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(es. Mt 28,1-20):
Per parola:



  Venerdì della XXXI settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)

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Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde
PO315 ;
Ascoltare da Gesù la parabola dell’amministratore infedele ci stupisce. Sia che si ispiri a un fatto realmente accaduto in quel tempo, sia che inventi di pura fantasia, come può il Signore lodare tale amministratore? È la domanda che ci facciamo.
Osservando più da vicino, ci accorgiamo però che le lodi di Gesù non si riferiscono propriamente a quest’uomo e al suo agire colpevole: non lo approva completamente, né lo propone come esempio ai discepoli. Come uno gestisce i beni materiali è una questione che non interessa a Gesù. Il centro del paragone è un altro: si tratta dell’intelligenza. I figli della luce dovranno impararla da quest’uomo disonesto.
Infatti avranno anch’essi dei conti da rendere. Gesù ci esorta a puntare tutto, assolutamente tutto, sull’intelligenza, e a misurare su di essa le nostre parole e le nostre scelte. L’intelligenza che egli esige non è quella di una migliore conoscenza delle cose, del sapere, del “know-how”. Consiste piuttosto nel prendere le proprie decisioni alla luce della meta prefissata; è “la prua della conoscenza” (Paul Claudel) della nave della nostra vita che si dirige verso l’eternità. L’intelligenza ci insegna a non fermarci all’immediato e a guardare, invece, alla meta ultima, come già dicevano gli antichi Romani.
Ciò potrebbe riguardare anche il buon uso dei nostri beni. Come si dice alla fine del Vangelo di oggi: “Procuratevi amici con la iniqua ricchezza” (Lc 16,9). Colui il cui animo s’attacca troppo alla ricchezza, è sulla cattiva strada.
Ma l’intelligenza, che tutto dispone in funzione del proprio fine, non basta ai nostri sforzi. Se non ci si vuole ritrovare senza difesa, se si vuole avere Dio stesso non come giudice, ma come amico, bisogna seguire fin d’ora i suoi comandamenti e le sue esortazioni. Ottenere dall’uomo che sia attento ai segni dello Spirito: ecco ciò che Gesù si è proposto di fare per mezzo di tale parabola.

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Antifona d'ingresso
Non abbandonarmi, Signore, mio Dio,
da me non stare lontano;
vieni presto in mio aiuto,
o Signore, mia salvezza. (Sal 37,22-23)


Colletta
Dio onnipotente e misericordioso,
tu solo puoi dare ai tuoi fedeli
il dono di servirti in modo lodevole e degno;
fa' che corriamo senza ostacoli verso i beni da te promessi.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

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Prima lettura

Fil 3,17-4,1
Aspettiamo come salvatore il Signore Gesù Cristo, il quale trasfigurerà il nostro misero corpo per conformarlo al suo corpo glorioso.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippési

Fratelli, fatevi insieme miei imitatori e guardate quelli che si comportano secondo l’esempio che avete in noi.
Perché molti – ve l’ho già detto più volte e ora, con le lacrime agli occhi, ve lo ripeto – si comportano da nemici della croce di Cristo. La loro sorte finale sarà la perdizione, il ventre è il loro dio. Si vantano di ciò di cui dovrebbero vergognarsi e non pensano che alle cose della terra.
La nostra cittadinanza infatti è nei cieli e di là aspettiamo come salvatore il Signore Gesù Cristo, il quale trasfigurerà il nostro misero corpo per conformarlo al suo corpo glorioso, in virtù del potere che egli ha di sottomettere a sé tutte le cose.
Perciò, fratelli miei carissimi e tanto desiderati, mia gioia e mia corona, rimanete in questo modo saldi nel Signore, carissimi!

Parola di Dio

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Salmo responsoriale

Sal 121

Andremo con gioia alla casa del Signore.

Quale gioia, quando mi dissero:
«Andremo alla casa del Signore!».
Già sono fermi i nostri piedi
alle tue porte, Gerusalemme!

Gerusalemme è costruita
come città unita e compatta.
È là che salgono le tribù,
le tribù del Signore.

Secondo la legge d’Israele,
per lodare il nome del Signore.
Là sono posti i troni del giudizio,
i troni della casa di Davide.

Canto al Vangelo (1Gv 2,5)
Alleluia, alleluia.
Chi osserva la parola di Gesù Cristo
in lui l’amore di Dio è veramente perfetto.
Alleluia.

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Vangelo

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Lc 16,1-8
I figli di questo mondo verso i loro pari sono più scaltri dei figli della luce.


+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù diceva ai discepoli:
«Un uomo ricco aveva un amministratore, e questi fu accusato dinanzi a lui di sperperare i suoi averi. Lo chiamò e gli disse: “Che cosa sento dire di te? Rendi conto della tua amministrazione, perché non potrai più amministrare”.
L’amministratore disse tra sé: “Che cosa farò, ora che il mio padrone mi toglie l’amministrazione? Zappare, non ne ho la forza; mendicare, mi vergogno. So io che cosa farò perché, quando sarò stato allontanato dall’amministrazione, ci sia qualcuno che mi accolga in casa sua”.
Chiamò uno per uno i debitori del suo padrone e disse al primo: “Tu quanto devi al mio padrone?”. Quello rispose: “Cento barili d’olio”. Gli disse: “Prendi la tua ricevuta, siediti subito e scrivi cinquanta”. Poi disse a un altro: “Tu quanto devi?”. Rispose: “Cento misure di grano”. Gli disse: “Prendi la tua ricevuta e scrivi ottanta”.
Il padrone lodò quell’amministratore disonesto, perché aveva agito con scaltrezza. I figli di questo mondo, infatti, verso i loro pari sono più scaltri dei figli della luce».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
A Dio che ci ha creati per la gioia e vuole la nostra pace, domandiamo la grazia di organizzare in serenità la nostra vita. Diciamo insieme:
Aiutaci, Signore.

Per i cristiani: siano amministratori accorti dei beni celesti, li facciano fruttificare e valorizzino le occasioni di bene che Dio offre loro. Preghiamo.
Per le giovani chiese dell'Asia e dell'Africa: sappiano conservare l'entusiasmo dei convertiti, l'umiltà degli inizi, la radicalità dei loro martiri. Preghiamo.
Per la pace e la concordia tra gli uomini di ogni razza, religione, classe sociale: il nostro apporto di cristiani aiuti il mondo a guarire dalle sue divisioni. Preghiamo.
Per chi ha perduto la fede e per chi con fatica la sta ricercando: trovi nelle comunità cristiane il luogo dell'incontro con Dio. Preghiamo.
Per chi come Cristo porta la croce dell'ingiustizia e del disprezzo: sappia rispondere al male con il bene. Preghiamo.
Per chi nella vita ci ha fatto del bene. Preghiamo.
Per i giovani in servizio militare. Preghiamo.

O Padre, che in mille modi hai dimostrato la gratuità del tuo amore per noi, donaci la forza di vivere gli uni per gli altri come ha fatto Gesù Cristo, tuo Figlio e nostro Signore, che vive e regna con te per i secoli eterni. Amen.

Preghiera sulle offerte
Questo sacrificio, o Signore,
sia per te offerta pura,
e per noi dono santo della tua misericordia.
Per Cristo nostro Signore.


Antifona alla comunione
Mi indicherai il sentiero della vita,
gioia piena alla tua presenza. (Sal 15,11)

Oppure:
Dice il Signore: «Come il Padre, che ha la vita,
ha mandato me e io vivo per il Padre,
così colui che mangia me vivrà per me». (Gv 6,57)


Preghiera dopo la comunione
Rafforza in noi, o Signore, la tua opera di salvezza,
perché i sacramenti che ci nutrono in questa vita
ci preparino a ricevere i beni che promettono.
Per Cristo nostro Signore.


O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

don Carlo Occelli     (Omelia del 05-11-2021)
Commento al Vangelo 5 novembre 2021
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(continua)
don Domenico Bruno     (Omelia del 05-11-2021)
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(continua)
don Alessandro Farano     (Omelia del 05-11-2021)
Venerdì - XXXI del Tempo Ordinario - Anno B - Commento al Vangelo
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don Nicola Salsa     (Omelia del 05-11-2021)
Il buon cattivo amministratore (Lc 16,1-8)
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(continua)
don Domenico Bruno     (Omelia del 06-11-2020)
Il nostro audio quotidiano
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don Marco Scandelli     (Omelia del 06-11-2020)
#2minutiDiVangelo - Venerdì 6/11 - Impariamo dai nostri errori. Prima che sia troppo tardi!
Commento al Vangelo di venerdì 6 novembre 2020 - XXXI settimana del Tempo Ordinario - a cura di don Marco Scandelli #2minutiDiVangelo Lc 16 1-8 L'amministratore - scoperto a sperperare gli averi del suo padrone - decide di chiamare uno ad uno tutti i debitori chiedendo quanto fosse stato st ...
(continua)
don Nicola Salsa     (Omelia del 06-11-2020)
Più spendi più ci guadagni (Lc 16,1-8)
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(continua)
don Giampaolo Centofanti     (Omelia del 06-11-2020)

Questa parabola non a caso segue quella del figliol prodigo. L'amministratore disonesto è il figlio maggiore che sembra essersi impossessato della conduzione dell'azienda del padre imponendo criteri efficientisti, senza misericordia e comprensione. Ma così la vita muore e il figlio maggiore si trova ...
(continua)
don Nicola Salsa     (Omelia del 08-11-2019)
Nulla è davvero tuo
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(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 10-11-2017)
Commento su Lc 16,8
"I figli di questo mondo verso i loro pari sono più scaltri dei figli della luce" Lc 16,8 Come vivere questa Parola? Non una sola volta mi è capitato di raddrizzare qualche interpretazione errata della parabola a cui appartiene questa asserzione. Si sa, la scaltrezza in sé stessa non è una virtù ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 04-11-2016)
Commento su Lc 16, 3-8
«L'amministratore disse tra sé: "Che cosa farò, ora che il mio padrone mi toglie l'amministrazione? Zappare, non ne ho la forza; mendicare, mi vergogno. So io che cosa farò perché, quando sarò stato allontanato dall'amministrazione, ci sia qualcuno che mi accolga in casa sua". Chiamò uno per uno i d ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 06-11-2015)

Gesù loda l'amministratore disonesto. Non perché è disonesto e ha fatto la cresta sui beni che, in teoria, avrebbe dovuto amministrare per conto del padrone. Gesù non ci invita certo alla corruzione o alla collusione! Loda la sua scaltrezza: è stato scoperto e sa che lo aspetta un pessimo futuro. Co ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 06-11-2015)
Commento su Rm 15,14
«Fratelli miei, sono anch'io convinto, per quel che vi riguarda, che voi pure siete pieni di bontà, colmi di ogni conoscenza e capaci di correggervi l'un l'altro." Rm 15,14 Come vivere questa Parola? S. Paolo, quasi a farsi perdonare dai Romani di aver espresse alcune esigenze del cristianesimo c ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 07-11-2014)

Ci lascia sempre perplessi la lettura di questa parabola inusuale. Forse Gesù sta lodando chi passa il tempo a rubare? Siamo travolti dal malcostume che ha ridotto l'Italia ad un paese in crisi perenne dove chi può approfitta del bene comune e pensa solo ai propri interessi. Gesù intende in qualche ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 08-11-2013)
Commento su Lc 16,1-8
È furbo l'amministratore della parabola. Disonesto e ladro ma furbo. E Gesù loda la sua astuzia e la sua intraprendenza, non loda certo la sua disonestà ma riconosce, con un sorriso, che quel tale è riuscito a prepararsi la pensione dopo aver capito l'aria che stava tirando. Scoperto ad intrallazzar ...
(continua)