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(es. Mt 28,1-20):
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  DOMENICA DELLE PALME (ANNO C)

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Grado della Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: Rosso
Scheda Agiografica: DOMENICA DELLE PALME (ANNO C)
CPALM ;

Festeggiamo oggi l’entrata messianica di Gesù a Gerusalemme; in ricordo del suo trionfo, benediciamo le palme e leggiamo il racconto della sua passione e della sua morte. È il profeta Isaia con il suo terzo cantico sul servo sofferente di Iahvè che ci prepara ad ascoltare questo passo del Vangelo.
La sofferenza fa parte della missione del servo. Essa fa anche parte della nostra missione di cristiani. Non può esistere un servo coerente di Gesù se non con il suo fardello, come ci ricorda il salmo di oggi.
Ma nella sofferenza risiede la vittoria. “Egli spogliò se stesso, assumendo la condizione di servo, umiliò se stesso, facendosi obbediente fino alla morte, e alla morte di croce”. E, come il suono trionfale di una fanfara, risuonano le parole che richiamano l’antico inno cristiano sulla kenosi citato da san Paolo: “Per questo Dio l’ha esaltato al di sopra di tutto”. L’intera gloria del servo di Iahvè è nello spogliarsi completamente, nell’abbassarsi, nel servire come uno schiavo, fino alla morte. La parola essenziale è: “Per questo”. L’elevazione divina di Cristo è nel suo abbassarsi, nel suo servire, nella sua solidarietà con noi, in particolare con i più deboli e i più provati.
Poiché la divinità è l’amore. E l’amore si è manifestato con più forza proprio sulla croce, sulla croce dalla quale è scaturito il grido di fiducia filiale nel Padre.
“Dopo queste parole egli rese lo spirito”, e noi ci inginocchiamo - secondo la liturgia della messa - e ci immergiamo nella preghiera o nella meditazione. Questo istante di silenzio totale è essenziale, indispensabile a ciascuno di noi. Che cosa dirò al Crocifisso? A me stesso? Al Padre?

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Antifona d'ingresso

Commemorazione dell'ingresso di Gesù in Gerusalemme

ANTIFONA

Osanna al Figlio di Davide!
Benedetto colui che viene nel nome del Signore,
il Re d'Israele!
Osanna nell'alto dei cieli. (Mt 21,9)

Il sacerdote dice:

Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.

Quindi rivolge al popolo una breve esortazione, per illustrare il significato del rito e per invitarlo a una partecipazione attiva e consapevole:

Fratelli e sorelle,
fin dall’inizio della Quaresima
abbiamo cominciato a preparare i nostri cuori
attraverso la penitenza e le opere di carità̀.
Oggi siamo qui radunati affinché con tutta la Chiesa
possiamo essere introdotti al mistero pasquale
del nostro Signore Gesù Cristo, il quale,
per dare reale compimento alla propria passione e risurrezione,
entrò nella sua città, Gerusalemme.
Seguiamo perciò̀ il Signore,
facendo memoria del suo ingresso salvifico con fede e devozione,
affinché́, resi partecipi per grazia del mistero della croce,
possiamo aver parte alla risurrezione e alla vita eterna.

Dopo questa monizione, il sacerdote dice a mani allargate una delle orazioni seguenti:

Preghiamo.
Dio onnipotente ed eterno,
benedici questi rami [di ulivo],
e concedi a noi tuoi fedeli,
che seguiamo esultanti Cristo, nostro Re e Signore,
di giungere con lui alla Gerusalemme del cielo.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli. R. Amen.

Oppure:
Preghiamo.
Accresci, o Dio, la fede di chi spera in te
e concedi a noi tuoi fedeli,
che oggi innalziamo questi rami in onore di Cristo trionfante,
di rimanere uniti a lui, per portare frutti di opere buone.
Per Cristo nostro Signore. R. Amen.

E senza nulla dire, asperge i rami con l'acqua benedetta.

Segue la proclamazione del Vangelo dell'ingresso del Signore.

VANGELO (Lc 19,28-40)
Benedetto colui che viene nel nome del Signore.

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù camminava davanti a tutti salendo verso Gerusalemme. Quando fu vicino a Bètfage e a Betània, presso il monte detto degli Ulivi, inviò due discepoli dicendo: «Andate nel villaggio di fronte; entrando, troverete un puledro legato, sul quale non è mai salito nessuno. Slegatelo e conducetelo qui. E se qualcuno vi domanda: “Perché lo slegate?”, risponderete così: “Il Signore ne ha bisogno”».
Gli inviati andarono e trovarono come aveva loro detto. Mentre slegavano il puledro, i proprietari dissero loro: «Perché slegate il puledro?». Essi risposero: «Il Signore ne ha bisogno».
Lo condussero allora da Gesù; e gettati i loro mantelli sul puledro, vi fecero salire Gesù. Mentre egli avanzava, stendevano i loro mantelli sulla strada. Era ormai vicino alla discesa del monte degli Ulivi, quando tutta la folla dei discepoli, pieni di gioia, cominciò a lodare Dio a gran voce per tutti i prodigi che avevano veduto, dicendo:
«Benedetto colui che viene,
il re, nel nome del Signore.
Pace in cielo
e gloria nel più alto dei cieli!».
Alcuni farisei tra la folla gli dissero: «Maestro, rimprovera i tuoi discepoli». Ma egli rispose: «Io vi dico che, se questi taceranno, grideranno le pietre».

Parola del Signore.

Dopo il Vangelo si può fare, secondo le circostanze, una breve omelia. Per dare l'avvio alla processione, il celebrante, o un altro ministro, può fare un'esortazione con queste parole:

Imitiamo, fratelli e sorelle, le folle che acclamavano Gesù̀, e procediamo in pace.

Ha quindi inizio la processione verso la chiesa, nella quale si celebra la Messa. Durante la processione, il coro e il popolo eseguono i canti adatti alla celebrazione.


Colletta
Dio onnipotente ed eterno,
che hai dato come modello agli uomini
il Cristo tuo Figlio, nostro Salvatore,
fatto uomo e umiliato fino alla morte di croce,
fa’ che abbiamo sempre presente
il grande insegnamento della sua passione,
per partecipare alla gloria della risurrezione.
Egli è Dio, e vive e regna con te,
nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

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Prima lettura

Is 50,4-7
Non ho sottratto la faccia agli insulti e agli sputi, sapendo di non restare confuso. (Terzo canto del Servo del Signore)

Dal libro del profeta Isaìa

Il Signore Dio mi ha dato una lingua da discepolo,
perché io sappia indirizzare
una parola allo sfiduciato.
Ogni mattina fa attento il mio orecchio
perché io ascolti come i discepoli.
Il Signore Dio mi ha aperto l’orecchio
e io non ho opposto resistenza,
non mi sono tirato indietro.
Ho presentato il mio dorso ai flagellatori,
le mie guance a coloro che mi strappavano la barba;
non ho sottratto la faccia
agli insulti e agli sputi.
Il Signore Dio mi assiste,
per questo non resto svergognato,
per questo rendo la mia faccia dura come pietra,
sapendo di non restare confuso.

Parola di Dio

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Salmo responsoriale

Sal 21

Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?

Si fanno beffe di me quelli che mi vedono,
storcono le labbra, scuotono il capo:
«Si rivolga al Signore; lui lo liberi,
lo porti in salvo, se davvero lo ama!».

Un branco di cani mi circonda,
mi accerchia una banda di malfattori;
hanno scavato le mie mani e i miei piedi.
Posso contare tutte le mie ossa.

Si dividono le mie vesti,
sulla mia tunica gettano la sorte.
Ma tu, Signore, non stare lontano,
mia forza, vieni presto in mio aiuto.

Annuncerò il tuo nome ai miei fratelli,
ti loderò in mezzo all’assemblea.
Lodate il Signore, voi suoi fedeli,
gli dia gloria tutta la discendenza di Giacobbe,
lo tema tutta la discendenza d’Israele.

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Seconda lettura

Fil 2,6-11
Cristo umiliò se stesso, per questo Dio lo esaltò.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippési

Cristo Gesù, pur essendo nella condizione di Dio,
non ritenne un privilegio
l’essere come Dio,
ma svuotò se stesso
assumendo una condizione di servo,
diventando simile agli uomini.
Dall’aspetto riconosciuto come uomo,
umiliò se stesso
facendosi obbediente fino alla morte
e a una morte di croce.
Per questo Dio lo esaltò
e gli donò il nome
che è al di sopra di ogni nome,
perché nel nome di Gesù
ogni ginocchio si pieghi
nei cieli, sulla terra e sotto terra,
e ogni lingua proclami:
«Gesù Cristo è Signore!»,
a gloria di Dio Padre.

Parola di Dio

Canto al Vangelo (Fil 2,8-9)
Lode e onore a te, Signore Gesù!
Per noi Cristo si è fatto obbediente fino alla morte
e a una morte di croce.
Per questo Dio lo esaltò
e gli donò il nome che è al di sopra di ogni nome.
Lode e onore a te, Signore Gesù!

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Vangelo

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Lc 22,14-23,56
La passione del Signore.


+ Passione di nostro Signore Gesù Cristo secondo Luca

- Ho tanto desiderato mangiare questa Pasqua con voi, prima della mia passione
Quando venne l’ora, [Gesù] prese posto a tavola e gli apostoli con lui, e disse loro: «Ho tanto desiderato mangiare questa Pasqua con voi, prima della mia passione, perché io vi dico: non la mangerò più, finché essa non si compia nel regno di Dio». E, ricevuto un calice, rese grazie e disse: «Prendetelo e fatelo passare tra voi, perché io vi dico: da questo momento non berrò più del frutto della vite, finché non verrà il regno di Dio».

- Fate questo in memoria di me
Poi prese il pane, rese grazie, lo spezzò e lo diede loro dicendo: «Questo è il mio corpo, che è dato per voi; fate questo in memoria di me». E, dopo aver cenato, fece lo stesso con il calice dicendo: «Questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue, che è versato per voi».

- Guai a quell’uomo dal quale il Figlio dell’uomo viene tradito!
«Ma ecco, la mano di colui che mi tradisce è con me, sulla tavola. Il Figlio dell’uomo se ne va, secondo quanto è stabilito, ma guai a quell’uomo dal quale egli viene tradito!». Allora essi cominciarono a domandarsi l’un l’altro chi di loro avrebbe fatto questo.

- Io sto in mezzo a voi come colui che serve
E nacque tra loro anche una discussione: chi di loro fosse da considerare più grande. Egli disse: «I re delle nazioni le governano, e coloro che hanno potere su di esse sono chiamati benefattori. Voi però non fate così; ma chi tra voi è più grande diventi come il più giovane, e chi governa come colui che serve. Infatti chi è più grande, chi sta a tavola o chi serve? Non è forse colui che sta a tavola? Eppure io sto in mezzo a voi come colui che serve. Voi siete quelli che avete perseverato con me nelle mie prove e io preparo per voi un regno, come il Padre mio l’ha preparato per me, perché mangiate e beviate alla mia mensa nel mio regno. E siederete in trono a giudicare le dodici tribù di Israele.

- Tu, una volta convertito, conferma i tuoi fratelli
Simone, Simone, ecco: Satana vi ha cercati per vagliarvi come il grano; ma io ho pregato per te, perché la tua fede non venga meno. E tu, una volta convertito, conferma i tuoi fratelli». E Pietro gli disse: «Signore, con te sono pronto ad andare anche in prigione e alla morte». Gli rispose: «Pietro, io ti dico: oggi il gallo non canterà prima che tu, per tre volte, abbia negato di conoscermi».

- Deve compiersi in me questa parola della Scrittura
Poi disse loro: «Quando vi ho mandato senza borsa, né sacca, né sandali, vi è forse mancato qualcosa?». Risposero: «Nulla». Ed egli soggiunse: «Ma ora, chi ha una borsa la prenda, e così chi ha una sacca; chi non ha spada, venda il mantello e ne compri una. Perché io vi dico: deve compiersi in me questa parola della Scrittura: “E fu annoverato tra gli empi”. Infatti tutto quello che mi riguarda volge al suo compimento». Ed essi dissero: «Signore, ecco qui due spade». Ma egli disse: «Basta!».

- Entrato nella lotta, pregava più intensamente
Uscì e andò, come al solito, al monte degli Ulivi; anche i discepoli lo seguirono. Giunto sul luogo, disse loro: «Pregate, per non entrare in tentazione». Poi si allontanò da loro circa un tiro di sasso, cadde in ginocchio e pregava dicendo: «Padre, se vuoi, allontana da me questo calice! Tuttavia non sia fatta la mia, ma la tua volontà». Gli apparve allora un angelo dal cielo per confortarlo. Entrato nella lotta, pregava più intensamente, e il suo sudore diventò come gocce di sangue che cadono a terra. Poi, rialzatosi dalla preghiera, andò dai discepoli e li trovò che dormivano per la tristezza. E disse loro: «Perché dormite? Alzatevi e pregate, per non entrare in tentazione».

- Giuda, con un bacio tu tradisci il Figlio dell’uomo?
Mentre ancora egli parlava, ecco giungere una folla; colui che si chiamava Giuda, uno dei Dodici, li precedeva e si avvicinò a Gesù per baciarlo. Gesù gli disse: «Giuda, con un bacio tu tradisci il Figlio dell’uomo?». Allora quelli che erano con lui, vedendo ciò che stava per accadere, dissero: «Signore, dobbiamo colpire con la spada?». E uno di loro colpì il servo del sommo sacerdote e gli staccò l’orecchio destro. Ma Gesù intervenne dicendo: «Lasciate! Basta così!». E, toccandogli l’orecchio, lo guarì. Poi Gesù disse a coloro che erano venuti contro di lui, capi dei sacerdoti, capi delle guardie del tempio e anziani: «Come se fossi un ladro siete venuti con spade e bastoni. Ogni giorno ero con voi nel tempio e non avete mai messo le mani su di me; ma questa è l’ora vostra e il potere delle tenebre».

- Uscito fuori, Pietro, pianse amaramente
Dopo averlo catturato, lo condussero via e lo fecero entrare nella casa del sommo sacerdote. Pietro lo seguiva da lontano. Avevano acceso un fuoco in mezzo al cortile e si erano seduti attorno; anche Pietro sedette in mezzo a loro. Una giovane serva lo vide seduto vicino al fuoco e, guardandolo attentamente, disse: «Anche questi era con lui». Ma egli negò dicendo: «O donna, non lo conosco!». Poco dopo un altro lo vide e disse: «Anche tu sei uno di loro!». Ma Pietro rispose: «O uomo, non lo sono!». Passata circa un’ora, un altro insisteva: «In verità, anche questi era con lui; infatti è Galileo». Ma Pietro disse: «O uomo, non so quello che dici». E in quell’istante, mentre ancora parlava, un gallo cantò. Allora il Signore si voltò e fissò lo sguardo su Pietro, e Pietro si ricordò della parola che il Signore gli aveva detto: «Prima che il gallo canti, oggi mi rinnegherai tre volte». E, uscito fuori, pianse amaramente.

- Fa’ il profeta! Chi è che ti ha colpito?
E intanto gli uomini che avevano in custodia Gesù lo deridevano e lo picchiavano, gli bendavano gli occhi e gli dicevano: «Fa’ il profeta! Chi è che ti ha colpito?». E molte altre cose dicevano contro di lui, insultandolo.

- Lo condussero davanti al loro Sinedrio
Appena fu giorno, si riunì il consiglio degli anziani del popolo, con i capi dei sacerdoti e gli scribi; lo condussero davanti al loro Sinedrio e gli dissero: «Se tu sei il Cristo, dillo a noi». Rispose loro: «Anche se ve lo dico, non mi crederete; se vi interrogo, non mi risponderete. Ma d’ora in poi il Figlio dell’uomo siederà alla destra della potenza di Dio». Allora tutti dissero: «Tu dunque sei il Figlio di Dio?». Ed egli rispose loro: «Voi stessi dite che io lo sono». E quelli dissero: «Che bisogno abbiamo ancora di testimonianza? L’abbiamo udito noi stessi dalla sua bocca».

- Non trovo in quest’uomo alcun motivo di condanna
Tutta l’assemblea si alzò; lo condussero da Pilato e cominciarono ad accusarlo: «Abbiamo trovato costui che metteva in agitazione il nostro popolo, impediva di pagare tributi a Cesare e affermava di essere Cristo re». Pilato allora lo interrogò: «Sei tu il re dei Giudei?». Ed egli rispose: «Tu lo dici». Pilato disse ai capi dei sacerdoti e alla folla: «Non trovo in quest’uomo alcun motivo di condanna». Ma essi insistevano dicendo: «Costui solleva il popolo, insegnando per tutta la Giudea, dopo aver cominciato dalla Galilea, fino a qui». Udito ciò, Pilato domandò se quell’uomo era Galileo e, saputo che stava sotto l’autorità di Erode, lo rinviò a Erode, che in quei giorni si trovava anch’egli a Gerusalemme.

- Erode con i suoi soldati insulta Gesù
Vedendo Gesù, Erode si rallegrò molto. Da molto tempo infatti desiderava vederlo, per averne sentito parlare, e sperava di vedere qualche miracolo fatto da lui. Lo interrogò, facendogli molte domande, ma egli non gli rispose nulla. Erano presenti anche i capi dei sacerdoti e gli scribi, e insistevano nell’accusarlo. Allora anche Erode, con i suoi soldati, lo insultò, si fece beffe di lui, gli mise addosso una splendida veste e lo rimandò a Pilato. In quel giorno Erode e Pilato diventarono amici tra loro; prima infatti tra loro vi era stata inimicizia.

- Pilato abbandona Gesù alla loro volontà
Pilato, riuniti i capi dei sacerdoti, le autorità e il popolo, disse loro: «Mi avete portato quest’uomo come agitatore del popolo. Ecco, io l’ho esaminato davanti a voi, ma non ho trovato in quest’uomo nessuna delle colpe di cui lo accusate; e neanche Erode: infatti ce l’ha rimandato. Ecco, egli non ha fatto nulla che meriti la morte. Perciò, dopo averlo punito, lo rimetterò in libertà». Ma essi si misero a gridare tutti insieme: «Togli di mezzo costui! Rimettici in libertà Barabba!». Questi era stato messo in prigione per una rivolta, scoppiata in città, e per omicidio. Pilato parlò loro di nuovo, perché voleva rimettere in libertà Gesù. Ma essi urlavano: «Crocifiggilo! Crocifiggilo!». Ed egli, per la terza volta, disse loro: «Ma che male ha fatto costui? Non ho trovato in lui nulla che meriti la morte. Dunque, lo punirò e lo rimetterò in libertà». Essi però insistevano a gran voce, chiedendo che venisse crocifisso, e le loro grida crescevano. Pilato allora decise che la loro richiesta venisse eseguita. Rimise in libertà colui che era stato messo in prigione per rivolta e omicidio, e che essi richiedevano, e consegnò Gesù al loro volere.

- Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me
Mentre lo conducevano via, fermarono un certo Simone di Cirene, che tornava dai campi, e gli misero addosso la croce, da portare dietro a Gesù. Lo seguiva una grande moltitudine di popolo e di donne, che si battevano il petto e facevano lamenti su di lui. Ma Gesù, voltandosi verso di loro, disse: «Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me, ma piangete su voi stesse e sui vostri figli. Ecco, verranno giorni nei quali si dirà: “Beate le sterili, i grembi che non hanno generato e i seni che non hanno allattato”. Allora cominceranno a dire ai monti: “Cadete su di noi!”, e alle colline: “Copriteci!”. Perché, se si tratta così il legno verde, che avverrà del legno secco?».
Insieme con lui venivano condotti a morte anche altri due, che erano malfattori.

- Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno
Quando giunsero sul luogo chiamato Cranio, vi crocifissero lui e i malfattori, uno a destra e l’altro a sinistra. Gesù diceva: «Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno».
Poi dividendo le sue vesti, le tirarono a sorte.

- Costui è il re dei Giudei
Il popolo stava a vedere; i capi invece lo deridevano dicendo: «Ha salvato altri! Salvi se stesso, se è lui il Cristo di Dio, l’eletto». Anche i soldati lo deridevano, gli si accostavano per porgergli dell’aceto e dicevano: «Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso». Sopra di lui c’era anche una scritta: «Costui è il re dei Giudei».

- Oggi con me sarai nel paradiso
Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: «Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e noi!». L’altro invece lo rimproverava dicendo: «Non hai alcun timore di Dio, tu che sei condannato alla stessa pena? Noi, giustamente, perché riceviamo quello che abbiamo meritato per le nostre azioni; egli invece non ha fatto nulla di male». E disse: «Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno». Gli rispose: «In verità io ti dico: oggi con me sarai nel paradiso».

- Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito
Era già verso mezzogiorno e si fece buio su tutta la terra fino alle tre del pomeriggio, perché il sole si era eclissato. Il velo del tempio si squarciò a metà. Gesù, gridando a gran voce, disse: «Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito». Detto questo, spirò.

(Qui si genuflette e si fa una breve pausa)

Visto ciò che era accaduto, il centurione dava gloria a Dio dicendo: «Veramente quest’uomo era giusto». Così pure tutta la folla che era venuta a vedere questo spettacolo, ripensando a quanto era accaduto, se ne tornava battendosi il petto. Tutti i suoi conoscenti, e le donne che lo avevano seguito fin dalla Galilea, stavano da lontano a guardare tutto questo.

- Giuseppe pone il corpo di Gesù in un sepolcro scavato nella roccia
Ed ecco, vi era un uomo di nome Giuseppe, membro del Sinedrio, buono e giusto. Egli non aveva aderito alla decisione e all’operato degli altri. Era di Arimatèa, una città della Giudea, e aspettava il regno di Dio. Egli si presentò a Pilato e chiese il corpo di Gesù. Lo depose dalla croce, lo avvolse con un lenzuolo e lo mise in un sepolcro scavato nella roccia, nel quale nessuno era stato ancora sepolto. Era il giorno della Parascève e già splendevano le luci del sabato. Le donne che erano venute con Gesù dalla Galilea seguivano Giuseppe; esse osservarono il sepolcro e come era stato posto il corpo di Gesù, poi tornarono indietro e prepararono aromi e oli profumati. Il giorno di sabato osservarono il riposo come era prescritto.

Parola del Signore.

Forma breve (Lc 23,1-49):

Passione di nostro Signore Gesù Cristo secondo Luca

- Non trovo in quest’uomo alcun motivo di condanna
In quel tempo, tutta l’assemblea si alzò; condussero Gesù da Pilato e cominciarono ad accusarlo: «Abbiamo trovato costui che metteva in agitazione il nostro popolo, impediva di pagare tributi a Cesare e affermava di essere Cristo re». Pilato allora lo interrogò: «Sei tu il re dei Giudei?». Ed egli rispose: «Tu lo dici». Pilato disse ai capi dei sacerdoti e alla folla: «Non trovo in quest’uomo alcun motivo di condanna». Ma essi insistevano dicendo: «Costui solleva il popolo, insegnando per tutta la Giudea, dopo aver cominciato dalla Galilea, fino a qui». Udito ciò, Pilato domandò se quell’uomo era Galileo e, saputo che stava sotto l’autorità di Erode, lo rinviò a Erode, che in quei giorni si trovava anch’egli a Gerusalemme.

- Erode con i suoi soldati insulta Gesù
Vedendo Gesù, Erode si rallegrò molto. Da molto tempo infatti desiderava vederlo, per averne sentito parlare, e sperava di vedere qualche miracolo fatto da lui. Lo interrogò, facendogli molte domande, ma egli non gli rispose nulla. Erano presenti anche i capi dei sacerdoti e gli scribi, e insistevano nell’accusarlo. Allora anche Erode, con i suoi soldati, lo insultò, si fece beffe di lui, gli mise addosso una splendida veste e lo rimandò a Pilato. In quel giorno Erode e Pilato diventarono amici tra loro; prima infatti tra loro vi era stata inimicizia.

- Pilato abbandona Gesù alla loro volontà
Pilato, riuniti i capi dei sacerdoti, le autorità e il popolo, disse loro: «Mi avete portato quest’uomo come agitatore del popolo. Ecco, io l’ho esaminato davanti a voi, ma non ho trovato in quest’uomo nessuna delle colpe di cui lo accusate; e neanche Erode: infatti ce l’ha rimandato. Ecco, egli non ha fatto nulla che meriti la morte. Perciò, dopo averlo punito, lo rimetterò in libertà». Ma essi si misero a gridare tutti insieme: «Togli di mezzo costui! Rimettici in libertà Barabba!». Questi era stato messo in prigione per una rivolta, scoppiata in città, e per omicidio. Pilato parlò loro di nuovo, perché voleva rimettere in libertà Gesù. Ma essi urlavano: «Crocifiggilo! Crocifiggilo!». Ed egli, per la terza volta, disse loro: «Ma che male ha fatto costui? Non ho trovato in lui nulla che meriti la morte. Dunque, lo punirò e lo rimetterò in libertà». Essi però insistevano a gran voce, chiedendo che venisse crocifisso, e le loro grida crescevano. Pilato allora decise che la loro richiesta venisse eseguita. Rimise in libertà colui che era stato messo in prigione per rivolta e omicidio, e che essi richiedevano, e consegnò Gesù al loro volere.

- Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me
Mentre lo conducevano via, fermarono un certo Simone di Cirene, che tornava dai campi, e gli misero addosso la croce, da portare dietro a Gesù. Lo seguiva una grande moltitudine di popolo e di donne, che si battevano il petto e facevano lamenti su di lui. Ma Gesù, voltandosi verso di loro, disse: «Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me, ma piangete su voi stesse e sui vostri figli. Ecco, verranno giorni nei quali si dirà: “Beate le sterili, i grembi che non hanno generato e i seni che non hanno allattato”. Allora cominceranno a dire ai monti: “Cadete su di noi!”, e alle colline: “Copriteci!”. Perché, se si tratta così il legno verde, che avverrà del legno secco?».
Insieme con lui venivano condotti a morte anche altri due, che erano malfattori.

- Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno
Quando giunsero sul luogo chiamato Cranio, vi crocifissero lui e i malfattori, uno a destra e l’altro a sinistra. Gesù diceva: «Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno».
Poi dividendo le sue vesti, le tirarono a sorte.

- Costui è il re dei Giudei
Il popolo stava a vedere; i capi invece lo deridevano dicendo: «Ha salvato altri! Salvi se stesso, se è lui il Cristo di Dio, l’eletto». Anche i soldati lo deridevano, gli si accostavano per porgergli dell’aceto e dicevano: «Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso». Sopra di lui c’era anche una scritta: «Costui è il re dei Giudei».

- Oggi con me sarai nel paradiso
Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: «Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e noi!». L’altro invece lo rimproverava dicendo: «Non hai alcun timore di Dio, tu che sei condannato alla stessa pena? Noi, giustamente, perché riceviamo quello che abbiamo meritato per le nostre azioni; egli invece non ha fatto nulla di male». E disse: «Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno». Gli rispose: «In verità io ti dico: oggi con me sarai nel paradiso».

- Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito
Era già verso mezzogiorno e si fece buio su tutta la terra fino alle tre del pomeriggio, perché il sole si era eclissato. Il velo del tempio si squarciò a metà. Gesù, gridando a gran voce, disse: «Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito». Detto questo, spirò.

(Qui si genuflette e si fa una breve pausa)

Visto ciò che era accaduto, il centurione dava gloria a Dio dicendo: «Veramente quest’uomo era giusto». Così pure tutta la folla che era venuta a vedere questo spettacolo, ripensando a quanto era accaduto, se ne tornava battendosi il petto. Tutti i suoi conoscenti, e le donne che lo avevano seguito fin dalla Galilea, stavano da lontano a guardare tutto questo.

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Il compito di essere veramente cristiani non è facile: richiede la capacità di amare fino in fondo.
Preghiamo insieme e diciamo: Signore, rendici capaci di amare nella sofferenza.

1. Perché nel dubbio ci rimanga comunque il coraggio di scegliere e di non “lavarcene le mani”. Preghiamo.
2. Perché la nostra fede non chieda segni, ma sia segno. Preghiamo.
3. Perché anche dopo il nostro tradimento che continuamente si rinnova siamo sempre coscienti della tua misericordia. Preghiamo.
4. Perché la nostra adesione a te non vacilli nel momento della prova. Preghiamo.

O Padre, Tu ci chiedi di seguirti fino alla morte e alla morte di croce. Aiutaci Tu ad abbracciare liberamente questa alta missione. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.

Preghiera sulle offerte
Dio onnipotente,
la passione del tuo unico Figlio
affretti il giorno del tuo perdono;
non lo meritiamo per le nostre opere,
ma l’ottenga dalla tua misericordia
questo unico mirabile sacrificio.
Per Cristo nostro Signore.


PREFAZIO
La Passione del Signore

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo,
Dio onnipotente ed eterno,
per Cristo Signore nostro.
Egli, che era senza peccato,
accettò la passione per noi peccatori
e, consegnandosi a un’ingiusta condanna,
portò il peso dei nostri peccati.
Con la sua morte lavò le nostre colpe
e con la sua risurrezione
ci acquistò la salvezza.
E noi, con tutti gli angeli del cielo,
innalziamo a te il nostro canto,
e proclamiamo insieme la tua lode: Santo, ...


Antifona alla comunione
Padre mio, se questo calice non può̀ passare via
senza che io lo beva,
si compia la tua volontà̀. (Mt 26,42)


Preghiera dopo la comunione
O Padre, che ci hai nutriti con i tuoi santi doni,
e con la morte del tuo Figlio
ci fai sperare nei beni in cui crediamo,
fa’ che per la sua risurrezione
possiamo giungere alla meta della nostra speranza.
Per Cristo nostro Signore.

Orazione sul popolo
Volgi lo sguardo, o Padre, su questa tua famiglia
per la quale il Signore nostro Gesù̀ Cristo
non esitò a consegnarsi nelle mani dei malfattori
e a subire il supplizio della croce.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.


O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

don Marco Pozza     (Omelia del 14-04-2019)
Transumanza a Gerusalemme
E' l'altro braccio dell'abbraccio. Il primo a Betlemme, in una notte di veglia, di pastori: Cristo mise piede a terra, toccò-terra, prese per mano la terra. Il secondo sarà a Gerusalemme, in un'altra notte, di veglia e di soldati stavolta: lì, nella confusione di una storia non più storia, il Dio cr ...
(continua)
Wilma Chasseur     (Omelia del 14-04-2019)
Audio commento alla liturgia - Lc 22,14 - 23,56
Clicca qui per scaricare il commento in formato MP3.Per ascoltare il commento, clicca sul play sulla sinistra del lettore: ...
(continua)
Sulla strada - TV2000     (Omelia del 14-04-2019)
Commento su Luca 22,14 - 23,56
...
(continua)
don Luca Garbinetto     (Omelia del 14-04-2019)
Il mantello di Dio
Il Vangelo di Luca è il Vangelo della misericordia. Le parole di Gesù sulla croce sono un condensato della passione amorevole di Dio verso l'uomo, che non ha misura. Anzi, la misura è probabilmente e paradossalmente quella del nostro peccato: più abbiamo sbagliato, e più il Signore ci riempie di amo ...
(continua)
CPM-ITALIA Centri di Preparazione al Matrimonio (coppie - famiglie)     (Omelia del 14-04-2019)
Commento su Is 50,4-7; Sal 21; Fil 2,6-11; Lc 22,14-23,56
Quando partecipiamo all'Eucaristia della Domenica delle Palme, ci avviciniamo in genere alla lettura della Passione di Gesù con quella commozione che deriva dal percepire la distanza esistente tra la nostra accurata attenzione ad evitare fatiche, dolori, disconferme, e l'atteggiamento del Maestro ch ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 14-04-2019)
Commento su Is 50, 5
"Io non ho opposto resistenza, non mi sono tirato indietro" Is 50, 5 Come vivere questa Parola? La settimana santa ancora in molte parti del mondo è un tempo di cui la gente, anche non credente, si "accorge". Non solo per la primavera incipiente e quel po' di vacanze che introduce, ma anche per i ...
(continua)
don Lucio D'Abbraccio     (Omelia del 14-04-2019)
Benedetto colui che viene nel nome del Signore
Con questa domenica, chiamata "Domenica delle Palme e della Passione del Signore", inizia la settimana, detta santa, che ha il suo culmine nel triduo pasquale della morte e risurrezione del Signore e racchiude in sé i due aspetti dell'unico mistero: quello della umiliazione e quello della glorificaz ...
(continua)
Luca Rubin     (Omelia del 14-04-2019)
Il Signore ne ha bisogno
Gesù camminava davanti a tutti salendo verso Gerusalemme. Cammina davanti a tutti solo chi sa dove andare, chi ha ben chiara la meta, chi è risoluto nel raggiungere il traguardo che si è proposto. Gesù sale a Gerusalemme, e non a fare festa; gli osanna e gli onori che riceverà a Gerusalemme non son ...
(continua)
Agenzia SIR     (Omelia del 14-04-2019)
Commento su Luca 22,14-23,56
In un momento conviviale ma saturo di sacralità, mentre Gesù esprime il suo stato d'animo profondo - "Ho tanto desiderato mangiare questa Pasqua con voi, prima della mia passione, perché io vi dico: non la mangerò più, finche? essa non si compia nel regno di Dio" - e rende così il loro incontrarsi i ...
(continua)
don Giovanni Berti     (Omelia del 14-04-2019)
Croce: Grido Di Vita Più Forte
Clicca qui per la vignetta della settimana. Il processo a Gesù narrato dall'Evangelista Luca è davvero drammatico. Gesù a Gerusalemme, teatro degli eventi finali e vertice della storia, viene letteralmente sballottato da un tribunale all'altro: il Sinedrio, poi Pilato, che lo manda da Erode e poi ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 14-04-2019)
Video commento a Lc 22,14-23,56
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(continua)
don Claudio Doglio     (Omelia del 14-04-2019)
Video commento a Lc 22,14-23,56
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(continua)
don Alberto Brignoli     (Omelia del 14-04-2019)
Ricordati di noi
Fatica, ascolto, pazienza, fiducia, misericordia: sono gli atteggiamenti che, di domenica in domenica, come le lancette di un orologio, hanno scandito il nostro tempo quaresimale, e che oggi trovano il loro compimento nell'atteggiamento di fondo con cui Gesù entra in Gerusalemme e affronta la sua pa ...
(continua)
don Domenico Bruno     (Omelia del 14-04-2019)
L'albero della vita
Gesù entra a Gerusalemme, lo accolgono festanti e poi... lo uccidono. Quante volte lo facciamo anche noi! Ogni volta che qualcosa ci entusiasma particolarmente siamo felici e vogliamo bene a Gesù, e spesso quel benessere ci porta, con un po' di vanità e presunzione, a concentrarci su noi stessi e ...
(continua)
don Alessandro Farano     (Omelia del 14-04-2019)
Lectio Divina - Domenica delle Palme - Anno C
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(continua)
Gaetano Salvati     (Omelia del 14-04-2019)

Il Vangelo di oggi sprona tutta la comunità cristiana a stare accanto al Suo maestro, a non abbandonarlo per seguire le correnti mondane, quelle tentazioni che ci separano dalla Verità. Il Signore Gesù, nel racconto di San Luca, sta seduto a tavola con i Suoi discepoli. Fermiamoci anche noi a tavol ...
(continua)
don Mario Simula     (Omelia del 14-04-2019)
Un Amore senza confronti
La Parola di Dio è una maestra di vita amabile e premurosa. lo possiamo cogliere dalla liturgia della Domenica delle Palme e della Passione del Signore. Ci fa contemplare la meravigliosa e ingenua felicità della gente semplice, che accoglie Gesù nella città di Gerusalemme. Ci sono tutti: grandi e pi ...
(continua)
don Luigi Maria Epicoco     (Omelia del 14-04-2019)
Scegliere da che parte stare
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(continua)
don Fabio Rosini     (Omelia del 14-04-2019)
Audio commento al Vangelo del 14 aprile
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(continua)
mons. Erio Castellucci diocesi di Modena-Nonantola     (Omelia del 14-04-2019)
Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito
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(continua)
don Gaetano Luca (Amore)     (Omelia del 14-04-2019)

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(continua)
diac. Vito Calella     (Omelia del 14-04-2019)
Perdono come ospitalità del male, comunione come vittoria sul male
In che senso la passione e morte di Gesù era già stata preannunciata nelle Sacre Scritture? Tutta la drammatica storia dell'arresto, della persecuzione, delle sofferenze e della morte per crocifissione di Gesù doveva compiersi per forza? Quell'evento tragico, che oggi vogliamo custodire nel cuore ...
(continua)
Monaci Benedettini Silvestrini     (Omelia del 14-04-2019)
La Via ardua dei risorti
Il trionfo, le festose acclamazioni, gli osanna, l'esaltante entrata messianica di Gesù a Gerusalemme, la benedizione delle palme e subito dopo, con il racconto della passione, l'inizio della settimana santa, l'ultimo tratto che ci conduce alla Pasqua: tutto questo celebriamo in questa domenica. Il ...
(continua)
Omelie.org - autori vari     (Omelia del 14-04-2019)

COMMENTO ALLE LETTURE Commento a cura di Giuseppe Di Stefano Lo spettacolo della croce «Tutte le folle che erano accorse a questo spettacolo, ripensando a quanto era accaduto, se ne tornarono percuotendosi il petto». È uno spettacolo, dice Luca nel Vangelo. Lo spettacolo dell'amore. Quello ve ...
(continua)
Omelie.org (bambini)     (Omelia del 14-04-2019)

Oggi inizia la settimana santa, la settimana in cui ripercorriamo insieme a Gesù le ultime ore della sua vita sulla terra e celebriamo l'evento che ha cambiato la nostra storia: la Resurrezione di Gesù. Abbiamo appena letto la narrazione della Passione di Gesù tratta dal Vangelo di Luca. Era lunga ...
(continua)
padre Ermes Ronchi     (Omelia del 14-04-2019)
Fattosi carne il Verbo ora entra anche nella morte
Inizia con la Domenica delle Palme la settimana suprema della storia e della fede. In quei giorni che diciamo «santi» è nato il cristianesimo, è nato dallo scandalo e dalla follia della croce. Lì si concentra e da lì emana tutto ciò che riguarda la fede dei cristiani. Per questo improvvisamente, da ...
(continua)
don Luciano Cantini     (Omelia del 14-04-2019)
L'uomo-per-gli-altri
Crocifissero lui e i malfattori, uno a destra e l'altro a sinistra Cristo è al centro: per quanto la scena sia quella di una condanna a morte - il modo più violento con cui una società caccia da se stessa un essere umano -, Luca pone Gesù al centro, al centro di una condanna tra "cacciati" dal gene ...
(continua)
don Domenico Luciani     (Omelia del 14-04-2019)
Video commento su Lc 22,14-23,56
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(continua)
mons. Roberto Brunelli     (Omelia del 14-04-2019)
Tre parole prima di morire
Domenica delle Palme: quella di oggi, che introduce alla Pasqua, è una celebrazione a due facce. La prima è quella che le dà il nome, con la benedizione e la distribuzione dei rami di palma o d'ulivo, per ricordare il trionfale ingresso di Gesù a Gerusalemme, accolto da una folla festante con l'agit ...
(continua)
Diocesi di Vicenza     (Omelia del 14-04-2019)
La Parola - Commento al Vangelo di Luca (Lc 22,14-23,56)
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(continua)
padre Gian Franco Scarpitta     (Omelia del 14-04-2019)
La pazzia intelligente e ragionata
Si ostentano rametti di ulivo e palme decorate nella generale atmosfera di festa che accompagna questa giornata e in effetti l'espressione della nostra fede non può che trasparire nella gioia di cui siamo chiamati ad essere apportatori, soprattutto quando l'oggetto della nostra fede è un Dio che noi ...
(continua)
fr. Massimo Rossi     (Omelia del 14-04-2019)
Commento su Luca 22,14-23,56
Gesù guarisce miracolosamente il servo del Sommo Sacerdote, al quale uno dei Dodici aveva tagliato l'orecchio destro con un colpo di spada... Capite? Gesù compie un miracolo a favore di uno del gruppo dei nemici! amici... nemici... con noi... contro di noi... governo... opposizione... Gli uomini ra ...
(continua)
don Claudio Luigi Fasulo     (Omelia del 14-04-2019)
Audio commento al Vangelo della Domenica delle Palme (Anno C - Lc 22,14-23,56)
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(continua)
padre Fernando Armellini     (Omelia del 14-04-2019)
Videocommento su Lc 22,14-23,56
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(continua)
don Marco Pozza     (Omelia del 20-03-2016)
Satana si comprerà certi preti: "Quel gallo non deve cantare"
Il trucco è diabolico, nel senso ch'è la specialità di Lucifero: farti credere che, per la scorciatoia, alla meta ci giungerai in tempo minore. Non t'avverte, Satana, che la strada più breve è anche quella più sconnessa: non sarebbe più demonio. E' nota la sua arte, anche maledetta: i santi la bistr ...
(continua)
Wilma Chasseur     (Omelia del 20-03-2016)
Audio commento alla liturgia - Lc 22,14-23,56
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(continua)
Monastero Domenicano Matris Domini     (Omelia del 20-03-2016)
Commento su Luca 22,14 - 23,56
Collocazione del brano Il racconto dell'ultima cena apre la lettura della Passione di nostro Signore Gesù Cristo nella celebrazione delle Palme. In realtà il racconto inizia con 22,1 in cui si parla di Giuda che si mette d'accordo con i capi dei sacerdoti e gli scribi per consegnare loro Gesù e de ...
(continua)
padre Ermes Ronchi     (Omelia del 20-03-2016)
Gesù entra nella morte, come è entrato nella carne
Inizia con la Domenica delle Palme la settimana suprema della storia e della fede. Il cristianesimo è nato da questi giorni "santi", non dalla meditazione sulla vita e le opere di Gesù, ma dalla riflessione sulla sua morte. Il Calvario e la croce sono il punto in cui si concentra e da cui emana tut ...
(continua)
don Michele Cerutti     (Omelia del 20-03-2016)

Aria di festa oggi si respira. Il Signore entra a Gerusalemme e la gioia che si respira è grande. Rami di ulivo portati in mano dalla folla circondano l'ingresso del Re a cavallo di un puledro. La gioia ora la viviamo anche noi qui riuniti. Da questo momento in poi, tuttavia, la gioia cederà passo ...
(continua)
don Claudio Doglio     (Omelia del 20-03-2016)
Il perdono a Pietro pentito
Clicca qui per scaricare il commento in formato MP3.Per ascoltare il commento, clicca sul play sulla sinistra del lettore: ...
(continua)
don Giovanni Berti     (Omelia del 20-03-2016)
Il buon ladrone parla
Clicca qui per la vignetta della settimana. L'evangelista Luca racconta la scena della crocifissione di Gesù caricando ancor più di drammaticità i dialoghi dei protagonisti con una serie di contrasti che non ci vogliono lasciare spettatori passivi. Siamo così abituati a vedere sui mass media scen ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 20-03-2016)
Video commento a Lc 22,14-23,56
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(continua)
don Claudio Doglio     (Omelia del 20-03-2016)
Video commento a Lc 22,14-23,56
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(continua)
don Alberto Brignoli     (Omelia del 20-03-2016)
Una Quaresima d'amore
Avevamo da poco presentato Gesù al tempio, quaranta giorni dopo la sua nascita, e già stavamo camminando con le ceneri sulla testa, in segno di penitenza: la Quaresima di quest'anno è stata un po' anomala, repentina. È giunta improvvisamente, e forse proprio per questo ci ha colto talmente di sorpre ...
(continua)
mons. Antonio Riboldi     (Omelia del 20-03-2016)
DOMENICA DELLE PALME
Con la Domenica delle Palme, inizia la Settimana, che mette a nudo quanto Dio ci ami: una Settimana, in cui sfilano davanti alla nostra fede i grandi momenti, irripetibili, della vita di Gesù. Anche nella liturgia odierna vi sono due momenti: il primo è l'entrata trionfale di Gesù in Gerusalemme, a ...
(continua)
fr. Massimo Rossi     (Omelia del 20-03-2016)
Commento su Luca 22,14-23,56
La liturgia di oggi non prevede l'omelia, ma solo una breve introduzione alle letture: il racconto della Passione concentra in sé tutto il Vangelo e, come la materia compressa, sprigiona un'energia straordinaria. Quest'anno voglio sottolineare un aspetto che ritengo determinante nell'economia dell'i ...
(continua)
Missionari della Via     (Omelia del 20-03-2016)

Inizia oggi, con la domenica delle Palme, la settimana santa, dove nella liturgia rivivremo i misteri centrali della nostra salvezza: la passione, morte e risurrezione di Gesù! Oggi riviviamo l'accoglienza festosa che la gente riservò a Gesù all'entrata di Gerusalemme: tutti acclamano il Messia, agi ...
(continua)
don Luca Garbinetto     (Omelia del 20-03-2016)
Tra desiderio e necessità
La Pasqua di Gesù comincia da un intimo desiderio di amicizia e di condivisione. Gesù desidera mangiare con i suoi, prima di affrontare il dramma della Croce. La scelta di avviarsi su per la salita di Gerusalemme, con passo deciso e risoluto, nonostante la consapevolezza di quanto lo attende, sgorga ...
(continua)
don Roberto Rossi     (Omelia del 20-03-2016)
Benedetto il Signore che viene a salvarci nella sua misericordia
La celebrazione di oggi è una preparazione immediata alla Pasqua del Signore, alla quale ci stiamo preparando con la preghiera, la penitenza e le opere di carità fin dall'inizio della Quaresima. Gesù entra in Gerusalemme per compiere pienamente la sua opera di salvezza del mondo intero, per vivere ...
(continua)
padre Paul Devreux     (Omelia del 20-03-2016)

La più bella immagine che ho sentito descrivere sulla festa delle Palme è quella che diceva che l'animale che porta Gesù è grigio, è cocciuto, è un asino, ma porta Gesù; e questo è quello che conta. Quell'asino siamo noi, è la Chiesa con tutti i suoi difetti, ma ciò che conta è che porta Gesù alla g ...
(continua)
don Roberto Fiscer     (Omelia del 20-03-2016)
#StradeDorate - Commento su Luca 22,14-23,56
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(continua)
don Domenico Luciani     (Omelia del 20-03-2016)
Video commento su Lc 22,14-23,56
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(continua)
Omelie.org - autori vari     (Omelia del 20-03-2016)

COMMENTO ALLE LETTURE Commento a cura di Padre Gianmarco Paris Fu annoverato tra i peccatori Nella domenica delle palme di quest'anno la Chiesa ci invita a meditare la passione di Gesù con il racconto che ci ha trasmesso san Luca. Se la passione e morte di Gesù sono il compimento di tutta la s ...
(continua)
Omelie.org (bambini)     (Omelia del 20-03-2016)

Siamo orami arrivati ad un passo dalla festa per eccellenza. La domenica delle Palme infatti apre quella che è la settimana più intensa per i cristiani. Non è semplice trovare parole per spiegare un concentrato di avvenimenti così forti e carichi di mistero. Sono momenti da contemplare, attimi in ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 20-03-2016)
Commento su Lc 23, 39-43
«Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: "Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e noi!". L'altro invece lo rimproverava dicendo: "Non hai alcun timore di Dio, tu che sei condannato alla stessa pena? Noi, giustamente, perché riceviamo quello che abbiamo meritato per le nostre azioni; egli ...
(continua)
don Gianfranco Calabrese     (Omelia del 20-03-2016)
Video commento su Luca 22,14-23,56
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(continua)
mons. Roberto Brunelli     (Omelia del 20-03-2016)
Le ultime parole dell'innocente in croce
La Pasqua, centro della fede cristiana, celebra di Gesù due aspetti che, come le due facce di una moneta, sono tra loro inscindibili: la passione e la risurrezione. La liturgia della domenica detta delle Palme li richiama entrambi due volte. Nella prima lettura (Isaia 50,4-7) e nel salmo responsori ...
(continua)
don Luciano Cantini     (Omelia del 20-03-2016)

Gesù camminava davanti a tutti salendo verso Gerusalemme (Lc 19,28). Luca racconta il suo Vangelo come un unico viaggio verso Gerusalemme, adesso sta per raggiungere la meta per compiere la volontà del Padre. È punto di arrivo della sua vita ma anche il punto di partenza di una storia tutta nuova d ...
(continua)
don Giorgio Zevini     (Omelia del 20-03-2016)
Video Commento a Lc 22,14-23,56
...
(continua)
padre Antonio Rungi     (Omelia del 20-03-2016)
La palma e la croce della misericordia
Questa che celebriamo oggi è la domenica della Passione, meglio conosciuta come Domenica delle Palme. E' una domenica speciale, per molti versi più sentita della stessa Pasqua, per un duplice motivo di fondo. Il primo è il simbolo della pace, che è la palma benedetta, che ci scambieremo in segno di ...
(continua)
don Lello Ponticelli     (Omelia del 20-03-2016)
Prediche senza Pulpito - Commento al Vangelo di Domenica 20 Marzo 2016
...
(continua)
Carla Sprinzeles     (Omelia del 20-03-2016)
Commento su Is 50,4-7; Lc 22,14-23,56
Tra una settimana è Pasqua, prepariamoci a vivere nella preghiera, nella riflessione gli atteggiamenti di Gesù per poter interiorizzare il vangelo e viverlo. Questo è il momento della fedeltà di Gesù al vangelo che aveva predicato, perché è giunto a una forma di amore, di capacità di misericordia, ...
(continua)
Diocesi di Vicenza     (Omelia del 20-03-2016)
La Parola - commento a Lc 22,14-23,56. Domenica delle Palme
Commento a cura di don Alessio Graziani - Direttore Ufficio Comunicazioni Sociali della Diocesi di Vicenza Registrato nell'oratorio di san Nicola da Tolentino, Vicenza. ...
(continua)
padre Giuseppe De Nardi     (Omelia del 20-03-2016)
Sulla Tua Parola - Lc 23,35-43
...
(continua)
padre Gian Franco Scarpitta     (Omelia del 20-03-2016)
Vittima innocente
Condannare a morte un colpevole spettava alle autorità romane che rappresentavano l'imperatore; Queste provvedevano al processo del reo e quando vi fossero prove evidenti della sua colpevolezza potevano emettere la sentenza capitale. Non però quando non trovassero colpa alcuna nell'imputato. In caso ...
(continua)
Agenzia SIR     (Omelia del 20-03-2016)

È la domenica che apre la Settimana Santa, di passione e resurrezione, coagulo di tutto il vivere dell'uomo, come all'origine del tutto ci fu un'altra settimana, misurata sui giorni di Dio che fece tutto dal niente. Questa Settimana è misurata sulle mosse di Gesù a Gerusalemme, ombelico del mondo e ...
(continua)
CPM-ITALIA Centri di Preparazione al Matrimonio (coppie - famiglie)     (Omelia del 20-03-2016)
Commento su Is 50,4-7; Sal 21; Fil 2,6-11; Lc 22,14-23,56
Con questa domenica della passione del Signore si apre la Settimana santa. La liturgia prevede due momenti significativi: la processione degli ulivi (ricordo dell'entrata festosa di Gesù a Gerusalemme) e la lettura dell'intero racconto della passione secondo Luca, che rappresenta il vertice della li ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 24-03-2013)
Commento su Lc 22,14 - 23,56
Siamo alla fine del deserto, amici: ora vediamo all'orizzonte il Tabor. Inizia la grande settimana, la più grande. La settimana piena di stupore e di sangue, di amore e di emozioni. Inizia la settimana Santa. Gesù entra a Gerusalemme trionfalmente. La gente applaude, agita in alto i rami strappati ...
(continua)