LA CHIESA

      


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LITURGIA

> 7 Ottobre 2003 <

Domenica 5 Ottobre 2003

Lunedì 6 Ottobre 2003

Martedì 7 Ottobre 2003

Mercoledì 8 Ottobre 2003

Giovedì 9 Ottobre 2003

Venerdì 10 Ottobre 2003

Sabato 11 Ottobre 2003

Domenica 12 Ottobre 2003

Lunedì 13 Ottobre 2003

Martedì 14 Ottobre 2003


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Per citazione
(es. Mt 28,1-20):
Per parola:



  Martedì della XXVII settimana del Tempo Ordinario (Anno dispari)

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Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde
DO272 ;
Forse il Vangelo di oggi suscita in noi un po' di nostalgia, se preferiamo essere Maria, seduta ai piedi di Gesù ad ascoltare la sua parola, e invece dobbiamo necessariamente essere l'indaffarata Marta. Ma con molta probabilità non è una nostalgia totalmente pura. Se riflettiamo un po' ci rendiamo conto che quando avremmo tutto il tempo per assumere il ruolo di Maria preferiamo prendere quello di Marta e viceversa. Vuol dire che in realtà cerchiamo sempre di accontentare Il nostro egoismo, e il ruolo di Maria in fondo ci piace non per ascoltare la parola di Gesù, ma per starcene tranquilli, che è un'altra cosa.
Chi è veramente fedele al Signore approfitta di tutti i momenti per tentare di essere Maria, ascoltando davvero la parola del Signore, cercando la gioia vicino a lui. Allora, anche in mezzo a molte occupazioni, si riesce a continuare ad essere Maria. Ci sono persone attivissime, che devono continuamente passare da un 'occupazione all'altra, e internamente sono in profonda pace, in una segreta contemplazione, perché davvero rimangono con il cuore vicino a lui. Fanno tutto quello che devono fare, non in un artificioso distacco dalle cose, ma con piena tranquillità, perché così servono il Signore e l'amore per lui e per il prossimo mette nel loro cuore una tranquillità straordinaria.
Domandiamo al Signore che ci aiuti ad essere fedeli alla sua voce e a non cercare noi stessi, sia nel riposo che nell'attività, perché possiamo avere la vera tranquillità nell'unione con lui, in ogni azione e in tutte le nazioni

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Antifona d'ingresso
Tutte le cose sono in tuo potere, Signore,
e nessuno può resistere al tuo volere.
Tu hai fatto tutte le cose, il cielo e la terra
e tutte le meraviglie che vi sono racchiuse;
tu sei il Signore di tutto l’universo. (Est 4,17b)


Colletta
O Dio, fonte di ogni bene,
che esaudisci le preghiere del tuo popolo
al di là di ogni desiderio e di ogni merito,
effondi su di noi la tua misericordia:
perdona ciò che la coscienza teme
e aggiungi ciò che la preghiera non osa sperare.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

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Prima lettura

Gio 3,1-10
I Niniviti si convertirono dalla loro condotta malvagia, e Dio si ravvide riguardo al male che aveva minacciato di fare loro.

Dal libro del profeta Giona

In quei giorni, fu rivolta a Giona una seconda volta questa parola del Signore: «Àlzati, va’ a Nìnive, la grande città, e annuncia loro quanto ti dico». Giona si alzò e andò a Nìnive secondo la parola del Signore.
Nìnive era una città molto grande, larga tre giornate di cammino. Giona cominciò a percorrere la città per un giorno di cammino e predicava: «Ancora quaranta giorni e Nìnive sarà distrutta».
I cittadini di Nìnive credettero a Dio e bandirono un digiuno, vestirono il sacco, grandi e piccoli. Giunta la notizia fino al re di Nìnive, egli si alzò dal trono, si tolse il manto, si coprì di sacco e si mise a sedere sulla cenere.
Per ordine del re e dei suoi grandi fu poi proclamato a Nìnive questo decreto: «Uomini e animali, armenti e greggi non gustino nulla, non pascolino, non bevano acqua. Uomini e animali si coprano di sacco, e Dio sia invocato con tutte le forze; ognuno si converta dalla sua condotta malvagia e dalla violenza che è nelle sue mani. Chi sa che Dio non cambi, si ravveda, deponga il suo ardente sdegno e noi non abbiamo a perire!».
Dio vide le loro opere, che cioè si erano convertiti dalla loro condotta malvagia, e Dio si ravvide riguardo al male che aveva minacciato di fare loro e non lo fece.

Parola di Dio

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Salmo responsoriale

Sal 129

Se consideri le colpe, Signore, chi ti può resistere?

Dal profondo a te grido, o Signore;
Signore, ascolta la mia voce.
Siano i tuoi orecchi attenti
alla voce della mia supplica.

Se consideri le colpe, Signore,
Signore, chi ti può resistere?
Ma con te è il perdono:
così avremo il tuo timore.

Israele attenda il Signore,
perché con il Signore è la misericordia
e grande è con lui la redenzione.
Egli redimerà Israele
da tutte le sue colpe.

Canto al Vangelo (Lc 11,28)
Alleluia, alleluia.
Beati coloro che ascoltano la parola di Dio
e la osservano.
Alleluia.

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Vangelo

Lc 10,38-42
Marta lo ospitò. Maria ha scelto la parte migliore.


+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, mentre erano in cammino, Gesù entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo ospitò.
Ella aveva una sorella, di nome Maria, la quale, seduta ai piedi del Signore, ascoltava la sua parola. Marta invece era distolta per i molti servizi.
Allora si fece avanti e disse: «Signore, non t’importa nulla che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti». Ma il Signore le rispose: «Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola c’è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Gesù è l'amico per eccellenza che dà la vita per coloro che ama. Confortati da queste verità, rivolgiamo la nostra preghiera al Padre, dicendo insieme:
Donaci, o Signore, la tua amicizia.

O Signore, tu ami chi dona con gioia: aiuta la tua Chiesa a vincere resistenze, dubbi e paure nel dare il suo indispensabile contributo per la crescita dei nostri fratelli. Preghiamo:
O Signore, tu conosci il nostro bisogno di amare e di essere amati: aiutaci a maturare le nostre relazioni umane per alimentare in noi e negli altri la gioia della vita. Preghiamo:
O Signore, la tua parola vivifica, risana e consola: aiuta la nostra comunità ad ascoltarla con cuore generoso e fedele, dandole il giusto spazio in mezzo ai pur importanti impegni della vita quotidiana. Preghiamo:
O Signore, tu infondi in tutti gli uomini il desiderio profondo di te: sostieni quanti hai chiamato alla vita contemplativa ad essere nel mondo i testimoni silenziosi della tua presenza. Preghiamo:
O Signore, hai creato l'uomo e la donna a tua immagine: aiuta gli sposi cristiani a vivere nella tenerezza e nella fedeltà l'amore che si sono promessi, perché ogni famiglia sia una piccola chiesa. Preghiamo:
Per le casalinghe che lavorano con umiltà e amore.
Per chi vive solo, abbandonato.

Preghiera sulle offerte
Accogli, Signore, il sacrificio
che tu stesso ci hai comandato d’offrirti
e, mentre esercitiamo il nostro ufficio sacerdotale,
compi in noi la tua opera di salvezza.
Per Cristo nostro Signore.


Antifona di comunione
Il Signore è buono con chi spera in lui,
con l’anima che lo cerca. (Lam 3,25)

Oppure:
Uno solo è il pane, e noi, pur essendo molti,
siamo un corpo solo, perché partecipiamo tutti dell’unico pane
e dell’unico calice. (cf. 1Cor 10,17)


Preghiera dopo la comunione
La comunione a questo sacramento
sazi la nostra fame e sete di te, o Padre,
e ci trasformi nel Cristo tuo Figlio.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.


O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

don Nicola Salsa     (Omelia del 08-10-2019)
In ascolto di Dio
...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 08-10-2019)
Commento su Lc 10, 38-42
38 Mentre erano in cammino, entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo ospitò. 39 Ella aveva una sorella, di nome Maria, la quale, seduta ai piedi del Signore, ascoltava la sua parola. 40 Marta invece era distolta per i molti servizi. Allora si fece avanti e disse: «Signore, non t'importa ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 08-10-2019)
Seduta ai piedi del Signore
Gesù vive la sua umanità con grande, profonda umiltà. È proprio della natura umana aiutare i fratelli, ma anche lasciarsi aiutare da essi. Gesù aiuta portando nella casa degli uomini la vera Parola, grazia, misericordia, consolazione, giustizia, speranza del Padre. Gli uomini gli offrono quanto gli ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 09-10-2018)
Commento su Lc. 10, 38-42
«Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola c'è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta». Lc. 10, 38-42 Come vivere questa Parola? Gesù a Betania trova il calore dell'ospitalità. Nomade com'egli è, senza neppure una pietra come guanciale ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 09-10-2018)
Tu ti affanni e ti agiti per molte cose
Marta è in qualche modo figura dell'umanità, tutta affannata nella costruzione della sua torre. Anche Marta vuole costruire una torre che arrivi al cuore di Cristo. Gesù invece le rivela che non è la sua falsa torre che deve raggiungere il cuore del Maestro. È invece la torre vera del Maestro che de ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 10-10-2017)
Commento su Gn 3,10
?I Niniviti si convertirono dalla loro condotta malvagia, e Dio si ravvide riguardo al male che aveva minacciato di fare loro.? Gn 3,10 Come vivere questa Parola? Giona ha superato la paura iniziale e si lascia trasportare dal grande pesce a Ninive. Qui la sua predicazione, il suo ripetere fedelm ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 06-10-2015)

Marta e Maria sono le due dimensioni essenziali per la vita cristiana. L'una non esiste senza l'altra. La nostra fede ha bisogno dell'atteggiamento di Maria, pronta ad ascoltare ed accogliere il Signore, di restare lungamente seduta ai suoi piedi in preghiera e meditazione, per dare spazio alla nost ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 06-10-2015)
Marta era distolta per i molti servizi
Gesù è il Maestro vero, perché Lui è stato, è, sarà eternamente, prima della creazione, nel tempo e dopo il tempo sempre discepolo del Padre. Possiamo dire che Gesù vive di eterno ascolto del Padre. Niente Lui fa' che non sia purissima volontà di Dio nella sua vita. Questa verità è stata da Lui rive ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 06-10-2015)
Commento su Lc 10 41- 42
«Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola c'è bisogno». Lc 10 41- 42 Come vivere questa Parola? È un quadretto conosciuto questo della casa accogliente di Marta e Maria, dove Gesù è ospite molto gradito. Rischia però di essere una scena quasi ovvia, se interpret ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 07-10-2014)

Betania è un piccolo villaggio che sorge sul monte degli ulivi, poco distante da Betfage. Ci si passa salendo da Gerico, la strada che abitualmente i galilei percorrevano per andare a Gerusalemme. Ed era il secondo villaggio che si incontrava passando dal torrente Cedron attraverso gli ulivi, a meno ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 07-10-2014)
Ma di una cosa sola c'è bisogno
La vera saggezza dell'uomo non è quella di conquistare imperi che poi svaniscono. Non è neanche quella di immergersi nelle cose di questo mondo fino a divenire schiavi di esse. Oggi vi è una idolatria così invadente che l'uomo stesso è stato ridotto ad una cosa. È stato privato della sua dimensione ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 07-10-2014)
Commento su Lc 10,41-42
«Ma il Signore le rispose: "Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola c'è bisogno. Maria ha scelto la parte buona, che non le sarà tolta». Lc 10,41-42 Come vivere questa Parola? Nella vita quotidiana siamo spesso coinvolti, anche nostro malgrado, da mille situazio ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 08-10-2013)
Commento su Lc 10,38-42
Marta e Maria sono l'immagine del perfetto discepolo che accoglie il Signore nella propria casa, nella propria vita, e lo serve. Non sono da contrapporre, come erroneamente fatto in mediocri meditazioni, ma da accostare: l'attivismo di Marta si nutre della contemplazione di Maria. Non esiste una pre ...
(continua)
Riccardo Ripoli     (Omelia del 08-10-2013)
Sedutasi ai piedi di Gesù, ascoltava la sua parola
Le parole spesso sono superate dagli esempi che possiamo vedere attorno a noi. I giornali purtroppo riportano solo notizie che facciano scalpore che sono spesso di cronaca nera. Oggi nel leggere il giornale mi ha colpito una notizia che si fa scalpore, ma per il buon esempio che da a tutti noi. Qua ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 08-10-2013)
Commento su Luca 10,42
Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta. Lc 10,42 Come vivere questa Parola? Gesù è anche un camminatore. Lo vediamo annunciare la lieta notizia del Regno di Dio per le strade della Palestina. Ma si concede anche momenti di altissima quiete orante in luoghi solitari. Ed è lontano ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 08-10-2013)
Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose
È proprio della sapienza liberare dagli affanni. La ragione di questa verità risiede nella visione che essa dona all'uomo di vedere ogni cosa nella sua utilità o inutilità, opportunità o inopportunità, giustizia o ingiustizia, valore e non valore, bontà o non bontà, necessità o vanità. Vista ogni co ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 09-10-2012)
Commento su Luca 10,38-42
Entra in casa di Marta e Maria, il Signore, a Betania. È un ospite fisso, un ospite gradito. Gesù fugge dalla Gerusalemme che uccide i profeti per trovare uno spazio per sé, di intimità, di calore, un luogo dove poter essere se stesso, dove poter aprire il cuore. Lo accolgono sempre con gioia Marta ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 09-10-2012)
Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta
Nell'Antica Scrittura la visita di Dio era apportatrice di vita, benedizione, un buon futuro ricco di una speranza nuova. Sempre la visita di Dio era creatrice di una speranza vera. Dio visitava l'uomo per rivelargli la grandezza del suo perdono, riconciliazione, liberazione; per manifestargli che è ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 09-10-2012)
Commento su Galati 1,15
Dio mi scelse fin dal seno di mia madre e mi chiamò con la sua grazia Gal 1,15 Come vivere questa Parola? "Mi scelse fin dal seno materno"! Un'espressione che fa pensare. Oggi si è propensi a pensare al feto come a qualcosa di irrilevante tanto che lo si può manipolare, si può decidere se farlo a ...
(continua)
Riccardo Ripoli     (Omelia del 09-10-2012)
Una sola è la cosa di cui c'è bisogno
Oggi il mondo ha bisogno di amore, di quel sentimento puro che troppo spesso confondiamo con ben altro. Si possono fare mille cose, aiutare chi ha bisogno, lavorare alacremente e produrre ottimi beni e servizi per la comunità, ma tutto è senza valore se non abbiamo amore, se non ci fermiamo un attim ...
(continua)

  Beata Maria Vergine del Rosario

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Grado della Celebrazione: Memoria
Colore liturgico: Bianco
Scheda Agiografica: Beata Maria Vergine del Rosario
S1007 ;

La memoria del Rosario conduce il pensiero alle prime parole dell'Ave Maria: "Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te", che ripetiamo tante volte quando preghiamo il Rosario. E un modo di metterci alla presenza di Maria e nello stesso tempo alla presenza del Signore, perché "il Signore è con lei", di rimanere in maniera semplice con la Madonna, rivivendo con lei tutti i misteri della vita di Gesù, tutti i misteri della nostra salvezza.
Il racconto dell'annunciazione a prima vista ci presenta un solo mistero, ma se guardiamo bene vi si trovano tutti i misteri del Rosario: l'annunciazione, ma anche la visitazione, perché vi si nomina Elisabetta, e il Natale di Gesù: "Concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù". Anche i misteri gloriosi sono annunciati: "Sarà grande e chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore gli darà il trono di Davide suo padre... e il suo regno non avrà fine". E nella risurrezione e ascensione che Gesù riceve la dignità di re messianico, la gloria eterna nel regno del Padre. Dunque, misteri gaudiosi e misteri gloriosi. Sembra che manchino quelli dolorosi, ma troviamo anche quelli, non descritti, ma nel loro principio. Pensiamo alla risposta di Maria all'annuncio dell'Angelo: non è un grido di trionfo, ma una parola di umiltà: "Eccomi, sono la serva del Signore", che la mette in profonda consonanza con il Servo del Signore annunciato da Isaia, il Servo che sarà glorificato, ma prima umiliato, condannato, ucciso, "trafitto per i nostri delitti".
Maria sa, per ispirazione dello Spirito Santo, che i misteri gloriosi non possono avvenire senza passaggio attraverso l'obbedienza fiduciosa e dolorosa al disegno divino.
I misteri del Rosario sono una sola unità, ed è importante sapere che in ogni mistero gaudioso ci sono in radice tutti i misteri gloriosi e anche i dolorosi, come via per giungere alla gloria.
Chiediamo alla Madonna di aiutarci a capire profondamente l'unità del mistero di Cristo, perché esso si possa attuare nei suoi diversi aspetti in tutti gli eventi della nostra vita.
Mi piace riportare, a proposito della preghiera del Rosario, un piccolo testo che trovai anni fa in una rivista benedettina: "Dì il tuo Rosario dice Dio e non fermarti ad ascoltare gli sciocchi che dicono che è una devozione sorpassata e destinata a morire. Io so che cos'è la pietà, nessuno può dire che non me ne intendo, e ti dico che il Rosario mi piace, quando è recitato bene. I Padre Nostro, le Avemarie, i misteri di mio Figlio che meditate, sono Io che ve li ho dati. Questa preghiera te lo dico io è come un raggio di Vangelo, nessuno me la cambierà. Il Rosario mi piace dice Dio semplice e umile, come furono mio Figlio e sua Madre...".
Rinnoviamo, se è necessario, la nostra stima per il Rosario. Certo, bisogna pregarlo con rispetto, ed è meglio dirne due decine senza fretta che cinque di corsa. Ma detto con tranquillità è un modo di essere in compagnia di Maria alla presenza di Gesù.

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Antifona d'ingresso
Ave, Maria, piena di grazia: il Signore è con te;
tu sei benedetta fra le donne
e benedetto è il frutto del tuo seno. (Lc 1,28.42)


Colletta
Infondi nel nostro spirito la tua grazia, o Padre;
tu, che nell’annunzio dell’angelo
ci hai rivelato l’incarnazione del tuo Figlio,
per la sua passione e la sua croce,
con l’intercessione della beata Vergine Maria,
guidaci alla gloria della risurrezione.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

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Prima lettura

At 1,12-14
Erano perseveranti e concordi nella preghiera, insieme a Maria, la madre di Gesù.

Dagli Atti degli Apostoli

[Dopo che Gesù fu assunto in cielo, gli apostoli] ritornarono a Gerusalemme dal monte detto degli Ulivi, che è vicino a Gerusalemme quanto il cammino permesso in giorno di sabato.
Entrati in città, salirono nella stanza al piano superiore, dove erano soliti riunirsi: vi erano Pietro e Giovanni, Giacomo e Andrea, Filippo e Tommaso, Bartolomeo e Matteo, Giacomo figlio di Alfeo, Simone lo Zelota e Giuda figlio di Giacomo.
Tutti questi erano perseveranti e concordi nella preghiera, insieme ad alcune donne e a Maria, la madre di Gesù, e ai fratelli di lui.

Parola di Dio

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Salmo responsoriale

Lc 1,46-55

Il Signore si è ricordato della sua misericordia.

L’anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore.

Perché ha guardato l’umiltà della sua serva.
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente
e Santo è il suo nome.

Di generazione in generazione la sua misericordia
per quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore.

Ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.

Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva detto ai nostri padri,
per Abramo e la sua discendenza, per sempre.

Canto al Vangelo (Lc 1,28)
Alleluia, alleluia.
Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te,
benedetta tu fra le donne.
Alleluia.

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Vangelo

Lc 1,26-38
Ecco concepirai un figlio e lo darai alla luce.


+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te».
A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio».
Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Da due millenni la Chiesa invoca con fiducia il nome benedetto di Maria, madre di Cristo e dei credenti. Guardando a lei, umile ed alta, docile strumento nelle mani dell'Onnipotente, ripetiamo:
O Signore, benedici il tuo popolo.

Per la Chiesa: rendila santa, pura e umile come Maria, sempre in ascolto della tua parola e pronta alla tua volontà. Preghiamo:
Per le mamme e per tutte le donne: la vocazione alla maternità le aiuti a celebrare con fede il mistero della vita e a offrirti con gioia il frutto del loro grembo. Preghiamo:
Per le famiglie e le comunità: insegnaci a pregare insieme, nello spirito di Nazaret e di Gerusalemme, collaborando al tuo disegno salvifico. Preghiamo:
Per chi soffre: veda nella Vergine la risposta della fedeltà di Dio alle preghiere degli uomini. Preghiamo:
Per gli sfiduciati: rendili capaci di scoprire le tue meraviglie e di riprendere con serenità il cammino della vita. Preghiamo:
Perchè ci prepariamo ogni giorno a morire santamente.
Perchè Maria insegni alle Chiese la via dell'unità.

O Dio, in Maria hai dato alla Chiesa una madre dolcissima e un modello perfetto di credente. Mentre ci rifugiamo sotto il suo materno manto, noi la proclamiamo beata nella gloria celeste, assieme al suo Figlio Gesù, che con te vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.

Preghiera sulle offerte
O Padre, rendici degni del sacrificio eucaristico
e fa’ che celebriamo con sincera fede
i misteri del tuo Figlio,
per raccogliere i frutti della redenzione.
Per Cristo nostro Signore.


Prefazio della beata Vergine Maria.


Antifona di comunione
L’angelo disse a Maria:
“Ecco, concepirai e darai alla luce un figlio
e gli porrai nome Gesù”. (Lc 1,31)


Preghiera dopo la comunione
O Dio, nostro Padre, concedi a noi,
che in questo sacramento abbiamo annunziato
la morte e risurrezione del tuo Figlio,
di essere sempre uniti alla sua passione
per condividere la gioia immensa del tuo regno.
Per Cristo nostro Signore.


O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 07-10-2015)
Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te
Parlare della Vergine pone lo spirito in grande imbarazzo. Lei è Santissima, Purissima, Immacolata, Bellissima, Vestita di Dio, Vergine nei pensieri, desideri, nell'anima, nel corpo. Lei è tutta e solo del Padre celeste, dello Spirito Santo, del Figlio Unigenito del Padre. È creatura, ma innalzata d ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 07-10-2013)
Commento su Luca 10, 36-37
"Chi di questi tre ti sembra sia stato prossimo di colui che è caduto nelle mani dei briganti? Egli rispose: "Chi ha avuto compassione di lui". Gesù gli disse: "Va' e anche tu fa' così". Lc 10, 36-37 Come vivere questa Parola? È una pericope della conosciutissima parabola del buon samaritano. Cos ...
(continua)