LA CHIESA

      


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LITURGIA

> 5 Agosto 2006 <

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Per citazione
(es. Mt 28,1-20):
Per parola:



  Sabato della XVII settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)

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Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde
PO176 ;
Erode è un uomo perplesso. Nei confronti di san Giovanni Battista nutre sentimenti opposti. Da una parte egli lo ammira e lo teme, e, più tardi, giungerà anzi ad immaginare che Gesù è la sua reincarnazione; dall’altra non può sopportarlo, perché è venuto a disturbare la pace del suo matrimonio fasullo, di quella relazione, che egli certo non nasconde, con la cognata.
Ma come uccidere un essere che la folla considera santo?
L’occasione è data da un banchetto succulento nel corso del quale, euforico, Erode fa una promessa sconsiderata per ringraziare la ballerina delle sue evoluzioni. Ma la fanciulla, crudele come la madre, gli reclama la testa insanguinata di Giovanni su un vassoio di rame: una richiesta tale da risvegliare dal torpore del vino tutti i convitati! Nonostante la sua perversità, il re esita, probabilmente per una paura superstiziosa: ma come rifiutare e perdere la faccia? Ecco la storia di una decapitazione orribile, bella vendetta per Erodiade che riceve la testa nell’harem del palazzo.
“La sua testa fu il premio di una danza”, ha fatto scrivere il curato di Ars nella cappella del Santo, al fine di scoraggiare ogni tipo di ballo nella sua parrocchia. Ma non è piuttosto il frutto dell’immoderazione dei sensi, dell’orgoglio, della fanfaroneria, di un giuramento folle e, infine, di una semplice mancanza di coraggio? Tragico percorso di un istinto che si scatena, si lascia andare, fino alla crudeltà più atroce. Dio ci protegga da una tale sbandata!

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Antifona d'ingresso
Dio sta nella sua santa dimora;
ai derelitti fa abitare una casa,
e dà forza e vigore al suo popolo. (Sal 68,6-7.36)


Colletta
O Dio, nostra forza e nostra speranza,
senza di te nulla esiste di valido e di santo;
effondi su di noi la tua misericordia
perché, da te sorretti e guidati,
usiamo saggiamente dei beni terreni
nella continua ricerca dei beni eterni.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

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Prima lettura

Ger 26,11-16.24
Il Signore mi ha veramente inviato a voi per dire ai vostri orecchi tutte queste parole.

Dal libro del profeta Geremìa

In quei giorni, i sacerdoti e i profeti dissero ai capi e a tutto il popolo: «Una condanna a morte merita quest’uomo, perché ha profetizzato contro questa città, come avete udito con i vostri orecchi!».
Ma Geremìa rispose a tutti i capi e a tutto il popolo: «Il Signore mi ha mandato a profetizzare contro questo tempio e contro questa città le cose che avete ascoltato. Migliorate dunque la vostra condotta e le vostre azioni e ascoltate la voce del Signore, vostro Dio, e il Signore si pentirà del male che ha annunciato contro di voi. Quanto a me, eccomi in mano vostra, fate di me come vi sembra bene e giusto; ma sappiate bene che, se voi mi ucciderete, sarete responsabili del sangue innocente, voi e tutti gli abitanti di questa città, perché il Signore mi ha veramente inviato a voi per dire ai vostri orecchi tutte queste parole».
I capi e tutto il popolo dissero ai sacerdoti e ai profeti: «Non ci deve essere condanna a morte per quest’uomo, perché ci ha parlato nel nome del Signore, nostro Dio». La mano di Achikàm, figlio di Safan, fu a favore di Geremìa, perché non lo consegnassero al popolo per metterlo a morte.

Parola di Dio

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Salmo responsoriale

Sal 68

Nel tempo della benevolenza, rispondimi Signore.

Liberami dal fango, perché io non affondi,
che io sia liberato dai miei nemici e dalle acque profonde.
Non mi travolga la corrente,
l’abisso non mi sommerga,
la fossa non chiuda su di me la sua bocca.

Io sono povero e sofferente:
la tua salvezza, Dio, mi ponga al sicuro.
Loderò il nome di Dio con un canto,
lo magnificherò con un ringraziamento.

Vedano i poveri e si rallegrino;
voi che cercate Dio, fatevi coraggio,
perché il Signore ascolta i miseri
e non disprezza i suoi che sono prigionieri.

Canto al Vangelo (Mt 5,10)
Alleluia, alleluia.
Beati i perseguitati per la giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli.
Alleluia.

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Vangelo

Mt 14,1-12
Erode mandò a decapitare Giovanni e i suoi discepoli andarono a informare Gesù.


+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo al tetrarca Erode giunse notizia della fama di Gesù. Egli disse ai suoi cortigiani: «Costui è Giovanni il Battista. È risorto dai morti e per questo ha il potere di fare prodigi!».
Erode infatti aveva arrestato Giovanni e lo aveva fatto incatenare e gettare in prigione a causa di Erodìade, moglie di suo fratello Filippo. Giovanni infatti gli diceva: «Non ti è lecito tenerla con te!». Erode, benché volesse farlo morire, ebbe paura della folla perché lo considerava un profeta.
Quando fu il compleanno di Erode, la figlia di Erodìade danzò in pubblico e piacque tanto a Erode che egli le promise con giuramento di darle quello che avesse chiesto. Ella, istigata da sua madre, disse: «Dammi qui, su un vassoio, la testa di Giovanni il Battista».
Il re si rattristò, ma a motivo del giuramento e dei commensali ordinò che le venisse data e mandò a decapitare Giovanni nella prigione. La sua testa venne portata su un vassoio, fu data alla fanciulla e lei la portò a sua madre.
I suoi discepoli si presentarono a prendere il cadavere, lo seppellirono e andarono a informare Gesù.

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Fratelli e Sorelle, alla luce della parola di Dio che abbiamo ascoltato, affrontiamo con fiducia il cammino della vita, certi che mai verrà a mancarci l'aiuto del Signore.
Innalziamo a Dio la nostra preghiera dicendo insieme:
Conforta, Signore, la nostra debolezza.

- Per la Chiesa di Dio sparsa su tutta la terra, perchè con la guida del Papa e dei Vescovi sappia annunciare la perenne novità del Vangelo a tutti i popoli e nelle diverse culture. Preghiamo.
- Per coloro che sono stanche e sfiduciati a causa delle tante fatiche quotidiane, perchè sentano il conforto della fede e della carità fraterna. Preghiamo.
- Per le nuove generazioni che si affacciano su un mondo agitato da profondi cambiamenti, perchè sappiano dare il meglio di sè per una convivenza più umana secondo il Vangelo. Preghiamo.
- Per le nostre comunità cristiane, perchè in ogni loro attività manifestino sempre e per tutti il volto misericordioso di Dio. Preghiamo.

Signore Dio, nel volto splendente di Cristo sul monte hai illuminato il mistero della croce.
Fra le alterne vicende della vita, guida e conforta i nostri passi verso il compimento della beata speranza. Per Cristo nostro Signore.

Preghiera sulle offerte
Accetta, Signore, queste offerte
che la tua generosità ha messo nelle nostre mani,
perché il tuo Spirito,
operante nei santi misteri,
santifichi la nostra vita presente
e ci guidi alla felicità senza fine.
Per Cristo nostro Signore.


Antifona di comunione
Anima mia, benedici il Signore:
non dimenticare tanti suoi benefici. (Sal 103,2)

Oppure:
Beati i misericordiosi: essi troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore: essi vedranno Dio. (Mt 5,7-8)


Preghiera dopo la comunione
O Dio, nostro Padre, che ci hai dato la grazia
di partecipare al mistero eucaristico,
memoriale perpetuo della passione del tuo Figlio,
fa’ che questo dono del suo ineffabile amore
giovi sempre per la nostra salvezza.
Per Cristo nostro Signore


O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 30-07-2016)
La sua testa venne portata su un vassoio
La morte di Giovanni il Battista è il frutto della sua fortezza e fermezza nello Spirito Santo nel dire ad Erode che era un adultero. Erodìade era moglie di suo fratello. Secondo la legge del Signore a lui non era lecito tenerla. Era del fratello e al fratello avrebbe dovuto lasciarla. Mi chiedo se ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 01-08-2015)

A volte ritornano. Me lo immagino l'attonito e incapace Erode, solo la pallida ombra di quel politico sopraffino e crudele che fu suo padre, interrogarsi su Gesù il falegname, una nuova grana nella sua non semplice missione di gestire un pezzo del Regno di suo padre, sempre sottoposto al controllo e ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 01-08-2015)
La sua testa venne portata su un vassoio
Sia il bene che il male trovano la loro forza nella coalizione, nello stare insieme, nel dare forza l'uno all'altro. La forza di Dio è nella Trinità Beata. La forza del Verbo è nella sua Incarnazione. La forza dello Spirito Santo è nel cuore di ogni uomo che lo accoglie e si lascia fare da Lui strum ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 02-08-2014)

Il racconto della decapitazione del Battista ci mette i brividi... Come è possibile che un uomo di responsabilità, come è Erode, pur non essendo all'altezza di suo padre, possa essere manipolato dalla sua concubina? E faccia uccidere Giovanni che, pure, ascoltava volentieri? È così anche per noi: si ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 02-08-2014)
Ebbe paura della folla perché lo considerava un profeta
Nessun potere è più grande di quello della folla. Il potere del singolo può essere governato, quello della folla mai. Essa è capace di qualsiasi cosa, proprio a motivo della sua non governabilità. Le più grandi rivoluzioni della storia sono il suo frutto. La forza di un re, di un capo, di ogni autor ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 03-08-2013)
Commento su Mt 14,1-12
La storia si ripete, stancamente, senza fantasia. È Matteo a raccontarci la triste fine del più grande fra i profeti. Gesù stesso ne aveva intessuto le lodi, dichiarando che Giovanni Battista è stato il più grande uomo mai vissuto. Eppure il povero Giovanni finisce i suoi giorni in una prigione a Ma ...
(continua)
Riccardo Ripoli     (Omelia del 03-08-2013)
Dammi qui, su un vassoio, la testa di Giovanni il Battista
Di tante cose che possiamo chiedere dalla vita spesso domandiamo il male per altri, ormai con talmente tanta nonchalance da non farci più nemmeno caso. Gli "accidenti a te" si sprecano, "vai a morire te e chi sei" non si contano più, ma spesso siamo proprio lì a desiderare il male per qualcun altro, ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 03-08-2013)
Dammi qui, su un vassoio, la testa di Giovanni il Battista
Erode non è persona dalla retta fede, secondo la verità contenuta nella rivelazione, la quale insegna che si vive una volta sola. Non c'è reincarnazione, né trasmigrazione delle anime da un corpo ad un altro. Ci può essere una risurrezione momentanea, cioè un corpo morto può ritornare a vivere, ma s ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 04-08-2012)
Commento su Matteo 14,1-12
I potenti hanno paura dei profeti, li considerano come gramigna, cercano di estirparne con violenza la presenza, smorzano la forza delle loro parole, li ostacolano in tutti i modi. Il pavido e inetto Erode Antipa, figlio del grande e crudele Erode, imita il padre nella ferocia, senza riuscirvi nel b ...
(continua)