LA CHIESA

      


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LITURGIA

> 2 Maggio 2014 <

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(es. Mt 28,1-20):
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  Sant'Atanasio

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Grado della Celebrazione: Memoria
Colore liturgico: Bianco
Scheda Agiografica: Sant'Atanasio
S0502 ; EP025

Il Vangelo presenta in modo molto realistico le difficoltà dei testimoni della fede: per questo lo si legge nella festa di sant'Atanasio, quattro volte esiliato, costretto a fuggire e a nascondersi proprio per la sua fede nella divinità di Gesù. Gesù Figlio di Dio non è al nostro livello, ci è infinitamente superiore, in un modo che possiamo appena intravedere nel racconto della trasfigurazione, e accettare nella fede. Ma nella storia della Chiesa sorgono ogni tanto uomini che vogliono ridurre Gesù alla misura umana, alla nostra statura di creature. Così è accaduto ai tempi di sant'Atanasio, con l'eresia di Ario, affermante che Gesù era semplicemente un uomo, grande, santo, adottato da Dio, ma non Figlio di Dio. E molti, anche vescovi, anche imperatori, accettavano questa teoria, perché è più facile, non esige l'adesione ad un mistero ineffabile, incomprensibile.
Atanasio difese questa verità di fede: è un mistero da cui dipende la nostra salvezza, perché se Gesù non è Figlio di Dio, noi non siamo né redenti né salvati, essendo la salvezza opera di Dio. Certo è una esistenza travagliata, una condizione penosa quella del fedele, e in più senza nessuna evidenza di vittoria. E' difficile credere che Gesù abbia vinto il mondo quando si subiscono persecuzioni. Ma la vittoria non ci può essere senza lotta, senza essere passati attraverso la passione del Signore. Crediamo nel mistero "totale" di Gesù: il mistero di una morte sfociata nella risurrezione. Un cristiano non può meravigliarsi troppo di essere, come Gesù, perseguitato, perché solo a queste condizioni si giunge alla vittoria della fede.
Che cosa significa "vittoria della fede"? Significa continuare a credere, nelle tribolazioni, che Dio ci ama e ci prova per un maggiore bene.

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Antifona d'ingresso
In mezzo alla Chiesa gli ha aperto la bocca,
il Signore lo ha colmato dello spirito di sapienza e d’intelligenza;
gli ha fatto indossare una veste di gloria. Alleluia. (Cf. Sir 15,5)


Colletta
Dio onnipotente ed eterno,
che hai suscitato nella Chiesa il vescovo sant’Atanasio,
insigne assertore della divinità del tuo Figlio,
fa’ che, per il suo insegnamento e la sua intercessione,
cresciamo sempre più nella tua conoscenza e nel tuo amore.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

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Prima lettura

At 5,34-42
Gli apostoli se ne andarono via dal sinedrio, lieti di essere stati giudicati degni di subire oltraggi per il nome di Gesù.

Dagli Atti degli Apostoli

In quei giorni, si alzò nel sinedrio un fariseo, di nome Gamalièle, dottore della Legge, stimato da tutto il popolo. Diede ordine di far uscire [gli apostoli] per un momento e disse: «Uomini di Israele, badate bene a ciò che state per fare a questi uomini. Tempo fa sorse Tèuda, infatti, che pretendeva di essere qualcuno, e a lui si aggregarono circa quattrocento uomini. Ma fu ucciso, e quelli che si erano lasciati persuadére da lui furono dissolti e finirono nel nulla. Dopo di lui sorse Giuda il Galileo, al tempo del censimento, e indusse gente a seguirlo, ma anche lui finì male, e quelli che si erano lasciati persuadére da lui si dispersero. Ora perciò io vi dico: non occupatevi di questi uomini e lasciateli andare. Se infatti questo piano o quest’opera fosse di origine umana, verrebbe distrutta; ma, se viene da Dio, non riuscirete a distruggerli. Non vi accada di trovarvi addirittura a combattere contro Dio!».
Seguirono il suo parere e, richiamati gli apostoli, li fecero flagellare e ordinarono loro di non parlare nel nome di Gesù. Quindi li rimisero in libertà. Essi allora se ne andarono via dal sinedrio, lieti di essere stati giudicati degni di subire oltraggi per il nome di Gesù.
E ogni giorno, nel tempio e nelle case, non cessavano di insegnare e di annunciare che Gesù è il Cristo.

Parola di Dio

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Salmo responsoriale

Sal 26

Una cosa ho chiesto al Signore: abitare nella sua casa.

Il Signore è mia luce e mia salvezza:
di chi avrò timore?
Il Signore è difesa della mia vita:
di chi avrò paura?

Una cosa ho chiesto al Signore,
questa sola io cerco:
abitare nella casa del Signore
tutti i giorni della mia vita,
per contemplare la bellezza del Signore
e ammirare il suo santuario.

Sono certo di contemplare la bontà del Signore
nella terra dei viventi.
Spera nel Signore, sii forte,
si rinsaldi il tuo cuore e spera nel Signore.

Canto al Vangelo (Mt 4,4)
Alleluia, alleluia.
Non di solo pane vivrà l’uomo,
ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio.
Alleluia.

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Vangelo

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Gv 6,1-15
Gesù distribuì i pani a quelli che erano seduti, quanto ne volevano.


+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù passò all’altra riva del mare di Galilea, cioè di Tiberìade, e lo seguiva una grande folla, perché vedeva i segni che compiva sugli infermi. Gesù salì sul monte e là si pose a sedere con i suoi discepoli. Era vicina la Pasqua, la festa dei Giudei.

Allora Gesù, alzàti gli occhi, vide che una grande folla veniva da lui e disse a Filippo: «Dove potremo comprare il pane perché costoro abbiano da mangiare?». Diceva così per metterlo alla prova; egli infatti sapeva quello che stava per compiere. Gli rispose Filippo: «Duecento denari di pane non sono sufficienti neppure perché ognuno possa riceverne un pezzo».
Gli disse allora uno dei suoi discepoli, Andrea, fratello di Simon Pietro: «C’è qui un ragazzo che ha cinque pani d’orzo e due pesci; ma che cos’è questo per tanta gente?». Rispose Gesù: «Fateli sedere». C’era molta erba in quel luogo. Si misero dunque a sedere ed erano circa cinquemila uomini.
Allora Gesù prese i pani e, dopo aver reso grazie, li diede a quelli che erano seduti, e lo stesso fece dei pesci, quanto ne volevano. E quando furono saziati, disse ai suoi discepoli: «Raccogliete i pezzi avanzati, perché nulla vada perduto». Li raccolsero e riempirono dodici canestri con i pezzi dei cinque pani d’orzo, avanzati a coloro che avevano mangiato.
Allora la gente, visto il segno che egli aveva compiuto, diceva: «Questi è davvero il profeta, colui che viene nel mondo!». Ma Gesù, sapendo che venivano a prenderlo per farlo re, si ritirò di nuovo sul monte, lui da solo.

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Nel contesto pasquale, il Signore Gesù si rivela come colui che offre il banchetto per la vita eterna al popolo pellegrinante nel deserto. Invochiamo da Dio la fame e la sete di lui, perchè ci sazi, dicendo:
Donaci il tuo pane, Signore.

- Per i ministri della Chiesa, perchè siano fedeli dispensatori degli alimenti divini ai credenti nel banchetto eucaristico. Preghiamo.
- Per i popoli afflitti dalla fame e dalla sete, perchè siano aiutati dal progresso e dalla solidarietà a risolvere i loro gravi problemi di sussistenza. Preghiamo.
- Per tutti coloro che ricevono per la prima volta il cibo eucaristico, perchè camminino con la forza di questo pane verso la vita eterna. Preghiamo.
- Per noi qui presenti, perchè sappiamo rinnovare lo spirito e lo stile delle nostre celebrazioni eucaristiche, per farne un alimento più fecondo di vita spirituale e di carità fraterna. Preghiamo.
- Per i morenti, perchè abbiano la grazia di ricevere l'eucaristia come viatico nel loro passaggio da questa vita al Padre. Preghiamo.
- Per i ministri straordinari dell'eucaristia. Preghiamo.
- Per i chierichetti. Preghiamo.

O Padre provvidente e misericordioso, che hai voluto accompagnarci nel cammino di questa vita col nutrimento divino che il tuo Figlio ci ha lasciato come memoriale perenne della sua Pasqua, rendici fedeli discepoli della sua Parola di verità. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Preghiera sulle offerte
Guarda, o Signore, i doni che ti presentiamo
nella memoria di sant’Atanasio,
e concedi anche a noi
di professare senza compromessi la verità della fede,
per ricevere la salvezza riservata ai testimoni del Vangelo.
Per Cristo nostro Signore.


Antifona alla comunione
Nessuno può porre un fondamento diverso
da quello che già vi si trova, che è Gesù Cristo. Alleluia. (1Cor 3,11)


Preghiera dopo la comunione
Dio onnipotente,
la vera divinità del tuo Figlio unigenito,
che in comunione di fede con sant’Atanasio fermamente professiamo,
per la grazia di questo sacramento
ci dia sempre forza e ci protegga.
Per Cristo nostro Signore.


O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

don Carlo Occelli     (Omelia del 16-04-2021)
Commento al Vangelo 16 aprile 2021
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(continua)
don Domenico Bruno     (Omelia del 16-04-2021)
Il nostro audio quotidiano
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don Marco Scandelli     (Omelia del 16-04-2021)
#2minutiDiVangelo - 2 Venerdì di Pasqua - Cinque pani... le cinque parole da mettere in pratica per saziare il desiderio dell'uomo
Commento al Vangelo del 2 Venerdì di Pasqua - a cura di don Marco Scandelli #2minutiDiVangelo ---- Gv 6 1-15 ---- Attenzione - Disponibilità - Accoglienza - Concretezza - Umiltà: sono le cinque parole che dobbiamo imparare a vivere se vogliamo che la gente che incontriamo si sazi di Dio. ...
(continua)
don Nicola Salsa     (Omelia del 16-04-2021)
Così poco per tanti (Gv 6,1-15)
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(continua)
don Alessandro Farano     (Omelia del 16-04-2021)
Venerdi? - II Settimana di Pasqua - Commento al Vangelo
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(continua)
don Marco Scandelli     (Omelia del 24-04-2020)
Se tu non lo fai, chi lo farà?
Quante volte ci blocchiamo di fronte ad un impegno che sentiamo importante pensando che in qualche modo le cose andranno bene lo stesso. Sei sicuro che se tu non agisci, sarà la stessa cosa? ...
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don Carlo Occelli     (Omelia del 24-04-2020)
Commento al vangelo 24 aprile 2020
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don Nicola Salsa     (Omelia del 24-04-2020)
Gesù prese i pani e li distribuì a tutti
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don Fabio Zaffuto     (Omelia del 24-04-2020)
Dio ti ha scelto per diventare un talent scouts! Video commento su Gv 6,1-15
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don Giampaolo Centofanti     (Omelia del 24-04-2020)

Talora viene da Cristo la consapevolezza di essere nel bisogno e in un bisogno senza risposte terrenamente possibili. Noi e magari tanti altri insieme a noi. Sembra solo una crisi ma è una grazia che muove a cercare risposte. Come mai in questa ricerca Andrea menziona i cinque pani e i due pesci che ...
(continua)
don Domenico Bruno     (Omelia del 24-04-2020)
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don Domenico Bruno     (Omelia del 24-04-2020)
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don Cristiano Mauri     (Omelia del 13-04-2018)
Stai bene? Mangi abbastanza
Gesù sale su un monte, luogo per antonomasia delle manifestazioni divine. Una folla lo accompagna attratta dai suoi grandi segni. Si pone a sedere con i discepoli attorno, a creare un contesto di catechesi. Il miracolo sarà dunque l'occasione di un importante insegnamento. Sottolineiamo solo due ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 28-04-2017)
Commento su Gv. 6, 5-7
«Dove potremo comprare il pane perché costoro abbiano da mangiare?». Diceva così per metterlo alla prova; egli infatti sapeva quello che stava per compiere. Gli rispose Filippo: «Duecento denari di pane non sono sufficienti neppure perché ognuno possa riceverne un pezzo». Gli disse allora uno dei su ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 08-04-2016)
Commento su Gv 6,1;14-15
«Dopo questi fatti, Gesù passò all'altra riva del mare di Galilea, cioè di Tiberìade, (...) Allora la gente, visto il segno che egli aveva compiuto, diceva: «Questi è davvero il profeta, colui che viene nel mondo!». 15Ma Gesù, sapendo che venivano a prenderlo per farlo re, si ritirò di nuovo sul mon ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 17-04-2015)

Alla luce della Pasqua rileggiamo gli eventi che hanno contraddistinto la predicazione di Gesù. Da oggi e per qualche settimana meditiamo sul più famoso miracolo compiuto da Gesù: la moltiplicazione dei pani e dei pesci, miracolo raccontato ben sei volte dagli evangelisti. Ma, nella versione di Giov ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 17-04-2015)
Commento su Gv 6, 8-9; 11
«Gli disse allora uno dei suoi discepoli, Andrea, fratello di Simon Pietro: "C'è qui un ragazzo che ha cinque pani d'orzo e due pesci; ma che cos'è questo per tanta gente?"... Allora Gesù prese i pani e, dopo aver reso grazie, li diede a quelli che erano seduti e lo stesso fece dei pesci, quanto ne ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 02-05-2014)

È tanta la folla. È tanta la fame. Allora e oggi. Fame di attenzione, di senso, di pace del cuore, di felicità. Ma anche di cibo, di giustizia, di consolazione. La folla pende dalle labbra del Signore, si lascia sedurre dalla sue parole, siede, ascoltandolo, per ore e ore. E Gesù li sfama e li disse ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 12-04-2013)
Commento su Gv 6,1-15
Ha ragione Filippo, come dargli torto! Sono cinquemila le famiglie presenti, con duecento denari, l'equivalente di duecento giornate di lavoro, si riuscirebbe a malapena a dar loro il necessario per calmare la fame. Fa sorridere il gesto ingenuo e disarmante dell'adolescente che offre a Gesù la prop ...
(continua)