LA CHIESA

      


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LITURGIA

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Per citazione
(es. Mt 28,1-20):
Per parola:



  V DOMENICA DI PASQUA (ANNO B)

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Grado della Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: Bianco
BP050 ;

Nei discorsi di addio del Vangelo secondo san Giovanni (capitoli 13-17) l’evangelista prende spunto dalle parole di Gesù per riflettere, con il carisma che gli è proprio, sulla vita dei credenti dal tempo dell’Ascensione al ritorno del Signore. Egli si riconosce talmente legato al Signore attraverso lo Spirito di Dio che parla ai suoi ascoltatori e ai suoi lettori usando l’“io” di Cristo. Per mezzo della sua voce, il Signore rivela a coloro che credono in lui qual è la loro situazione, ordinando loro di agire in modo giusto.
È durante la festa liturgica delle domeniche che vanno da Pasqua alla Pentecoste che la Chiesa propone alla lettura questi discorsi, per mostrare ai credenti cos’è infine importante per la loro vita. Attraverso un paragone, il Signore ci rivela oggi che tutti quelli che gli sono legati mediante la fede vivono in vera simbiosi. Come i tralci della vite, che sono generati e nutriti dalla vite stessa, noi cristiani siamo legati in modo vitale a Gesù Cristo nella comunità della Chiesa. Vi sono molte condizioni perché la forza vitale e la grazia di Cristo possano portare i loro frutti nella nostra vita: ogni tralcio deve essere liberato dai germogli superflui, deve essere sano e reagire in simbiosi fertile con la vite.
Per mezzo del battesimo, Cristo ci ha accolti nella sua comunità. E noi siamo stati liberati dai nostri peccati dalla parola sacramentale di Cristo. La grazia di Cristo non può agire in noi che nella misura in cui noi la lasciamo agire. La Provvidenza divina veglierà su di noi e si prenderà cura di noi se saremo pronti. Ma noi non daremo molti frutti se non restando attaccati alla vite per tutta la vita. Cioè: se viviamo coscienziosamente la nostra vita come membri della Chiesa di Cristo. Poiché, agli occhi di Dio, ha valore duraturo solo ciò che è compiuto in seno alla comunità, con Gesù Cristo e nel suo Spirito: “Senza di me non potete far nulla”. Chi l’ha riconosciuto, può pregare Dio di aiutarlo affinché la sua vita sia veramente fertile nella fede e nell’amore.

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Antifona d'ingresso
Cantate al Signore un canto nuovo,
perché ha compiuto prodigi;
a tutti i popoli ha rivelato la salvezza. Alleluia. (Sal 98,1-2)


Colletta
O Padre, che ci hai donato il Salvatore e lo Spirito Santo,
guarda con benevolenza i tuoi figli di adozione,
perché a tutti i credenti in Cristo
sia data la vera libertà e l’eredità eterna.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

Oppure:
O Dio, che ci hai inseriti in Cristo
come tralci nella vera vite, donaci il tuo Spirito,
perché, amandoci gli uni gli altri di sincero amore,
diventiamo primizie di umanità nuova
e portiamo frutti di santità e di pace.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

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Prima lettura

At 9,26-31
Bàrnaba raccontò agli apostoli come durante il viaggio Paolo aveva visto il Signore.

Dagli Atti degli Apostoli

In quei giorni, Saulo, venuto a Gerusalemme, cercava di unirsi ai discepoli, ma tutti avevano paura di lui, non credendo che fosse un discepolo.
Allora Bàrnaba lo prese con sé, lo condusse dagli apostoli e raccontò loro come, durante il viaggio, aveva visto il Signore che gli aveva parlato e come in Damasco aveva predicato con coraggio nel nome di Gesù. Così egli poté stare con loro e andava e veniva in Gerusalemme, predicando apertamente nel nome del Signore. Parlava e discuteva con quelli di lingua greca; ma questi tentavano di ucciderlo. Quando vennero a saperlo, i fratelli lo condussero a Cesarèa e lo fecero partire per Tarso.
La Chiesa era dunque in pace per tutta la Giudea, la Galilea e la Samarìa: si consolidava e camminava nel timore del Signore e, con il conforto dello Spirito Santo, cresceva di numero.

Parola di Dio

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Salmo responsoriale

Sal 21

A te la mia lode, Signore, nella grande assemblea.

Scioglierò i miei voti davanti ai suoi fedeli.
I poveri mangeranno e saranno saziati,
loderanno il Signore quanti lo cercano;
il vostro cuore viva per sempre!

Ricorderanno e torneranno al Signore
tutti i confini della terra;
davanti a te si prostreranno
tutte le famiglie dei popoli.

A lui solo si prostreranno
quanti dormono sotto terra,
davanti a lui si curveranno
quanti discendono nella polvere.

Ma io vivrò per lui,
lo servirà la mia discendenza.
Si parlerà del Signore alla generazione che viene;
annunceranno la sua giustizia;
al popolo che nascerà diranno:
«Ecco l’opera del Signore!».

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Seconda lettura

1Gv 3,18-24
Questo è il suo comandamento: che crediamo e amiamo.

Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo

Figlioli, non amiamo a parole né con la lingua, ma con i fatti e nella verità.
In questo conosceremo che siamo dalla verità e davanti a lui rassicureremo il nostro cuore, qualunque cosa esso ci rimproveri. Dio è più grande del nostro cuore e conosce ogni cosa.
Carissimi, se il nostro cuore non ci rimprovera nulla, abbiamo fiducia in Dio, e qualunque cosa chiediamo, la riceviamo da lui, perché osserviamo i suoi comandamenti e facciamo quello che gli è gradito.
Questo è il suo comandamento: che crediamo nel nome del Figlio suo Gesù Cristo e ci amiamo gli uni gli altri, secondo il precetto che ci ha dato. Chi osserva i suoi comandamenti rimane in Dio e Dio in lui. In questo conosciamo che egli rimane in noi: dallo Spirito che ci ha dato.

Parola di Dio

Canto al Vangelo (Gv 15,4.5)
Alleluia, alleluia.
Rimanete in me e io in voi, dice il Signore,
chi rimane in me porta molto frutto.
Alleluia.

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Vangelo

Gv 15,1-8
Chi rimane in me ed io in lui fa molto frutto.


+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Io sono la vite vera e il Padre mio è l’agricoltore. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. Voi siete già puri, a causa della parola che vi ho annunciato.
Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e secca; poi lo raccolgono, lo gettano nel fuoco e lo bruciano.
Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello che volete e vi sarà fatto. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Il Signore ci assicura che qualunque cosa chiediamo al Padre, egli ce la concederà; con fiducia rivolgiamo a lui le nostre invocazioni.
Preghiamo insieme e diciamo: Padre, sia fatta la tua volontà.

1. Perché la Chiesa, sull'esempio della prima comunità cristiana, sia sempre aperta ad accogliere la novità dello Spirito, superando ogni diffidenza e paura, preghiamo.
2. Perché tutti i cristiani riconoscano di essere testimoni del Vangelo e siano sempre animati dalla forza dello Spirito Santo che ci viene continuamente donato, preghiamo.
3. Per tutti coloro che sono provati da situazioni di dolore, di malattia, di divisioni familiari, perché possano sentire sempre che rimangono uniti a Cristo, come i tralci alla vite, preghiamo.
4. Perché tutti noi in questo tempo pasquale gustiamo la gioia di essere figli di Dio, e la comunichiamo agli altri attraverso atteggiamenti di serenità e di sguardo positivo sul mondo, preghiamo.

Padre, nella tua volontà è la nostra pace. Tu, che ci hai fatto la grazia di diventare tuoi discepoli, fa' che, rimanendo uniti a te, possiamo portare molto frutto a lode della tua gloria. Per Cristo nostro Signore.

Preghiera sulle offerte
O Dio, che in questo scambio di doni
ci fai partecipare alla comunione con te,
unico e sommo bene,
concedi che la luce della tua verità
sia testimoniata dalla nostra vita.
Per Cristo nostro Signore.


PREFAZIO PASQUALE V
Cristo sacerdote e vittima

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
proclamare sempre la tua gloria, o Signore,
e soprattutto esaltarti in questo tempo
nel quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato.
Offrendo il suo corpo sulla croce,
diede compimento ai sacrifici antichi,
e donandosi per la nostra redenzione
divenne altare, vittima e sacerdote.
Per questo mistero, nella pienezza della gioia pasquale,
l’umanità esulta su tutta la terra,
e con l’assemblea degli angeli e dei santi
canta l’inno della tua gloria: Santo...


Antifona di comunione
“Io sono la vera vite e voi i tralci”, dice il Signore;
“chi rimane in me e io in lui,
porta molto frutto”. Alleluia. (Gv 15,1.5)


Preghiera dopo la comunione
Assisti, Signore il tuo popolo,
che hai colmato della grazia di questi santi misteri,
e fa’ che passiamo dalla decadenza del peccato
alla pienezza della vita nuova.
Per Cristo nostro Signore.


O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

Agenzia SIR     (Omelia del 29-04-2018)

Per il Vangelo non si è, ma si diventa discepoli. Da qui la cura per rimanere in Cristo. Il credente si concentra in sé per interiorizzare la parola di Gesù. Rimanendo in Gesù, la Parola in cui tutto fu fatto, questo movimento si volge in apertura non solo verso i fratelli e le sorelle nella fede ma ...
(continua)
don Marco Pozza     (Omelia del 29-04-2018)
Tolti i rami secchi si vede di nuovo il cielo
Il primo uomo, nella Scrittura, fu un agricoltore. D'allora, finora, l'agricoltura è mestiere sacro: la nobiltà riposa sulla terra. Una vigna che si snoda sul dorso di una collina, tra tutti i panorami possibili, è uno spettacolo della natura. La vigna, saccheggiata dalla vendemmia, appare ancora pi ...
(continua)
Sulla strada - TV2000     (Omelia del 29-04-2018)
Commento su Giovanni 15,1-8
...
(continua)
Wilma Chasseur     (Omelia del 29-04-2018)
Audio commento alla liturgia - Gv 15,1-8
Clicca qui per scaricare il commento in formato MP3.Per ascoltare il commento, clicca sul play sulla sinistra del lettore: ...
(continua)
don Maurizio Prandi     (Omelia del 29-04-2018)
Ciò che ti rimane
Ascolteremo lo stesso brano di vangelo per due volte in questa settimana e lì per lì pensavo questo: che i due verbi al centro del vangelo, tagliare e potare, sono due verbi che istintivamente allontano da me perché non li sento, come dire, positivi. Quello che si diceva l'altra sera però, commentan ...
(continua)
Missionari della Via     (Omelia del 29-04-2018)

In questa domenica Gesù ci rivela la profonda unione che siamo chiamati a vivere con Dio; per farcelo capire usa l'immagine della vite e dei tralci. La vite nell'AT è figura del popolo d'Israele, curato con amore da Dio (Is 27,3.5), ma che spesso non ha portato se non tralci degeneri e frutti acer ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 29-04-2018)
Commento su At 9,26
?In quei giorni, Saulo, venuto a Gerusalemme, cercava di unirsi ai discepoli, ma tutti avevano paura di lui, non credendo che fosse un discepolo.? Atti 9,26 Come vivere questa Parola? Paolo ha vissuto l'esperienza più forte che possa fare un uomo: l'esperienza di un momento del tutto superiore a ...
(continua)
padre Ermes Ronchi     (Omelia del 29-04-2018)
Gesù è la vite. E noi i tralci, nutriti dalla linfa dell'amore
Una vite e un vignaiolo: cosa c'è di più semplice e familiare? Una pianta con i tralci carichi di grappoli; un contadino che la cura con le mani che conoscono la terra e la corteccia: mi incanta questo ritratto che Gesù fa di sé, di noi e del Padre. Dice Dio con le semplici parole della vita e del l ...
(continua)
don Giovanni Berti     (Omelia del 29-04-2018)
E' sempre prima comunione
Clicca qui per la vignetta della settimana. Nella nostra comunità parrocchiale questa domenica i bambini della classe quarta elementare vivranno la loro prima comunione. Iniziando le prove della celebrazione ho detto ai bambini che la messa di domenica non è importante solo per loro ma per tutta ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 29-04-2018)
Video commento a Gv 15,1-8
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(continua)
don Claudio Doglio     (Omelia del 29-04-2018)
Video commento a Gv 15,1-8
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(continua)
don Domenico Bruno     (Omelia del 29-04-2018)
L'unione fa la forza!
"L'unione fa la forza" non è solo un famoso modo di dire, ma la presa di coscienza della realtà. Quando lo scoraggiamento è in agguato significa che stiamo sperimentando il limite della nostra umanità. Il che non è un disonore, anzi è un alto atto di umiltà col quale una persona mette da parte il ...
(continua)
dom Luigi Gioia     (Omelia del 29-04-2018)
Né autopunizione né autogiustificazione
Figlioli, non amiamo a parole, né con la lingua, ma con i fatti e nella verità (1Gv 3,18). Non ci si può confrontare con questo invito senza provare resistenza interiore e trepidazione. Malgrado il nostro desiderio di corrispondervi restiamo incapaci di gestire relazioni nelle quali amare e perdonar ...
(continua)
don Alberto Brignoli     (Omelia del 29-04-2018)
Storie di alberi da frutto
È stato sufficiente un prolungato periodo senza precipitazioni, e con un caldo spesso inusuale per questo periodo, perché la primavera scoppiasse in tutte le sue espressioni, i suoi colori, i suoi profumi, i suoi rumori, e anche le sue incertezze, che la rendono ancor più bella e affascinante. Il v ...
(continua)
don Roberto Farruggio     (Omelia del 29-04-2018)
Commento alle letture - V domenica di Pasqua (Anno B)
...
(continua)
don Giacomo Falco Brini     (Omelia del 29-04-2018)
Tu in me, io in te
Nella similitudine del buon pastore con le proprie pecore, il Signore Gesù ci ha consegnato una immagine molto suggestiva della relazione di conoscenza intima che si stabilisce con coloro che gli credono. In quella di oggi, quinta domenica di Pasqua, nel presentare se stesso come la vite e noi suoi ...
(continua)
don Fabio Rosini     (Omelia del 29-04-2018)
Audio commento al Vangelo del 29 aprile 2018
...
(continua)
don Alessandro Farano     (Omelia del 29-04-2018)
Video commento - V Domenica di Pasqua - Anno B
www.santachiaratrani.it ...
(continua)
don Roberto Fiscer     (Omelia del 29-04-2018)
#StradeDorate - Commento su Giovanni 15,1-8
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(continua)
don Luciano Cantini     (Omelia del 29-04-2018)
L'unico Frutto possibile
Io sono la vite vera Giovanni riprende l'immagine della vite ben conosciuta nel mondo ebraico; diversi passi dell'Antico Testamento presentano infatti Israele come la vigna di Dio (Cfr. Is 5,1-5; Sal 80, Ez 19,10). Dice il Profeta Isaia: Il mio diletto possedeva una vigna sopra un fertile colle (5, ...
(continua)
diac. Vito Calella     (Omelia del 29-04-2018)
A chi appartengo?
A chi appartengo? Ciascuno di noi diventerebbe un saggio se si domandasse ogni giorno, nell'atto di cominciare la sua lotta quotidiana: «A chi appartengo?» Il nostro cuore ci rimprovera ogni giorno l'appello della sua autonomia, perché oggi è scontata l'autonomia della libertà individuale: «Voglio, ...
(continua)
Omelie.org - autori vari     (Omelia del 29-04-2018)

COMMENTO ALLE LETTURE Commento a cura di don Massimo Cautero Dopo aver vissuto e speriamo ben capito cosa abbiamo celebrato a Pasqua, nell'evento pasquale, al popolo dei battezzati cioè di coloro che sono inseriti in Cristo, non resta che riflettere su come ?rimanere? o, se volete, perseverare, ...
(continua)
Omelie.org (bambini)     (Omelia del 29-04-2018)

Buongiorno ragazzi e buona domenica. Eccoci insieme per celebrare l'Eucarestia domenicale. Celebrare significa vivere il Grazie, dirlo con gioia, con forza, perché il termine Eucarestia significa proprio questo. Noi, la domenica, personalmente e come comunità, siamo chiamati da Dio per ascoltare ...
(continua)
don Domenico Luciani     (Omelia del 29-04-2018)
Video commento su Gv 15,1-8
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(continua)
mons. Roberto Brunelli     (Omelia del 29-04-2018)
Lavoro e libertà: ecco il segreto per dare frutto
?Io sono il buon pastore?: nel vangelo di domenica scorsa, Gesù si è presentato così, mentre oggi (Giovanni 15,1-8) egli si presenta in altro modo: ?Io sono la vite?. Non è facile capire chi è Gesù e qual è il suo rapporto con noi; ma tutti hanno il diritto di capite: e allora egli evita difficili d ...
(continua)
padre Antonio Rungi     (Omelia del 29-04-2018)
Potare i tralci secchi perché tutta la vite si rigeneri
Il Vangelo di questa quinta domenica di Pasqua, tratto dall'Evangelista Giovanni, ci porta in campagna ad osservare la vigna e la vite, che come ben sappiamo produce uva e dall'uva viene poi prodotto il vino. Gesù non ci invita ad essere agricoltori e potatori di viti vere e reali, ma, attraverso q ...
(continua)
Diocesi di Vicenza     (Omelia del 29-04-2018)
La Parola - Commento al Vangelo di Giovanni (Gv 15,1-8)
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(continua)
padre Gian Franco Scarpitta     (Omelia del 29-04-2018)
Appartenere a Cristo nella forma totalizzante
Nella pastorale dei sacramenti ci si accorge che molto spesso si ricorre al Battesimo o alla liturgia di Prima Comunione per soddisfare delle pure consuetudini antesignane o per l'impulso della festa al ristorante. Il Sacramento della Confermazione nella maggior parte dei casi si riceve nell'imminen ...
(continua)
Wilma Chasseur     (Omelia del 29-04-2018)
Quando il vignaiolo è il padre
Siamo ancora sempre in campagna: superato il recinto delle pecore siamo finiti nella vigna. E assistiamo a una potatura tutta speciale, sia perché viene fatta da un vignaiolo assolutamente straordinario nientemeno che il Padre celeste, sia perché a venir potata non è per niente la vigna che sta in c ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 29-04-2018)
Io sono la vite vera
L'immagine della vite dona un cambiamento sostanziale, di essenza, a tutto l'Antico Testamento. L'Antica Alleanza è unità di Dodici Tribù in un solo popolo tenute unite dalla sola Legge del Signore. Un solo Dio, un solo popolo, una sola Legge, una sola Vigna dalle molte viti. Il frutto che la vigna ...
(continua)
fr. Massimo Rossi     (Omelia del 29-04-2018)
Commento su Giovanni 15,1-8
Il quarto evangelista, unico a riportare questo insegnamento del Signore, ambienta la parabola della vite e dei tralci nel cenacolo, durante la cena di addio. Il contesto conferisce alle parole di Gesù una profondità e un valore singolari: (queste parole) rappresentano le ultime volontà del Maestro, ...
(continua)
padre Fernando Armellini     (Omelia del 29-04-2018)
Videocommento su Gv 15,1-8
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(continua)
don Claudio Luigi Fasulo     (Omelia del 29-04-2018)
Audio commento al vangelo della quinta domenica di Pasqua (anno B - Gv 15,1-8)
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(continua)
CPM-ITALIA Centri di Preparazione al Matrimonio (coppie - famiglie)     (Omelia del 29-04-2018)
Commento su At 9,26-31; Sal 21; 1Gv 3,18-24; Gv 15,1-8
La liturgia odierna sottopone alla nostra meditazione quale era il rapporto che esisteva tra la Chiesa nascente e la Sinagoga, agli inizi del II secolo d. C., quali erano le tensioni che la turbavano e le discussioni che sorgevano, tra coloro che provenivano dal giudaismo e quelli che venivano dal p ...
(continua)
don Gianfranco Calabrese     (Omelia del 29-04-2018)
Video commento su Giovanni 15,1-8
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(continua)
Monastero Domenicano Matris Domini     (Omelia del 03-05-2015)
Commento su Gv 15,1-8
Collocazione del brano Il capitolo 15 (di cui domenica prossima leggeremo il seguito) è uno dei discorsi di addio che Gesù avrebbe pronunciato la sera dell'ultima cena, prima del suo arresto, e che occupano i capitoli 13-17. La prima parte del capitolo 15 (1-17) sottolinea l'importanza di aderire ...
(continua)
Monastero Domenicano Matris Domini     (Omelia del 03-05-2015)
Commento su 1Gv 3,18-24
Collocazione del brano Nei capitoli 3 e 4 Giovanni ci ricorda le tre condizioni per vivere da figli di Dio. La prima è quella di rompere definitivamente con il peccato. La seconda, quella del brano di oggi è osservare i comandamenti, soprattutto quello della carità. La terza è il guardarsi dagli a ...
(continua)
Wilma Chasseur     (Omelia del 03-05-2015)
Audio commento alla liturgia - Gv 15,1-8
Clicca qui per scaricare il commento in formato MP3.Per ascoltare il commento, clicca sul play sulla sinistra del lettore: ...
(continua)
Agenzia SIR     (Omelia del 03-05-2015)
Commento su Giovanni 15,1-8
Sette volte in quattro versi. Gesù insiste nel dirci che dobbiamo rimanere in lui. Il perché è semplice e decisivo: "Senza di me non potete fare nulla". Non dice che faremmo male o a metà le cose, ma proprio che non faremmo nulla. Questa è la verità della nostra vita. Da soli siamo invincibilmente s ...
(continua)
don Claudio Doglio     (Omelia del 03-05-2015)
Dio è più grande del nostro cuore
Clicca qui per scaricare il commento in formato MP3.Per ascoltare il commento, clicca sul play sulla sinistra del lettore: ...
(continua)
don Maurizio Prandi     (Omelia del 03-05-2015)
Rimanere è crescere
In questa V^ domenica di Pasqua riceviamo l'invito a rimanere (un verbo che piace molto all'evangelista Giovanni come si capisce da quante volte lo usa senza paura di fare tante ripetizioni) nella relazione con Gesù; secondo quello che Gesù stesso afferma, rimanere in quella relazione significa anch ...
(continua)
don Luca Garbinetto     (Omelia del 03-05-2015)
Innestati in Cristo, vera vite
Se si guarda una vite potata all'inizio dell'inverno, si ha l'impressione di avere a che fare con una natura morta. Il tronco rugoso e attorcigliato, con i nodi dei tralci tagliati, da' un senso di malinconia, che i contadini mediterranei conoscono bene. È in sintonia con il clima freddo che si avvi ...
(continua)
don Luciano Cantini     (Omelia del 03-05-2015)
Nelle mani dell'Agricoltore
Io sono la vite vera Nel Vangelo di Giovanni, l'espressione che per eccellenza identifica Gesù col Padre, io sono, richiamando la teofania a Mosè (Es 3,14), la ritroviamo più volte come rivelazione assoluta (8,24; 8,28; 8,58; 13,19; 18,5): Gesù e il Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe sono una c ...
(continua)
don Roberto Rossi     (Omelia del 03-05-2015)
Noi in Lui, Gesù
"Io sono la vite, voi i tralci..." Meditare queste parole di Gesù sulla vite e i tralci, significa cogliere il rapporto che ci lega a lui nella sua dimensione più profonda: siamo vivi solo se uniti a lui, e solo così possiamo portare qualche frutto. "Senza di me non potete fare nulla", dice Gesù. E ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 03-05-2015)
Commento su Gv. 15,5
«Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, Porta molto frutto». Gv. 15,5 Come vivere questa Parola? L'immagine della vite e dei tralci è molto evidente: solo se siamo innestati nella linfa - che è Cristo - possiamo portare frutto. Gesù ci chiede di rimanere in lui, di credere ...
(continua)
don Giovanni Berti     (Omelia del 03-05-2015)
Tagliare per vivere
Clicca qui per la vignetta della settimana. In questo tempo di profonda crisi economica, nella quale siamo ancora immersi nonostante gli annunci di un miglioramento, la ricetta più usata per risollevare i conti sia a livello statale che locale è stata senza dubbio quella dei tagli. Tagliare risor ...
(continua)
don Marco Pedron     (Omelia del 03-05-2015)
La morte è staccarsi dalla sorgente
Lunedì - Io sono sempre con te, ogni giorno In una famosa pagina del profeta Ezechiele, il profeta si chiede quali siano i pregi della vite: "Che pregi ha il legno della vite?". "Nessuno!". Il legno della vite è l'unico legno tra gli alberi della campagna con il quale non ci si può fare nulla. No ...
(continua)
mons. Antonio Riboldi     (Omelia del 03-05-2015)
Io sono la vite vera
C'è nel tempo in cui viviamo una grande scarsità di amore. Intimamente sentiamo che il ?volersi bene' è davvero il clima di ogni vita, che sia davvero tale, ma oggi è facile dire ?ti amo', ma spesso è solo un modo di dire e non una verità. La ragione forse è nel fatto che siamo troppo incentrati sul ...
(continua)
don Claudio Doglio     (Omelia del 03-05-2015)
Video commento a Gv 15,1-8
...
(continua)
don Nazareno Galullo (giovani)     (Omelia del 03-05-2015)
Le arance belle lucide e incerate...te le mangi tu! Per me frutta fresca :-)
Ciao, queste belle parole di Gesù "rimanete in me ed io in voi" sono belle solo all'ascolto. E' un po come quando un amico ci dice cose belle, o forse una fidanzata ci sussura parole dolci e amorevoli. Poi ti voglio vedere durante il matrimonio, quando i problemi sono così abbondanti che quel "miele ...
(continua)
Gaetano Salvati     (Omelia del 03-05-2015)
Commento su Giovanni 15,1-8
La legittima paura dei discepoli alla vista di Paolo, divenuto credente sulla via di Damasco (At 9,26), rileva l'assoluta necessità del cristiano a non adagiarsi ad una passività priva di relazione, alla paura di aprirsi all'altro; ma abbandonarsi a Dio, al Suo dono, che è la fede. Il dono della fe ...
(continua)
don Roberto Fiscer     (Omelia del 03-05-2015)
#StradeDorate - Commento su Giovanni 15,1-8
...
(continua)
don Alberto Brignoli     (Omelia del 03-05-2015)
Una fede "a chilometro zero"
Le leggi di mercato - o forse anche solo il desiderio di soddisfare qualche piacere della gola - ci mettono oggi nelle condizioni di poterci servire, in qualsiasi momento dell'anno, di quei frutti della terra che, in un passato nemmeno troppo remoto, non potevamo certo avere la pretesa di assaporare ...
(continua)
don Marco Pozza     (Omelia del 03-05-2015)
Mungeva le vacche e potava le viti. Nel frattempo mi parlava di Dio
La modestia fu il suo forte: aspetto, questo, che pure i detrattori Gli riconobbero come tratto saliente della sua profezia irruente: «Senza di me non potete far nulla». Una storia modesta e sgangherata - poco più di trent'anni circoscritti in poco più di trenta chilometri quadrati - che ebbe e tenn ...
(continua)
padre Antonio Rungi     (Omelia del 03-05-2015)
Amare con i fatti e nella verità
L'essenza stessa del cristianesimo sta nell'amore: amore verso Dio e verso i fratelli. L'unico grande comandamento che dobbiamo applicare e vivere costantemente nella nostra vita. Chi è risorto con Cristo vive nell'amore e di amore. E senza amore non può sopravvivere. Oggi, la parola di Dio di quest ...
(continua)
padre Ermes Ronchi     (Omelia del 03-05-2015)
Noi tralci, Lui la vite: siamo della stessa pianta di Cristo
Io sono la vite, quella vera. Cristo vite, io tralcio: io e lui la stessa cosa! Stessa pianta, stessa vita, unica radice, una sola linfa. Lui in me e io in lui, come figlio nella madre. E il mio padre è il vignaiolo: Dio raccontato con le parole semplici della vita e del lavoro. Un Dio che mi lavor ...
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Carla Sprinzeles     (Omelia del 03-05-2015)
Commento su At 9,26-31 e Gv 15,1-8
Amici, cosa in concreto dice a ciascuno di noi la resurrezione di Gesù? Gesù nella sua vita, nella passione, ha innescato una forza di vita tale, che, nella morte, è esplosa come resurrezione. Nel momento della morte la vita è esplosa, cioè Gesù ha raggiunto quella forma definitiva di esistenza all ...
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don Domenico Luciani     (Omelia del 03-05-2015)
Video commento su Gv 15,1-8
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dom Luigi Gioia     (Omelia del 03-05-2015)
Questo è il suo comandamento: che crediamo e amiamo
Figlioli, non amiamo a parole, né con la lingua, ma con i fatti e nella verità. Non ci si può ripetere questa frase di Giovanni, non ci si può confrontare con essa senza sentire fino a che punto non vi corrispondiamo, fino a che punto vi è in noi una resistenza, un paura. Amare, non a parole, né con ...
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don Gianfranco Calabrese     (Omelia del 03-05-2015)
Video commento su Giovanni 15,1-8
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Omelie.org - autori vari     (Omelia del 03-05-2015)

COMMENTO ALLE LETTURE Commento a cura di don Paolo Ricciardi Eccoci alla prima domenica di maggio..., la quinta di Pasqua: aria di primavera, tempo di prime comunioni, di battesimi, di matrimoni, di feste parrocchiali... Anche se dentro noi ci sono pensieri, motivi di preoccupazioni, fatiche d ...
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Omelie.org (bambini)     (Omelia del 03-05-2015)

Buona domenica! Ma che bello questo Vangelo, oggi; ci ricorda le cose importanti, cose che sembrano scontate ma che non lo sono per niente! Gesù usa un paragone semplice ma efficace: ci dice che Lui è come la vite e noi come i tralci. Come già sappiamo, usava spesso questi paragoni presi dalla vi ...
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don Lello Ponticelli     (Omelia del 03-05-2015)
Commento su Giovanni 15,1-8
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don Giorgio Zevini     (Omelia del 03-05-2015)
Video commento a Gv 15, 1-8
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Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 03-05-2015)
Che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli
Con Cristo Gesù viene operata una conversione teologica unica in tutta la storia delle religioni e non solamente nella fede biblica. Il passaggio dalle molte viti che formano la vigna del Signore, all'unica e sola vite. Quelle antiche, anche se molte, erano viti non vere, non buone, incapaci di prod ...
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mons. Roberto Brunelli     (Omelia del 03-05-2015)
Perché la vite dia i suoi frutti
Nei giorni scorsi un'agenzia di stampa ha pubblicato l'annuale statistica dei battezzati nel mondo, rilevando che solo i cattolici, senza considerare le altre confessioni cristiane, sono aumentati in un anno di circa 60 milioni. E' un segno del percorso in atto sin dalle origini, quando - ricorda la ...
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padre Giuseppe De Nardi     (Omelia del 03-05-2015)
Sulla Tua Parola - Gv 15,1-8
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Diocesi di Vicenza     (Omelia del 03-05-2015)
La Parola - commento a Gv 15,1-8
Commento a cura di Daniele Cavedon, diacono Unità Pastorale Val Restena. Registrato nella chiesa Madonna di Monte Berico, Restena di Arzignano. ...
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padre Gian Franco Scarpitta     (Omelia del 03-05-2015)
Innestati o recisi?
Siamo ancora nel tempo di Pasqua, ma già dalla settimana scorsa i temi liturgici di riflessione sono mutati. Ci si è spostati in fatti dalla centralità del Cristo Risorto alla visione del Buon Pastore e adesso anche alla tematica non indifferente della "vite" e dei "tralci". Evidentemente siamo indo ...
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Paolo Curtaz     (Omelia del 03-05-2015)
Video commento a Gv 15,1-8
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don Marco Pratesi     (Omelia del 03-05-2015)
Ruminare i Salmi - Salmo 22,26 (V domenica di Pasqua, anno B)
Ruminare i Salmi - Salmo 22 (Vulgata / liturgia 21),26 (V domenica di Pasqua, anno B) CEI Da te la mia lode nella grande assemblea. (A te la mia lode, Signore, nella grande assemblea.) TILC Per quel che hai fatto ti loderò nella grande assemblea NV e V Apud te laus mea in ecclesia magna. At ...
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CPM-ITALIA Centri di Preparazione al Matrimonio (coppie - famiglie)     (Omelia del 03-05-2015)
Commento su At 9,26-31; 1Gv 3,18-24; Gv 15,1-8
La liturgia di domenica scorsa si svolgeva tutta intorno alla figura del pastore che da la vita per le sue pecore. Le pecore gli sono state affidate dal Padre e conoscono la voce del pastore e lo seguono. Ma Cristo è venuto per portare salve al Padre anche tutte le pecore che sono fuori dal recinto, ...
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fr. Massimo Rossi     (Omelia del 03-05-2015)
Commento su Giovanni 14,1-6
Siamo nel cenacolo, a cena con Gesù: ancora frastornati dal gesto che ha appena compiuto, inginocchiandosi a lavarci i piedi, e dall'annuncio del tradimento da parte di uno di noi; un altro, ci ha detto il Signore, un altro sempre di noi, giurerà più volte di non aver mai conosciuto il Maestro... O ...
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Paolo Curtaz     (Omelia del 06-05-2012)
Commento su Giovanni 15,1-8
Gesù vuole fortemente svelare il vero volto del Padre, non fa delle cose di Dio un privilegio per pochi istruiti: parla di pesce ai pescatori, di pecore ai pastori, di vite ai vignaioli. Parole semplici, chiare, illuminanti, esempi presi dalle vicende quotidiane per spiegare l'assoluto di Dio. La l ...
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