LA CHIESA

      


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LITURGIA

> 2 Giugno 2021 <

Lunedì 31 Maggio 2021

Martedì 1 Giugno 2021

Mercoledì 2 Giugno 2021

Giovedì 3 Giugno 2021

Venerdì 4 Giugno 2021

Sabato 5 Giugno 2021

Domenica 6 Giugno 2021

Lunedì 7 Giugno 2021

Martedì 8 Giugno 2021

Mercoledì 9 Giugno 2021

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(es. Mt 28,1-20):
Per parola:



  Mercoledì della IX settimana del Tempo Ordinario (Anno dispari)

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Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde
DO093 ;
Il passo evangelico di oggi parla della risurrezione, invece la prima lettura per me evoca la passione del Signore e precisamente la preghiera angosciata dell'agonia nel Getzemani. E la preghiera angosciata di Tobia ci dà il vero senso anche del Vangelo e ci fa intravedere che la sorgente della risurrezione è il cuore di Gesù.
Non dobbiamo concepire la risurrezione come un fenomeno materiale, un evento fisico soltanto, un corpo morto che ridiventa vivo. Il Nuovo Testamento ci manifesta la risurrezione come un evento di ordine spirituale profondo: per ottenere la risurrezione la via per Gesù era trasformare la sua morte mediante la preghiera. Non sono capace di spiegarmi bene, ma lo Spirito Santo vi farà capire. Gesù non ha ricevuto la risurrezione in modo automatico, ma essa è stata il frutto della sua passione. Come Tobia in questa lettura, come Sara, Gesù era immerso nell'angoscia al pensiero di tante sofferenze e specialmente della morte. Il suo cuore sentì fortemente questa angoscia, tanto da essere sopraffatto dalla tristezza, come dicono i vangeli, dell'agonia: "La mia anima è triste fino alla morte" (Mc 14,34; Mt 26, 38); "In preda all'angoscia, pregava più intensamente; e il suo sudore diventò come gocce di sangue che cadevano a terra" (Lc 22,44). Dovette trasformare questa angoscia, anzi la morte stessa per mezzo della preghiera, dell'unione al Padre suo; dovette lottare nella preghiera perché la via della morte si trasformasse in via dell'amore e perciò della risurrezione. Gesù lottò contro la morte, non ribellandosi ad essa, ma per trasformarla in sacrificio, in offerta, in apertura all'azione dello Spirito Santo, in atto di obbedienza filiale al Padre, con la convinzione che egli poteva trasformare la morte in varco verso la risurrezione.
Questo è il mistero più profondo, questa unione profonda dell'evento della morte con quello della risurrezione, che si compie nel cuore del Signore. Il cuore di Gesù è un cuore umano che ha ricevuto la potenza di Dio, dello Spirito di Dio per trasformare la morte in cammino di risurrezione, per trasformare, dobbiamo dire, tutto l'uomo, ottenendogli una nuova vita, una vita di figlio di Dio, pur ancora nella vita della carne.
Chiediamo a Gesù che ci faccia penetrare un po' di più nelle profondità del suo cuore, perché anche noi, come cristiani, siamo invitati a trasformare ogni sofferenza, ogni nostra "via crucis" in via di risurrezione.

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Antifona d'ingresso
Volgiti a me e abbi pietà,
perché sono povero e solo.
Vedi la mia povertà e la mia fatica
e perdona tutti i miei peccati. (Sal 24,16.18)


Colletta
O Dio, che nella tua provvidenza
tutto disponi secondo il tuo disegno di salvezza,
ascolta la nostra umile preghiera:
allontana da noi ogni male
e dona ciò che giova al nostro vero bene.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

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Prima lettura

Tb 3,1-11.16-17
La loro preghiera fu accolta davanti alla gloria di Dio.

Dal libro di Tobìa

In quei giorni, con l’animo affranto dal dolore, sospirai e piansi. Poi iniziai questa preghiera di lamento: «Tu sei giusto, Signore, e giuste sono tutte le tue opere. Ogni tua via è misericordia e verità. Tu sei il giudice del mondo. Ora, Signore, ricòrdati di me e guardami. Non punirmi per i miei peccati e per gli errori miei e dei miei padri. Violando i tuoi comandamenti, abbiamo peccato davanti a te. Ci hai consegnato al saccheggio; ci hai abbandonato alla prigionia, alla morte e ad essere la favola, lo scherno, il disprezzo di tutte le genti, tra le quali ci hai dispersi. Ora, quando mi tratti secondo le colpe mie e dei miei padri, veri sono tutti i tuoi giudizi, perché non abbiamo osservato i tuoi comandamenti, camminando davanti a te nella verità. Agisci pure ora come meglio ti piace; da’ ordine che venga presa la mia vita, in modo che io sia tolto dalla terra e divenga terra, poiché per me è preferibile la morte alla vita. Gli insulti bugiardi che mi tocca sentire destano in me grande dolore. Signore, comanda che sia liberato da questa prova; fa’ che io parta verso la dimora eterna. Signore, non distogliere da me il tuo volto. Per me infatti è meglio morire che vedermi davanti questa grande angoscia, e così non sentirmi più insultare!».
Nello stesso giorno a Sara, figlia di Raguèle, abitante di Ecbàtana, nella Media, capitò di sentirsi insultare da parte di una serva di suo padre, poiché lei era stata data in moglie a sette uomini, ma Asmodèo, il cattivo demonio, glieli aveva uccisi, prima che potessero unirsi con lei come si fa con le mogli. A lei appunto disse la serva: «Sei proprio tu che uccidi i tuoi mariti. Ecco, sei già stata data a sette mariti e neppure di uno hai potuto portare il nome. Perché vorresti colpire noi, se i tuoi mariti sono morti? Vattene con loro e che da te non dobbiamo mai vedere né figlio né figlia». In quel giorno dunque ella soffrì molto, pianse e salì nella stanza del padre con l’intenzione di impiccarsi. Ma, tornando a riflettere, pensava: «Che non insultino mio padre e non gli dicano: “La sola figlia che avevi, a te assai cara, si è impiccata per le sue sventure”. Così farei precipitare con angoscia la vecchiaia di mio padre negli inferi. Meglio per me che non mi impicchi, ma supplichi il Signore di farmi morire per non sentire più insulti nella mia vita». In quel momento stese le mani verso la finestra e pregò: «Benedetto sei tu, Dio misericordioso, e benedetto è il tuo nome nei secoli».
In quel medesimo momento la preghiera di ambedue fu accolta davanti alla gloria di Dio e fu mandato Raffaele a guarire tutti e due: a togliere le macchie bianche dagli occhi di Tobi, perché con gli occhi vedesse la luce di Dio, e a dare Sara, figlia di Raguèle, in sposa a Tobìa, figlio di Tobi, e così scacciare da lei il cattivo demonio Asmodèo.

Parola di Dio

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Salmo responsoriale

Sal 24

A te, Signore, elevo l'anima mia.

Mio Dio, in te confido:
che io non resti deluso!
Non trionfino su di me i miei nemici!
Chiunque in te spera non resti deluso.

Fammi conoscere, Signore, le tue vie,
insegnami i tuoi sentieri.
Guidami nella tua fedeltà e istruiscimi,
perché sei tu il Dio della mia salvezza.

Ricòrdati, Signore, della tua misericordia
e del tuo amore, che è da sempre.
Ricòrdati di me nella tua misericordia,
per la tua bontà, Signore.

Buono e retto è il Signore,
indica ai peccatori la via giusta;
guida i poveri secondo giustizia,
insegna ai poveri la sua via.

Canto al Vangelo (Gv 11,25)
Alleluia, alleluia.
Io sono la risurrezione e la vita, dice il Signore;
chiunque crede in me non morirà in eterno.
Alleluia.

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Vangelo

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Mc 12,18-27
Non è Dio dei morti, ma dei viventi!


+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, vennero da Gesù alcuni sadducei – i quali dicono che non c’è risurrezione – e lo interrogavano dicendo: «Maestro, Mosè ci ha lasciato scritto che, se muore il fratello di qualcuno e lascia la moglie senza figli, suo fratello prenda la moglie e dia una discendenza al proprio fratello. C’erano sette fratelli: il primo prese moglie, morì e non lasciò discendenza. Allora la prese il secondo e morì senza lasciare discendenza; e il terzo egualmente, e nessuno dei sette lasciò discendenza. Alla fine, dopo tutti, morì anche la donna. Alla risurrezione, quando risorgeranno, di quale di loro sarà moglie? Poiché tutti e sette l’hanno avuta in moglie».
Rispose loro Gesù: «Non è forse per questo che siete in errore, perché non conoscete le Scritture né la potenza di Dio? Quando risorgeranno dai morti, infatti, non prenderanno né moglie né marito, ma saranno come angeli nei cieli. Riguardo al fatto che i morti risorgono, non avete letto nel libro di Mosè, nel racconto del roveto, come Dio gli parlò dicendo: “Io sono il Dio di Abramo, il Dio di Isacco e il Dio di Giacobbe”? Non è Dio dei morti, ma dei viventi! Voi siete in grave errore».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Al Dio che ha risuscitato Cristo dai morti, rivolgiamo la nostra preghiera perché apra il nostro cuore e la nostra mente alla ricchezza del suo mistero. Diciamo insieme:
Illuminaci, o Signore.

Perché la Chiesa aiuti gli uomini a superare i problemi e le difficoltà della vita, alla luce della risurrezione di Cristo. Preghiamo:
Perché chi ha responsabilità di governo promuova anche la dimensione spirituale degli uomini. Preghiamo:
Perché i sofferenti trovino in Dio e nella risurrezione di Cristo, senso e conforto al loro dolore. Preghiamo:
Perché tutti gli uomini si accostino a Dio come datore della vita e liberatore da ogni male. Preghiamo:
Perché la nostra comunità sappia leggere e interpretare la storia quotidiana alla luce della parola di Dio. Preghiamo:
Per le persone vedove della nostra parrocchia.
Per chi non crede nella risurrezione dei morti.

O Dio dei viventi e Padre di ciascuno di noi, aiutaci a gustare e vivere pienamente i nostri giorni accanto a te, perché possiamo diventare uomini a immagine del tuo Figlio e nostro Signore, che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.

Preghiera sulle offerte
Fiduciosi nella tua misericordia, o Signore,
veniamo con doni al tuo santo altare,
perché, purificati dalla tua grazia,
siamo rinnovati dai misteri che celebriamo.
Per Cristo nostro Signore.


Antifona alla comunione
Io t'invoco, o Dio, perché tu mi rispondi;
tendi a me l'orecchio, ascolta le mie parole. (Sal 16,6)

Oppure:
«In verità io vi dico:
tutto quello che chiederete nella preghiera,
abbiate fede di averlo ottenuto e vi sarà accordato»,
dice il Signore. (Cf. Mc 11,24)


Preghiera dopo la comunione
O Padre, che ci nutri con il Corpo e il Sangue del tuo Figlio,
guidaci con il tuo Spirito,
perché, confessandoti non solo a parole e con la lingua,
ma con i fatti e nella verità,
possiamo entrare nel regno dei cieli.
Per Cristo nostro Signore.


O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 02-06-2021)
Commento su Mc 12,18-27
18Vennero da lui alcuni sadducei - i quali dicono che non c'è risurrezione - e lo interrogavano dicendo: 19«Maestro, Mosè ci ha lasciato scritto che, se muore il fratello di qualcuno e lascia la moglie senza figli, suo fratello prenda la moglie e dia una discendenza al proprio fratello. 20C'erano se ...
(continua)
don Carlo Occelli     (Omelia del 02-06-2021)
Commento al Vangelo 2 giugno 2021
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don Marco Scandelli     (Omelia del 02-06-2021)
#2minutiDiVangelo - Mercoledì IX - Appena si arriva in cielo si è felici anche senza i propri cari
Commento al Vangelo del Mercoledì IX del Tempo Ordinario - a cura di don Marco Scandelli #2minutiDiVangelo Mc 12 18-27 ...
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don Domenico Bruno     (Omelia del 02-06-2021)
Il nostro audio quotidiano
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don Nicola Salsa     (Omelia del 02-06-2021)
Dio è Signore dei viventi (Mc 12,18-27)
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don Alessandro Farano     (Omelia del 02-06-2021)
Mercoledi? della IX settimana del Tempo Ordinario - Anno B - Commento al Vangelo
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don Nicola Salsa     (Omelia del 03-06-2020)
Dio è Signore dei viventi
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don Fabio Zaffuto     (Omelia del 03-06-2020)
Stanco di fare il garzone? Video commento su Mc 12,18-27
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don Domenico Bruno     (Omelia del 03-06-2020)
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don Domenico Bruno     (Omelia del 03-06-2020)
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don Carlo Occelli     (Omelia del 03-06-2020)
Commento al vangelo 3 giugno 2020
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don Marco Scandelli     (Omelia del 03-06-2020)
Perché aver paura di nostra sorella morte corporale?
Commento al Vangelo di Mercoledì 03 Giugno 2020 a cura di don Marco Scandelli #2minutiDiVangelo Mc 12,18-27 Il problema posto oggi dai sadducei riguarda il corpo dei risorti e la resurrezione dei morti. Rispondendo a una domanda capziosa, Gesù dimostra che della morte non si deve aver paura ...
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don Giampaolo Centofanti     (Omelia del 03-06-2020)

I sadducei accostavano la Parola con i loro ragionamenti più che lasciandosi portare da essa nella fede. Finivano per restare confinati in una in realtà impossibile interpretazione letterale di essa. Erano in grande errore. Avrà almeno qualcuno accettato la risposta amorevole di Gesù che invece di e ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 06-06-2018)
Commento su Mc 12,27
«Dio non è il Dio dei morti ma dei viventi» Mc 12,27 Come vivere questa Parola? Come erano lontani dal conoscere questa verità evangelica, quelli che, soprattutto in certi tempi passati, denunciavano il cristianesimo come religione di morte! Qui è l'Evangelista Marco a proclamare Dio come il D ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 07-06-2017)
Commento su Mc 12, 24
Rispose loro Gesù: «Non è forse per questo che siete in errore, perché non conoscete le Scritture né la potenza di Dio? Mc 12, 24 Come vivere questa Parola? La domanda dei saducei a Gesù è sulla Risurrezione, centrale nella nostra fede. Certamente un tema grande, forte, che solo dalla fede si ri ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 01-06-2016)
Commento su 2Tm 1, 6-9
«Ti ricordo di ravvivare il dono di Dio, che è in te mediante l'imposizione delle mie mani. Dio infatti non ci ha dato uno spirito di timidezza, ma di forza, di carità e di prudenza. Non vergognarti dunque di dare testimonianza al Signore nostro, né di me, che sono in carcere per lui; ma, con la for ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 03-06-2015)

Gesù crede nella resurrezione dei morti. Bella forza!, direte voi... Non è così scontato. L'idea della sopravvivenza delle anime si fa strada nella riflessione biblica solo dopo il ritorno dall'esilio, al tempo di Gesù era una convinzione condivisa solo da una minima parte del giudaismo. I sadducei, ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 03-06-2015)
Commento su Mc 12, 26-27
"Disse Gesù: "Riguardo al fatto che i morti risorgono, non avete letto nel libro di Mosè, nel racconto del roveto, come Dio gli parlò dicendo: "Io sono il Dio di Abramo, il Dio di Isacco e il Dio di Giacobbe"? Non è Dio dei morti, ma dei viventi!". Mc 12, 26-27 Come vivere questa Parola? Tra gli ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 05-06-2013)
Commento su Mc 12,18-27
L'allegra disputa sulla vedova ammazza-mariti è una farsa per mettere in difficoltà il Signore Gesù: i sadducei, conservatori, non ammettevano le novità della Legge orale e la devozione dei farisei. Farisei che, fra i molti difetti, avevano il pregio di approfondire il tema della sopravvivenza delle ...
(continua)