LA CHIESA

      


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LITURGIA

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(es. Mt 28,1-20):
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  Venerdì della IV settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)

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Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde
PO045 ;
Ci si sente a disagio leggendo nel Vangelo questa cronaca mondana di un banchetto e di una danza, accompagnate da un crimine eseguito a sangue freddo “a motivo del giuramento e dei commensali”. C’è in questo passo una fredda crudeltà che ci ripugna. Ma questo crimine rientra, secondo la logica, nelle regole del gioco dell’ambiguità.
In effetti, l’ambiguità non può resistere, senza una reazione violenta, all’irruzione della luce della verità nella dubbia semioscurità nella quale si trova a suo agio.
I personaggi di questa tragedia: Erode, Erodiade e Giovanni. Da una parte Erode, che sembra voler conciliare due cose impossibili. Ascolta con piacere Giovanni Battista e, allo stesso tempo, vuole possedere, con un piacere di un altro genere, Erodiade che non gli appartiene, che non è sua moglie. La vecchia volpe crede di poter conciliare i contrari, e vi è riuscito sino a quel giorno. Ma questo equilibrio instabile non è facile da mantenersi. Un giorno, l’astuto Erode trova un’astuta Erodiade che non esita a manipolare la sua stessa figlia per ristabilire l’equilibrio in suo favore.
Dall’altra parte vi sono la rettitudine e la limpidezza di Giovanni Battista. Egli sa cosa rischia, ma non conosce altra parola se non la verità: “Non ti è lecito tenere la moglie di tuo fratello”. Nessuna ambiguità; ecco cosa è limpido.
Un vero discepolo del Cristo non può vivere nell’ambiguità.
Bisogna scegliere tra la verità e la tranquillità. Non è comodo, in un mondo falso; scegliere la verità è andare contro-corrente. La tranquillità dell’ambiguità è la tentazione di molti cristiani: interpretare i dogmi, destreggiarsi con i comandamenti, abbassare le esigenze, adattare Cristo al mondo... Un giorno ci si rende conto di non essere più cristiani ma schiavi del mondo. Gesù ci dice: “Se rimanete fedeli alla mia parola, sarete davvero miei discepoli; conoscerete la verità, e la verità vi farà liberi (Gv 8,31-32)

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Antifona d'ingresso
Salvaci, Signore Dio nostro,
radunaci dalle genti,
perché ringraziamo il tuo nome santo:
lodarti sarà la nostra gloria. (Sal 105,47)


Colletta
Signore Dio nostro,
concedi a noi tuoi fedeli
di adorarti con tutta l’anima
e di amare tutti gli uomini con la carità di Cristo.
Egli è Dio, e vive e regna con te,
nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

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Prima lettura

Sir 47,2-13
Davide cantò inni al Signore con tutto il suo cuore e amò colui che lo aveva creato.

Dal libro del Siràcide

Come dal sacrificio di comunione si preleva il grasso,
così Davide fu scelto tra i figli d’Israele.
Egli scherzò con leoni come con capretti,
con gli orsi come con agnelli.
Nella sua giovinezza non ha forse ucciso il gigante
e cancellato l’ignominia dal popolo,
alzando la mano con la pietra nella fionda
e abbattendo la tracotanza di Golìa?
Egli aveva invocato il Signore, l’Altissimo,
che concesse alla sua destra la forza
di eliminare un potente guerriero
e innalzare la potenza del suo popolo.
Così lo esaltarono per i suoi diecimila,
lo lodarono nelle benedizioni del Signore
offrendogli un diadema di gloria.
Egli infatti sterminò i nemici all’intorno
e annientò i Filistei, suoi avversari;
distrusse la loro potenza fino ad oggi.
In ogni sua opera celebrò il Santo,
l’Altissimo, con parole di lode;
cantò inni a lui con tutto il suo cuore
e amò colui che lo aveva creato.
Introdusse musici davanti all’altare
e con i loro suoni rese dolci le melodie.
Conferì splendore alle feste,
abbellì i giorni festivi fino alla perfezione,
facendo lodare il nome santo del Signore
ed echeggiare fin dal mattino il santuario.
Il Signore perdonò i suoi peccati,
innalzò la sua potenza per sempre,
gli concesse un’alleanza regale
e un trono di gloria in Israele.

Parola di Dio

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Salmo responsoriale

Sal 17

Sia esaltato il Dio della mia salvezza.

La via di Dio è perfetta,
la parola del Signore è purificata nel fuoco;
egli è scudo per chi in lui si rifugia.

Viva il Signore e benedetta la mia roccia,
sia esaltato il Dio della mia salvezza.
Per questo, Signore, ti loderò tra le genti
e canterò inni al tuo nome.

Egli concede al suo re grandi vittorie,
si mostra fedele al suo consacrato,
a Davide e alla sua discendenza per sempre.

Canto al Vangelo (Lc 8,15)
Alleluia, alleluia.
Beati coloro che custodiscono la parola di Dio
con cuore integro e buono
e producono frutto con perseveranza.
Alleluia.

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Vangelo

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Mc 6,14-29
Quel Giovanni che io ho fatto decapitare, è risorto.


+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, il re Erode sentì parlare di Gesù, perché il suo nome era diventato famoso. Si diceva: «Giovanni il Battista è risorto dai morti e per questo ha il potere di fare prodigi». Altri invece dicevano: «È Elìa». Altri ancora dicevano: «È un profeta, come uno dei profeti». Ma Erode, al sentirne parlare, diceva: «Quel Giovanni che io ho fatto decapitare, è risorto!».
Proprio Erode, infatti, aveva mandato ad arrestare Giovanni e lo aveva messo in prigione a causa di Erodìade, moglie di suo fratello Filippo, perché l’aveva sposata. Giovanni infatti diceva a Erode: «Non ti è lecito tenere con te la moglie di tuo fratello». Per questo Erodìade lo odiava e voleva farlo uccidere, ma non poteva, perché Erode temeva Giovanni, sapendolo uomo giusto e santo, e vigilava su di lui; nell’ascoltarlo restava molto perplesso, tuttavia lo ascoltava volentieri.
Venne però il giorno propizio, quando Erode, per il suo compleanno, fece un banchetto per i più alti funzionari della sua corte, gli ufficiali dell’esercito e i notabili della Galilea. Entrata la figlia della stessa Erodìade, danzò e piacque a Erode e ai commensali. Allora il re disse alla fanciulla: «Chiedimi quello che vuoi e io te lo darò». E le giurò più volte: «Qualsiasi cosa mi chiederai, te la darò, fosse anche la metà del mio regno». Ella uscì e disse alla madre: «Che cosa devo chiedere?». Quella rispose: «La testa di Giovanni il Battista». E subito, entrata di corsa dal re, fece la richiesta, dicendo: «Voglio che tu mi dia adesso, su un vassoio, la testa di Giovanni il Battista». Il re, fattosi molto triste, a motivo del giuramento e dei commensali non volle opporle un rifiuto.
E subito il re mandò una guardia e ordinò che gli fosse portata la testa di Giovanni. La guardia andò, lo decapitò in prigione e ne portò la testa su un vassoio, la diede alla fanciulla e la fanciulla la diede a sua madre. I discepoli di Giovanni, saputo il fatto, vennero, ne presero il cadavere e lo posero in un sepolcro.

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Fratelli, Dio è buono e si fa trovare da chi lo cerca. Confortati dalla certezza che Cristo Signore è lo stesso ieri oggi e sempre, lasciamoci condurre da lui nel domandare al Padre le cose di cui abbiamo bisogno, e diciamo:
Dio di Gesù Cristo, ascoltaci!

Perché la Chiesa, testimoniando la verità del vangelo, sappia dialogare serenamente con tutti gli uomini. Preghiamo:
Perché i cristiani che soffrono per la persecuzione o la negazione dei loro diritti, guardino a Cristo crocifisso, vittoria sul peccato e sulla morte. Preghiamo:
Perché i responsabili della vita pubblica operino nella verità, nella giustizia e nel rispetto di ogni persona. Preghiamo:
Perché teologi, catechisti e quanti hanno il compito di diffondere la parola di Dio, irradino la luce della verità con la dottrina e con la vita. Preghiamo:
Perché coloro che si interrogano sul destino dell'uomo, trovino risposta nel messaggio del vangelo e nell'atteggiamento misericordioso dei cristiani. Preghiamo:
Per chi dona il proprio tempo nel soccorrere i bisognosi.
Perché nessun uomo venga sfruttato, imbrogliato, deriso.

Padre buono, è nel nome di tuo Figlio Gesù che ti preghiamo, fiduciosi della tua benevolenza. Non guardare ai nostri meriti, ma al sacrificio perfetto di Cristo, che con te vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.

Preghiera sulle offerte
Accogli con bontà, o Signore,
i doni del nostro servizio sacerdotale:
li deponiamo sull’altare
perché diventino sacramento della nostra redenzione.
Per Cristo nostro Signore.


Antifona alla comunione
Sul tuo servo fa’ splendere il tuo volto,
salvami per la tua misericordia.
Signore, che io non debba vergognarmi
per averti invocato. (Cf. Sal 30,17-18)


Preghiera dopo la comunione
O Signore, che ci hai nutriti con il dono della redenzione,
fa’ che per la forza di questo sacramento di eterna salvezza
cresca sempre più la vera fede.
Per Cristo nostro Signore.


O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

Monaci Benedettini Silvestrini     (Omelia del 04-02-2022)
La tragica fine di Giovanni Battista
Nel vangelo di oggi si nota subito l'impatto della missione dei Dodici che tocca anche Erode Antipa. Cosa possiamo imparare da questa fine del Battista? Certamente la morte di Giovanni è prefigurazione della morte di Gesù. Lo scandalo denunciato dal Battista riguardava la convivenza con la cognata, ...
(continua)
don Carlo Occelli     (Omelia del 04-02-2022)
Commento al Vangelo 4 febbraio 2022
...
(continua)
don Nicola Salsa     (Omelia del 04-02-2022)
Erode e il passato che ritorna (Mc 6,14-29)
...
(continua)
don Alessandro Farano     (Omelia del 04-02-2022)
Venerdì - IV settimana del Tempo Ordinario - Anno C - Commento al Vangelo
...
(continua)
don Domenico Bruno     (Omelia del 04-02-2022)
Il nostro audio quotidiano
In quel tempo, il re Erode sentì parlare di Gesù, perché il suo nome era diventato famoso. Si diceva: «Giovanni il Battista è risorto dai morti e per questo ha il potere di fare prodigi». Altri invece dicevano: «È Elìa». Altri ancora dicevano: «È un profeta, come uno dei profeti». Ma Erode, al senti ...
(continua)
don Carlo Occelli     (Omelia del 05-02-2021)
Commento al Vangelo 5 febbraio 2021
...
(continua)
don Marco Scandelli     (Omelia del 05-02-2021)
#2minutiDiVangelo Venerdì 4 T.O. Non ti è chiesto di morire per Gesù, ma almeno di vivere per Lui
Commento al Vangelo del Venerdì della IV settimana del Tempo Ordinario - a cura di don Marco Scandelli #2minutiDiVangelo ---- Mc 6 14-29 Qual è la buona notizia della giornata? Che il nome di Gesù era diventato famoso. Tutti lo conoscevano, tutti ne parlavano e tutti o lo amavano o lo te ...
(continua)
don Domenico Bruno     (Omelia del 05-02-2021)
Il nostro audio quotidiano
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(continua)
don Nicola Salsa     (Omelia del 05-02-2021)
Martirio di Giovanni Battista (Mc 6,14-29)
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(continua)
don Nicola Salsa     (Omelia del 07-02-2020)
Martirio di San Giovanni Battista
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(continua)
don Fabio Zaffuto     (Omelia del 07-02-2020)
Hanno già trovato il pelo nell'uovo contro di te? - Video commento su Mc 6,14-29
...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 08-02-2019)
Commento su Mc 6, 14-29
«Il re Erode sentì parlare di Gesù, perché il suo nome era diventato famoso. Si diceva: «Giovanni il Battista è risorto dai morti e per questo ha il potere di fare prodigi». Altri invece dicevano: «È Elia». Altri ancora dicevano: «È un profeta, come uno dei profeti». Ma Erode, al sentirne parlare, d ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 03-02-2017)
Commento su Mc 6, 14-16
«Il re Erode sentì parlare di Gesù, perché il suo nome era diventato famoso. Si diceva: «Giovanni il Battista è risorto dai morti e per questo ha il potere di fare prodigi». 15Altri invece dicevano: «È Elia». Altri ancora dicevano: «È un profeta, come uno dei profeti». 16Ma Erode, al sentirne parlar ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 05-02-2016)
Commento su Sir 47, 9.12
"Davide... in ogni sua opera celebrò il Santo, l'Altissimo, con parole di lode; cantò inni a lui con tutto il suo cuore e amò colui che lo aveva creato.... Conferì splendore alle feste, abbellì i giorni festivi fino alla perfezione, facendo lodare il nome santo del Signore ed echeggiare fin dal matt ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 06-02-2015)

Marco dice che Erode ascoltava volentieri il Battista, pur restando perplesso. E si capisce: Giovanni non aveva peli sulla lingua ed accusava pubblicamente il re di avere preso come concubina la moglie di suo fratello, nonché sua nipote. Un mélange affettivo degno delle nostre moderne riviste di gos ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 06-02-2015)
Commento su Eb 13,1-8
«Fratelli, l'amore fraterno resti saldo. Non dimenticate l'ospitalità... Ricordatevi dei carcerati e di quelli che sono maltrattati... Il matrimonio sia rispettato da tutti e il letto nuziale sia senza macchia... La vostra condotta sia senza malizia; accontentatevi di quello che avete perché Dio ste ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 07-02-2014)

È tormentato, Erode, roso dai sensi di colpa. Pensava di avere risolto la questione di Giovanni uccidendolo. Certo, non era stato elegante ciò che era successo e il re pavido aveva ampiamente dimostrato alla sua corte di essere un debole e un impulsivo. Ma teneva molto alla sua immagine e la sua ama ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 08-02-2013)
Commento su Mc 6,14-29
Il pavido Erode pensava di essersi sbarazzato del profeta che, pure, ascoltava volentieri. Non sa più cosa pensare. Questa non è che una sola delle tante grane che deve affrontare a causa della sua vita affettiva poco sensata che lo ha reso inviso al fratello Filippo... e che sta per far scatenare u ...
(continua)