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(es. Mt 28,1-20):
Per parola:



  Santi Marta, Maria e Lazzaro

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Grado della Celebrazione: Memoria
Colore liturgico: Bianco
Scheda Agiografica: Santi Marta, Maria e Lazzaro
S0729 ;

Marta, sorella di Maria, corse incontro a Gesù quando venne per risuscitare il fratello Lazzaro e professò la sua fede nel Cristo Signore: «Io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio che deve venire nel mondo» (Gv 11, 27). Accolse con premura nella sua casa di Betania il divino Maestro, che la esortò a unire al servizio di ospitalità l’ascolto della sua parola (Lc 10, 38-42; Gv 12, 1).
Commenta Sant'Agostino: "Marta, tu non hai scelto il male; Maria ha però scelto meglio di te". Ciononostante Maria, considerata il modello evangelico delle anime contemplative già da S. Basilio e S. Gregorio Magno, non sembra che figuri nel calendario liturgico: la santità di questa dolce figura di donna è fuori discussione, poiché le è stata confermata dalle stesse parole di Cristo; ma è Marta soltanto, e non Maria né Lazzaro, a comparire nel calendario universale, quasi a ripagarla delle sollecite attenzioni verso la persona del Salvatore e per proporla alle donne cristiane come modello di operosità.
Nella casa di Betania il Signore Gesù ha sperimentato lo spirito di famiglia e l'amicizia di Marta, Maria e Lazzaro, e per questo il Vangelo di Giovanni afferma che egli li amava. Marta gli offrì generosamente ospitalità, Maria ascoltò docilmente le sue parole e Lazzaro uscì prontamente dal sepolcro per comando di Colui che ha umiliato la morte.

La tradizionale incertezza della Chiesa latina circa l’identità di Maria - la Maddalena a cui Cristo apparve dopo la sua resurrezione, la sorella di Marta, la peccatrice a cui il Signore ha rimesso i peccati – che decise l’iscrizione della sola Marta il 29 luglio nel Calendario Romano, ha trovato soluzione in studi e tempi recenti, come attestato dall’odierno Martirologio Romano che commemora in quello stesso giorno anche Maria e Lazzaro.
Pertanto, considerando l’importante testimonianza evangelica da essi offerta nell’ospitare in casa il Signore Gesù, nel prestargli ascolto cordiale, nel credere che egli è la risurrezione e la vita, il 26 gennaio 2021 Papa Francesco ha disposto che il 29 luglio figuri nel Calendario Romano Generale la memoria dei santi Marta, Maria e Lazzaro.

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Antifona d'ingresso
Gesù entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta,
lo ospitò nella sua casa. (Cf. Lc 10,38)


Colletta
Dio onnipotente ed eterno,
il tuo Figlio ha accettato l’ospitalità
nella casa dei santi Marta, Maria e Lazzaro:
per loro intercessione concedi a noi
di servire fedelmente Cristo nei fratelli,
per essere accolti da te nella dimora del cielo.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

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Prima lettura

1Gv 4,7-16
Se ci amiamo gli uni gli altri, Dio rimane in noi.

Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo

Carissimi, amiamoci gli uni gli altri, perché l’amore è da Dio: chiunque ama è stato generato da Dio e conosce Dio. Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore.
In questo si è manifestato l’amore di Dio in noi: Dio ha mandato nel mondo il suo Figlio unigenito, perché noi avessimo la vita per mezzo di lui.
In questo sta l’amore: non siamo stati noi ad amare Dio, ma è lui che ha amato noi e ha mandato il suo Figlio come vittima di espiazione per i nostri peccati.
Carissimi, se Dio ci ha amati così, anche noi dobbiamo amarci gli uni gli altri. Nessuno mai ha visto Dio; se ci amiamo gli uni gli altri, Dio rimane in noi e l’amore di lui è perfetto in noi. In questo si conosce che noi rimaniamo in lui ed egli in noi: egli ci ha donato il suo Spirito.
E noi stessi abbiamo veduto e attestiamo che il Padre ha mandato il suo Figlio come salvatore del mondo. Chiunque confessa che Gesù è il Figlio di Dio, Dio rimane in lui ed egli in Dio. E noi abbiamo conosciuto e creduto l’amore che Dio ha in noi.
Dio è amore; chi rimane nell’amore rimane in Dio e Dio rimane in lui.

Parola di Dio

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Salmo responsoriale

Sal 33

Gustate e vedete com’è buono il Signore.

Benedirò il Signore in ogni tempo,
sulla mia bocca sempre la sua lode.
Io mi glorio nel Signore:
i poveri ascoltino e si rallegrino.

Magnificate con me il Signore,
esaltiamo insieme il suo nome.
Ho cercato il Signore: mi ha risposto
e da ogni mia paura mi ha liberato.

Guardate a lui e sarete raggianti,
i vostri volti non dovranno arrossire.
Questo povero grida e il Signore lo ascolta,
lo salva da tutte le sue angosce.

L’angelo del Signore si accampa
attorno a quelli che lo temono, e li libera.
Gustate e vedete com’è buono il Signore;
beato l’uomo che in lui si rifugia.

Temete il Signore, suoi santi:
nulla manca a coloro che lo temono.
I leoni sono miseri e affamati,
ma a chi cerca il Signore non manca alcun bene.

Canto al Vangelo (Gv 8,12)
Alleluia, alleluia, alleluia.
Io sono la luce del mondo, dice il Signore;
chi segue me, avrà la luce della vita.
Alleluia.

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Vangelo

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Gv 11,19-27
Io credo che sei il Cristo, il Figlio di Dio.


+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, molti Giudei erano venuti da Marta e Maria a consolarle per il fratello. Marta dunque, come udì che veniva Gesù, gli andò incontro; Maria invece stava seduta in casa.
Marta disse a Gesù: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto! Ma anche ora so che qualunque cosa tu chiederai a Dio, Dio te la concederà».
Gesù le disse: «Tuo fratello risorgerà». Gli rispose Marta: «So che risorgerà nella risurrezione dell’ultimo giorno».
Gesù le disse: «Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno. Credi questo?». Gli rispose: «Sì, o Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio, colui che viene nel mondo».

Parola del Signore.


Oppure (Lc 10,38-42: Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose):

Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, mentre erano in cammino, Gesù entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo ospitò.
Ella aveva una sorella, di nome Maria, la quale, seduta ai piedi del Signore, ascoltava la sua parola. Marta invece era distolta per i molti servizi.
Allora si fece avanti e disse: «Signore, non t’importa nulla che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti». Ma il Signore le rispose: «Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola c’è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Accogliere, ascoltare, servire Gesù che viene è il senso della vita cristiana. Vivendo insieme l'atteggiamento di Marta, di Maria e di Lazzaro chiediamo:
Signore, donaci un cuore attento.

- Perchè la Chiesa diventi la tenda in cui tutti gli uomini si sentano accolti e amati. Preghiamo:
- Perchè ogni battezzato viva le opere di misericordia come un dovere amoroso. Preghiamo:
- Perchè il nostro atteggiamento umile e servizievole cementi l'unione in famiglia, fra amici, e in ogni occasione d'incontro. Preghiamo:
- Perchè i cristiani imparino a dosare i tempi della loro giornata, riservandone la primizia alla lode del Signore. Preghiamo:
- Perchè l'accoglienza di Gesù nell'eucaristia e nella sua parola ci insegni a prediligere l'essenziale della vita. Preghiamo:
- Per le madri di famiglia.
- Per chi, nelle comunità, compie i servizi più umili.

O Dio, che hai promesso di essere nostro ospite fino alla fine dei tempi, donaci di saperti riconoscere e servire nei fratelli, e fa' che rimaniamo in te, pur nella stretta quotidiana di mille occupazioni. Te lo chiediamo nel nome di Gesù, che con te vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.

Preghiera sulle offerte
O Signore, proclamando le meraviglie
che hai operato in Marta, Maria e Lazzaro, umilmente ti preghiamo:
come ti fu gradita la loro premurosa dedizione d’amore,
così ti sia accetto il nostro servizio sacerdotale.
Per Cristo nostro Signore.


Antifona alla comunione
Disse Marta a Gesù: «Tu sei il Cristo,
il Figlio del Dio vivente,
colui che viene nel mondo». (Cf. Gv 11,27)


Preghiera dopo la comunione
La comunione al Corpo e al Sangue del tuo Figlio unigenito
ci liberi, o Signore, dagli affanni delle cose che passano,
perché, sull’esempio dei santi Marta, Maria e Lazzaro,
progrediamo sulla terra in un sincero amore per te
e godiamo senza fine della tua visione nel cielo.
Per Cristo nostro Signore.


O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

don Domenico Bruno     (Omelia del 29-07-2021)
Il nostro audio quotidiano
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don Nicola Salsa     (Omelia del 29-07-2021)
Festa dei Santi Marta, Maria e Lazzaro (Gv 11,19-27)
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don Alessandro Farano     (Omelia del 29-07-2021)
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don Marco Scandelli     (Omelia del 29-07-2020)
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don Giampaolo Centofanti     (Omelia del 29-07-2020)

Marta ci consola e ci insegna tante cose. Era in sincera sequela di Cristo ma aveva bisogno di maturare. Ancora centrata su sé stessa non comprende la sorella e vuole correggere persino Gesù. Valutare con lo sguardo proprio e non sempre più in Dio espone ad agitazioni, desiderio di mettere le cose a ...
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Paolo Curtaz     (Omelia del 29-07-2015)

Marta e Maria sono, nei Vangeli, l'immagine e il simbolo di come deve essere il discepolo che alterna la meditazione e la preghiera all'operosità e al lavoro. Una scorretta interpretazione dei Vangeli ha, nel passato, contrapposto le due sorelle che, invece sono i due binari su cui corre il treno de ...
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Paolo Curtaz     (Omelia del 29-07-2014)

La povera Marta, come altri personaggi del vangelo come Tommaso o Giuda, è passata alla storia in conseguenza al brano che abbiamo appena letto. Gesù andava volentieri a Betania, in casa dei fratelli Marta, Maria e Lazzaro e lì si intratteneva per avere un po' di pace famigliare. La cena di cui parl ...
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Paolo Curtaz     (Omelia del 29-07-2013)
Commento su Lc 10,38-42
Oggi la Chiesa celebra la splendida memoria di Maria, sorella di Lazzaro e Marta, passata alla storia per un cena fra amici... Quanta retorica ha farcito questa pagina! Quante meditazioni di dotti predicatori che hanno esaltato il ruolo di Maria la contemplativa rispetto all'indaffaratissima Marta! ...
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