LA CHIESA

      


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LITURGIA

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(es. Mt 28,1-20):
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  Lunedì della XXX settimana del Tempo Ordinario (Anno dispari)

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Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde
DO301 ;
I testi della liturgia odierna insistono sulla libertà. "Voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura, ma uno spirito da figli adottivi" scrive san Paolo e altrove scriverà: "Dove c'è lo Spirito del Signore, c'è libertà". Nel Vangelo vediamo Gesù liberare una donna "che satana ha tenuto legata per diciotto anni": "Donna, sei libera dalla tua infermità" e indignarsi di fronte alle rimostranze del capo della sinagoga, preoccupato per l'inosservanza del sabato.
Dio dunque vuole per noi la vera libertà, la libertà di cui Paolo ci indica la condizione, che sembra un po contraddittoria: "Tutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio, costoro sono figli di Dio". La vera libertà non è libertinaggio, non è spirito di indipendenza, ma docilità allo Spirito di Dio, nella fiducia e nella semplicità: obbedendo all0 Spirito di Dio si è liberati dalla schiavitù del mondo e del peccato.
Si può essere schiavi del mondo in molte cose: schiavi della moda, del conformismo, non soltanto nel modo di vestire, ma nel modo di vivere. Tante persone non hanno il coraggio di vivere come vorrebbero, perché "non usa", e si conformano allo spirito del mondo, dell'"uomo vecchio", come scrive san Paolo. I cristiani invece sono chiamati a inventare un modo nuovo di vivere, a non essere schiavi di quello che si fa o non si fa, a trovare le vie e i mezzi anche inediti per fare il bene, per essere figli di Dio nella libertà, con un’immensa fiducia nel Padre. Ci si può anche sbagliare nei propri tentativi, ma se si agisce con lo Spirito di Dio, lo sbaglio non andrà lontano, sarà corretto e diventerà fecondo di bene secondo il disegno di Dio.
Un cristiano deve essere libero non soltanto rispetto alle consuetudini del mondo, ma nel modo di vivere da figlio di Dio. Ogni vocazione è irripetibile, non ci sono due vocazioni identiche. Una volta si leggeva che una persona spirituale faceva bene ad imitare in tutto uno o l'altro santo, ma è falso, questa non è la libertà cristiana. Ogni santo ha la propria vocazione e le loro vite ci possono ispirare cose eccellenti, ma non dobbiamo imitare supinamente nessun santo. Dobbiamo piuttosto trovare la nostra via, secondo quanto lo Spirito dice in noi: è questo il pluralismo cristiano.
Gesù nel Vangelo di oggi non soltanto si preoccupa di liberare questa donna, ma agisce da uomo perfettamente libero, operando la guarigione in giorno di sabato, pur sapendo che il suo gesto di bontà sarà criticato e disapprovato aspramente. La sua missione di salvezza lo porta a compiere questo atto di sanazione, ed egli lo fa con libertà sovrana. Domandiamogli di farci trovare la strada di santità che egli ha disposto per noi, nell'intima docilità al suo Santo Spirito.

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Antifona d'ingresso
Gioisca il cuore di chi cerca il Signore.
Cercate il Signore e la sua potenza,
cercate sempre il suo volto. (Sal 104,3-4)


Colletta
Dio onnipotente ed eterno,
accresci in noi la fede, la speranza e la carità,
e perché possiamo ottenere ciò che prometti,
fa' che amiamo ciò che comandi.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

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Prima lettura

Rm 8,12-17
Avete ricevuto lo Spirito che rende figli adottivi, per mezzo del quale gridiamo: «Abbà! Padre!».

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

Fratelli, noi siamo debitori non verso la carne, per vivere secondo i desideri carnali, perché, se vivete secondo la carne, morirete. Se, invece, mediante lo Spirito fate morire le opere del corpo, vivrete.
Infatti tutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio, questi sono figli di Dio. E voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura, ma avete ricevuto lo Spirito che rende figli adottivi, per mezzo del quale gridiamo: «Abbà! Padre!».
Lo Spirito stesso, insieme al nostro spirito, attesta che siamo figli di Dio. E se siamo figli, siamo anche eredi: eredi di Dio, coeredi di Cristo, se davvero prendiamo parte alle sue sofferenze per partecipare anche alla sua gloria.

Parola di Dio

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Salmo responsoriale

Sal 67

Il nostro Dio è un Dio che salva.

Sorga Dio e siano dispersi i suoi nemici
e fuggano davanti a lui quelli che lo odiano.
I giusti invece si rallegrano,
esultano davanti a Dio
e cantano di gioia.

Padre degli orfani e difensore delle vedove
è Dio nella sua santa dimora.
A chi è solo, Dio fa abitare una casa,
fa uscire con gioia i prigionieri.

Di giorno in giorno benedetto il Signore:
a noi Dio porta la salvezza.
Il nostro Dio è un Dio che salva;
al Signore Dio appartengono le porte della morte.

Canto al Vangelo (Gv 17,17)
Alleluia, alleluia.
La tua parola, Signore, è verità;
consacraci nella verità.
Alleluia.

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Vangelo

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Lc 13,10-17
Questa figlia di Abramo non doveva essere liberata da questo legame nel giorno di sabato?


+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù stava insegnando in una sinagoga in giorno di sabato. C’era là una donna che uno spirito teneva inferma da diciotto anni; era curva e non riusciva in alcun modo a stare diritta.
Gesù la vide, la chiamò a sé e le disse: «Donna, sei liberata dalla tua malattia». Impose le mani su di lei e subito quella si raddrizzò e glorificava Dio.
Ma il capo della sinagoga, sdegnato perché Gesù aveva operato quella guarigione di sabato, prese la parola e disse alla folla: «Ci sono sei giorni in cui si deve lavorare; in quelli dunque venite a farvi guarire e non in giorno di sabato».
Il Signore gli replicò: «Ipocriti, non è forse vero che, di sabato, ciascuno di voi slega il suo bue o l’asino dalla mangiatoia, per condurlo ad abbeverarsi? E questa figlia di Abramo, che Satana ha tenuto prigioniera per ben diciotto anni, non doveva essere liberata da questo legame nel giorno di sabato?».
Quando egli diceva queste cose, tutti i suoi avversari si vergognavano, mentre la folla intera esultava per tutte le meraviglie da lui compiute.

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Con il battesimo abbiamo ricevuto uno spirito da figli adottivi, per mezzo del quale possiamo rivolgerci a Dio chiamandolo Padre. Per questo, con fiducia rivolgiamo al Signore le nostre preghiere. Diciamo insieme:
Padre, ascoltaci.

- Perché la Chiesa superi con la libertà della fede, qualsiasi tradizione che offusca lo spirito evangelico e indichi ai fedeli il vero volto di Dio. Preghiamo:
- Perché gli uomini siano liberati dalla tentazione di crearsi una propria e riduttiva immagine di Dio, ma lo scoprano come egli si è rivelato in Gesù Cristo. Preghiamo:
- Perché nessuna legge o istituzione sia di impedimento al compimento del bene, ma su tutto prevalga il comandamento dell'amore. Preghiamo:
- Perché tutti i datori di lavoro si impegnino fattivamente a rispettare la dignità della persona, che viene prima di ogni interesse e profitto economico. Preghiamo:
- Perché l'amore verso Dio ci aiuti a vivere la nostra sessualità come dono, che ci rende conformi alla sua immagine. Preghiamo:
- Perché la nostra festa sia segno di salvezza.
- Per un maggiore dialogo della scienza medica con i principi della fede.

Dio di infinita bontà, che nella croce del tuo Cristo hai liberato l'uomo da qualsiasi schiavitù, donaci di vivere sempre in rendimento di grazie e di manifestare al mondo la gioia della salvezza. Per lo stesso Cristo nostro Signore. Amen.

Preghiera sulle offerte
Guarda, o Signore, i doni che ti presentiamo,
perché il nostro servizio sacerdotale
renda gloria al tuo nome.
Per Cristo nostro Signore.


Antifona alla comunione
Esulteremo per la tua vittoria
e nel nome del nostro Dio alzeremo i vessilli. (Sal 19,6)

Oppure:
Cristo ci ha amato e ha dato se stesso per noi,
offrendosi a Dio in sacrificio di soave odore. (Ef 5,2)


Preghiera dopo la comunione
Si compia in noi, o Signore,
la realtà significata dai tuoi sacramenti,
perché otteniamo in pienezza
ciò che ora celebriamo nel mistero.
Per Cristo nostro Signore.


O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

don Carlo Occelli     (Omelia del 25-10-2021)
Commento al Vangelo 25 ottobre 2021
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don Domenico Bruno     (Omelia del 25-10-2021)
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don Alessandro Farano     (Omelia del 25-10-2021)
Lunedì - XXX del Tempo Ordinario - Anno B - Commento al Vangelo
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don Nicola Salsa     (Omelia del 25-10-2021)
Quando una legge rende ciechi (Lc 13,10-17)
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don Marco Scandelli     (Omelia del 26-10-2020)
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Commento al Vangelo di lunedì 26 ottobre 2020 - XXX settimana del Tempo Ordinario - a cura di don Marco Scandelli #2minutiDiVangelo Luca 13 10-17 Gesù si arrabbia non con le norme ma con il guardiano delle norme che in nome del ruolo che si è scelto giudica negativamente chi chiede aiuto in ...
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don Giampaolo Centofanti     (Omelia del 26-10-2020)

La donna curva rappresenta le sofferenze delle persone di quella sinagoga causate dal capo di tale istituzione religiosa. Gesù non cambia la religione ebraica in questo ma semplicemente ne svela il senso liberandola dalle distorsioni di mentalità grnerate da ristrettezze di cuore. La falsa spiritual ...
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don Nicola Salsa     (Omelia del 26-10-2020)
Guarire nel profondo (Lc 13,10-17)
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Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 29-10-2018)
Commento su Lc 13,10-13
«In quel tempo, Gesù stava insegnando in una sinagoga il giorno di sabato. C'era là una donna che aveva da diciotto anni uno spirito che la teneva inferma; era curva e non poteva drizzarsi in nessun modo. Gesù la vide, la chiamò a sé e le disse: "Donna, sei libera dalla tua infermità», e le impose l ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 30-10-2017)
Commento su Lc 13.11-13
«C'era là una donna che aveva da diciotto anni uno spirito che la teneva inferma; era curva e non poteva drizzarsi in nessun modo. Gesù la vide, la chiamò a sé e le disse: «Donna, sei libera dalla tua infermità», e le impose le mani. Subito quella si raddrizzò e glorificava Dio.» Lc 13.11-13 Come ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 24-10-2016)
Commento su Lc 13,10-13
«In quel tempo, Gesù stava insegnando in una sinagoga in giorno di sabato. C'era là una donna che aveva da diciotto anni uno spirito che la teneva inferma; era curva e non poteva drizzarsi in nessun modo. Gesù la vide, la chiamò a sé e le disse: "Donna, sei libera dalla tua infermità", e le impose l ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 26-10-2015)

È curva la donna che chiede aiuto al Signore. Curva per una qualche grave forma di malattia alla schiena. Ma anche curva sotto il peso di quello che, chi le sta attorno, le chiede. Una donna dev'essere sottomessa ed obbediente al maschio di casa. Al padre, prima, al marito, poi. Era una consuetudine ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 26-10-2015)
Commento su Lc 13, 11-14
"C'era là una donna che uno spirito teneva inferma da diciotto anni; era curva e non riusciva in alcun modo a stare diritta. Gesù la vide, la chiamò a sé e le disse: "Donna, sei liberata dalla tua malattia". Impose le mani su di lei e subito quella si raddrizzò e glorificava Dio. Ma il capo della si ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 27-10-2014)

Perché l'uomo è cosi diabolicamente abile nello stravolgere la Legge di Dio? Una legge donata per la libertà, per la crescita, per l'armonia che noi, spesso, allora e oggi, facciamo diventare un'esasperante gabbia che soffoca? La legge ci è donata da Dio come indicazione verso la felicità, non come ...
(continua)