiche di questa domenica), e la Liturgia della Parola inizia a parlarci in maniera più decisa del grande mistero della nostra salvezza. Dio si fa presente nella storia dell'umanità principalmente per questo: per salvarci. E il Dio di Gesù Cristo, rispetto al Dio dell'An ...
(continua)

 
    don Domenico Bruno       (Omelia del 10-03-2024)
M' illumino d'immenso
Visita www.annunciatedaitetti.it La nostra missione continua con altri formati anche su: Instagram Facebook Telegram dove troverai anteprime e contenuti esclusivi. Abbiamo anche una WebTv Ascolta tutti i nostri podcast e gli altri progetti: clicca qui  Per ascoltare il commento qui sotto, clicca play! SE QUESTO SERVIZIO AL VANGELO CREDI SIA U ...
(continua)

 
    padre Maurizio De Sanctis       (Omelia del 10-03-2024)
Gesù il dono più grande...
...
(continua)

 
    Omelie.org - autori vari       (Omelia del 10-03-2024)

COMMENTO ALLE LETTURE Commento a cura di Giuseppe Di Stefano AMARE A BRACCIA APERTE «Dio, infatti, ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito perché chiunque creda in lui abbia la vita eterna». (Gv 3,16) I bambini misurano l'amore a bracciate più che a parole. Per dire "tanto", allargano le braccia più che possono, perché l'amore è vero s ...
(continua)

 
    Omelie.org (bambini)       (Omelia del 10-03-2024)

Non è la prima volta che sentiamo nominare Nicodemo... Questo personaggio è un fariseo molto importante, un uomo che vuole comprendere fino in fondo le cose, è un capo di questa setta politico-religiosa, ha una certa fama e cultura, è attirato dalla persona e dal messaggio del nostro Maestro ma non riesce a capire bene chi sia Gesù e quale sia la sua missio ...
(continua)

 
    padre Gian Franco Scarpitta       (Omelia del 10-03-2024)
Cercare la Parola come Nicodemo
Domenica del Gaudete che, come dice qualche commentatore, sembra tuttavia incentrarsi sui moniti e suoi rimproveri verso le infedeltà al Signore. Nei testi si esorta alla conversione e al ravvedimento, ma nell'ascolto attento della Parola si può anche avere un barlume di speranza e una promessa di salvezza. Tutto sta a mettersi in ascolto della Parola di Dio ...
(continua)

 
    don Fabio Rosini       (Omelia del 10-03-2024)
Commento al Vangelo del 10 marzo
...
(continua)

 
    Missionari della Via       (Omelia del 10-03-2024)
Venire alla luce
...
(continua)

 
    Missionari della Via       (Omelia del 10-03-2024)
Commento su Giovanni 3,14-21
Del Vangelo di questa domenica della gioia vogliamo cogliere tre piccoli spunti. 1. Gesù parlando a Nicodemo rivela l'infinito amore che Dio ha per noi. Dio ha tanto amato il mondo da dare me stesso a voi, Egli stesso ci rivela! «Nell'antica legge l'uomo poteva dubitare se Dio l'amasse con tenero amore; ma dopo che l'abbiamo veduto morire su d'una croce, co ...
(continua)

 
    padre Paul Devreux       (Omelia del 10-03-2024)

In quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo: «Come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell'uomo, Sta parlando di Gesù innalzato sulla croce, ma anche innalzato davanti a Dio, perché immagine dell'uomo così come Dio lo sogna: L'uomo che ha scelto di amare a tutti i costi. L'opposto dell'uomo egoista, ripiegato su sè stess ...
(continua)

 
    don Michele Cerutti       (Omelia del 10-03-2024)
La notte volgerà ad aurora
Nella notte Nicodemo si avvicina a Gesù e sceglie le ore notturne per interrogarlo perché è fariseo e ha paura di essere visto mentre interpella il discutibile rabbi. Egli rappresenta tutti i cercatori di Dio. Quell'incontro lo porterà a iniziare un cammino infatti la sua figura la ritroveremo mentre timidamente cercherà di difendere il Maestro dagli attacc ...
(continua)

 
    don Roberto Rossi       (Omelia del 10-03-2024)
Dio ce la mette tutta
...
(continua)

 
    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 10-03-2024)
Commento su Gv 3, 14-21
Come vivere questa Parola? Perché Gesù paragona il proprio "innalzamento", che allude contemporaneamente alla crocifissione e alla risurrezione, a quello del serpente di bronzo? Nel libro dei Numeri (21, 4-9) si narra che Dio all'ennesima manifestazione di sfiducia del popolo nei suoi confronti comanda a Mosè di costruire un serpente di bronzo e innalzarlo ...
(continua)

 
    don Roberto Seregni       (Omelia del 10-03-2024)
Dio ha tanto amato il mondo
Leggo e rileggo piú volte questa bellissima pagina di Giovanni incastonata nel dialogo con Nicodemo. In poche righe, l'evangelista ci offre uno spiraglio fresco e affascinante della vita cristiana che ci alimenta in questo ultimo e dicisivo tratto del cammino quaresimale. Prima di tutto: "Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito". É un' affer ...
(continua)

 
    diac. Vito Calella       (Omelia del 10-03-2024)
«Dove abbondò il peccato, sovrabbondò la grazia» (Rm 5,20b)
«Fratelli, Dio, ricco di misericordia, per il grande amore con il quale ci ha amato, da morti che eravamo per le colpe, ci ha fatto rivivere con Cristo: per grazia siete salvati» (Ef 2,4-5). L'annuncio dell'autore della lettera aggli Efesini amplifica quanto la parola di Dio aveva già annunciato attraverso l'apostolo Paolo, nella lettera ai Romani: «dove ab ...
(continua)

 
    don Marco Scandelli       (Omelia del 10-03-2024)
#2minutiDiVangelo Giovanni 3,14-21 - Più che del peccato bisogna aver paura della lontananza da Dio
2minutiDiVangelo Gv 3,14-21 Più che del peccato bisogna aver paura della lontananza da Dio Commento al Vangelo - Omelia a cura di don Marco Scandelli Oggi leggiamo insieme i versetti 14-21 del III capitolo di San Giovanni, nei quali sono contenute alcune parole di Gesù rivolte a Nicodemo, membro del Sinedrio, ma segretamente discepolo del Signore ...
(continua)

 
    don Roberto Fiscer       (Omelia del 10-03-2024)
#StradeDorate - Commento su Giovanni 3,14-21
...
(continua)

 
    don Gianfranco Calabrese       (Omelia del 10-03-2024)
Video commento su Giovanni 3,14-21
...
(continua)

 
    don Alfonso Giorgio Liguori       (Omelia del 10-03-2024)
Chi crede in Lui non è condannato
La gioia del Vangelo ...
(continua)

 
    don Nicola Salsa       (Omelia del 10-03-2024)
Credere in Cristo è accoglierlo (Gv 3,14-21)
...
(continua)

 
    Paolo Curtaz       (Omelia del 10-03-2024)
Ha talmente amato
Come è difficile cambiare la nostra idea di Dio. Anche se apparentemente devota, anche se pensiamo sia quella giusta, anche se ci hanno sempre insegnato così. Conversione è la parola che ci accompagna in questi giorni di quaresima. Un deserto da far fiorire, deserto in cui viviamo da sempre, che possiamo subire o attraversare, farlo diventare luogo di disp ...
(continua)

 
    Giancarlo Airaghi       (Omelia del 10-03-2024)
Via Amoris - Tappa 4 Vedere
Quarta tappa di un percorso quaresimale in 7 parole, con 7 amici, per entrare nella Pasqua di Gesù. Oggi ci guiderà nella riflessione l'amico fra Renzo Cocchi, custode dell'eremo di S. Giacomo in Poggio Bustone, uno dei quattro bellissimi santuari francescani della Valle Santa Reatina... luogo in cui troviamo anche il santuario di Greccio, famoso perché lì ...
(continua)

 
    don Antonino Sgrò       (Omelia del 10-03-2024)
La fede è luce che sempre risplende
Amo Dio abbastanza? Riesce il suo amore a colmare il vuoto, lenire il dolore, alimentare la gioia? Perché a volte sembra che il suo amore non mi scalfisca e che mi senta quasi obbligato ad amarlo per il fatto che Lui è Dio, il mio Creatore e Salvatore? Se guardo solo me stesso rischio di non trovare mai una soluzione a interrogativi così decisivi, perché il ...
(continua)

 
    don Giampaolo Centofanti       (Omelia del 10-03-2024)
Commento su Giovanni 3,14-21
Che parole, che amore, meravigliosi: oggi Dio in Gesù mi dice mi ama davvero, con tutto il cuore, che dà la sua vita anzi suo Figlio, perché io non mi perda per strade di dolore, senza senso, ma possa davvero trovare la via della mia realizzazione serena, piena. Dio non viene in Gesù per condannarci ma per starci vicino e aiutarci in ogni modo, consolarci, s ...
(continua)

 
    don Claudio Luigi Fasulo       (Omelia del 10-03-2024)
Il sogno di Dio: una vita per te in letizia
...
(continua)

 
    padre Ezio Lorenzo Bono       (Omelia del 10-03-2024)
Kafkiani o cristiani?
I. Il termine "kafkiano" è un sinonimo di assurdo, paradossale, e prende il nome dallo scrittore praghese Franz Kafka (1883-1924). Questo autore, di cui ricorre quest'anno il centenario della morte, ha scritto romanzi importanti come "La metamorfosi" che racconta di un giovane che si sveglia al mattino e si ritrova trasformato (metamorfosi) in un gigantesco ...
(continua)

 
    don Alessandro Farano       (Omelia del 10-03-2024)
Domenica - IV settimana di Quaresima - Anno B - Commento al Vangelo - Gv 3,14-21
segui la WebTv o iscriviti al MONASTERO INVISIBILE su www.ilcenacolowebtv.it ...
(continua)

 
    padre Fernando Armellini       (Omelia del 10-03-2024)
Video commento su Gv 3,14-21
...
(continua)

 
    Paolo De Martino       (Omelia del 10-03-2024)
Tu vali la vita di Dio!
Giovanni, in questo brano cerca di entrare nel grande mistero di Dio. In fondo ci ricorda che è venuto per amarci, per farci vedere come potremo vivere, di che pasta siamo fatti. Siamo impastati di cielo! Questa Domenica leggiamo una parte del lungo discorso che Gesù fa a Nicodemo, un fariseo, cioè un profondo conoscitore della Bibbia, un saggio del tempo. ...
(continua)

 
    CPM-ITALIA Centri di Preparazione al Matrimonio (coppie - famiglie)       (Omelia del 14-03-2021)
Commento su 2Cr 36,14-16.19-23; Sal 136; Ef 2,4-10; Gv 3,14-21
In questa domenica campeggiano, nell'Evangelo di Giovanni, due figure: Nicodemo e Gesù. Due uomini, due culture a confronto e in dialogo, due diverse sensibilità religiose. L'incontro tra Gesù e Nicodemo, che Giovanni ci presenta nel terzo capitolo del suo Evangelo, è tutto questo. E molto di più. Gesù ha appena ricevuto il battesimo nel Giordano. Si è ...
(continua)

 
    Paolo Curtaz       (Omelia del 14-03-2021)
Video commento a Gv 3,14-21
...
(continua)

 
    Bella prof! - don Gianmario Pagano       (Omelia del 14-03-2021)
Nicodemo e lo sguardo al serpente
...
(continua)

 
    don Lucio D'Abbraccio       (Omelia del 14-03-2021)
Guardiamo la croce, nostra salvezza, e lasciamoci amare da Dio
In questa quarta domenica di Quaresima, detta domenica «laetare», la liturgia ci rimanda alla fonte della nostra gioia, all'annuncio esplicito e profondo dell'amore di Dio, Dio ci ama, Dio ci ha tanto amati: sono le espressioni che ritornano più frequenti nelle tre letture. Partiamo dalla prima lettura. È una meditazione sulla storia di Israele. L'autore ...
(continua)

 
    don Alberto Brignoli       (Omelia del 14-03-2021)
Non perdiamo la memoria
"La storia è maestra di vita", diceva Cicerone. Con questo, il grande oratore e filosofo voleva aiutarci a riflettere sul fatto che il ricordo e lo studio degli accadimenti storici può diventare fonte di ispirazione per chi vuole avere la consapevolezza dei momenti che di volta in volta ci troviamo a vivere. Se questa saggia affermazione la abbiniamo a un'al ...
(continua)

 
    don Domenico Bruno       (Omelia del 14-03-2021)
Gesù illumina la nostra vita
Gesù è una luce per chi vive nel buio. Lo sa bene Nicodèmo, che va da Gesù di notte per non essere visto da chi lo contrastava. Nella Bibbia la notte rappresenta le paure, i dubbi, le incertezze... un po' come quelle che da un anno, ormai, viviamo a causa del coronavirus. Ognuno di noi porta ansie e sofferenze nel cuore e vede tutto buio. Ma la Parola di ...
(continua)

 
    don Roberto Rossi       (Omelia del 14-03-2021)
L'amore indescrivibile di Dio per il mondo
Dio "ricco di misericordia", all'umanità immersa nelle tenebre del peccato, offre una luce infinita: Cristo innalzato sulla croce per la salvezza di tutti e di ciascuno. Nel dialogo che Gesù intesse con Nicodemo, un uomo onesto, alla ricerca delle verità, che va da Gesù di notte per presentargli le domande profonde del suo cuore, Gesù rivela a Nicodemo le co ...
(continua)

 
    don Alessandro Farano       (Omelia del 14-03-2021)
Lectio Divina - IV Domenica di Quaresima - Anno B
...
(continua)

 
    don Marco Scandelli       (Omelia del 14-03-2021)
#2minutiDiVangelo Domenica IV Quar. B - Un biglietto di sola andata per il Paradiso. Grazie!
Commento al Vangelo della Domenica IV di Quaresima Anno B - a cura di don Marco Scandelli #2minutiDiVangelo ---- Gv 3 14-21 ---- Che fosse proprio il simbolo della morte (il serpente) a stare sopra, rende di fatto ancora più vere le parole di Paolo quando dice: Gesù che non aveva peccato, Dio lo trattò da peccato. Gesù infatti, pur non avendo mai ...
(continua)

 
    Omelie.org - autori vari       (Omelia del 14-03-2021)

COMMENTO ALLE LETTURE Commento a cura di padre Alvise Bellinato Il tempo di Quaresima ci ricorda che Dio ci ama e che noi possiamo rispondere a questo amore attraverso le tre opere quaresimali: preghiera, digiuno ed elemosina. Le tre letture che abbiamo ascoltato oggi ci ripetono varie volte che Dio ci vuole molto bene: "Dio aveva compassione del suo ...
(continua)

 
    Omelie.org (bambini)       (Omelia del 14-03-2021)

Buongiorno, ragazzi, e buona domenica! Vi ricordate il Vangelo di domenica scorsa? Il brano terminava con una dichiarazione solenne nella quale Gesù afferma che Lui è il nuovo tempio. Il tempio, lo sappiamo, è il luogo per pregare, per incontrare Dio. Gesù ci dice che lui è la persona attraverso la quale possiamo incontrare davvero Dio. Oggi ci vuole most ...
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    don Giacomo Falco Brini       (Omelia del 14-03-2021)
Per bene operare, credi all'opera di Dio
Superati i 50 anni di vita, pian piano, si cominciano a cogliere delle costanti nella Bibbia. Una di queste è che l'uomo, anche mosso da sincero sentimento religioso, vorrebbe fare qualcosa per Dio, vuole dedicargli la sua opera. Invece la Parola di Dio, un po' dappertutto nelle Scritture, dice che l'uomo dovrebbe occuparsi piuttosto di conoscere e capire l' ...
(continua)

 
    don Fabio Rosini       (Omelia del 14-03-2021)
Commento al Vangelo del 14 marzo
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(continua)

 
    padre Antonio Rungi       (Omelia del 14-03-2021)
Convertirsi alla gioia e alla vita
La quarta domenica di quaresima è classificata come la domenica della letizia. E in questo giorno, ma sempre, con il sostegno della parola di Dio siamo invitati a sperimentare la vera letizia e la vera gioia di vivere per Cristo. Il brano del Vangelo di Giovanni ci introduce al mistero della sofferenza di Cristo e alla sua passione e morte in croce. Il rife ...
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    don Mario Simula       (Omelia del 14-03-2021)
La grazia della notte
Di notte è più facile nascondersi. Di notte l'amore non ha bisogno di cercare sotterfugi. Urge come una forza alla quale non è possibile resistere. Nicodemo è uomo della notte per paura e per un bisogno profondo di intimità. Va a trovare il Maestro che ogni giorno di più lo affascina quando lungo le strade parla e quando compie meraviglie a favore sopratt ...
(continua)

 
    Frati Minori Cappuccini       (Omelia del 14-03-2021)
Commento su Giovanni 3,14-21
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(continua)

 
    don Roberto Rossi       (Omelia del 14-03-2021)
Dio ha tanto amato il mondo...
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(continua)

 
    don Roberto Seregni       (Omelia del 14-03-2021)
Dio ha tanto amato il mondo
Non so voi, ma io avevo proprio bisogno di ascoltarlo ancora una volta: "Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito". L'amore del Padre prende carne nella vita del figlio Gesù, una vita appassionata per la vita, una vita che si dona senza riserve e svela la inaudita bellezza del volto del Padre. Sono molti i serpenti velenosi che mordono la nos ...
(continua)

 
    mons. Erio Castellucci diocesi di Modena-Nonantola       (Omelia del 14-03-2021)
Dio ha tanto amato il mondo
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(continua)

 
    Missionari della Via       (Omelia del 14-03-2021)
Chi fa la verità viene alla luce
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(continua)

 
    Missionari della Via       (Omelia del 14-03-2021)

Il Vangelo di questa IV domenica ci propone uno spezzone del dialogo tra Gesù e Nicodemo. Nicodemo, che veneriamo come santo, era dottore della legge, fariseo e membro del sinedrio. Cogliamo due spunti utili alla nostra vita spirituale. 1. Gesù parla della necessità che sia innalzato perché quanti credono in Lui abbiano la vita eterna. Gesù applica a sé l'i ...
(continua)

 
    padre Paul Devreux       (Omelia del 14-03-2021)
Commento su Giovanni 3,14-21
"Come Mosè innalzò il serpente nel deserto". Gesù fa riferimento ad un episodio dell'Esodo. Vi erano stati diversi morti per via di serpenti nascosti sotto la sabbia. Allora Mosè fece un serpente di bronzo che mise sopra un bastone e diceva: "Chi è morso e guarda con fede al serpente di bronzo, vivrà". Oggi potremmo fare un virus di bronzo. "Così bisogna ...
(continua)

 
    Michele Antonio Corona       (Omelia del 14-03-2021)
La luce di Gesù attraverso il linguaggio dell'amore
Nelle tre domeniche di Quaresima il vangelo ci ha indicato luoghi precisi: il deserto, il monte, il tempio. In essi Gesù ha compiuto passi importanti della sua missione, della catechesi ai discepoli, della manifestazione della sua relazione intima e profonda col Padre. Senza questo, tutto sarebbe stato solo un mero esercizio di pietà. Quindi alla base di tut ...
(continua)

 
    don Gaetano Luca (Amore)       (Omelia del 14-03-2021)

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(continua)

 
    padre Ermes Ronchi       (Omelia del 14-03-2021)
L'essenziale è il grande amore di Dio per il mondo
Si è appena conclusa la scena irruente, fragorosa di Gesù che scaccia i mercanti dal tempio. A Gerusalemme, capi e gente comune tutti parlano della novità di quel giovane rabbi. Ora, da quella scena clamorosa e sovversiva si passa a un vangelo intimo e raccolto. Nicodemo ha grande stima di Gesù e vuole capire di più, ma non osa compromettersi e si reca da lu ...
(continua)

 
    Monaci Benedettini Silvestrini       (Omelia del 14-03-2021)
Volgiamo lo sguardo a Colui che abbiamo trafitto
È inevitabile: la lontananza da Dio, l'infedeltà personale o di un intero popolo, oggi forse potremmo dire l'infedeltà del cristiano o della Chiesa, conduce all'esilio, alla schiavitù. Con il peccato cadono le mura di Gerusalemme, cedono in noi le difese dai nemici e dal male, ne segue l'invasione, la distruzione di tutto ciò che è prezioso in noi, la perdit ...
(continua)

 
    fr. Massimo Rossi       (Omelia del 14-03-2021)
Commento su Giovanni 3,14-21
In occasione della beatificazione del mio confratello, p. Giuseppe Girotti, vissuto in questo convento, e morto martire nel campo di concentramento di Dachau, il giorno di Pasqua del '45 è stato realizzato un breve film dal titolo IL TRIANGOLO ROSSO; lo potete vedere diteggiando su Google "Girotti triangolo rosso"; dura 39 minuti, non avrete il tempo di anno ...
(continua)

 
    Agenzia SIR       (Omelia del 14-03-2021)

"Come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che il Figlio dell'uomo sia innalzato, affinché chiunque crede in lui abbia vita eterna". Con questa significativa immagine, tratta dal libro dei Numeri, Giovanni riassume l'intero messaggio della salvezza. Nell'episodio del serpente di bronzo, Israele, nonostante la vittoria ottenuta contro gli abitan ...
(continua)

 
    diac. Vito Calella       (Omelia del 14-03-2021)
Dio c'è, e basta
Conversione è rinascere di nuovo dopo un periodo difficile L'ascolto della parola di Dio dal secondo libro delle Cronache ci insegna che la storia personale e quella di un popolo, anche se è stata segnata da esperienze drammatiche di sofferenza e da dure prove, può diventare un «nascere di nuovo» (Gv 3,3). Una volta compiuta una azione o terminato un evento ...
(continua)

 
    don Claudio Luigi Fasulo       (Omelia del 14-03-2021)
Abbiamo diritto a vivere una perfetta letizia
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(continua)

 
    don Roberto Fiscer       (Omelia del 14-03-2021)
#StradeDorate - Commento su Giovanni 3,14-21
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    don Alfonso Giorgio Liguori       (Omelia del 14-03-2021)
Chi crede in lui non è condannato
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(continua)

 
    mons. Roberto Brunelli       (Omelia del 14-03-2021)
Da noi non occorre essere eroi
Due interlocutori, seduti sotto un argenteo ulivo a parlare di cose profonde, alla luce della luna che filtra tra i rami: così possiamo immaginare il contesto del vangelo odierno (Giovanni 3,14-21). Uno dei due è Gesù, in dialogo con un uomo che ha chiesto di incontrarlo privatamente. L'evangelista non riferisce dove sia avvenuto l'incontro: ma è verosimile ...
(continua)

 
    Diocesi di Vicenza       (Omelia del 14-03-2021)
La Parola - Commento al Vangelo di Giovanni (Gv 3,14-21)
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    padre Gian Franco Scarpitta       (Omelia del 14-03-2021)
La croce, la fede, la vita
La volta scorsa ci si era lasciati con la considerazione di Gesù che è il nuovo tempio definitivo, che supera le modalità cultuali fino ad allora vigenti e propone se stesso come luogo in cui tutti gli uomini possono avere accesso al Padre. La prima lettura tratta dal libro delle cronache, che descrive le vicende del popolo durante e dopo l'esilio babilonese ...
(continua)

 
    don Gianfranco Calabrese       (Omelia del 14-03-2021)
Video commento su Giovanni 3,14-21
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(continua)

 
    don Nicola Salsa       (Omelia del 14-03-2021)
Chiunque crede in Gesù avrà la Vita (Gv 3,14-21)
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(continua)

 
    CPM-ITALIA Centri di Preparazione al Matrimonio (coppie - famiglie)       (Omelia del 11-03-2018)
Commento su 2Cr 36,14-16.19-23; Sal 136; Ef 2,4-10; Gv 3,14-21
Le letture di questa domenica si inseriscono nello schema di fondo dell'anno B che sottolinea che Dio ci ama e ci aiuta a capire il senso delle contraddizioni che il peccato comporta. Dio ci ama, ma ci ama a modo suo: ha permesso l'esilio del suo popolo per educarlo. Rileggendo la storia, Israele si era conformato alla mentalità dei popoli pagani, all'idol ...
(continua)

 
    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 11-03-2018)
Commento su Gv.3, 16-18
«Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna. Dio non ha mandato il Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo si salvi per mezzo di lui." Gv.3, 16-18 Come vivere questa Parola? La Parola di Dio di oggi è una dichiarazione della tenerezza del Padre. I ...
(continua)

 
    Diocesi di Vicenza       (Omelia del 11-03-2018)
La Parola - Commento al Vangelo di Giovanni (Gv 3,14-21)
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    don Fabio Rosini       (Omelia del 11-03-2018)
Audio commento al Vangelo dell'11 marzo 2018
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    Sulla strada - TV2000       (Omelia del 11-03-2018)
Commento su Giovanni 3,14-21
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    Wilma Chasseur       (Omelia del 11-03-2018)
Audio commento al Vangelo - Gv 3,14-21
Clicca qui per scaricare il commento in formato MP3.Per ascoltare il commento, clicca sul play sulla sinistra del lettore: ...
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    don Maurizio Prandi       (Omelia del 11-03-2018)
Amare? Bisogna!
Dopo il deserto, dopo il monte della Trasfigurazione, dopo il tempio, la Croce! Bisogna che il Figlio dell'uomo sia innalzato! Il figlio dell'uomo è una definizione bella, che mi piace, ed è quella preferita da Gesù per indicare se stesso e designa l'essere umano nella sua condizione di fragilità, nella sua carne, creaturalità ferita dal peccato (cfr. Sal 8, ...
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    don Giovanni Berti       (Omelia del 11-03-2018)
Punti luce
Clicca qui per la vignetta della settimana. "Una luce nella notte" era il nome dato, una ventina di anni fa, ad una esperienza di un gruppo di giovani, che nella Diocesi di Verona aveva iniziato a tenere aperte le chiese della città anche durante la notte dei weekend in orari nei quali solitamente le chiese sono chiuse e non ci sono celebrazioni. Nei fine ...
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    don Marco Pozza       (Omelia del 11-03-2018)
Il pipistrello e la luce
Nicodemo è un uomo curioso e la curiosità è condizione prima di ogni vera conoscenza. È antidoto alla nausea: «La cura per la noia è la curiosità. Non ci sono cure per la curiosità» (D. Parker). È un giudeo, Nicodemo, dunque è una persona prevenuta nei confronti di Cristo. Si salva per l'onestà intellettuale: più che sentire-parlare di Cristo, vuole incontra ...
(continua)

 
    don Claudio Doglio       (Omelia del 11-03-2018)
Video commento a Gv 3,14-21
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    don Alberto Brignoli       (Omelia del 11-03-2018)
Chi fa la verità viene alla luce
Lo diciamo spesso: il mondo si è ribaltato, e quel che è peggio, è che lo ha fatto in brevissimo tempo, a una velocità incredibile. Nel giro di pochi decenni abbiamo assistito a cambiamenti più numerosi e più rivoluzionari di quelli avvenuti in quattro o cinque secoli di storia. Senza andare a tirare in ballo discorsi a livello planetario, è sufficiente guar ...
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    Omelie.org - autori vari       (Omelia del 11-03-2018)

COMMENTO ALLE LETTURE Commento a cura di don Marco Simeone Una luce nel buio... La 4° domenica di Quaresima è una luce che inizia a brillare, perché ormai il grosso è fatto, dovremmo iniziare a vedere i primi segni di cambiamento della Quaresima... oppure no. E sì, perché tante iniziative, tanti sforzi poi non sono così costanti, si comincia bene ma ...
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    Omelie.org (bambini)       (Omelia del 11-03-2018)

«Come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell'uomo". Queste sono le prime parole di Gesù nel Vangelo di oggi. Cominciamo a riflettere partendo dalla seconda parte della frase: "così bisogna che sia innalzato il Figlio dell'uomo". "Innalzare" è una parola di cui sicuramente tutti sapete il significato: portare in ...
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    Gaetano Salvati       (Omelia del 11-03-2018)

La liturgia della parola di oggi rivela all'uomo il suo destino finale, la vita divina, e si offre quale compagna di strada dell'uomo e muro contro cui si scagliano le disperazioni e le ansie del mondo. Tali inquietudini sembravano animare anche i cuori degli israeliti in esilio a Babilonia. La prima lettura, a riguardo, propone uno sguardo essenziale della ...
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    Wilma Chasseur       (Omelia del 11-03-2018)
Per non perdere la bussola
In queste domeniche di Quaresima abbiamo lasciato il Vangelo di Marco per meditare sul Vangelo di Giovanni. E pensate che già Origene vissuto nel terzo secolo dopo Cristo, genio della chiesa orientale dove conserva ancora un ruolo prestigioso anche se discusso, diceva che il fiore delle scritture è il Vangelo e il fiore del Vangelo è Giovanni. In questo b ...
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    don Giacomo Falco Brini       (Omelia del 11-03-2018)
L'ansia di Dio per le ansie dell'uomo
Un giorno un bambino chiese a suo papà: "papà, come iniziano le guerre?". E il padre rispose: "bene, prendiamo ad es. la 1a guerra mondiale; iniziò quando la Germania invase il Belgio e poi...". La moglie lo interruppe immediatamente: "ma dai! Dì la verità al nostro bimbo: è cominciata perché qualcuno è stato assassinato...". Il marito allora, tirandosi su c ...
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    don Alessandro Farano       (Omelia del 11-03-2018)
Video commento - IV Domenica di Quaresima - Anno B
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    padre Ermes Ronchi       (Omelia del 11-03-2018)
Noi siamo cristiani perché crediamo che Dio ci ama
Dio ha tanto amato il mondo, versetto centrale del Vangelo di Giovanni, versetto dello stupore che rinasce ogni volta, per queste parole buone come il miele, tonificanti come una camminata in riva al mare, fra spruzzi d'onde e aria buona respirata a pieni polmoni; parole da riassaporare ogni giorno e alle quali aggrapparci forte in tutti i passaggi della vit ...
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    Agenzia SIR       (Omelia del 11-03-2018)

La legge di Dio è legge di amore che dona la vera libertà. Così insegnava la Messa di domenica scorsa. Ma, se l'amore di Dio non trova corrispondenza, come si comporta Dio? Il brano del secondo libro delle Cronache, in una breve sintesi storica, dà la risposta, a partire dal tradimento dell'antico popolo eletto: "Moltiplicarono le loro infedeltà...". Dio, pe ...
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    fr. Massimo Rossi       (Omelia del 11-03-2018)
Commento su Giovanni 3,14-21
Maledetto senso di colpa!! La pagina tratta dal libro delle Cronache, rilegge e interpreta in chiave religiosa la deportazione degli Israeliti a Babilonia: l'infedeltà reiterata del popolo di Dio ha attirato la rovina su Gerusalemme; il Tempio è stato contaminato dai figli di Dio, prima che dai loro nemici politici... In ultima analisi, l'esilio lontano da ...
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    Missionari della Via       (Omelia del 11-03-2018)

In questa domenica della gioia, Gesù parlando a Nicodemo ci rivela l'infinito amore che Dio ha per noi: Nell'antica legge l'uomo poteva dubitare se Dio l'amasse con tenero amore; ma dopo che l'abbiamo veduto morire su d'una croce, come possiamo dubitare? Alziamo gli occhi e guardiamo Gesù vero Figlio di Dio che pende inchiodato da quel patibolo... Quella cro ...
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    padre Antonio Rungi       (Omelia del 11-03-2018)
Cristo è la nostra gioia, sempre e assolutamente
Cristo è la nostra gioia, sempre e assolutamente. E' questo in sintesi il messaggio che ci arriva dalla parola di Dio della quarta domenica di Quaresima, chiamata "Laetare", cioè della gioia, della letizia. Dove troviamo, noi cristiani questa gioia vera, sempre ed in termini assoluti? Leggendo i testi della Sacra Scrittura di questa domenica, questa gioia l ...
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    diac. Vito Calella       (Omelia del 11-03-2018)
Operatori di verità uniti nella carità
"Chi opera la verità viene alla luce" (Gv 3,21) Nascere è un "venire alla luce". Uno dei linguaggi più comuni per celebrare la nascita di una nuova creatura è proprio questo: "venire alla luce". Abbiamo ascoltato nel Vangelo di Giovanni la seconda parte del dialogo notturno tra Gesù e Nicodemo. Gesù aveva appena parlato di una nuova nascita, un nuovo venir ...
(continua)

 
    mons. Roberto Brunelli       (Omelia del 11-03-2018)
Da noi non occorre essere eroi
Due interlocutori, seduti sotto un argenteo ulivo a parlare di cose profonde, alla luce della luna che filtra tra i rami: così possiamo immaginare il contesto del vangelo odierno (Giovanni 3,14-21). Uno dei due è Gesù, in dialogo con un uomo che ha chiesto di incontrarlo privatamente. L'evangelista non riferisce dove sia avvenuto l'incontro: ma è verosimile ...
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    dom Luigi Gioia       (Omelia del 11-03-2018)
Lo spettacolo da contemplare
Provocatoriamente l'evangelista Giovanni ci mette davanti agli occhi un serpente, ci invita a superare la repulsione naturale che proviamo nei suoi confronti e a fissarlo per essere guariti. Uno degli animali che temiamo di più, la cui sola vista ci riempie di ansia, il simbolo del male per eccellenza già nel libro della Genesi, diventa uno strumento di guar ...
(continua)

 
    don Roberto Fiscer       (Omelia del 11-03-2018)
#StradeDorate - Commento su Giovanni 3,14-21
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    Carla Sprinzeles       (Omelia del 11-03-2018)
Commento su 2Cronache 36,14-16.19-23; Gv 3,14-21
Amici, siamo a metà quaresima, all'inizio della messa c'è l'invito a rallegrarsi, esultare e gioire: il compito di ogni cristiano è rendere felici gli altri che vivono accanto a lui, perché Dio si prende cura di noi, è buono e fedele e non si stanca mai di portarci al passaggio di conversione da creature inconsistenti a suoi figli, che vivono la stessa vita ...
(continua)

 
    Paolo Curtaz       (Omelia del 11-03-2018)
Video commento a Gv 3,14-21
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(continua)

 
    padre Gian Franco Scarpitta       (Omelia del 11-03-2018)
Due tappe irrinunciabili per la vita
Victor Hugo, che definiva Dio "l'invisibile evidente", scriveva la nota frase più volte ricordata in queste note, per la quale "per vedere Dio l'occhio ha bisogno della lente delle lacrime". Nella prova, nel dolore e nella sofferenza è possibile infatti riscontrare la presenza di Dio, che non di rado nel benessere e nella prosperità è misconosciuto o irriso. ...
(continua)

 
    don Domenico Luciani       (Omelia del 11-03-2018)
Video commento su Gv 3,14-21
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(continua)

 
    don Gianfranco Calabrese       (Omelia del 11-03-2018)
Video commento su Giovanni 3,14-21
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(continua)

 
    don Claudio Luigi Fasulo       (Omelia del 11-03-2018)
Audio commento al Vangelo - Gv 3,14-21
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(continua)

 
    Monastero Domenicano Matris Domini       (Omelia del 15-03-2015)
Commento su Ef 2,4-10
Collocazione del brano Nel primo capitolo della lettera, Paolo nell'inno Cristologico ha ricordato la chiamata di tutti gli uomini alla salvezza e alla ricapitolazione di tutte le cose in Cristo. Ora nel capitolo secondo egli scende nei particolari e ricorda la miserevole situazione di quanti erano schiavi del peccato e della morte. Tra questi vi erano gli ...
(continua)