LA CHIESA

      


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LITURGIA

> 2 Agosto 2018 <

Martedì 31 Luglio 2018

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(es. Mt 28,1-20):
Per parola:



  Giovedì della XVII settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)

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Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde
PO174 ;
Il regno dei cieli ammette pesci buoni e pesci cattivi. Sarà così finché ci sarà tempo, fino a quando il tempo passerà in eternità. Il realismo evangelico ci impedisce di progettare un paradiso in terra; ci libera così da tutte le utopie, perniciose per la fede come per la convivenza umana. In nome di ideali utopici si sono eliminati milioni di uomini concreti. Dobbiamo rassegnarci a convivere con il male che continuamente rinasce in noi e attorno a noi. La Chiesa, per non parlare del mondo, è fatta di santi e di peccatori; di santi che peccano e di peccatori che cercano di convertirsi. Non ci è lecito scandalizzarci e dimenticare che così come siamo, siamo cittadini del regno. Il peccato ci rattrista, ma non ci deprime.
D’altra parte la prospettiva del giudizio finale, “quando gli angeli separeranno i cattivi dai buoni”, non ci consente di attendere passivi l’ultimo giorno. Non possiamo essere utopici, ma ancor meno indifferenti. La lotta contro il male è d’obbligo anche se la prospettiva è di un combattimento che non finirà mai: “Militia est vita hominum super terram”. Dio e il diavolo combattono ancora nella storia e il campo di battaglia è il cuore dell’uomo (Dostoevskij). Si tratta di una lotta pacifica e violenta nello stesso tempo. “I violenti si impadroniranno del Regno di Dio” (Mt 11,12). La pace cristiana è inseparabile dalla spada (Mt 10,34) portata da Cristo, anche se la competizione obbliga a ferire se stessi prima degli altri.
Alla fine del combattimento sarà Cristo a concedere la vittoria. Presenteremo i nostri pochi meriti, ma conteremo soprattutto su chi ha guadagnato anche per noi. “Non possiamo dirci poveri finché possiamo contare sull’infinita ricchezza dei meriti di Cristo” (San Domenico).

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Antifona d'ingresso
Dio sta nella sua santa dimora:
a chi è solo fa abitare una casa;
dà forza e vigore al suo popolo. (Cf. Sal 67,6.7.36)


Colletta
O Dio, nostra forza e nostra speranza,
senza di te nulla esiste di valido e di santo;
effondi su di noi la tua misericordia
perché, da te sorretti e guidati,
usiamo saggiamente dei beni terreni
nella continua ricerca dei beni eterni.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

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Prima lettura

Ger 18,1-6
Come l’argilla è nelle mani del vasaio, così voi siete nelle mie mani.

Dal libro del profeta Geremìa

Questa parola fu rivolta dal Signore a Geremìa: «Àlzati e scendi nella bottega del vasaio; là ti farò udire la mia parola».
Scesi nella bottega del vasaio, ed ecco, egli stava lavorando al tornio. Ora, se si guastava il vaso che stava modellando, come capita con la creta in mano al vasaio, egli riprovava di nuovo e ne faceva un altro, come ai suoi occhi pareva giusto.
Allora mi fu rivolta la parola del Signore in questi termini: «Forse non potrei agire con voi, casa d’Israele, come questo vasaio? Oracolo del Signore. Ecco, come l’argilla è nelle mani del vasaio, così voi siete nelle mie mani, casa d’Israele».

Parola di Dio

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Salmo responsoriale

Sal 145

Beato chi ha per aiuto il Dio di Giacobbe.

Loda il Signore, anima mia:
loderò il Signore finché ho vita,
canterò inni al mio Dio finché esisto.

Non confidate nei potenti,
in un uomo che non può salvare.
Esala lo spirito e ritorna alla terra:
in quel giorno svaniscono tutti i suoi disegni.

Beato chi ha per aiuto il Dio di Giacobbe:
la sua speranza è nel Signore suo Dio,
che ha fatto il cielo e la terra,
il mare e quanto contiene,
che rimane fedele per sempre.

Canto al Vangelo (At 16,14)
Alleluia, alleluia.
Apri, Signore, il nostro cuore
e comprenderemo le parole del Figlio tuo.
Alleluia.

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Vangelo

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Mt 13,47-53
Raccolgono i buoni nei canestri e buttano via i cattivi.


+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli:
«Ancora, il regno dei cieli è simile a una rete gettata nel mare, che raccoglie ogni genere di pesci. Quando è piena, i pescatori la tirano a riva, si mettono a sedere, raccolgono i pesci buoni nei canestri e buttano via i cattivi. Così sarà alla fine del mondo. Verranno gli angeli e separeranno i cattivi dai buoni e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti.
Avete compreso tutte queste cose?». Gli risposero: «Sì». Ed egli disse loro: «Per questo ogni scriba, divenuto discepolo del regno dei cieli, è simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche».
Terminate queste parabole, Gesù partì di là.

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Il Signore è ricco di misericordia: per salvare gli uomini dal peccato ha inviato nel mondo suo Figlio. Preghiamo perché si affretti il giorno della conversione di ogni cuore al suo amore, ripetendo insieme:
Venga il tuo regno, o Signore.

Per la comunità cristiana: sia tra gli uomini il segno più grande della pazienza di Dio, attraverso continui gesti di misericordia e di perdono. Preghiamo:
Per chi è impegnato nell'opera di evangelizzazione e di promozione umana: sull'esempio di Cristo, sia attento alle esigenze dei fratelli, soprattutto dei poveri ed emarginati. Preghiamo:
Per i popoli che ancora non conoscono Gesù e la Chiesa: possano quanto prima udire l'annuncio della buona novella per diventare membri dell'unico popolo di Dio. Preghiamo:
Per i direttori spirituali e i confessori: aiutino i fratelli a distinguere e a praticare le strade della perfezione. Preghiamo:
Per noi qui presenti: non ci stanchiamo mai di operare il bene, pur in mezzo alle contraddizioni e ai fallimenti dei progetti umani. Preghiamo:
Per ottenere il dono della misericordia.
Perché ci asteniamo dal giudicare gli altri.

Purifica, o Signore, il nostro cuore e guida i nostri passi verso la meta dove tu regni glorioso con il Cristo e lo Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli. Amen.

Preghiera sulle offerte
Accetta, o Signore, queste offerte
che la tua generosità ha messo nelle nostre mani,
perché il tuo Spirito, operante nei santi misteri,
santifichi la nostra vita presente
e ci guidi alla felicità senza fine.
Per Cristo nostro Signore.


Antifona alla comunione
Benedici il Signore, anima mia:
non dimenticare tutti i suoi benefici. (Sal 102,2)

Oppure:
Beati i misericordiosi: troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore: vedranno Dio. (Mt 5,7-8)


Preghiera dopo la comunione
O Dio, nostro Padre,
che ci hai dato la grazia di partecipare a questo divino sacramento,
memoriale perpetuo della passione del tuo Figlio,
fa' che il dono del suo ineffabile amore
giovi alla nostra salvezza.
Per Cristo nostro Signore.


O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

don Carlo Occelli     (Omelia del 29-07-2021)
Commento al Vangelo 29 luglio 2021
...
(continua)
don Marco Scandelli     (Omelia del 29-07-2021)
#2minutiDiVangelo - Santi Marta, Maria e Lazzaro: vedere morire qualcuno e pensare a Gesù risorto
Commento al Vangelo dei Santi Marta, Maria e Lazzaro - a cura di don Marco Scandelli #2minutiDiVangelo Gv 11 19-27 ...
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don Nicola Salsa     (Omelia del 30-07-2020)
Dal mio tesoro
...
(continua)
don Domenico Bruno     (Omelia del 30-07-2020)
Il nostro audio quotidiano
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(continua)
don Marco Scandelli     (Omelia del 30-07-2020)
#2minutiDiVangelo - Giovedì 30/07 - Intelletto e volontà! Se non le concordiamo, facciamo pasticci!
Commento al Vangelo di giovedì 30 luglio 2020 - XVII settimana del Tempo Ordinario - a cura di don Marco Scandelli Matteo 13,47-53 Intelletto e volontà sono le due realtà che in noi orientano il nostro agire. Esse devono coordinarsi per poter essere davvero liberi e seguire il Signore. Come da ...
(continua)
don Giampaolo Centofanti     (Omelia del 30-07-2020)

La rete gettata nel mare della fede è aperta all'accoglienza, ad imparare da tutti. Fede, comunità (i pescatori), accoglienza, sono vie essenziali per crescere nel discernimento. La Chiesa stessa su questa via trae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche. Questo è il senso autentico della tradizion ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 30-07-2015)

Molti esegeti vedono nell'affermazione finale del Vangelo di oggi una sorta di autoritratto dell'evangelista Matteo: è lui lo scriba che sa trarre dal suo tesoro cose nuove e cose antiche. Matteo, in effetti, che la tradizione ci consegna come un pubblicano, era, probabilmente, piuttosto uno studios ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 31-07-2014)

Gesù conclude le parabole con un'affermazione che stupisce: loda lo scriba che, diventato discepolo, tira fuori dal suo tesoro cose vecchie e cose nuove. A chi si riferisce? Forse Matteo parla dei farisei come Nicodemo o degli scribi che hanno accolto la Parola del Maestro e si sono convertiti e que ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 01-08-2013)
Commento su Mt 13,47-53
Eppure è stato chiaro il Signore, difficile manipolare le sue parole, interpretarle in altro modo! Parla di rete che raccoglie pesci buoni e meno buoni e dice che sarà proprio il Signore, alla fine dei tempi, a fare la selezione. Il Signore, non noi. E alla fine dei tempi, non oggi. Invece viviamo c ...
(continua)