LA CHIESA

      


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LITURGIA

> 18 Giugno 2011 <

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Per citazione
(es. Mt 28,1-20):
Per parola:



  Sabato della XI settimana del Tempo Ordinario (Anno dispari)

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Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde
DO116 ;
Se ci mettiamo alla sua scuola, la Madonna ci insegnerà l'umiltà e l'abbandono. Maria ha fatto perfettamente quanto dice Paolo a proposito della sua debolezza: "Mi vanterò ben volentieri delle mie debolezze, perché dimori in me la potenza di Cristo". Maria ha accettato la sua situazione di debolezza, di piccolezza e ne è stata felice perché l'ha vista come motivo di una particolare attenzione di Dio: "il mio spirito esulta in Dio mio salvatore perché ha guardato l'umiltà della sua serva".
Come è difficile, di solito, essere contenti della propria sorte umile, nascosta, oscura! E come è difficile l'umiltà quando si hanno motivi di vanto! San Paolo avvertiva il pericolo della superbia "per la grandezza delle rivelazioni"; Maria, salutata dall'angelo "piena di grazia", rimane tranquilla, contenta, abbandonata in pace alla volontà di Dio, preoccupata solo di lui. E quando Dio la vuole madre di un figlio condannato alla morte di croce come bestemmiatore, la sofferenza non fa cambiare il suo atteggiamento interiore: segue Gesù con adesione piena al disegno divino, in pace, con fiducia, fino al Calvario.
Domandiamo a lei che ci aiuti ad essere umili, fiduciosi, contenti della volontà del Signore in ogni concreta situazione.

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Antifona d'ingresso
Ascolta Signore, la mia voce: a te io grido.
Sei tu il mio aiuto, non respingermi, non abbandonarmi,
Dio della mia salvezza. (Sal 27,7-9)


Colletta
O Dio, fortezza di chi spera in te,
ascolta benigno le nostre invocazioni,
e poiché nella nostra debolezza nulla possiamo
senza il tuo aiuto,
soccorrici con la tua grazia,
perché fedeli ai tuoi comandamenti
possiamo piacerti nelle intenzioni e nelle opere.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

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Prima lettura

2Cor 12,1-10
Mi vanterò ben volentieri delle mie debolezze.

Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi

Fratelli, se bisogna vantarsi – ma non conviene – verrò tuttavia alle visioni e alle rivelazioni del Signore. So che un uomo, in Cristo, quattordici anni fa – se con il corpo o fuori del corpo non lo so, lo sa Dio – fu rapito fino al terzo cielo. E so che quest’uomo – se con il corpo o senza corpo non lo so, lo sa Dio – fu rapito in paradiso e udì parole indicibili che non è lecito ad alcuno pronunziare. Di lui io mi vanterò!
Di me stesso invece non mi vanterò, fuorché delle mie debolezze. Certo, se volessi vantarmi, non sarei insensato: direi solo la verità. Ma evito di farlo, perché nessuno mi giudichi più di quello che vede o sente da me e per la straordinaria grandezza delle rivelazioni.
Per questo, affinché io non monti in superbia, è stata data alla mia carne una spina, un inviato di Satana per percuotermi, perché io non monti in superbia. A causa di questo per tre volte ho pregato il Signore che l’allontanasse da me. Ed egli mi ha detto: «Ti basta la mia grazia; la forza infatti si manifesta pienamente nella debolezza».
Mi vanterò quindi ben volentieri delle mie debolezze, perché dimori in me la potenza di Cristo. Perciò mi compiaccio nelle mie debolezze, negli oltraggi, nelle difficoltà, nelle persecuzioni, nelle angosce sofferte per Cristo: infatti quando sono debole, è allora che sono forte.

Parola di Dio

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Salmo responsoriale

Sal 33

Gustate e vedete com’è buono il Signore.

L’angelo del Signore si accampa
attorno a quelli che lo temono, e li libera.
Gustate e vedete com’è buono il Signore;
beato l’uomo che in lui si rifugia.

Temete il Signore, suoi santi:
nulla manca a coloro che lo temono.
I leoni sono miseri e affamati,
ma a chi cerca il Signore non manca alcun bene.

Venite, figli, ascoltatemi:
vi insegnerò il timore del Signore.
Chi è l’uomo che desidera la vita
e ama i giorni in cui vedere il bene?

Canto al Vangelo (2Cor 8,9)
Alleluia, alleluia.
Gesù Cristo, da ricco che era, si è fatto povero per voi,
perché voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà.
Alleluia.

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Vangelo

Mt 6,24-34
Non preoccupatevi del domani.


+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli:
«Nessuno può servire due padroni, perché o odierà l’uno e amerà l’altro, oppure si affezionerà all’uno e disprezzerà l’altro. Non potete servire Dio e la ricchezza.
Perciò io vi dico: non preoccupatevi per la vostra vita, di quello che mangerete o berrete, né per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita non vale forse più del cibo e il corpo più del vestito?
Guardate gli uccelli del cielo: non séminano e non mietono, né raccolgono nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non valete forse più di loro? E chi di voi, per quanto si preoccupi, può allungare anche di poco la propria vita?
E per il vestito, perché vi preoccupate? Osservate come crescono i gigli del campo: non faticano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Ora, se Dio veste così l’erba del campo, che oggi c’è e domani si getta nel forno, non farà molto di più per voi, gente di poca fede?
Non preoccupatevi dunque dicendo: “Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo?”. Di tutte queste cose vanno in cerca i pagani. Il Padre vostro celeste, infatti, sa che ne avete bisogno.
Cercate invece, anzitutto, il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta.
Non preoccupatevi dunque del domani, perché il domani si preoccuperà di se stesso. A ciascun giorno basta la sua pena».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Fratelli, mediante il battesimo il Padre ci ha accolti nel suo grande disegno di salvezza. Supplichiamolo perché ci aiuti a vivere ogni giorno confidando nella sua provvidenza, dicendo:
Signore, aumenta la nostra fede.

Per il popolo di Dio, perché riconfermi il suo rifiuto agli idoli del denaro e del potere e mantenga viva la coscienza di essere chiamato alla santità. Preghiamo:
Per le autorità civili e i potenti del mondo, perché la ricerca del bene dell'uomo li spinga a realizzare una distribuzione più equa delle risorse. Preghiamo:
Per i poveri e i sofferenti, perché la memoria di Cristo, provvidenza di Dio, li aiuti a vivere le difficoltà quotidiane fiduciosi della benevolenza divina. Preghiamo:
Per i genitori e gli educatori, perché infondano nelle giovani generazioni il distacco dalle cose materiali e la volontà di possedere i beni spirituali. Preghiamo:
Per noi cristiani, perché vinciamo la continua tentazione del compromesso che il mondo ci propone, per servire in tutto Colui che è morto per i nostri peccati. Preghiamo:
Per chi si vive ancora autocentrato.
Per i disoccupati del nostro quartiere.

Padre buono, che nell'eucaristia ci offri come cibo quotidiano il corpo del tuo unico Figlio, donaci di testimoniare nella carità la tua provvidenza per ogni uomo. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Preghiera sulle offerte
O Dio, che nel pane e nel vino doni all'uomo il cibo che lo alimenta e il sacramento che lo rinnova, fà che non ci venga mai a mancare questo sostegno del corpo e dello spirito. Per Cristo nostro Signore.


Antifona di comunione
Una cosa ho chiesto al Signore, questa sola io cerco:
abitare nella casa del Signore tutti i giorni della mia vita. (Sal 27,4)

Oppure:
Dice il Signore: “Padre Santo, custodisci nel tuo nome coloro che mi hai dato,
perché siano una cosa sola, come noi”.
(Gv 17,11)


Preghiera dopo la comunione
Signore, la partecipazione a questo sacramento,
segno della nostra unione con te,
edifichi la tua Chiesa nell’unità e nella pace.
Per Cristo nostro Signore.


O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 22-06-2019)
Commento su Mt 6,30-32
?Ora, se Dio veste così l'erba del campo, che oggi c'è e domani verrà gettata nel forno, non farà assai più per voi gente di poca fede? Non affannatevi dunque dicendo: Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo? Di tutte queste cose si preoccupano i pagani; il Padre vostro celeste in ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 22-06-2019)
Non preoccupatevi per la vostra vita
Dio non ha creato l'uomo ponendolo poi in un deserto selvaggio, cocente, privo di qualsiasi forma di vita. Lo ha creato e posto in un giardino di delizie. In esso vi era ogni pianta dalla quale attingeva ogni frutto per alimentare la vita del suo corpo. Nel giardino però vi era però anche l'albero d ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 23-06-2018)
Il domani si preoccuperà di se stesso
Quando il nostro domani si preoccuperò di se stesso? Quando esso non è più nostro, perché da noi è stato consegnato a Dio, consegnando a Lui noi stessi secondo la sua Parola, la sua volontà, il suo Vangelo. Il figlio minore prende nelle sue mani il suo futuro. Esce ricchissimo dalla casa del Padre e ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 23-06-2018)
Commento su Mt 6, 26-30; 33-34
«Guardate gli uccelli del cielo: non seminano e non mietono, né raccolgono nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non valete forse più di loro? E chi di voi, per quanto si preoccupi, può allungare anche di poco la propria vita? E per il vestito, perché vi preoccupate? Osservate come cr ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 18-06-2016)
Non preoccupatevi per la vostra vita
Da quando i figli di Giacobbe sono usciti dall'Egitto, Dio è stato per loro fonte e sorgente della vita sia spirituale che fisica. È da Lui che ogni vita, sicurezza, pace, abbondanza, benedizione discende su di essi. La condizione è solo una: camminare nella sua parola, nella sua Legge, osservare la ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 20-06-2015)

A ciascun giorno basta la sua pena. Quanto è vero! Quante volte la nostra vita vive nei pentimenti del passato o nell'angoscia del futuro, senza veramente assaporare il tempo presente! Quante volte crediamo di avere in mano il nostro destino e ci affanniamo e ci preoccupiamo per assicurarci un futur ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 20-06-2015)
Non potete servire Dio e la ricchezza
La ricchezza in sé non è un male. Essere ricchi non è peccato. È peccato invece la chiusura del cuore al povero che grida, che implora pietà. È la sepoltura del nostro corpo nella ricchezza che è peccato. Questa sepoltura ci esclude da ogni bene di Dio, sia sulla terra che nei cieli, sia nel tempo c ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 20-06-2015)
Commento su Mt 6, 25
"Non preoccupatevi per la vostra vita, di quello che mangerete o berrete." Mt 6, 25 Come vivere questa Parola? Oggi la Parola di Dio ci permette di continuare a parlare di povertà. Ieri l'accento era sul non accumulare, sul non riempirsi di cose inutili. Oggi invece questo si pone sul non preocc ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 21-06-2014)

Quante preoccupazioni nella nostra vita! Quanti inconvenienti che ci gettano nello sconforto! Quante delusioni e arrabbiature! Il periodo di crisi, poi, non ci aiuta. Mantenere un famiglia, pagare un debito, affrontare una spesa imprevista possono sprofondarci nella desolazione e nel vittimismo. Ges ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 21-06-2014)
Non potete servire Dio e la ricchezza
Il Vangelo è fatto di regole evidenti e di regole nascoste. Sono le regole nascoste che danno vigore alle regole evidenti. Una di queste regole nascoste così recita: il Signore serve chi lo serve. Se noi serviamo il Signore, il Signore è obbligato a servire noi. Se noi serviamo noi stessi, il Signor ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 21-06-2014)
Commento su Mt 6, 27
"E chi di voi, per quanto si preoccupi, può allungare anche di poco la propria vita?" Mt 6, 27 Come vivere questa Parola? Molti di noi hanno fatto l'esperienza di vagare per ospedali o per studi medici per problemi di salute personali o dei propri cari. Facciamo di tutto per curare al meglio pat ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 22-06-2013)
Commento su Mt 6,24-34
Ci si commuove ogni volta che si legge questa straordinaria pagina del discorso della montagna. Gesù, lo abbiamo visto, ridefinisce l'interpretazione della Legge orale riportandola alla sua origine, distinguendo l'intenzione originaria di Dio dai compromessi derivanti dalle tradizioni degli uomini. ...
(continua)
Riccardo Ripoli     (Omelia del 22-06-2013)
Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo?
Ci sentiamo realizzati quando arriviamo ad avere più di ieri, senza peraltro mai accontentarci. Raramente sento qualcuno essere pienamente soddisfatto della propria vita. Ieri ho svegliato i bimbi e prima di dar loro colazione li ho portati a fare il bagno in piscina. Erano radiosi e felici. Prima d ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 22-06-2013)
Nessuno può servire due padroni
Servire Dio e gli idoli è stata tentazione sempre presente in Israele. Elia è il profeta che mette il popolo di Dio dinanzi alla grave responsabilità di servire il Signore, Lui solo. Acab convocò tutti gli Israeliti e radunò i profeti sul monte Carmelo. Elia si accostò a tutto il popolo e disse: ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 22-06-2013)
Commento su Seconda Corinti 12,10
Quando sono debole, è allora che sono forte 2Cor 12,10 Come vivere questa Parola? Mentre Paolo continua a parlare o a domandarsi della necessità di vantarsi, le sue confidenze ai Corinzi ci mostrano ancora di più un uomo appassionato del suo apostolato, fragile, ma fermo e sicuro di essere in Cri ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 23-06-2012)
Commento su Matteo 6,24-34
Ha ragione, il Signore. Perfettamente ragione. Provate a pensare alla giornata di ieri: quante energie abbiamo dedicato a gestire le nostre preoccupazioni? A gestire la nostra ansia? A cercare di trovare soluzioni ai mille contrattempi che invadono la nostra vita? Certo: la vita è diventata complica ...
(continua)