LA CHIESA

      


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(es. Mt 28,1-20):
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  Venerdì della XXV settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)

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Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde
PO255 ;
I pareri della massa sulla vera identità di Gesù sono molto diversi. Alcuni lo considerano Giovanni Battista risorto, altri Elia o uno degli antichi profeti. Dopo avere ascoltato questi pareri, Cristo si rivolge direttamente agli apostoli: “Ma voi chi dite che io sia?”. La risposta di Pietro è pronta e sicura: “Il Cristo di Dio”.
Possiamo supporre che la condizione stessa di Pietro gli offriva molte possibilità di rispondere subito e senza alcuna esitazione. Noi, come tutti i nostri contemporanei, non abbiamo sempre un atteggiamento così sicuro, una convinzione così assoluta. I dubbi ci avvolgono. Inoltre, bisogna dirlo, nella maggior parte dei casi i nostri contemporanei non hanno convinzione alcuna in proposito. Si perdono nella folla degli “ismi” di moda. Eppure la questione di chi sia Cristo
viene posta continuamente e ha ancora tutta la sua importanza.
Il nostro mondo non è certo pronto a dare una risposta chiara ed esauriente. E questa incapacità si fa via via più grande. Perché?
L’insegnamento filosofico delle nostre scuole ne è la causa nella maggior parte dei casi. Un tale insegnamento ci fornisce infatti strumenti atti alla ricerca, che si rivelano però inefficaci se applicati a questa questione. Esso ci insegna a porci infinite domande, al punto che finisce per porre tutto in dubbio, compresi i valori più antichi che pure sembravano immutabili. Si arriva al punto di porci talmente tante domande, che ci si dimentica della ragione che le aveva generate e del fine stesso della nostra indagine.
L’insegnamento dei maestri d’oggi semina il dubbio nei nostri cuori al punto che ne dimentichiamo la verità. Limitando il nostro sguardo alla terra e ai suoi confini, trascuriamo il soprannaturale, giungendo anzi a negarlo. Disumanizziamo e, peggio, despiritualizziamo la vita umana. L’uomo d’oggi ha la sensazione di essere condannato a non poter soddisfare il suo desiderio di verità.
Bisogna tornare alla fonte, interrogare di nuovo il Vangelo e la tradizione della Chiesa che contengono il “deposito” della fede. Le domande e i dubbi non devono farci paura. Dobbiamo saper cercare la verità dove essa è stata rivelata. Non corriamo dietro ai falsi profeti e ai dottori della legge che si sono autoproclamati tali: solo le parole di Vita possono fornirci le risposte giuste. Ritorniamo a Gesù Cristo e al suo Vangelo.

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Antifona d'ingresso
«Io sono la salvezza del popolo», dice il Signore.
«In qualunque prova mi invocheranno, li esaudirò,
e sarò loro Signore per sempre».


Colletta
O Dio, che nell'amore verso di te e verso il prossimo
hai posto il fondamento di tutta la legge,
fa' che osservando i tuoi comandamenti
possiamo giungere alla vita eterna.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

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Prima lettura

Qo 3,1-11
Ogni evento ha il suo tempo sotto il cielo.

Dal libro del Qoèlet

Tutto ha il suo momento, e ogni evento ha il suo tempo sotto il cielo.
C’è un tempo per nascere e un tempo per morire,
un tempo per piantare e un tempo per sradicare quel che si è piantato.
Un tempo per uccidere e un tempo per curare,
un tempo per demolire e un tempo per costruire.
Un tempo per piangere e un tempo per ridere,
un tempo per fare lutto e un tempo per danzare.
Un tempo per gettare sassi e un tempo per raccoglierli,
un tempo per abbracciare e un tempo per astenersi dagli abbracci.
Un tempo per cercare e un tempo per perdere,
un tempo per conservare e un tempo per buttar via.
Un tempo per strappare e un tempo per cucire,
un tempo per tacere e un tempo per parlare.
Un tempo per amare e un tempo per odiare,
un tempo per la guerra e un tempo per la pace.
Che guadagno ha chi si dà da fare con fatica?
Ho considerato l’occupazione che Dio ha dato agli uomini perché vi si affatichino. Egli ha fatto bella ogni cosa a suo tempo; inoltre ha posto nel loro cuore la durata dei tempi, senza però che gli uomini possano trovare la ragione di ciò che Dio compie dal principio alla fine.

Parola di Dio

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Salmo responsoriale

Sal 143

Benedetto il Signore, mia roccia.

Benedetto il Signore, mia roccia,
mio alleato e mia fortezza,
mio rifugio e mio liberatore,
mio scudo in cui confido.

Signore, che cos’è l’uomo perché tu l’abbia a cuore?
Il figlio dell’uomo, perché te ne dia pensiero?
L’uomo è come un soffio,
i suoi giorni come ombra che passa.

Canto al Vangelo (Mt 10,45)
Alleluia, alleluia.
Il Figlio dell’uomo è venuto per servire
e dare la propria vita in riscatto per molti.
Alleluia.

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Vangelo

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Lc 9,18-22
Tu sei il Cristo di Dio. Il Figlio dell'uomo deve soffrire molto.


+ Dal Vangelo secondo Luca

Un giorno Gesù si trovava in un luogo solitario a pregare. I discepoli erano con lui ed egli pose loro questa domanda: «Le folle, chi dicono che io sia?». Essi risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elìa; altri uno degli antichi profeti che è risorto».
Allora domandò loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Pietro rispose: «Il Cristo di Dio».
Egli ordinò loro severamente di non riferirlo ad alcuno. «Il Figlio dell’uomo – disse – deve soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Dio Padre, Signore del tempo, conduce le stagioni e il fluire degli anni e guida con sapienza la nostra vita. A lui ci rivolgiamo, colmi di gratitudine e speranza, confidando nella mediazione del suo Figlio Gesù, dicendo:
Dio di Gesù Cristo, ascoltaci.

Per la Chiesa di Dio, perché sia sempre laboriosa e fedele sulle orme del Cristo morto e risorto. Preghiamo:
Per gli uomini e le donne del nostro tempo, perché con l'impegno quotidiano, sappiano condurre la storia verso un'era di pace internazionale. Preghiamo:
Per coloro che, nel mondo del lavoro o tra le mura domestiche, sono pressati da fatiche fisiche o tensioni spirituali, perché trovino ristoro nella certezza che Dio non abbandona. Preghiamo:
Per chi nasce e per chi muore oggi nella nostra comunità, perché nell'entrare o nell'uscire dall'esistenza sia assistito dalla madre Chiesa e dallo Spirito Santo. Preghiamo:
Per noi fedeli qui riuniti, perché sappiamo rispondere con fede umile e pronta alla domanda che Cristo rivolge a ciascuno in questa eucaristia. Preghiamo:
Per i gruppi di preghiera della parrocchia.
Per chi non riesce a capire la croce di Cristo.

O Dio, che con sollecitudine paterna ti prendi cura di ogni vivente, posa il tuo sguardo su tutto ciò che è in crescita e, nella tua provvidenza, portalo a compimento. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore. Amen.

Preghiera sulle offerte
Accogli con bontà, o Signore,
l'offerta del tuo popolo
e donaci in questo sacramento di salvezza i doni eterni,
nei quali crediamo e speriamo con amore di figli.
Per Cristo nostro Signore.


Antifona alla comunione
Tu hai dato, Signore, i tuoi precetti
perché siano osservati interamente.
Siano stabili le mie vie nel custodire i tuoi decreti.
(Cf. Sal 118,4-5)

Oppure:
Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore
e le mie pecore conoscono me. (Gv 10,14)


Preghiera dopo la comunione
Guida e sostieni, o Signore, con il tuo continuo aiuto
il popolo che hai nutrito con i tuoi sacramenti,
perché la redenzione operata da questi misteri
trasformi tutta la nostra vita.
Per Cristo nostro Signore.


O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

don Domenico Bruno     (Omelia del 24-09-2021)
Il nostro audio quotidiano
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Commento su Lc 9,18-22
Pietro compie un salto mortale nella fede quando afferma che Gesù è il Cristo di Dio. La gente aspettava un messia ma era un messia trionfante, poderoso, possente condottiero, un nuovo re Davide che avrebbe ridato lustro alla decaduta monarchia di Israele. Non certo un marginale falegname di Nazaret ...
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