LA CHIESA

      


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LITURGIA

> 25 Settembre 2011 <

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Domenica 25 Settembre 2011

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Giovedì 29 Settembre 2011

Venerdì 30 Settembre 2011

Sabato 1 Ottobre 2011

Domenica 2 Ottobre 2011


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Per citazione
(es. Mt 28,1-20):
Per parola:



  XXVI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A)

> Vai direttamente alle OMELIE 

Grado della Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: Verde
AO260 ;

C’è una frase conclusiva, comune alle due parabole della XXVI e XXVII domenica, che svela il segreto intendimento del discorso complessivo di Gesù: “Perciò vi dico: vi sarà tolto il regno di Dio e sarà dato a un popolo che lo farà fruttificare” (Mt 21,41).
La domanda posta da Gesù è la seguente: “Chi è allora il vero destinatario della promessa, il vero credente?”. Anche la parabola dei due figli deve essere letta in questa prospettiva.
Molte volte, infatti, può verificarsi una forma di sintonia solo apparente, perché ultimamente interessata, tra la nostra volontà e quella del Padre. Siamo capaci di dirgli dei “sì” speciosi e superficiali, non maturati al sole di quella vera obbedienza interiore, che può solamente essere il frutto di una profonda conversione a Dio. Una forma di obbedienza disobbediente perché non tocca le radici del nostro cuore e non cambia la nostra esistenza.
In questa ipotesi è vero che, pur immersi in una vita ancora disordinata, coloro che hanno deciso di seguire Cristo, senza reticenze e senza cercare in ultima analisi il loro interesse, si riscatteranno e avranno la precedenza nel regno dei cieli.
La parabola ci fa capire quanto sia anche per noi reale il pericolo di partecipare, con apparente docilità, durante tutta la nostra vita, alle celebrazioni liturgiche e alle attività della Chiesa, senza mai diventare veri cristiani.

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Antifona d'ingresso
Signore, tutto ciò che hai fatto ricadere su di noi
l’hai fatto con retto giudizio;
abbiamo peccato contro di te,
non abbiamo dato ascolto ai tuoi precetti;
ma ora glorifica il tuo nome e opera con noi
secondo la grandezza della tua misericordia. (Dn 3,31.29.30.43.42)


Colletta
O Dio, che riveli la tua onnipotenza
soprattutto con la misericordia e il perdono,
continua a effondere su di noi la tua grazia,
perché, camminando verso i beni da te promessi,
diventiamo partecipi della felicità eterna.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

Oppure:
O Padre, sempre pronto ad accogliere
pubblicani e peccatori
appena si dispongono a pentirsi di cuore,
tu prometti vita e salvezza
a ogni uomo che desiste dall’ingiustizia:
il tuo Spirito ci renda docili alla tua parola
e ci doni gli stessi sentimenti
che sono in Cristo Gesù.
Egli è Dio, e vive e regna con te...

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Prima lettura

Ez 18,25-28
Se il malvagio si converte dalla sua malvagità, egli fa vivere se stesso.

Dal libro del profeta Ezechièle

Così dice il Signore:
«Voi dite: “Non è retto il modo di agire del Signore”. Ascolta dunque, casa d’Israele: Non è retta la mia condotta o piuttosto non è retta la vostra?
Se il giusto si allontana dalla giustizia e commette il male e a causa di questo muore, egli muore appunto per il male che ha commesso.
E se il malvagio si converte dalla sua malvagità che ha commesso e compie ciò che è retto e giusto, egli fa vivere se stesso. Ha riflettuto, si è allontanato da tutte le colpe commesse: egli certo vivrà e non morirà».

Parola di Dio

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Salmo responsoriale

Sal 24

Ricòrdati, Signore, della tua misericordia.

Fammi conoscere, Signore, le tue vie,
insegnami i tuoi sentieri.
Guidami nella tua fedeltà e istruiscimi,
perché sei tu il Dio della mia salvezza;
io spero in te tutto il giorno.

Ricòrdati, Signore, della tua misericordia
e del tuo amore, che è da sempre.
I peccati della mia giovinezza
e le mie ribellioni, non li ricordare:
ricòrdati di me nella tua misericordia,
per la tua bontà, Signore.

Buono e retto è il Signore,
indica ai peccatori la via giusta;
guida i poveri secondo giustizia,
insegna ai poveri la sua via.

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Seconda lettura

Fil 2,1-11
Abbiate in voi gli stessi sentimenti di Cristo Gesù.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippési

Fratelli, se c’è qualche consolazione in Cristo, se c’è qualche conforto, frutto della carità, se c’è qualche comunione di spirito, se ci sono sentimenti di amore e di compassione, rendete piena la mia gioia con un medesimo sentire e con la stessa carità, rimanendo unanimi e concordi.
Non fate nulla per rivalità o vanagloria, ma ciascuno di voi, con tutta umiltà, consideri gli altri superiori a se stesso. Ciascuno non cerchi l’interesse proprio, ma anche quello degli altri.
Abbiate in voi gli stessi sentimenti di Cristo Gesù:
egli, pur essendo nella condizione di Dio,
non ritenne un privilegio
l’essere come Dio,
ma svuotò se stesso
assumendo una condizione di servo,
diventando simile agli uomini.
Dall’aspetto riconosciuto come uomo,
umiliò se stesso
facendosi obbediente fino alla morte
e a una morte di croce.
Per questo Dio lo esaltò
e gli donò il nome
che è al di sopra di ogni nome,
perché nel nome di Gesù
ogni ginocchio si pieghi
nei cieli, sulla terra e sotto terra,
e ogni lingua proclami:
«Gesù Cristo è Signore!»,
a gloria di Dio Padre.

Parola di Dio.

Forma Breve:

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippési (2, 1-5)

Fratelli, se c’è qualche consolazione in Cristo, se c’è qualche conforto, frutto della carità, se c’è qualche comunione di spirito, se ci sono sentimenti di amore e di compassione, rendete piena la mia gioia con un medesimo sentire e con la stessa carità, rimanendo unanimi e concordi.
Non fate nulla per rivalità o vanagloria, ma ciascuno di voi, con tutta umiltà, consideri gli altri superiori a se stesso. Ciascuno non cerchi l’interesse proprio, ma anche quello degli altri.
Abbiate in voi gli stessi sentimenti di Cristo Gesù.

Parola di Dio

Canto al Vangelo (Gv 10,27)
Alleluia, alleluia.
Le mie pecore ascoltano la mia voce, dice il Signore,
e io le conosco ed esse mi seguono.
Alleluia.

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Vangelo

Mt 21,28-32
Pentitosi andò. I pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio.


+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo: «Che ve ne pare? Un uomo aveva due figli. Si rivolse al primo e disse: “Figlio, oggi va’ a lavorare nella vigna”. Ed egli rispose: “Non ne ho voglia”. Ma poi si pentì e vi andò. Si rivolse al secondo e disse lo stesso. Ed egli rispose: “Sì, signore”. Ma non vi andò. Chi dei due ha compiuto la volontà del padre?». Risposero: «Il primo».
E Gesù disse loro: «In verità io vi dico: i pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio. Giovanni infatti venne a voi sulla via della giustizia, e non gli avete creduto; i pubblicani e le prostitute invece gli hanno creduto. Voi, al contrario, avete visto queste cose, ma poi non vi siete nemmeno pentiti così da credergli».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Chiediamo al Padre di guidarci nella sua verità e di istruirci, perché è lui il Dio della nostra salvezza e perché nella sua bontà e rettitudine noi speriamo, convinti che ci guiderà secondo giustizia.
Preghiamo dicendo: Ascoltaci Signore.

1. Perché nella Chiesa ci sia consolazione in Cristo, conforto derivante dalla carità, comunanza di spirito e sentimenti di amore e di compassione. Preghiamo.
2. Perché i cristiani siano consapevoli di essere stati scelti e mandati da Dio a lavorare la vigna del mondo, portando tra gli uomini gli stessi sentimenti di Cristo. Preghiamo.
3. Per tutti coloro che si spendono a favore dei poveri, dei malati e degli emarginati, perché il Signore doni loro l’energia dello Spirito e la consolazione della sua amicizia. Preghiamo.
4. Per coloro che rifiutano Cristo, perché non smettano di cercare la verità ed il senso della vita, al fine di lasciare spazio al Signore che troverà la via per farsi riconoscere. Preghiamo.
5. Perché nella nostra comunità non ci siano vignaioli pigri, egoisti o ipocriti, ma persone amorevoli e buone, umili e zelanti. Preghiamo.

Ricordati, Padre, della tua fedeltà e della tua misericordia. Non punirci per i nostri peccati, ma esaudisci le nostre preghiere, perché possiamo essere come tu ci vuoi, seguendo la via tracciata dal tuo Figlio Gesù. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.

Preghiera sulle offerte
Accogli, Padre misericordioso, i nostri doni,
e da quest’offerta della tua Chiesa
fa’ scaturire per noi la sorgente di ogni benedizione.
Per Cristo nostro Signore.


Antifona di comunione
Ricorda, Signore, la promessa fatta al tuo servo:
in essa mi hai dato speranza,
nella mia miseria essa mi conforta. (Sal 119,49-50)

Oppure:
Da questo abbiamo conosciuto l’amore di Dio:
egli ha dato la sua vita per noi,
e anche noi dobbiamo dar la vita per i fratelli. (1Gv 3,16)

Oppure:
“È venuto Giovanni Battista
e i peccatori gli hanno creduto” (cf. Mt 21,32)


Preghiera dopo la comunione
Questo sacramento di vita eterna
ci rinnovi, o Padre, nell’anima e nel corpo,
perché, comunicando a questo memoriale
della passione del tuo Figlio,
diventiamo eredi con lui nella gloria.
Per Cristo nostro Signore.


O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

diac. Vito Calella     (Omelia del 01-10-2017)
Io sto facendo la volontà del Padre?
1: Che ve ne pare? Chi dei due ha compiuto la volontà del Padre? Gesù, parlando a capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo, rivolge loro due domande. La prima: ?Che ve ne pare?? È un invito a fermarsi e a riflettere con calma sul significato di quanto vuole comunicare con la parabola a seguire ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 01-10-2017)
Commento su Mt. 21, 28-29
«Che ve ne pare? Un uomo aveva due figli. Si rivolse al primo e disse: «Figlio, oggi va' a lavorare nella vigna». Ed egli rispose: «Non ne ho voglia». Ma poi si pentì e vi andò». Mt. 21, 28-29 Come vivere questa Parola? Potremmo chiamare questa pericope: " Il gioco dei sì e dei no". È un gioco c ...
(continua)
Wilma Chasseur     (Omelia del 01-10-2017)
Ma chi sono questi due figli?
Siamo ancora sempre alle prese con la vigna e con due figli recalcitranti. Ma questa volta ci viene detto chiaro e tondo che la parabola dei due figli, Gesù la rivolge proprio agli anziani e ai capi dei sacerdoti. Cosa succede in quel frangente? Il secondo figlio dice che ci va, ma poi se la svigna. ...
(continua)
Sulla strada - TV2000     (Omelia del 01-10-2017)
Commento su Matteo 21,28-32
...
(continua)
Wilma Chasseur     (Omelia del 01-10-2017)
Audio commento alla liturgia - Mt 21,28-32
Clicca qui per scaricare il commento in formato MP3.Per ascoltare il commento, clicca sul play sulla sinistra del lettore: ...
(continua)
don Marco Pozza     (Omelia del 01-10-2017)
La mia fede è a corrente alternata
Mise sotto-sopra il mondo con un pugno di storie: quasi banali, quotidiane, alla portata dei cervelli che, nel suo peregrinare, Gli chiedevano lumi sul Cielo e sui suoi misteriosi intrecci. Quanti - tra tutti coloro che ebbero grazia di udirle in diretta - di diedero retta, ebbero chiara la percezio ...
(continua)
don Maurizio Prandi     (Omelia del 01-10-2017)
Tra il dire e il fare
La parabola che oggi Gesù ci chiede di ascoltare è rivolta a persone religiose come i principi dei sacerdoti e a persone che erano punti di riferimento per i consigli e giudizi che davano a partire dalla Scrittura come gli anziani del popolo. È rivolta quindi anche ad ognuno di noi che ogni domenica ...
(continua)
Missionari della Via     (Omelia del 01-10-2017)

Nella parabola di oggi abbiamo 2 figli; il primo, alla richiesta del padre, risponde subito di sì: sembra a posto, rispettabile, onesto e obbediente. In realtà, gli interessa solo compiacere suo padre a parole, apparire giusto, ma il suo cuore è lontano da lui. La sua parvenza di bontà altro non è c ...
(continua)
don Claudio Doglio     (Omelia del 01-10-2017)
Ascoltare, pentirsi e cambiare
Clicca qui per scaricare il commento in formato MP3.Per ascoltare il commento, clicca sul play sulla sinistra del lettore: ...
(continua)
don Claudio Doglio     (Omelia del 01-10-2017)
Video commento a Mt 21,28-32
...
(continua)
don Alberto Brignoli     (Omelia del 01-10-2017)
E provare a parlare di meno?
Mi piace quando la Liturgia (chissà se per puro caso o volutamente) cerca di calarsi nella realtà del tempo e delle stagioni che si stanno vivendo, almeno per quanto riguarda il nostro territorio. Il Vangelo di oggi, infatti, si colloca al centro della cosiddetta ?trilogia della vigna? di Matteo, e ...
(continua)
dom Luigi Gioia     (Omelia del 01-10-2017)
La goccia d'acqua nel deserto
Ci siamo così abituati a sentirci dire che le prostitute ci passeranno avanti nel regno di Dio e forse non ci rendiamo più conto della portata di questa affermazione. Non è certo la prostituzione stessa a rendere le prostitute esemplari. Si tratta di una delle forme più degradanti di disumanizzazio ...
(continua)
dom Luigi Gioia     (Omelia del 01-10-2017)
La goccia d'acqua nel deserto
Ci siamo così abituati a sentirci dire che le prostitute ci passeranno avanti nel regno di Dio e forse non ci rendiamo più conto della portata di questa affermazione. Non è certo la prostituzione stessa a rendere le prostitute esemplari. Si tratta di una delle forme più degradanti di disumanizzazio ...
(continua)
don Roberto Rossi     (Omelia del 01-10-2017)
Umili e generosi operai nella vigna del Signore
Abbiamo nel Vangelo la presentazione di questi due figli: uno che si esprime con delle belle parole ma non compie il proprio dovere, l'altro che, pur nella sua fatica nella sua debolezza, sa mettersi nella posizione giusta, cerca di compiere la volontà del padre, di costruire bene la propria vita. ...
(continua)
don Gianfranco Calabrese     (Omelia del 01-10-2017)
Video commento su Matteo 21,28-32
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(continua)
Omelie.org - autori vari     (Omelia del 01-10-2017)

COMMENTO ALLE LETTURE Commento a cura di Giuseppe Di Stefano Il sorpasso Il Rabbì di Nazareth non perde il vizio di metterci di domenica in domenica davanti a delle parabole che ci costringono a deporre le nostre maschere e a cercare la verità della nostra fede. Quella di oggi è la prima di t ...
(continua)
Omelie.org (bambini)     (Omelia del 01-10-2017)

Non so se avete notato, ma Gesù ha molto a cuore una pianta in particolare: la vite. Gesù amava le vigne, doveva conoscerle molto bene ed averci lavorato, le osservava con occhi d'amore e le usava per le sue parabole: ben sei nei Vangeli! Pensate che ha adottato la vite anche come simbolo di se st ...
(continua)
don Giacomo Falco Brini     (Omelia del 01-10-2017)
Che ve ne pare?
Siamo ancora nella vigna del Signore. Domenica scorsa abbiamo visto che la parabola raccontata da Gesù era indirizzata soprattutto a coloro che sono chiamati per primi a lavorarci dentro. Il suo inequivocabile finale getta una luce profonda sul mistero del regno di Dio e della sua accoglienza: così ...
(continua)
padre Ermes Ronchi     (Omelia del 01-10-2017)
Gesù ci chiede: siamo cristiani di facciata o di sostanza?
Un uomo aveva due figli!. Ed è come dire: Un uomo aveva due cuori. Ognuno di noi ha in sé un cuore diviso; un cuore che dice ?sì? e uno che dice ?no?; un cuore che dice e poi si contraddice. L'obiettivo santo dell'uomo è avere un cuore unificato. Il primo figlio rispose: non ne ho voglia, ma poi si ...
(continua)
don Luciano Cantini     (Omelia del 01-10-2017)
Voi, al contrario
Che ve ne pare? Più che una richiesta di parere, Gesù chiede di entrare nella parabola che sta per raccontare, lasciarsi coinvolgere dal racconto, scoprire le somiglianze con la nostra vita. Al termine del racconto la prima domanda: che ve ne pare, si esplicita in una seconda richiesta più puntuale ...
(continua)
don Domenico Luciani     (Omelia del 01-10-2017)
Video commento su Mt 21,28-32
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(continua)
don Roberto Fiscer     (Omelia del 01-10-2017)
#StradeDorate - Commento su Matteo 21,28-32
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(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 01-10-2017)
I due figli in me
No, decisamente i pensieri di Dio non sono i nostri pensieri, come abbiamo avuto modo di meditare domenica scorsa. Prendete la Parola di oggi, ad esempio. Quei due figli che sono, in verità, ciò che siamo nel profondo. C'è un figlio, in me, che vuole fare bella figura, davanti a Dio, davanti agli ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 01-10-2017)
Video commento a Mt 21,28-32
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(continua)
Agenzia SIR     (Omelia del 01-10-2017)
Commento su Matteo 21,28-32
È davvero di grande immediatezza e attualità la parabola che si legge nel Vangelo di questa domenica: due figli sono inviati dal padre a lavorare nella vigna di famiglia; il primo dice sì prontamente, ma non fa quanto promesso, a differenza del secondo che dice no, ma poi ci ripensa e fa la volontà ...
(continua)
padre Antonio Rungi     (Omelia del 01-10-2017)
Quale condotta è retta: la nostra o quella del Signore? Giudichiamo noi!
La parola di Dio di questa XXVI Domenica del tempo ordinario dell'anno liturgico, ci pone davanti alle nostre responsabilità morali e spirituali. Ci sono alcuni punti importanti dei testi biblici che vanno attentamente meditati e riflettuti per dare personali risposte ai vari interrogativi. A part ...
(continua)
padre Giuseppe De Nardi     (Omelia del 01-10-2017)
Sulla Tua Parola - Mt 21,28-32
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(continua)
Diocesi di Vicenza     (Omelia del 01-10-2017)
La Parola - Commento al Vangelo Matteo 21,28-32
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(continua)
don Giorgio Zevini     (Omelia del 01-10-2017)
Video Commento a Mt 21,28-132
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(continua)
Carla Sprinzeles     (Omelia del 01-10-2017)
Commento su Ezechiele 18,25-28; Matteo 21,28-32
Oggi voglio provare a mettere in pratica un consiglio di un mio amico: ?Non dire troppe cose, dinne una sola e approfondiscila?. Ha ragione. La cosa che voglio evidenziare oggi è questa: l'amore è autentico solo se serve alla persona. Faccio un esempio per farmi capire meglio, il bene per una pianta ...
(continua)
padre Gian Franco Scarpitta     (Omelia del 01-10-2017)
Convertiti e lavora nella vigna
Non è mai troppo tardi per lavorare nella vigna del Signore, purché lo si faccia con amore, con disinteresse e animati dalla fede che costituisce la nostra vera risorsa fondamentale e per ciò stesso il nostro sprone. Come abbiamo avuto modo di dirci la volta scorsa, non importa iniziare il lavoro ne ...
(continua)
mons. Roberto Brunelli     (Omelia del 01-10-2017)
Niente etichette: cambiare si può
Il brano evangelico di domenica scorsa parlava di operai chiamati a lavorare in una vigna, e una vigna torna in quello di oggi (Matteo 21,28-32) come ambiente di un breve racconto di carattere familiare. Un uomo dice al primo dei suoi due figli di andarci a lavorare; quello risponde di non averne vo ...
(continua)
fr. Massimo Rossi     (Omelia del 01-10-2017)
Commento su Matteo 21,28-32
Uno dei motti dell'Ordine dei Predicatori è ?Veritas?. Anche per Cristo, la verità era, la verità è la massima aspettativa di Dio e degli uomini: ?Conoscerete la verità, la verità vi farà liberi? (Gv 8,32)...e ?la Verità sono io? (14,6). Al tempo stesso la verità non è solo un punto di arrivo; la ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 01-10-2017)
Non vi siete nemmeno pentiti così da credergli
Il pensiero di Gesù è uno, una la sua verità, una la sua rivelazione. Ascolti la sua Parola, ti converti, fai la sua volontà, entri nel suo regno eterno. Ascolti la sua Parola, non ti converti, non fai la sua volontà, non entrerai nel suo regno di luce e di pace. Rimarrai per sempre nella tua morte. ...
(continua)
padre Fernando Armellini     (Omelia del 01-10-2017)
Video commento su Mt 21,28-32
...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 01-10-2017)
Commento su Ez 18,25-28; Sal 24; Fil 2,1-11; Mt 21,28-32
La liturgia della parola, dell'odierna domenica, è dominata dalla figura dell'Emanuele obbediente al Padre. Egli incarnandosi nel seno di Maria Vergine diventa: " uno con noi,...tra noi,...come noi" e così, accettando di vivere da " servo" e da servo sofferente, partecipando alla nostra esperienza d ...
(continua)
Wilma Chasseur     (Omelia del 28-09-2014)
Audio commento alla liturgia
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(continua)
mons. Antonio Riboldi     (Omelia del 28-09-2014)
Chi può giudicare un fratello?
Capita a molti di sentire giudizi e commenti sulle persone, che ci sono vicine o ci passano accanto. È difficile, molto difficile, che qualcuno si salvi dai nostri giudizi? Ma oggi c'è un forte richiamo del Signore attraverso il profeta Ezechiele: "Dice il Signore: ?Voi dite: Non è retto il modo ...
(continua)
don Claudio Doglio     (Omelia del 28-09-2014)
Non fate nulla per rivalità o vanagloria
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(continua)
Monastero Domenicano Matris Domini     (Omelia del 28-09-2014)
Commento su Fil 2,1-11
Collocazione del brano Settimana scorsa abbiamo ascoltato Paolo dibattuto tra il desiderio di essere unito a Cristo mediante la morte e quello di rimanere in vita per sostenere la fede delle giovani comunità cristiane. Nel brano che non leggiamo nella liturgia egli incoraggia i fedeli a lottare con ...
(continua)
Monastero Domenicano Matris Domini     (Omelia del 28-09-2014)
Commento su Mt 21,28-32
Lectio Domenica scorsa abbiamo visto l'invidia dei primi credenti verso coloro che arrivavano al cristianesimo dal paganesimo o da una vita disordinata. Con il vangelo di questa domenica inizia una trilogia, che seguiremo per tre domeniche, in cui si incontra una realtà ancora più amara: i primi cr ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 28-09-2014)
I pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio
Da sempre il Signore aveva chiesto al suo popolo di abbandonare ogni falsa sicurezza. Giustizia e ingiustizia non sono stati perenni di un uomo. Il giusto può divenire ingiusto, L'ingiusto può ritornare nella sua giustizia. Ezechiele è il profeta di questa verità. Di lui si serve il Signore per illu ...
(continua)
padre Ermes Ronchi     (Omelia del 28-09-2014)
L'importanza di avere un cuore unificato
Nei due figli, che dicono e subito si con­traddicono, vedo rappresentato il no­stro cuore diviso, le contraddizioni di cui Paolo si lamenta: non mi capisco, faccio il male che non vorrei, e il bene che vorrei non riesco a farlo (Rm 7,15.19 ), che Goethe rico­nosce: 'ho in me, ah, due anime'. A part ...
(continua)
don Roberto Rossi     (Omelia del 28-09-2014)
Dire il nostro "sì" al Signore, nella gioia
Ci è data nel vangelo la parabola di due figli, uno dice "sì" al padre, poi non fa nulla; l'altro dice "no", poi si pente e fa ciò che gli è chiesto. E' subito evidente il comportamento che dobbiamo scegliere. L'apostolo Paolo, nella seconda lettura ci presenta Gesù, il Figlio di Dio che ha detto ...
(continua)
dom Luigi Gioia     (Omelia del 28-09-2014)
Pentitosi andò. I pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio.
Ci siamo cosi? abituati a sentirci dire che le prostitute ci passeranno avanti nel regno di Dio e forse non ci rendiamo piu? conto di quanto scioccante sia questa affermazione. Cerchiamo allora di capire meglio cosa e? che rende le prostitute esemplari. Non certo la prostituzione stessa che e? una ...
(continua)
don Claudio Doglio     (Omelia del 28-09-2014)
Video commento a Mt 21,28-32
...
(continua)
mons. Gianfranco Poma     (Omelia del 28-09-2014)
Chi dei due ha fatto la volontà del Padre?
Il piccolo brano che leggiamo nella domenica XXVI del tempo ordinario, Matt.21,28-32, è così intenso che ogni parola dovrebbe essere sottolineata e meditata: ancora una volta il Vangelo ci conduce nel cuore della novità dell'esperienza cristiana. Gesù è ormai entrato in Gerusalemme: il suo confront ...
(continua)
don Marco Pozza     (Omelia del 28-09-2014)
Lo schiavo dice sì, l'innamorato dice no
Col profumo del mosto nell'aria e il fracasso delle ruote di carri sul selciato della piazzetta. E poi botti e pigiatura, grappoli e sorrisi, baldanza e tintinnare di bicchieri: benvenuto al vino nuovo. Settembre è mese di transumanza e di vendemmia: del sudore che diventa pane, della fatica che si ...
(continua)
don Alberto Brignoli     (Omelia del 28-09-2014)
Guardare Dio con un'altra ottica
Mi sono chiesto spesso cosa significhi "convertirsi". Sì, lo sappiamo: significa cambiare vita, significa smettere di compiere il male e iniziare decisamente a compiere il bene, significa cambiare prospettiva, cambiare punto di vista e mettere al centro della nostra vita la Parola di Dio. Questo, a ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 28-09-2014)
Commento su Mt 21, 31
"In verità io vi dico: i pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio". Mt 21, 31 Come vivere questa Parola? C'è un modo presuntuoso di rappresentarsi Dio... quello "praticamente ateo", per cui non lo si nega, anzi...lo si presuppone, ma ci si sente autorizzati a cosificarlo, cos ...
(continua)
don Domenico Luciani     (Omelia del 28-09-2014)
Video commento su Mt 21,28-32
...
(continua)
Agenzia SIR     (Omelia del 28-09-2014)

I figli potrebbero essere quattro. Quello che dice sì e poi non va e quello che dice no e poi va a lavorare nella vigna. Ci potrebbe essere anche il figlio che dice no e non va e quello che dice sì e va. L'unico esempio di quest'ultimo caso è Gesù, mentre del penultimo caso vogliamo sperare che non ...
(continua)
don Luciano Cantini     (Omelia del 28-09-2014)
Così da credergli
Che ve ne pare? Gesù interpella, chiede un parere ai suoi interlocutori e a ciascuno di noi che oggi ascoltiamo la sua parola. I capi dei Sacerdoti e gli Anziani del popolo, nel tempio, lo stavano provocando: «Con quale autorità fai queste cose? E chi ti ha dato questa autorità?» (Mt 21,23). Allor ...
(continua)
don Giorgio Zevini     (Omelia del 28-09-2014)
Commento su Matteo 21, 28-32
...
(continua)
Omelie.org - autori vari     (Omelia del 28-09-2014)

COMMENTO ALLE LETTURE Commento a cura di Padre Gianmarco Paris Potremmo pensare che Gesù racconti le parabole per render più semplice il suo messaggio, per farsi capire anche dalla gente semplice. Ma una lettura un po' attenta smentisce questa idea. A volte infatti, più che semplificare il mess ...
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Omelie.org (bambini)     (Omelia del 28-09-2014)

Ancora una volta Gesù è intento a "scomodare" tutte le persone che lo ascoltavano e credevano di essere migliori degli altri, sempre "giusti" e "bravi"; sempre pronti a mostrare a Lui e a tutti una faccia che poi non corrisponde a quanto hanno nel cuore. A questo punto ci verrebbe quasi da pensare ...
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Paolo Curtaz     (Omelia del 28-09-2014)
Video commento a Mt 21,28-32
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padre Giuseppe De Nardi     (Omelia del 28-09-2014)
Sulla Tua Parola - Mt 21, 28-32
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padre Antonio Rungi     (Omelia del 28-09-2014)
Rivedere continuamente la propria vita per essere in armonia con Dio
Oggi la parola di Dio ritorna a parlare della vigna del Signore e della necessità di lavorare in essa con la disponibilità della parola e del cuore, ma soprattutto con un impegno fattivo e coerente rispondente alle indicazione del padrone della vigna, che in questo caso è Dio stesso. La parabola di ...
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mons. Roberto Brunelli     (Omelia del 28-09-2014)
Bando ai luoghi comuni: cambiare si può
Dopo gli operai chiamati a lavorare nella vigna, di cui parlava il brano evangelico di domenica scorsa, la vigna torna oggi come ambiente di un breve racconto di carattere familiare (Matteo 21,28-32). Un uomo dice al primo dei suoi due figli di andarci a lavorare; quello risponde di non averne vogli ...
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padre Gian Franco Scarpitta     (Omelia del 28-09-2014)
Non giudicare, ma mettiti davvero all'opera
Giudicare l'operato di Dio sindacare i suoi parametri di condotta nei confronti dell'uomo è sempre stato l'atteggiamento comune di ipocriti e millantatori, quale lo abbiamo visto peraltro nella liturgia della scorsa Domenica. In essa si parlava di una vigna e di operari che andavano a lavorarvi su i ...
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don Marco Pratesi     (Omelia del 28-09-2014)
Ruminare i Salmi - Salmo 25,8 (XXVI domenica del tempo ordinario, anno A)
Ruminare i Salmi - Salmo 25 (Vulgata / liturgia 24),8 (XXVI domenica del tempo ordinario, anno A) CEI Buono e retto è il Signore, indica ai peccatori la via giusta. TILC Buono e giusto è il Signore; insegna la sua via ai peccatori. Filippesi 2,3-5 Non fate nulla per rivalità o vanagloria, m ...
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fr. Massimo Rossi     (Omelia del 28-09-2014)

Domenica scorsa constatavo insieme con voi la diffusa fatica a concepire anche solo la possibilità di conciliare la volontà di Dio con quella dell'uomo, nella convinzione che, per fare ciò che Dio vuole, si debba sempre scegliere ciò che, di nostra spontanea volontà, non sceglieremmo mai... Il Vang ...
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CPM-ITALIA Centri di Preparazione al Matrimonio (coppie - famiglie)     (Omelia del 28-09-2014)
Commento su Ez 18,25-28; Sal 24; Fil 2,1-11; Mt 21,28-32
Le letture di questa domenica hanno come tema l'obbedienza al progetto di Dio ed il Vangelo si sofferma in particolare sulla differenza tra "l'intenzione" e "l'azione", affrontando il tema di un'autentica vita di fede che non è il conformismo religioso dei nostri facili "si", ma lo sforzo di colloca ...
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