LA CHIESA

      


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LITURGIA

> 8 Luglio 2006 <

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Sabato 8 Luglio 2006

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Per citazione
(es. Mt 28,1-20):
Per parola:



  Sabato della XIII settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)

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Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde
PO136 ;
La novità di Gesù - tanto nelle sue parole che nei suoi gesti - non si trova nell’Antico Testamento. Quando appare Cristo, appaiono la Verità, la Saggezza, la Vita. È lo sposo che Israele aspetta. È il Messia.
La venuta di Cristo è paragonata al vino, simbolo dell’esultanza messianica. Gesù a Cana offre il vino migliore, la cui origine è sconosciuta, perché Dio solo lo offre, alla sua ora, al suo momento. Gesù è questo vino che rallegra il cuore della Chiesa; è colui che offre il vino della salvezza; è il dono di Dio per gli uomini.
Per capire Gesù, o piuttosto, per riceverlo, quello che è vecchio non basta. Bisogna nascere di nuovo, dall’acqua e dallo Spirito. La legge di Mosè non basta; bisogna ricevere le beatitudini. Il digiuno non basta; è necessaria la povertà del cuore, cioè l’atteggiamento spirituale che ci dispone a ricevere qualsiasi cosa da Dio. Cristo non è il risultato della nostra opera, ma il dono del Padre; non è il frutto della nostra ricerca, ma lo splendore di Dio che brilla gratuitamente sulla scena umana. Ciò che è vecchio è passato. La nuova creazione è cominciata.

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Antifona d'ingresso
Popoli tutti, battete le mani,
acclamate a Dio con voci di gioia. (Sal 47,2)


Colletta
O Dio, che ci hai reso figli della luce
con il tuo Spirito di adozione,
fa’ che non ricadiamo nelle tenebre dell’errore,
ma restiamo sempre luminosi
nello splendore della verità.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

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Prima lettura

Am 9,11-15
Muterò le sorti del mio popolo, li pianterò nella loro terra.

Dal libro del profeta Amos

Così dice il Signore:
«In quel giorno rialzerò la capanna di Davide,
che è cadente;
ne riparerò le brecce, ne rialzerò le rovine,
la ricostruirò come ai tempi antichi,
perché conquistino il resto di Edom
e tutte le nazioni
sulle quali è stato invocato il mio nome.
Oracolo del Signore, che farà tutto questo.
Ecco, verranno giorni
– oracolo del Signore –
in cui chi ara s’incontrerà con chi miete
e chi pigia l’uva con chi getta il seme;
i monti stilleranno il vino nuovo
e le colline si scioglieranno.
Muterò le sorti del mio popolo Israele,
ricostruiranno le città devastate
e vi abiteranno,
pianteranno vigne e ne berranno il vino,
coltiveranno giardini e ne mangeranno il frutto.
Li pianterò nella loro terra
e non saranno mai divelti da quel suolo
che io ho dato loro».

Parola di Dio

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Salmo responsoriale

Sal 84

Il Signore annuncia la pace per il suo popolo.

Ascolterò che cosa dice Dio, il Signore:
egli annuncia la pace
per il suo popolo, per i suoi fedeli,
per chi ritorna a lui con fiducia.

Amore e verità s’incontreranno,
giustizia e pace si baceranno.
Verità germoglierà dalla terra
e giustizia si affaccerà dal cielo.

Certo, il Signore donerà il suo bene
e la nostra terra darà il suo frutto;
giustizia camminerà davanti a lui:
i suoi passi tracceranno il cammino.

Canto al Vangelo (Gv 10,27)
Alleluia, alleluia.
Le mie pecore ascoltano la mia voce, dice il Signore,
e io le conosco ed esse mi seguono.
Alleluia.

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Vangelo

Mt 9,14-17
Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto finché lo sposo è con loro?


+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, si avvicinarono a Gesù i discepoli di Giovanni e gli dissero: «Perché noi e i farisei digiuniamo molte volte, mentre i tuoi discepoli non digiunano?».
E Gesù disse loro: «Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto finché lo sposo è con loro? Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto, e allora digiuneranno. Nessuno mette un pezzo di stoffa grezza su un vestito vecchio, perché il rattoppo porta via qualcosa dal vestito e lo strappo diventa peggiore. Né si versa vino nuovo in otri vecchi, altrimenti si spaccano gli otri e il vino si spande e gli otri vanno perduti. Ma si versa vino nuovo in otri nuovi, e così l’uno e gli altri si conservano».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Al Signore della vita e della gloria che ogni giorno ci invita alla mensa del suo Figlio, rivolgiamo le nostre suppliche, dicendo:
Ascoltaci, o Signore.

- Perché la Chiesa, popolo scelto da Dio, trasmetta con semplicità a tutti gli uomini la gioia donatale dalla salvezza di Cristo. Preghiamo:
- Perché il popolo ebreo comprenda la novità e la pienezza portata dal Cristo, Messia e Salvatore di tutti gli uomini. Preghiamo:
- Perché chi attende giorni meno tristi e dolorosi, trovi nella fede il sostegno per continuare a sperare. Preghiamo:
- Perché sappiamo accogliere con ottimismo e spirito di discernimento le nuove forme di vita e di fede che nascono nella Chiesa e nel mondo. Preghiamo:
- Perché l'eucaristia che celebriamo divenga il segno di vita nuova e totale donato da Cristo alla nostra comunità. Preghiamo:
- Perché la domenica sia veramente festa del Signore.
- Perché ogni sofferenza divenga attesa del Signore.

Padre misericordioso, che ci fai vivere nella gioia per la presenza incessante del nostro salvatore Gesù Cristo, sostieni il nostro cammino fino alla Pasqua Eterna, quando celebreremo per sempre le nozze dell'Agnello. Lui è Dio e vive e regna con te nei secoli dei secoli. Amen.

Preghiera sulle offerte
O Dio, che per mezzo dei segni sacramentali
compi l’opera della redenzione,
fa’ che il nostro servizio sacerdotale
sia degno del sacrificio che celebriamo.
Per Cristo nostro Signore.


Antifona di comunione
Anima mia, benedici il Signore:
tutto il mio essere benedica il suo santo nome. (Sal 103,1)

Oppure:
“Padre, prego per loro, perché siano in noi una cosa sola,
e il mondo creda che tu mi hai mandato”, dice il Signore. (Gv 17,20-21)


Preghiera dopo la comunione
La divina Eucaristia,
che abbiamo offerto e ricevuto, Signore,
sia per noi principio di vita nuova,
perché, uniti a te nell’amore,
portiamo frutti che rimangano per sempre.
Per Cristo nostro Signore.


O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 06-07-2019)
E così l'uno e gli altri si conservano
Dio ha fondato la relazione dei figli d'Israele con Lui sul fondamento della sua Legge, dei suoi Comandamenti. Il suo popolo invece vuole stabilire una relazione fatta di opere umane senza alcun riferimento ai Comandamenti. Dio non ama questa religione e lo rivela attraverso i profeti. Lui vuole la ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 08-07-2017)
Ma si versa vino nuovo in otri nuovi
Gesù si annunzia come il vero sposo dell'umanità. Il fidanzamento è avvenuto il giorno dell'Incarnazione, la frequentazione nel tempo della sua vita pubblica, la celebrazione delle nozze sulla croce. La sua sposa è la Chiesa, alla quale è stata data la missione di portare nel suo corpo, che è vero c ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 02-07-2016)
Nessuno mette un pezzo di stoffa grezza su un vestito vecchio
Il vestito è vecchio, perché l'uomo è vecchio. Su quest'uomo vecchio il Signore Dio ha sempre messo stoffa grezza. I comandamenti sono la prima stoffa messa da Dio sull'uomo vecchio, con quali risultati? L'idolatria e l'immoralità mai hanno smesso di regnare nel suo popolo. Dio vede questo vestito v ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 04-07-2015)

L'incontro con il Dio di Gesù ci cambia la vita. È come quando ci si innamora, e come quando ci si sposa con la persona di cui si è perdutamente innamorati. Molte volte la Bibbia parla in questi termini del rapporto con Dio, come di uno sposo che prende con sé la sua amata sposa. Perciò certi modi d ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 04-07-2015)
Né si versa vino nuovo in otri vecchi
La religione è vera se è incarnazione nella vita di colui che crede in tutta la Parola del suo Dio e Signore. Essendo la fede una realtà dinamica, anche la verità è dinamica e di conseguenza anche la sua incarnazione nella vita di ogni singolo credente. Un'opera che non è incarnazione della Parola d ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 05-07-2014)

Esiste un modo di conservare le intuizioni del passato che è fecondo ed essenziale, il modo che consegna da una generazione all'altra le grandi scoperte che gli uomini hanno fatto a proprie spese e che ritengono essenziali per il futuro. Anche nella fede, succede così: la scoperta del rapporto con D ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 05-07-2014)
Allora gli si avvicinarono i discepoli di Giovanni
Fortissima perenne tentazione dell'uomo è quella di voler ridurre la novità del Vangelo in delle pratiche religiose attinte dalla tradizione, che neanche il Signore ha mai approvato. Se leggiamo per un attimo il profeta Isaia, noteremo che il Signore chiede all'uomo ben altro digiuno. Gli chiede il ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 06-07-2013)
Commento su Mt 9,14-17
Il vino nuovo del vangelo rompe tutto, dilaga, allaga. È talmente innovativo che nessuna riforma religiosa è in grado di contemerlo. Così inatteso e sconcertante che tutti restano scossi dalla qualità della sua forza, dalla virulenza del suo incedere. Inutile tacconare, arrampicarsi sugli specchi, a ...
(continua)
Riccardo Ripoli     (Omelia del 06-07-2013)
Nessuno mette un pezzo di stoffa grezza su un vestito vecchio
Come è difficile vivere. In molti escono dalla vita, vuoi con il suicidio, andando a vivere per la strada, trovando soluzioni illegali ai problemi, chiudendosi in casa o in sé stessi. Ma la vita, per quanto difficile possa essere deve essere vissuta? Perché? Già, perché? Quante volte me lo sono doma ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 06-07-2013)
Si versa vino nuovo in otri nuovi
Dio aveva messo la sua verità nell'otre vecchio del cuore dell'uomo. Con il profeta Ezechiele promette di creare l'otre nuovo, cioè il cuore nuovo. Con il profeta Geremia decide di scrivere nel cuore nuovo la sua Legge. L'una e l'altra sono opera dello Spirito Santo. È Lui che crea il cuore nuovo ed ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 07-07-2012)
Commento su Matteo 9,14-17
Gesù è accusato di essere poco devoto. Fa sorridere, ma è proprio così. Gesù non si presenta affatto come un mistico infervorato, non pratica lunghi digiuni e non ostenta le sue preghiere, non si mostra nelle piazze vestito in lunghe vesti, come solevano fare i rabbini del tempo. Il confronto con Gi ...
(continua)