LA CHIESA

      


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LITURGIA

> 1 Maggio 2006 <

Sabato 29 Aprile 2006

Domenica 30 Aprile 2006

Lunedì 1 Maggio 2006

Martedì 2 Maggio 2006

Mercoledì 3 Maggio 2006

Giovedì 4 Maggio 2006

Venerdì 5 Maggio 2006

Sabato 6 Maggio 2006

Domenica 7 Maggio 2006

Lunedì 8 Maggio 2006


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Per citazione
(es. Mt 28,1-20):
Per parola:



  Lunedì della III settimana di Pasqua

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Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Bianco
EP031 ;
Portano all’estremità di una catenella intorno al collo alcune croci come se fossero dei gioielli. Fanno stampare sulle loro camicie l’immagine di Gesù. È scritto: “I love Jesus”, ma non lo riconoscono come Figlio di Dio. Sono delle persone che vivono in superficie; non hanno quella profondità che permetterebbe di prenderli sul serio. Ed è a persone come loro che si applica la parola: “Voi mi cercate, non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati”. “Voi avete il mio nome sulle labbra, perché vedete in me qualcuno che incita alla rivolta contro l’ordine esistente. Voi mi seguite per sfuggire alla vostra vita quotidiana. Ma questo non è affare mio!”.
Ecco il nostro modo di pensare, di noi che crediamo in Gesù, e che ci mettiamo per così dire al suo posto. Ma il Signore non parlerebbe così. Egli guarda la via che percorrono gli uomini. Certamente, la direzione non è esattamente la migliore, ma tuttavia essi avanzano. Ed egli accetta la loro andatura dicendo: “Sforzatevi di cercare il vero nutrimento”. Essi non ricalcitrano; gli domandano quale sia la via da seguire: “Che cosa dobbiamo fare?”. Una nuova speranza esiste all’improvviso per loro, perché c’è qualcuno che non li tratta come dei superficiali.

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Antifona d'ingresso
È risorto il buon Pastore,
che ha dato la vita per le sue pecorelle,
e per il suo gregge
è andato incontro alla morte. Alleluia.


Colletta
O Dio, che manifesti agli erranti la luce della tua verità, perché possano tornare sulla retta via,
concedi a tutti coloro che si professano cristiani
di respingere ciò che è contrario a questo nome
e di seguire ciò che gli è conforme.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

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Prima lettura

At 6,8-15
Non potevano resistere alla sapienza e allo Spirito con cui Stefano parlava.

Dagli Atti degli Apostoli

In quei giorni, Stefano, pieno di grazia e di potenza, faceva grandi prodigi e segni tra il popolo.
Allora alcuni della sinagoga detta dei Liberti, dei Cirenèi, degli Alessandrini e di quelli della Cilìcia e dell’Asia, si alzarono a discutere con Stefano, ma non riuscivano a resistere alla sapienza e allo Spirito con cui egli parlava.
Allora istigarono alcuni perché dicessero: «Lo abbiamo udito pronunciare parole blasfeme contro Mosè e contro Dio». E così sollevarono il popolo, gli anziani e gli scribi, gli piombarono addosso, lo catturarono e lo condussero davanti al sinedrio.
Presentarono quindi falsi testimoni, che dissero: «Costui non fa che parlare contro questo luogo santo e contro la Legge. Lo abbiamo infatti udito dichiarare che Gesù, questo Nazareno, distruggerà questo luogo e sovvertirà le usanze che Mosè ci ha tramandato».
E tutti quelli che sedevano nel sinedrio, fissando gli occhi su di lui, videro il suo volto come quello di un angelo.

Parola di Dio

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Salmo responsoriale

Sal 118

Beato chi cammina nella legge del Signore.

Anche se i potenti siedono e mi calunniano,
il tuo servo medita i tuoi decreti.
I tuoi insegnamenti sono la mia delizia:
sono essi i miei consiglieri.

Ti ho manifestato le mie vie e tu mi hai risposto;
insegnami i tuoi decreti.
Fammi conoscere la via dei tuoi precetti
e mediterò le tue meraviglie.

Tieni lontana da me la via della menzogna,
donami la grazia della tua legge.
Ho scelto la via della fedeltà,
mi sono proposto i tuoi giudizi.

Canto al Vangelo (Mt 4,4)
Alleluia, alleluia.
Non di solo pane vivrà l’uomo,
ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio.
Alleluia.

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Vangelo

Gv 6,22-29
Datevi da fare non per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per la vita eterna.


+ Dal Vangelo secondo Giovanni

Il giorno dopo, la folla, rimasta dall’altra parte del mare, vide che c’era soltanto una barca e che Gesù non era salito con i suoi discepoli sulla barca, ma i suoi discepoli erano partiti da soli. Altre barche erano giunte da Tiberìade, vicino al luogo dove avevano mangiato il pane, dopo che il Signore aveva reso grazie.
Quando dunque la folla vide che Gesù non era più là e nemmeno i suoi discepoli, salì sulle barche e si diresse alla volta di Cafàrnao alla ricerca di Gesù. Lo trovarono di là dal mare e gli dissero: «Rabbì, quando sei venuto qua?».
Gesù rispose loro: «In verità, in verità io vi dico: voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati. Datevi da fare non per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per la vita eterna e che il Figlio dell’uomo vi darà. Perché su di lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigillo».
Gli dissero allora: «Che cosa dobbiamo compiere per fare le opere di Dio?». Gesù rispose loro: «Questa è l’opera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandato».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
L'opera di Dio che Cristo ci ha chiesto di compiere è la fede in lui. Con questa fiducia, supplichiamo Dio per noi e per tutti, dicendo:
Donaci il cibo che dura in eterno, Signore.

- Per la Chiesa, perchè per la forza dello Spirito Santo proclami dappertutto con coraggio il messaggio evangelico di Cristo Gesù. Preghiamo.
- Per i credenti in Cristo, perchè comprendano che l'opera essenziale da compiere è permeare tutta la vita di una fede più pura e generosa. Preghiamo.
- Per tutti gli uomini che sono impegnati nelle opere del progresso sociale e della pace, perchè sappiano orientarsi al Cristo per rispondere pienamente ai veri bisogni dell'uomo. Preghiamo.
- Per tutti coloro che soffrono la fame e la sete, perchè trovino solidarietà nelle istituzioni sociali e nelle decisioni coraggiose dei responsabili. Preghiamo.
- Per noi qui presenti, perchè superiamo la continua tentazione del formalismo religioso e della superficialità consumistica. Preghiamo.
- Per coloro che hanno il compito di esercitare la giustizia. Preghiamo.
- Per i popoli in via di sviluppo. Preghiamo.

O Dio misericordioso, che ti riveli attraverso i segni e gli interventi salvifici di coloro che ti cercano senza interesse o calcolo, Fa' che aderiamo con fede al tuo Figlio Gesù che ci hai donato come cibo che dura per la vita eterna. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Preghiera sulle offerte
Accogli, Signore,
l’offerta del nostro sacrificio,
perché, rinnovati nello spirito,
possiamo rispondere sempre meglio
all’opera della tua redenzione.
Per Cristo nostro Signore.

Oppure:
O Dio, nostro Padre,
per questo memoriale
dell’immenso amore del tuo Figlio,
fa’ che tutti gli uomini
possano gustare il frutto della redenzione.
Per Cristo nostro Signore.


PREFAZIO PASQUALE III
Cristo sempre vive e intercede per noi

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
proclamare sempre la tua gloria, o Signore,
e soprattutto esaltarti in questo tempo
nel quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato.
Egli continua a offrirsi per noi
e intercede come nostro avvocato:
sacrificato sulla croce più non muore,
e con i segni della passione vive immortale.
Per questo mistero, nella pienezza della gioia pasquale,
l’umanità esulta su tutta la terra,
e con l’assemblea degli angeli e dei santi
canta l’inno della tua gloria: Santo...


Antifona di comunione
“Vi lascio la pace, vi dò la mia pace,
non come la dà il mondo, io la dò a voi”,
dice il Signore. Alleluia. (Gv 14,27)

Oppure:
“Questa è l’opera di Dio:
credere in colui che egli ha mandato”. Alleluia. (Gv 6,29)


Preghiera dopo la comunione
O Dio grande e misericordioso,
che nel Signore risorto
riporti l’umanità alla speranza eterna,
accresci in noi l’efficacia del mistero pasquale
con la forza di questo sacramento di salvezza.
Per Cristo nostro Signore.

Oppure:
O Padre, guarda la tua Chiesa,
che hai nutrito alla mensa dei santi misteri,
e guidala con mano potente,
perché cresca nella perfetta libertà
e custodisca la purezza della fede.
Per Cristo nostro Signore.


O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 06-05-2019)
Commento su Gv 6, 26-29
?Gesù rispose loro: «In verità, in verità io vi dico: voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati. Datevi da fare non per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per la vita eterna e che il Figlio dell'uomo vi darà. Perché su di l ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 06-05-2019)
Che crediate in colui che egli ha mandato
Una prima verità che troviamo nei dialoghi di Gesù nel Vangelo secondo Giovanni è l'andare oltre di Cristo Signore ad ogni parola superflua, insignificante. L'altro si accosta a Lui per parlare. Gesù ascolta solo le prima parole. Poi subito annunzia il mistero che deve essere annunziato. Così con Ni ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 16-04-2018)
Commento su Gv 6, 26-27
?voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati. Procuratevi non il cibo che perisce, ma quello che dura per la vita eterna, e che il Figlio dell'uomo vi darà. Perché su di lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigillo?. Gv 6, 26-27 Come viv ...
(continua)
don Cristiano Mauri     (Omelia del 16-04-2018)
Less is more. Il bello del minimalismo
Dopo il miracolo dei pani, la folla presa dall'entusiasmo aveva cercato Gesù per farlo re. La sua reazione era stata una forte ed eloquente presa di distanza. Ritirandosi solo sulla montagna aveva dichiarato di non voler corrispondere in alcun modo all'idea di messia politico che il popolo dimost ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 16-04-2018)
Questa è l'opera di Dio
I Giudei hanno mangiato il pane dato loro da Gesù. Si sono saziati. Cercano Cristo per avere ancora da lui il pane. Ma Gesù non è stato mandato nel mondo per risolvere la questione del pane per il corpo. La sua missione è divinamente altra. Lui è mandato perché ogni uomo possa nutrire la sua anima e ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 01-05-2017)
Commento su Gv 6,27
"Procuratevi non il cibo che perisce, ma quello che dura per la vita eterna, e che il Figlio dell'uomo vi darà. Perché su di lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigillo" Gv 6,27 Come vivere questa Parola? Gesù ha realizzato il grande miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci che ha susci ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 01-05-2017)
Perché su di lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigillo
Nel dialogo di Gesù nella sinagoga di Cafarnao sono indicate delle regole di procedura nell'annunzio del Vangelo che sempre devono essere rispettate. Una di queste esige che l'altro sappia dinanzi a chi si trova. Colui che gli parla, parla in nome di Dio o da se stesso? Parla perché mandato, o perch ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 11-04-2016)
Perché su di lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigillo
Per comprendere chi è Cristo Gesù e cosa significa che su di Lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigillo dobbiamo necessariamente lasciarci aiutare dalla Lettera agli Ebrei. Dio, che molte volte e in diversi modi nei tempi antichi aveva parlato ai padri per mezzo dei profeti, ultimamente, in questi ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 11-04-2016)
Commento su Gv 6,29
«Questa è l'opera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandato». Gv 6,29 Come vivere questa Parola? Ogni opera manifesta e fa conoscere l'autore: per comprendere il più possibile la persona di Gesù, dobbiamo accoglierlo come l'inviato di Dio Padre e come il suo rivelatore. Solo così possiamo ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 20-04-2015)

Quante volte anche noi cerchiamo Dio solo perché ci riempie la pancia, perché pensiamo che esaurisca i nostri desideri, le nostre ambizioni. Quante volte anche noi, se siamo onesti, dobbiamo ammettere di cercare Dio perché abbiamo paura della vita, perché non capiamo, perché speriamo che egli ci pos ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 20-04-2015)
Questa è l'opera di Dio
Ogni uomo è chiamato a compiere le opere di Dio. Rispondendo ad ogni uomo nella persona dei Giudei, Gesù dice che una sola è l'opera di Dio: «Questa è l'opera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandato». Colui che egli ha mandato è uno solo: Cristo Gesù. È Lui il solo servo nel quale Dio si è ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 20-04-2015)
Commento su Gv 6, 26-27
"Gesù rispose loro: "In verità, in verità io vi dico: voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati. Datevi da fare non per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per la vita eterna e che il Figlio dell'uomo vi darà. Perché su di l ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 05-05-2014)

Fugge, il Signore. No, non si aspettava certo una reazione di quel genere. Ha rischiato tanto, si è messo in gioco. Lui che da sempre ha fuggito i miracoli, ha compiuto il più eclatante dei miracoli. Forse sperava, illuso!, che la folla fosse pronta a quanto aveva da dire. A manifestare il vero volt ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 05-05-2014)
Che crediate in colui che egli ha mandato
Crede in Dio è credere nelle opere di Dio. È dalle opere che si conosce il suo autore. Questa verità è annunziata dal Libro della Sapienza. Questa via, se rettamente perseguita, ci consente di non cade nell'idolatria, totale falsità di Dio che diviene totale falsità dell'uomo. Dalla verità di Dio è ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 05-05-2014)
Commento su Gv 6, 28-29
«Gli dissero allora: "Che cosa dobbiamo compiere per fare le opere di Dio?". Gesù rispose loro: "Questa è l'opera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandato"». Gv 6, 28-29 Come vivere questa Parola? È interessante sottolineare, alla fine del brano evangelico odierno, l'opposizione assai s ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 15-04-2013)
Commento su Gv 6,22-29
Fugge, il Maestro. La folla lo vuole fare re. Giusto, e ci mancherebbe altro! Chi di noi non vorrebbe un governo che ci dà da mangiare invece di bastonarci con le tasse? Lo vuole fare re. Poco importa cosa Gesù dice, cosa chiede, poco importa chi dice di essere: facciamolo re e risolviamo ogni probl ...
(continua)
Riccardo Ripoli     (Omelia del 15-04-2013)
Questa è l'opera di Dio: credere in colui che egli ha mandato
Proprio ieri Papa Francesco ha detto che in molti non credono e si allontanano dalla Chiesa per l'incoerenza dei fedeli e dei pastori tra quello che dicono e quello che fanno, tra la parola e il modo di vivere. Gesù ci ha dato l'esempio con la sua vita, ci ha fatto mostrato la carità verso il pross ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 15-04-2013)
Commento su Giovanni 6, 29
"Questa è l'opera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandato" Gv 6, 29 Come vivere questa parola? Tutta la settimana saremo accompagnanti dal capitolo 6 del Vangelo secondo Giovanni. Un capitolo per certi versi difficile, lungo... pasquale, ma senza i colori brillanti e la luce radiosa de ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 15-04-2013)
Perché su di lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigillo
Il dialogo di Gesù con i Giudei nella sinagoga di Cafarnao è una miniera di saggezza, intelligenza, sapienza nello Spirito Santo. Con divina maestria li vuole portare alla fede nel suo mistero globale, che è infinitamente oltre tutte le profezie che l'Antico Testamento aveva proferito sulla sua Pers ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 23-04-2012)
Commento su Giovanni 6,22-29
È un dialogo fra sordi quello di Gesù con la folla, piuttosto offesa, che lo ha cercato. Ma come, hanno appena cercato di farlo re e questi è fuggito? Che strano personaggio! Gesù, in effetti, appare profondamente turbato da ciò che è accaduto. Non si aspettava una reazione del genere: sperava che q ...
(continua)

  San Giuseppe Lavoratore

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Grado della Celebrazione: Memoria facoltativa
Colore liturgico: Bianco
Scheda Agiografica: San Giuseppe Lavoratore
S0501 ;

La reazione della gente di Nazaret a proposito della sapienza di Gesù fa pensare al capitolo del Siracide, che contrappone il lavoro manuale e la legge. La gente del popolo (operai, contadini) dice il Siracide, mette tutta la sua attenzione nelle cose materiali; lo scriba invece ha pensieri profondi, cerca le cose importanti e può essere consultato per il buon andamento della città.
La gente di Nazaret si domanda: "Da dove mai viene a costui questa sapienza? Non è il figlio del carpentiere?", che non ha studiato e non può avere cultura?
È chiaro: la sapienza di Gesù è sapienza divina ed egli ha insistito varie volte sul mistero di Dio che viene rivelato ai piccoli, ai semplici e nascosto ai sapienti ed ha criticato gli scribi "che dicono e non fanno".
D'altra parte il Vangelo insiste anche sulla parola: è necessario accogliere la parola di Dio E soltanto se ispirato alla parola di Dio il lavoro vale. "Tutto quello che fate in parole ed opere, tutto si compia nel nome del Signore Gesù, rendendo per mezzo di lui grazie a Dio Padre".
"Tutto quello che fate", siano lavori materiali, siano discorsi. Il Vangelo inculca il servizio sincero, umile, la disponibilità nella carità, per essere uniti a Gesù, figlio del carpentiere, che ha dichiarato di essere venuto a servire.
La vera dignità consiste nel servizio dei fratelli, secondo le proprie capacità, in unione con Gesù, Figlio di Dio.
Verifichiamo la nostra scala di valori, per renderla sempre più aderente ai pensieri di Dio.

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Antifona d'ingresso
Beato chi teme il Signore,
e cammina nelle sue vie.
Mangerai del lavoro delle tue mani,
sarai felice e godrai di ogni bene. Alleluia. (Sal 128,1-2)


Colletta
O Dio, che nella tua provvidenza
hai chiamato l’uomo a cooperare con il lavoro
al disegno della creazione,
fa’ che per l’intercessione e l’esempio di san Giuseppe
siamo fedeli alle responsabilità che ci affidi,
e riceviamo la ricompensa che ci prometti.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

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Prima lettura

Gen 1,26-2,3
Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona.

Dal libro della Gènesi

Dio disse: «Facciamo l’uomo a nostra immagine, secondo la nostra somiglianza: dòmini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutti gli animali selvatici e su tutti i rettili che strisciano sulla terra».
E Dio creò l’uomo a sua immagine;
a immagine di Dio lo creò:
maschio e femmina li creò.
Dio li benedisse e Dio disse loro:
«Siate fecondi e moltiplicatevi,
riempite la terra e soggiogàtela,
dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo
e su ogni essere vivente che striscia sulla terra».
Dio disse: «Ecco, io vi do ogni erba che produce seme e che è su tutta la terra, e ogni albero fruttifero che produce seme: saranno il vostro cibo. A tutti gli animali selvatici, a tutti gli uccelli del cielo e a tutti gli esseri che strisciano sulla terra e nei quali è alito di vita, io do in cibo ogni erba verde». E così avvenne. Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona. E fu sera e fu mattina: sesto giorno.
Così furono portati a compimento il cielo e la terra e tutte le loro schiere. Dio, nel settimo giorno, portò a compimento il lavoro che aveva fatto e cessò nel settimo giorno da ogni suo lavoro che aveva fatto. Dio benedisse il settimo giorno e lo consacrò, perché in esso aveva cessato da ogni lavoro che egli aveva fatto creando.

Parola di Dio.


Oppure (Col 3, 14-15.17.23-24: Qualunque cosa facciate, fatela di buon animo, come per il Signore e non per gli uomini):

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Colossési

Fratelli, sopra tutte queste cose rivestitevi della carità, che le unisce in modo perfetto. E la pace di Cristo regni nei vostri cuori, perché a essa siete stati chiamati in un solo corpo. E rendete grazie!
E qualunque cosa facciate, in parole e in opere, tutto avvenga nel nome del Signore Gesù, rendendo grazie per mezzo di lui a Dio Padre.
Qualunque cosa facciate, fatela di buon animo, come per il Signore e non per gli uomini, sapendo che dal Signore riceverete come ricompensa l’eredità. Servite il Signore che è Cristo!

Parola di Dio

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Salmo responsoriale

Sal 89

Rendi salda, Signore, l’opera delle nostre mani.

Prima che nascessero i monti
e la terra e il mondo fossero generati,
da sempre e per sempre tu sei, o Dio.

Tu fai ritornare l’uomo in polvere,
quando dici: «Ritornate, figli dell’uomo».
Mille anni, ai tuoi occhi,
sono come il giorno di ieri che è passato,
come un turno di veglia nella notte.

Insegnaci a contare i nostri giorni
e acquisteremo un cuore saggio.
Ritorna, Signore: fino a quando?
Abbi pietà dei tuoi servi!

Saziaci al mattino con il tuo amore:
esulteremo e gioiremo per tutti i nostri giorni.
Si manifesti ai tuoi servi la tua opera
e il tuo splendore ai loro figli.

Canto al Vangelo (Sal 67,20)
Alleluia, alleluia.
Di giorno in giorno benedetto il Signore:
a noi Dio porta la salvezza.
Alleluia.

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Vangelo

Mt 13,54-58
Non è costui il figlio del falegname?


+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo Gesù, venuto nella sua patria, insegnava nella loro sinagoga e la gente rimaneva stupita e diceva: «Da dove gli vengono questa sapienza e i prodigi? Non è costui il figlio del falegname? E sua madre, non si chiama Maria? E i suoi fratelli, Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda? E le sue sorelle, non stanno tutte da noi? Da dove gli vengono allora tutte queste cose?». Ed era per loro motivo di scandalo.
Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria e in casa sua». E lì, a causa della loro incredulità, non fece molti prodigi.

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Rivolgiamo la nostra preghiera a Cristo, che non ha disdegnato di essere chiamato il figlio del falegname, e con la sua opera ha elevato a nuova dignità il lavoro dell'uomo. Diciamo insieme:
Ascoltaci, o Signore.

- Signore Dio, che hai creato la terra perchè diventasse la dimora dell'uomo, aiutaci a renderla, col nostro lavoro, sempre più umana e abitabile. Preghiamo.
- Signore, che hai nobilitato l'opera delle mani dell'uomo facendoti tu stesso lavoratore, Fa' che non diventiamo mai schiavi del lavoro e del guadagno, ma ce ne serviamo come mezzo di liberazione a gloria del tuo nome. Preghiamo.
- Signore, che hai manifestato la tua predilezione per i poveri e gli oppressi, aiuta i disoccupati ad avere un lavoro sicuro e una condizione degna di uomini liberi. Preghiamo.
- Signore, che hai scelto una famiglia povera e un villaggio sconosciuto per la tua dimora fra noi, Fa' che non disprezziamo le cose umili e semplici, perchè attraverso di esse tu ci porti la salvezza. Preghiamo.
- Per i movimenti sindacali. Preghiamo.
- Per la giustizia e l'onestà nel lavoro. Preghiamo.

Padre santo, che hai rivelato a san Giuseppe il mistero di tuo Figlio e lo hai affidato alla sua guida e custodia, donaci di poter sempre più comprendere il mistero della sua incarnazione. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Preghiera sulle offerte
O Dio, fonte di ogni bene,
guarda i doni che ti presentiamo
nel ricordo di san Giuseppe,
e fa’ che la nostra umile offerta
diventi pegno della tua protezione.
Per Cristo nostro Signore.


PREFAZIO DI SAN GIUSEPPE
La missione di San Giuseppe

E' veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno.

Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti glorifichiamo,
nella memoria di san Giuseppe.
Egli, uomo giusto, da te fu prescelto
come sposo di Maria, Vergine e Madre di Dio;
servo saggio e fedele fu posto a capo della santa famiglia,
per custodire, come padre, il tuo unico Figlio,
concepito per opera dello Spirito Santo,
Gesù Cristo nostro Signore.

E noi, con tutti gli angeli del cielo,
innalziamo a te il nostro canto,
e proclamiamo insieme la tua gloria:

Santo, Santo, Santo ...


Antifona di comunione
Tutto ciò che fate in parole e opere,
tutto si compia nel nome del Signore Gesù,
rendendo per mezzo di lui grazie
a Dio Padre. Alleluia. (Col 3,17)

Oppure:
“Da dove mai viene a costui questa
sapienza e questi miracoli?
Non è egli forse il Figlio del carpentiere!”.
Alleluia. (Mt 13,54-55)


Preghiera dopo la comunione
O Dio, nostro Padre,
che ci hai accolti alla tua mensa,
fa’ che nella nostra vita,
sull’esempio di san Giuseppe,
rendiamo testimonianza al tuo amore,
e godiamo i frutti della giustizia e della pace.
Per Cristo nostro Signore.


O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 01-05-2019)
Commento su Col 3,17-24
?E siate riconoscenti! E tutto quello che fate in parole ed opere, tutto si compia nel nome del Signore Gesù rendendo per mezzo di lui grazie a Dio Padre. Qualunque cosa facciate, fatela di cuore come per il Signore e non per gli uomini sapendo che quale ricompensa, riceverete dal Signore l'eredità. ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 01-05-2018)
Non è costui il figlio del falegname?
Gesù dona una regola infallibile perché ogni uomo di Dio cammini nella storia con saggio, intelligente, giusto, vero discernimento: osservare ogni uomo spoglio da ogni origine o derivazione di famiglia, casato, popolo, nazione, tribù, titolo di studio o di nobiltà, di frequentazione o di amicizia. S ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 01-05-2015)

In questo primo giorno di maggio l'Occidente ricorda il mondo del lavoro e le difficili condizioni dei lavoratori. È una festa cara ai sindacati e alla tradizione di stampo socialista. Anche la Chiesa, storicamente, con un bel po' di ritardo, ha voluto riflettere su questo tema così sensibile. Oggi, ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 01-05-2015)
Da dove gli vengono questa sapienza e i prodigi?
Un cultore dell'Antico Testamento sa che ogni sapienza viene da Dio e anche ogni prodigio discende da Lui. Dall'uomo viene solo il peccato, la stoltezza, l'idolatria. Gesù non è sapiente, è la Sapienza divina che va infinitamente oltre la stessa descrizione che il Siracide fa di essa. Lui parla di s ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 01-05-2014)

In pieno tempo pasquale viviamo questa giornata densa di ricordi legati al lavoro e alle tante lotte sostenute dai nostri padri per avere condizioni dignitose e accettabili in ambito lavorativo. La Chiesa, non senza qualche ritardo, si è accorta dei profondi cambiamenti che stavano riguardando la so ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 01-05-2014)
Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria
La storia del popolo del Signore è stata sempre illuminata dai profeti, questi straordinari portatori della divina Parola. Questi uomini però non hanno avuto vita facile. Derisione, disprezzo, persecuzione, violenza, la stessa morte si abbatteva su di loro. Testimonianza della durezza del cuore di I ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 01-05-2014)
Commento su Mt 13, 55-56
"Da dove gli vengono questa sapienza e i prodigi? Non è costui il figlio del falegname? E sua madre, non si chiama Maria? E i suoi fratelli, Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda? E le sue sorelle, non stanno tutte da noi? Da dove gli vengono allora tutte queste cose?" Mt 13, 55-56 Come vivere questa ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 01-05-2013)
Commento su Mt 13,54-58
Oggi la Chiesa celebra la festa di san Giuseppe lavoratore. L'occasione, in questi tempi di crisi, per rivalutare la visione biblica del lavoro. Storicamente il primo maggio è una festa laica, nata per sottolineare le conquiste operate dai lavoratori grazie a lotte sindacali che, nel passato, hanno ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 01-05-2012)
Commento su Matteo 13,54-58
Giuseppe è una delle figure più importanti nel nostro cammino di fede eppure di lui sappiamo ben poco se non le scarne notizie che ci derivano dal vangelo. Ma sono più che sufficienti per capire la grandezza di quest'uomo. Gesù è conosciuto come il figlio del carpentiere e probabilmente, anch'egl ...
(continua)