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LITURGIA

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Per citazione
(es. Mt 28,1-20):
Per parola:



  XXXII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)

> Vai direttamente alle OMELIE 

Grado della Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: Verde
CO320 ;

Dopo i farisei e gli scribi appaiono nuovi avversari di Gesù: i sadducei. Essi negavano la risurrezione come pura chimera umana e hanno adottato contro Gesù una diversa strategia di lotta. I sadducei temevano che l’affluenza delle folle verso Gesù potesse trasformarsi in agitazione politica che i Romani avrebbero soffocato brutalmente. Perciò miravano a limitare l’influenza di Gesù sulla vita pubblica. A questo scopo, hanno raccontato una storia di loro invenzione sui sette fratelli e la moglie del maggiore fra loro, ripromettendosi così di mettere in ridicolo Gesù e la credenza nella risurrezione. In realtà, la derisione si è rivolta contro gli avversari di Gesù. Egli dimostra infatti che il mondo futuro non è il prolungamento di questo, afferma che la morte sarà vinta e che coloro che risusciteranno avranno parte alla vita di Dio e non saranno più sottomessi alle leggi biologiche di questo mondo. Nel seguito del discorso, fondandosi sull’ Esodo (Es 3,6), libro che i sadducei consideravano sacro, Gesù presenta un argomento biblico sulla vita eterna: “Dio non è Dio dei morti”, e lo sarebbe se Abramo, Isacco e Giacobbe non vivessero più. Ma essi vivono e rendono gloria a Dio. Ciò significa anche che solo chi vive per Dio, vive davvero. Dio invita tutti gli uomini alla sua casa paterna, perché desidera che noi tutti beneficiamo con lui della pienezza della vita nell’immortalità.

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Antifona d'ingresso
La mia preghiera giunga fino a te;
tendi, o Signore, l’orecchio alla mia preghiera. (Sal 88,3)


Colletta
Dio grande e misericordioso,
allontana ogni ostacolo
nel nostro cammino verso di te,
perché, nella serenità del corpo e dello spirito,
possiamo dedicarci liberamente al tuo servizio.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

Oppure:
O Dio, Padre della vita e autore della risurrezione,
davanti a te anche i morti vivono;
fa’ che la parola del tuo Figlio,
seminata nei nostri cuori,
germogli e fruttifichi in ogni opera buona,
perché in vita e in morte
siamo confermati nella speranza della gloria.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

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Prima lettura

2Mac 7,1-2.9-14
Il re dell’universo ci risusciterà a vita nuova ed eterna.

Dal secondo libro dei Maccabèi

In quei giorni, ci fu il caso di sette fratelli che, presi insieme alla loro madre, furono costretti dal re, a forza di flagelli e nerbate, a cibarsi di carni suine proibite.
Uno di loro, facendosi interprete di tutti, disse: «Che cosa cerchi o vuoi sapere da noi? Siamo pronti a morire piuttosto che trasgredire le leggi dei padri».
[E il secondo,] giunto all’ultimo respiro, disse: «Tu, o scellerato, ci elimini dalla vita presente, ma il re dell’universo, dopo che saremo morti per le sue leggi, ci risusciterà a vita nuova ed eterna».
Dopo costui fu torturato il terzo, che alla loro richiesta mise fuori prontamente la lingua e stese con coraggio le mani, dicendo dignitosamente: «Dal Cielo ho queste membra e per le sue leggi le disprezzo, perché da lui spero di riaverle di nuovo». Lo stesso re e i suoi dignitari rimasero colpiti dalla fierezza di questo giovane, che non teneva in nessun conto le torture.
Fatto morire anche questo, si misero a straziare il quarto con gli stessi tormenti. Ridotto in fin di vita, egli diceva: «È preferibile morire per mano degli uomini, quando da Dio si ha la speranza di essere da lui di nuovo risuscitati; ma per te non ci sarà davvero risurrezione per la vita».

Parola di Dio

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Salmo responsoriale

Sal 16

Ci sazieremo, Signore, contemplando il tuo volto.

Ascolta, Signore, la mia giusta causa,
sii attento al mio grido.
Porgi l’orecchio alla mia preghiera:
sulle mie labbra non c’è inganno.

Tieni saldi i miei passi sulle tue vie
e i miei piedi non vacilleranno.
Io t’invoco poiché tu mi rispondi, o Dio;
tendi a me l’orecchio, ascolta le mie parole.

Custodiscimi come pupilla degli occhi,
all’ombra delle tue ali nascondimi,
io nella giustizia contemplerò il tuo volto,
al risveglio mi sazierò della tua immagine.

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Seconda lettura

2Ts 2,16-3,5
Il Signore vi confermi in ogni opera e parola di bene.

Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési

Fratelli, lo stesso Signore nostro Gesù Cristo e Dio, Padre nostro, che ci ha amati e ci ha dato, per sua grazia, una consolazione eterna e una buona speranza, conforti i vostri cuori e li confermi in ogni opera e parola di bene.
Per il resto, fratelli, pregate per noi, perché la parola del Signore corra e sia glorificata, come lo è anche tra voi, e veniamo liberati dagli uomini corrotti e malvagi. La fede infatti non è di tutti. Ma il Signore è fedele: egli vi confermerà e vi custodirà dal Maligno.
Riguardo a voi, abbiamo questa fiducia nel Signore: che quanto noi vi ordiniamo già lo facciate e continuerete a farlo. Il Signore guidi i vostri cuori all’amore di Dio e alla pazienza di Cristo.

Parola di Dio

Canto al Vangelo (Ap 1,5.6)
Alleluia, alleluia.
Gesù Cristo è il primogenito dei morti:
a lui la gloria e la potenza nei secoli dei secoli.
Alleluia.

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Vangelo

Lc 20,27-38
Dio non è dei morti, ma dei viventi.


+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, si avvicinarono a Gesù alcuni sadducèi – i quali dicono che non c’è risurrezione – e gli posero questa domanda: «Maestro, Mosè ci ha prescritto: “Se muore il fratello di qualcuno che ha moglie, ma è senza figli, suo fratello prenda la moglie e dia una discendenza al proprio fratello”. C’erano dunque sette fratelli: il primo, dopo aver preso moglie, morì senza figli. Allora la prese il secondo e poi il terzo e così tutti e sette morirono senza lasciare figli. Da ultimo morì anche la donna. La donna dunque, alla risurrezione, di chi sarà moglie? Poiché tutti e sette l’hanno avuta in moglie».
Gesù rispose loro: «I figli di questo mondo prendono moglie e prendono marito; ma quelli che sono giudicati degni della vita futura e della risurrezione dai morti, non prendono né moglie né marito: infatti non possono più morire, perché sono uguali agli angeli e, poiché sono figli della risurrezione, sono figli di Dio. Che poi i morti risorgano, lo ha indicato anche Mosè a proposito del roveto, quando dice: “Il Signore è il Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe”. Dio non è dei morti, ma dei viventi; perché tutti vivono per lui».

Parola del Signore.


Forma breve (Lc 20, 27.34-38):

Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, disse Gesù ad alcuni sadducèi, i quali dicono che non c’è risurrezione:
«I figli di questo mondo prendono moglie e prendono marito; ma quelli che sono giudicati degni della vita futura e della risurrezione dai morti, non prendono né moglie né marito: infatti non possono più morire, perché sono uguali agli angeli e, poiché sono figli della risurrezione, sono figli di Dio.
Che poi i morti risorgano, lo ha indicato anche Mosè a proposito del roveto, quando dice: “Il Signore è il Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe”. Dio non è dei morti, ma dei viventi; perché tutti vivono per lui».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Apriamo il nostro cuore alla speranza nella pienezza della vita dopo e oltre la morte.
Preghiamo insieme e diciamo: Dio dei viventi, ascoltaci.

1. Perché non ci spaventi la testimonianza anche faticosa della nostra fede. Preghiamo.
2. Perché la malvagità che affligge il mondo non ci impedisca di credere nella solidità della giustizia. Preghiamo.
3. Perché Dio ci conceda di mantenerci fedeli ai fratelli così come lui lo è con noi. Preghiamo.
4. Perché sappiamo riconoscere, all’interno della travagliata storia dell’uomo, i segni di un progetto più alto. Preghiamo.

O Padre, la sensazione di sprecare la vita ci fa temere la morte. Aiutaci ad avere una speranza solida nel futuro per vivere bene il presente. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.

Preghiera sulle offerte
Volgi il tuo sguardo, o Padre,
alle offerte della tua Chiesa,
e fa’ che partecipiamo con fede
alla passione gloriosa del tuo Figlio,
che ora celebriamo nel mistero.
Per Cristo nostro Signore.


Antifona di comunione
Il Signore è mio pastore, non manco di nulla;
in pascoli di erbe fresche mi fa riposare,
ad acque tranquille mi conduce. (Sal 23,1-2)

Oppure:
I discepoli riconobbero Gesù, il Signore,
nello spezzare il pane. (Lc 24,35)

Oppure:
“Dio non è il Dio dei morti, ma dei vivi,
perché tutti vivono in lui”. (Lc 20,38)


Preghiera dopo la comunione
Ti ringraziamo dei tuoi doni, o Padre;
la forza dello Spirito Santo,
che ci hai comunicato in questi sacramenti,
rimanga in noi e trasformi tutta la nostra vita.
Per Cristo nostro Signore.


O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

don Giovanni Berti     (Omelia del 10-11-2019)
Gesù Ha Ucciso Dio?
Clicca qui per la vignetta della settimana. «Dio è morto! Dio resta morto! E noi l'abbiamo ucciso!? scrive Friedrich Nietzsche nei sui scritti. Il filosofo vissuto nella seconda meta del XIX secolo vede tutto il sistema religioso cristiano-giudaico al collasso proprio a causa dei cambiamenti dell ...
(continua)
Sulla strada - TV2000     (Omelia del 10-11-2019)
Commento su Luca 20,27-38
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(continua)
Wilma Chasseur     (Omelia del 10-11-2019)
Audio commento alla liturgia - Lc 20,27-38
Clicca qui per scaricare il commento in formato MP3.Per ascoltare il commento, clicca sul play sulla sinistra del lettore: ...
(continua)
don Marco Pozza     (Omelia del 10-11-2019)
Quando il tempo si misurerà in battiti
Avanti un altro! Dopo scribi e farisei, tocca alla tribù dei sadducei. I quali, siccome non credono alla risurrezione, che fanno? S'ingegnano di prendere per i fondelli Cristo, inventandosi di sana pianta una storiella pruriginosa: «C'erano sette fratelli». E, guarda caso, una sola donna che, rimast ...
(continua)
don Luca Garbinetto     (Omelia del 10-11-2019)
Vita nella resurrezione
La resurrezione esiste! Va detto, con forza. È l'assoluta novità del cristianesimo, è la rivelazione sconvolgente di Dio in Gesù. Annacquare questa verità significa ridurre il Vangelo a insensatezza o vanità, come aveva ben capito Paolo. E chissà che l'insignificanza dei cristiani nel mondo secolari ...
(continua)
don Alberto Brignoli     (Omelia del 10-11-2019)
Qualcosa che vada oltre
Fino a poco prima del Concilio Vaticano II, esisteva, nella prassi del confessionale, la cosiddetta ?casistica?, che era resa visibile anche da un testo, il cosiddetto ?libro dei casi?; il confessore, ricevuta l'accusa dei peccati da parte del penitente, per sapere quale tipo di penitenza dare, corr ...
(continua)
don Lucio D'Abbraccio     (Omelia del 10-11-2019)
Dio non è dei morti, ma dei viventi!
Siamo ormai vicini al termine dell'anno liturgico e la liturgia ci sollecita a pensare alla realtà ultima, all'aldilà. Alcuni apertamente dicono che l'aldilà non esiste: se realmente l'aldilà non esiste, allora la vita è frutto del caso; la virtù è una fatica inutile; lo scopo della vita è godere pi ...
(continua)
Omelie.org - autori vari     (Omelia del 10-11-2019)

COMMENTO ALLE LETTURE Commento a cura di Giuseppe Di Stefano FIGLI DELLA RISURREZIONE Che cosa vuol dire «resurrezione», che cosa può significare per noi? Sono domande che tanti, prima di noi si sono fatti e, alle quali non possiamo rispondere con leggerezza. Ciò che dobbiamo avere chiaro è ...
(continua)
Omelie.org (bambini)     (Omelia del 10-11-2019)

Dio non è Dio dei morti, ma dei viventi! Cari bambini ben trovati! In questi giorni abbiamo ricordato ai primi di novembre tanti nostri fratelli: prima i Santi, che sono già nella pienezza della gioia del paradiso, poi i nostri cari defunti, quei fratelli che sono nelle mani di Dio. Ci sono poi an ...
(continua)
don Roberto Farruggio     (Omelia del 10-11-2019)
Commento alle letture - XXXII Domenica del Tempo Ordinario (Anno C)
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(continua)
don Roberto Farruggio     (Omelia del 10-11-2019)
Commento alle letture con i ragazzi - XXXII Domenica del Tempo Ordinario (Anno C)
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(continua)
don Domenico Bruno     (Omelia del 10-11-2019)
Nati per non morire più
Gesù parla di risurrezione, ma i suoi ascoltatori non capiscono. C'è chi non crede assolutamente alla risurrezione e chi la immagina in modo stravagante, come se con la morte il tempo si fermasse per poi riprendere a scorrere quando saremo risorti. In realtà Gesù sta dicendo che la risurrezione n ...
(continua)
don Alessandro Farano     (Omelia del 10-11-2019)
Lectio Divina - XXXII Domenica del Tempo Ordinario - Anno C
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(continua)
don Mario Simula     (Omelia del 10-11-2019)
Morire amando per vivere nell'Amore
Il martirio è dono di Dio, è dono dei forti, è dono dello Spirito concesso anche ai ragazzi. Con meraviglia, con stupore e ammirazione, questo eroismo incrollabile è ricordato nel racconto dei sette fratelli e della madre, messi alla prova dalle torture più disumane e poi uccisi per la loro adesio ...
(continua)
Luca Rubin     (Omelia del 10-11-2019)
Figli della resurrezione
Gli si avvicinarono alcuni sadducei – i quali dicono che non c’è risurrezione. Il pensiero di chi non ha prospettive non può essere che cupo e negativo, e a questa categoria appartiene il caso da loro sottoposto a Gesù. Persone allo sbando, guidate dal vuoto, da ...
(continua)
Bella prof! - don Gianmario Pagano     (Omelia del 10-11-2019)
I sadducei, la resurrezione e la vita dopo la morte
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(continua)
don Fabio Rosini     (Omelia del 10-11-2019)
Commento al Vangelo del 10 novembre
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(continua)
mons. Erio Castellucci diocesi di Modena-Nonantola     (Omelia del 10-11-2019)
Dio non è dei morti, ma dei viventi; perché tutti vivono per lui
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(continua)
don Luciano Cantini     (Omelia del 10-11-2019)
Commento su Luca 20,27-38
Non c'è risurrezione C'è qualcuno che crede nella resurrezione? Mettendosi in ascolto dell'epoca moderna e soprattutto osservando il modo di vivere del mondo occidentale è davvero difficile capirlo. L'influenza delle filosofie orientali, la pratica dello yoga e delle forme di meditazione trascenden ...
(continua)
don Giacomo Falco Brini     (Omelia del 10-11-2019)
Resurrezione: né reincarnazione, né rianimazione
Ricordo che un giorno, a tavola con alcuni collaboratori di una parrocchia che mi ospitava, ci si intrattenne a parlare circa la risurrezione dei corpi. Ad un certo punto un giovane papà intervenne: ?beh, a me piacerebbe risorgere in un altro corpo, non necessariamente nel mio. Del resto, penso che ...
(continua)
don Michele Cerutti     (Omelia del 10-11-2019)

Siamo abituati a sentire il confronto di Gesù con i farisei. La liturgia nel brano del Vangelo ci parla dei sadducei. Essi costituiscono un'importante corrente del tardo giudaismo. Essi rappresentano le antiche famiglie aristocratiche dal quale venivano reclutati i sacerdoti dei ranghi più alti nonc ...
(continua)
Missionari della Via     (Omelia del 10-11-2019)
Figli della resurrezione
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(continua)
Missionari della Via     (Omelia del 10-11-2019)

Questa domenica il Vangelo ci aiuta a riflettere sul tema della risurrezione. L'assurda domanda a Gesù è posta dal gruppo giudaico dei sadducei, discendenti del sommo sacerdote Sadok, sommo sacerdote dell'AT scelto da Salomone al posto di Ebiatar (cf 1Re 2,35; 1Cr 29,22). I sadducei erano uomini app ...
(continua)
don Gaetano Luca (Amore)     (Omelia del 10-11-2019)

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(continua)
padre Ermes Ronchi     (Omelia del 10-11-2019)
Vita eterna, non durata ma intensità senza fine
I sadducei si cimentano in un apologo paradossale, quello di una donna sette volte vedova e mai madre, per mettere alla berlina la fede nella risurrezione. Lo sappiamo, non è facile credere nella vita eterna. Forse perché la immaginiamo come durata anziché come intensità. Tutti conosciamo la meravi ...
(continua)
don Domenico Luciani     (Omelia del 10-11-2019)
Dio non dimentica mai i suoi figli
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(continua)
don Roberto Fiscer     (Omelia del 10-11-2019)
#StradeDorate - Commento su Luca 20,27-38
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(continua)
diac. Vito Calella     (Omelia del 10-11-2019)
Da «figli di questo mondo» a «figli della risurrezione, figli di Dio»
Oggi non è scontato che tutti credano nella risurrezione e non lo è nemmeno tra i cristiani. Nel contesto globalizzato della cultura della comunicazione via social si mescolano credenze antiche e rinnovate sulla reincarnazione, diventando comune credere che ci siano altre vite dopo di questa. Le ne ...
(continua)
don Nicola Salsa     (Omelia del 10-11-2019)
Tu sei speciale
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(continua)
mons. Roberto Brunelli     (Omelia del 10-11-2019)
Il caso di una donna con sette mariti
Le ultime domeniche dell'anno liturgico - oggi è la terz'ultima - invitano a considerare il futuro, le "realtà ultime" del mondo nel suo insieme, e di ciascuna persona in particolare. E' un invito a regolare il transitorio presente in base all'esito che gli atteggiamenti di oggi produrranno in forma ...
(continua)
padre Antonio Rungi     (Omelia del 10-11-2019)
Tu Signore della vita, insegnaci a vivere in questa vita
La parola di Dio di questa XXXII domenica del tempo ordinario ci invita a continuare a riflettere sulla vita eterna. Nel mese di novembre dedicato ai morti, questo continuo richiamo all'immortalità dell'anima, giova alla nostra salute spirituale, per meglio orientare la nostra esistenza nella prosp ...
(continua)
frate Attilio Gueli     (Omelia del 10-11-2019)
Il Dio dei viventi
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(continua)
don Claudio Luigi Fasulo     (Omelia del 10-11-2019)
Audio commento al Vangelo della Trentaduesima domenica del Tempo Ordinario (Anno C - Lc 20,27-38)
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(continua)
Diocesi di Vicenza     (Omelia del 10-11-2019)
La Parola - Commento al Vangelo di Luca (Lc 20,27-38)
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(continua)
padre Gian Franco Scarpitta     (Omelia del 10-11-2019)
Perché la speranza si tramuti nella gioia
A pochi giorni dall'esaltazione dei Santi e dalla Commemorazione dei Defunti, si torna a parlare della vita ultraterrena particolarmente proponendocisi l'argomento del paradiso subito dopo la morte fisica e della resurrezione finale al momento del giudizio. Seppure invischiati dalle soverchierie de ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 10-11-2019)
Video commento a Lc 20,27-38
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(continua)
Agenzia SIR     (Omelia del 10-11-2019)
Commento su Luca 20,27-38
?Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà?. Ogni Domenica concludiamo la nostra professione di fede con queste parole che dovrebbero esprimere non solo una delle convinzioni più profonde del nostro credo ma dovrebbero illuminare anche il nostro modo di vivere. Questa XXXII Do ...
(continua)
fr. Massimo Rossi     (Omelia del 10-11-2019)
Commento su Luca 20,27-38
Sui morti non si scherza! I Sadducei ci scherzano eccome!... Nell'ormai lontano 1954 il regista americano Stanley Donen diresse un film musicale diventato famosissimo, dal titolo: ?Sette spose per sette fratelli?; si sarà forse ispirato al Vangelo di oggi? Questa storiella dell'unica sposa che si ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 10-11-2019)
Non prendono né moglie né marito
Quando il principio sul quale un'argomentazione viene costruita è falso, tutte le conclusioni tratte dall'argomentazione sono false. Principio falso, deduzioni false. Basta che Gesù dica che dopo la morte non si prende né moglie né marito e tutto il discorso dei sadducei cade. È regola che vale per ...
(continua)
padre Fernando Armellini     (Omelia del 10-11-2019)
Videocommento su Lc 20,27-38
...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 06-11-2016)
Non prendono né moglie né marito
Quando si è senza alcuna fede nella Parola del Dio vivente, non solo si possiede una visione meschina, misera, delle cose della terra e della nostra stessa vita, ma ancora più meschina e povera è la visione che si ha delle cose eterne. San Paolo ci rivela nella Lettera ai Romani che tra ciò che vien ...
(continua)
don Simone Salvadore     (Omelia del 06-11-2016)
Ciò che facciamo in vita riecheggia nell'eternità
"Ciò che facciamo in vita, riecheggia nell'eternità". È una frase a grande effetto del film "Il Gladiatore", pronunciata dal protagonista, il Generale Massimo Decimo Meridio nell'imminenza di un attacco di cavalleria. Eppure sono convinto, che non rimarranno su questa terra e nel mondo che ha da v ...
(continua)
Sulla strada - TV2000     (Omelia del 06-11-2016)
Commento su Luca 20,27-38
...
(continua)
Wilma Chasseur     (Omelia del 06-11-2016)
Audio commento alla liturgia - Lc 20,27-38
Clicca qui per scaricare il commento in formato MP3.Per ascoltare il commento, clicca sul play sulla sinistra del lettore: ...
(continua)
fr. Massimo Rossi     (Omelia del 06-11-2016)

L'esempio portato dai sadducei, della donna presa in moglie da sette fratelli, rasenta il grottesco. Sarcasmo puro! altro che Charlie Hebdo, tristemente famoso per le sue vignette satiriche.... Irridere i morti è un atto grave, irriguardoso della vita e del dolore di chi ha perduto il marito, la mog ...
(continua)
don Claudio Doglio     (Omelia del 06-11-2016)
Dio è il Dio dei vivi, non dei morti
Clicca qui per scaricare il commento in formato MP3.Per ascoltare il commento, clicca sul play sulla sinistra del lettore: ...
(continua)
don Maurizio Prandi     (Omelia del 06-11-2016)
Prendere o consegnarsi?
La preghiera Colletta suggerita per questa trentaduesima domenica del tempo ordinario credo ci possa aiutare a fare un po' di sintesi rispetto ai temi che oggi attraversano le letture che abbiamo ascoltato: O Dio, Padre della vita e autore della risurrezione, davanti a te anche i morti vivono; fa' c ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 06-11-2016)
Commento su Lc 20, 37-38
«Il Signore è il Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe. Dio non è dei morti, ma dei viventi; perché tutti vivono per lui». Lc 20, 37-38 Come vivere questa Parola? L'uomo è una realtà storica, vive nel tempo: si pone in continuità con un tempo trascorso da cui trae la possibilità di compr ...
(continua)
don Claudio Doglio     (Omelia del 06-11-2016)
Video commento a Lc 20,27-38
...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 06-11-2016)
Video commento a Lc 20,27-38
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(continua)
padre Ermes Ronchi     (Omelia del 06-11-2016)
L'amore dei risorti: purezza degli angeli, pienezza di Dio
I sadducei si cimentano in un apologo paradossale, quello di una donna sette volte vedova e mai madre, e lo sottopongono a Gesù come caricatura della sua fede nella risurrezione. Lo sappiamo: non è facile credere nella vita eterna. Forse perché la immaginiamo come durata indefinita, anziché come int ...
(continua)
mons. Antonio Riboldi     (Omelia del 06-11-2016)
Dio non è Dio dei morti, ma dei vivi
Che senso avrebbe, nascendo, sperimentare la vita, se tutto, ma proprio tutto, finisse con la nostra morte? Che senso la bontà, la gioia, le fatiche e le ansie, il nostro ?affannarci', se poi tutto si rivelasse solo una breve, molto breve, e tante volte infelice esperienza su questa terra? A queste ...
(continua)
don Alberto Brignoli     (Omelia del 06-11-2016)
La vita non finisce, e neppure la speranza
Ho pure provato a pensarci, qualche volta, ma ho abbandonato prontamente il pensiero. Non so se per paura, o forse perché dentro di me lo ritenessi inutile: ma più di tanto, non vi ho mai indugiato o macchinato sopra. Ripeto, forse tutto nasce da un timore, dalla paura - tutta umana, credo - nel pen ...
(continua)
don Roberto Farruggio     (Omelia del 06-11-2016)
Video commento alla liturgia con i ragazzi - XXXII Domenica del Tempo Ordinario (Anno C)
...
(continua)
don Roberto Farruggio     (Omelia del 06-11-2016)
Video commento alla liturgia - XXXII Domenica del Tempo Ordinario (Anno C)
...
(continua)
Omelie.org - autori vari     (Omelia del 06-11-2016)

COMMENTO ALLE LETTURE Commento a cura di Paolo Ricciardi Non so perché novembre è associato solo al ricordo dei defunti, quando il primo giorno del mese è la festa di tutti i Santi, celebrata qualche giorno fa. Come sempre, noi uomini tendiamo a vedere gli aspetti che ci buttano giù, e la pregh ...
(continua)
Omelie.org (bambini)     (Omelia del 06-11-2016)

Buon giorno ragazzi e buona Domenica. Non so se già lo sapete ma, quando gli evangelisti incominciano a mettere per iscritto quello che gli apostoli avevano raccontato di Gesù, sono passati davvero tanti anni dalla sua morte. Voi vi domanderete:" E allora come facevano a ricordare tutto? Non c'eran ...
(continua)
don Luca Garbinetto     (Omelia del 06-11-2016)
Nel risorto, amore senza misura
Perché in Paradiso non ci saranno più ?né moglie né marito'? Perché l'amore esclusivo e totalizzante che qui sulla terra è sacramento dell'amore di Dio verso l'umanità dovrebbe essere cancellato e dimenticato ?nella vita futura'? Possiamo pensare di desiderare il Cielo, se lassù non riconosceremo pi ...
(continua)
don Luciano Cantini     (Omelia del 06-11-2016)
Degni della vita futura
Dicono I sadducei, i più ricchi e potenti della casta sacerdotale cercano a modo loro di porre fine allo scandalo dell'insegnamento di Gesù dopo il fallimento dei farisei (cfr Lc 19,47). Si fanno forti della lettura della Torah che non parla di resurrezione per raccontare una paraboletta per esaspe ...
(continua)
Missionari della Via     (Omelia del 06-11-2016)

Il Vangelo di oggi ci fa riflettere su una questione essenziale: la fede nella risurrezione. I sadducei, ossia una parte del popolo ebreo, ricca e potente, non credevano alla risurrezione: la loro era una religiosità terrena, ridotta a semplice etica per vivere meglio qui sulla terra. Anche oggi t ...
(continua)
don Gianfranco Calabrese     (Omelia del 06-11-2016)
Video commento su Luca 20,27-38
...
(continua)
padre Gian Franco Scarpitta     (Omelia del 06-11-2016)
Via i criteri mondani dalla vita piena
Nel mondo giudaico vigeva la cosiddetta "Legge del Levirato (ebraico Levir = cognato) per la quale, quando una donna restava vedova senza aver avuto figli, era tenuta a sposare il fratello del coniuge estinto per garantire la continuità nella discendenza e pacificare ogni situazione relativa all'ere ...
(continua)
don Roberto Fiscer     (Omelia del 06-11-2016)
#StradeDorate - Commento su Luca 20,27-38
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don Domenico Luciani     (Omelia del 06-11-2016)
Video commento su Lc 20,27-38
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don Giorgio Zevini     (Omelia del 06-11-2016)
Video Commento a Lc 20,27-38
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Agenzia SIR     (Omelia del 06-11-2016)

Gesù parla nel tempio di Gerusalemme. È la punta e il riassunto del suo magistero. Davvero Gesù è il volto delle nozze tra Dio e l'umanità, è lui stesso lo sposo e il dibattito tra sadducei e farisei circa la risurrezione dei morti diventa occasione della rivelazione della vita nuova in Dio. I figli ...
(continua)
padre Antonio Rungi     (Omelia del 06-11-2016)
La nostra certa fede nella risurrezione finale: un inno alla vita per sempre
Si conclude oggi la settimana liturgica e di preghiera dedicata ai Santi e ai Defunti. Siamo stati invitati in questi giorni a contemplare la Gerusalemme celeste e a pensare, seriamente, ai nostri fratelli defunti, che sono ancora in attesa della visione beatifica di Dio nel Purgatorio. Le anime sa ...
(continua)
padre Giuseppe De Nardi     (Omelia del 06-11-2016)
Sulla Tua Parola - Lc 20,27-38
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Diocesi di Vicenza     (Omelia del 06-11-2016)
La Parola - commento a Lc 20,27-38
Commento a cura di don Luigi Maistrello, cappellano della Casa circondariale di san Pio X. Registrato nella chiesa parrocchiale della Madonna della Pace, (Stanga) Vicenza. ...
(continua)
mons. Roberto Brunelli     (Omelia del 06-11-2016)
La storia di una donna dai sette mariti
Le ultime domeniche dell'anno liturgico - oggi è la terz'ultima - invitano a considerare il futuro, le "realtà ultime" del mondo nel suo insieme, e di ciascun uomo in particolare. E' un invito a regolare il transitorio presente in base all'esito che gli atteggiamenti di oggi produrranno in forma def ...
(continua)
Carla Sprinzeles     (Omelia del 06-11-2016)
Commento su 2Maccabei 7,1-2.9-14; Luca 20,27-38
Oggi riflettiamo sul senso di quello che viviamo, sul senso della nostra vita: tutto finirà. Il senso non sta nelle cose, non sta nelle nostre azioni, non sta nelle realizzazioni, ma nella vita definitiva che si sviluppa attraverso tutto questo. Come si perviene alla vita definitiva? Accogliendo ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 10-11-2013)
Commento su Lc 20,27-38
Il caso della vedova con molti mariti permette a Gesù di manifestare la sua fede: la resurrezione non è la continuazione dei rapporti terreni, ma una nuova dimensione, una pienezza iniziata e mai conclusa, che non annienta gli affetti ma li trasfigura. Il Dio di Gesù è il Dio dei viventi, non dei m ...
(continua)
Monastero Domenicano Matris Domini     (Omelia del 10-11-2013)
Commento su Luca 20, 27-38
Collocazione del brano Al termine del suo viaggio Gesù entra trionfalmente a Gerusalemme (Lc 19,29-39) e in città si dedica apertamente alla predicazione e all'insegnamento. I sommi sacerdoti e gli scribi cercavano un pretesto per farlo arrestare. Per questo motivo in questi suoi ultimi giorni Ges ...
(continua)
Monastero Domenicano Matris Domini     (Omelia del 10-11-2013)
Commento su Seconda Tessalonicesi 2,16-3,5
Collocazione del brano Nel brano che abbiamo letto domenica scorsa si introduceva l'argomento riguardante le false avvisaglie riguardanti il ritorno glorioso di Gesù Cristo. Paolo descrive dunque i segni premonitori di questo arrivo e mette in guardia dal mistero dell'iniquità (2 Ts 3-12). Egli p ...
(continua)
Wilma Chasseur     (Omelia del 10-11-2013)
Audio commento a Lc 20,27-38
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Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 10-11-2013)
Dio non è dei morti, ma dei viventi; perché tutti vivono per lui
L'argomentazione di falsità, stoltezza, insipienza, menzogna è proprio dello stolto, dell'arrogante, del prepotente. Costui prima si consegna al male, poi giustifica ogni sua azione ricorrendo all'affermazione che Dio non esiste. Dicendo che Dio non esiste, non si nega soltanto Dio in sé, si nega an ...
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Giovani Missioitalia     (Omelia del 10-11-2013)
Il Dio dei morti o il Dio dei Vivi
Il Vangelo di Luca che leggeremo in questa XXXII domenica del T.O. ci presenta un'ennesima diatriba teologica in cui Gesù è messo provocatoriamente al centro nel tentativo di strumentalizzare politicamente una sua risposta. Niente di più attuale purtroppo! Quante volte tra cristiani facciamo ...
(continua)
dom Luigi Gioia     (Omelia del 10-11-2013)
Dio non è dei morti, ma dei viventi
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Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 10-11-2013)
Commento su Lc 20 36-37
Infatti non possono più morire, perché sono uguali agli Angeli e, poiché sono figli della risurrezione, sono figli di Dio. Che poi i morti risorgano, lo ha indicato anche Mosè a proposito del roveto, quando dice: Il Signore è il Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe. Lc 20 36-37 Come vive ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 10-11-2013)
Novissimi
Non si parla volentieri della morte, come se non dovesse mai sopraggiungere. Eppure, ad essere molto chiari, è l'unica certezza che abbiamo! Il nostro vive in una curiosa contraddizione: da una parte la morte riempie le nostre serie televisive preferite, dall'altra non si portano i bambini ad un f ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 10-11-2013)
Video commento a Lc 20, 27-38
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(continua)
don Claudio Doglio     (Omelia del 10-11-2013)
Video commento a Lc 20, 27-38
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(continua)
Gaetano Salvati     (Omelia del 10-11-2013)
Commento su Luca 20,27-38
La liturgia della Parola di oggi ci invita a riflettere sulla speranza data da Dio il giorno della risurrezione del Figlio: in Lui tutto è possibile, tutto è sopportabile perché dona la capacità di contemplare il Suo volto, "di essere di nuovo risuscitati" (2Mac 7,14). La prospettiva della risurrezi ...
(continua)
Ileana Mortari - rito romano     (Omelia del 10-11-2013)
Dio non è Dio dei morti, ma dei vivi
Il brano rientra nella sezione di Luca del cap.20, in cui troviamo una serie di dispute di Gesù con esponenti delle autorità religiose di Israele: i dottori della Legge (o scribi), i farisei e i sadducei; nella fattispecie qui si tratta del terzo gruppo. Nati probabilmente nei circoli degli e ...
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Agenzia SIR     (Omelia del 10-11-2013)
Commento su Lc 20,27-38
La risurrezione - la vita oltre la morte - è questione di sempre e di tutti, ma è innanzitutto il messaggio centrale della predicazione cristiana. Anzi, il profeta Ezechiele indica la capacità di far risorgere come il modo certo per riconoscere il vero Dio. Solo Dio può e fa risorgere dopo la morte: ...
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mons. Giuseppe Giudice     (Omelia del 10-11-2013)
Non perdere di vista l'eterno
Gesù ci ha amati e ci ha donato una consolazione eterna e una buona speranza. Credere nel Dio dei viventi! Credere nella risurrezione! Credere nella vita! La fede diventa vera se non si perde nelle coordinate del tempo, ma si apre incessantemente all'eterno. Noi sappiamo che ci sazieremo contempl ...
(continua)
don Roberto Rossi     (Omelia del 10-11-2013)
L'eternità, tempo dell'amore infinito di Dio, dato ai nostri cuori
Lungo la sua storia il popolo ebraico, così come ci riporta la Bibbia, si è aperto un po' alla volta alla fede nella Vita eterna. Con il libro dei Maccabei, di cui oggi abbiamo letto un piccolo tratto, si arriva a questa fede certa. Gesù, poi, non farà altro che parlare di Vita eterna e del valore d ...
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don Marco Pozza     (Omelia del 10-11-2013)
I sadducei: esperti fabbricatori di boomerang
Come ottenere un effetto boomerang. Stavolta nemmeno la fantasia più assurda - una donna va in sposa a sette mariti che muoiono tutti senza lasciare discendenza alcuna, ndr! - riesce a smantellare la speranza più incomprensibile: quella della Risurrezione. A farne le spese, stavolta, l'ala aristocra ...
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mons. Gianfranco Poma     (Omelia del 10-11-2013)
Tutti vivono per Dio!
Nella domenica XXXII del tempo ordinario, la Liturgia, omettendo importanti brani che leggiamo in altri momenti dell'anno, ci colloca, con Gesù, al termine del viaggio verso Gerusalemme, all'interno del Tempio, partecipi di una disputa con i Sadducei (Lc.20,27-38). È l'unica volta che si parla dei ...
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mons. Antonio Riboldi     (Omelia del 10-11-2013)
La grande speranza: risorgeremo
Il vero significato della vita, dono di Dio, è che noi cristiani siamo - o dovremmo essere - testimoni di Gesù Risorto, Speranza del mondo, ossia dovremmo vivere con lo sguardo rivolto oltre questa vita terrena, ?ancorati oltre' come ha affermato Papa Francesco, indicando, con le nostre scelte, i no ...
(continua)
padre Ermes Ronchi     (Omelia del 10-11-2013)
È l'amore che vince la morte
La storiella paradossale di una donna, sette volte ve­dova e mai madre, è adoperata dai sadducei come caricatura della fede nella risurrezione dei morti: di quale dei sette fratelli che l'hanno sposata sarà moglie quella donna nella vita eterna? Per loro la sola eternità possibile sta nella generaz ...
(continua)
padre Antonio Rungi     (Omelia del 10-11-2013)
Noi crediamo nel Dio della vita oltre questa vita
Noi crediamo nel Dio della vita oltre la vita, di quella vita oltre il tempo che si chiama eternità. Noi crediamo nella risurrezione finale perché Cristo, Figlio di Dio, è risorto dai morti e ci attende tutti nel suo Regno di pace e felicità eterna. La verità fondamentale della nostra fede è credere ...
(continua)
don Domenico Luciani     (Omelia del 10-11-2013)
Video commento su Lc 20,27-38
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(continua)
don Luciano Cantini     (Omelia del 10-11-2013)
Coinvolti dalla vita futura
Si avvicinarono a Gesù Gesù è nel tempio a insegnare siamo ormai alla conclusione del viaggio che Luca racconta; "i capi dei sacerdoti e gli scribi" come "i capi del popolo" cercano un modo per porre fine allo scandalo del suo insegnamento (Lc 19,47). In questo contesto leggiamo la domanda e il rac ...
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don Alberto Brignoli     (Omelia del 10-11-2013)
Dove c'è Speranza, c'è Vita
Ci avviciniamo alla conclusione dell'anno liturgico, e come ogni anno i testi della Liturgia della Parola ci parlano di ciò che va "oltre il qui e ora", di ciò che "trascende" la realtà attuale, delle "cose ultime" che vanno ben al di là del quotidiano: ciò che in termini teologici si definisce come ...
(continua)
Riccardo Ripoli     (Omelia del 10-11-2013)
Dio non è Dio dei morti, ma dei vivi
Adolescienza, scelte che segnano la vita Tra ragazzi a scuola il lunedì mattina ci raccontavamo cosa avessimo fatto nei fine settimana e quando dicevo che ero stato a Messa erano in molti a scuotere la testa, a commentare "è roba da vecchi". Passava il tempo e crescendo molti dei miei amici, come ...
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mons. Roberto Brunelli     (Omelia del 10-11-2013)
Sette fratelli nella vita ventura
Tutte le civiltà del mondo antico non attribuivano ai numeri un semplice valore aritmetico, come facciamo noi, ma spesso li caricavano di una valenza simbolica: con i numeri richiamavano memorie, esprimevano concetti. Lo fa anche la Bibbia, specie con alcuni (il tre, il sette, il dodici, il quaranta ...
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Omelie.org - autori vari     (Omelia del 10-11-2013)

COMMENTO ALLE LETTURE Commento a cura di don Nazzareno Marconi Vita eterna Il cammino attraverso cui Dio ha educato il suo popolo a comprendere il mistero della vita eterna è stato lungo e faticoso. Israele non credeva in una vita dopo la morte, e solo molto lentamente gli occhi delle fede s ...
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Omelie.org (bambini)     (Omelia del 10-11-2013)

Gesù è proprio un personaggio scomodo. Questa volta vediamo un gruppo di persone nuove, chiamate "sadducei", che vogliono porgli delle domande trabocchetto. Chi erano i sadducei? Erano osservanti, studiosi della legge ed erano aristocratici. Erano ricchi e per questo occupavano posti di potere. Il ...
(continua)
padre Gian Franco Scarpitta     (Omelia del 10-11-2013)
Vivere la vita da risorti
Dialogare e confrontarsi è molto bello e costruttivo, anche quando siamo di opinioni differenti. Comunicare con chi non condivide il nostro pensiero, scambiare idee e opinioni, metterci a raffronto con gli altri è esaltante ed arricchisce. Il dialogo insomma è molto bello e promettente. Purché si sv ...
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don Marco Pratesi     (Omelia del 10-11-2013)
Ruminare i Salmi - Salmo 17,15 (XXXII domenica del tempo ordinario, anno C)
Ruminare i Salmi - Salmo 17 (Vulgata / liturgia 16),15 (XXXII domenica del tempo ordinario, anno C) CEI io nella giustizia contemplerò il tuo volto, al risveglio mi sazierò della tua immagine. TILC Io ho agito con giustizia e vedrò il tuo volto: al mio risveglio, mi sazierò della tua presenza. ...
(continua)
Wilma Chasseur     (Omelia del 10-11-2013)
Chi sono i figli della risurrezione?
I Sadducei e la risurrezione. Non ci credevano proprio! Anche se godevano di una certa considerazione e autorevolezza, alla risurrezione non ci credevano per niente e posero a Gesù una domanda assurda, proprio per mettere in ridicolo, anche se velatamente, il suo insegnamento sulla risurrezione e su ...
(continua)
fr. Massimo Rossi     (Omelia del 10-11-2013)

La riflessione sulla morte e sulla risurrezione è collocata oggi, non tanto perché siamo nel mese dei morti - io preferisco chiamarlo il mese dei Santi... -, quanto perché tra due domeniche termina l'anno liturgico; e come ogni fine d'anno, anche quest'anno la liturgia ci esorta a riflettere sulle u ...
(continua)
CPM-ITALIA Centri di Preparazione al Matrimonio (coppie - famiglie)     (Omelia del 10-11-2013)
Commento su Secondo Maccabei 7,1-2.9-14; Seconda Tessalonicesi 2,16-3,5; Salmo 16; Luca 20,27-38
Triste vicenda quella dei sette fratelli del secondo libro dei Maccabei. Ma quanta speranza essa infonde. Speranza, non rassegnazione. Il quarto dei fratelli, torturato, ridotto in fin di vita, dice al suo aguzzino: «È preferibile morire per mano degli uomini, quando da Dio si ha la speranza di esse ...
(continua)
don Domenico Luciani     (Omelia del 07-11-2010)
Video commento su Lc 20,27-38
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(continua)