LA CHIESA

      


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LITURGIA

> 6 Giugno 2012 <

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(es. Mt 28,1-20):
Per parola:



  Mercoledì della IX settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)

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Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde
PO093 ;
Ascoltando la domanda posta dai sadducei, ci rendiamo conto anche dei nostri errori di giudizio sulla vita di Dio e
sull’aldilà. Spesso, nella meditazione di questi due argomenti, siamo stati abbandonati a noi stessi e in noi si è così formato in proposito un misto di credenza e di superstizione. I nostri moderni sadducei si chiamano sette, maghi, veggenti... Ci presentano un problema in modo tale che la sola soluzione possibile appare quella da loro proposta, quella che vogliono farci accettare.
Così, ho spesso sentito fare un discorso del genere: “Se Dio è giusto e i malvagi non sono puniti in questa vita, è ovvio che dovranno tornare ad espiare i loro peccati in una nuova vita! Di qui la legittimità del credere nella reincarnazione”.
L’ammettere un simile ragionamento mostra che ci limitiamo all’esteriorità e che non ci siamo preoccupati di aprire a Dio il nostro cuore e il nostro spirito, perché Dio possa avere in noi la sua santa dimora.
È a questo aprirci a Dio nel mondo dei vivi e non in quello dei morti che ci invita l’episodio della vita di Gesù che abbiamo letto nel Vangelo di oggi.
Dio dei viventi? La vita di Dio è amore, luce, verità. Dio non è il Dio astratto dei filosofi, ma è il Dio personale di Abramo, di Isacco e di Giacobbe, il Dio di Gesù Cristo. Dio è Padre e ci chiama alla vita, poiché noi siamo dei “morti” viventi, a causa dei nostri peccati.
E la sua giustizia? Chi sono io per giudicarla? Non farò meglio a dire, come Giobbe all’indomani delle sue prove: “Chi è colui che, senza aver scienza, può oscurare il tuo consiglio? Ho esposto dunque senza discernimento cose troppo superiori a me, che io non comprendo... Io ti conoscevo per sentito dire, ma ora i miei occhi ti vedono. Perciò mi ricredo e ne provo pentimento su polvere e cenere” (Gb 42,3-6).

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Antifona d'ingresso
Volgiti a me e abbi pietà,
perché sono povero e solo.
Vedi la mia povertà e la mia fatica
e perdona tutti i miei peccati. (Sal 24,16.18)


Colletta
O Dio, che nella tua provvidenza
tutto disponi secondo il tuo disegno di salvezza,
ascolta la nostra umile preghiera:
allontana da noi ogni male
e dona ciò che giova al nostro vero bene.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

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Prima lettura

2Tm 1,1-3.6-12
Ravviva il dono di Dio, che è in te mediante l’imposizione delle mie mani.

Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo a Timòteo

Paolo, apostolo di Cristo Gesù per volontà di Dio e secondo la promessa della vita che è in Cristo Gesù, a Timòteo, figlio carissimo: grazia, misericordia e pace da parte di Dio Padre e di Cristo Gesù Signore nostro.
Rendo grazie a Dio che io servo, come i miei antenati, con coscienza pura, ricordandomi di te nelle mie preghiere sempre, notte e giorno.
Ti ricordo di ravvivare il dono di Dio, che è in te mediante l’imposizione delle mie mani. Dio infatti non ci ha dato uno spirito di timidezza, ma di forza, di carità e di prudenza.
Non vergognarti dunque di dare testimonianza al Signore nostro, né di me, che sono in carcere per lui; ma, con la forza di Dio, soffri con me per il Vangelo.
Egli infatti ci ha salvati e ci ha chiamati con una vocazione santa, non già in base alle nostre opere, ma secondo il suo progetto e la sua grazia. Questa ci è stata data in Cristo Gesù fin dall’eternità, ma è stata rivelata ora, con la manifestazione del salvatore nostro Cristo Gesù. Egli ha vinto la morte e ha fatto risplendere la vita e l’incorruttibilità per mezzo del Vangelo, per il quale io sono stato costituito messaggero, apostolo e maestro.
È questa la causa dei mali che soffro, ma non me ne vergogno: so infatti in chi ho posto la mia fede e sono convinto che egli è capace di custodire fino a quel giorno ciò che mi è stato affidato.

Parola di Dio

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Salmo responsoriale

Sal 122

A te, Signore, alzo i miei occhi.

Oppure:
A te, Signore, innalzo la mia preghiera.

A te alzo i miei occhi,
a te che siedi nei cieli.
Ecco, come gli occhi dei servi
alla mano dei loro padroni.

Come gli occhi di una schiava
alla mano della sua padrona,
così i nostri occhi al Signore nostro Dio,
finché abbia pietà di noi.

Canto al Vangelo (Gv 11,25)
Alleluia, alleluia.
Io sono la risurrezione e la vita, dice il Signore;
chiunque crede in me non morirà in eterno.
Alleluia.

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Vangelo

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Mc 12,18-27
Non è Dio dei morti, ma dei viventi!


+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, vennero da Gesù alcuni sadducei – i quali dicono che non c’è risurrezione – e lo interrogavano dicendo: «Maestro, Mosè ci ha lasciato scritto che, se muore il fratello di qualcuno e lascia la moglie senza figli, suo fratello prenda la moglie e dia una discendenza al proprio fratello. C’erano sette fratelli: il primo prese moglie, morì e non lasciò discendenza. Allora la prese il secondo e morì senza lasciare discendenza; e il terzo egualmente, e nessuno dei sette lasciò discendenza. Alla fine, dopo tutti, morì anche la donna. Alla risurrezione, quando risorgeranno, di quale di loro sarà moglie? Poiché tutti e sette l’hanno avuta in moglie».
Rispose loro Gesù: «Non è forse per questo che siete in errore, perché non conoscete le Scritture né la potenza di Dio? Quando risorgeranno dai morti, infatti, non prenderanno né moglie né marito, ma saranno come angeli nei cieli. Riguardo al fatto che i morti risorgono, non avete letto nel libro di Mosè, nel racconto del roveto, come Dio gli parlò dicendo: “Io sono il Dio di Abramo, il Dio di Isacco e il Dio di Giacobbe”? Non è Dio dei morti, ma dei viventi! Voi siete in grave errore».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Al Dio che ha risuscitato Cristo dai morti, rivolgiamo la nostra preghiera perché apra il nostro cuore e la nostra mente alla ricchezza del suo mistero. Diciamo insieme:
Illuminaci, o Signore.

Perché la Chiesa aiuti gli uomini a superare i problemi e le difficoltà della vita, alla luce della risurrezione di Cristo. Preghiamo:
Perché chi ha responsabilità di governo promuova anche la dimensione spirituale degli uomini. Preghiamo:
Perché i sofferenti trovino in Dio e nella risurrezione di Cristo, senso e conforto al loro dolore. Preghiamo:
Perché tutti gli uomini si accostino a Dio come datore della vita e liberatore da ogni male. Preghiamo:
Perché la nostra comunità sappia leggere e interpretare la storia quotidiana alla luce della parola di Dio. Preghiamo:
Per le persone vedove della nostra parrocchia.
Per chi non crede nella risurrezione dei morti.

O Dio dei viventi e Padre di ciascuno di noi, aiutaci a gustare e vivere pienamente i nostri giorni accanto a te, perché possiamo diventare uomini a immagine del tuo Figlio e nostro Signore, che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.

Preghiera sulle offerte
Fiduciosi nella tua misericordia, o Signore,
veniamo con doni al tuo santo altare,
perché, purificati dalla tua grazia,
siamo rinnovati dai misteri che celebriamo.
Per Cristo nostro Signore.


Antifona alla comunione
Io t'invoco, o Dio, perché tu mi rispondi;
tendi a me l'orecchio, ascolta le mie parole. (Sal 16,6)

Oppure:
«In verità io vi dico:
tutto quello che chiederete nella preghiera,
abbiate fede di averlo ottenuto e vi sarà accordato»,
dice il Signore. (Cf. Mc 11,24)


Preghiera dopo la comunione
O Padre, che ci nutri con il Corpo e il Sangue del tuo Figlio,
guidaci con il tuo Spirito,
perché, confessandoti non solo a parole e con la lingua,
ma con i fatti e nella verità,
possiamo entrare nel regno dei cieli.
Per Cristo nostro Signore.


O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 02-06-2021)
Commento su Mc 12,18-27
18Vennero da lui alcuni sadducei - i quali dicono che non c'è risurrezione - e lo interrogavano dicendo: 19«Maestro, Mosè ci ha lasciato scritto che, se muore il fratello di qualcuno e lascia la moglie senza figli, suo fratello prenda la moglie e dia una discendenza al proprio fratello. 20C'erano se ...
(continua)
don Carlo Occelli     (Omelia del 02-06-2021)
Commento al Vangelo 2 giugno 2021
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don Marco Scandelli     (Omelia del 02-06-2021)
#2minutiDiVangelo - Mercoledì IX - Appena si arriva in cielo si è felici anche senza i propri cari
Commento al Vangelo del Mercoledì IX del Tempo Ordinario - a cura di don Marco Scandelli #2minutiDiVangelo Mc 12 18-27 ...
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don Domenico Bruno     (Omelia del 02-06-2021)
Il nostro audio quotidiano
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don Nicola Salsa     (Omelia del 02-06-2021)
Dio è Signore dei viventi (Mc 12,18-27)
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don Alessandro Farano     (Omelia del 02-06-2021)
Mercoledi? della IX settimana del Tempo Ordinario - Anno B - Commento al Vangelo
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don Nicola Salsa     (Omelia del 03-06-2020)
Dio è Signore dei viventi
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don Fabio Zaffuto     (Omelia del 03-06-2020)
Stanco di fare il garzone? Video commento su Mc 12,18-27
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don Domenico Bruno     (Omelia del 03-06-2020)
Il nostro audio quotidiano
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don Domenico Bruno     (Omelia del 03-06-2020)
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don Carlo Occelli     (Omelia del 03-06-2020)
Commento al vangelo 3 giugno 2020
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don Marco Scandelli     (Omelia del 03-06-2020)
Perché aver paura di nostra sorella morte corporale?
Commento al Vangelo di Mercoledì 03 Giugno 2020 a cura di don Marco Scandelli #2minutiDiVangelo Mc 12,18-27 Il problema posto oggi dai sadducei riguarda il corpo dei risorti e la resurrezione dei morti. Rispondendo a una domanda capziosa, Gesù dimostra che della morte non si deve aver paura ...
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don Giampaolo Centofanti     (Omelia del 03-06-2020)

I sadducei accostavano la Parola con i loro ragionamenti più che lasciandosi portare da essa nella fede. Finivano per restare confinati in una in realtà impossibile interpretazione letterale di essa. Erano in grande errore. Avrà almeno qualcuno accettato la risposta amorevole di Gesù che invece di e ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 06-06-2018)
Commento su Mc 12,27
«Dio non è il Dio dei morti ma dei viventi» Mc 12,27 Come vivere questa Parola? Come erano lontani dal conoscere questa verità evangelica, quelli che, soprattutto in certi tempi passati, denunciavano il cristianesimo come religione di morte! Qui è l'Evangelista Marco a proclamare Dio come il D ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 07-06-2017)
Commento su Mc 12, 24
Rispose loro Gesù: «Non è forse per questo che siete in errore, perché non conoscete le Scritture né la potenza di Dio? Mc 12, 24 Come vivere questa Parola? La domanda dei saducei a Gesù è sulla Risurrezione, centrale nella nostra fede. Certamente un tema grande, forte, che solo dalla fede si ri ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 01-06-2016)
Commento su 2Tm 1, 6-9
«Ti ricordo di ravvivare il dono di Dio, che è in te mediante l'imposizione delle mie mani. Dio infatti non ci ha dato uno spirito di timidezza, ma di forza, di carità e di prudenza. Non vergognarti dunque di dare testimonianza al Signore nostro, né di me, che sono in carcere per lui; ma, con la for ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 03-06-2015)

Gesù crede nella resurrezione dei morti. Bella forza!, direte voi... Non è così scontato. L'idea della sopravvivenza delle anime si fa strada nella riflessione biblica solo dopo il ritorno dall'esilio, al tempo di Gesù era una convinzione condivisa solo da una minima parte del giudaismo. I sadducei, ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 03-06-2015)
Commento su Mc 12, 26-27
"Disse Gesù: "Riguardo al fatto che i morti risorgono, non avete letto nel libro di Mosè, nel racconto del roveto, come Dio gli parlò dicendo: "Io sono il Dio di Abramo, il Dio di Isacco e il Dio di Giacobbe"? Non è Dio dei morti, ma dei viventi!". Mc 12, 26-27 Come vivere questa Parola? Tra gli ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 05-06-2013)
Commento su Mc 12,18-27
L'allegra disputa sulla vedova ammazza-mariti è una farsa per mettere in difficoltà il Signore Gesù: i sadducei, conservatori, non ammettevano le novità della Legge orale e la devozione dei farisei. Farisei che, fra i molti difetti, avevano il pregio di approfondire il tema della sopravvivenza delle ...
(continua)