LA CHIESA

      


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LITURGIA

> 1 Ottobre 2023 <

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Per citazione
(es. Mt 28,1-20):
Per parola:







  XXVI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A)

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Grado della Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: Verde
AO260 ;

C’è una frase conclusiva, comune alle due parabole della XXVI e XXVII domenica, che svela il segreto intendimento del discorso complessivo di Gesù: “Perciò vi dico: vi sarà tolto il regno di Dio e sarà dato a un popolo che lo farà fruttificare” (Mt 21,41).
La domanda posta da Gesù è la seguente: “Chi è allora il vero destinatario della promessa, il vero credente?”. Anche la parabola dei due figli deve essere letta in questa prospettiva.
Molte volte, infatti, può verificarsi una forma di sintonia solo apparente, perché ultimamente interessata, tra la nostra volontà e quella del Padre. Siamo capaci di dirgli dei “sì” speciosi e superficiali, non maturati al sole di quella vera obbedienza interiore, che può solamente essere il frutto di una profonda conversione a Dio. Una forma di obbedienza disobbediente perché non tocca le radici del nostro cuore e non cambia la nostra esistenza.
In questa ipotesi è vero che, pur immersi in una vita ancora disordinata, coloro che hanno deciso di seguire Cristo, senza reticenze e senza cercare in ultima analisi il loro interesse, si riscatteranno e avranno la precedenza nel regno dei cieli.
La parabola ci fa capire quanto sia anche per noi reale il pericolo di partecipare, con apparente docilità, durante tutta la nostra vita, alle celebrazioni liturgiche e alle attività della Chiesa, senza mai diventare veri cristiani.

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Antifona d'ingresso
Signore, quanto hai fatto ricadere su di noi,
l'hai fatto con retto giudizio, poiché noi abbiamo peccato,
non abbiamo obbedito ai tuoi comandamenti.
Ma ora, salvaci con i tuoi prodigi; da' gloria al tuo nome,
Signore, fa' con noi secondo la tua clemenza,
secondo la tua grande misericordia. (Dn 3,31.29.43.42)


Colletta
O Dio, che riveli la tua onnipotenza
soprattutto con la misericordia e il perdono,
continua a effondere su di noi la tua grazia,
perché, affrettandoci verso i beni da te promessi,
diventiamo partecipi della felicità eterna.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

Oppure (Anno A):
O Padre, che prometti vita e salvezza
a ogni uomo che desiste dall'ingiustizia,
donaci gli stessi sentimenti di Cristo,
perché possiamo donare la nostra vita
e camminare con i fratelli verso il tuo regno.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

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Prima lettura

Ez 18,25-28
Se il malvagio si converte dalla sua malvagità, egli fa vivere se stesso.

Dal libro del profeta Ezechièle

Così dice il Signore:
«Voi dite: “Non è retto il modo di agire del Signore”. Ascolta dunque, casa d’Israele: Non è retta la mia condotta o piuttosto non è retta la vostra?
Se il giusto si allontana dalla giustizia e commette il male e a causa di questo muore, egli muore appunto per il male che ha commesso.
E se il malvagio si converte dalla sua malvagità che ha commesso e compie ciò che è retto e giusto, egli fa vivere se stesso. Ha riflettuto, si è allontanato da tutte le colpe commesse: egli certo vivrà e non morirà».

Parola di Dio

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Salmo responsoriale

Sal 24

Ricòrdati, Signore, della tua misericordia.

Fammi conoscere, Signore, le tue vie,
insegnami i tuoi sentieri.
Guidami nella tua fedeltà e istruiscimi,
perché sei tu il Dio della mia salvezza;
io spero in te tutto il giorno.

Ricòrdati, Signore, della tua misericordia
e del tuo amore, che è da sempre.
I peccati della mia giovinezza
e le mie ribellioni, non li ricordare:
ricòrdati di me nella tua misericordia,
per la tua bontà, Signore.

Buono e retto è il Signore,
indica ai peccatori la via giusta;
guida i poveri secondo giustizia,
insegna ai poveri la sua via.

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Seconda lettura

Fil 2,1-11
Abbiate in voi gli stessi sentimenti di Cristo Gesù.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippési

Fratelli, se c’è qualche consolazione in Cristo, se c’è qualche conforto, frutto della carità, se c’è qualche comunione di spirito, se ci sono sentimenti di amore e di compassione, rendete piena la mia gioia con un medesimo sentire e con la stessa carità, rimanendo unanimi e concordi.
Non fate nulla per rivalità o vanagloria, ma ciascuno di voi, con tutta umiltà, consideri gli altri superiori a se stesso. Ciascuno non cerchi l’interesse proprio, ma anche quello degli altri.
Abbiate in voi gli stessi sentimenti di Cristo Gesù:
egli, pur essendo nella condizione di Dio,
non ritenne un privilegio
l’essere come Dio,
ma svuotò se stesso
assumendo una condizione di servo,
diventando simile agli uomini.
Dall’aspetto riconosciuto come uomo,
umiliò se stesso
facendosi obbediente fino alla morte
e a una morte di croce.
Per questo Dio lo esaltò
e gli donò il nome
che è al di sopra di ogni nome,
perché nel nome di Gesù
ogni ginocchio si pieghi
nei cieli, sulla terra e sotto terra,
e ogni lingua proclami:
«Gesù Cristo è Signore!»,
a gloria di Dio Padre.

Parola di Dio.

Forma Breve:

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippési (2, 1-5)

Fratelli, se c’è qualche consolazione in Cristo, se c’è qualche conforto, frutto della carità, se c’è qualche comunione di spirito, se ci sono sentimenti di amore e di compassione, rendete piena la mia gioia con un medesimo sentire e con la stessa carità, rimanendo unanimi e concordi.
Non fate nulla per rivalità o vanagloria, ma ciascuno di voi, con tutta umiltà, consideri gli altri superiori a se stesso. Ciascuno non cerchi l’interesse proprio, ma anche quello degli altri.
Abbiate in voi gli stessi sentimenti di Cristo Gesù.

Parola di Dio

Canto al Vangelo (Gv 10,27)
Alleluia, alleluia.
Le mie pecore ascoltano la mia voce, dice il Signore,
e io le conosco ed esse mi seguono.
Alleluia.

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Vangelo

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Mt 21,28-32
Pentitosi andò. I pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio.


+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo: «Che ve ne pare? Un uomo aveva due figli. Si rivolse al primo e disse: “Figlio, oggi va’ a lavorare nella vigna”. Ed egli rispose: “Non ne ho voglia”. Ma poi si pentì e vi andò. Si rivolse al secondo e disse lo stesso. Ed egli rispose: “Sì, signore”. Ma non vi andò. Chi dei due ha compiuto la volontà del padre?». Risposero: «Il primo».
E Gesù disse loro: «In verità io vi dico: i pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio. Giovanni infatti venne a voi sulla via della giustizia, e non gli avete creduto; i pubblicani e le prostitute invece gli hanno creduto. Voi, al contrario, avete visto queste cose, ma poi non vi siete nemmeno pentiti così da credergli».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
(Dall'Orazionale CEI 2020)
Come figli rigenerati dall’amore del Padre, ci presentiamo a lui con fiducia elevando unanimi la nostra preghiera.
Preghiamo insieme e diciamo: Ricordati del tuo popolo, Signore.

1. Per la santa Chiesa: corrispondendo alla grazia divina, dia frutti di vera giustizia e santità e possa contribuire a ricomporre il genere umano nella fraternità e nella pace. Preghiamo.
2. Per i ragazzi che completano l’iniziazione cristiana: ricevano nella famiglia e nella comunità parrocchiale la formazione necessaria alla crescita della loro fede. Preghiamo.
3. Per i giovani: dinanzi al dilagare della violenza e della corruzione trovino nella fede la forza per resistere al male e lo slancio per perseguire con coraggio il bene. Preghiamo.
4. Per quanti operano nel campo della protezione dei minori e dei vulnerabili: educhino le persone e le comunità a prevenire ogni forma di violenza e di abuso fisico o psichico. Preghiamo.
5. Per noi, convocati dalla parola di Dio attorno all’altare: liberati da ogni egoismo e resi umili di cuore, ci sia dato di vivere ogni giorno con spirito di fede e carità. Preghiamo.

O Padre, tu operi sempre per il bene dei tuoi figli: ascolta la nostra supplica e donaci di riporre in te ogni nostra speranza. Per Cristo nostro Signore.

Preghiera sulle offerte
Accogli, Padre misericordioso, i nostri doni,
e da questa offerta
fa' scaturire per noi la sorgente di ogni benedizione.
Per Cristo nostro Signore.


Antifona alla comunione
Ricordati, o Signore, della parola detta al tuo servo,
con la quale mi hai dato speranza.
Questa mi consola nella mia miseria. (Cf. Sal 118,49-50)

Oppure:
In questo abbiamo conosciuto l'amore:
egli ha dato la sua vita per noi;
anche noi dobbiamo dare la vita per i fratelli. (1Gv 3,16)

Oppure (Anno A):
È venuto Giovanni il Battista:
i pubblicani e le prostitute gli hanno creduto. (Cf. Mc 21,32)


Preghiera dopo la comunione
Questo sacramento di vita eterna
ci rinnovi, o Padre, nell'anima e nel corpo,
perché, annunciando la morte del tuo Figlio,
partecipiamo alla sua passione
per diventare eredi con lui nella gloria.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.



O M E L I E
a cura di
Qumran2.net


    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 01-10-2023)
Commento su Fil 4,6-9
«Se dunque c'è qualche consolazione in Cristo, se c'è qualche conforto, frutto della carità, se c'è qualche comunione di spirito, se ci sono sentimenti di amore e di compassione, rendete piena la mia gioia con un medesimo sentire e con la stessa carità, rimanendo unanimi e concordi. (...) Abbiate in voi gli stessi sentimenti di Cristo Gesù: egli, pur essend ...
(continua)

 
    Agenzia SIR       (Omelia del 01-10-2023)

Laddove la duplicità diventa doppiezza, è necessario tagliare, per ritrovare l'unificazione del cuore e della vita. La ricerca della volontà di Dio, che può attraversare molti "no" e altrettanti numerosi rifiuti, richiede una lotta interiore durissima che spinge a lottare contro due gravi malattie che non ci fanno vivere secondo "i sentimenti di Cristo Gesù" ...
(continua)

 
    don Giampaolo Centofanti       (Omelia del 01-10-2023)

Gesù prende a esempio un bambino, parla di riconoscersi creature, piccoli, non tanto di umiltà. Il piccolo sbaglia ma alla fine sempre confida nell'amore dei genitori. Abbiamo strutturalmente bisogno di Dio e degli altri in Dio eppure talora l'uomo pensa di trovare fiducia in se stesso se fa da solo. Persino Gesù è cresciuto lasciandosi aiutare: Figlio di Di ...
(continua)

 
    don Lucio D'Abbraccio       (Omelia del 01-10-2023)
Impariamo ad essere umili!
Gesù, nel Vangelo di oggi, racconta la parabola dei due figli che sono invitati dal padre a lavorare nella vigna. Il primo figlio rispose: «Non ne ho voglia. Ma poi si pentì e vi andò». L'altro, invece, disse al padre: «Sì, signore. Ma non vi andò». Alla domanda di Gesù, chi dei due abbia compiuto la volontà del padre, gli ascoltatori giustamente rispondono: ...
(continua)

 
    don Nicola Salsa       (Omelia del 01-10-2023)
Guarda al bene che c'è negli altri (Mt 21,28-32)
...
(continua)

 
    padre Gian Franco Scarpitta       (Omelia del 01-10-2023)
Sincerità, trasparenza, decisione
La misericordia, il perdono, l'amore di Dio superano le congetture umane e i calcoli d'interesse e questo lo si riscontrava la scorsa Domenica, con il paradigma di Dio, padrone della vigna, che può chiamare a lavorare a qualsiasi ora e in qualsiasi momento gli si può corrispondere. La ricompensa che elargisce non è mai decisa in relazione al rendimento o all ...
(continua)

 
    don Domenico Bruno       (Omelia del 01-10-2023)
Incoerenza è intelligenza evangelica
Viviamo nell'epoca dell'apparenza. Quante volte abbiamo sentito questa frase e magari ci siamo detti: io non sono così, le cose le dico come sono. Poi, magari, i fatti concreti ci hanno portato a vivere altro. Continua a leggere su www.annunciatedaitetti.it La nostra missione continua con altri formati anche su: Instagram Facebook Telegram dove trover ...
(continua)

 
    don Alberto Brignoli       (Omelia del 01-10-2023)
Al di là delle apparenze
In queste tre domeniche - a partire da domenica scorsa - il Vangelo ci sta presentando tre parabole di Matteo che hanno come elemento comune il luogo nel quale sono collocate: la vigna. Se teniamo conto che nella tradizione biblica, soprattutto dell'Antico Testamento, la vigna è spesso simbolo del popolo d'Israele di cui Dio si prende cura, ma dal quale non ...
(continua)

 
    Frati Minori Cappuccini       (Omelia del 01-10-2023)
Commento su Matteo 21,28-32
...
(continua)

 
    padre Maurizio De Sanctis       (Omelia del 01-10-2023)
Fatti, non parole!
...
(continua)

 
    don Roberto Seregni       (Omelia del 01-10-2023)
Ricredersi
La parabola di questa domenica è talmente chiara e diretta che non ha bisogno di molti commenti. Provo a sottolineare solo alcuni aspetti, e spero di non rovinare la magia delle parole di Gesù. Il breve testo è costruito in modo geniale: il maestro racconta la parabola, la fa commentare ai diretti interessati e, solo in un secondo momento, fa capire che si ...
(continua)

 
    diac. Vito Calella       (Omelia del 01-10-2023)
Pentiti perché attratti dall'umiltà di Gesù e dall'ideale dell'unità nella carità
Il valore del pentimento La parola di Dio di questa domenica ci invita a valutare la nostra esperienza di pentimento. L'atto di pentirsi è segno di vittoria di fronte alla resistenza del nostro orgoglio e della nostra arroganza umana alla possibilità di conversione, lasciando una precedente condizione sbagliata di vita per trovare finalmente la felicità at ...
(continua)

 
    Paolo Curtaz       (Omelia del 01-10-2023)
Che ve ne pare?
Che ve ne pare? Chiede un parere ai sacerdoti e agli anziani del popolo, il Maestro. Vuole coinvolgerli, vuole accompagnarli a vedere le cose da un altro punto di vista, vuole che crescano e, infine, capiscano chi è e cosa da il Padre che annuncia. Che ve ne pare? È questa la dinamica del discepolato. Questo vuole Dio da noi: che ci mettiamo in movimento, ...
(continua)

 
    Missionari della Via       (Omelia del 01-10-2023)
Tra il dire e il fare quanto siamo credibili?
...
(continua)

 
    Missionari della Via       (Omelia del 01-10-2023)
Commento su Matteo 21,28-32
La parabola di questa domenica continua la discussione precedente sul duplice interrogativo circa l'autorità di Gesù e l'origine del battesimo di Giovanni il Battista. Attraverso le figure dei due figli, Gesù vuol mettere in luce due tipi di atteggiamento. Quello di chi inizialmente rifiuta il Signore (pubblicani e prostitute), dunque è profondamente smarrit ...
(continua)

 
    padre Antonio Rungi       (Omelia del 01-10-2023)
Il no diventa sì ed il sì si trasforma in no
Il vangelo di questa XXVI domenica del tempo ordinario ci offre un'altra bellissima parabola di Gesù, dalla quale il Maestro fa scaturire una profonda riflessione sulle aspettative di entrare nel Regno di Dio per primi, per ultimi o per niente. Il testo è tratto dal Vangelo secondo Matteo (Mt 21,28-32) nel quale Gesù, diversamente dal solito, si rivolge ai ...
(continua)

 
    don Michele Cerutti       (Omelia del 01-10-2023)
Fede concreta
Sembra un poco smontarsi con questo Vangelo l'idea diffusa del perfezionismo del cristiano. Quasi come dire essere discepoli di Gesù è solo dei perfetti. Una idea che andava diffondendosi nelle prime comunità per cui queste dovevano essere abitate da coloro che erano senza macchia. Il cristianesimo non è una filosofia, non è una religione, ma un incontro, ...
(continua)

 
    don Marco Scandelli       (Omelia del 01-10-2023)
#2minutiDiVangelo Matteo 21,28-32
Mt 21,28-32 Il mio Dio è colui nel quale ripongo la fiducia di essere salvato! Commento al Vangelo - Omelia a cura di don Marco Scandelli 2minutiDiVangelo ...
(continua)

 
    padre Ermes Ronchi       (Omelia del 01-10-2023)
La guerra del cuore per renderlo «unificato»
«Un uomo aveva due figli». E dal seguito della parabola capiamo che «ogni figlio aveva due cuori». Esperienza di tutti: abbiamo in noi un cuore che dice sì e uno che dice no. Non esiste un terzo figlio dal cuore unificato, il figlio ideale che incarna la perfetta coerenza tra il dire e il fare. Siamo persone incompiute, contradditorie: non capisco me stesso, ...
(continua)

 
    don Giampaolo Centofanti       (Omelia del 01-10-2023)

In vario modo e sotto vari aspetti Gesù parla di due atteggiamenti di fondo che nascono da due versioni opposte del fare da soli, che può nascere facilmente da una mancanza di grazia che permette senza troppo chiudere il cuore di sperimentare che il non appoggiarsi a Dio porta conseguenze negative. Gesù spesso cita per primo il fare da soli più naturale, qu ...
(continua)

 
    don Antonino Sgrò       (Omelia del 01-10-2023)
Un ?sì' da rinnovare ogni giorno
«Non ne ho voglia». Ognuno di noi è determinato dalle proprie voglie o combatte con esse: nel primo caso si è contenti di avere realizzato quanto ritenuto significativo per la vita personale; nel secondo si cerca di opporsi ad un desiderio che può diventare compulsivo e lasciare nell'infelicità subito dopo averlo esaudito. A volte siamo così convinti di ess ...
(continua)

 
    Diocesi di Vicenza       (Omelia del 01-10-2023)
La Parola - Commento al Vangelo di Matteo (Mt 21,28-32)
...
(continua)

 
    Paolo De Martino       (Omelia del 01-10-2023)
Il sorpasso di prostitute e pubblicani
Gesù è entrato in Gerusalemme e si è già scontrato con il tempio, cacciandone i venditori. La tensione e lo stato di conflitto tra Gesù e i capi del popolo (scribi, farisei, anziani, sommi sacerdoti) è altissima. Gesù dirà di loro cose tremende. Come potevano non condannarlo? Non c'è da meravigliarsi che Gesù sia morto: c'è da meravigliarsi che sia vissuto c ...
(continua)

 
    don Claudio Luigi Fasulo       (Omelia del 01-10-2023)
Missione possibile: combattere l' ipocrisia
...
(continua)

 
    don Alfonso Giorgio Liguori       (Omelia del 01-10-2023)
In verità io vi dico: i pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio
LA GIOIA DEL VANGELO ...
(continua)

 
    padre Fernando Armellini       (Omelia del 01-10-2023)
Videocommento su Mt 21,28-32
...
(continua)

 
    don Claudio Doglio       (Omelia del 27-09-2020)
Video commento a Mt 21,28-32
...
(continua)

 
    Paolo Curtaz       (Omelia del 27-09-2020)
Video commento a Mt 21,28-32
...
(continua)

 
    Frati Minori Cappuccini       (Omelia del 27-09-2020)
Commento su Matteo 21,28-32
...
(continua)

 
    don Lucio D'Abbraccio       (Omelia del 27-09-2020)
Riconosciamoci peccatori
Nel tempio di Gerusalemme Gesù è attorniato dai sommi sacerdoti e dagli anziani del popolo, i quali detestano questo rabbi e profeta proveniente dalla Galilea, e perciò lo mettono alla prova, chiedendogli con quale autorità egli insegni e operi guarigioni. Gesù, in risposta, domanda loro se il battesimo di Giovanni veniva dal cielo oppure dagli uomini; e di ...
(continua)

 
    Agenzia SIR       (Omelia del 27-09-2020)
Commento su Matteo 21,28-32
In quel tempo, Gesù disse ai capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo: «Che ve ne pare? Un uomo aveva due figli. Si rivolse al primo e disse: "Figlio, oggi va' a lavorare nella vigna". Ed egli rispose: "Non ne ho voglia". Ma poi si pentì e vi andò. Si rivolse al secondo e disse lo stesso. Ed egli rispose: "Sì, signore". Ma non vi andò. Chi dei due ha com ...
(continua)

 
    don Luca Garbinetto       (Omelia del 27-09-2020)
I figli convertiti
Il tema centrale della parabola che Gesù racconta è il cambiamento. Un figlio, dopo aver rifiutato l'invito del padre al lavoro nella vigna, si pente e aderisce alla proposta. L'altro invece risponde affermativamente alla richiesta, poi cambia idea e non mantiene la parola. Solo nel primo caso la trasformazione corrisponde alla dinamica della conversione: un ...
(continua)

 
    padre Antonio Rungi       (Omelia del 27-09-2020)
Il Si che diventa no e il No che si fa sì
La liturgia della parola di questa ultima domenica di settembre 2020, ancora in piena pandemia, la 26esima del tempo ordinario, ci vieni in aiuto per ridare senso e speranza alla nostra esistenza di cristiani, contrassegnata, tante volte, dalla falsità, dall'ipocrisia, dalle promesse non mantenute, da una serie di personali e oggettive difficoltà con le qual ...
(continua)

 
    Omelie.org - autori vari       (Omelia del 27-09-2020)

COMMENTO ALLE LETTURE Commento a cura di Lucia Piemontese Il Vangelo ci presenta la parabola dei due figli inviati a lavorare nella vigna. Siamo nel cap. 21 di Matteo, costruito fra l'accoglienza gioiosa che i discepoli riservano a Gesù che entra in Gerusalemme e la polemica con i sommi sacerdoti e le altre autorità religiose. Con il testo di oggi siamo ...
(continua)

 
    Omelie.org (bambini)       (Omelia del 27-09-2020)

Buongiorno e buona domenica ragazzi. Sono ricominciate ormai da giorni le attività che vi riguardano: la scuola, lo sport... ma anche gli impegni in parrocchia come l'oratorio, il catechismo e, con il catechismo, riprende anche l'impegno settimanale della Messa domenicale dove proprio come comunità, come famiglia di Dio ci ritroviamo insieme per ascoltare e ...
(continua)

 
    don Alberto Brignoli       (Omelia del 27-09-2020)
Chi è ingiusto?
"Non è retto il modo di agire del Signore": l'esordio della Liturgia della Parola di oggi non è certo dei migliori...e ne ha ben donde, il profeta Ezechiele, se anche interpreta i nostri sentimenti! È un'affermazione motivata, quella citata dal profeta riportando una lamentela del popolo d'Israele, se pensiamo, anzitutto, al vangelo di domenica scorsa: non p ...
(continua)

 
    Luca Rubin       (Omelia del 27-09-2020)
Un padre, due figli, e qualcuno che fa sul serio
Un uomo aveva due figli. Si rivolse al primo e disse: “Figlio, oggi va’ a lavorare nella vigna”. Ed egli rispose: “Non ne ho voglia”. Ma poi si pentì e vi andò. Si rivolse al secondo e disse lo stesso. Ed egli rispose: “Sì, signore”. Ma non vi andò.  Un padre aveva due figli. Questa ...
(continua)

 
    don Gianfranco Calabrese       (Omelia del 27-09-2020)
Video commento su Matteo 21,28-32
...
(continua)

 
    don Marco Scandelli       (Omelia del 27-09-2020)
#2minutiDiVangelo - Domenica 27/9 - Meglio cristiano solo per apparenza o peccatore in cammino?
Commento al Vangelo di domenica 27 settembre 2020 - XXVI settimana del Tempo Ordinario - a cura di don Marco Scandelli #2minutiDiVangelo Matteo 21 28-32 Il primo figlio corrisponde a tutti coloro che hanno una appartenenza a Dio soltanto apparente o interessata. Pensate a quel cristianesimo sociologico dei politici, dei "cristiani soltanto di nome" ...
(continua)

 
    don Roberto Rossi       (Omelia del 27-09-2020)
Commento su Matteo 21,28-32
Compiere la volontà del Padre Nel vangelo ancora la parabola della vigna, ma non più operai, ma i figli: due figli, uno che non ascolta, poi si pente a va a lavorare, l'altro che fa delle belle promesse, ma non va nel lavoro. Parabola dei bei discorsi e della vita fedele ai propri doveri. Se ci guardiamo attorno, siamo sono sommersi da tante parole. La tele ...
(continua)

 
    don Domenico Bruno       (Omelia del 27-09-2020)
L'amore non sono parole!
Hai mai fatto un'opera di bene? Certamente tutti ne abbiamo compiuta almeno una. E quando la raccontiamo la descriviamo come una grande impresa eroica tanto da sentirci dei santi. Magari bastasse solo quella per entrare nel regno dei Cieli! Tutti ci impegniamo a fare qualcosa di buono, ciascuno però ha una propria idea di bene non sempre conforme a quell ...
(continua)

 
    don Mario Simula       (Omelia del 27-09-2020)
Quando il Sì è un NO
Credo che capiti anche a tutti noi di contestare Dio dicendo che il suo modo di agire non è buono, soltanto perché non corrisponde al nostro modo di vedere, al nostro tornaconto, alla nostra mentalità distorta. Dio non rimane indifferente davanti a questa obiezione. Anzi rimette tra le mani il problema: "Non è giusto il mio modo di agire o siete piuttosto ...
(continua)

 
    don Alessandro Farano       (Omelia del 27-09-2020)
Lectio Divina - XXVI Domenica del Tempo Ordinario - Anno A
...
(continua)

 
    don Roberto Rossi       (Omelia del 27-09-2020)
Commento su Matteo 21,28-32
...
(continua)

 
    don Roberto Seregni       (Omelia del 27-09-2020)
Due fratelli
Ricominciamo da dove ci siamo lasciati la settimana scorsa: l'orgoglio spirituale di chi si sente giusto. Quella di oggi è la prima di tre parabole che cercano di spiegare perché quelli che avrebbero dovuto accogliere Gesù e il suo Vangelo, in realtà lo hanno rifiutano. Il breve testo è costruito in modo geniale: Gesù racconta la parabola, la fa commentare ...
(continua)

 
    don Fabio Rosini       (Omelia del 27-09-2020)
Commento al Vangelo del 27 settembre
...
(continua)

 
    don Gaetano Luca (Amore)       (Omelia del 27-09-2020)

...
(continua)

 
    don Roberto Fiscer       (Omelia del 27-09-2020)
#StradeDorate - Commento su Matteo 21,28-32
...
(continua)

 
    padre Ermes Ronchi       (Omelia del 27-09-2020)
Malgrado errori e ritardi Dio crede sempre in noi
Nei due figli, che dicono e subito si contraddicono, vedo raffigurato il mio cuore diviso, le contraddizioni che Paolo lamenta: non mi capisco più, faccio il male che non vorrei, e il bene che vorrei non riesco a farlo (Rm 7, 15.19), che Goethe riconosce: «ho in me, ah, due anime». A partire da qui, la parabola suggerisce la sua strada per la vita buona: il ...
(continua)

 
    Missionari della Via       (Omelia del 27-09-2020)
Finzione o reale conversione?
...
(continua)

 
    Missionari della Via       (Omelia del 27-09-2020)

Nel Vangelo di oggi Gesù prende in esame un atteggiamento che chiude la strada al perdono di Dio: la falsità. Nel primo figlio Gesù rappresenta i formalisti che egli vede incarnati nei "prìncipi dei sacerdoti" e negli "anziani del popolo", i dignitari solenni e spesso ipocriti a cui è indirizzata la parabola. Il loro perbenismo riempie di soddisfazione la l ...
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    mons. Erio Castellucci diocesi di Modena-Nonantola       (Omelia del 27-09-2020)
I pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel Regno di Dio
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(continua)

 
    diac. Vito Calella       (Omelia del 27-09-2020)
Quattro passi di pentimento e conversione
Un contesto di tensione. Gesù era già arrivato a Gerusalemme. C'era già stato il suo ingresso messianico di cui facciamo il ricordo il giorno della domenica delle palme (cfr. Mt 21, 1-11). A Gerusalemme si registra una crescente tensione tra lui e le autorità religiose, cioè i sommi sacerdoti, gli scribi e i farisei. Il risultato fu la sua condanna a morte ...
(continua)

 
    don Alfonso Giorgio Liguori       (Omelia del 27-09-2020)
I pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel Regno di Dio
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(continua)

 
    mons. Roberto Brunelli       (Omelia del 27-09-2020)
E' sempre possibile cambiare in meglio
Dopo il vangelo di domenica scorsa, una vigna torna in quello di oggi (Matteo 21,28-32) come ambiente di un breve racconto di carattere familiare. Un uomo dice al primo dei suoi due figli di andarci a lavorare; quello risponde di non averne voglia, ma poi si pente e ci va. Il padre lo dice al secondo, il quale subito risponde di sì, ma poi non ci va. Prima ...
(continua)

 
    Diocesi di Vicenza       (Omelia del 27-09-2020)
La Parola - Commento al Vangelo di Matteo(Mt 21,28-32)
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(continua)

 
    Paolo De Martino       (Omelia del 27-09-2020)
Un uomo aveva due cuori...
Il Rabbì di Nazareth non perde il vizio di metterci di domenica in domenica davanti a delle parabole che ci costringono a deporre le nostre maschere e a cercare la verità della nostra fede. Quella di oggi è la prima di tre parabole che cercano di spiegare perché quelli che avrebbero dovuto accogliere Gesù e il suo Vangelo, in realtà lo hanno rifiutano. Il ...
(continua)

 
    padre Paul Devreux       (Omelia del 27-09-2020)
Amare è una scelta
"In quel tempo". Gesù è entrato trionfalmente a Gerusalemme, ha cacciato i mercanti dal Tempio e ormai è in aperto conflitto con le autorità. "Gesù disse ai capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo: «Che ve ne pare? Un uomo aveva due figli." I dotti capiscono subito che sta parlando di Dio, il quale ha un unico figlio, Israele. Chi è il secondo? Sta st ...
(continua)

 
    don Claudio Luigi Fasulo       (Omelia del 27-09-2020)
Audio commento a Mt 21,28-32
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(continua)

 
    don Nicola Salsa       (Omelia del 27-09-2020)
Cambio solo se so di sbagliare
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(continua)

 
    padre Gian Franco Scarpitta       (Omelia del 27-09-2020)
Convertiti e non giudicare Dio
La scorsa Domenica si era giunti alla conclusione che la giustizia remunerativa di Dio è ben differente da quella applicata dall'uomo, soprattutto perché essa è commista alla misericordia e da questa trae la sua origine e la sua motivazione fondamentale. Dio ricompensa a piene mani chiunque "vada a lavorare nella sua vigna" con dedizione e buona volontà, non ...
(continua)

 
    fr. Massimo Rossi       (Omelia del 27-09-2020)
Commento su Matteo 21,28-32
Questo significa parlar chiaro! In poche parole, il Signore sconfessa la fede dei capi del popolo, dei dottori della legge, dei Farisei: una fede, la loro, che è solo apparenza, una fede ipocrita, una fede di facciata, che offende Dio perché è pura esteriorità senza alcuna sostanza; un vestito della festa che si indossa per andare a Messa, ma che, una volta ...
(continua)

 
    diac. Vito Calella       (Omelia del 01-10-2017)
Io sto facendo la volontà del Padre?
1: Che ve ne pare? Chi dei due ha compiuto la volontà del Padre? Gesù, parlando a capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo, rivolge loro due domande. La prima: "Che ve ne pare?" È un invito a fermarsi e a riflettere con calma sul significato di quanto vuole comunicare con la parabola a seguire. Loro stessi sono in grado di dare una risposta al senso de ...
(continua)

 
    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 01-10-2017)
Commento su Mt. 21, 28-29
«Che ve ne pare? Un uomo aveva due figli. Si rivolse al primo e disse: «Figlio, oggi va' a lavorare nella vigna». Ed egli rispose: «Non ne ho voglia». Ma poi si pentì e vi andò». Mt. 21, 28-29 Come vivere questa Parola? Potremmo chiamare questa pericope: " Il gioco dei sì e dei no". È un gioco che regge anche capovolto: Il Si diventa No. E, nell'ultima p ...
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    Wilma Chasseur       (Omelia del 01-10-2017)
Ma chi sono questi due figli?
Siamo ancora sempre alle prese con la vigna e con due figli recalcitranti. Ma questa volta ci viene detto chiaro e tondo che la parabola dei due figli, Gesù la rivolge proprio agli anziani e ai capi dei sacerdoti. Cosa succede in quel frangente? Il secondo figlio dice che ci va, ma poi se la svigna. Il primo dice che non ha voglia di andarci, ma poi ci va. E ...
(continua)

 
    Sulla strada - TV2000       (Omelia del 01-10-2017)
Commento su Matteo 21,28-32
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    Wilma Chasseur       (Omelia del 01-10-2017)
Audio commento alla liturgia - Mt 21,28-32
Clicca qui per scaricare il commento in formato MP3.Per ascoltare il commento, clicca sul play sulla sinistra del lettore: ...
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    don Marco Pozza       (Omelia del 01-10-2017)
La mia fede è a corrente alternata
Mise sotto-sopra il mondo con un pugno di storie: quasi banali, quotidiane, alla portata dei cervelli che, nel suo peregrinare, Gli chiedevano lumi sul Cielo e sui suoi misteriosi intrecci. Quanti - tra tutti coloro che ebbero grazia di udirle in diretta - di diedero retta, ebbero chiara la percezione che quell'Uomo Nazareno aveva raccontato delle storie per ...
(continua)

 
    don Maurizio Prandi       (Omelia del 01-10-2017)
Tra il dire e il fare
La parabola che oggi Gesù ci chiede di ascoltare è rivolta a persone religiose come i principi dei sacerdoti e a persone che erano punti di riferimento per i consigli e giudizi che davano a partire dalla Scrittura come gli anziani del popolo. È rivolta quindi anche ad ognuno di noi che ogni domenica ci rechiamo in chiesa e proviamo a trarre dal libro sacro q ...
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    Missionari della Via       (Omelia del 01-10-2017)

Nella parabola di oggi abbiamo 2 figli; il primo, alla richiesta del padre, risponde subito di sì: sembra a posto, rispettabile, onesto e obbediente. In realtà, gli interessa solo compiacere suo padre a parole, apparire giusto, ma il suo cuore è lontano da lui. La sua parvenza di bontà altro non è che un manto della sua ipocrisia. Quante volte anche il nos ...
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    don Claudio Doglio       (Omelia del 01-10-2017)
Ascoltare, pentirsi e cambiare
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    don Claudio Doglio       (Omelia del 01-10-2017)
Video commento a Mt 21,28-32
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    don Alberto Brignoli       (Omelia del 01-10-2017)
E provare a parlare di meno?
Mi piace quando la Liturgia (chissà se per puro caso o volutamente) cerca di calarsi nella realtà del tempo e delle stagioni che si stanno vivendo, almeno per quanto riguarda il nostro territorio. Il Vangelo di oggi, infatti, si colloca al centro della cosiddetta "trilogia della vigna" di Matteo, e ascoltare questo mentre trattori carichi di grappoli appena ...
(continua)

 
    dom Luigi Gioia       (Omelia del 01-10-2017)
La goccia d'acqua nel deserto
Ci siamo così abituati a sentirci dire che le prostitute ci passeranno avanti nel regno di Dio e forse non ci rendiamo più conto della portata di questa affermazione. Non è certo la prostituzione stessa a rendere le prostitute esemplari. Si tratta di una delle forme più degradanti di disumanizzazione. Con essa è corrotto e calpestato uno dei doni più prezio ...
(continua)

 
    dom Luigi Gioia       (Omelia del 01-10-2017)
La goccia d'acqua nel deserto
Ci siamo così abituati a sentirci dire che le prostitute ci passeranno avanti nel regno di Dio e forse non ci rendiamo più conto della portata di questa affermazione. Non è certo la prostituzione stessa a rendere le prostitute esemplari. Si tratta di una delle forme più degradanti di disumanizzazione. Con essa è corrotto e calpestato uno dei doni più prezio ...
(continua)

 
    don Roberto Rossi       (Omelia del 01-10-2017)
Umili e generosi operai nella vigna del Signore
Abbiamo nel Vangelo la presentazione di questi due figli: uno che si esprime con delle belle parole ma non compie il proprio dovere, l'altro che, pur nella sua fatica nella sua debolezza, sa mettersi nella posizione giusta, cerca di compiere la volontà del padre, di costruire bene la propria vita. Vi è un chiaro il riferimento ai capi dei sacerdoti e agli a ...
(continua)

 
    don Gianfranco Calabrese       (Omelia del 01-10-2017)
Video commento su Matteo 21,28-32
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(continua)

 
    Omelie.org - autori vari       (Omelia del 01-10-2017)

COMMENTO ALLE LETTURE Commento a cura di Giuseppe Di Stefano Il sorpasso Il Rabbì di Nazareth non perde il vizio di metterci di domenica in domenica davanti a delle parabole che ci costringono a deporre le nostre maschere e a cercare la verità della nostra fede. Quella di oggi è la prima di tre parabole che cercano di spiegare perché quelli che avrebb ...
(continua)

 
    Omelie.org (bambini)       (Omelia del 01-10-2017)

Non so se avete notato, ma Gesù ha molto a cuore una pianta in particolare: la vite. Gesù amava le vigne, doveva conoscerle molto bene ed averci lavorato, le osservava con occhi d'amore e le usava per le sue parabole: ben sei nei Vangeli! Pensate che ha adottato la vite anche come simbolo di se stesso (io sono la vite e voi i tralci) e al Padre ha dato no ...
(continua)

 
    don Giacomo Falco Brini       (Omelia del 01-10-2017)
Che ve ne pare?
Siamo ancora nella vigna del Signore. Domenica scorsa abbiamo visto che la parabola raccontata da Gesù era indirizzata soprattutto a coloro che sono chiamati per primi a lavorarci dentro. Il suo inequivocabile finale getta una luce profonda sul mistero del regno di Dio e della sua accoglienza: così gli ultimi saranno primi, e i primi ultimi (Mt 20,16). La pi ...
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    padre Ermes Ronchi       (Omelia del 01-10-2017)
Gesù ci chiede: siamo cristiani di facciata o di sostanza?
Un uomo aveva due figli!. Ed è come dire: Un uomo aveva due cuori. Ognuno di noi ha in sé un cuore diviso; un cuore che dice "sì" e uno che dice "no"; un cuore che dice e poi si contraddice. L'obiettivo santo dell'uomo è avere un cuore unificato. Il primo figlio rispose: non ne ho voglia, ma poi si pentì e vi andò. Il primo figlio è un ribelle; il secondo, ...
(continua)

 
    don Luciano Cantini       (Omelia del 01-10-2017)
Voi, al contrario
Che ve ne pare? Più che una richiesta di parere, Gesù chiede di entrare nella parabola che sta per raccontare, lasciarsi coinvolgere dal racconto, scoprire le somiglianze con la nostra vita. Al termine del racconto la prima domanda: che ve ne pare, si esplicita in una seconda richiesta più puntuale: Chi dei due ha compiuto la volontà del padre? Non si trat ...
(continua)

 
    don Domenico Luciani       (Omelia del 01-10-2017)
Video commento su Mt 21,28-32
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(continua)

 
    don Roberto Fiscer       (Omelia del 01-10-2017)
#StradeDorate - Commento su Matteo 21,28-32
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(continua)

 
    Paolo Curtaz       (Omelia del 01-10-2017)
I due figli in me
No, decisamente i pensieri di Dio non sono i nostri pensieri, come abbiamo avuto modo di meditare domenica scorsa. Prendete la Parola di oggi, ad esempio. Quei due figli che sono, in verità, ciò che siamo nel profondo. C'è un figlio, in me, che vuole fare bella figura, davanti a Dio, davanti agli uomini. Un bravo bambino sempre disposto a compiacere, a ub ...
(continua)

 
    Paolo Curtaz       (Omelia del 01-10-2017)
Video commento a Mt 21,28-32
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(continua)

 
    Agenzia SIR       (Omelia del 01-10-2017)
Commento su Matteo 21,28-32
È davvero di grande immediatezza e attualità la parabola che si legge nel Vangelo di questa domenica: due figli sono inviati dal padre a lavorare nella vigna di famiglia; il primo dice sì prontamente, ma non fa quanto promesso, a differenza del secondo che dice no, ma poi ci ripensa e fa la volontà del padre. Tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare, direb ...
(continua)

 
    padre Antonio Rungi       (Omelia del 01-10-2017)
Quale condotta è retta: la nostra o quella del Signore? Giudichiamo noi!
La parola di Dio di questa XXVI Domenica del tempo ordinario dell'anno liturgico, ci pone davanti alle nostre responsabilità morali e spirituali. Ci sono alcuni punti importanti dei testi biblici che vanno attentamente meditati e riflettuti per dare personali risposte ai vari interrogativi. A partire dalla prima lettura e arrivando al vangelo, i testi bibl ...
(continua)

 
    padre Giuseppe De Nardi       (Omelia del 01-10-2017)
Sulla Tua Parola - Mt 21,28-32
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(continua)

 
    Diocesi di Vicenza       (Omelia del 01-10-2017)
La Parola - Commento al Vangelo Matteo 21,28-32
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(continua)

 
    don Giorgio Zevini       (Omelia del 01-10-2017)
Video Commento a Mt 21,28-132
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(continua)

 
    Carla Sprinzeles       (Omelia del 01-10-2017)
Commento su Ezechiele 18,25-28; Matteo 21,28-32
Oggi voglio provare a mettere in pratica un consiglio di un mio amico: "Non dire troppe cose, dinne una sola e approfondiscila". Ha ragione. La cosa che voglio evidenziare oggi è questa: l'amore è autentico solo se serve alla persona. Faccio un esempio per farmi capire meglio, il bene per una pianta è la luce e l'acqua nelle dosi giuste quindi per amare, non ...
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    padre Gian Franco Scarpitta       (Omelia del 01-10-2017)
Convertiti e lavora nella vigna
Non è mai troppo tardi per lavorare nella vigna del Signore, purché lo si faccia con amore, con disinteresse e animati dalla fede che costituisce la nostra vera risorsa fondamentale e per ciò stesso il nostro sprone. Come abbiamo avuto modo di dirci la volta scorsa, non importa iniziare il lavoro nella vigna sin dalla prima ora o quando il sole è tramontato, ...
(continua)

 
    mons. Roberto Brunelli       (Omelia del 01-10-2017)
Niente etichette: cambiare si può
Il brano evangelico di domenica scorsa parlava di operai chiamati a lavorare in una vigna, e una vigna torna in quello di oggi (Matteo 21,28-32) come ambiente di un breve racconto di carattere familiare. Un uomo dice al primo dei suoi due figli di andarci a lavorare; quello risponde di non averne voglia, ma poi si pente e ci va. Il padre lo dice al secondo, ...
(continua)

 
    fr. Massimo Rossi       (Omelia del 01-10-2017)
Commento su Matteo 21,28-32
Uno dei motti dell'Ordine dei Predicatori è "Veritas". Anche per Cristo, la verità era, la verità è la massima aspettativa di Dio e degli uomini: "Conoscerete la verità, la verità vi farà liberi" (Gv 8,32)...e "la Verità sono io" (14,6). Al tempo stesso la verità non è solo un punto di arrivo; la verità è punto di partenza, per affrontare il cammino della ...
(continua)

 
    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 01-10-2017)
Commento su Ez 18,25-28; Sal 24; Fil 2,1-11; Mt 21,28-32
La liturgia della parola, dell'odierna domenica, è dominata dalla figura dell'Emanuele obbediente al Padre. Egli incarnandosi nel seno di Maria Vergine diventa: " uno con noi,...tra noi,...come noi" e così, accettando di vivere da " servo" e da servo sofferente, partecipando alla nostra esperienza di persone mortali, vince, con la risurrezione, una volta per ...
(continua)