LA CHIESA

      


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LITURGIA

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(es. Mt 28,1-20):
Per parola:



  Lunedì della V settimana di Pasqua

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Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Bianco
EP051 ;
Giacobbe amava Rachele e, per fare di lei la sua sposa, fu disposto a servire il suocero Labano per sette anni, che “gli sembrarono pochi giorni tanto era il suo amore per lei” (Gen 29,20). Ingannato da Labano, fu disposto a servire per altri sette anni. La carità “tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta” (1Cor 13,7). La profonda convinzione e la perseveranza sono i segni del vero amore.
Nel Vangelo di oggi, nostro Signore ripete questo concetto almeno tre volte: se uno lo ama, osserverà la sua parola, le sue parole e i suoi comandamenti. Osservare i suoi comandamenti (riassunti in quello dell’amore), osservare le sue parole (cioè il suo insegnamento trasmesso dalla Chiesa), è possibile solo se osserviamo la sua parola, in particolare quando la Parola del Padre si è impossessata dei nostri cuori (sant’Agostino).
È l’opera dello Spirito Santo, l’amore fra il Padre e il Figlio, che è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dei sacramenti. Come la missione del Figlio ha avuto per effetto di condurci presso il Padre, così la missione dello Spirito Santo ha per effetto di condurci al Figlio (san Tommaso d’Aquino). È proprio lo Spirito Santo che ci rende capaci di affrontare ogni cosa per Cristo. Vieni, Spirito Santo!

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Antifona d'ingresso
È risorto il buon pastore
che ha dato la vita per le sue pecore,
e per il suo gregge è andato incontro alla morte. Alleluia.


Colletta
La tua mano, o Padre,
protegga sempre questa famiglia,
perché, liberata da ogni male
per la risurrezione del tuo Figlio unigenito,
con il tuo aiuto possa camminare sulle tue vie.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

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Prima lettura

At 14,5-18
Vi annunciamo che dovete convertirvi da queste vanità al Dio vivente.

Dagli Atti degli Apostoli

In quei giorni, a Icònio ci fu un tentativo dei pagani e dei Giudei con i loro capi di aggredire e lapidare Paolo e Bàrnaba; essi lo vennero a sapere e fuggirono nelle città della Licaònia, Listra e Derbe, e nei dintorni, e là andavano evangelizzando.
C’era a Listra un uomo paralizzato alle gambe, storpio sin dalla nascita, che non aveva mai camminato. Egli ascoltava Paolo mentre parlava e questi, fissandolo con lo sguardo e vedendo che aveva fede di essere salvato, disse a gran voce: «Àlzati, ritto in piedi!». Egli balzò in piedi e si mise a camminare. La gente allora, al vedere ciò che Paolo aveva fatto, si mise a gridare, dicendo, in dialetto licaònio: «Gli dèi sono scesi tra noi in figura umana!». E chiamavano Bàrnaba «Zeus» e Paolo «Hermes», perché era lui a parlare.
Intanto il sacerdote di Zeus, il cui tempio era all’ingresso della città, recando alle porte tori e corone, voleva offrire un sacrificio insieme alla folla. Sentendo ciò, gli apostoli Bàrnaba e Paolo si strapparono le vesti e si precipitarono tra la folla, gridando: «Uomini, perché fate questo? Anche noi siamo esseri umani, mortali come voi, e vi annunciamo che dovete convertirvi da queste vanità al Dio vivente, che ha fatto il cielo, la terra, il mare e tutte le cose che in essi si trovano. Egli, nelle generazioni passate, ha lasciato che tutte le genti seguissero la loro strada; ma non ha cessato di dar prova di sé beneficando, concedendovi dal cielo piogge per stagioni ricche di frutti e dandovi cibo in abbondanza per la letizia dei vostri cuori». E così dicendo, riuscirono a fatica a far desistere la folla dall’offrire loro un sacrificio.

Parola di Dio

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Salmo responsoriale

Sal 115

Non a noi, Signore, ma al tuo nome dà gloria.

Non a noi, Signore, non a noi,
ma al tuo nome da’ gloria,
per il tuo amore, per la tua fedeltà.
Perché le genti dovrebbero dire:
«Dov’è il loro Dio?».

Il nostro Dio è nei cieli:
tutto ciò che vuole, egli lo compie.
I loro idoli sono argento e oro,
opera delle mani dell’uomo.

Siate benedetti dal Signore,
che ha fatto cielo e terra.
I cieli sono i cieli del Signore,
ma la terra l’ha data ai figli dell’uomo.

Canto al Vangelo (Gv 14,26)
Alleluia, alleluia.
Lo Spirito Santo vi insegnerà ogni cosa,
dice il Signore,
e vi ricorderà tutto ciò che vi ho detto.
Alleluia.

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Vangelo

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Gv 14,21-26
Lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome vi insegnerà ogni cosa.


+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi è colui che mi ama. Chi ama me sarà amato dal Padre mio e anch’io lo amerò e mi manifesterò a lui».
Gli disse Giuda, non l’Iscariòta: «Signore, come è accaduto che devi manifestarti a noi, e non al mondo?».
Gli rispose Gesù: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato.
Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi. Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
(Dall'Orazionale CEI 2020)
Nella risurrezione di Cristo Dio Padre ha inaugurato la creazione nuova. Rivolgiamo a lui la nostra preghiera perché, anche nelle sofferenze e nelle attese del nostro tempo, si manifestino segni di rinnovamento.
Preghiamo insieme e diciamo: Venga il tuo regno, Signore.

1. Per la santa Chiesa: nessuna minaccia o lusinga la trattenga dall’annunciare con franchezza la parola di vita a tutti gli uomini. Preghiamo.
2. Per i ministri della Chiesa, soprattutto per quelli che operano dove la libertà religiosa viene ostacolata: confidino sempre nel nome di Cristo e sperimentino la sua potente opera di liberazione. Preghiamo.
3. Per i governanti delle nazioni: aperti alle ispirazioni dello Spirito, costruiscano un mondo rispettoso del valore della vita e della dignità dell’uomo. Preghiamo.
4. Per quanti soffrono a causa della persecuzione, della malattia, della solitudine: uniti al sacrificio di Cristo, si aprano alla speranza della risurrezione futura. Preghiamo.
5. Per noi qui riuniti in assemblea: illuminati dalla parola di Dio e nutriti dal Corpo e dal Sangue di Cristo, possiamo tornare alle nostre quotidiane occupazioni trasformando la vita in un inno di ringraziamento al Padre. Preghiamo.

O Padre, trasformaci con la luce e la forza del tuo amore per portare agli uomini la novità di salvezza della Pasqua del tuo Figlio. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

Preghiera sulle offerte
Salgano a te, o Signore,
le nostre preghiere insieme all’offerta di questo sacrificio,
perché, purificati dal tuo amore,
possiamo accostarci al sacramento della tua grande misericordia.
Per Cristo nostro Signore.

Oppure:
Accogli, o Signore, i nostri doni e fa’ che,
uniti a Cristo Gesù, mediatore della nuova alleanza,
sperimentiamo nel sacramento l’opera della redenzione.
Per Cristo nostro Signore.


PREFAZIO PASQUALE V
Cristo Agnello e sacerdote

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
proclamare sempre la tua gloria, o Signore,
e soprattutto esaltarti in questo tempo
nel quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato.
Offrendo il suo corpo sulla croce,
diede compimento ai sacrifici antichi
e, donandosi per la nostra redenzione,
divenne altare, Agnello e sacerdote.
Per questo mistero,
nella pienezza della gioia pasquale,
l’umanità esulta su tutta la terra
e le schiere degli angeli e dei santi
cantano senza fine l’inno della tua gloria: Santo, ...

Oppure:
PREFAZI DI PASQUA I-IV


Antifona alla comunione
«Vi lascio la pace, vi do la mia pace.
Non come la dà il mondo ,io la do a voi»,
dice il Signore. Alleluia. (Gv 14,27)

Oppure:
Se uno mi ama, osserverà la mia parola
e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui
e prenderemo dimora presso di lui. Alleluia. (Gv 14,23)


Preghiera dopo la comunione
Dio onnipotente,
che nella risurrezione di Cristo
ci fai nuove creature per la vita eterna,
accresci in noi i frutti del sacramento pasquale
e infondi nei nostri cuori
la forza di questo nutrimento di salvezza.
Per Cristo nostro Signore.

Oppure:
Guida con bontà, o Signore,
la tua Chiesa che hai nutrito a questa santa mensa
perché, condotta dalla tua mano potente,
cresca nella perfetta libertà
e custodisca l’integrità della fede.
Per Cristo nostro Signore.


O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

Paolo De Martino     (Omelia del 11-05-2020)

Perché ti sei rivelato a noi e non al mondo? Anch'io mi pongo questo quesito, spesso. Me lo chiedo quando incontro persone trasparenti, grandi uomini assetati di fede, pieni di autenticità e di bene e che non riescono ad abbandonarsi alle mani di Dio e si dicono non credenti. Me lo chiedo quan ...
(continua)
don Nicola Salsa     (Omelia del 11-05-2020)
Lo Spirito Santo vi insegnerà
...
(continua)
don Carlo Occelli     (Omelia del 11-05-2020)
Commento al vangelo 11 maggio 2020
...
(continua)
don Fabio Zaffuto     (Omelia del 11-05-2020)
Squilla! Sarà un rompiscatole o un amico? Video commento su Gv 14,21-26
...
(continua)
don Domenico Bruno     (Omelia del 11-05-2020)
Il nostro audio quotidiano
Per ricevere il commento quotidiano unisciti al canale Telegram @annunciatedaitetti Visita il sito annunciatedaitetti.it Dai uno sguardo anche al canale YouTube Ascolta il commento qui sotto. Clicca play ...
(continua)
don Marco Scandelli     (Omelia del 11-05-2020)
Dio: un antipatico da evitare?
Commento al Vangelo di don Marco Scandelli ...
(continua)
don Giampaolo Centofanti     (Omelia del 11-05-2020)
Commento su Giovanni 14,21-26
Persino Gesù parla e non viene compreso finché non agisce in tal senso lo Spirito. Il quale ci fa tornare sempre nuovamente, più profondamente, alle Parole di Gesù. Gesù si manifesta in modi diversi ad ogni persona. Per ognuno vi è un cammino personalissimo nello Spirito di Cristo. Che si percorre c ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 20-05-2019)
Commento su Gv 14,21
"Gesù disse ai suoi discepoli: Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi è colui che mi ama." Gv 14,21 Come vivere questa Parola? È un insegnamento preciso e chiaro che dà sulla vita. E poiché la sintesi di ciò che ci è richiesto, Gesù stesso l'ha dato e San Paolo l'ha decantato è la ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 30-04-2018)
Commento su Atti 14,15b
"Vi predichiamo di convertirvi da questa vanità al Dio vivente" Atti 14,15b Come vivere questa Parola? È una pagina che afferra l'attenzione, anche perché quanto viene narrato si snoda tra l'emozionante e il divertente. Paolo, insieme a Barnaba, col quale veniva annunciando la Buona Novella, si ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 15-05-2017)
Commento su Gv 14,23
«Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui.». Gv 14,23 Come vivere questa Parola? Gesù ci ricorda che osservare la Parola di Dio significa amare Dio dal profondo del nostro cuore con atti concreti, atteggiamenti e parole c ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 04-05-2015)

Gesù pone un'unica condizione per entrare in comunione con il discepolo: che questi sia disposto ad amare e a farsi amare. Fin qui tutto bene, penserete voi. È vero. Ma, troppo spesso, il sentimento dell'amore è quanto di più vago possiamo immaginare. Oggi l'amore e, in particolare, l'innamoramento, ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 04-05-2015)
Commento su Gv 14,23
«Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui». Gv 14,23 Come vivere questa Parola? Gesù ci introduce nelle profondità dell'amore divino con concretezza e realismo: se una persona ama Dio, realizza praticamente nei suoi atteg ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 19-05-2014)

Si parla tanto e a sproposito di "amore" in questi tempi. Sarà per il fatto che tutto il resto è crollato, ideali, politica, speranze, e che viviamo in un mondo feroce che ci costringe a vivere in continuo affanno, in continua lotta per la sopravvivenza, strangolati dall'idolo del profitto. Ecco che ...
(continua)