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Buona meditazione.
don Domenico Bruno ...
(continua)
Giovedì della II settimana di Quaresima
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Buona meditazione.
don Domenico Bruno ...
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Nudi
Sapete perché nell'affresco del Giudizio Universale di Michelangelo nella Cappella Sistina tutte le persone che devono essere giudicate sono nude davanti a Cristo Giudice? Perché nel giudizio finale non contano le ricchezze che abbiamo accumulato, né i vestiti firmati che abbiamo indossato: saremo nudi davanti a Dio e a noi stessi. In quel momento, non ci ...
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Giovedì - II settimana di Quaresima - Anno C - Commento al Vangelo - Lc 16,19-31
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Il Vangelo odierno ci mostra una malattia molto comune oggi: quella dell'indifferenza e dell'egoismo; e ci mostra l'esito finale tra chi l'ha perpetrata e chi l'ha subita. I protagonisti sono due: un ricco senza nome, la cui identità è data dal denaro (che con la morte svanirà), e un povero chiamato per nome e conosciuto da Dio. Si tratta di un povero di ...
(continua)
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SE QUESTO SERVIZIO AL VANGELO CREDI SIA ...
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Perché la via è credere e non vedere?
Perché dobbiamo vivere di fede e non di visione? È una domanda diffusa e molto naturale. Ma anche la risposta è sorprendentemente semplice e ovvia. Se anche vedessimo Dio sarebbe un'oppressione che toglierebbe respiro, libertà, alla nostra vita senza persuaderci della validità della sua sequela. Vediamo noi stess ...
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Commento su Lc 16,19-21.27-31
Come vivere questa Parola?
Questa parabola chiede conversione! Chiede un cuore vigile ai moti del cuore, chiede occhi che sanno guardare gli altri e non sempre i nostri bisogni, chiede orecchie disposte ad ascoltare quello che ci scomoda e mani che concretamente esprimono la compassione verso il fratello prossimo. Ogni momento il ricco senza nome - nel qual ...
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Giovedì - II settimana di Quaresima - Anno B - Commento al Vangelo - Lc 16,19-31
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Commento al Vangelo 9 marzo 2023
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#2minutiDiVangelo Luca 16,19-31
Lc 16,19-31
Sprechiamo le nostre ricchezze e non ci prendiamo cura dei poveri
Commento al Vangelo - Omelia a cura di don Marco Scandelli
2minutiDiVangelo ...
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Il ricco e il povero Lazzaro (Lc 16,19-31)
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Commento al Vangelo 17 marzo 2022
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Un giorno il povero morì e fu portato dagli angeli accanto ad Abramo. Morì anche il ricco e fu sepolto. Stando negli inferi fra i tormenti, alzò gli occhi e vide di lontano Abramo, e Lazzaro accanto a lui. Allora gridando disse: "Padre Abramo, abbi pietà di me e manda Lazzaro a intingere nell'acqua la punta del dito e a bagnarmi la lingua, perché soffro ...
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Giovedì - II settimana di Quaresima - Anno C - Commento al Vangelo
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Il povero Lazzaro e il ricco senza nome (Lc 16,19-31)
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Lazzaro ha saputo sia essere sia avere
Il brano di oggi ci illumina sulla preoccupazione del vero ricco del vero povero. "C'era un uomo ricco, che indossava vestiti di porpora e di lino finissimo, e ogni giorno si dava a lauti banchetti. Un povero, di nome Lazzaro, stava alla sua porta, coperto di piaghe, bramoso di sfamarsi di quello che cadeva dalla tavola del ricco". Un giorno mio amico mi rac ...
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Commento al Vangelo 4 marzo 2021
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#2minutiDiVangelo Giovedì II Quar. B - Viviamo bene il presente perché non avremo una seconda opportunità
Commento al Vangelo del Giovedì II di Quaresima Anno B - a cura di don Marco Scandelli
#2minutiDiVangelo
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Lc 16 19-31
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Di solito non si fanno coincidere questo Lazzaro con l'amico di Gesù, ma il nome e la richiesta dell'uomo ricco di rimandare sulla terra il defunto Lazzaro perché ammonisca severamente i suoi fratelli affinché non va ...
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Giovedì della II settimana di Quaresima - Commento al Vangelo
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Parabola del ricco e del povero (Lc 16,19-31)
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Il povero Lazzaro
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Ti vai ammorbidendo o ti vai abbrutendo? Video commento su Lc 16,19-31
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Video commento al Vangelo - Giovedì- II Settimana di Avvento - Anno A
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Commento su Ger17, 7-9
"Benedetto l'uomo che confida nel Signore e il Signore è sua fiducia. Egli è come un albero piantato lungo l'acqua, verso la corrente stende le radici, non teme quando viene il caldo, le sue foglie rimangono verdi: nell'anno della siccità non intristisce, non smette di produrre i suoi frutti."
Ger17, 7-9
Come vivere questa Parola?
L'immagine dell'alber ...
(continua)
Commento su Lc 16, 31
"Se non ascoltano Mosè e i Profeti, non saranno persuasi neanche se uno risorgesse dai morti".
Lc 16, 31
Come vivere questa Parola?
La parabola di Luca dell'uomo ricco e di Lazzaro, esprime la delusione per l'indifferenza nei confronti della salvezza che tanti profeti avevano già denunciato. Come Geremia nella prima lettura, che riportando la voce di Di ...
(continua)
Commento su Lc 16, 25-26
Abramo rispose: «Figlio, ricordati che, nella vita, tu hai ricevuto i tuoi beni, e Lazzaro i suoi mali; ma ora in questo modo lui è consolato, tu invece sei in mezzo ai tormenti. Per di più, tra noi e voi è stato fissato un grande abisso: coloro che di qui vogliono passare da voi, non possono, né di lì possono giungere fino a noi».
Lc 16, 25-26
Come ...
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Commento su Lc16,19-31
"In quel tempo, Gesù disse ai farisei: "c'era un uomo ricco che vestiva di porpora e bisso e tutti i giorni banchettava lautamente. Un mendicante, di nome Lazzaro, giaceva alla sua porta, coperto di piaghe, bramoso di sfamarsi di quello che cadeva dalla mensa del ricco. Perfino i cani venivano a leccare le sue piaghe. Un giorno il povero morì e fu portato ...
(continua)
Dell'uomo ricco della parabola di oggi non si dice nulla, non ha nemmeno un nome, e, probabilmente, non è una brutta persona. Ha invece un nome il povero che mendica alla sua porta: Lazzaro. Il ricco è troppo concentrato nelle sue cose per accorgersi di questo uomo che muore di fame sotto casa sua. È un uomo interamente concentrato su se stesso, non è pa ...
(continua)
Commento su Lc 16, 30-31
Se dai morti qualcuno andrà da loro, si convertiranno". Abramo rispose: "Se non ascoltano Mosè e i Profeti, non saranno persuasi neanche se uno risorgesse dai morti".
Lc 16, 30-31
Come vivere questa Parola?
Quante volte Gesù cerca di preparare i suoi discepoli alla resurrezione: la preannuncia a parole, l'anticipa con la trasfigurazione e con alcuni mi ...
(continua)
Non ha un nome il ricco della parabola di oggi. E non si dice che sia una brutta persona, affatto. È solo molto impegnato a far girare i soldi, a far fruttare (presumo legittimamente) i suoi denari, niente di più. Ma la sua vista è drammaticamente miope: non si accorge nemmeno del povero Lazzaro che mendica davanti a casa sua. Non gli riserva nemmeno uno ...
(continua)
Commento su Lc 16,24
«Nella vita, tu hai ricevuto i tuoi beni, e Lazzaro i suoi mali; ma ora lui è consolato, tu invece sei in mezzo ai tormenti».
Lc 16,24
Come vivere questa Parola?
Il vangelo di oggi ci presenta due figure significative per la nostra vita cristiana. Il povero Lazzaro, e il ricco epulone (senza nome). Lazzaro è consapevole della sua miseria e della sua ...
(continua)
Commento su Lc 16,19-31
Non ha nome il ricco che banchetta senza accorgersi del povero che muore alla sua porta (!).Solo un aggettivo lo identifica: epulone, cioè esagerato, crapulone. Non ha un nome: Dio non lo conosce, non sa chi sia. Non ha un nome, non ha identità come, invece, ha il povero Lazzaro che riceve solo attenzione dai cani (quante volte ancora oggi succede così!). ...
(continua)
Se non ascoltano Mosè e i Profeti, neanche se uno risuscitasse dai morti saranno persuasi
In ventisei anni di Associazione abbiamo raccontato ad ogni persona che abbiamo incontrato, ad ogni conferenza alla quale abbiamo partecipato, ad ogni evento che abbiamo organizzato la pena di tantissimi bambini che soffrono all'interno delle loro stesse famiglie per i maltrattamenti, gli abusi, la mancanza di amore da parte di adulti che nessuno ha amato qu ...
(continua)
Commento su Geremia 17,7
Benedetto l'uomo che confida nel Signore e il Signore è la sua fiducia
Ger 17,7
Come vivere questa Parola?
Il brano di Geremia (17,5-10) trova l'eco nel Salmo responsoriale (cf Salmo 1). Insieme, ci illustrano l'effetto delle opere compiute con giustizia o con intenzioni poco trasparenti: il Signore che scruta le menti e saggia i cuori, darà a ciascuno ...
(continua)
Commento su Luca 16,19-31
Fra le conversioni che siamo chiamati ad operare in questo tempo di quaresima vi è quella difficilissima che ci conduce dall'apatia alla solidarietà verso gli altri. Nella tragica parabola del ricco epulone, che non ha nome, è l'indifferenza a prevalere: Luca non ci dice che il ricco è malvagio, è semplicemente troppo concentrato su di sé per vedere al ...
(continua)
Commento su Geremia 17,7-8
Benedetto l'uomo che confida nel Signore e il Signore è la sua fiducia. È come un albero piantato lungo un corso d'acqua, verso la corrente stende le radici; non teme quando viene il caldo, le sue foglie rimangono verdi, nell'anno della siccità non si dà pena, non smette di produrre frutti.
Ger 17,7-8
Come vivere questa Parola?
È ancora Geremia a riv ...
(continua)
Dalla Parola del giorno
Figlio ricordati che nella vita tu hai ricevuto i tuoi beni e Lazzaro i suoi mali; ma ora in questo modo lui è consolato, tu invece sei in mezzo dei tormenti.
Come vivere questa Parola?
Il Vangelo di oggi ci mette dinanzi la figura di Lazzaro, un povero che accetta e soffre la propria condizione, consapevole della sua dipendenza ...
(continua)
Bramoso di sfamarsi con quello che cadeva dalla tavola del ricco
L'uomo ricco della parabola evangelica, comunemente detto "il ricco epulone", non conosce la verità della sua vita terrena e neanche quella dei beni di questo mondo. La vita terrena è data perché ognuno si prepari con essa il suo futuro eterno, che è insieme dono di Dio e frutto della sua umanità, portata nel comandamento dell'amore, della misericordia, ...
(continua)
Un abisso separatore
La parabola fa intravedere la mappa del Regno di Dio sulla terra, ponendo l'abisso separatore tra due mondi: quello del Regno di Dio e del regno della terra.
Nell'ascolto e poi nel mettere in pratica la Parola ci poniamo ora qua ora là, sconfinando in uno o nell'altro dei Regni.
Ma sia in un caso che nell'altro, è chiaro che l'abisso ci richiama che no ...
(continua)
Neanche la risurrezione dai morti ci convince!
Se la pagina del vangelo di oggi si fosse limitata a descriverci soltanto la situazione iniziale dell'uomo ricco, che vestiva di porpora e di bisso e che ogni giorno banchettava lautamente, ignaro del povero mendicante Lazzaro, coperto di piaghe, fuori della sua porta, bramoso di sfamarsi delle briciole che cadevano dalla sua mensa e poi fossimo stati invita ...
(continua)
Dalla Parola del giorno
"Maledetto l'uomo che confida nell'uomo, che pone nella carne il suo sostegno e dal Signore allontana il suo cuore. Egli sarà come un tamerisco nella steppa; quando viene il bene non lo vede. Dimorerà in luoghi aridi nel deserto, in una terra di salsedine, dove nessuno può vivere."
Come vivere questa Parola?
Geremia, in questa ...
(continua)
Questo brano illustra in forma negativa Lc 16,9: "Ebbene, io vi dico: Procuratevi amici con la disonesta ricchezza, perché, quand'essa verrà a mancare, vi accolgano nelle dimore eterne". E' un ammonimento a usare giustamente l'ingiusta ricchezza.
La vita terrena è un ponte gettato sull'abisso tra la perdizione e la salvezza. Lo si attraversa indenni eser ...
(continua)
Non ha nome il ricco che banchetta senza vedere Lazzaro. Non ha nome, non ha storia, ignora Dio e Dio lo ignora. Non è una persona malvagia, probabilmente ha anche una qualche fede. Solo è distratto, non vede, non si accorge che la povertà abita sotto casa sua. Solo un cane ha tenerezza per il povero Lazzaro. La morte, ‘a livella come diceva Totò, mett ...
(continua)
Beato chi confida nel Signore
La liturgia odierna ci presenta un episodio drammatico del ricco epulone e Lazzaro, il povero. Un incontro che tocca la nostra coscienza, soprattutto nella nostra vita o esperienza quotidiana e, quindi, ci proietta nel nostro domani. In questo episodio troviamo il ricco epulone che ha trascurato completamente il primo dei comandamenti del Signore, cioè quel ...
(continua)
Commento su Ger 17,7-8
Dalla Parola del giorno
Benedetto l’uomo che confida nel Signore e il Signore è sua fiducia. Egli è come un albero piantato lungo l’acqua, verso la corrente stende le radici; non teme quando viene il caldo, le sue foglie rimangono verdi; nell’anno della siccità non intristisce, non smette di produrre i suoi frutti.
Come vivere questa Parola?
Il ...
(continua)
Commento Luca 16,19-31
1) Preghiera
O Dio, che ami l'innocenza,
e la ridoni a chi l'ha perduta,
volgi verso di te i nostri cuori
e donaci il fervore del tuo Spirito,
perché possiamo esser saldi nella fede
e operosi nella carità.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
2) Lettura del Vangelo
Dal Vangelo secondo Luca 16,19-31
In quel tempo, Gesù disse ai farisei: "C ...
(continua)
Dio conosce per nome il povero Lazzaro, ne conosce la sofferenza, mentre non ha nome il ricco spendaccione. Un abisso separa il ricco e Lazzaro: tra loro c'è un burrone incolmabile, l'indifferenza. La vita del ricco, non condannato perché ricco, ma perché indifferente, è tutta sintetizzata in questa terribile immagine: la sua vita è un abisso. Probabilm ...
(continua)
Dalla Parola del giorno
Io, il Signore, scruto la mente e saggio i cuori, per rendere a ciascuno secondo la sua condotta, secondo il frutto delle sue azioni.
Come vivere questa Parola?
La parola 'cuore', nella Bibbia, in ebraico, si dice 'leb' . Così si definisce la sede dei sentimenti, è il luogo dove si prendono le decisioni di vita, contiene dolori ...
(continua)
Oggi il Vangelo ci presenta una pagina molto plastica, una piccola scena in cui è descritta in poche battute la biografia di due personaggi ben diversi tra loro. Come in ogni "film" che si rispetti c'è una trama, una situazione ben precisa; per capirne il senso è necessario conoscere i personaggi.
Andiamo direttamente alla Parola di Dio:
Ricco epulone ...
(continua)
I beni eterni
La liturgia odierna la propone di nuovo ai nostri cuori la parabola del ricco epulone e del povero Lazzaro. La Parola di Dio è una Parola feconda, capace sempre di generare buoni frutti. In questo tempo quaresimale possiamo leggere questa parabola interrogandoci sui beni veri della nostra vita. La parabola di Lazzaro e del ricco epulone è tra le più note ...
(continua)
Fiamma che tortura
Lettura
Il vangelo di oggi ci propone la figura di un ricco – che non ha nome, così che tutti possiamo ritrovarci in lui – e di un povero che, invece, ha un nome, Lazzaro: Dio, infatti, non "perde" nessuno dei suoi poveri. La loro sorte parla di noi, del nostro cuore chiamato a vivere nella generosità e non nella grettezza.
Meditazione
L'uomo ricc ...
(continua)
È antichissima tradizione della Chiesa di Roma compiere durante il tempo quaresimale un pellegrinaggio dentro la città verso la Pasqua, "fermandosi" (di qui il termine "stazione", ossia luogo di fermata) ogni giorno attorno ad un luogo che custodisce la memoria di un martire. Oggi la "stazione" è a S. Maria in Trastevere: i cristiani di Roma si radunavano ...
(continua)
Perchè hanno già ricevuto il loro salario...
In antitesi, Geremia descrive l'empio (che trova ogni appoggio su valori terreni) e il credente (che confida nel Signore). Il primo cresce in un terreno arido, mentre il secondo gode della vicinanza dell'acqua. Geremia prosegue il suo ragionamento dimostrando l'importanza del "cuore", considerato nucleo decisionale e affettivo di ogni comportamento. Tutto di ...
(continua)
Dalla Parola del giorno
Benedetto l'uomo che confida nel Signore e il Signore è la sua fiducia. Egli è come l'albero piantato lungo l'acqua, verso la corrente stende le radici.
Come vivere questa Parola?
Questo è il secondo quadro. Il primo, del dittico che ritrae natura viva, presenta la situazione opposta. Non un uomo che, confidando nel Signore, s ...
(continua)
Dalla Parola del giorno
Maledetto l'uomo che confida nell'uomo [...] e dal Signore allontana il suo cuore[...]. Benedetto l'uomo che confida nel Signore e il Signore è sua fiducia.
Come vivere questa Parola?
Il profeta Geremia ovviamente non vuole formarci alla reciproca diffidenza. Tutt'altro! Vuol fare chiarezza. La tentazione di allontanare il nost ...
(continua)
Hai ricevuto i tuoi beni nella tua vita e Lazzaro la sua parte di mali
Il Vangelo di oggi riporta la notissima parabola del mendicante di nome Lazzaro e di Epulone, l'uomo ricco che "tutti i giorni banchettava lautamente", mentre alla sua porta giaceva Lazzaro pieno di ulcere e bisognoso di tutto. Ecco il tema ben noto del capovolgimento delle sorti nell'aldilà. C'è una cosa però che per molti degli ascoltatori di Gesù era ...
(continua)
La pagina evangelica di Luca descrive una delle situazioni più comuni nella vita di oggi. L'uomo ricco che banchetta lautamente non è relegato al passato, e anche Lazzaro non è una figura scomparsa. Due persone, due situazioni. Lazzaro con gli occhi attento al ricco in attesa di qualche briciola, e il ricco, invece, che fa tutto come se Lazzaro non esiste ...
(continua)
Dalla Parola del giorno
C'era un uomo ricco, che vestiva di porpora e di bisso e tutti i giorni banchettava lautamente. Un mendicante di nome Lazzaro, giaceva alla sua porta, coperto di piaghe, bramoso di sfamarsi di quello che cadeva dalla mensa del ricco. Perfino i cani venivano a leccare le sue piaghe.
Come vivere questa parola?
Due persone, due situ ...
(continua)
Commento Luca 16,19-31
Dio conosce per nome il povero Lazzaro (il nome in Israele è manifestazione dell'intimo: Dio conosce la sofferenza di questo mendicante!) mentre non ha nome il ricco epulone che – peraltro – non viene descritto come particolarmente malvagio. Il senso della parabola, la parola chiave, a me pare, è: "abisso". C'è un abisso fra il ricco e Lazzaro, c'è u ...
(continua)
Commento su Luca 16,19-31
Questo brano illustra in forma negativa Lc 16,9: "Ebbene, io vi dico: Procuratevi amici con la disonesta ricchezza, perché, quand'essa verrà a mancare, vi accolgano nelle dimore eterne". E' un ammonimento a usare giustamente l'ingiusta ricchezza.
La vita terrena è un ponte gettato sull'abisso tra la perdizione e la salvezza. Lo si attraversa indenni es ...
(continua)
Dalla Parola del giorno
Maledetto l'uomo che confida nell'uomo, che pone nella carne il suo sostegno e dal Signore allontana il suo cuore. Egli sarà come un tamerisco nella steppa; quando viene il bene non lo vede. Dimorerà in luoghi aridi nel deserto, in una terra di salsedine, dove nessuno può vivere.
Come vivere questa Parola?
Geremia, in questa f ...
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Chi confida nel Signore è come un albero piantato lungo l'acqua, verso la corrente stende le radici; non teme quando viene il caldo, le sue foglie rimangono verdi.
Come vivere questa Parola?
La vita umana e cristiana è riuscita non in ordine ad un frenetico fare autosufficiente, ma allo stile di fondo, al radicamento della pers ...
(continua)