LA CHIESA

      


> e-mail    > chi siamo    > scripts e banners   > newsletters    > translate ita>eng

LITURGIA

> 19 Giugno 2009 <

Mercoledì 17 Giugno 2009

Giovedì 18 Giugno 2009

Venerdì 19 Giugno 2009

Sabato 20 Giugno 2009

Domenica 21 Giugno 2009

Lunedì 22 Giugno 2009

Martedì 23 Giugno 2009

Mercoledì 24 Giugno 2009

Giovedì 25 Giugno 2009

Venerdì 26 Giugno 2009


Cerca nella BIBBIA
Per citazione
(es. Mt 28,1-20):
Per parola:



  SACRATISSIMO CUORE DI GESU' (ANNO B)

> Vai direttamente alle OMELIE 

Grado della Celebrazione: SOLENNITA'
Colore liturgico: Bianco
Scheda Agiografica: SACRATISSIMO CUORE DI GESU' (ANNO B)
BP115 ;

Dopo la crocifissione di Cristo, si poteva pensare che la vita sarebbe continuata normalmente. Invece, a causa di questa morte non comune, nulla ormai poteva essere come prima, per Israele come per il resto del mondo.
Sulla croce c’era la vittima dell’espiazione, che aveva offerto liberamente tutta la sua vita. Anche nella morte, Gesù diede qualcosa di se stesso: sangue e acqua. Sulla croce si trova esposta tutta una vita d’amore incondizionato, ed è per noi il segno supremo del mistero di Dio, che è amore. Dovremmo sempre fare con attenzione il segno della croce. Gesù aveva mostrato l’amore profondo di Dio per noi, di cui egli stesso era stato la prova vivente. La generosità assoluta di Cristo, insieme umana e divina, proviene dal profondo del suo essere: si potrebbe dire che essa ha le radici nel suo cuore.
La nostra religione deve comprendere un elemento di devozione, cioè un attaccamento diretto e ardente all’umanità di Cristo. Per vivere pienamente una vita cristiana, non basta semplicemente credere in alcuni dogmi, far parte di una comunità, comportarci bene: la Chiesa è nata dal costato aperto di Cristo e dipende da lui per la sua stessa esistenza.

Scarica le Letture del Lezionario >
Scarica il Salmo Responsoriale Cantato >
Ricevi la Liturgia via mail >
Leggi la sua scheda su Santiebeati.it >
Ascolta il Vangelo >

Antifona d'ingresso
Di generazione in generazione
durano i pensieri del suo Cuore,
per salvare dalla morte i suoi figli
e nutrirli in tempo di fame. (Sal 33,11.19)


Colletta
O Padre, che nel Cuore del tuo dilettissimo Figlio
ci dai la gioia di celebrare le grandi opere
del tuo amore per noi,
fa’ che da questa fonte inesauribile
attingiamo l’abbondanza dei tuoi doni.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

Oppure:
O Dio, fonte di ogni bene,
che nel Cuore del tuo Figlio
ci hai aperto i tesori infiniti del tuo amore,
fa’ che rendendogli l’omaggio della nostra fede
adempiamo anche al dovere di una giusta riparazione.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

Oppure:
Padre di infinita bontà e tenerezza,
che mai ti stanchi di sostenere i tuoi figli
e di nutrirli con la tua mano,
donaci di attingere
dal Cuore di Cristo trafitto sulla croce
la sublime conoscenza del tuo amore,
perché rinnovati con la forza dello Spirito
portiamo a tutti gli uomini le ricchezze della redenzione.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

>

Prima lettura

Os 11,1.3-4.8-9
Il mio cuore si commuove dentro di me.

Dal libro del profeta Osèa

Quando Israele era fanciullo,
io l’ho amato
e dall’Egitto ho chiamato mio figlio.
A Èfraim io insegnavo a camminare
tenendolo per mano,
ma essi non compresero
che avevo cura di loro.
Io li traevo con legami di bontà,
con vincoli d’amore,
ero per loro
come chi solleva un bimbo alla sua guancia,
mi chinavo su di lui
per dargli da mangiare.
Il mio cuore si commuove dentro di me,
il mio intimo freme di compassione.
Non darò sfogo all’ardore della mia ira,
non tornerò a distruggere Èfraim,
perché sono Dio e non uomo;
sono il Santo in mezzo a te
e non verrò da te nella mia ira.

Parola di Dio

>

Salmo responsoriale

Is 12,2-6

Attingeremo con gioia alle sorgenti della salvezza.

Ecco, Dio è la mia salvezza;
io avrò fiducia, non avrò timore,
perché mia forza e mio canto è il Signore;
egli è stato la mia salvezza.

Attingerete acqua con gioia
alle sorgenti della salvezza.
Rendete grazie al Signore e invocate il suo nome,
proclamate fra i popoli le sue opere,
fate ricordare che il suo nome è sublime.

Cantate inni al Signore, perché ha fatto cose eccelse,
le conosca tutta la terra.
Canta ed esulta, tu che abiti in Sion,
perché grande in mezzo a te è il Santo d’Israele.

>

Seconda lettura

Ef 3,8-12.14-19
Conoscere l’amore di Cristo che supera ogni conoscenza.

Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni

Fratelli, a me, che sono l’ultimo fra tutti i santi, è stata concessa questa grazia: annunciare alle genti le impenetrabili ricchezze di Cristo e illuminare tutti sulla attuazione del mistero nascosto da secoli in Dio, creatore dell’universo, affinché, per mezzo della Chiesa, sia ora manifestata ai Principati e alle Potenze dei cieli la multiforme sapienza di Dio, secondo il progetto eterno che egli ha attuato in Cristo Gesù nostro Signore, nel quale abbiamo la libertà di accedere a Dio in piena fiducia mediante la fede in lui.
Per questo io piego le ginocchia davanti al Padre, dal quale ha origine ogni discendenza in cielo e sulla terra, perché vi conceda, secondo la ricchezza della sua gloria, di essere potentemente rafforzati nell’uomo interiore mediante il suo Spirito.
Che il Cristo abiti per mezzo della fede nei vostri cuori, e così, radicati e fondati nella carità, siate in grado di comprendere con tutti i santi quale sia l’ampiezza, la lunghezza, l’altezza e la profondità, e di conoscere l’amore di Cristo che supera ogni conoscenza, perché siate ricolmi di tutta la pienezza di Dio.

Parola di Dio

Canto al Vangelo (Mt 11,29)
Alleluia, alleluia.
Prendete il mio giogo sopra di voi, dice il Signore,
e imparate da me, che sono mite e umile di cuore.
Alleluia.

Oppure (1 Gv 4, 10b):
Alleluia, alleluia.
Dio ha amato noi e ha mandato il suo Figlio
come vittima di espiazione per i nostri peccati.
Alleluia.

>

Vangelo

Gv 19,31-37
Uno dei soldati gli colpì il fianco, e subito ne uscì sangue e acqua.


+ Dal Vangelo secondo Giovanni

Era il giorno della Parascève e i Giudei, perché i corpi non rimanessero sulla croce durante il sabato – era infatti un giorno solenne quel sabato –, chiesero a Pilato che fossero spezzate loro le gambe e fossero portati via.
Vennero dunque i soldati e spezzarono le gambe all’uno e all’altro che erano stati crocifissi insieme con lui. Venuti però da Gesù, vedendo che era già morto, non gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati con una lancia gli colpì il fianco, e subito ne uscì sangue e acqua.
Chi ha visto ne dà testimonianza e la sua testimonianza è vera; egli sa che dice il vero, perché anche voi crediate. Questo infatti avvenne perché si compisse la Scrittura: «Non gli sarà spezzato alcun osso». E un altro passo della Scrittura dice ancora: «Volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Dio Padre ha voluto che il suo unico Figlio sulla Croce fosse trafitto per ma dalla lancm del soldato. Preghiamo Gesù perché dal suo Cuore aperto effonda su tutti gli uomini la sua grazia e la sua misericordia, dicendo: Ascoltaci, o Signore.

1. Perché tutti gli uomini sappiano vedere nel Cuore aperto di Cristo il simbolo con il quale il Padre ha tanto amato il mondo da dare il suo unigenito Figlio, preghiamo.
2. Perchè tutti gli uomini riconoscano nella Chiesa, nata dal costato di Cristo, la sorgente perenne di vita e di salvezza, preghiamo.
3. Perchè tutte le mamme sappiano accogliere e rispettare la vita come dono di Dio ed educhino i loro figli fin da piccoli a praticare la generosità verso i fratelli, preghiamo.
4. Perchè tutti i battezzati attingano con gioia alla sorgente della salvezza, partecipando coscientemente, pienamente e attivamente ai sacramenti e in particolare all’Eucaristia, preghiamo.
5. (Altre intenzioni locali)

Padre santo, concedi a noi di essere potentemente rinvigoriti dal tuo Spirito nell’uomo interiore e di conoscere profondamente l'amore di Gesù, tuo Figlio e nostro Signore che vive e regna nei secoli dei secoli.

Preghiera sulle offerte
Guarda, o Padre,
all’immensa carità del Cuore del tuo Figlio,
perché la nostra offerta sia a te gradita
e ci ottenga il perdono di tutti i peccati.
Per Cristo nostro Signore.


PREFAZIO
Il Cuore di Cristo fonte di salvezza.

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo,
Dio onnipotente ed eterno,
per Cristo nostro Signore.
Innalzato sulla croce,
nel suo amore senza limiti donò la vita per noi,
e dalla ferita del suo fianco effuse sangue e acqua,
simbolo dei sacramenti della Chiesa,
perché tutti gli uomini, attirati al Cuore del Salvatore,
attingessero con gioia alla fonte perenne della salvezza.
Per questo mistero, uniti agli angeli e ai santi,
proclamiamo senza fine l’inno della tua gloria: Santo...


Antifona di comunione
Dice il Signore: “Chi ha sete, venga a me e beva chi crede in me;
sgorgheranno da lui fiumi d’acqua viva”. (Gv 7,37-38)

Oppure:
Un soldato gli trafisse il costato con la lancia
e subito ne uscì sangue e acqua. (Gv 19,34)


Preghiera dopo la comunione
Questo sacramento del tuo amore, o Padre,
ci attiri verso il Cristo tuo Figlio,
perché, animati dalla stessa carità,
sappiamo riconoscerlo nei nostri fratelli.
Per Cristo nostro Signore.


O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 08-06-2018)
Commento su Gv 19,32-34
«Vennero dunque i soldati e spezzarono le gambe all'uno e all'altro che erano stati crocifissi insieme con lui. Venuti però da Gesù, vedendo che era già morto, non gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati con una lancia gli colpì il fianco, e subito ne uscì sangue e acqua.» Gv 19,32-34 Come viv ...
(continua)
Wilma Chasseur     (Omelia del 08-06-2018)
Sacratissimo Cuore di Gesù
La devozione al Sacro Cuore non risale solo al XVII secolo: già i salmi, nell'A.T., ne parlavano e nel Vangelo, il grande diffusore di questa devozione è san Giovanni che posò addirittura il suo capo sul cuore di Gesù. Poi, dopo sviluppi successivi dovuti a S. Jean Eudes, vennero le dodici promesse, ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 12-06-2015)
E subito ne uscì sangue e acqua
L'uomo non guarda più il Crocifisso con occhi di fede. I suoi occhi sono pieni di fango di falsità, immoralità, stoltezza, insipienza, idolatria, empietà. Non sono puri, sono tanto sporchi. Le cataratte spirituali sono scese sopra di essi rendendoli completamente ciechi. Con questi occhi mai si potr ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 12-06-2015)
Commento su Gv. 19,33
«Venuti però da Gesù e vedendo che era già morto, non gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati con una lancia gli colpì il fianco, e subito ne usci sangue ed acqua» Gv. 19,33 Come vivere questa Parola? La festa del Cuore di Gesù ci rivela che al centro della vita e della fede cristiana vi è l ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 15-06-2012)
Commento su Giovanni 19,31-37
Una festa solo all'apparenza dal sapore devozionale, quella del Sacro Cuore ma che nasconde, in realtà, una grande verità: la misura dell'amore di Dio. Cosa può ancora dirci l'immagine di un improbabile Gesù con gli occhi chiari e i boccoli che apre il mantello e lascia intravvedere un cuore da cui ...
(continua)