LA CHIESA

      


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LITURGIA

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(es. Mt 28,1-20):
Per parola:



  Venerdì della XXXIII settimana del Tempo Ordinario (Anno dispari)

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Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde
DO335 ;
Di Gesù è detto nel Vangelo di oggi: "Ogni giorno insegnava nel tempio... e tutto il popolo pendeva dalle sue parole". Coloro che ascoltavano Gesù con cuore semplice e ben disposto sentivano tutta la dolcezza, la pace, la luce che viene dalla parola divina e non sapevano staccarsi da lui. La parola di Dio è veramente la gioia profonda del cuore, come preghiamo oggi nel salmo responsoriale: "Nelle tue parole, Signore, è la mia gioia... Quanto sono dolci al mio palato le tue parole: più del miele alla mia bocca...
Apro anelante la bocca, perché desidero i tuoi comandamenti".
Questo però è soltanto un primo effetto della parola di Dio, la prima tappa per così dire di chi l'accoglie con sincerità, corrispondente un po' ai misteri gaudiosi. Ma c'è la seconda tappa: i misteri dolorosi. La parola di Dio provoca tensioni, opposizioni, sia attorno a noi che dentro di noi: è come una spada a doppio taglio, penetrante fino all'interno delle ossa e quindi produce amarezza profonda, perché c'è una parte di noi che non vuole riceverla. E un'amarezza necessaria, che ci fa conoscere la verità di noi stessi e ci guida alla purificazione di quanto in noi è in dissonanza con la parola. Viene poi la tappa decisiva: i misteri gloriosi. Questa la troviamo ben descritta nell'Apocalisse: "Il vincitore non sarà colpito dalla seconda morte... Al vincitore darò la manna nascosta e una pietruzza bianca sulla quale sta scritto un nome nuovo... Al vincitore darò la stella del mattino... Il vincitore sarà vestito di bianche vesti, lo porrò come colonna nel tempio del mio Dio e non ne uscirà mai più".
Chiediamo al Signore il coraggio perché ci vuole veramente del coraggio ad attraversare la tappa dolorosa con pazienza, con perseveranza, con vera speranza. Così la parola divina sarà in noi una gioia che nessuno potrà mai toglierci e che da noi irradierà sugli altri, per la gioia di tutti quelli che avvicineremo.

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Antifona d'ingresso
Dice il Signore:
«Io ho progetti di pace e non di sventura.
Voi mi invocherete e io vi esaudirò:
vi radunerò da tutte le nazioni dove vi ho disperso».
(Cf. Ger 29,11-12.14)


Colletta
Il tuo aiuto, Signore Dio nostro,
ci renda sempre lieti nel tuo servizio,
perché solo nella dedizione a te, fonte di ogni bene,
possiamo avere felicità piena e duratura.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

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Prima lettura

1Mac 4,36-37.52-59
Celebrarono la dedicazione dell’altare e offrirono olocausti con gioia.

Dal primo libro dei Maccabèi

In quei giorni, Giuda e i suoi fratelli dissero: «Ecco, sono stati sconfitti i nostri nemici: andiamo a purificare il santuario e a riconsacrarlo». Così si radunò tutto l’esercito e salirono al monte Sion.
Si radunarono il mattino del venticinque del nono mese, cioè il mese di Chisleu, nell’anno centoquarantotto, e offrirono il sacrificio secondo la legge sul nuovo altare degli olocausti che avevano costruito. Nella stessa stagione e nello stesso giorno in cui l’avevano profanato i pagani, fu riconsacrato fra canti e suoni di cetre e arpe e cimbali. Tutto il popolo si prostrò con la faccia a terra, e adorarono e benedissero il Cielo che era stato loro propizio.
Celebrarono la dedicazione dell’altare per otto giorni e offrirono olocausti con gioia e sacrificarono vittime di ringraziamento e di lode. Poi ornarono la facciata del tempio con corone d’oro e piccoli scudi. Rifecero i portoni e le celle sacre, munendole di porte.
Grandissima fu la gioia del popolo, perché era stata cancellata l’onta dei pagani.
Giuda, i suoi fratelli e tutta l’assemblea d’Israele, poi, stabilirono che si celebrassero i giorni della dedicazione dell’altare nella loro ricorrenza, ogni anno, per otto giorni, cominciando dal venticinque del mese di Chisleu, con gioia ed esultanza.

Parola di Dio

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Salmo responsoriale

1Cr 29

Lodiamo il tuo nome glorioso, Signore.

Benedetto sei tu, Signore,
Dio d’Israele, nostro padre,
ora e per sempre.

Tua, Signore, è la grandezza, la potenza,
lo splendore, la gloria e la maestà:
perché tutto, nei cieli e sulla terra, è tuo.

Tuo è il regno, Signore:
ti innalzi sovrano sopra ogni cosa.
Da te provengono la ricchezza e la gloria.

Tu domini tutto;
nella tua mano c’è forza e potenza,
con la tua mano dai a tutti ricchezza e potere.

Canto al Vangelo (Gv 10,27)
Alleluia, alleluia.
Le mie pecore ascoltano la mia voce, dice il Signore,
e io le conosco ed esse mi seguono.
Alleluia.

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Vangelo

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Lc 19,45-48
Avete fatto della casa di Dio un covo di ladri.


+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù, entrato nel tempio, si mise a scacciare quelli che vendevano, dicendo loro: «Sta scritto: “La mia casa sarà casa di preghiera”. Voi invece ne avete fatto un covo di ladri».
Ogni giorno insegnava nel tempio. I capi dei sacerdoti e gli scribi cercavano di farlo morire e così anche i capi del popolo; ma non sapevano che cosa fare, perché tutto il popolo pendeva dalle sue labbra nell’ascoltarlo.

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
A Dio di infinita bontà, che ha inviato la sua parola nel mondo perché rimanga con noi fino alla fine dei tempi, rivolgiamo le nostre suppliche, dicendo insieme:
O Signore, ascolta e purifica la nostra preghiera.

- Perché gli uomini custodiscano con amore le realtà create da Dio, e dalla contemplazione delle creature riconoscano e adorino il Creatore. Preghiamo:
- Perché i cristiani amino le proprie chiese e ne curino il decoro e la bellezza, così che siano degne dimore del corpo di Cristo e favoriscano un autentico incontro con Dio. Preghiamo:
- Perché il Signore allontani da noi il pericolo di offuscare le celebrazioni e le cose sacre con interessi puramente umani. Preghiamo:
- Perché qualsiasi azione liturgica o preghiera personale sia lode a Dio e impegno di amore per i fratelli. Preghiamo:
- Perché la nostra comunità si costruisca e cresca sempre più attorno all'ascolto della parola e alla celebrazione dei sacramenti, per diventare segno della presenza del Signore. Preghiamo:
- Per l'unità della preghiera con la vita.
- Per i sacrestani delle nostre chiese.

O Dio, tre volte santo, e che pure sei così vicino da abitare in mezzo a noi, fà che custodiamo e veneriamo sempre con amore il corpo e il sangue del tuo Figlio, nutrimento e vincolo di unità e pegno della nostra salvezza. Egli è Dio e vive e regna con te nei secoli dei secoli. Amen.

Preghiera sulle offerte
L'offerta che ti presentiamo, o Signore,
ci ottenga la grazia di servirti fedelmente
e ci prepari il frutto di un'eternità beata.
Per Cristo nostro Signore.


Antifona alla comunione
Il mio bene è stare vicino a Dio;
nel Signore ho posto il mio rifugio. (Sal 72,28)

Oppure:
«In verità io vi dico:
tutto quello che chiederete nella preghiera,
abbiate fede di averlo ottenuto e vi sarà accordato»,
dice il Signore. (Cf. Mc 11,23.24)


Preghiera dopo la comunione
Nutriti da questo sacramento,
ti preghiamo umilmente, o Padre:
la celebrazione che il tuo Figlio
ha comandato di fare in sua memoria,
ci faccia crescere nell'amore.
Per Cristo nostro Signore.


O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

don Carlo Occelli     (Omelia del 19-11-2021)
Commento al Vangelo 19 novembre 2021
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(continua)
don Marco Scandelli     (Omelia del 19-11-2021)
#2minutiDiVangelo - Venerdì della XXXIII settimana del Tempo Ordinario
Commento al Vangelo - a cura di don Marco Scandelli #2minutiDiVangelo Lc 19,45-48 ...
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don Domenico Bruno     (Omelia del 19-11-2021)
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don Alessandro Farano     (Omelia del 19-11-2021)
Venerdì - XXXIII del Tempo Ordinario - Anno B - Commento al Vangelo
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don Nicola Salsa     (Omelia del 19-11-2021)
Gesù contro i mercanti del Tempio (Lc 19,45-48)
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don Domenico Bruno     (Omelia del 20-11-2020)
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don Carlo Occelli     (Omelia del 20-11-2020)
Commento al Vangelo 20 novembre 2020
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don Giampaolo Centofanti     (Omelia del 20-11-2020)

Gesù può compiere gesti forti perché legge nei cuori. Alle persone non arrivano come giudizio ma come amorevole aiuto a non perdersi. Il popolo, quando non è toccato da interessi o manipolato, nel suo complesso manifesta un senso della fede significativo. Le cose vere, semplici e buone le riconosce. ...
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don Marco Scandelli     (Omelia del 20-11-2020)
#2minutiDiVangelo - Venerdì 20/11 - La Chiesa esiste per incontrare Dio, non per altri scopi!
Commento al Vangelo di venerdì 20 novembre 2020 - XXXIII settimana del Tempo Ordinario - a cura di don Marco Scandelli #2minutiDiVangelo Lc 19 45-48 Ci sono invece anche oggi molte persone che si avvicinano alla Chiesa non per crescere nel rapporto con il Signore, ma per ricevere servizi, p ...
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don Nicola Salsa     (Omelia del 20-11-2020)
La mia casa è casa di preghiera (Lc 19,45-48)
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(continua)
don Nicola Salsa     (Omelia del 22-11-2019)
Tu sei il Tempio di Dio
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Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 23-11-2018)
Commento su Lc 19,45-46
Ed entrato nel tempio, si mise a scacciare quelli che vendevano, 46dicendo loro: «Sta scritto: La mia casa sarà casa di preghiera. Voi invece ne avete fatto un covo di ladri» Lc 19,45-46 Come vivere questa Parola? Quel Gesù, che nel grande proclama delle Beatitudine aveva asserito "Beati i miti" ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 24-11-2017)
Commento su Lc 19, 45-47
«Gesù, entrato nel tempio, si mise a scacciare quelli che vendevano, dicendo loro: "Sta scritto: La mia casa sarà casa di preghiera. Voi invece ne avete fatto un covo di ladri". Ogni giorno insegnava nel tempio». Lc 19, 45-47. Come vivere questa Parola? L'episodio della cacciata dei venditori dal ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 18-11-2016)
Commento su Lc 19, 45-46
«Entrato nel tempio, si mise a scacciare quelli che vendevano, dicendo loro: "Sta scritto: La mia casa sarà casa di preghiera. Voi invece ne avete fatto un covo di ladri"». Lc 19, 45-46 Come vivere questa Parola? Il Vangelo continua poi mettendo in evidenza la reazione immediata a queste parole d ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 20-11-2015)

Dopo avere pianto sulla città il Signore entra nel tempio per predicare. Tenta ancora, osa, sfida l'inevitabile. Non si arrende, come avrei forse fatto io, non si rassegna. Anche se tutto appare inutile, anche se le sue parole riecheggiano come folli e inutili, parla. Parla con forza, con convinzion ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 20-11-2015)
Commento su Lc 19,45-46
" Ed entrato nel tempio, si mise a scacciare quelli che vendevano, dicendo loro: «Sta scritto: La mia casa sarà casa di preghiera. Voi invece ne avete fatto un covo di ladri». Luca 19,45-46 Come vivere questa Parola? C'è un grande bisogno di purificazione in questo brano, per ridare alle cose il ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 21-11-2014)

Gesù caccia i venditori dal tempio: non vuole che la casa di preghiera diventi un mercato. Lo fa con passione, con durezza, con un gesto talmente forte che susciterà la reazione rabbiosa dei sacerdoti e degli scribi che ne decretano la morte. Gesù caccia i mercanti dal tempio, anche dal nostro tempi ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 21-11-2014)
Commento su Lc 19, 47-48
"Ogni giorno insegnava nel tempio. I capi dei sacerdoti e gli scribi cercavano di farlo morire e così anche i capi del popolo; ma non sapevano che cosa fare, perché tutto il popolo pendeva dalle sue labbra nell'ascoltarlo". Lc 19, 47-48 Come vivere questa Parola? Il fatto che Gesù ogni giorno ins ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 22-11-2013)
Commento su Lc 19,45-48
Come può sopportare il mercato che occupa gli spazi del tempio? Come, dopo aver pianto sulla città? Come può accettare che l'uomo faccia diventare il rapporto con Dio una fiera? Che l'uomo si metta a mercanteggiare con Dio scambiando preghiere e riti e olocausti con favori e piaceri? Cosa ha a che v ...
(continua)