LA CHIESA

      


> e-mail    > chi siamo    > scripts e banners   > newsletters    > translate ita>eng

LITURGIA

> 20 Agosto 2013 <

Domenica 18 Agosto 2013

Lunedì 19 Agosto 2013

Martedì 20 Agosto 2013

Mercoledì 21 Agosto 2013

Giovedì 22 Agosto 2013

Venerdì 23 Agosto 2013

Sabato 24 Agosto 2013

Domenica 25 Agosto 2013

Lunedì 26 Agosto 2013

Martedì 27 Agosto 2013

Newsletter
Per ricevere la Liturgia del giorno inserisci la tua mail:


Cerca nella BIBBIA
Per citazione
(es. Mt 28,1-20):
Per parola:



  San Bernardo

> Vai direttamente alle OMELIE 

Grado della Celebrazione: Memoria
Colore liturgico: Bianco
Scheda Agiografica: San Bernardo
S0820 ; DO202

Bernardo (Digione, Francia, 1090 – Chiaravalle-Clairvaux 20 agosto 1153), dopo Roberto, Alberico e Stefano, fu padre dell’Ordine Cistercense. L’obbedienza e il bene della Chiesa lo spinsero spesso a lasciare la quiete monastica per dedicarsi alle più gravi questioni politico-religiose del suo tempo. Maestro di guida spirituale ed educatore di generazioni di santi, lascia nei suoi sermoni di commento alla Bibbia e alla liturgia un eccezionale documento di teologia monastica tendente, più che alla scienza, all’esperienza del mistero. Ispirò un devoto affetto all’umanità di Cristo e alla Vergine Madre.

Ricevi la Liturgia via mail >
Leggi la sua scheda su Santiebeati.it >
Condividi questa Liturgia su > Facebook
Ascolta il Vangelo >

Antifona d'ingresso
Il Signore ha ricolmato san Bernardo dello spirito di intelligenza:
egli servì il popolo di Dio con abbondanza di dottrina.


Colletta
O Dio, che hai suscitato nella Chiesa il santo abate Bernardo,
acceso di zelo per la tua casa
come lampada che arde e risplende,
per sua intercessione concedi a noi lo stesso fervore di spirito,
per camminare sempre come figli della luce.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

>

Prima lettura

Gdc 6,11-24
Gedeone, salverai Israele: non ti mando forse io?

Dal libro dei Giudici

In quei giorni, l’angelo del Signore venne a sedere sotto il terebinto di Ofra, che apparteneva a Ioas, Abiezerita. Gedeone, figlio di Ioas, batteva il grano nel frantoio per sottrarlo ai Madianiti. L’angelo del Signore gli apparve e gli disse: «Il Signore è con te, uomo forte e valoroso!». Gedeone gli rispose: «Perdona, mio signore: se il Signore è con noi, perché ci è capitato tutto questo? Dove sono tutti i suoi prodigi che i nostri padri ci hanno narrato, dicendo: “Il Signore non ci ha fatto forse salire dall’Egitto?”. Ma ora il Signore ci ha abbandonato e ci ha consegnato nelle mani di Madian».
Allora il Signore si volse a lui e gli disse: «Va’ con questa tua forza e salva Israele dalla mano di Madian; non ti mando forse io?». Gli rispose: «Perdona, mio signore: come salverò Israele? Ecco, la mia famiglia è la più povera di Manasse e io sono il più piccolo nella casa di mio padre». Il Signore gli disse: «Io sarò con te e tu sconfiggerai i Madianiti come se fossero un uomo solo».
Gli disse allora: «Se ho trovato grazia ai tuoi occhi, dammi un segno che proprio tu mi parli. Intanto, non te ne andare di qui prima che io torni da te e porti la mia offerta da presentarti». Rispose: «Resterò fino al tuo ritorno».
Allora Gedeone entrò in casa, preparò un capretto e con un’efa di farina fece focacce àzzime; mise la carne in un canestro, il brodo in una pentola, gli portò tutto sotto il terebinto e glielo offrì. L’angelo di Dio gli disse: «Prendi la carne e le focacce àzzime, posale su questa pietra e vèrsavi il brodo». Egli fece così. Allora l’angelo del Signore stese l’estremità del bastone che aveva in mano e toccò la carne e le focacce àzzime; dalla roccia salì un fuoco che consumò la carne e le focacce àzzime, e l’angelo del Signore scomparve dai suoi occhi.
Gedeone vide che era l’angelo del Signore e disse: «Signore Dio, ho dunque visto l’angelo del Signore faccia a faccia!». Il Signore gli disse: «La pace sia con te, non temere, non morirai!». Allora Gedeone costruì in quel luogo un altare al Signore e lo chiamò «Il Signore è pace».

Parola di Dio

>

Salmo responsoriale

Sal 84

Il Signore annuncia la pace per il suo popolo.

Ascolterò che cosa dice Dio, il Signore:
egli annuncia la pace
per il suo popolo, per i suoi fedeli,
per chi ritorna a lui con fiducia.

Amore e verità s’incontreranno,
giustizia e pace si baceranno.
Verità germoglierà dalla terra
e giustizia si affaccerà dal cielo.

Certo, il Signore donerà il suo bene
e la nostra terra darà il suo frutto;
giustizia camminerà davanti a lui:
i suoi passi tracceranno il cammino.

Canto al Vangelo (2 Cor 8,9)
Alleluia, alleluia.
Gesù Cristo, da ricco che era, si è fatto povero per voi,
perché voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà.
Alleluia.

>

Vangelo

Condividi il Vangelo su >   Facebook Ascolta il Vangelo >    

Mt 19,23-30
È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio.


+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «In verità io vi dico: difficilmente un ricco entrerà nel regno dei cieli. Ve lo ripeto: è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio».
A queste parole i discepoli rimasero molto stupiti e dicevano: «Allora, chi può essere salvato?». Gesù li guardò e disse: «Questo è impossibile agli uomini, ma a Dio tutto è possibile».
Allora Pietro gli rispose: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito; che cosa dunque ne avremo?». E Gesù disse loro: «In verità io vi dico: voi che mi avete seguito, quando il Figlio dell’uomo sarà seduto sul trono della sua gloria, alla rigenerazione del mondo, siederete anche voi su dodici troni a giudicare le dodici tribù d’Israele. Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi per il mio nome, riceverà cento volte tanto e avrà in eredità la vita eterna. Molti dei primi saranno ultimi e molti degli ultimi saranno primi».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Supplichiamo Dio, nostro Padre, perché ci aiuti ad ascoltare la sua Parola, anche quando ci sembra difficile da attuare. Preghiamo insieme e diciamo:
Donaci, Signore, la povertà di spirito.

Per il Papa, i vescovi e i sacerdoti, perché siano modello di povertà e mostrino ai cristiani che è possibile vivere con gioia il distacco dalla ricchezza. Preghiamo:
Per tutti i cristiani, perché non si lascino assorbire completamente dagli interessi economici e non siano sedotti dall'avidità. Preghiamo:
Per i cristiani che seguono il Signore nella povertà volontaria, perché ricevano, come ha promesso Gesù, gioia cento volte maggiore di quanto hanno lasciato. Preghiamo:
Per i ricchi, perché ascoltino il grido dei poveri e aprano l'animo alle loro necessità. Preghiamo:
Per noi qui presenti, perché lasciamo che il Signore occupi sempre più il nostro animo e trasformi i nostri sentimenti. Preghiamo:
Perché i poveri siano profezia della Chiesa.
Per chi oggi è vero esempio di povertà evangelica.

O Padre, ricco di bontà, ascolta le nostre preghiere e fà che il nostro cuore sia capace di affidarsi completamente a te. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Preghiera sulle offerte
Ti offriamo, o Signore, il sacramento dell’unità e della pace
nella memoria di san Bernardo abate
che, insigne per la parola e l’azione,
operò instancabilmente per la concordia
e l’armonia nella tua Chiesa.
Per Cristo nostro Signore.


Antifona alla comunione
Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi.
Rimanete nel mio amore. (Gv 15,9)


Preghiera dopo la comunione
Il cibo che abbiamo ricevuto
compia in noi la sua opera, o Signore,
perché, nella memoria di san Bernardo,
confermati dal suo esempio e istruiti dal suo insegnamento,
siamo rapiti dall’amore del tuo Verbo fatto uomo.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.


O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

don Carlo Occelli     (Omelia del 17-08-2021)
Commento al Vangelo 17 agosto 2021
...
(continua)
don Alessandro Farano     (Omelia del 17-08-2021)
Martedì - XX del Tempo Ordinario - Commento al Vangelo
...
(continua)
don Nicola Salsa     (Omelia del 17-08-2021)
La ricchezza che rende poveri gli altri (Mt 19,23-30)
...
(continua)
don Marco Scandelli     (Omelia del 17-08-2021)
#2minutiDiVangelo - Martedì XX TO - Il giovane ricco: se si segue Gesù si è davvero felici
Commento al Vangelo del XX martedì del TO - a cura di don Marco Scandelli #2minutiDiVangelo Mt 19 23-30 ...
(continua)
don Carlo Occelli     (Omelia del 18-08-2020)
Commento al Vangelo 18 agosto 2020
...
(continua)
don Marco Scandelli     (Omelia del 18-08-2020)
#2minutiDiVangelo - Martedì 18/08 - Il ricco non è chi ha beni, ma chi di essi ne diventa schiavo
Commento al Vangelo di martedì 18 agosto 2020 - XX settimana del Tempo Ordinario - a cura di don Marco Scandelli #2minutiDiVangelo Matteo 19 23-30 Essere ricchi, evangelicamente parlando, significa essere schiavi dei propri beni. Il giovane ricco non è riuscito a scegliere l'amicizia con Ge ...
(continua)
don Nicola Salsa     (Omelia del 18-08-2020)
Molti degli ultimi saranno i primi
...
(continua)
don Giampaolo Centofanti     (Omelia del 18-08-2020)

Solo la grazia può attirarci a Dio, accendere in noi la sete di Lui e dunque orientarci a lasciare che prenda sempre più il primo posto nella nostra vita. Siccome è un dono di grazia non possiamo attribuire a noi stessi alcun merito nella sequela. Quando invece lo facciamo allora giudichiamo gli alt ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 18-08-2015)

Il giovane ricco se n'è andato: non se l'è sentita di lasciare ciò che aveva, il suo desiderio di Dio non è sufficiente per superare le proprie paure. Gesù ne è rimasto spiazzato, addolorato. Commenta ad alta voce di come la ricchezza diventi un gran peso, alle volte. Là dove la ricchezza non è una ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 19-08-2014)

Gesù è amareggiato per quanto è successo: sperava che lo sguardo amorevole con cui aveva guardato il giovane ricco sarebbe bastato a convincerlo a seguirlo abbandonando tutto ciò che possedeva, liberando il suo cuore per avere spazio per l'Assoluto. Così non è stato: le ricchezze del giovane gli han ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 20-08-2013)
Commento su Mt 19,23-30
La vicenda del giovane ricco ha, giustamente, gettato tutti nello sconforto: chi può competere? Chi di noi avrebbe potuto dire di osservare i comandamenti fin dalla più tenera età? Il giovane non ha accettato di compiere il salto e i discepoli, sconcertati, si chiedono come sia possibile seguire una ...
(continua)