LA CHIESA

      


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LITURGIA

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(es. Mt 28,1-20):
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  Lunedì della X settimana del Tempo Ordinario (Anno dispari)

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Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde
DO101 ;
Il tema comune alle letture della Messa odierna è la consolazione dopo la desolazione. "Beati gli afflitti perché saranno consolati" è una delle beatitudini; san Paolo nella lettera ai Corinzi porta l'esempio di se stesso: è appena passato attraverso una grande tribolazione, tanto che più avanti dirà che disperava perfino della vita, ma in questa tribolazione ha ricevuto la consolazione di Dio e ora lo benedice: "Sia benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, Padre misericordioso e Dio di ogni consolazione, il quale ci consola in ogni nostra tribolazione". Anche il salmo ha lo stesso tema: "Ho cercato il Signore e mi ha risposto e da ogni timore mi ha liberato... Questo povero grida e il Signore lo ascolta, lo libera da tutte le sue angosce".
Certo, la desolazione pesa ed è insieme una tentazione di non credere più a Dio, di non aver fiducia, quando invece Dio in quella circostanza vuol consolarci, e ci consola se lottiamo con lui, rimanendo fermi nella fede e nella speranza.
Lottare come? Lottare nella preghiera, una preghiera difficile, perché nella vera desolazione non c e più voglia di pregare, ma una preghiera intensa, vera, fatta rimanendo vicino alla croce di Gesù. Allora le nostre sofferenze diventano veramente "le sofferenze di Cristo in noi", preludio della vittoria e della consolazione, che ci fa cantare: "Gustate e vedete quanto è buono il Signore!". Soltanto dopo la vittoria si può avere la certezza gioiosa e beatificante della bontà di Dio.
In san Paolo l'esperienza della tribolazione e della consolazione è una esperienza apostolica: "Quando siamo tribolati, è per la vostra consolazione e salvezza; quando siamo confortati, è per la vostra consolazione" perché combattimento e vittoria egli li vive per diffondere e consolidare la fede. E la consolazione "si dimostra nel sopportare con forza le medesime sofferenze che anche noi sopportiamo". E dunque un cammino che egli traccia per tutti i fedeli, da vero Apostolo.
Domandiamo al Signore la luce per capire il valore delle tribolazioni e l'aiuto a rimanere, nelle prove, fermi nella fede, fermi accanto alla croce di Cristo, finché giunga la vittoria, nella consolazione divina.

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Antifona d'ingresso
Il Signore è mia luce e mia salvezza: di chi avrò timore?
Il Signore è difesa della mia vita: di chi avrò paura?
Gli avversari e i nemici, sono essi a cadere. (Cf. 26,1-2)


Colletta
O Dio, sorgente di ogni bene,
ispiraci propositi giusti e santi
e donaci il tuo aiuto,
perché possiamo attuarli nella nostra vita.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

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Prima lettura

2Cor 1,1-7
Dio ci consola, perché possiamo anche noi consolare quelli che si trovano in ogni genere di afflizione.

Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi

Paolo, apostolo di Gesù Cristo per volontà di Dio, e il fratello Timòteo, alla Chiesa di Dio che è a Corinto e a tutti i santi dell’intera Acàia: grazia a voi e pace da Dio Padre nostro e dal Signore Gesù Cristo.
Sia benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, Padre misericordioso e Dio di ogni consolazione! Egli ci consola in ogni nostra tribolazione, perché possiamo anche noi consolare quelli che si trovano in ogni genere di afflizione con la consolazione con cui noi stessi siamo consolati da Dio. Poiché, come abbondano le sofferenze di Cristo in noi, così, per mezzo di Cristo, abbonda anche la nostra consolazione.
Quando siamo tribolati, è per la vostra consolazione e salvezza; quando siamo confortati, è per la vostra consolazione, la quale vi dà forza nel sopportare le medesime sofferenze che anche noi sopportiamo. La nostra speranza nei vostri riguardi è salda: sappiamo che, come siete partecipi delle sofferenze, così lo siete anche della consolazione.

Parola di Dio

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Salmo responsoriale

Sal 33

Gustate e vedete com’è buono il Signore.

Benedirò il Signore in ogni tempo,
sulla mia bocca sempre la sua lode.
Io mi glorio nel Signore:
i poveri ascoltino e si rallegrino.

Magnificate con me il Signore,
esaltiamo insieme il suo nome.
Ho cercato il Signore: mi ha risposto
e da ogni mia paura mi ha liberato.

Guardate a lui e sarete raggianti,
i vostri volti non dovranno arrossire.
Questo povero grida e il Signore lo ascolta,
lo salva da tutte le sue angosce.

L’angelo del Signore si accampa
attorno a quelli che lo temono, e li libera.
Gustate e vedete com’è buono il Signore;
beato l’uomo che in lui si rifugia.

Canto al Vangelo (Mt 5,12)
Alleluia, alleluia.
Rallegratevi ed esultate,
perché grande è la vostra ricompensa nei cieli.
Alleluia.

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Vangelo

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Mt 5,1-12
Beati i poveri in spirito.


+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo:
«Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati quelli che sono nel pianto,
perché saranno consolati.
Beati i miti,
perché avranno in eredità la terra.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,
perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi,
perché troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore,
perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati per la giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti perseguitarono i profeti che furono prima di voi».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
(Dall'Orazionale CEI 2020 - Estate)
I ritmi e le vicende del tempo si intrecciano con il mistero di Cristo: la stagione estiva, permeata di luce e calore, accompagna la fecondità e la gioia scaturite dalla Pentecoste. Fatti voce delle attese del creato e dei desideri dell’uomo, preghiamo umilmente il Signore.
Preghiamo insieme e diciamo: Rinnovaci, Signore, con la forza del tuo Spirito.

1. Padre santo, sostieni la Chiesa, perché, a immagine delle prime comunità, sia fedele nell’ascolto della tua parola, perseverante nella preghiera, ardente nella carità. Noi ti preghiamo.
2. Padre misericordioso, manda operai nella tua messe, perché non manchino al tuo popolo i pastori che spezzano il pane della Parola e dell’Eucaristia. Noi ti preghiamo.
3. Padre buono, apri i cuori dei governanti, perché, docili al tuo Spirito, divengano solerti operatori di giustizia. Noi ti preghiamo.
4. Padre clementissimo, riscalda il cuore dei deboli e degli sfiduciati, perché la sofferenza umana si apra alla speranza. Noi ti preghiamo.
5. Padre della vita, benedici gli operatori del turismo e del tempo libero, perché anche grazie a loro la stagione estiva sia l’occasione per gustare le bellezze del creato e dell’arte. Noi ti preghiamo.

O Padre, compi anche nel nostro tempo i prodigi della Chiesa apostolica, perché gli uomini di ogni lingua, popolo e nazione, uniti in armonia dal tuo Spirito, si tendano la mano per rinnovare la faccia della terra. Per Cristo nostro Signore.

Preghiera sulle offerte
Volgi il tuo sguardo, o Signore,
al nostro servizio sacerdotale,
perché questa offerta ti sia gradita
e accresca il nostro amore per te.
Per Cristo nostro Signore.


Antifona alla comunione
Signore, mia roccia,
mia fortezza, mio liberatore,
mio Dio, mia rupe, in cui mi rifugio. (Sal 17,3)

Oppure:
Dio è amore; chi rimane nell'amore,
rimane in Dio e Dio rimane in lui. (1Gv 4,16)


Preghiera dopo la comunione
O Signore, la tua forza risanatrice,
operante in questo sacramento,
ci guarisca dal male e ci guidi sulla via del bene.
Per Cristo nostro Signore.


O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

don Carlo Occelli     (Omelia del 07-06-2021)
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don Domenico Bruno     (Omelia del 07-06-2021)
Il nostro audio quotidiano
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Ascoltando il vangelo delle beatitudini forse pensiamo: io tutta questa beatitudine non la sento. Ma guardiamo nella nostra vita concreta. Una mamma mi diceva che si riprometteva ogni volta di pregare ma poi non lo faceva mai. Poi si è accorta che forse non pregava un'ora al giorno ma aveva comincia ...
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Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 12-06-2017)
Commento su 2 Cor 1, 3-4
"Sia benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, Padre misericordioso e Dio di ogni consolazione! Egli ci consola in ogni nostra tribolazione, perché possiamo anche noi consolare quelli che si trovano in ogni genere di afflizione con la consolazione con cui noi stessi siamo consolati da Dio ...
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Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 06-06-2016)
Commento su Mt 5, 1 ss.
"In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sulla montagna e, messosi a sedere, gli si avvicinarono i suoi discepoli. Prendendo allora la parola, li ammaestrava dicendo: Beati..." Mt 5, 1 ss. Come vivere questa Parola? Il discorso che Gesù sta per fare è inscritto in una scenografia sapienziale. ...
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Paolo Curtaz     (Omelia del 08-06-2015)

È forse la più bella pagina Vangelo. Certamente la più insostenibile. Gesù proclama beati coloro che noi immaginiamo sconfitti, che chiamiamo perdenti. La sua parola è così tagliente da obbligarci a cambiare radicalmente prospettiva: la felicità non consiste certo nell'essere tristi o perseguitati m ...
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Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 08-06-2015)
Commento su Mt 5, 1-12
«Beati i poveri in spirito... Beati quelli che sono nel pianto... Beati i miti,... Beati i misericordiosi,... Beati i puri di cuore,... Beati gli operatori di pace,... Beati i perseguitati per la giustizia,... Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno...» Mt 5, 1-12 Come vivere questa P ...
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Paolo Curtaz     (Omelia del 09-06-2014)

Di quanto Spirito Santo abbiamo bisogno per accogliere con un cuore aperto e libero questa pagina! E credere che davvero il Signore opera in noi e ci permette di rendere vera e credibile questa pagina! Oggi ricominciamo il tempo ordinario, interrotto diversi mesi or sono con l'inizio della quaresima ...
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Paolo Curtaz     (Omelia del 10-06-2013)
Commento su Mt 5,1-12
Si mette a insegnare, il Signore, come fece Mosè sulla montagna. È una nuova Legge quella che Dio dona al suo popolo: non più dieci parole da mandare a memoria ma otto beatitudini da vivere. Non chiede di fare qualcosa, il Signore, ma di riconoscere che nelle scelte che già abbiamo fatto dimora il s ...
(continua)