LA CHIESA

      


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LITURGIA

> 26 Giugno 2010 <

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Per citazione
(es. Mt 28,1-20):
Per parola:



  Sabato della XII settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)

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Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde
PO126 ;
Egli ha preso su di sé le nostre infermità, si è caricato delle nostre malattie.
Pascal scriverà, facendo parlare Gesù: “I medici non ti guariranno! Sono io che guarisco e rendo il corpo immortale!”.
Gesù si prende carico di tutte le nostre infermità, di tutte le nostre malattie, sia fisiche che morali. Non dobbiamo avere paura di parlargliene! Sappiamo parlargliene con la fede del centurione, con quella della suocera di Pietro, dei parenti degli indemoniati, con quella dei malati.
Egli potrà dirci, come al centurione: “Va’, e sia fatto secondo la tua fede”. Egli potrà, come la suocera di Pietro, toccare la nostra mano. Potrà cacciare i nostri demoni per mezzo della sua parola.
“Signore Gesù, i medici non mi guariranno, ma sei tu che guarisci! Infondi in me la fede del centurione, quella della suocera di Pietro. Guariscimi, caccia i miei demoni. Toccami. Di’ una parola ed io sarò guarito!”.

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Antifona d'ingresso
Il Signore è la forza del suo popolo
e rifugio di salvezza per il suo Cristo.
Salva il tuo popolo, Signore,
benedici la tua eredità,
e sii la sua guida per sempre. (Sal 28,8-9)


Colletta
Dona al tuo popolo, o Padre,
di vivere sempre nella venerazione e nell’amore
per il tuo santo nome,
poiché tu non privi mai della tua guida
coloro che hai stabilito sulla roccia del tuo amore.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

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Prima lettura

Lam 2,2.10-14.18-19
Grida dal tuo cuore al Signore, gemi, figlia di Sion.

Dal libro delle Lamentazioni

Il Signore ha distrutto senza pietà
tutti i pascoli di Giacobbe;
ha abbattuto nella sua ira
le fortezze della figlia di Giuda,
ha prostrato a terra, ha profanato
il suo regno e i suoi capi.
Siedono a terra in silenzio
gli anziani della figlia di Sion,
hanno cosparso di cenere il capo,
si sono cinti di sacco;
curvano a terra il capo
le vergini di Gerusalemme.
Si sono consunti per le lacrime i miei occhi,
le mie viscere sono sconvolte;
si riversa per terra la mia bile
per la rovina della figlia del mio popolo,
mentre viene meno il bambino e il lattante
nelle piazze della città.
Alle loro madri dicevano:
«Dove sono il grano e il vino?».
Intanto venivano meno come feriti
nelle piazze della città;
esalavano il loro respiro
in grembo alle loro madri.
A che cosa ti assimilerò?
A che cosa ti paragonerò, figlia di Gerusalemme?
A che cosa ti eguaglierò per consolarti,
vergine figlia di Sion?
Poiché è grande come il mare la tua rovina:
chi potrà guarirti?
I tuoi profeti hanno avuto per te visioni
di cose vane e insulse,
non hanno svelato la tua colpa
per cambiare la tua sorte;
ma ti hanno vaticinato lusinghe,
vanità e illusioni.
Grida dal tuo cuore al Signore,
gemi, figlia di Sion;
fa’ scorrere come torrente le tue lacrime,
giorno e notte!
Non darti pace,
non abbia tregua la pupilla del tuo occhio!
Àlzati, grida nella notte,
quando cominciano i turni di sentinella,
effondi come acqua il tuo cuore,
davanti al volto del Signore;
alza verso di lui le mani
per la vita dei tuoi bambini,
che muoiono di fame
all’angolo di ogni strada.

Parola di Dio

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Salmo responsoriale

Sal 73

Non dimenticare, Signore, la vita dei tuoi poveri.

Oppure:
Ascolta, Signore, il grido dei tuoi poveri.

O Dio, perché ci respingi per sempre,
fumante di collera contro il gregge del tuo pascolo?
Ricòrdati della comunità
che ti sei acquistata nei tempi antichi.
Hai riscattato la tribù che è tua proprietà,
il monte Sion, dove hai preso dimora.

Volgi i tuoi passi a queste rovine eterne:
il nemico ha devastato tutto nel santuario.
Ruggirono i tuoi avversari nella tua assemblea,
issarono le loro bandiere come insegna.

Come gente che s’apre un varco verso l’alto
con la scure nel folto della selva,
con l’ascia e con le mazze frantumavano le sue porte.
Hanno dato alle fiamme il tuo santuario,
hanno profanato e demolito la dimora del tuo nome.

Volgi lo sguardo alla tua alleanza;
gli angoli della terra sono covi di violenza.
L’oppresso non ritorni confuso,
il povero e il misero lodino il tuo nome.

Canto al Vangelo (Mt 8,17)
Alleluia, alleluia.
Cristo ha preso le nostre infermità
e si è caricato delle nostre malattie.
Alleluia.

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Vangelo

Mt 8,5-17
Molti verranno dall’oriente e dall’occidente e sederanno a mensa con Abramo, Isacco e Giacobbe.


+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, entrato Gesù in Cafàrnao, gli venne incontro un centurione che lo scongiurava e diceva: «Signore, il mio servo è in casa, a letto, paralizzato e soffre terribilmente». Gli disse: «Verrò e lo guarirò». Ma il centurione rispose: «Signore, io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto, ma di’ soltanto una parola e il mio servo sarà guarito. Pur essendo anch’io un subalterno, ho dei soldati sotto di me e dico a uno: “Va’!”, ed egli va; e a un altro: “Vieni!”, ed egli viene; e al mio servo: “Fa’ questo!”, ed egli lo fa».
Ascoltandolo, Gesù si meravigliò e disse a quelli che lo seguivano: «In verità io vi dico, in Israele non ho trovato nessuno con una fede così grande! Ora io vi dico che molti verranno dall’oriente e dall’occidente e siederanno a mensa con Abramo, Isacco e Giacobbe nel regno dei cieli, mentre i figli del regno saranno cacciati fuori, nelle tenebre, dove sarà pianto e stridore di denti». E Gesù disse al centurione: «Va’, avvenga per te come hai creduto». In quell’istante il suo servo fu guarito.
Entrato nella casa di Pietro, Gesù vide la suocera di lui che era a letto con la febbre. Le toccò la mano e la febbre la lasciò; poi ella si alzò e lo serviva.
Venuta la sera, gli portarono molti indemoniati ed egli scacciò gli spiriti con la parola e guarì tutti i malati, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaìa:
“Egli ha preso le nostre infermità
e si è caricato delle malattie”.

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Illuminati dai suggerimenti dello Spirito Santo e certi di essere ascoltati, innalziamo al Padre misericordioso la nostra comune preghiera:
Signore, ascolta la nostra supplica.

Per la Chiesa, custode e testimone della verità: perché, voce di ogni creatura, presenti a Dio Padre le aspirazioni e i bisogni dell'umanità. Preghiamo:
Per i politici e i governanti: perché la responsabilità civile loro affidata, sia misurata sul progresso di tutti i popoli e sul rispetto della persona umana. Preghiamo:
Per i giovani che entrano nel mondo del lavoro: perché le loro energie siano sorrette da ideali positivi e indirizzate alla costruzione di una civiltà basata sulla verità e sull'amore. Preghiamo:
Per gli ammalati e gli anziani: perché la nostra carità assuma la concretezza della condivisione delle loro infermità. Preghiamo:
Per noi qui presenti: perché con schiettezza e semplicità presentiamo la nostra umanità a Cristo Signore e speriamo solo da lui la vittoria sul male e sul peccato. Preghiamo:
Per il popolo ebreo, erede delle promesse di Dio.
Per la proprietà delle nostre celebrazioni eucaristiche.

O Padre, la tua misericordia ci dona quanto non osiamo nemmeno sperare. Aumenta la nostra fede, perché la venuta del tuo Cristo tra noi su questo altare ci riempia di benedizione e di vita nuova. Per lo stesso Cristo nostro Signore. Amen.

Preghiera sulle offerte
Accogli, Signore, la nostra offerta:
questo sacrificio di espiazione e di lode
ci purifichi e ci rinnovi,
perché tutta la nostra vita sia bene accetta alla tua volontà.
Per Cristo nostro Signore.


Antifona di comunione
Gli occhi di tutti, Signore, si volgono a te fiduciosi,
e tu provvedi loro il cibo a suo tempo. (Sal 145,15)

Oppure:
Dice il Signore: “Io sono il buon pastore,
e dò la mia vita per le mie pecore”. (Gv 10,11.15)


Preghiera dopo la comunione
O Dio che ci hai rinnovati
con il corpo e sangue del tuo Figlio,
fa’ che la partecipazione ai santi misteri
ci ottenga la pienezza della redenzione.
Per Cristo nostro Signore.


O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 30-06-2018)
Egli ha preso le nostre infermità
L'Evangelista Matteo applica a Gesù la Profezia del Servo Sofferente. Gliela applica non nel momento della passione, mentre è sulla croce, ma dopo aver operato alcuni miracoli, dopo aver liberato degli uomini dalle loro infermità e malattie. Chi avrebbe creduto al nostro annuncio? A chi sarebbe sta ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 30-06-2018)
Commento su Mt 8, 1-4
?Quando Gesù fu sceso dal monte, molta folla lo seguiva. Ed ecco venire un lebbroso e prostrarsi a lui dicendo: ?Signore, se tu vuoi, puoi sanarmi?. E Gesù stese la mano e lo toccò dicendo: ?Lo voglio, sii sanato?.? Mt 8, 1-4 Come vivere questa Parola? Gesù scende dal monte e guarisce i malati, t ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 01-07-2017)
Egli si è caricato delle malattie
Il canto del Servo Sofferente del Signore rivela la più grande verità mai profetizzata su Gesù Signore. Facendosi vero uomo, il Verbo Eterno, il Figlio Unigenito del Padre ha preso su di sé, assumendola compre propria, tutta la condizione spirituale e fisica dell'umanità, schiava del peccato e della ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 25-06-2016)
Mentre i figli del regno saranno cacciati fuori
La vita pubblica di Gesù inizia e finisce con la testimonianza di due Centurioni Romani. Alla fine, quando Gesù consegna al Padre il suo spirito, il Centurione, vistolo morire in quel modo, dice: "Veramente quest'uomo era figlio di Dio". Non è un malfattore. I malfattori non muoiono in questo modo. ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 25-06-2016)
Commento su Mt 8,8
«Signore, io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto, ma di' soltanto una parola e il mio servo sarà guarito.» Mt 8,8 Come vivere questa Parola? Gesù è mosso a compassione per le sofferenze dell'uomo: nel suo amore e nella sua onnipotenza guarisce anche a distanza: ascolta la supplica del ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 27-06-2015)

Matteo raccontando gli episodi di guarigione ripresi dall'evangelista Marco, aggiunge un dettaglio, cita il profeta Isaia per sottolineare l'atteggiamento di Gesù che, come Messia, si fa carico della sofferenza del mondo. È una riflessione opportuna che ci aiuta a capire il senso delle guarigioni op ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 27-06-2015)
Egli ha preso le nostre infermità
La compassione di Gesù è per assunzione nel suo corpo di ogni peccato e ogni frutto del peccato. Lui toglie molti frutti di peccato dal corpo e dallo spirito e dell'anima dell'uomo come segno della sua altissima missione: Lui è l'Agnello di Dio che deve togliere il peccato del mondo. Lo toglie affig ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 27-06-2015)
Commento su Gen 18, 1-5
«Poi il Signore apparve ad Abramo alle Querce di Mamre, mentre egli sedeva all'ingresso della tenda nell'ora più calda del giorno. Egli alzò gli occhi e vide che tre uomini stavano in piedi presso di lui. Appena li vide, corse loro incontro dall'ingresso della tenda e si prostrò fino a terra, dicend ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 30-06-2012)
Commento su Matteo 8,5-17
Non chiede di essere guarito, il lebbroso, ma purificato. Reso puro, mondato, ricostruito. Probabilmente l'idea di essere immondo gli deriva dalla brutalità della malattia che corrode e imputridisce la carne ma, anche dalla mentalità religiosa del tempo che faceva del lebbroso un maledetto, un punit ...
(continua)