LA CHIESA

      


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LITURGIA

> 11 Giugno 2011 <

Giovedì 9 Giugno 2011

Venerdì 10 Giugno 2011

Sabato 11 Giugno 2011

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Sabato 18 Giugno 2011


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Per citazione
(es. Mt 28,1-20):
Per parola:



  San Barnaba

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Grado della Celebrazione: Memoria
Colore liturgico: Rosso
Scheda Agiografica: San Barnaba
S0611 ;

Il Signore Gesù rivela il suo cuore in ogni pagina del Vangelo. In quella di oggi, che è un discorso di missione, vediamo la magnanimità del suo cuore. La povertà del Vangelo non è da pensare come "strettezza", ma come apertura nella fiducia e nella generosità: così testimoniano le parole di Gesù e così l'ha vissuta san Bamaba. Gesù vuole che siamo poveri perché ci vuole liberi e in grado di donare largamente a tutti, per il regno di Dio. "Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date".
Nella storia di san Barnaba vediamo realizzata questa pagina. Un altro passo degli Atti degli Apostoli racconta che egli, possedendo un campo, lo vendette per darne il ricavato agli Apostoli, mettendo in pratica alla lettera la richiesta di Gesù al giovane ricco: "Vendi quello che hai, dallo ai poveri, poi vieni e seguimi". La fiducia in Dio che lo spinge a questo gesto si accompagna in lui alla fiducia negli altri. Arrivato ad Antiochia, invece di angustiarsi e preoccuparsi per questi "pagani" appena convertiti al Vangelo, Barnaba ha una reazione aperta, piena di fiducia: "Quando giunse e vide la grazia del Signore, si rallegrò". Non è un uomo che spegne gli slanci altrui con preoccupazioni di osservanze minuziose, è "virtuoso, pieno di Spirito Santo e di fede" e esorta tutti "a perseverare con cuore risoluto nel Signore": importante è soprattutto aderire a Cristo. E così "una folla considerevole fu condotta al Signore".
E qui si rivela un altro tratto della sua larghezza di cuore. Invece di riservare a sé il monopolio dell'apostolato in un campo così fecondo, va a Tarso a cercare Saulo: "Trovatolo, lo condusse ad Antiochia". E quando Paolo diventerà più importante di lui nell'apostolato fra i pagani, di Barnaba si può ripetere quello che gli Atti dicono del suo arrivo ad Antiochia: "Vedendo la grazia del Signore, si rallegrò".
Ma Barnaba non si ferma all'incoraggiamento degli altri. E veramente tutto a disposizione di Cristo, per questo lo Spirito Santo può riservarlo a sé per una missione più universale: l'evangelizzazione di tutte le nazioni.
Fiducia e generosità fondate nella vera povertà del cuore: ecco che cosa vediamo splendere nella vita di san Barnaba.
Domandiamo al Signore di aiutarci a camminare con gioia sulla stessa via, ad essere cioè persone di benevolenza, di disponibilità, di incoraggiamento per quelli che avviciniamo.

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Antifona d'ingresso
Beato il santo che oggi festeggiamo:
egli meritò di essere annoverato tra gli Apostoli;
era un uomo virtuoso,
pieno di fede e di Spirito Santo.
[T. P. Alleluia]. (cf. At 11,24)


Colletta
O Padre, che hai scelto san Barnaba,
pieno di fede e di Spirito Santo,
per convertire i popoli pagani,
fa’ che sia sempre annunziato fedelmente,
con la parola e con le opere,
il Vangelo di Cristo,
che egli testimoniò con coraggio apostolico.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

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Prima lettura

At 11,21-26;13,1-3
Era uomo virtuoso e pieno di Spirito Santo e di fede.

Dagli Atti degli Apostoli

In quei giorni, [in Antiòchia], un grande numero credette e si convertì al Signore. Questa notizia giunse agli orecchi della Chiesa di Gerusalemme, e mandarono Bàrnaba ad Antiòchia.
Quando questi giunse e vide la grazia di Dio, si rallegrò ed esortava tutti a restare, con cuore risoluto, fedeli al Signore, da uomo virtuoso qual era e pieno di Spirito Santo e di fede. E una folla considerevole fu aggiunta al Signore.
Bàrnaba poi partì alla volta di Tarso per cercare Saulo: lo trovò e lo condusse ad Antiòchia. Rimasero insieme un anno intero in quella Chiesa e istruirono molta gente. Ad Antiòchia per la prima volta i discepoli furono chiamati cristiani.
C’erano nella Chiesa di Antiòchia profeti e maestri: Bàrnaba, Simeone detto Niger, Lucio di Cirene, Manaèn, compagno d’infanzia di Erode il tetrarca, e Saulo. Mentre essi stavano celebrando il culto del Signore e digiunando, lo Spirito Santo disse: «Riservate per me Bàrnaba e Saulo per l’opera alla quale li ho chiamati». Allora, dopo aver digiunato e pregato, imposero loro le mani e li congedarono.

Parola di Dio

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Salmo responsoriale

Sal 97

Annunzierò ai fratelli la salvezza del Signore.

Cantate al Signore un canto nuovo,
perché ha compiuto meraviglie.
Gli ha dato vittoria la sua destra
e il suo braccio santo.

Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza,
agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia.
Egli si è ricordato del suo amore,
della sua fedeltà alla casa d’Israele.

Tutti i confini della terra hanno veduto
la vittoria del nostro Dio.
Acclami il Signore tutta la terra,
gridate, esultate, cantate inni!

Cantate inni al Signore con la cetra,
con la cetra e al suono di strumenti a corde;
con le trombe e al suono del corno
acclamate davanti al re, il Signore.

Canto al Vangelo (Mt 28,19.20)
Alleluia, alleluia.
Andate e fate discepoli tutti i popoli, dice il Signore.
ecco, io sono con voi tutti i giorni,
fino alla fine del mondo.
Alleluia.

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Vangelo

Mt 10,7-13
Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date.


+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, disse Gesù ai suoi apostoli:
«Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demòni.
Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date. Non procuratevi oro né argento né denaro nelle vostre cinture, né sacca da viaggio, né due tuniche, né sandali, né bastone, perché chi lavora ha diritto al suo nutrimento.
In qualunque città o villaggio entriate, domandate chi là sia degno e rimanetevi finché non sarete partiti.
Entrando nella casa, rivolgetele il saluto. Se quella casa ne è degna, la vostra pace scenda su di essa; ma se non ne è degna, la vostra pace ritorni a voi».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Coloro che, come l'apostolo Barnaba, spendono la vita in nome del vangelo, diffondendo gioia, pace e speranza, sono testimoni eloquenti della provvidenza divina. Liberiamo la voce dello Spirito, che è in noi, e diciamo:
Padre, venga il tuo regno.

- Perché noi cristiani, irradiando la pace del vangelo e operando per il bene dell'uomo, siamo segno sensibile dei tempi nuovi inaugurati da Cristo. Preghiamo.
- Perché i laici riscoprano la forza vivificante del loro battesimo e rinnovino nella Chiesa lo spirito missionario delle origini. Preghiamo.
- Perché fra i popoli di varia cultura, nelle diverse Chiese, nelle città e nelle famiglie, sempre più numerosi sorgano mediatori di pace, che offrano la vita per la causa del bene comune. Preghiamo.
- Perché la comunione al corpo di Cristo ci renda buoni uditori della parola e pellegrini del vangelo nei nostri ambienti di vita e di lavoro. Preghiamo.
- Perché con saggezza e pazienza, nell'amore di Cristo, ci adoperiamo a guarire le ferite materiali e morali della famiglia umana. Preghiamo.
- Per i sacerdoti e in particolare per i missionari. Preghiamo.
- Per chi dà gratuitamente e nel segreto. Preghiamo.

Padre buono, le cose che non siamo riusciti a chiederti, tu le leggi nel nostro cuore, poiché ci scruti e ci conosci fino in fondo. Ti preghiamo di esaudirci a lode del tuo nome. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Preghiera sulle offerte
Benedici e santifica, o Dio,
questa offerta sacrificale,
e accendi in noi la stessa fiamma di carità,
che mosse san Barnaba a portare alle genti
l’annunzio del Vangelo.
Per Cristo nostro Signore.


Prefazio degli apostoli.


Antifona di comunione
“Non vi chiamo più servi,
perché il servo non sa quello che fa il suo padrone;
vi ho chiamati amici,
perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio
l’ho fatto conoscere a voi”.
[T. P. Alleluia]. (Gv 15,15)

Oppure:
“Predicate che il regno dei cieli è vicino.
Gratuitamente avete ricevuto,
gratuitamente date”.
[T. P. Alleluia]. (Mt 10,7.8)


Preghiera dopo la comunione
Signore, che nel glorioso ricordo
dell’apostolo Barnaba
ci hai dato il pegno della vita eterna,
fa’ che un giorno contempliamo
nello splendore della liturgia celeste
il mistero che abbiamo celebrato nella fede.
Per Cristo nostro Signore.


O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

don Nicola Salsa     (Omelia del 11-06-2019)
Signore, venga il tuo regno
...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 11-06-2018)
La vostra pace scenda su di essa
Nella nostra santissima fede è necessario sapere ciò che viene da Dio direttamente e ciò che invece viene da Dio indirettamente, attraverso la mediazione del Corpo di Cristo, che è la Chiesa. Urge conoscere ancora ciò che necessità la potestà di ordine e ciò che invece non necessita alcuna potestà s ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 11-06-2018)
Commento su Mt 10, 7
«Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demòni.» Mt 10, 7 Come vivere questa Parola? Movimento: Gesù parla agli apostoli e li invita ad andare, a camminare per le strade. Gli apostoli si muov ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 11-06-2016)
Commento su Mt 10, 7-16
Durante il cammino predicate dicendo: "E' vicino il regno dei cieli". Guarite gli infermi, risuscitate i morti, mondate i lebbrosi, scacciate i demoni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date. Mt 10, 7-16 Come vivere questa Parola? Gesù ha scelto i suoi più stretti collaboratori, li ist ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 11-06-2016)
Domandate chi là sia degno
Gli Apostoli sono mandati nel mondo per rivelare, manifestare, rendere presente il regno di Dio con le parole e con le opere, invitando ogni uomo ad accoglierlo. Opera e parola devono essere una cosa sola. Il regno si manifesta nella sua bellezza e potenza di verità e carità, di misericordia e di pa ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 11-06-2015)

Barnaba è originario di Cipro, si fa cristiano, vende quello che ha e lo consegna agli apostoli. Il suo è un gesto radicale ma lui non è affatto una persona rigida, anzi. Si fa carico del giovane Saulo, appena convertito, di cui nessuno si fida. Lo prende sotto le sue ali e lo porta con sé in missio ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 11-06-2015)
Chi lavora ha diritto al suo nutrimento
Da tutti oggi si predica che la Chiesa deve stare dalla parte dei poveri. Se per Chiesa si intende tutto il popolo di Dio, ogni cristiano non è chiamato a stare dalla parte dei poveri, ma dalla parte dell'uomo. Gesù non è venuto per i poveri, ma per l'uomo, per invitarlo a lasciarsi avvolgere dall'a ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 11-06-2015)
Commeto su Mt 10,9-10
«Non procuratevi oro né argento né denaro nelle vostre cinture, né sacca da viaggio, né due tuniche, né sandali, né bastone, perché chi lavora ha diritto al suo nutrimento» Mt 10,9-10 Come vivere questa Parola? Gesù dichiara ai suoi discepoli che la predicazione del vangelo non deve essere appes ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 11-06-2014)

Due scuole di pensiero teologico si affrontavano, al tempo di Gesù: da una parte i conservatori, i sadducei, che osservavano solo i precetti scritti da Mosè, le famose dieci parole, la Legge scritta; dall'altra i farisei, i perushim, che ritenevano ugualmente vincolante e stringente la selva di pres ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 11-06-2014)
La vostra pace ritorni a voi
Se dovessimo elencare tutte le verità dimenticate dal cristiano, di certo occorrerebbe un grosso volume. Oggi il rischio è che si viva senza alcuna verità, dal momento che tutto è stato consegnato ad un sentimentalismo vuoto e ad una volontà che determina di volta in volta ciò che è bene e ciò che è ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 11-06-2014)
Commento su Mt 10, 9-10
DALLA PAROLA DEL GIORNO «Non procuratevi oro né argento né denaro nelle vostre cinture, né sacca da viaggio, né due tuniche, né sandali, né bastone, perché chi lavora ha diritto al suo nutrimento». Mt 10, 9-10 Come vivere questa Parola? Queste ingiunzioni di Gesù non sono che esemplificazioni, ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 11-06-2013)
Commento su Mt 10,7-13
Barnaba, che celebriamo oggi, è una delle figure di riferimento della primitiva comunità cristiana. La sua storia coinvolge e commuove ancora: Barnaba è diventato discepolo, ha venduto un campo per aiutare la comunità, è l'unico ad avere avuto il coraggio di andare a cercare Saulo e a garantire per ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 11-06-2013)
Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino
Spesso ci si chiede: ma chi è esattamente un cristiano? Qual è la sua missione nella storia? Vi è una differenza sostanziale tra chi è cristiano e chi invece non lo è? Se differenza sostanziale vi è, in che cosa essa consiste? Sono domande che vengono fatte e alle quali bisogna pur dare una risposta ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 11-06-2013)
Commento su Atti 11, 22
"Quando questi giunse e vide la grazia di Dio, si rallegrò ed esortava tutti a restare, con cuore risoluto, fedeli al Signore, da uomo virtuoso qual era e pieno di Spirito Santo e di fede." At 11, 22 Come vivere questa parola? "Barnaba, figlio della consolazione, uno che infonde coraggio" (Atti ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 11-06-2012)
Commento su Matteo 10,7-13
Averne di gente come Barnaba, nella Chiesa! Giuseppe è nato a Cipro e la sua conversione è concreta e tangibile: vende un campo e porta il ricavato ai piedi degli apostoli. Subito essi capiscono di che stoffa è fatto e la sua attività nella primitiva comunità cresce in importanza e riconoscimento. G ...
(continua)

  DOMENICA DI PENTECOSTE - MESSA DELLA VIGILIA

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Grado della Celebrazione: SOLENNITA'
Colore liturgico: Rosso
Scheda Agiografica: DOMENICA DI PENTECOSTE - MESSA DELLA VIGILIA
EP090V ;

Lo Spirito Santo è lo Spirito di Cristo ed è la Persona divina che diffonde nel mondo la possibilità di imitare Cristo, dando Cristo al mondo e facendolo vivere in noi.
Nell’insegnamento e nell’opera di Cristo, nulla è più essenziale del perdono. Egli ha proclamato il regno futuro del Padre come regno dell’amore misericordioso. Sulla croce, col suo sacrificio perfetto, ha espiato i nostri peccati, facendo così trionfare la misericordia e l’amore mediante - e non contro - la giustizia e l’ordine. Nella sua vittoria pasquale, egli ha portato a compimento ogni cosa. Per questo il Padre si compiace di effondere, per mezzo del Figlio, lo Spirito di perdono. Nella Chiesa degli apostoli il perdono viene offerto attraverso i sacramenti del battesimo e della riconciliazione e nei gesti della vita cristiana.
Dio ha conferito al suo popolo una grande autorità stabilendo che la salvezza fosse concessa agli uomini per mezzo della Chiesa!
Ma questa autorità, per essere conforme al senso della Pentecoste, deve sempre essere esercitata con misericordiae con gioia, che sono le caratteristiche di Cristo, che ha sofferto ed è risorto, e che esulta eternamente nello Spirito Santo.

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Antifona d'ingresso
L’amore di Dio è stato effuso nei nostri cuori
per mezzo dello Spirito,
che ha stabilito in noi la sua dimora. Alleluia. (Rm 5,5; 8,11)


Colletta
Dio onnipotente ed eterno,
che hai racchiuso la celebrazione della Pasqua
nel tempo sacro dei cinquanta giorni,
rinnova il prodigio della Pentecoste:
fa’ che i popoli dispersi si raccolgano insieme
e le diverse lingue si uniscano
a proclamare la gloria del tuo nome.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

Oppure:
Rifulga su di noi, Padre onnipotente,
Cristo, luce da luce, splendore della tua gloria,
e il dono del tuo Santo Spirito
confermi nell’amore i tuoi fedeli,
rigenerati a vita nuova.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

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Prima lettura

Gen 11,1-9
La si chiamò Babele, perché là il Signore confuse la lingua di tutta la terra.

Dal libro della Gènesi

Tutta la terra aveva un’unica lingua e uniche parole. Emigrando dall’oriente, gli uomini capitarono in una pianura nella regione di Sinar e vi si stabilirono.
Si dissero l’un l’altro: «Venite, facciamoci mattoni e cuociamoli al fuoco». Il mattone servì loro da pietra e il bitume da malta. Poi dissero: «Venite, costruiamoci una città e una torre, la cui cima tocchi il cielo, e facciamoci un nome, per non disperderci su tutta la terra».
Ma il Signore scese a vedere la città e la torre che i figli degli uomini stavano costruendo. Il Signore disse: «Ecco, essi sono un unico popolo e hanno tutti un’unica lingua; questo è l’inizio della loro opera, e ora quanto avranno in progetto di fare non sarà loro impossibile. Scendiamo dunque e confondiamo la loro lingua, perché non comprendano più l’uno la lingua dell’altro».
Il Signore li disperse di là su tutta la terra ed essi cessarono di costruire la città. Per questo la si chiamò Babele, perché là il Signore confuse la lingua di tutta la terra e di là il Signore li disperse su tutta la terra.

Parola di Dio

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Salmo responsoriale

Sal 32

Su tutti i popoli regna il Signore.

Il Signore annulla i disegni delle nazioni,
rende vani i progetti dei popoli.
Ma il disegno del Signore sussiste per sempre,
i progetti del suo cuore per tutte le generazioni.

Beata la nazione che ha il Signore come Dio,
il popolo che egli ha scelto come sua eredità.
Il Signore guarda dal cielo:
egli vede tutti gli uomini.

Dal trono dove siede
scruta tutti gli abitanti della terra,
lui, che di ognuno ha plasmato il cuore
e ne comprende tutte le opere.

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Seconda lettura

Rm 8,22-27
Lo Spirito intercede con gemiti inesprimibili.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

Fratelli, sappiamo che tutta insieme la creazione geme e soffre le doglie del parto fino ad oggi. Non solo, ma anche noi, che possediamo le primizie dello Spirito, gemiamo interiormente aspettando l’adozione a figli, la redenzione del nostro corpo. Nella speranza infatti siamo stati salvati.
Ora, ciò che si spera, se è visto, non è più oggetto di speranza; infatti, ciò che uno già vede, come potrebbe sperarlo? Ma, se speriamo quello che non vediamo, lo attendiamo con perseveranza.
Allo stesso modo anche lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza; non sappiamo infatti come pregare in modo conveniente, ma lo Spirito stesso intercede con gemiti inesprimibili; e colui che scruta i cuori sa che cosa desidera lo Spirito, perché egli intercede per i santi secondo i disegni di Dio.

Parola di Dio

Canto al Vangelo ()
Alleluia, alleluia.
Vieni, Spirito Santo,
riempi i cuori dei tuoi fedeli,
e accendi in essi il fuoco del tuo amore.
Alleluia.

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Vangelo

Gv 7,37-39
Sgorgheranno fiumi di acqua viva.


+ Dal Vangelo secondo Giovanni

Nell’ultimo giorno, il grande giorno della festa, Gesù, ritto in piedi, gridò: «Se qualcuno ha sete, venga a me, e beva chi crede in me. Come dice la Scrittura: dal suo grembo sgorgheranno fiumi di acqua viva».
Questo egli disse dello Spirito che avrebbero ricevuto i credenti in lui: infatti non vi era ancora lo Spirito, perché Gesù non era ancora stato glorificato.

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Fratelli e sorelle, lo Spirito Santo ci avvolge con il suo amore e ci rende parte della Chiesa, corpo di Cristo che opera nel mondo. Chiediamo al Padre di essere rinnovati nell’intimo, per essere sempre più conformi alla sua volontà.
Preghiamo dicendo: Ascoltaci Signore.

1. Perché la Chiesa abbia piena coscienza di essere il popolo di Dio che ha ricevuto la missione di annunciare al mondo la salvezza. Preghiamo.
2. Perché le Chiese e le comunità cristiane si lascino invadere dal soffio dello Spirito e dialoghino nella ricerca convinta dell’unità. Preghiamo.
3. Per tutti i cristiani impegnati nelle istituzioni, perché si lascino guidare dallo Spirito a perseguire la promozione della dignità dell’uomo. Preghiamo.
4. Perché i malati e i sofferenti si aprano all’azione dello Spirito e ricevano da lui pace e consolazione. Preghiamo.
5. Perché la nostra comunità, animata dallo Spirito Santo, valorizzi i carismi di tutti i suoi membri e li impieghi per il bene della Chiesa. Preghiamo.

Esaudisci, o Padre, le nostre preghiere e manda su di noi il dono dello Spirito, perché, avvolti nel suo mistero d’amore, percorriamo le vie della vita terrena tesi alla salvezza eterna. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.

Preghiera sulle offerte
Scenda, o Padre, il tuo Santo Spirito
sui doni che ti offriamo
e susciti nella tua Chiesa la carità ardente,
che rivela a tutti gli uomini il mistero della salvezza.
Per Cristo nostro Signore.


PREFAZIO
La Pentecoste epifania della Chiesa.

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno.
Oggi hai portato a compimento il mistero pasquale
e su coloro che hai reso figli di adozione
in Cristo tuo Figlio hai effuso lo Spirito Santo,
che agli albori della Chiesa nascente
ha rivelato a tutti i popoli il mistero nascosto nei secoli,
e ha riunito i linguaggi della famiglia umana
nella professione dell’unica fede.
Per questo mistero, nella pienezza della gioia pasquale,
l’umanità esulta su tutta la terra,
e con l’assemblea degli angeli e dei santi
canta l’inno della tua gloria: Santo...


Antifona di comunione
L’ultimo giorno della festa,
Gesù si levò in piedi ed esclamò a gran voce:
“Chi ha sete, venga a me e beva”. Alleluia. (Gv 7,37)


Preghiera dopo la comunione
Ci santifichi, o Padre,
la partecipazione a questo sacrificio,
e accenda in noi il fuoco dello Spirito Santo,
che hai effuso sugli apostoli nel giorno della Pentecoste.
Per Cristo nostro Signore.


O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 04-06-2017)
Commento su Gv 20, 19-23
«Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, sar ...
(continua)
Monastero Domenicano Matris Domini     (Omelia del 15-05-2016)
Commento su Rm 8,22-27
Collocazione del brano In questa vigilia della solennità della Pentecoste ci viene offerto un brano del capitolo 8 delle lettera ai Romani. Questo capitolo è quanto mai indicato perché è dedicato al tema dello Spirito che anima l'esistenza cristiana. Chi segue Cristo non è più sotto il dominio del ...
(continua)
Monastero Domenicano Matris Domini     (Omelia del 15-05-2016)
Commento su Gv 7,37-39
Collocazione del brano Il capitolo 7 di Giovanni è ambientato a Gerusalemme, durante la festa delle Capanne. Egli era salito a Gerusalemme quasi di nascosto e solo a metà dei giorni di festa aveva cominciato a insegnare nel tempio. La gente cominciava a credere in lui, ma faceva i propri commenti ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 18-05-2013)
Commento su Gv 21,20-25
Ora Pietro è pronto. Ha ammesso di non essere capace di amare come avrebbe voluto, come avrebbe dovuto, come avrebbe potuto. Ora ha misurato il suo limite, perciò Gesù lo sceglie. L'ultima parola che gli rivolge è uguale alla prima, rivoltagli molti anni prima: seguimi. Non c'è mai fine alla chiamat ...
(continua)
Riccardo Ripoli     (Omelia del 18-05-2013)
Signore, chi è che ti tradisce?
Quando si parla di tradimento la prima cosa che ci viene alla mente sono le questioni di sesso, tradire moglie o marito, fidanzato o fidanzata, avere l'amante. Ma il tradimento è ben altro, è fuggire da una persona con il cuore pur restando sotto lo stesso tetto, è amare nel silenzio qualcuno che no ...
(continua)
Monaci Benedettini Silvestrini     (Omelia del 18-05-2013)
Il Vangelo, un libro aperto
Il brano di oggi conclude la narrazione dell'evangelista Giovanni, il discepolo che Gesù particolarmente amava e a cui ha concesso nell'Ultima cena di posare il capo sul suo petto. Egli si definisce giustamente un testimone fedele e veritiero, ma lascia comprendere che la sua opera non è completa. C ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 18-05-2013)
Commento su Atti 28, 30-31
"Paolo trascorse due anni interi nella casa che aveva preso in affitto e accoglieva tutti quelli che venivano da lui, annunciando il regno di Dio e insegnando le cose riguardanti il Signore Gesù Cristo, con tutta franchezza e senza impedimento." At 28, 30-31 Come vivere questa parola? Accogliere ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 18-05-2013)
Se voglio che egli rimanga finché io venga, a te che importa?
La vocazione è personale, così come la missione. Ognuno vive la propria, mettendosi a disposizione degli altri nella carità e nella verità. Così insegna San Paolo. Vi sono diversi carismi, ma uno solo è lo Spirito; vi sono diversi ministeri, ma uno solo è il Signore; vi sono diverse attività, ma ...
(continua)