LA CHIESA

      


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(es. Mt 28,1-20):
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  Santa Teresa d'Avila

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Grado della Celebrazione: Memoria
Colore liturgico: Bianco
Scheda Agiografica: Santa Teresa d'Avila
S1015 ; DO285

Santa Teresa è stata riconosciuta dottore della Chiesa perché nei suoi scritti ha saputo esprimere i segreti della vita spirituale e spiegarli agli altri, parlando veramente dall'abbondanza del cuore. E un piacere leggere i suoi scritti, per la spontaneità dello stile che li fa assomigliare non a dei trattati di teologia, ma ad una viva conversazione con una donna colma di Dio e che appunto racconta come ha incontrato Dio su tutte le sue strade, come ha lavorato con Dio per fondare ovunque carmeli che fossero centri di intensa vita spirituale.
Il passo della lettera ai Romani evoca la fecondità interiore della santa e capiamo che tutta la sua dottrina veniva proprio da un cuore formato dallo Spirito Santo. Ella stessa parla della forza delle sue aspirazioni spirituali, della loro profondità; si tratta veramente di gemiti, come dice san Paolo: "Lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza, intercede per noi con gemiti inesprimibili". "Salvàti nella speranza", noi gemiamo verso Dio.
Questa vita "spirituale" nel senso più forte del termine, unisce santa Teresa alle tre Persone divine, e lo si comprende meglio leggendo i versetti successivi a quelli riportati, che già parlano dello Spirito di Dio che prega in noi con gemiti inesprimibili. La nostra preghiera è in noi stessi l'attività di Dio, del suo Spirito, se è preghiera autentica, se è preghiera cristiana. Non sono parole di sapienza umana, non sono un'invenzione umana: è l'attività dello Spirito in noi, che cerca di penetrare il nostro essere, di trasformarlo per slanciarci in Dio, per approfondire in noi il desiderio di Dio, per dare uno slancio fortissimo verso il Padre. Questo grido dello Spirito in noi è espresso nel salmo di ingresso: "L'anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente", anela a Dio, perché già abbiamo gustato la vita di Dio, perché siamo abitati da Dio. "E Dio che scruta i cuori sa quali sono i desideri dello Spirito": c'è una corrispondenza tra ciò che Dio vuole per noi e ciò che in noi lo Spirito realizza secondo la volontà di Dio.
Ora tutto questo continua la lettera di Paolo – è affinché diventiamo simili al Figlio, perché "quelli che egli da sempre ha conosciuto li ha anche predestinati ad essere conformi all'immagine del Figlio suo".
Lo Spirito ci è dato per mezzo del Figlio. È per la parola del Figlio che possiamo ricevere in noi lo Spirito; è per il sacrificio del Figlio che otteniamo in noi la vita di Dio, che è vita dello Spirito: l'acqua viva, simbolo dello Spirito Santo, è ormai unita al sangue uscito dal fianco di Cristo; è dunque attraverso Cristo che riceviamo lo Spirito che ci slancia verso il Padre, trasformandoci a immagine del Figlio.
E il nostro cuore diventa un cuore buono perché in esso vive la Trinità. Dice un passo del Vangelo che l'uomo buono estrae cose buone dal suo cuore. Noi non possiamo pretendere che il nostro cuore sia buono: è lo Spirito che venendo vi porta la vita di Dio e lo trasforma, in modo che possiamo estrarre dal suo tesoro cose buone per coloro che avviciniamo. E ciò che ha fatto Teresa d'Avila. Ha spalancato il suo cuore a tutta la forza della vita divina che veniva a lei da Cristo e dallo Spirito e che la lanciava verso Dio e da questo cuore colmo di Dio ha estratto tesori di vita spirituale per tutti quelli che le erano affidati e per le generazioni successive.
Domandiamo al Signore la stessa fiducia di santa Teresa e di aprire il nostro cuore all'azione dello Spirito Santo che ci viene da Gesù e ci conduce al Padre.

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Antifona d'ingresso
Come la cerva anela ai corsi d’acqua,
così l’anima mia anela a te, o Dio.
L’anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente. (Sal 41,2-3)


Colletta
O Dio, che per mezzo del tuo Spirito hai suscitato
santa Teresa [di Gesù] per mostrare alla Chiesa
una via nuova nella ricerca della perfezione,
concedi a noi di nutrirci sempre della sua dottrina
e di essere infiammati da un vivo desiderio di santità.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

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Prima lettura

Rm 4,1-8
Abramo credette a Dio e ciò gli fu accreditato come giustizia.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

Fratelli, che diremo di Abramo, nostro progenitore secondo la carne? Che cosa ha ottenuto? Se infatti Abramo è stato giustificato per le opere, ha di che gloriarsi, ma non davanti a Dio.
Ora, che cosa dice la Scrittura? Abramo credette a Dio e ciò gli fu accreditato come giustizia.
A chi lavora, il salario non viene calcolato come dono, ma come debito; a chi invece non lavora, ma crede in Colui che giustifica l’empio, la sua fede gli viene accreditata come giustizia.
Così anche Davide proclama beato l’uomo a cui Dio accredita la giustizia indipendentemente dalle opere:
«Beati quelli le cui iniquità sono state perdonate
e i peccati sono stati ricoperti;
beato l’uomo al quale il Signore non mette in conto il peccato!».

Parola di Dio

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Salmo responsoriale

Sal 31

Tu sei il mio rifugio, Signore.

Beato l’uomo a cui è tolta la colpa
e coperto il peccato.
Beato l’uomo a cui Dio non imputa il delitto
e nel cui spirito non è inganno.

Ti ho fatto conoscere il mio peccato,
non ho coperto la mia colpa.
Ho detto: «Confesserò al Signore le mie iniquità»
e tu hai tolto la mia colpa e il mio peccato.

Rallegratevi nel Signore
ed esultate, o giusti!
Voi tutti, retti di cuore,
gridate di gioia!

Canto al Vangelo (Sal 32,22)
Alleluia, alleluia.
Su di noi sia il tuo amore, Signore,
come da te noi speriamo.
Alleluia.

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Vangelo

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Lc 12,1-7
Anche i capelli del vostro capo sono tutti contati.


+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, si erano radunate migliaia di persone, al punto che si calpestavano a vicenda, e Gesù cominciò a dire anzitutto ai suoi discepoli:
«Guardatevi bene dal lievito dei farisei, che è l’ipocrisia. Non c’è nulla di nascosto che non sarà svelato, né di segreto che non sarà conosciuto. Quindi ciò che avrete detto nelle tenebre sarà udito in piena luce, e ciò che avrete detto all’orecchio nelle stanze più interne sarà annunciato dalle terrazze.
Dico a voi, amici miei: non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo e dopo questo non possono fare più nulla. Vi mostrerò invece di chi dovete aver paura: temete colui che, dopo aver ucciso, ha il potere di gettare nella Geènna. Sì, ve lo dico, temete costui.
Cinque passeri non si vendono forse per due soldi? Eppure nemmeno uno di essi è dimenticato davanti a Dio. Anche i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non abbiate paura: valete più di molti passeri!».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
La salvezza non è frutto del nostro sforzo, ma è dono gratuito dell'incondizionato amore di Dio. Resi forti da questo amore, rivolgiamogli ora la nostra preghiera:
Ascoltaci, o Signore, nostra salvezza.

Perché la Chiesa non si lasci condizionare da disegni o progetti unicamente umani ma, serva della parola, annunci il vangelo nella sua integralità. Preghiamo:
Perché i rapporti tra i cristiani siano sempre sostenuti dalla carità, qualificati dalla franchezza, e improntati a piena fiducia l'uno per l'altro. Preghiamo:
Perché gli anziani e i malati che si sentono inutili alla società, offrano a Dio la loro impotenza e sappiano l'immenso valore che ogni giornata ha agli occhi di Dio. Preghiamo:
Perché ogni uomo si lasci umanizzare dalla grazia di Dio, sappia vivere riconciliato con la vita, amandola ed apprezzandola sempre e ovunque come dono del Creatore. Preghiamo:
Perché i credenti di questa comunità rafforzino la loro fede nello Spirito Santo, che è sigillo e caparra della nostra completa redenzione, e vivano nell'attesa del Signore che viene a rivelare pienamente il suo mistero. Preghiamo:
Per chi ha timore di conoscere se stesso in profondità.
Per chi ha l'impressione di essere dimenticato da Dio.

O Dio Padre, che hai inviato nel mondo tuo Figlio Gesù per realizzare il tuo disegno di salvezza, aiutaci a comprendere sempre più profondamente il mistero della sua morte perché possiamo partecipare alla sua gloriosa risurrezione. Per lo stesso Cristo nostro Signore. Amen.

Preghiera sulle offerte
Siano graditi,
alla tua maestà, o Signore, i nostri doni,
come ti piacque la consacrazione verginale
di santa Teresa.
Per Cristo nostro Signore.


Antifona alla comunione
Canterò in eterno l’amore del Signore,
di generazione in generazione
farò conoscere con la mia bocca la tua fedeltà. (Sal 88,2)


Preghiera dopo la comunione
Signore, Dio nostro,
fa’ che sull’esempio di santa Teresa
questa famiglia a te consacrata,
nutrita con il pane del cielo,
canti in eterno il tuo amore misericordioso.
Per Cristo nostro Signore.


O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

don Carlo Occelli     (Omelia del 15-10-2021)
Commento al Vangelo 15 ottobre 2021
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(continua)
don Domenico Bruno     (Omelia del 15-10-2021)
Il nostro audio quotidiano
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(continua)
don Nicola Salsa     (Omelia del 15-10-2021)
Non avere paura (Lc 12,1-7)
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(continua)
don Alessandro Farano     (Omelia del 15-10-2021)
Venerdì - XXVIII del Tempo Ordinario - Anno B - Commento al Vangelo
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(continua)
don Domenico Bruno     (Omelia del 16-10-2020)
Il nostro audio quotidiano
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(continua)
don Carlo Occelli     (Omelia del 16-10-2020)
Commento al vangelo 16 ottobre 2020
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(continua)
don Nicola Salsa     (Omelia del 16-10-2020)
Non abbiate paura
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don Marco Scandelli     (Omelia del 16-10-2020)
#2minutiDiVangelo - Venerdì 16/10 - Non passiamo dalla parte del torto reagendo al male subito!
Commento al Vangelo di venerdì 16 ottobre 2020 - XXVIII settimana del Tempo Ordinario - a cura di don Marco Scandelli #2minutiDiVangelo Luca 11 47-54 Gesù dice queste cose per mettere in guardia "i cattivi", ha una parola di conforto anche per le vittime: se anche dovessero farla franca le ...
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don Giampaolo Centofanti     (Omelia del 16-10-2020)

L'aldilà non è un luogo dove riceveremo punizioni per i nostri peccati ma una esistenza dove sarà chiarissimo che solo la fede, l'amore, sono vita. Probabilmente non dovremo ricordare ad uno ad uno tutti i nostri peccati ma sentiremo il dolore per il male commesso, le sofferenze inflitte agli altri, ...
(continua)
don Marco Scandelli     (Omelia del 15-10-2020)
#2minutiDiVangelo - Giovedì 15/10 - Santa Teresa: donna forte esempio di anti-clericalismo!
Commento al Vangelo di giovedì 15 ottobre 2020 - XXVIII settimana del Tempo Ordinario - a cura di don Marco Scandelli #2minutiDiVangelo Luca 12 1-7 a polemica odierna si snoda sul tema dell'uso storpiato dei profeti da parte di alcuni per confermare le proprie sbagliate teorie. Insomma: anc ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 19-10-2018)
Commento su Lc 12, 2
«Guardatevi bene dal lievito dei farisei, che è l'ipocrisia. Non c'è nulla di nascosto che non sarà svelato, né di segreto che non sarà conosciuto» Lc 12, 2 Come vivere questa Parola? Gesù definisce l'ipocrisia come il lievito dei farisei. Il lievito è quel pizzico di sostanza che si aggiunge all ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 20-10-2017)
Commento su Lc 12, 1-2; 4-7
«Guardatevi bene dal lievito dei farisei, che è l'ipocrisia. Non c'è nulla di nascosto che non sarà rivelato, né di segreto che non sarà conosciuto [...]. Dico a voi, amici miei: non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo e dopo questo non possono fare più nulla. Vi mostrerò invece di chi dov ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 14-10-2016)
Commento su Ef 1, 13-14
«In lui anche voi, dopo avere ascoltato la parola della verità, il Vangelo della vostra salvezza, e avere in esso creduto, avete ricevuto il sigillo dello Spirito Santo che era stato promesso, il quale è caparra della nostra eredità, in attesa della completa redenzione di coloro che Dio si è acquist ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 16-10-2015)

Il clima di ostilità nei confronti del falegname che si è fatto profeta è cresciuto a dismisura, dopo le invettive contro i farisei e i dottori della Legge. Finché Gesù puntava il dito contro le storture di chi non crede poteva andare ma, ora, Gesù accusa esplicitamente coloro che erano visti come i ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 17-10-2014)

I farisei, gli scribi, i dottori della Legge hanno falsato l'annuncio, hanno nascosto il volto straordinario del Dio di Israele. In un modo o nell'altro tutti si sono allontanati da Dio e, quel che è peggio, hanno allontanato il popolo da Dio... E nessuno riconosce Gesù come profeta anzi, tutto lasc ...
(continua)