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  Santa Scolastica

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Grado della Celebrazione: Memoria
Colore liturgico: Bianco
Scheda Agiografica: Santa Scolastica
S0210 ; PO051

Nel nostro mondo c'è un tipo di conoscenza che si è sviluppata fin troppo a scapito dell'altra. La conoscenza scientifica arriva a scoperte straordinarie, ma non risolve i problemi più profondi dell'uomo. Pieni di questa conoscenza molti non sono più aperti alla conoscenza profonda raggiungibile soltanto in umiltà e semplicità. Gesù dice infatti che essa è concessa come grazia ai "piccoli": essi ricevono dal Padre la conoscenza del Figlio e dal Figlio la conoscenza del Padre, conoscenza di amore, fondata sull'amore. "Chi non ama non conosce Dio scrive Giovanni perché Dio è amore".
Avere pensieri sublimi su Dio non è nulla senza l'amore: "Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli... e se avessi il dono della profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza, ma non avessi la carità, non sono nulla".
Chiunque incontra Cristo con fede diventa nuova creatura, ed illuminato e salvato, non può fare altro che narrare quanto per lui il Signore ha fatto. È il caso di tutti noi toccati nel battesimo alle orecchi e alle labbra. Ma noi lo abbiamo dimenticato o lo dimentichiamo spesso. Esortiamoci a riconoscere le cose che il Signore opera in noi e diventiamone annunciatori. L'essere toccati da Cristo è essere salvati, è avere vita nuova.
Ed egli, non più Dio lontano ma Emmanuele, il Dio con noi, ci tocca nelle orecchie, quando leggiamo le sacre scritture, ci tocca alle labbra quando ci comunichiamo dal suo santo altare, ci tocca al cuore quando compiamo il suo primo comandamento, quello dell'amore. Il motivo che ci fa dimenticare i grandi benefici di Dio in nostro favore è il nostro peccato. Ma con la sua grazia, con il suo tocco santo, il tocco eterno ma che in continuo si rinnova, veniamo ricreati e rigenerati alla vita eterna.
Per questo con tutto il cuore gli diciamo: Grazie! Come per Santa Scolastica, ciò che conta è aprirsi all'amore che Dio ci dona e trasmetterlo agli altri.

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Antifona d'ingresso
Questa è la vergine saggia,
una delle vergini prudenti
che andò incontro a Cristo
con la lampada accesa. (Cf. Mt 25,1.13)

Oppure:
Come sei bella, o vergine di Cristo,
degna di ricevere la corona del Signore,
la corona della verginità eterna.


Colletta
Nella memoria della santa vergine Scolastica,
ti preghiamo, o Padre:
dona anche a noi, sul suo esempio,
di amarti e servirti con cuore puro
e di gustare la dolcezza del tuo amore.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

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Prima lettura

1Re 8,1-7.9-13
Introdussero l’arca dell’alleanza nel Santo dei Santi e la nube riempì il tempio del Signore.

Dal primo libro dei Re

In quei giorni, Salomone convocò presso di sé in assemblea a Gerusalemme gli anziani d’Israele, tutti i capitribù, i prìncipi dei casati degli Israeliti, per fare salire l’arca dell’alleanza del Signore dalla Città di Davide, cioè da Sion. Si radunarono presso il re Salomone tutti gli Israeliti nel mese di Etanìm, cioè il settimo mese, durante la festa.
Quando furono giunti tutti gli anziani d’Israele, i sacerdoti sollevarono l’arca e fecero salire l’arca del Signore, con la tenda del convegno e con tutti gli oggetti sacri che erano nella tenda; li facevano salire i sacerdoti e i levìti. Il re Salomone e tutta la comunità d’Israele, convenuta presso di lui, immolavano davanti all’arca pecore e giovenchi, che non si potevano contare né si potevano calcolare per la quantità.
I sacerdoti introdussero l’arca dell’alleanza del Signore al suo posto nel sacrario del tempio, nel Santo dei Santi, sotto le ali dei cherubini. Difatti i cherubini stendevano le ali sul luogo dell’arca; i cherubini, cioè, proteggevano l’arca e le sue stanghe dall’alto. Nell’arca non c’era nulla se non le due tavole di pietra, che vi aveva deposto Mosè sull’Oreb, dove il Signore aveva concluso l’alleanza con gli Israeliti quando uscirono dalla terra d’Egitto.
Appena i sacerdoti furono usciti dal santuario, la nube riempì il tempio del Signore, e i sacerdoti non poterono rimanervi per compiere il servizio a causa della nube, perché la gloria del Signore riempiva il tempio del Signore. Allora Salomone disse:
«Il Signore ha deciso di abitare nella nube oscura.
Ho voluto costruirti una casa eccelsa,
un luogo per la tua dimora in eterno».

Parola di Dio

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Salmo responsoriale

Sal 131

Sorgi, Signore, tu e l’arca della tua potenza.

Ecco, abbiamo saputo che era in Èfrata,
l’abbiamo trovata nei campi di Iàar.
Entriamo nella sua dimora,
prostriamoci allo sgabello dei suoi piedi.

Sorgi, Signore, verso il luogo del tuo riposo,
tu e l’arca della tua potenza.
I tuoi sacerdoti si rivestano di giustizia
ed esultino i tuoi fedeli.
Per amore di Davide, tuo servo,
non respingere il volto del tuo consacrato.

Canto al Vangelo (Mt 4,23)
Alleluia, alleluia.
Gesù annunciava il vangelo del Regno
e guariva ogni sorta di malattie e infermità nel popolo.
Alleluia.

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Vangelo

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Mc 6,53-56
Quanti lo toccavano venivano salvati.


+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli, compiuta la traversata fino a terra, giunsero a Gennèsaret e approdarono.
Scesi dalla barca, la gente subito lo riconobbe e, accorrendo da tutta quella regione, cominciarono a portargli sulle barelle i malati, dovunque udivano che egli si trovasse.
E là dove giungeva, in villaggi o città o campagne, deponevano i malati nelle piazze e lo supplicavano di poter toccare almeno il lembo del suo mantello; e quanti lo toccavano venivano salvati.

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Tutta la creazione attende la salvezza del Signore. Nell'attesa della sua venuta, presentiamo al Padre le necessità della Chiesa e del mondo. Preghiamo insieme dicendo:
Rinnova, Signore, la tua alleanza con noi.

- Con la scienza e la tecnica, o Signore, doni all'uomo possibilità di dominare il mondo. Aiuta i responsabili della società a servire, non a distruggere l'umanità. Preghiamo:
- I tuoi miracoli indicano che sei venuto a redimere il mondo e preparare una nuova creazione. Fa' che la tua chiesa porti sempre agli uomini la gioia della salvezza. Preghiamo:
- Nonostante il progresso, gli uomini son spesso inquieti, soli e infelici. Attirali a te, Signore, perché possano sperimentare il potere benefico della tua compassione. Preghiamo:
- Sei venuto tra noi come uomo buono e amico attento. Aiutaci, Signore, a non vivere con indifferenza, accanto a chi soffre. Preghiamo:
- Ti si può trovare ovunque, ma sei reale e vivo nel tabernacolo. Fa', o Signore, che le nostre chiese siano un luogo privilegiato per l'incontro con te. Preghiamo:
- Per gli operatori sanitari.
- Per chi sente la vocazione alla preghiera.

O Dio eterno, presente nella creazione e ancor più nella redenzione, fà che accogliamo con gratitudine i doni che ci hai elargito e siamo solerti collaboratori della tua opera nel mondo. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Preghiera sulle offerte
O Dio, mirabile nei tuoi santi,
accogli questi doni che ti presentiamo nel ricordo di santa Scolastica
e come ti fu gradita la sua testimonianza verginale,
ti sia ben accetta l’offerta del nostro sacrificio.
Per Cristo nostro Signore.


Antifona alla comunione
Ecco lo sposo che viene:
andate incontro a Cristo Signore. (Cf. Mt 25,6)

Oppure:
Una cosa ho chiesto al Signore,
questa sola io cerco:
abitare nella casa del Signore
tutti i giorni della mia vita. (Sal 26,4)


Preghiera dopo la comunione
Rinvigoriti dalla partecipazione ai santi doni,
ti preghiamo, Signore Dio nostro:
fa’ che sull’esempio di santa Scolastica
portiamo nel nostro corpo
la passione di Cristo Gesù,
per aderire a te, unico e sommo bene.
Per Cristo nostro Signore.


O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

don Carlo Occelli     (Omelia del 07-02-2022)
Commento al Vangelo 7 febbraio 2022
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(continua)
don Domenico Bruno     (Omelia del 07-02-2022)
Il nostro audio quotidiano
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(continua)
Monaci Benedettini Silvestrini     (Omelia del 07-02-2022)
Guarigioni a Gennesaret
"E là dove giungeva, in villaggi o città o campagne, deponevano i malati nelle piazze e lo supplicavano di poter toccare almeno il lembo del suo mantello. E quanti lo toccavano venivano salvati". Nel Vangelo di oggi emerge ancora questo dettaglio molto interessante che ci collega perfettamente al ge ...
(continua)
don Nicola Salsa     (Omelia del 07-02-2022)
Andavano per stare con lui (Mc 6,53-56)
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don Alessandro Farano     (Omelia del 07-02-2022)
Lunedì - V settimana del Tempo Ordinario - Anno C - Commento al Vangelo
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don Carlo Occelli     (Omelia del 08-02-2021)
Commento al Vangelo 8 febbraio 2021
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don Domenico Bruno     (Omelia del 08-02-2021)
Il nostro audio quotidiano
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(continua)
don Marco Scandelli     (Omelia del 08-02-2021)
#2minutiDiVangelo Lunedì 5 T.O. La Chiesa: "mantello di Cristo" che infonde forza e speranza
Commento al Vangelo del Lunedì della V settimana del Tempo Ordinario - a cura di don Marco Scandelli #2minutiDiVangelo ---- Mc 6 53-56 ---- Ma capite la fede di questa gente: capite che noi siamo qui dopo duemila anni a chiederci se davvero Gesù camminava sulle acque o moltiplicava i ...
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don Nicola Salsa     (Omelia del 08-02-2021)
Riconoscere di essere malati (Mc 6,53-56)
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(continua)
don Nicola Salsa     (Omelia del 10-02-2020)
Prendersi cura
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(continua)
don Fabio Zaffuto     (Omelia del 10-02-2020)
Sai riconoscere l'Amore? - Video commento su Mc 6,53-56
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(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 11-02-2019)
Commento su Sal 103
«Benedici il Signore, anima mia! Sei tanto grande, Signore, mio Dio! Sei rivestito di maestà e di splendore, avvolto di luce come di un manto» Salmo 103 (104) Come vivere questa Parola? Queste bellissime espressioni del salmo 103 dicono il commosso stupore di chi, di fronte alle meraviglie del c ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 06-02-2017)
Commento su Mc. 6,56
"Quanti lo toccavano venivano guariti" Mc. 6,56 Come vivere questa Parola? Certo a tutti noi che crediamo questa Parola tocca il cuore. Se è malato di delusioni o stanchezze lo ravviva, se è nella nebbia del dubbio lo fa rinascere al sole della Fede in Lui che è salvezza. L'importante è TOCCARLO ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 08-02-2016)
Commento su Mc 6, 55
"Deponevano i malati nelle piazze e lo supplicavano di poter toccare almeno il lembo del suo mantello." Mc 6, 55 Come vivere questa Parola? La vita pubblica di Gesù raccontata da Marco evangelista, è un muoversi senza sosta tra la gente, in diverse città e territori, affrontando sia l'insidia dei ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 09-02-2015)

Almeno il lembo del mantello. Così gli ammalati cercano di toccare Gesù, di sfiorarlo per poter guarire. Certo: c'è molta superstizione e un briciolo di malsana magia in questo atteggiamento ma anche una fede enorme. La fede di chi intravvede, al di là della possibile guarigione, un'attenzione mai r ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 09-02-2015)
Commento su Mc 6, 54-55
Scesi dalla barca, la gente subito lo riconobbe e, accorrendo da tutta quella regione, cominciarono a portargli sulle barelle i malati, dovunque udivano che egli si trovasse. Mc 6, 54-55 Come vivere questa Parola? Da Gesù sgorga davvero la vita per tutti. Ad una condizione: riconoscerlo! "Riconos ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 10-02-2014)

Almeno la frangia del mantello. Agli ammalati basta toccare quella. Si accontentano di poco, tanta è la loro sofferenza e disperazione. Solo chi è stato toccato dalla malattia sa quanta disperazione può spingere una persona a trovare una soluzione. Solo la frangia. Gesù ha compassione di loro, lo ha ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 11-02-2013)
Commento su Mc 6,53-56
Lo conoscono tutti, ormai, nei pressi del lago. Volano le parole, e mentre viaggiano si ingrossano. Gesù ha cercato di tenere nascosti i prodigi, ha ammonito severamente, rimproverato, intimato. Non è servito a nulla: la folla accorre da ogni luogo. Non c'è molta fede, nella loro corsa. Ma molto dol ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 00-00-0000)
Commento su Mc 6, 56
"E dovunque giungeva, in villaggi o città o campagne, ponevano gli infermi nelle piazze e lo pregavano di potergli toccare almeno la frangia del mantello; e quanti lo toccavano guarivano." Mc 6, 56 Come vivere questa Parola? E continua anche oggi la realtà che l'evangelista comunica più volte ne ...
(continua)