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LITURGIA

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(es. Mt 28,1-20):
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  Sant’Ignazio di Loyola

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Grado della Celebrazione: Memoria
Colore liturgico: Bianco
Scheda Agiografica: Sant’Ignazio di Loyola
S0731 ; PO172

La personalità di sant'Ignazio è molto ricca e complessa e io non ho la pretesa di presentarla. Voglio soltanto considerarne due aspetti: la grazia che egli aveva di trovare Dio in tutto e la ricerca perseverante della volontà di Dio, nella luce di Cristo.
Ignazio ha avuto la grazia di vedere Dio in tutto; di contemplarlo nella creazione, nella storia, di trovarlo non soltanto nelle cerimonie religiose ma nelle azioni di ogni giorno e in ogni circostanza: dicono che egli si commuoveva fino alle lacrime davanti a un fiorellino, perché in esso vedeva la bellezza di Dio. E incoraggiava i suoi compagni a vedere in tutto la gloria di Dio, a trovare Dio in tutto, ad amare Dio in tutto. Trovare Dio in tutto è un segreto molto importante per la vita spirituale. Dio non è un essere solitario, che se ne sta in cielo: è un Dio presente in tutto, e non solo presente, ma che agisce in tutto, e sempre con il suo amore.
La ricerca di Dio per sant'Ignazio era una realtà e non un sogno indistinto, non lo cercava con l'immaginazione e la sensibilità; voleva realmente trovarlo e per questo ricercava in tutto la volontà di Dio. Era un uomo riflessivo, che studiava, esaminava e cercava con pazienza la soluzione più giusta.
Ignazio confidava di poter trovare la volontà di Dio mediante la preghiera, nelle consolazioni e nelle desolazioni dello spirito. Quando si trattava di cose importanti egli rifletteva per settimane intere, pregava, offriva la Messa, per trovare quello che Dio voleva. Così la ricerca di Dio era molto concreta, e altrettanto concreto il suo vivere con Dio.
Egli ebbe un desiderio ardente di conoscere Cristo intimamente, di amarlo, di servirlo per sempre con tutto se stesso. E ricevette la risposta del Padre a La Storta, in una visione che lo colmò di gioia: "Io voglio che tu mi serva". Servire il Padre e il Figlio, il Padre per mezzo del Figlio fu la felicità di sant'Ignazio, in un amore totale: trovare Dio e trovarlo nell'essere compagno di Cristo.

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Antifona d'ingresso
Nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli,
sulla terra e sotto terra,
e ogni lingua proclami: «Gesù Cristo è Signore!»,
a gloria di Dio Padre. (Fil 2,10-11)


Colletta
O Dio, che hai chiamato sant’Ignazio [di Loyola]
a operare nella Chiesa per la maggior gloria del tuo nome,
concedi anche a noi, con il suo aiuto e il suo esempio,
di combattere in terra la buona battaglia della fede
per ricevere con lui in cielo la corona dei santi.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

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Prima lettura

Ger 14,17-22
Ricordati, Signore! Non rompere la tua alleanza con noi.

Dal libro del profeta Geremìa

Il Signore ha detto:
«I miei occhi grondano lacrime
notte e giorno, senza cessare,
perché da grande calamità
è stata colpita la vergine,
figlia del mio popolo,
da una ferita mortale.
Se esco in aperta campagna,
ecco le vittime della spada;
se entro nella città,
ecco chi muore di fame.
Anche il profeta e il sacerdote
si aggirano per la regione senza comprendere».
Hai forse rigettato completamente Giuda,
oppure ti sei disgustato di Sion?
Perché ci hai colpiti, senza più rimedio per noi?
Aspettavamo la pace, ma non c’è alcun bene,
il tempo della guarigione, ed ecco il terrore!
Riconosciamo, Signore, la nostra infedeltà,
la colpa dei nostri padri:
abbiamo peccato contro di te.
Ma per il tuo nome non respingerci,
non disonorare il trono della tua gloria.
Ricòrdati! Non rompere la tua alleanza con noi.
Fra gli idoli vani delle nazioni c’è qualcuno che può far piovere?
Forse che i cieli da sé mandano rovesci?
Non sei piuttosto tu, Signore, nostro Dio?
In te noi speriamo,
perché tu hai fatto tutto questo.

Parola di Dio

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Salmo responsoriale

Sal 78

Salvaci, Signore, per la gloria del tuo nome.

Non imputare a noi le colpe dei nostri antenati:
presto ci venga incontro la tua misericordia,
perché siamo così poveri!

Aiutaci, o Dio, nostra salvezza,
per la gloria del tuo nome;
liberaci e perdona i nostri peccati
a motivo del tuo nome.

Giunga fino a te il gemito dei prigionieri;
con la grandezza del tuo braccio
salva i condannati a morte.

E noi, tuo popolo e gregge del tuo pascolo,
ti renderemo grazie per sempre;
di generazione in generazione narreremo la tua lode.

Canto al Vangelo (Mt 13)
Alleluia, alleluia.
Il seme è la parola di Dio,
il seminatore è Cristo:
chiunque trova lui, ha la vita eterna.
Alleluia.

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Vangelo

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Mt 13,36-43
Come si raccoglie la zizzania e la si brucia nel fuoco, così avverrà alla fine del mondo.


+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù congedò la folla ed entrò in casa; i suoi discepoli gli si avvicinarono per dirgli: «Spiegaci la parabola della zizzania nel campo».
Ed egli rispose: «Colui che semina il buon seme è il Figlio dell’uomo. Il campo è il mondo e il seme buono sono i figli del Regno. La zizzania sono i figli del Maligno e il nemico che l’ha seminata è il diavolo. La mietitura è la fine del mondo e i mietitori sono gli angeli. Come dunque si raccoglie la zizzania e la si brucia nel fuoco, così avverrà alla fine del mondo. Il Figlio dell’uomo manderà i suoi angeli, i quali raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e tutti quelli che commettono iniquità e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti. Allora i giusti splenderanno come il sole nel regno del Padre loro. Chi ha orecchi, ascolti!».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
La nostra preghiera si unisce a quella della Chiesa che celebra e rinnova il mistero della morte e risurrezione di Cristo. Con lui innalziamo a Dio le nostre suppliche, dicendo:
Ascolta, Signore, la nostra preghiera.

Perché la comunità cristiana, assistita dallo Spirito di verità, accolga e valorizzi tutto ciò che è buono, vero e giusto. Preghiamo:
Perché i governanti e i pubblici amministratori collaborino alla diffusione del regno di Dio promuovendo gli ideali della giustizia e della pace. Preghiamo:
Perché i responsabili dell'opinione pubblica favoriscano la crescita delle persone, educandole alla distinzione del bene e del male. Preghiamo:
Perché coloro che soffrono per la presenza operante del male nel mondo, incontrino fratelli che li illuminino e li incoraggino. Preghiamo:
Perché ciascuno di noi, con il discernimento e il rinnovamento personale, compia scelte chiare alla luce degli insegnamenti di Gesù e della Chiesa. Preghiamo:
Perché otteniamo il dono della pazienza e della misericordia.
Perché facciamo crescere la Parola dentro di noi.

O Signore, buono e pietoso, donaci uno spirito nuovo che sappia riconoscere in ogni avvenimento della storia la tua mano provvidente, che porta tutto a compimento. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Preghiera sulle offerte
Ti siano gradite, Signore Dio,
le offerte che ti presentiamo
nella memoria di sant’Ignazio,
e fa’ che i divini misteri,
sorgente di ogni santità nella Chiesa,
santifichino anche noi nella verità.
Per Cristo nostro Signore.


Antifona alla comunione
«Sono venuto a gettare fuoco sulla terra,
e quanto vorrei che fosse già acceso!»,
dice il Signore. (Lc 12,49)


Preghiera dopo la comunione
Il sacrificio di lode
che ti abbiamo offerto, o Signore, in rendimento di grazie
nella memoria di sant’Ignazio,
orienti la nostra vita alla lode perenne del tuo nome.
Per Cristo nostro Signore.


O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

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don Giampaolo Centofanti     (Omelia del 28-07-2020)

È parte del buon seme seminato avvertire anche del male che può cercare di confondere i discepoli. L'appoggiarsi a Gesù protegge nel profondo da questi pericoli. Che inganno pensare di discernere con la propria intelligenza di fronte a cose tanto più grandi di noi. In questo cammino dove si diventa ...
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Paolo Curtaz     (Omelia del 28-07-2015)

Quanto ottimismo suscitano in noi le parole di Gesù! Dicevamo, proprio ieri, di quanto sia difficile vedere nel mondo intorno a noi la presenza risolutiva di Dio e di come siamo chiamati ad uscire dalla logica mondana per leggere con uno sguardo di fede la realtà che ci circonda. Gesù ci aiuta con l ...
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Paolo Curtaz     (Omelia del 30-07-2013)
Commento su Mt 13,36-43
Esiste il male, e agisce, funziona, opera. Spesso si parla del maligno, nella Bibbia, a lui si attribuivano gli aspetti negativi della realtà ma anche le cose che non si riuscivano a spiegare come ad esempio alcune manifestazioni di malattie neurologiche o psichiatriche. L'approccio biblico è sempli ...
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